Uomini E Donne Un Rapporto Da Rieducare

I tempi d’oggi confermano che il rapporto fra un uomo e una donna è un modello precario, che non include solo il processo amoroso e gli altalenanti sentimenti, ma il bisogno di ristabilire ed educare alcuni ruoli innati, determinati da una legge naturale, in natura nulla si è mutato, l’esemplare maschio sfodera il suo rituale di corteggiamento per la femmina della sua specie, la scienza dell’amore in natura funziona, possiamo prenderne esempio? A sostegno di questa tesi proviamo a guardare le cose sotto un altro punto di vista da entrambi le parti.

Nel corso degli ultimi decenni si sono verificati importanti cambiamenti nelle relazioni uomo donna che nella società, l’uomo era indirizzato maggiormente a manifestare il proprio interesse verso una donna corteggiandola con gesti concreti, e la donna a suo fare curava soprattutto la capacità di accudirli.


Possiamo affermare che tradizione e semplicità sembrano acquisire da sempre i risultati migliori all’interno di un rapporto di qualsiasi genere? Gli atteggiamenti artificiali e gli elementi comportamentali dei nostri giorni mettono duramente in discussione che ruolo mantenere, certamente ognuno è libero di comportarsi come crede, ma uomo-donna sono due cose diverse, proviamo a capire cosa ci piace e cosa no.

 

Non servono grandi gesti per essere galanti. Questo ci piace

Gentilezza e collaborazione sono le prime regole che un uomo non deve mai dimenticare.

Aggressiva e femminista un mix che agli uomini non piace.

Cucinare anche una semplice cenetta, fatelo sentire coccolato e importante.

Stereotipi maschili addio, distaccato ed egocentrico. Non ci piace

L’affettuosità non è un compito da donna, l’idea di un uomo asettico diventa un repellente motivazionale.

Critiche, invadenti, senza senso dell’umorismo. Non gli Piace

L’uomo ama un clima di tranquillità, adora la donna entusiasta, con parole di ammirazione, fatelo sentire un dono prezioso.

Uguaglianza col maschio, è morta la cavalleria. Non ci piace.

Ci passa già la voglia se alle prime uscite non ci passiate a prendere. Un vero galantuomo apre la tua portiera della macchina, sono gesti che hanno il potere di farci sentire delle regine.

Bere troppo, non saper quando è il momento di fermarsi. Non gli piace.

Tutti gli uomini apprezzano le donne che sanno rilassarsi con un drink in mano, nessuno è attratto dall’idea di stare con una donna che beve come un camionista.

 

È senza dubbio importante tenere presente che il rispetto reciproco è alla base di qualsiasi rapporto tra uomo e donna, sicuramente è comunque importante saper tenere separati i ruoli; Uomo-Donna.

 

 

 

 

 

 

Durini; Il Panino Solidale Aiuta I Ragazzi Dell’America Latina

PANINI DURINI INSIEME ALLA FONDAZIONE FRANCESCA RAVA SI MOBILITA PER AIUTARE I RAGAZZI DELL’AMERICA LATINA.


 

L’iniziativa parte da 26 ottobre, basta scegliere il “Panino Solidale” per contribuire a devolvere 1 euro contro la povertà.Una iniziativa che dura un anno intero, coinvolge tutti i punti vendita Panini Durini, dal menu il Panino Solidale (con speck dell’Alto Adige, brie, marmellata di pere bio, nocciole), sarà promotore di una solidarietà che aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo.

Il Panino Solidale 2018, si potrà assaggiare in anteprima il 25 ottobre, dalle ore 19 alle 21, presso il negozio di via Manzoni 5, a Milano, durante l’evento di lancio del progetto.

I proventi dell’iniziativa saranno impiegati dalla Fondazione Francesca Rava per offrire a tanti giovani la possibilità di studiare e imparare un mestiere, per spezzare il circolo di povertà e diventare cittadini responsabili del loro Paese.

