Festa dell’uva: domenica negozi aperti in via Nicola Fabrizi

Radio Antenna 1 (www.antennaunoradio.com) sarà presente con una diretta speciale alla 35ª edizione della Festa dell’Uva. Gli speaker radiofonici Katia e Alex vi aspettano al numero civico 64 di via Nicola Fabrizi per interviste in diretta 

 

Fest

 

 

Domenica 18 settembre 2022 dalle 9 alle 20 si svolgerà la 35esima edizione della Festa dell’Uva in via Nicola Fabrizi – Torino 

L’evento, patrocinato dalla Circoscrizione 4, è organizzato da Federvie Piemonte, Centro Commerciale Artigianale Naturale Campidoglio ONLUS in collaborazione con il Museo d’Arte Urbana e Galleria Campidoglio.

Per tutta la giornata in via Nicola Fabrizi, i cui negozi resteranno eccezionalmente aperti, diventerà pedonale per ospitare bancarelle di prodotti tipici e artigianali e animazione. Alle 16:30 ci sarà la tradizionale pigiatura dell’uva!

Radio Antenna 1 in diretta alla Festa dell’Uva

Le voci radiofoniche di Katia D’Orta e Alex Dardano saranno presenti in diretta e in presenza con uno stand in Via Nicola Fabrizi, all’altezza del numero 64 per incontrare il pubblico con interviste e per prendere parte alla kermesse che animerà la via.

Come seguire la diretta radio 

  • FM 104.7 Torino e provincia e Cuneese  –  FM 104.6 Astigiano
  • Sul DIGITALE TERRESTRE dal Televisore Nella Sezione Radio Su Tutto Il Piemonte
  • In streaming da tutto il mondo su www.antennaunoradio.com cliccando  su “ASCOLTA LA DIRETTA”

 

 

 

La Mostra Mercato degli Editori Piemontesi

Ospite per la terza volta all’evento anche la Mostra Mercato degli Editori Piemontesi Indipendenti, organizzata in collaborazione con Voglino Editrice e il Comitato Editori Piemonte: Quartiere Campidoglio cerca di dare spazio alla cultura e all’editoria indipendente, durante la sua storica manifestazione organizzata dai commercianti di Via Nicola Fabrizi. Sarà presente anche un presidio di SlowFood e della LAV Lega Anti-Vivisezione.

Salone Off di Terra Madre Slow Food 

Questa edizione della Festa dell’Uva diventa un evento di avvicinamento a Terra Madre, con i locali di ristorazione del Centro Commerciale Naturale Campidoglio che proporranno piatti ispirati al territorio, per esempio il gelato all’uva.

Visita guidata 

È in programma la visita guidata alla Chiesa di Sant’Alfonso, al  Museo d’Arte Urbana, al Rifugio Antiaereo di Piazza Risorgimento e al Borgo Campidoglio.

Ritrovo ore 15.30 sagrato Chiesa San Alfonso, corso Tassoni angolo via Cibrario. Visita guidata con CulturalWay, in collaborazione con Abbonamento Musei.Torino Piemonte.
Costo visita 14 € (min. 15 persone)
Prenotazioni e info: tel 3393885984 – [email protected]

La visita al Rifugio Antiaereo è con guida del Museo Diffuso della Resistenza.

FESTA DELL’UVA: TUTTE LE INFO

Dove: a Torino in via Nicola Fabrizi
Quando: domenica 18 settembre dalle 9,00 alle 20,00
Pagina Facebook: @festauvaviafabrizitorino

Una visita alla grande Muraglia Piemontese di Fenestrelle

Passeggiare lungo le antiche mura è affascinante, si respira la storia di questo luogo. L’accesso ai palazzi e ai sotterranei della muraglia, vi daranno modo di immedesimarvi in un tempo ormai passato. Buon percorso!

La grande fortezza è anche detta la grande muraglia piemontese, si trova in Piemonte in Val Chisone, roccaforte di difesa contro la discesa degli eserciti dalla Francia, è il complesso fortificato più esteso d’Europa ed è seconda solo dopo la Grande Muraglia Cinese. Le sue mura sono di una lunghezza di oltre tre chilometri, e raggiungono un’altitudine di 1.800 metri.

I lavori di costruzione iniziarono intorno al 1728 e ci vollero 122 anni per terminarlo. Il forte fu un contingente militare mantenendo sempre la sua funzione difensiva. Oggi diversamente è divenuto un luogo da visitare e valorizzare perché unico al mondo: “E’ la nostra muraglia italiana” ed è un modello incredibile di architettura militare.

