Il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG fa scalo negli USA

Il Consorzio di Tutela rivolge il suo sguardo anche al consumatore finale e grazie ancora una volta alla collaborazione con la libreria Rizzoli nel cuore di Manhattan, dal 17 luglio sino al 24 luglio le vetrine saranno personalizzate a tema Conegliano Valdobbiadene, con uno schermo che proietterà in loop un video del territorio e delle sue uniche e riconoscibili colline.

Il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG fa scalo negli USA

Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG sarà protagonista di un fitto calendario di appuntamenti che coinvolgeranno le città di Chicago e New York.

Luglio è un mese ricco di appuntamenti per il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG; tra questi la trasferta negli Stati Uniti, insieme alle dieci aziende – Adami, Bellenda, Bortolomiol, Col Sandago, Gemin, Le Colture, Le Manzane, Val D’Oca, Valdo e Villa Sandi, che faranno tappa nelle città di Chicago e New York. Il palinsesto delle attività avrà come focus la Denominazione e i suoi valori identitari espressi attraverso il suo territorio e le sue selezioni enologiche. L’attività si svilupperà attraverso l’organizzazione di 3 azioni principali: i banchi d’assaggio, le Masterclass ed i momenti educational. Inoltre, il Consorzio ha selezionato partner di eccellenza che possano affiancare al meglio questo percorso e darne la corretta risonanza.

I momenti di degustazione in collettiva si concludono con le cene dedicate alla stampa specializzata che si svolgeranno, a Chicago, presso il ristorante Avec, con piatti a cura dello chef Dylan Patel, vincitore della Michelin Bib Gourmand e del JBF Awards, mentre a New York la press dinner si terrà presso il ristorante The Lobster Club, che ospiterà la delegazione di produttori e la stampa per una cena che vedrà l’abbinamento tra i vini della Denominazione e la cucina asiatica. Entrambe le cene saranno precedute da un’introduzione che spiegherà la Denominazione e le sue peculiarità storico-ambientali.

È la volta delle Masterclass organizzate in collaborazione con Wine & Spirits, una delle più autorevoli riviste americane specializzate nell’ambito del vino, che conta oltre 200.000 lettori tra operatori del settore e wine – lovers, che si svolgeranno a Chicago il 18 luglio e a New York il 20 luglio. Entrambi i momenti di approfondimento dedicati alle Selezioni Rive, Cartizze e Sui Lieviti saranno guidati da Stephanie Johnson, Italian Wine Editor della rivista Wine & Spirits, affiancata per l’occasione anche dal Direttore del Consorzio, Diego Tomasi, ed indirizzati agli operatori del settore.

Il 20 e il 21 luglio a New York ci sarà spazio anche per due momenti educational: rispettivamente 30 studenti dell’International Wine Center, centro specializzato nella formazione nell’ambito del vino di proprietà della Master of Wine Mary Ewing-Mulligan, la prima donna ad ottenere questo prestigioso titolo negli Stati Uniti, assisteranno ad una degustazione guidata dal Direttore del Consorzio – Diego Tomasi, mentre il giorno successivo al centro dell’attenzione sarà lo staff training, per i sommelier e i beverage manager del gruppo di ristoranti Major Food Group; anche in questo caso il focus sarà sull’origine delle migliori espressioni del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.

Il Consorzio di Tutela rivolge il suo sguardo anche al consumatore finale e grazie ancora una volta alla collaborazione con la libreria Rizzoli nel cuore di Manhattan, dal 17 luglio sino al 24 luglio le vetrine saranno personalizzate a tema Conegliano Valdobbiadene, con uno schermo che proietterà in loop un video del territorio e delle sue uniche e riconoscibili colline.

“Il viaggio nelle due città statunitensi da parte del Consorzio di Tutela si inserisce in una logica di continua progressione in valore per la Denominazione: New York resta il centro nevralgico per la comunicazione e il commercio del vino negli Stati Uniti, mentre Chicago è una meta strategica e centrale negli States, dove si prevede in incremento delle vendite nei prossimi anni” dichiara la Presidente Elvira Bortolomiol e continua: “Gli Stati Uniti restano un importante mercato di riferimento del mondo del vino che per noi conta 3.013.198 bottiglie esportate nel 2022 (+21,1% VS 2021) per un valore di 16.977.793 Euro (+30,8% VS 2021)”.

 

“Le fa eco il Direttore Diego Tomasi:Siamo una Denominazione dinamica, con profonde radici nella tradizione, che ha la volontà di portare all’estero la conoscenza approfondita dei nostri prodotti attraverso la formazione continua, partendo dai professionisti della comunicazione e del commercio del vino, nei diversi canali, sino ad arrivare ai wine – lover”.

 

Co(u)ltura Conegliano Valdobbiadene

Il vino è parte integrante della nostra cultura; antichissima bevanda la cui produzione nel corso dei millenni è stata migliorata grazie allo studio, alla sperimentazione e alla ricerca dell’uomo. La coltura della vite ha forgiato paesaggi, ha creato culture locali, definito comunità e proiettato l’Italia nel mondo. Durante Co(u)ltura Conegliano Valdobbiadene gli ospiti saranno accolti in uno spazio ideato per consentire di approfondire i molti aspetti che il mondo enologico offre ai suoi appassionati e ai sempre più numerosi curiosi.