In particolare, il contributo sosterrà gli studi dei ragazzi orfani, abbandonati o in condizioni di estremo bisogno che vivono nelle Case NPH in Messico, Guatemala, Honduras, Nicaragua, El Salvador, Repubblica Dominicana, Haiti, Bolivia, Peru, con borse di studio all’Università e corsi di formazione professionale perché possano diventare medici, infermieri, contadini, elettricisti, parrucchieri, insegnanti, adulti in grado di prendersi cura di se stessi, della propria famiglia, delle comunità in cui vivono.

 

Durini è brand italiano che dal 2011 ha aperto diciassette locali, con un fatturato superiore a 9,5 mln di euro. Milanese di nascita e di spirito, Panini Durini si trova nei punti nevralgici di Milano e in due centri commerciali.

Fondazione Francesca Rava

La Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo, con particolare attenzione alla salute, all’istruzione, ai diritti dei bambini. Interviene nelle emergenze e realizza progetti che permettono la crescita e l’empowerment delle comunità in cui interviene, aiutando nel lungo periodo. Rappresenta in Italia N.P.H. – Nuestros Pequeños Hermanos (I nostri piccoli fratelli), organizzazione umanitaria internazionale che dal 1954, accoglie i bambini orfani, abbandonati o in disperato bisogno nelle sue Case ed ospedali in 9 paesi dell’America Latina. In 60 anni migliaia di bambini sono cresciuti nelle Case NPH in Messico, Honduras, Guatemala, El Salvador, Nicaragua, Repubblica Dominicana, Haiti, Perù, Bolivia, dove ricevono istruzione e cure mediche, amore e attenzione individuale, come figli di una grande famiglia.

Per maggiori informazioni: nph-italia.org

paninidurini.it

GUIDA VITAE 2019

Guida Vitae 2019; Si tratta sempre di una guida che raccoglie tutte le qualità e le informazioni che permettono di creare un grande vino delle realtà vinicole italiane. La guida racconta in primis il territorio custode dell’espressione di un vino nel rispetto della tradizione. 

 

Ottobre è il mese in cui la prestigiosa guida Vitae si rinnova, siamo allo spazio The Mall a Milano, la presentazione della Guida Vitae 2019 è perfettamente guidata dell’Associazione Italiana Sommelier.

 

Si tratta sempre di una guida che raccoglie tutte le qualità e le informazioni che permettono di creare un grande vino delle realtà vinicole italiane. La guida racconta in primis il territorio custode dell’espressione di un vino nel rispetto della tradizione. 


Guida Vitae 2019

 

Oltre 15.000 etichette e oltre duemila cantine recensite, con degustazioni rigorosamente alla cieca. Hanno meritato il punteggio massimo le “Quattro viti”, 614 cantine che hanno superato il punteggio di 91/100.   

 

La premiazione dei 22 produttori insigniti dell’ambito “Tastevin AIS”, sigillo che certifica il vino più rappresentativo della regione di appartenenza è stato assegnato:

 

Sopraquota 900 2017 (Valle d’Aosta)

Piemonte moscato d’autunno 2017, bianco doc frizzante dolce (Piemonte)

Valtellina superiore Valgella Cà Moréi rosso docg 2015 (Lombardia)

Soave classico La Rocca bianco doc 2016 (Veneto)

Marzemino Poiema rosso igt 2015 (Trentino)

Alto Adige Gewurztraminer Nussbaumer bianco doc 2016 (Alto Adige)

Colli Orientali del Friuli Picolit bianco docg dolce 2013 (Friuli Venezia Giulia)

Rossese di Dolceacqua Bricco Arcagna rosso doc 2016 (Liguria)

Colli Piacentini Malvasia Boccadirosa bianco doc 2017 (Emilia)

Ronco delle Ginestre rosso igt 2012 (Romagna)   

Riecine di Riecine rosso igt 2014 (Toscana)

Offida Pecorino Guido Cocci Grifoni bianco docg 2014 (Marche)

Cesanese del Piglio superiore Vajoscuro rosso docg riserva 2016 (Lazio)

Montepulciano d’Abruzzo Dante Marramiero rosso doc 2008 (Abruzzo

Tintilia del Molise Vinea Benedictina rosso doc 2015 (Molise) 

Taurasi Radici rosso docg riserva 2012 (Campania)

Gioia del Colle Primitivo Polvanera 17 rosso doc 2015 (Puglia)

Aglianico del Vulture Masqito Gold rosso doc 2013 (Basilicata

Timpamara rosso igt 2016 (Calabria)

Etna rosso Barbagalli doc 2015 (Sicilia)

Carignano del Sulcis superiore Terre Brune rosso doc 2014 (Sardegna)

 


 

Guida Vitae 2019

 


Menzioniamo i simboli rappresentativi; la Freccia di Cupido,  per vini sanno suscitare al primo sorso, e il Salvadanaio, che simboleggia la qualità in rapporto alla tipologia e al territorio, con un occhio attento al prezzo di vendita.