Quando visitare Il Forte di Fenestrelle

D’estate il panorama è a perdita d’occhio sulla valle e delle montagne, ed offre varie possibilità di visita per ogni tipo di turista. L’esperienza più intensa dura circa sette ore offrendo tutto il giro della struttura. Si parte al mattino alle ore 9 e il rientro è nel tardo pomeriggio.

 

 

Questo tipo di escursione è adatta a chi ha un minimo di allenamento, si sale infatti fino a quota 1.800 metri di altitudine dove finisce la fortezza, per visitare minuziosamente il Forte delle Valli e ci si addentra anche all’interno della bellissima pineta che costeggia il Forte di Fenestrelle.

Ma niente paura c’è una soluzione meno impegnativa, con la partenza alle ore 10 del mattino o alle 15 del pomeriggio, per un tour all’interno del Forte di Fenestrelle che privilegia e approfondisce la storia e la cultura della valle.

Se il tempo è tiranno esiste la visita da un’ora con partenza alle 10.

Qui tutte le info: https://www.fortedifenestrelle.it/le-visite/

I volontari dell’associazione Progetto San Carlo- Forte di Fenestrelle Onlus si occupano della gestione delle Visite all Fortezza, offrendo la visita guidata in lingua inglese, francese o tedesca.

 

 

Passeggiare lungo le antiche mura è affascinante, si respira la storia di questo luogo. L’accesso ai palazzi e ai sotterranei della muraglia, vi daranno modo di immedesimarvi in un tempo ormai passato. Buon percorso!

Strada al Forte, 1

10060 Fenestrelle TO

Italy

 

Bellussi è la 79 mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

Belussi per il quattordicesimo anno consecutivo, la cantina di Valdobbiadene servirà i propri vini alle cene di gala della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, in programma dal 31 agosto al 10 settembre.

La 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica quest’anno compie novant’anni dalla sua fondazione, sono ventitré film in concorso, cinque dei quali diretti da registi italiani: Il signore delle formiche di Gianni Amelio, L’immensità di Emanuele Crialese, Bones and All di Luca Guadagnino, Chiara di Susanna Nicchiarelli e, infine, Monica di Andrea Pallaoro.

A inaugurare la manifestazione è invece White Noise, film di Noah Baumbach prodotto da Netflix, mentre a presiedere la giuria che assegnerà l’ambito Leone d’oro è l’attrice statunitense Julianne Moore.

Per il quattordicesimo anno consecutivo, la cantina di Valdobbiadene servirà i propri vini alle cene di gala della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, in programma dal 31 agosto al 10 settembre.

Per il quattordicesimo anno consecutivo, Bellussi presiederà a uno degli eventi più importanti del panorama artistico-culturale mondiale con una selezione dei suoi più prestigiosi vini. La collaborazione che da anni lega Bellussi e La Biennale di Venezia è sancita dalla linea Lido 1932, composta da quattro vini bianchi prodotti nella Valle Isarco in Alto Adige, che la cantina guidata da Enrico Martellozzo ha ideato in onore della kermesse cinematografica. Il nome della linea, difatti, è un vero e proprio tributo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica: “Lido” fa riferimento alla zona della città lagunare in cui si tiene il celebre festival, mentre “1932” rimanda all’anno della prima edizione della rassegna, la più longeva al mondo.

 

Le portate servite durante le cene di gala che inaugureranno e chiuderanno l’imminente manifestazione saranno accompagnate da Belpoggio Rosso di Montalcino DOC 2020, un vino morbido e setoso dalle note balsamiche prodotto nella tenuta, sempre di proprietà della famiglia Martellozzo, di Belpoggio a Montalcino e da Bellussi Lido 1932 Kerner DOC 2021, un vino bianco intenso e fruttato con note di pesca e albicocca.

Per l’intera durata della Mostra del Cinema, nella lounge Bellussi allestita sulla terrazza dell’Hotel Excelsior verrà offerto agli ospiti della rassegna cinematografica un calice di BellusSì Blanc de Noir. La kermesse costituisce anche l’occasione per la cantina di presentare in anteprima la nuova Demi BellusSì Blanc de Noir da 375 ml.

Torino: Arte Visiva Tra Arte Olfattiva

Nel contesto di una Torino ricca di eventi dedicati all’arte come Paratissima, The Others, fino alla più famosa Altissima, manifestazione Internazionale d’Arte Contemporanea che si svolge a Torino dal 1994, presso Lingotto Fiere, il nostro Laboratorio Olfattivo store di Via Giolitti 5 apre le porte all’arte del fotografo Gianni Oliva, le cui foto rappresentano “la verità del momento”.