Co(u)ltura Conegliano Valdobbiadene  il primo Festival della letteratura del vino

Sabato 6 e domenica 7 maggio, al Castello San Salvatore a Susegana si inaugurerà il primo Festival della letteratura del vino.

Manca solo una settimana al via di Co(u)ltura Conegliano Valdobbiadene, il primo festival della letteratura del vino. La manifestazione, aperta al pubblico, darà spazio a incontri con gli autori, banchi d’assaggio con i produttori, masterclass ma anche spettacoli di video proiezioni e mostre sulle diverse declinazioni del tema enologico.

Il vino è parte integrante della nostra cultura; antichissima bevanda la cui produzione nel corso dei millenni è stata migliorata grazie allo studio, alla sperimentazione e alla ricerca dell’uomo. La coltura della vite ha forgiato paesaggi, ha creato culture locali, definito comunità e proiettato l’Italia nel mondo. Durante Co(u)ltura Conegliano Valdobbiadene gli ospiti saranno accolti in uno spazio ideato per consentire di approfondire i molti aspetti che il mondo enologico offre ai suoi appassionati e ai sempre più numerosi curiosi.

Con Co(u)ltura Conegliano Valdobbiadene vogliamo proporre un modo più ampio e coinvolgente di proporre il nostro prodotto” annuncia Elvira Bortolomiol presidente del Consorzio di Tutela “Si tratta di un evento che prende spunto dalla presentazione dell’ultima annata del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG per condurre il visitatore in un percorso appassionante nel mondo del vino. Attraverso gli incontri con gli autori e i loro libri, con i produttori di Conegliano Valdobbiadene, con le immagini, che useremo in varie modalità per raccontarne le molteplici sfaccettature, i visitatori avranno l’occasione di farsi sorprendere dai molteplici spunti di approfondimento e intrattenimento che siamo certi li coinvolgeranno”.

“Co(u)ltura è un’occasione straordinaria per vivere il vino nella sua dimensione migliore, quella culturale” commenta Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere. “È la prima volta che un Consorzio decide di andare oltre la dimensione promozionale del proprio vino per restituire al pubblico occasioni di riflessione autoriale, grazie all’incontro con scrittori, giornalisti e saggisti di chiara fama. I visitatori potranno alternare sessioni di assaggio a presentazioni di libri a tema eno-gastronomico, per uscirne arricchiti non solo nei sensi, ma anche nell’intelletto. D’altronde siamo convinti che l’arma migliore contro le campagne proibizioniste sia quella della cultura, che insegna a bere con la testa”.

I visitatori e gli appassionati di vino potranno trascorrere un intero fine settimana tra incontri con i nomi più autorevoli dell’enologia italiana come l’agronomo Attilio Scienza e Luigi Moio, presidente dell’OIV; i critici più noti come Daniele Cernilli. Non si tralasceranno gli aspetti di marketing con Slwaska Scarso né i nomi e volti più evocativi del settore come Sandro Boscaini.

I libri e i loro autori insieme a esperti del settore, ai produttori di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG saranno l’espediente per far scoprire ai consumatori italiani e stranieri che il vino non è solo un prodotto che consumiamo ma espressione culturale in senso lato, passione, fatica, allegria, condivisione. Per questo l’evento si arricchisce anche di due mostre, una dedicata ai manifesti pubblicitari del Museo nazionale Collezione Salce di Treviso che racconta come fino alla prima metà del ‘900 si promuoveva il vino; una mostra immersiva che si snoderà in alcune sale del Castello dalle 21 di sabato 6 maggio, in cui le il visitatore sarà letteralmente immerso tra i filari e le storie del territorio.

Inoltre, gli ospiti potranno godere dell’animazione musicale dei DJ Set ClubVeriDisQuo sabato 6 dalle 15 alle 21 e Dj Macca e Zizza domenica 7 dalle 14 alle 19

Infine, protagonista della serata di sabato 6 maggio sarà il video mapping proiettato nella magnifica corte del Castello San Salvatore, per un racconto della storia del Consorzio di Tutela, che si snoda tra incantato del passato e sogno del futuro.

Per il programma completo, le indicazioni su come raggiungerci e come prenotare le masterclass visitate il sito. www.coulturafestival.it

Tartufo E Vino: qual è Il calice giusto da abbinare?

Si parla di tartufo e vino, e la regola giusta da seguire, l’accostamento al più prezioso dei funghi esistente, perché è di questo che si tratta, (fungo sotterraneo, ipogeo), non vanta un ordine fisso sul vino da destinare per amplificare il suo ricercato sapore, e al tal proposito vogliamo approfondire diverse scuole di pensiero sulla tipologia che vince l’accoppiata, “rosso, bianco, o bollicine,” possono essere perfetti duetti nel repertorio culinario.