 


L’Italia è il paese con la più estesa e caratterizzata produzione di vino al mondo, simbolo di un Bel Paese che con le sue vigne autoctone, partendo da ciò che è cultura e antiche tradizioni si raggiunge un intreccio magico di strepitose etichette.

 

 

LVMH per le Journées Particulières 4 edizione

LVMH per le Journées Particulières: in Italia sono 14 i siti coinvolti

  

Si è svolta la quarta edizione delle Journées Particulières del gruppo LVMH, una iniziativa nata nel 2011 da un piano di Antoine Arnault, nelle giornate del 12, 13 e 14 ottobre 2018 sono stati esposti i contenuti sotto una nuova prospettiva, 56 le Maison coinvolte e aperte al pubblico, 77 luoghi particolari, con 40 inediti distribuiti in 5 continenti. In Italia scopriamo 14 luoghi (di cui 6 inediti). Le Journées Particuliéres ha regalato forti emozioni sensoriali contrassegnando il savoir-faire dei loro artigiani, che li rende patrimonio architettonico culturale.

 

La mission delle Journées Particulières si focalizza nel dare la possibilità al grande pubblico di individuare ciò che fa l’identità e le caratteristiche di ognuna delle Maison del gruppo LVMH. Ogni luogo chiamato in causa offre un percorso di visita unico, pensato dalla Maison ospite. Una quarta edizione dove prevale l’interazione come l’incontro tra pubblico gli artigiani, e creativi del Gruppo.

LVMH; artigiani

 

6 Maison italiane, per un totale 19 Maison presenti sul suo territorio, l’Italia è come una seconda casa per il gruppo LVMH. 9 le città coinvolte; scopriamo la Pasticceria Cova e il flagship di Sephora a Milano, l’edificio veneziano del T Fondaco dei Tedeschi by DFS e la manifattura di occhialeria Thélios situata nell’area di Longarone. Luoghi di culto, i visitatori hanno ammirato i tesori della gioielleria Bvlgari nella sua boutique storica e il suo “Curiosity Shop” di via dei Condotti a Roma, i retroscena della creazione di calzature e accessori in cuoio di Berluti nel suo sito di Ferrara, e ancora Maison della moda come Fendi e Emilio Pucci, quello dei profumi di Acqua di Parma, la straordinaria manifattura delle calzature di Louis Vuitton a Fiesso d’Artico così come la filatura di Roccapietra, dove Loro Piana concepisce i più fini dei cachemire.

 

Numeri chiave:

  • 56 Maison in 5 continenti (14 paesi), di cui 11 in Italia
  • 77 location di cui 14 in Italia
  • 3000 collaboratori e artigiani coinvolti in tutto il mondo
  • 6 settori d’attività coinvolti: Vini&Alcolici, Moda&Pelletteria, Profumi&Cosmetici, Orologi&Gioielli, Distribuzione Selettiva e altre attività

 

Maison che partecipano in Italia:

  • Acqua Di Parma

  • La boutique di Via Gesù a Milano

  • Berluti

  • La Manifattura di calzature a Ferrara

  • Bvlgari

  • La boutique storica di via dei Condotti a Roma

  • New Curiosity Shop a Roma

  • Cova

  • Pasticceria Cova di via Montenapoleone a Milano

  • DFS

  • T Fondaco dei Tedeschi a Venezia

  • Emilio Pucci

  • Palazzo Pucci a Firenze

  • Villa dei Granaiolo a Castelfiorentino

  • Fendi

  • Palazzo della Civiltà Italiana a Roma

  • Palazzo Fendi a Roma

  • Loro Piana

  • La filatura cardata e il laboratorio a Roccapietra

  • Louis Vuitton

  • Manifattura di calzature a Fiesso d’Artico

  • Sephora

  • Flagship in via Vittorio Emanuele a Milano

  • Thélios

  • La Manifattura di occhialeria Thélios a Longarone

 