Gianni Oliva è da scoprire leggendo nel colore inebriante delle sue immagini così come nel bianco e nero metafisico, quasi surreale di un mondo che fluttua nella ricerca perenne di una verità in continua mutazione.

Tre le foto scelte per il nostro percorso sinestetico aperto al pubblico, collegabili a tre fragranze della collezione Laboratorio Olfattivo Eau de Parfum: Décou-Vert, Vanagloriaed ExpLOud.

Il rimando tra arte visiva e arte olfattiva è presto fatto, creando un ventaglio di suggestioni che saranno diverse per ciascun fruitore. Come afferma il nostro direttore creativo, Roberto Drago: “Laboratorio Olfattivo incontra l’arte. Ho sempre pensato a Laboratorio Olfattivo come a un laboratorio creativo, artistico. I legami con le altre forme d’arte sono molteplici e la fotografia, già fonte ispiratrice di Kashnoir, si presta a delle connessioni con il mondo del profumo. Gianni Oliva scruta il mondo attraverso la sua macchina fotografica e io ho scelto 3 foto per abbinarle a tre nostri profumi. Il legame è perfetto, da scoprire…

 

Visitabile tutti i giorni, secondo le aperture del Laboratorio Olfattivo Store di Via Giolitti 5, Torino, dalle 10,30 alle 19,30 fino a fine mese.

A gennaio approderà nella capitale: il percorso sinestetico sarà visitabile nel Laboratorio Olfattivo Store di Roma, sito in Via delle Carrozze 18.

Dasein: Champagne e musica

Lo champagne rimane uno dei vini che rappresenta l’eleganza, una caratteristica che lascia spazio ad intrecci come l’arte in genere, alcuni la chiamerebbero attitudine, forse potrebbe essere quella capacità che ricerca una costante, quale? l’armonia come fonte di emozione, proprio come l’arte, ogni forma ha quella bellezza, un approccio che ci regala piacere sensoriale. Una cosa è certa quando ottimo vino e cultura si incontrano avviene uno scambio tra due poli culturali, Dasein (Esserci), è un luogo dove la volontà di proporre champagne e musica ha una forte mission, farvi apprezzare insieme questo connubio.

 

Dasein è una champagneria nel centro di Porta Venezia, un format essenziale ma immediato, varcando la soglia l’atmosfera è soft, ospitale, nella quale potrete trovare oltre cento etichette di champagne, l’idea è di Monika Zanic e Victor Jerkunica, coppia nella vita. Monika, di origine ceca, è cresciuta a Vienna, laureata in architettura; Victor, milanese ma di origini dalmate, è avvocato e grande appassionato di sport e natura, entrambi condividono una passione per il feng shui e hanno voluto costruire questo spazio assecondando pesi e bilanciamenti di questa filosofia.

 

Il design ha un impatto estetico che conquista, come le due conchiglie fossili sezionate di oltre 180 milioni di anni sono i sigilli che aprono un mezzo anfiteatro, una menzione speciale va al grosso ramo di nocciolo degli alpeggi valtellinesi che domina la piccola cucina e le porte della stessa che risalgono a cantine milanesi del 1800. Il bancone si ispira ad una famosa creazione di David Lynch, è stato rivisitato investe tridimensionale dalla stessa Monika, utilizzando come base una mangiatoia del 1600 di Medesimo.

“Champagne e musica”, coppia che vince, il pianoforte è un altro grande protagonista, serate a tema dove affermati musicisti suoneranno i migliori repertori scelti come ideali d’accompagnamento, degustando si sà. E’ stato fatto uno studio accurato per una perfetta insonorizzazione e diffusione musicale, per questo sono state scelte casse verticali ispirate alle canne di un organo.

La scelta è quella di partire da un aperitivo, o scegliere una degustazione di differenti champagne, con abbinamenti di food pairing, dalle 18,00 in poi. La cucina è aperta sino alle 24,00 quindi potete optare per una cena che omaggia la prelibatezza.

 

 

 

Dalle piccole cantine disseminate tra Reims e dintorni, agli alpeggi ed alle malghe della Val Chiavenna. La volontà è quella di privilegiare chi ama produrre in modo artigianale e di proporlo ad un prezzo etico e sostenibile

Dasein: Noi ci lasciamo ispirare dalla leggerezza delle bollicine per momenti inaspettati, che diventano sorprendenti quando la musica audace e raffinata la completa.

Dasein

via Lodovico Settala 2N01

Milano

Martedì – Sabato 18:00 – 24:00

Fragranze e pietre preziose: Omnia Stones Collection By Fabrizio Tagliacarne

Quando annusiamo un profumo, l’olfatto il più antico dei sensi, improvvisamente  diventa più sensibile, si attivano sensazioni che non hanno bisogno di una logica, ma di qualcosa che arriva da dentro il nostro istinto.