Innanzi tutto c’è da ricordare che le differenze tra il tartufo nero e il tartufo bianco sono definite dall’aroma ben precisa, quindi bisogna fare molta attenzione a non sovrastarli. Famosi sono i tartufi bianchi di Alba e di Acqualagna, ma in pochi sanno che sull’appennino calabro-lucano si scovano degli eccellenti tartufi bianchi.

Di tartufi c’è ne sono di diversi, estivi, autunnali, scorzoni, il famoso tartufo nero pregiato di Norcia. Ma vediamo nello specifico come abbinare il vino al tartufo nero e al tartufo bianco.

 

Scorzoni

Tartufo Nero

Se il tartufo nero viene utilizzato per i primi piatti, l’abbinamento più azzeccato è un vino di media corposità, se invece ci orientiamo in dei secondi piatti i vini strutturati e longevi si sposano con più  armonia.

Ad esempio, potrebbero risultare perfetti dei vini rossi come il Barolo, un Pinot Nero, un Nebbiolo delle Langhe, un Taurasi Campano, un Bordeaux. Nel caso vogliate abbinare al tartufo nero un buon vino bianco, potrete optare per un buon Roero Arneis, del Riesling di Abbazia di Novacella, e del  Soave di Bertani.

 

Tartufo Bianco

Vediamo il più amato tra i tartufi, quello Bianco pregiato, prevalentemente a crudo, carni, pasta e risotti sono le pietanze dove trova la sua connotazione perfetta, gli accostamenti? Vediamoli:

Vini dal bouquet delicato, rosso o bianco che sia, non deve rovinare l’aroma del tartufo,  in questo caso, potrebbero essere un Barolo, un Dolcetto d’Alba, uno Chardonnay delle Langhe, un Cabernet franc longevo. Se decidiamo di abbinare un bianco noi consigliamo un Gewurztraminer, e vini bianchi dell’Etna.

Nelle mie preferenze che si abbinano al meglio al tartufo bianco che sia al nero sono quelli a base di Nebbiolo affinati, morbidi e corposi, in modo da lasciare intatto l’aroma pregevole del tartufo.

E le bollicine? Bene in Francia così come in Italia, meno frequente però, c’è l’abitudine di abbinare al tartufo bianco lo Champagne, o degli eccellenti Franciacorta. Personalmente avendo provato l’effetto dell’anidrite carbonica che pulisce il palato la sensazione è stata piacevole, ma va sicuramente da persona a persona.

Magari potete provare se non l’avete ancora fatto…

Giù Le Mani Dal Made In Italy: La dieta Mediterranea Sotto Accusa Formaggi, Salumi, e Vino

Se l’interesse è la salute della popolazione bisognerebbe istruire i consumatori sul corretto consumo degli alimenti, e non demonizzare il Made in Italy leader mondiale di una filiera eccellente.

“Nuoce gravemente alla salute”, lo sostiene l’Unione Europa, le etichette allarmistiche non sono rivolte alle sostanze nocive a tutti ben note come la nicotina, ma ad alimenti e bevande simbolo dell’enogastronomia italiana, nonché pilastri della famosa dieta mediterranea, citata dal mondo come una delle più equilibrate e gustose. Sotto accusa finiscono; formaggi, salumi, e vino.

 

La proposta dell’Unione Europea è di inserire le etichette nel vino e bevande alcoliche entro il 2023, oltre a voler eliminare dai programmi di promozione i prodotti agroalimentari associati ai rischi di tumore, come le carni rosse  trasformate.

Ma se è vero che noi siamo anche quel che mangiamo, effettivamente la nostra lunga tradizione di eccellenti prodotti ha tirato sù bene tante generazioni, questa scelta mi sembra abbastanza azzardata, bisognerebbe si, fare attenzione a non consumare eccessivamente insaccati, e prodotti ricchi di grasso, e non bersi una bottiglia di vino, ma qui si tratta solo di quantità, “anche il potere non è il male in sé, dipende sempre da l’utilizzo che ne fai”.

Tra le misure previste l’aumento delle tasse, campagne di sensibilizzazione e altre misure simili previste dai best buys dell’Oms, aumento dei prezzi, limitazione della disponibilità fisica ed economica degli alcolici sul mercato e divieto di pubblicità.

La bozza di comunicazione europea propone inoltre la revisione della normativa Ue sulle tasse sulle bevande alcoliche e sulle compravendite internazionali, anche tra privati; la riduzione della pubblicità on line; lo stop al consumo di alcol attraverso i programmi di promozione dei prodotti agricoli Ue.

 

Visto lo scenario, anche il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti, ha scritto a Gentiloni, denunciando una demonizzazione indiscriminata del vitivinicolo e definendo totalmente inappropriate, inefficaci, inadeguate, addirittura controproducenti le misure contenute nella bozza di comunicazione.

Qui Bruxelles non è stata molto cortese nei confronti dell’Italia, a dieci anni dal riconoscimento dell’Unesco della Dieta mediterranea, che ricordiamo si è classificata come la “migliore dieta al mondo”,  proprio perché ricca e diversificata, (pasta, frutta, verdura, formaggi, carne, olio extravergine e lui l’immancabile calice  di vino), ha consentito agli italiani di conquistare il primato europeo di longevità, tutte caratteristiche principali dei nostri prodotti e del nostro regime che si possono riassumere in due parole: Tradizione e benessere.