 

www.lesjourneesparticulieres.it

Dina Ristorante; Alberto Gipponi Personalità In Cucina


 

Alberto Gipponi si prende cura della sua cucina come una pianta, i suoi piatti sembrano tuffarsi nel passato, mentre l’originalità dei suoi sapori ci riporta ad oggi, (ricerca, presentazione, scambio). Non è complessità, è intesa con i sapori


Il Dina apre il 17 novembre 2017 a Gussago (Bs), l’ambiente è raffinato, intimo, arredato con un gusto raro, tutto trasmette una sensazione di calore e accoglienza, dalle pareti e soffitto di ruvida pietra, all’altra sala eccentrica, colorata, artistica un po’ retrò. Un locale che vi dà la possibilità di un mood diverso con fascino variabile.

Nonna Dina è la musa ispiratrice, colei che trasmette ad Alberto l’amore per il cibo, ricordi ed emozioni di un’infanzia, un’introduzione di una creatività davvero alternativa. Alberto Gipponi è il vero custode del suo ristorante, ti accoglie con una semplice premessa “ lascia il mondo fuori e goditi l’emozione della mia tavola”.

 

Dina restaurant sala

 

Dina Restaurant sala

 

Il personale è giovane e preparato, raccontano ogni dettaglio della portata, mettendoti subito in sintonia con gli assaggi.

 

 



Tre menù: “Fatto è meglio di perfetto” cinque portate € 55 “Stay foolish, not hungry” sette portate € 63, totalmente alla cieca così come “Stay foolish, be hungry” con dieci portate a € 80. C’è anche una piccola carta con quattro proposte come antipasti, primi e secondi.

La carta vini propone etichette di nicchia ricercate, ed altri meno noti ma interessanti. Iniziamo con un bicchiere di champagne per preparare il palato alla cena (vino strutturato con profumi netti e all’assaggio piacevolmente stimolante). Ad accompagnare la cena una bottiglia di un ottimo

Brodo di casa come consommè d’apertura:

 

 


 

 


 

Da Dentro al sacchetto: casoncello crudo, ma cotto (per rivivere i ricordi d’infanzia quando la nonna preparava i ravioli e li si mangiava crudi da tanto erano buoni), Tutto ci passa attraverso e ci cambia, Agretti (o barba di frate) come spaghetti, “Vi rode il fegato” (qui ha tirato fuori un sapore che meglio non poteva).

 

 


Gelato al limone e olio d’oliva e due dolci decisamente non convenzionali: un risotto balsamico e quaglia e crumble al cioccolato.

 

 

Note positive

Le parole nascono dalla logica o dalle emozioni, così hanno pensato a un quaderno dedicato ad ogni tavolo poter scrivere le proprie impressioni.

Mano al portafogli

Se opterete per il menu degustazione spenderete da 55 a 63€, alla carta sugli 80€

 


 


E’ sempre bello fare una esperienza diversa, ti insegna ad apprezzare uno stile che non è il vostro, e a tavola lasciarsi coinvolgere senza pregiudizi ti aiuta ad affinare le sensazioni. Bravo Albero Gipponi.

  • Via Santa Croce 1 Gussago
  • Telefono +39.030.2523051
  • Mappa
  • Aperto tutte le sere, tranne la domenica.
  • [email protected]
  • Guarda il sito

 

 

Rossopomodoro Lab Si Rinnova

Napoli è la città della pizza, e l’arte del pizzaiuolo napoletano rappresenta in sé uno stile italiano racchiuso in un linguaggio tipico napoletano, l’arte dei pizzaiuoli napoletani si tramanda a Napoli da secoli, simbolo del made in Italy si guadagna il titolo di patrimonio di tutti noi.