L’olfatto viene definito “il gusto a distanza” per il collegamento diretto che ha con le nostre pupille gustative, quindi un profumo che ci cattura ha la capacità di suscitare una sorta di desiderio, espresso nella volontà di indossarlo addosso.

Fabrizio Tagliacarne è sempre stato uno straordinario creatore di gioielli, è proprio il suo amore per le pietre preziose e per l’ammirazione che l’uomo ha sempre avuto per esse che l’ha portato a sviluppare un’attenzione più intuitiva della sola bellezza estetica, così da interrogarsi fino a trovare un connubio perfetto nello sviluppare e creare fragranze che hanno come materia primaria il mondo delle gemme, dando un valore più viscerale a quello che non si può definire comunemente solo un profumo.

L’abbiamo incontrato in occasione di un evento della preziosa Collezione Omnia a Milano.

Nel momento della scelta nel creare un’essenza, qual è per lei il componente primario che spinge una fragranza verso la sensualità?

La sensualità è l’insieme delle essenze che compongono una fragranza, se sapientemente miscelate tra loro daranno vita ad una fragranza sensuale che per alcuni sarà sensuale e per altri no, perché i profumi artistici sulla pelle si trasformano ed elaborano in base al calore al PH all’umore, quindi risulteranno sensuali a seconda di chi li indossa o di chi li annusa. Noi cerchiamo di trasmettere la sensualità se vogliamo comunicare questo in un profumo ma è chi lo indossa o chi lo percepisce che potrà dire se riconosce la sensualità nella fragranza.

 

Se dovesse creare un profumo esclusivo dedicato a lei stesso, cosa direbbe? Non è semplice immagino?

Ho già creato più di un profumo esclusivo dedicato a me stesso, le posso vitare US66 che l’ultimo che ho creato della mia omonima Collezione. US66 è proprio dedicato a me, al mio viaggio lungo la Route US66 ai ricordi che mi sono portato dietro da quel viaggio che ha fatto nascere Omnia Profumi. OPALE è un altro profumo esclusivo che ho dedicato a me stesso, nasce dai miei ricordi di bambino nella casa di mare dei miei nonni, ricordi indelebili che porto nel cuore e Opale è il mio profumo preferito.

Creerò ancora profumi esclusivi dedicati a me, ma ho sempre bisogno di molto tempo per creare un profumo che ho nel cuore, a volte mi serve anche un anno per arrivare al punto in cui sono davvero soddisfatto della fragranza.

Prossimamente creerò ancora per la mia Collezione personale.

 

 

Gli elementi che compongono le sue creazioni “Stones Collection Omnia” sono gemme della natura, minerali e pietre preziose che hanno un effetto benefico ed energetico per l’uomo, le sue fragranze hanno una risonanza che ci riporta a questa antica disciplina?

OPALE DI FUOCO è nata proprio con questo spirito, di portare le energie della pietra da cui prende il nome unita alle essenze che la compongono per donare energia e forza a chi la indossa.

 

Nelle ultime creazioni, citando “Madera” ho potuto godere di intriganti accenni gourmand. Note di caramello, vaniglia, cocco, un potpourri che ha riscontrato alti consensi, possiamo definirlo un grande classico?

Possiamo definirlo il nostro Best Seller. Un grande Classico è una fragranza come Channel n°5, Omnia Profumi è una piccola Azienda artigianale Italiana che fino ad oggi, dopo 12 anni, parla alle persone attraverso sensazioni ed emozioni, ma non possiamo definire una delle nostre Fragranze un Grande Classico, E’ un Grande Gourmand!

 

Opale di Fuoco è l’ultima fragranza che si unisce alla collezione, una tuberosa prepotente ma allo stesso tempo accogliente, aldilà dei gusti personali, certamente non per tutti, mi ricollego alle proprietà energetiche, ha qualche spiegazione più profonda per chi è attento a questi dettagli.

Opale di Fuoco ci porterà in Messico per vivere ciò che già Fabrizio a creato: il legame tra una meravigliosa pietra, OPALE DI FUOCO, e un fiore misterioso come la TUBEROSA.

Nell’antichità, per centinaia d’anni le tribù Maya e Azteche raccoglievano l’opale di fuoco nei pressi di vulcani spenti. Era chiamato ‘Pietra dell’uccello del paradiso’ e usato nei riti e negli ornamenti.  Le pietre più pregiate al mondo vengono oggi raccolte in Messico e sono caratterizzate da un intenso colore rosso fuoco.