Se l’interesse è la salute della popolazione bisognerebbe istruire i consumatori sul corretto consumo degli alimenti, e non demonizzare il Made in Italy leader mondiale di una filiera eccellente.

La Douja D’or sorprende anche quest’anno

Palcoscenico del vino, del cibo e della cultura piemontese. 

Per 4 week-end, dall’11 settembre al 4 ottobre, la sera del venerdì, sabato e domenica Asti e il Monferrato saranno la capitale del vino del Piemonte. In sicurezza grazie alle prenotazioni online e agli accessi contingentati.

Riflettori puntati dunque sulla Douja d’Or 2020, l’appuntamento di settembre più atteso ad Asti e nel Monferrato astigiano, capace di richiamare visitatori, winelover, turisti del gusto e amanti della cultura e della natura da tutta Italia e dall’estero. Protagonisti sono le Istituzioni e gli Operatori privati del territorio, una squadra composta da Camera di commercio di Asti e la sua Azienda Speciale, Piemonte Land of Perfection e Fondazione Asti Musei, con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Asti e del Comune di Asti e con la partecipazione del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg, del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, in collaborazione con l’Unione Industriali di Asti e l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.

Rinnovata nella formula, ampliata nel tempo e nello spazio rispetto alle edizioni precedenti (estesa a 4 week-end coinvolgendo Asti e tutto il Monferrato Astigiano) e promossa da una nuova comunicazione il cui visual è liberamente ispirato alle città di De Chirico, la Douja d’Or – il Vino, il Cibo, la Cultura, Il Monferrato offre esperienze variegate alpubblico che ha la possibilità di costruirsi itinerari a misura delle proprie passioni sia alla sera – frequentando gli eventi di Asti dalle 18.00 fino alle 24.00 – che di giorno, nel Monferrato Astigiano.

LA DOUJA D’OR AD ASTI…

Tutto inizia venerdì 11 settembre alle ore 18.00 al Teatro Alfieri, quindi per 4 week-end,  dall’11 settembre al 4 ottobre, dal venerdì alla domenica, la Douja D’Or edizione 2020 avrà come palcoscenico diffuso le suggestive piazze e gli splendidi palazzi storici di Asti, creando un percorso tra vino, cibo e cultura, con numerosi eventi, degustazioni, mostre, iniziative in alcuni casi ricorrenti in ogni week-end, in altri ad arricchire giornate specifiche: tutto il programma degli eventi e le relative istruzioni per accedervi in sicurezza tramite prenotazioni on line sono presenti nel sito www.doujador.it.

“La Douja è una manifestazione che riguarda la nostra terra, il nostro saper fare e produrre. Obiettivi principali sono la valorizzazione dei prodotti del nostro territorio, la crescita e lo sviluppo della nostra provincia, a maggior ragione dopo mesi di lockdown – commenta Erminio Renato Goria, Presidente della Camera di commercio di Asti -. In quest’ottica, oltre 110 esercizi commerciali di Asti e provincia hanno deciso di aderire alla nostra iniziativa ‘Menù della Douja, Piatto della Douja e Aperitivo della Douja’: dalla mappa interattiva presente sul nostro sito www.doujador.it e realizzata con l’istituto Artom, si potrà scegliere tra le numerose proposte enogastronomiche della tradizione e tra i prodotti tipici presentati da ristoranti, agriturismi e bar. L’inaugurazione prevista per l’11 settembre sarà, poi, un momento di dialogo con alcuni giornalisti e stakeholder del settore: grazie alla conduzione della vicedirettrice del Tg5 Cesara Buonamici e alla collaborazione con l’Onav – Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, ci confronteremo sul futuro del nostro Concorso enologico nazionale “Premio Douja d’Or“.

Tra gli ospiti d’eccezione partecipanti al dibattito “Concorso Enologico Douja d’Or: verso il futuro”   sono annunciati Luciano Ferraro de Il Corriere della Sera; Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del Bere; Alessandra Piubello, giornalista, giudice, curatrice della Guida Vini Luigi Veronelli e corrispondente di autorevoli riviste estere; Leila Salimbeni, giornalista enogastronomica e coordinatrice editoriale del giornale di vino e lifestyle Spirito di Vino.

Il Vino è il filo conduttore della Douja d’Or e delle sue esperienze’ continua Matteo Ascheri, Presidente di Piemonte Land of Perfection, che rappresenta 14 Consorzi di tutela piemontesi e promuove oltre 44.000 ettari di vigneto, un grande patrimonio enologico costituito da 18 Docg e 41 Doc regionali.  ‘Questo è il primo grande evento del vino piemontese ‘in presenza’ dopo il lock-down, una vetrina imperdibile del meglio della produzione enologica della Regione, cui partecipano tutti i Consorzi attraverso i Produttori, alcuni presenti alla Douja per la prima volta’.