Il Rossopomodoro Lab è famoso per essere il tempio della pizza fritta, curata ad hoc da Vincenzo Capuano,  a distanza di un anno dall’approdo insieme ai consensi, Rossopomodoro di Viale Sabotino ci presenta una nuova veste, il locale della pizza verace lancia un nuovo messaggio “Come un giorno a Napoli”, progetto che rivendica una nuova forma gastronomica che unisce tradizione e innovazione, nuovo menù che è sinonimo di vivacità, tutti conosciamo la nota Rossopomodoro pizza Verace, la Margherita con mozzarella di Bufala Campana DOP, mette tutti d’accordo.


Rossopomodoro Lab

 

Tante proposte tipiche della tradizione ; il baccalà fritto, gli spaghetti alle vongole, salsicce e friarielli, gli spaghetti al pomodoro, l’antipasto misto “la tiella”, le insalate fresche dalle combinazioni originali, e poi loro, sua maestà la pizza; impasti di diverse soluzioni, alla canapa, particolarmente proteico e ancora più leggero, e quello ai cereali, il tutto condito da ingredienti, amore e fantasia.

 

Il menù dolci si riempie di ulteriori bontà della tradizione napoletana; il babà, la pastiera e la delizia al limone e nuove golosità come l’originalissima Ciottolosa, una gustosa fonduta di cioccolato fondente in cui si possono inzuppare frutta selezionata di stagione e i fragranti Scugnizzi (frittelle cosparse di zucchero, preparate con l’impasto delle tipiche graffe napoletane).

 

Tutti i prodotti sono selezionati dal territorio campano, come la pasta di Gragnano, la farina di Napoli, l’olio di Sorrento, la mozzarella di Bufala Campana Dop, i presidi Slow Food, e tante altre eccellenze.

 

 

Una vera Chicca

“Tazzulella”, un piccolo tiramisù alla nutella; sia nello stesso locale, dove viene preparato in tutte queste varianti in una nuova area “caffetteria

ROSSOPOMODORO LAB

Via Sabotino 26

Milano

 

Festival del Baccalà

Milano 26 settembre 2018, si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione del Festival del Baccalà – “Trofeo Tagliapietra”,  una competizione a tappe che rende complici i più prestigiosi ristoranti del Triveneto: chi può partecipare? gli chef delle regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, portando le ricette più estrose a base di stoccafisso.


Ogni ricetta presentata dagli chef partecipanti si suddivide in diverse fasi,  i ristoratori daranno vita a una serata nel proprio ristorante, partirà dal 1 ottobre 2018 al 28 febbraio 2019, dove verranno proposte ai clienti e a una delegazione della giuria, (un antipasto, un primo e un secondo) a base di stoccafisso. I clienti voteranno il piatto che hanno trovato più convincente, la delegazione terrà conto della preferenza.


Reine, Lofoten islands

Le ricette più votate vengono così valutate con il seguente criterio, e dal 4 marzo 2019, saranno esclusivamente valutate da una giuria tecnica, composta da soli chef, che ne sceglieranno dieci. Queste dieci vengono realizzate dagli stessi autori lunedì 11 marzo al Baccalàdivino di Mestre, e qui una giuria mista, composta da chef e membri del comitato esecutivo, annunceranno solo cinque chef che accederanno alla finale

I cinque meritevoli chef prenderanno parte alla serata del galà finale in programma a Montecchio Maggiore (VI). Le ricette verranno riproposte e valutate ulteriormente, la giuria una giuria tecnica composta da 7 membri sarà coordinata dallo chef Franco Favaretto che ne annuncerà il vincitore.

 

Festival 2018

L’azienda Tagliapietra di Mestre (VE) assegna così alla migliore ricetta assoluta il Trofeo Tagliapietra: un premio che sarà consegnato in occasione del galà finale, in programma per il 25 marzo 2019, e che rimarrà nelle mani dello chef autore del miglior piatto per un anno intero. Allo stesso vincitore sarà inoltre offerta la possibilità di viaggiare, accompagnato, in Norvegia per scoprire le Isole Lofoten, patria dello stoccafisso.