In Cristalloterapia viene consigliato per risvegliare il fuoco interiore, stimolare l’energia vitale, il potere personale, la volontà, la passionalità e la sessualità.

Le proprietà dell’Opale di Fuoco sono utili alle persone flemmatiche di carattere debole o a quelle che non riescono a vivere armoniosamente la passionalità e la sessualità.

Favorisce l’intraprendenza e la produzione di nuove idee e iniziative, spinge l’individuo ad osare e ad affrontare i rischi, aiuta nei nuovi inizi spingendo ad agire e garantendo rapidità di pensiero e capacità di prendere decisioni immediate.

Permette di guardarsi profondamente e capirsi in un modo migliore; ottima scelta per chi sta cercando lo scopo della propria vita.

Le proprietà dell’Opale di Fuoco migliorano l’umore favorendo la fiducia in sé stessi e speranza in un futuro migliore, aiutano a sintonizzarsi con tutto ciò che ha a che fare con il progresso e i cambiamenti.

Apporta forza decisionale, chiarezza di idee, da forza e persistenza nei periodi stressanti, favorisce l’intuizione e la realizzazione dei propri desideri, rende capaci di vedere la vita come una sfida e di raggiungere velocemente i propri obiettivi, potenzia la capacità intuitiva, apporta stabilità affettiva ed emotiva.

L’Opale di Fuoco in passato era considerata la pietra degli esploratori e conquistatori, a quali assicurava fortuna e successo e aiutava ad evitare i pericoli. Anche oggi viene associato al mondo del Business, conservato all’interno della propria attività, posto vicino ad una candela verde, si dice che aiuti a migliorare gli affari e ad attirare Clienti.

Omnia ha voluto associare questa meravigliosa pietra ad un’essenza altrettanto preziosa che ha caratteristiche molto simili nel suo utilizzo in aromaterapia.

La preziosa essenza è la TUBEROSA che è anch’essa coltivata in Messico ed ha con una storia millenaria.

La Tuberosa è una fragranza molto sensuale, caldo e ipnotico. Un profumo per una donna pronta ad usare tutti i mezzi per sedurre senza alcuna inibizione.

La Tuberosa è un’essenza perfetta per chi hanno bisogno di superare un blocco che le impedisce di esternare la propria naturale sensualità. E’ un aroma narcotizzante che abbatte i “muri” e i tabù che impediscono di abbandonarsi alla passione fisica, il profumo di una personalità che ama la vita sociale, di una persona attraenti, magnetica ed amanti delle sfide, che cura il suo aspetto con la massima attenzione.

Ha un potere narcotizzante sulle emozioni, infatti è usato in aromaterapia per curare i conflitti emotivi, l’emotività, l’irritabilità e lo stress. Il suo profumo stimola la parte destra del cervello, la parte intuitiva e creativa. L’aroma estroverso, prepotente e sensuale della tuberosa dona entusiasmo e spontaneità.

Ecco perché Opale di Fuoco è una fragranza alla Tuberosa, è tutto questo ci porta in Messico, in una terrà che nell’antichità i popoli precolombiani iniziarono a coltivarla per le sue proprietà curative con il fine di attenuare la fatica dei viaggiatori, ma anche per aromatizzare le bevande al cioccolato grazie al suo intenso profumo.

Con questa nuova fragranza Omnia desidera andare a toccare l’intimità di chi la indosserà, dando qualcosa in più, lavorando sulle note della piramide olfattiva e quindi valorizzando ancor di più l’essenza della Tuberosa affiancandola a note che ne esaltano il suo aroma.

Piramide Olfattiva:

Note di teste: gardenia, neroli, note acquatiche

Note di corpo: gelsomino grandiflorum, tuberosa, Ylang Ylang

Note di fondo: ambra, muschio, sandalo indiano

 

Grazie Fabrizio per la sua compatenza, e la sua capacità di narrarci il meraviglioso mondo dei profumi, regalandoci attraverso le sue creazioni il suo pensare, sentire, credere e percepire.

 

Ritorno al presente: Benvenuti Cultura, Cibo, Convivialità

Nella libertà non c’è inganno, non c’è un’educazione data dalla società, la libertà non è un dono, la libertà dovrebbe essere incontaminata, perché nasce con l’uomo, è per ogni uomo. Nella storia del mondo la libertà è stata l’unica causa per cui l’uomo abbia mai combattuto con il massimo principio, perché la libertà è espressione, di parola, di pensiero, di religione, di scelta, la libertà è un diritto indipendente da ogni potenza, e, oggi come in qualsiasi epoca passata è il valore essenziale di una vita.