Nella centralissima Piazza San Secondo, Piemonte Land of Perfection allestisce “Piemonte Land alla Douja“, un salotto all’aria aperta in cui accomodarsi, tutti i week-end, e lasciarsi guidare dai sommelier alla scoperta di tutte le denominazioni che rendono celebre il Piemonte nel mondo. In degustazione anche tipologie di vino meno conosciute ma altrettanto uniche, accompagnate da alcuni assaggi di prodotti Dop e Igp tra cui formaggi, salumi e nocciole piemontesi. La Douja 2020 tiene inoltre a battesimo la neonata collaborazione tra Piemonte Land ed il Consorzio Tutela Gorgonzola Dop: un’occasione unica per assaggiare il Gorgonzola in abbinamenti anche insoliti. Sempre in piazza San Secondo nella “Cantina della Douja”, gestita da Piemonte Land, si possono acquistare le bottiglie proposte in degustazione.

Appuntamenti imperdibili per gli amanti del vino sono le 12 Masterclass sui diversi vitigni piemontesi, organizzate da Piemonte Land nel Ridotto del Teatro Alfieri in tutti i fine settimana della Douja d’Or. Un approfondimento sulle denominazioni della regione Piemonte, sui vitigni e sulle uve; un viaggio esclusivo tra i territori culla del patrimonio enoico regionale, con i sommelier professionisti AIS che accompagnano con la loro esperienza il pubblico attraverso l’eterogeneità e la ricchezza dei calici in degustazione.

Guidato dai ragazzi di @CantinaSocial, venerdì 25 settembre Piemonte Land propone un Unconventional Wine Tasting, appuntamento imperdibile all’insegna della condivisione per scoprire i vini piemontesi. Una degustazione sui generis che potrà essere seguita dalla postazione di Piazza San Secondo o direttamente dal divano di casa attraverso i social.

Chiude gli appuntamenti del super Consorzio Piemontese “Let’s talk: vino, arte e comunicazione” – sabato 3 ottobre – incontro digital per parlare di come si è evoluta la comunicazione e il ruolo centrale che ha svolto negli ultimi mesi, del legame con l’arte in tutte le sue accezioni e il grande valore aggiunto che porta al territorio e alle aziende produttrici. Una chiacchierata in orario aperitivo tra @CantinaSocial, alcuni esponenti del giornalismo italiano, stakeholder dell’arte e della comunicazione per fare il punto davanti ad un calice di vino.

Casa Asti in Piazza Roma, la sede del Consorzio dell’Asti Docg, apre le sue porte proponendo, tutti i venerdì e sabatoAlessandro Borghese, il Lusso della semplicità”, esclusiva cena in abbinamento all’Asti spumante, in tutte le sue tipologie, e al Moscato d’Asti Docg per 30 persone, prenotabile sul sito della Douja d’Or. Il celebre chef, Ambassador della denominazione, delle tradizioni, della cultura e dei vignaioli del territorio, sarà presente la sera di venerdì 11 settembre. Protagonista delle domeniche sera è “AstiCocktail” con il bar tender Nicola Mancinone de “Il Confessionale” che propone 3 cocktail a base Asti e Moscato d’Asti Docg in abbinamento alle tipicità alimentari del territorio dai salumi, ai formaggi, frutta e dolci. A disposizione dei visitatori è anche il “Tour di Asti e delle aziende dell’Asti Docg”, una mezza giornata in vigna presso le aziende produttrici di Asti Spumante e Moscato d’Asti Docg, oppure un percorso culturale nella città di Asti al termine del quale degustare una coppa dei vini e spumanti dell’Asti Docg in purezza o miscelato, in un locale tipico di Asti.  Infine una Masterclass dedicata ai grandi vini aromatici del territorio, venerdì 18 settembre al Ridotto del Teatro Alfieri.

Nei giardini di Palazzo Alfieri, circondati da un’atmosfera che richiama i colori, il paesaggio e il territorio dei vini del Monferrato, gli ospiti del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato con “Douja del Monferrato” tutte le serepossono spaziare tra i grandi vini, bianchi e rossi del territorio eventualmente accompagnandoli con una box di stuzzicherie, presso isole tematiche organizzate nel rispetto del distanziamento e accessibili, come tutti gli altri eventi, a ingressi limitati per slot orari da prenotare sul sito della Douja d’Or.

Focus sulla Barbera, la regina del Piemonte, anche nella Masterclass dedicata al vitigno più coltivato sulle colline meglio esposte del territorio, venerdì 11 settembre al Ridotto del Teatro Alfieri per scoprire le diverse sfumature del Barbera d’Asti, Barbera d’Alba, Monferrato e Nizza.

Palazzo Ottolenghi, tutti i venerdì e sabato, ospita “La Douja del Vermouth”, una serie di degustazioni che hanno come elemento catalizzatore il Vermouth, il vino aromatizzato la cui produzione ha forti radici storiche nella provincia di Asti. In assaggio 5 prodotti in miscelazione (cocktail a base vermouth) o 5 vermouth in purezza con momenti di didattica e con il racconto di curiosi aneddoti sui cocktail proposti. Sabato 19 settembre e sabato 3 ottobre sono dedicati a “Esperienza Vermouth”, evento in cui si ripercorre la storia millenaria del Vino Aromatizzato, dalle sue origini fino alle forme più moderne, durante il quale i partecipanti realizzano il proprio vermouth personalizzato.