 

http://www.festivaldelbaccalà.it

CANNATA sicilian Bakery

CANNATA sicilian Bakery, il primo pensiero è voglia di pane e sapori siciliani, perché chi in Sicilia c’è nato può di certo raccontarvi quali sono i sapori originari, quei profumi che sono tuoi, ricordi di una terra che ti appartiene. Antiche, antiche sono le ricette, maestria è l’amore per chi sa sfornare il pane e mescolare quegl’ingredienti, allora ho chiuso gli occhi e assaggiato il pane e molto altro.


Sicilia bedda, qualcuno direbbe.  Mare, sole, cibo, è un continuo tripudio di sapori se a tavola ci sediamo, basterebbe solo questo per decidere di fare un viaggio nella regione con il repertorio gastronomico più ampio d’Italia, ma se le distanze sono una barriera niente paura, la famiglia Cannata panificatori da 4 generazioni portano la loro Sicilia a Milano, non solo pane, nasce un punto di riferimento per ogni ora della giornata dalla colazione fino all’aperitivo, che cosa troviamo?

CANNATA sicilian Bakery

 


 

Innanzi tutto la famosissima brioche “co tuppu” e vi assicuro che è VERAMENTE difficile trovarne una fatta come in Sicilia, altre tipologie di cornetti, lei la regina delle colazioni estive; la “granita”, l’emblema della tavola calda, l’arancino prodotto con riso catanese. (Abbiamo assaggiato il new entry una versione omaggio a Milano con l’ossobuco). E ancora calzoni e “pitoni” con varie farciture, focaccia messinese, pizza, pane con olive e mandorle, cannoli, biscotti tipici, e pane caldo dell’ultima sfornata serale.

 


 

CANNATA sicilian Bakery

Lo street food è un modo tutto nostro quotidiano in Sicilia, le braciole messinesi la caponata, la parmigiana di melanzane, a Messina come in tutta la Sicilia le ricette sono orgoglio collettivo, tramandate come in una favola, “ c’era una volta”…

Tommaso Cannata è stato eletto come il miglior fornaio siciliano nel 2016 e continua a decretarsi un must nel territorio, riuscirà ad essere un fuori classe anche a Milano?

 

CANNATA sicilian Bakery

 

Cannata Sicilian Bakery Corso Indipendenza, 5 (ang. via Ciro Menotti) – Milano

+39 027380400 Facebook @cannatasicilianbakery

Instagram @iamtommasocannata

http://Cannata Sicilian Bakery

amFar 2018 Milano: Decima Edizione

22 settebre 2018 Palazzo della Permanente ritorna ad essere il palcoscenico più glamour in assoluto.

È amFar il gala più esclusivo della moda a sostegno della lotta contro l’HIV/AIDS, a riunire i grandi nomi del cinema indirizzati alla solidarietà. Quest’anno celebra i suoi 25 anni, è come sempre in grande stile che Milano accende i suoi riflettori festeggiando la sua decima edizione.


Rimane il gala di beneficenza più noto al mondo, dove prendono parte star mondiali, della moda e dello spettacolo contribuendo a raccogliere milioni di dollari, ben 1,2 nella città meneghina, ( a cura di Michela Proietti, Ansa). Inoltre è stato consegnato l’Award of Courage amfAR ad Edward Enninful OBE, Editor-in-Chief di Vogue UK, a riconoscimento del suo straordinario impegno personale nella lotta contro l’Aids.


 

amFar 2018 Milano

 

Tra i grandi nomi presenti

SPECIAL PERFORMANCES BY

ZARA LARSSON

JULIAN PERRETTA

 

MUSICAL ACCOMPANIMENT BY

DIMITRI FROM PARIS

JOHNNY DYNELL

 

EVENT CHAIRS

HALIMA ADEN, GOGA ASHKENAZI, BIANCA BALTI, CARLO CAPASA, DAN CATEN, DEAN CATEN, LEONARDO DEL VECCHIO, EMANUELE FARNETI, MILUTIN GATSBY, HEIDI KLUM, THOMAS LECLERCQ, ANGELA MISSONI, MARGHERITA MACCAPANI MISSONI AMOS, LOTTIE MOSS, OLIVIA PALERMO, ELLEN VON UNWERTH.


amFar2018 ( Scuderi Isabella)

 

http://amFar2018 Milano

Best Italian Wine Award 2018

Le radici della nostra enologia prendono vita dalla qualità del territorio, che alzano gli standard della qualità del vino, affondando le radici nella cultura millenaria della nostra terra.