La pandemia ha oscurato la nostra indubbia libertà, questo arresto è servito per limitare i danni di una crisi che ci ha scoperti indifesi, impreparati, diversi, strada facendo siamo arrivati in affanno a cambiare molto di noi stessi, e della società in cui viviamo, ci siamo scoperti riuscendo anche a trovare qualcosa di buono, oggi si ha la necessità di ritornare ai nostri lavori, interessi, passioni, e non ultimo alla spensieratezza di uno svago, dall’aperitivo con gli amici, alla rappresentazione di un’opera di teatro, all’ascolto di un concerto in presenza, al profumo di un piatto al ristorante, all’emozione di ammirare l’arte in un museo, è di certo il carburante di una convivialità che ci manca moltissimo.

Vorrei illustrarvi dei luoghi dove disporre a piccoli passi del piacere dell’arte, del cibo, e della convivialità:

 

 

Musei&D’intorni

Il grande Museo Egizio di Torino è il secondo più grande al mondo dopo quello del Cairo, è principalmente dedicato alle divinità egiziane.

Le opere di grande interesse culturale sono davvero molte e fra le più suggestive troviamo la Cassa di Menerekhmut risalente al terzo periodo intermedio, scoperta alla necropoli di Tebe. Fra i reperti più significativi è presente un frammento del Libro dei Morti di Aaner e il Libro dei Morti di Aseturet. Tutto molto affascinante, se i musei sono il vostro diletto ripartite da questo angolo di cultura.

 

Al Fresco

 

Food&Drink

Non è solo la bella stagione a montare la volontà di bere o cenare all’aperto, le disposizioni le conosciamo tutti, quindi via libera all’idea in più sul luogo da preferire. Voglio segnalarvi un posticino molto tranquillo con un giardino che non ti aspetti, piccole serre e piante verdeggianti che fanno da cornice alle chiacchere e ai calici pieni, non male neanche la cucina. In Luogo in questione si trova in zona Tortona, esattamente in via Savona 50, Milano. Il nome? Al Fresco.

 

Blu Note Milano

BluNote

Uomini e donne la musica dal vivo c’è mancata davvero tanto, ed ecco che il Blu Note è pronto ad aprire i battenti, il giorno previsto è il 30 aprile, con un concerto dedicato all’artista protagonista Franco D’Andrea che nell’occasione festeggerà i suoi primi 80 anni. Il mio consiglio è di tenersi aggiornati con la programmazione. Io ho fatto riferimento a Milano, ma in ogni città la cultura vi aspetta!

 

La Fenice Venezia

Palcoscenici di un Teatro

La Fenice torna, ed è tornata in scena lunedì 26 aprile, quale altro teatro al mondo può rappresentare al meglio la rinascita, “Verdi e la Fenice”, il pubblico in sala è la nostra gioia afferma Fortunato Ortombina, sovrintendente e direttore artistico del Teatro La Fenice. Oggi ogni teatro ha bisogno della vostra presenza, ripopolate la cultura.

Quando si parla di ripartenza, bisogna volgere lo sguardo e soffermarlo un po’ più allungo laddove l’attenzione è mancata, diamo la possibilità a chi è rimasto invisibile di risplendere alla luce di un sole che sorge.

UNA PASQUA IN LOCKDOWN: MA LA TRADIZIONE RESTA

E poi arriva la Pasqua, quelle delle gite fuori porta, con il classico picnic sull’erba, le grigliate con gli amici, e ancora le tavole imbandite, le torte salate, e i dolci fatti in casa. Il lockdown ha chiuso le porte della libertà, non ci sarà la spensieratezza delle nostre belle ricreazioni, ma ci sarà sempre e comunque il calore delle tradizioni in ogni famiglia.

 

Lanciamo uno sguardo agli itinerari del gusto che ogni italiano porterà in tavola per onorare il giorno più importante dell’anno per la nostra fede cristiana, il giorno della “Resurrezione”.

Dal Piemonte, alla Lombardia, alla Sicilia, e tutte le nostre belle regioni il pranzo di Pasqua è ancora una volta la tradizione. Il casatiello napoletano, gli incomparabili carciofi alla Giudea romani, la torta Pasqualina che possiede molte varianti, in base ai prodotti tipici della zona geografica in cui viene preparata, sono tanti i piatti tipici che si preparano in giro per l’Italia durante le festività di Pasqua, vediamone insieme alcuni fra i più buoni e significativi.

 

 

Piemonte, la torta di spinaci un grande classico, è una  torta di riso e spinaci, realizzata principalmente durante il periodo pasquale, viene servita come primo piatto, o piatto unico, è ideale da preparare il giorno prima e poi scaldarla e servirla in tavola.