‘Oltre al Vino, la Cultura è l’altra protagonista della Douja d’Or 2020, nelle sue diverse dimensioni, dai Beni culturali alle Mostre – sottolinea Mario Sacco, Presidente della Fondazione Asti Musei… ” Asti, città dell’accoglienza in sicurezza, consente al pubblico di visitare durante la giornata i monumenti, i palazzi storici e i poli museali della città, ampliando l’esperienza anche al territorio astigiano. L’obiettivo – prosegue Sacco – è valorizzare le eccellenze artistiche, culturali ed ambientali del nostro comprensorio in maniera integrata”.

Inaugura venerdì 18 settembre, e sarà in esposizione nelle eleganti sale di Palazzo Mazzetti fino al 17 gennaio 2021, la mostraAsti, città degli arazzia cura della Fondazione Asti Musei. L’antica e rinomata arte arazziera, parte integrante del tessuto artistico e culturale di Asti, vede la nascita del primo laboratorio di tessitura di arazzi con telai ad alto liccio grazie ad Ugo Scassa che porta la manifattura astigiana alla ribalta vincendo, nel 1960, il prestigioso concorso per la decorazione del Salone delle feste di Prima Classe della nave Leonardo Da Vinci. La mostra raccoglie oltre 20 arazzi provenienti da collezioni pubbliche e private tra cui Apollo e Dafne di Corrado Cagli, Composizione astratta nata dall’amicizia di Scassa con Paolo Conte, lo stendardo della Provincia di Asti e il bellissimo Palio progettati da Ugo Scassa, una selezione di arazzi di Vittoria Montalbano, tra cui la Scoperta dell’America, e l’incredibileesplosionefloreale F. Bomb.

La città di Asti, vanta una storica e interessante esperienza nel campo del vino biologico. E’ un Moscato d’Asti nel 1992, il primo vino biologico certificato in Italia e ad Asti e da almeno un quindicennio si svolge ogni anno “Vinissage” – il Salone del vino biologico, animato dai piccoli vignaioli bio piemontesi. Esperienze naturali tra Pellegrino Artusi e le vigne bioè l’evento proposto dall’Associazione produttori di vino biologico sabato 3 ottobre alle 18.30 presso la Sala Platone del Palazzo Comunale di Asti. In occasione del bicentenario della nascita dell’autore del primo codice alimentare, una degustazione guidata tra i vini cru biologici Astigiani in abbinamento a una specialità gastronomica preparata secondo l’Artusi.

 … LA DOUJA D’OR NEL MONFERRATO

Novità della Douja d’Or 2020 è l’ampliamento della manifestazione a tutto il territorio provinciale con l’obiettivo di coinvolgere direttamente anche le imprese vitivinicole, della ristorazione, dell’accoglienza e del turismo che operano nel comprensorio, con l’obiettivo di rilanciare l’economia dell’intera filiera enoturistica e gastronomica astigiana e piemontese.

Sono oltre 110 gli esercizi commerciali, tra ristoranti, agriturismi e caffè di Asti e del Monferrato Astigiano che hanno aderito all’iniziativa della Camera di commercio di Asti Piatto della Douja (piatto di norma non in menù, creato per l’occasione con l’obiettivo di interpretare in modo autentico e originale una ricetta del territorio, anche antica, cui abbinare un calice di vino piemontese), Menù della Douja (proposto dal ristoratore scegliendo tra i piatti in carta quelli che rispondono in modo più autentico e veritiero al recupero della tradizione gastronomica del Monferrato, e del Piemonte più in generale, da abbinare a un massimo di tre vini piemontesi), Aperitivo della Douja (proposta con vini riferibili al Piemonte che devono esaltare il territorio di cui sono espressione, accompagnati da un piattino di prodotti tipici dell’astigiano e del Monferrato).

In prima linea in questa offerta di ‘esperienze turistiche integrate’ è L’Ente Turismo Langhe, Monferrato, Roero che contribuisce alla Douja d’Or 2020 organizzando le informazioni del ricco palinsesto di iniziative e percorsi che si svolgono nel Monferrato Astigiano nel periodo della manifestazione. Vivere la Douja d’Or 2020 in modalità diffusa su tutto il territorio grazie agli Itinerari Astesana tra paesaggi, arte e gusto, i Sentieri Gastronomici da percorrere zaino in spalla o e-bike, gli originali Experience Days proposti da Sistema Monferrato e tutti gli eventi sul territorio che si svolgono in concomitanza con la Douja d’Or.

L’obiettivo è invogliare i visitatori, che hanno colto l’occasione dei voucher della Regione Piemonte, a fermarsi sul territorio per scoprire, ognuno secondo le proprie inclinazioni, il meraviglioso ambiente del Monferrato astigiano, patrimonio UNESCO.