 

Il Luca Gardini e il critico Andrea Grignaffini, presentano la settima edizione dei 50 migliori vini d’Italia secondo i Best Italian Wine Awards (BIWA), si confermano una delle classifiche più seguite del genere, la giuria è formata da un  comitato tecnico che degusta alla cieca oltre 300 referenze di vini, per poi decretare la classifica dei migliori 50, consegnando dei premi speciali  alle aziende e a coloro che hanno fatto la differenza.

 

La premiazione si tenuta il 17 settembre a Milano, presso Centro Congressi Fondazione Cariplo, con tanti apprezzamenti e riconoscimenti, infatti insieme alla classifica, ci sono alcuni premi speciali che catturano l’attenzione, alla cantina ENIO OTTAVIANI – ROMAGNA SANGIOVESE DADO 2016Alfiere del territorio”, il “Vino Promessa” di questa edizione è Cantina SOLIERA – LAMBRUSCO DI SORBARA IL TROVADOR 2017, per quanto riguarda il “Vino Pop” CARLOTTO Schiava 2017. Infine, è stato nominato Giovanni Sinesi Casadonna Reale “Miglior sommelier”  


1.TenutaSanGuidoTWS_BIWA2018

La giuria internazionale dei BIWA

Lu Yang, il sommellier più influente della Cina, Othmar Kiem, fondatore del Gourmet Club Alto Adige, Kenichi Ohashi Master of Wine giapponese, Sake Expert Assessor e Master Of Sake, Amaya Cervera (Spagna), fondatrice del sito internet spanishwinelover.com e wine journalist, Tim Atkin (Inghilterra), Wine Writer tra i più premiati al mondo, Christy Canterbury (Stati Uniti), giornalista, giudice, formatrice e Master of Wine. Tra i volti Italiani troviamo;Luciano Ferraro, capo redattore del Corriere della Sera e firma della rubrica Corriere DiVini, Daniele Cernilli ,il Doctor Wine, Antonio Paolini, esperto critico enogastronomico, Pier Bergonzi, vice-direttore de La Gazzetta dello Sport, fondatore della rubrica Gazza Golosa, Marco Tonelli, giornalista bolognese e strepitoso Sommelier.

 

Ai vertici troviamo tre rossi, 2 toscani e uno piemontese: primo in assoluto, Sassicaia 2015 tenuta San Guido Bolgheri. 

 

 

 


 

 

 