 

Veneto, pane dolce e soffice, che può assumere anche la forma di colomba, arricchito con uova, zucchero e burro. La leggenda racconta che fu inventata da un fornaio trevigiano, che regalava questa delizia ai suoi clienti durante le celebrazioni pasquali.

 

Lombardia, vi serviamo un primo piatto lombardo presente per il pranzo di Pasqua, proveniente dalla zona di Milano, è la lasagna di verdure e uova: condita con carciofi, zucchine, piselli o spinaci e composta dai rossi d’uovo. Un mix di sapori molto gustosi.

 

Romagna, la Tardura, una squisita minestra che ha origini contadine, ad oggi un po’ in disuso, la tardura (che in dialetto romagnolo significa “tiratura”). Il sapore è molto simile a quello dei passatelli romagnoli, visto che si prepara con uova sbattute, parmigiano reggiano grattugiato, sale e noce moscata.

 

Toscana, “la Schiaccia”, preparata schiacciando decine di uova alla fine della Quaresima. Alle origini si trattava di un semplice pane, col passare del tempo è stato arricchito con zucchero e strutto, semi di anice e scorza d’ arancia, che gli conferiscono un sapore dolce e delizioso.

 

 

Le Marche, “Strozzose” una ricetta che richiede tempo e la giusta pazienza, parliamo di ciambelle davvero deliziose, preparate un tempo dalle “vergare” marchigiane, cioè dalle donne di casa. Questi dolci si mantengono buoni e fragranti per più giorni e possono essere gustati al naturale oppure farciti con glassa al limone, ghiaccia reale o cioccolato fuso. Per finire si guarniscono con zuccherini colorati.

 

Lazio, “Abbacchio a scottadito”, qui siamo appunto nel Lazio, le tenere e saporite costolette d’ agnello vengono mangiate caldissime, proprio con le dita, che dovranno scottarsi come da copione.  Da qui il nome “a scottadito”. Un piatto semplice e veloce, le costolette vengono marinate per circa mezz’ora, per poi adagiarle nella brace rovente, quindi pronti via; si mangia!

 

Campania, il Casatiello napoletano è la più famosa torta rustica per eccellenza,  le uova vengono fissate nella pasta con delle croci di pasta stessa. Secondo la tradizione, viene preparato la sera del Venerdì Santo, fatto lievitare per tutta la notte e infornato il giorno seguente. La cucina campana è ricca di gusto, ovviamente l’Immancabile pastiera farà la sua famosa comparsa.

 

Puglia la Scarcella pugliese ha un sapore inconfondibile, è una ciambella di pasta frolla decorata e cotta al forno finché non diviene dorata. La semplicità che premia, farina, lievito, uova, latte, zucchero e olio extravergine di oliva sono gli ingredienti di cui si compone questa tipico dolce pugliese.

 

In Sicilia si prepara un grosso dolce dal nome “coddura”, di origine ortodossa, con incorporato un numero variabile, ma sempre dispari, di uova col guscio, che le giovani donne usavano regalare ai fidanzati nel giorno della Resurrezione.

Non abbiamo dimenticato nessuno, le ricette sono talmente abbondanti che c’è uno spazio vasto, quindi a voi la scelta di portare in tavola le vostre tradizioni del cuore e della forchetta.

 

 

Coco Chanel Un Look Senza Tempo: Le Sette Creazioni Davvero Esilaranti

Coco Chanel è un pezzo di storia della moda che non avrà mai fine, le sue creazioni esaltavano la femminilità, rimodellando così la libertà di sentirsi comoda, semplicemente indossando un tubino nero, “little black dress”, ogni donna nel suo armadio ne ha uno. Il suo desing senza tempo la rende ancora oggi la regina dell’eleganza più influente di tutti i tempi.

 

I pezzi cult continuano a fare sognare le donne di ogni generazione in ogni parte del mondo. Ecco alcune delle esilaranti creazioni di Coco Chanel!

 

Petite robe noir, nasce nel 1926 un must che decennio dopo decennio è adatto a qualsiasi occasione ha mantenuto un vero è proprio primato nell’armadio delle donne.

 

 

1928, è la data in cui la moda di indossare le perle come bijoux, che imitavano i veri preziosi, si scatena in un successo, un must della Maison che ancora oggi ne sfoggia il suo fascino, rappresentando lo spirito di Chanel.