In questo gioco di squadra territoriale piemontese entrano a far parte del programma della Douja d’Or – grazie all’iniziativa del Consorzio dei Vini d’Acqui – anche gli Acqui Wine Days, inedita manifestazione che per tre giorni – da venerdì 25 a domenica 27 settembre – valorizzerà vini, cibi e produzione artistica acquese, protagoniste le bollicine dell’Acqui Rosè, nuova scommessa dei Produttori del territorio.

Informazioni e prenotazioni per tutti gli eventi su www.doujador.it

Torna a Rieti il grande evento dedicato alle eccellenze enogastronomiche: il “Giro d’Italia”

Per la VII edizione oltre all’Associazione Italiana Sommelier Lazio delegazione di Rieti, alla CopagriLazio ed al Ristorante La Foresta saranno protagonisti anche la Federazione Italiana Cuochi delegazione di Rieti, L’Istituto Alberghiero di Rieti, L’Istituto Tecnico Agrario, L’Istituto Alberghiero di Amatrice, il Cigar Club di Rieti ed il Centro Sperimentale Carlo Jucci.

Dopo il successo degli anni passati, ci si prepara al tutto esaurito per l’evento unico nel suo genere nel Centro Italia.
Alle ore 11.00 di sabato 23 novembre si taglierà il nastro per dare inizio alla manifestazione, che vede da 7 edizioni, la fattiva collaborazione dell’Associazione Italiana Sommelier Lazio delegazione di Rieti, di Copagri e del Ristorante La Foresta, per un evento che è diventato un appuntamento imperdibile, che anche per questa occasione riserverà tante novità.
Un progetto che nasce con l’intento di promuovere grandi e piccole produzioni enologiche ed agroalimentari, stimolando la cultura, la curiosità del pubblico e la professionalità degli addetti ai lavori.

Sarà l’occasione, come ogni anno, per un incontro diretto con i produttori, anche a scopo commerciale: vino, birra, olio, miele, lenticchie, salumi, formaggi, confetture, pane, marroni, dolci tradizionali e caffè si alterneranno in un percorso gustoso ed affascinante.
In questo contesto storico e socioeconomico in continua evoluzione, siamo convinti che gli imprenditori del comparto agroalimentare, possano essere i protagonisti del cambiamento e delle evoluzioni del settore.

Fortemente voluto da AIS Lazio delegazione di Rieti e da Copagri, dopo l’esperienza positiva delle precedenti edizioni, “Giro d’Italia” continua ad essere un progetto di promozione ed aggregazione delle eccellenze Italiane, con un particolare focus alle aziende laziali. I produttori, distributori ed operatori commerciali presentano al pubblico le proprie produzioni di vino, bevande, infusi e distillati, oltre che di generi agroalimentari, in un fondersi di qualità, tradizione e innovazione, all’evento, gli espositori sono uniti dall’intento di incrementare non solo il commercio ma di aprirsi all’innovazione e quindi allo sviluppo di nuove idee. Sono attesi oltre 2 mila visitatori che potranno avere un incontro diretto con oltre 130 aziende vitivinicole e 70 legate al settore del beverage e del food.  Dibattiti, convegni e seminari di approfondimento si alterneranno per tutti coloro che vorranno avvicinarsi al mondo dell’agroalimentare italiano.

Lo sforzo di valorizzare il settore enogastronomico richiede azioni mirate e organiche. In quest’ ottica la manifestazione rappresenta una specifica iniziativa volta a promuovere le capacità di uomini e imprese del nostro territorio. La strada della qualità, infatti, è l’unica da perseguire per superare l’attuale crisi economica e quindi mantenere competitivi i prodotti sui mercati.

La lista ufficiale dei partecipanti:
I Produttori di vino:

Abruzzo:
Castelsimoni,Masciarelli,Tenuta dei Tigli, Citra Vini, Coste di Brenta, Marramiero, Tenuta De Melis, Cantine Lampato, Sincarpa, Novaripa, Biagi
Alto Adige:
Kellerei Kaltern, Abbazia Novacella, CantinaTramin
Campania
Mastroberardino
Emilia Romagna
Terre della Pieve, Tenuta il Plino
Francia
Gmf Grandi Marchi Francesi
Friuli
Genagricola, Puiatti