I 50 Best Italian Wine Awards 2018

  1. TENUTA SAN GUIDO – BOLGHERI SASSICAIA 2015 – TOSCANA
  2. ROAGNA – BARBARESCO ASILI VECCHIE VITI 2012 – PIEMONTE
  3. CASANOVA DI NERI – BRUNELLO DI MONTALCINO TENUTA NUOVA 2013 -TOSCANA
  4. SAN MICHELE APPIANO – SAUVIGNON THE WINE COLLECTION 2015 – ALTO ADIGE
  5. LUSIGNANI ALBERTO – VIN SANTO DI VIGOLENO 2008 – EMILIA ROMAGNA
  6. UBERTI – FRANCIACORTA QUINQUE – CUVÉE 5 VENDEMMIE – LOMBARDIA
  7. MARCO DE BARTOLI – SOLERA VECCHIO SAMPERI – SICILIA
  8. TENUTA SETTE PONTI – VIGNA DELL’IMPERO 2015 – TOSCANA
  9. PACHER HOF – PRIVATE CUVÉE ANDREAS HUBER 2016 – ALTO ADIGE
  10. CANTINA TRAMIN – CHARDONNAY RISERVA 2015 – ALTO ADIGE
  11. VALENTINI – TREBBIANO D’ABRUZZO 2014 – ABRUZZO
  12. FLORIO – MARSALA SUPERIORE RISERVA AMBRA DONNA FRANCA – SICILIA
  13. GRATTAMACCO – BOLGHERI ROSSO SUPERIORE GRATTAMACCO 2015 – TOSCANA
  14. BROGLIA – GAVI VECCHIA ANNATA 2009 – PIEMONTE
  15. ETTORE GERMANO – LANGHE RIESLING HÉRZU 2016 – PIEMONTE
  16. NINO NEGRI – SFURSAT 5 STELLE 2015 – LOMBARDIA
  17. DAMILANO – BAROLO RISERVA 1752 CANNUBI 2010 – PIEMONTE
  18. CA’ DEL BAIO – LANGHE RIESLING 2016 – PIEMONTE
  19. IL MARRONETO – BRUNELLO DI MONTALCINO SELEZIONE MADONNA DELLE GRAZIE 2013 – TOSCANA
  20. GIUSEPPE MASCARELLO E FIGLIO – BAROLO MONPRIVATO 2013 – PIEMONTE
  21. GIAN PAOLO E GIOVANNI CAVALLERI – FRANCIACORTA COLLEZIONE ESCLUSIVA GIOVANNI CAVALLERI 2007 – LOMBARDIA
  22. TORRE SAN MARTINO – SANGIOVESE MODIGLIANA VIGNA 1922 2015 – EMILIA ROMAGNA
  23. SCHIAVENZA – BAROLO CERRETTA 2014 – PIEMONTE
  24. PETROLO – GALATRONA 2016 – TOSCANA
  25. FRATELLI ALESSANDRIA – BAROLO MONVIGLIERO 2014 – PIEMONTE
  26. CA’ DEL BOSCO – FRANCIACORTA RISERVA ANNAMARIA CLEMENTI 2008 – LOMBARDIA
  27. MARISA CUOMO – FURORE BIANCO FIORDUVA 2016 – CAMPANIA
  28. VIETTI – BAROLO ROCCHE DI CASTIGLIONE 2014 – PIEMONTE
  29. CONTE EMO CAPODILISTA – LA MONTECCHIA – PASSITO DONNA DARIA 2015 – VENETO
  30. GINI – SOAVE CONTRADA SALVARENZA – VECCHIE VIGNE 2015 – VENETO
  31. MICHELE CHIARLO – BAROLO CEREQUIO 2013 – PIEMONTE
  32. BREZZA GIACOMO E FIGLI – BAROLO CANNUBI 2014 – PIEMONTE
  33. ELVIO COGNO – BAROLO RISERVA VIGNA ELENA 2012 – PIEMONTE
  34. POLIZIANO – VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO ASINONE 2015 – TOSCANA
  35. SURRAU – CANNONAU RISERVA SINCARU 2015 – SARDEGNA
  36. VINI FRANCHETTI – PASSOPISCIARO – CONTRADA SCIARANUOVA 2016 – SICILIA
  37. CANTINA TERLANO – TERLANER PRIMO GRANDE CUVÉE 2015 – ALTO ADIGE
  38. TENUTA DI FESSINA – ETNA BIANCO A’PUDDARA 2016 – SICILIA
  39. ZIDARICH – VITOVSKA 2016 – FRIULI VENEZIA GIULIA
  40. SANTA BARBARA – MOSSONE 2016 – MARCHE
  41. TENUTE CISA ASINARI DEI MARCHESI DI GRÉSY – BARBARESCO RISERVA CAMP GROS MARTINENGA 2013 – PIEMONTE
  42. PODERE LE RIPI – BRUNELLO DI MONTALCINO RISERVA LUPI E SIRENE 2013 – TOSCANA
  43. BELPOGGIO – BRUNELLO DI MONTALCINO 2013 – TOSCANA
  44. GIACOMO BORGOGNO & FIGLI – BAROLO LISTE 2013 – PIEMONTE
  45. PIO CESARE – BAROLO ORNATO 2014 – PIEMONTE
  46. MONTE ROSSA – FRANCIACORTA RISERVA CABOCHON ROSÉ 2008 – LOMBARDIA
  47. LIVIO FELLUGA – TERRE ALTE 2016 – FRIULI VENEZIA GIULIA
  48. UMANI RONCHI – VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI CLASSICO SUPERIORE VECCHIE VIGNE 2016 – MARCHE
  49. BRUNO ROCCA – BARBARESCO RABAJÀ 2014 – PIEMONTE
  50. PIEVALTA – VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI RISERVA SAN PAOLO 2016 – MARCHE