 

 

 

Se dico 2.55 le più appassionate fashion lover sospireranno sognanti, la mitica borsa 2.55 nasce nel febbraio del 1955. Rimane una delle tracolle più desiderate, i mitici rombi della lavorazione hanno attraversato più di 50 anni presentandosi senza tempo, straordinariamente attuali. Oggi è anche conosciuta come la Flap Bag, ne siamo tutte innamorate…

 

 

Chanel N° 5, non è solo un profumo di fama mondiale, ma il profumo per eccellenza, nel 1921 nasceva una fragranza che profumava di donna, non di fiori, fu una vera svolta che affermava la nascita di nuove essenze.

 

 

Pantaloni da cavallerizza Coco amava indossarli, grazie alla sua creatività sono diventati una comoda mise, disegnati pensando ovviamente al corpo femminile gli intraprendenti pantaloni incarnavano una vera è propria rivoluzione nel vestire. Il successo arrivò con la prima guerra mondiale, la boutique di Coco Chanel fu l’unica a non chiudere, i suoi capi erano semplici e pratici, proprio come le prime versioni di pantaloni per donna.

 

 

La giacca in tweed, è una delle creazioni più iconiche di Chanel, perfetta combinazione di eleganza, un capo maschile che diventa un’alternativa femminile, un modello Chanel nella maggior forma di espressione di Coco.

 

 

La Maglia Breton, ideata dopo un viaggio in Costa Azzurra, Coco si ispirò alle uniformi dei marinai e iniziò a scegliere le strisce per comporre la collezione di moda del 1917, indossata da Brigitte Bardot, e Audrey Hepburn, fu un successo unico nell’abbigliamento casual della donna.

 

Giù Le Mani Dal Made In Italy: La dieta Mediterranea Sotto Accusa Formaggi, Salumi, e Vino

Se l’interesse è la salute della popolazione bisognerebbe istruire i consumatori sul corretto consumo degli alimenti, e non demonizzare il Made in Italy leader mondiale di una filiera eccellente.

“Nuoce gravemente alla salute”, lo sostiene l’Unione Europa, le etichette allarmistiche non sono rivolte alle sostanze nocive a tutti ben note come la nicotina, ma ad alimenti e bevande simbolo dell’enogastronomia italiana, nonché pilastri della famosa dieta mediterranea, citata dal mondo come una delle più equilibrate e gustose. Sotto accusa finiscono; formaggi, salumi, e vino.

 

La proposta dell’Unione Europea è di inserire le etichette nel vino e bevande alcoliche entro il 2023, oltre a voler eliminare dai programmi di promozione i prodotti agroalimentari associati ai rischi di tumore, come le carni rosse  trasformate.

Ma se è vero che noi siamo anche quel che mangiamo, effettivamente la nostra lunga tradizione di eccellenti prodotti ha tirato sù bene tante generazioni, questa scelta mi sembra abbastanza azzardata, bisognerebbe si, fare attenzione a non consumare eccessivamente insaccati, e prodotti ricchi di grasso, e non bersi una bottiglia di vino, ma qui si tratta solo di quantità, “anche il potere non è il male in sé, dipende sempre da l’utilizzo che ne fai”.

Tra le misure previste l’aumento delle tasse, campagne di sensibilizzazione e altre misure simili previste dai best buys dell’Oms, aumento dei prezzi, limitazione della disponibilità fisica ed economica degli alcolici sul mercato e divieto di pubblicità.

La bozza di comunicazione europea propone inoltre la revisione della normativa Ue sulle tasse sulle bevande alcoliche e sulle compravendite internazionali, anche tra privati; la riduzione della pubblicità on line; lo stop al consumo di alcol attraverso i programmi di promozione dei prodotti agricoli Ue.

 

Visto lo scenario, anche il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti, ha scritto a Gentiloni, denunciando una demonizzazione indiscriminata del vitivinicolo e definendo totalmente inappropriate, inefficaci, inadeguate, addirittura controproducenti le misure contenute nella bozza di comunicazione.

Qui Bruxelles non è stata molto cortese nei confronti dell’Italia, a dieci anni dal riconoscimento dell’Unesco della Dieta mediterranea, che ricordiamo si è classificata come la “migliore dieta al mondo”,  proprio perché ricca e diversificata, (pasta, frutta, verdura, formaggi, carne, olio extravergine e lui l’immancabile calice  di vino), ha consentito agli italiani di conquistare il primato europeo di longevità, tutte caratteristiche principali dei nostri prodotti e del nostro regime che si possono riassumere in due parole: Tradizione e benessere.

Se l’interesse è la salute della popolazione bisognerebbe istruire i consumatori sul corretto consumo degli alimenti, e non demonizzare il Made in Italy leader mondiale di una filiera eccellente.