Lazio
Tenuta La Pazzaglia, Cantina Leonardi, Giovanni Terenzi, Lazzaro Diffusion, Doganieri e Miyazaki, Birra Alta Quota, Cantina Stefanoni, Rossi Distribuzione,Casale del Giglio, Molinari, Cantina dei Colli Sabini, Birre Maccardi, Papalino, BFR di Baldinelli Ferri Rossano& Raffaele, Casata Mergè, Arcadia, Cantina Le Macchie, Simoni Vini, Merumalia, Poggio alla Meta, Vigne del Patrimonio
Liguria
Cantine Lunae, Giacomelli
Lombardia
Berlucchi Guido, Ballavista, Contadi Castaldi, F.lli Berlucchi
Marche:
Cantina dei Colli Ripani, Azienda Santa Barbara, Alberto Quacquarini, Marotti CampiAzienda Santa Barbara, Velenosi Vini, Silvestroni, Lucchetti
Piemonte:
Vietti, Beni di Batasiolo, La Scolca, Marchesi di Barolo, Gozzelino Sergio, Distilleria Sibona, Ceretto, Borgogno, Abbona Marziano
Puglia:
Cantine Merinum
Sardegna
Sella & Mosca, Cantina Santadi
Sicilia
Poggio di Bortolone, Feudi del Pisciotto, Cummo Vini, Birgi Vini, Abbazia Santa Anastasia, Carlo Pellegrino, Firriato, Planeta
Toscana
Ruffino, Castello Banfi, Marco Capitoni, Villa a Sesta, San Felo, Lombardo, Campo del Monte, Domini Castellare di Castellina, Rocca di Frassinello, Il Borro, Petra, Teruzzi, Col d’Orcia, Casale Falchini, Tenute Folonari, Distilleria Marzadro
Trentino
Tenuta San Leonardo, Letrari
Umbria
Lorenzo Cecchetelli, Colle Uncinano, Poggio Maiolo, Cantina Sandonna, Castello di Corbara, La Palazzola, Leonardo Bussoletti, Tenuta Cavalier Mazzocchi, Terre della Custodia, Leonucci
Veneto
La Tordera, Corte Merci, La Tordera, Allegrini, Sartori, Bertani Domains, Tenuta Sant’Anna, Masi, Andreola

 

Il sito ufficiale della manifestazione contiene approfondimenti ed il programma dettagliato http://www.giroditaliarieti.it/ in continuo aggiornamento.

L’Osteria la Zelata

 


L’Osteria la Zelata, è un luogo  rustico/moderno e molto conviviale, caratterizzato da un’ambiente accogliente e da una buona cultura per il cibo tradizionale Lombardo/Pavese. La gestione ha solo rapporti con i migliori produttori locali, veri artigiani del gusto, che tramandano la prelibatezza dei prodotti nel tempo.

  

Lasagnetta di Pasta Fresca, Gamberi di Fiume e Asparagi Verdi
Lasagnetta di Pasta Fresca, Gamberi di Fiume e Asparagi Verdi

 


Condivisione e genuinità, sono gli elementi che rendono buona la cucina della Zelata, che viene servita attraverso un menu  variabile e stagionale, arricchito da proposte davvero molto interessanti in quanto creatività.

 

I punti di forza della cucina si intrecciano con le capacità degli chef; Matteo Simonato e Mattia Abussi, pronti a garantirvi un’esperienza di degustazione dei piatti tipici completa, la presentazione è piacevole e il gusto invitante al palato, troviamo certamente solide certezze come il risotto con l’Ossobuco, Ganascino di manzo, la frittura della nonna, (taleggini, mondeghili e souplì di zucchine e salsiccia), la preziosa giardiniera fatta in casa,  gli straordinari salumi di Varzi DOP, la cotoletta con l’osso come da tradizione con chips di patate, la deliziosa  pancia di maiale, il vitello tonnato con fondo bruno, c’è sicuramente una buona selezione di piatti tipici.

La zona parla di cultura, la location è raccolta, ha saputo mantenere il calore delle vecchie osterie ,  al piano superiore troviamo  una deliziosa saletta con un grande tavolo conviviale.  E con l’arrivo  la bella stagione vi sarà allestito un dehors esterno.

 


 

 

 

 


La cantina offre vini selezionati di ottimi produttori del pavese e non, capace di condurvi lungo un interessante itinerario eno-gastronomico.

Bella l’idea di creare una lista di cocktail originali per chi predilige un buon aperitivo come inizio.


 

 


 

 

 

 

Conosciamoli meglio

Matteo, di origini lombardo-venete, si è formato all’istituto alberghiero e all’Etoile di Chioggia. A 19 anni ha avuto l’occasione di un’importante esperienza in Australia che lo ha aiutato a perfezionare la sua tecnica e ad approfondire insoliti abbinamenti. Cina, Tailandia e Marocco, prima di rientrare in Italia con Misha Sukyas all’Alchimista e poi allo Spice. Attualmente è anche lo chef personale di un principe saudita.


 

Mattia, milanese, è cresciuto nel tempio sacro di famiglia, la cucina, visto che il padre aveva un ristorante in zona Stazione Centrale, il Pearl. Frequenta il Carlo Porta, accumula esperienze con Officina12, El Porteno e Armani cafè, prima di trasferirsi insieme al fratello in Spagna, nella provincia di Tarragona, dove apre un ristorante italiano. Rientrato in patria, è un amante della genuinità e della tradizione.


 

 


 

 

 

 

 

Mano al portafogli

Spenderete in medio a persona bevande incluse 40€

 

 

 

Buono a sapersi

Per dedicare ancor più attenzione all’offerta culinaria, la Zelata dedica serate a tema di un ingrediente, e di un territorio, una scelta che integra  i confini della zona per far si di allargare di tanto in tanto il panorama gastronomico, alimentando  l’estro creativo degli chef.

 


La Zelata

Bereguardo (PV)

 

Telefono: 0382928178