La Vendemmia E Il Fascino Di Cusumano

La Vendemmia di Montenapoleone ci ha portato da Cusumano per un calice di Noà nella casa museo di Alessandro Manzoni.

Milano 12 Ottobre siamo nel cuore di Milano, alle spalle di Piazza della Scala, Alessandro Manzoni apprezzava sovente un calice di buon vino alla sua tavola, possiamo osservare in molti riferimenti alla vite e al vino nelle pagine dei Promessi Sposi, «A destra e a sinistra, nelle vigne, sui tralci ancor tesi, brillavan le foglie rosseggianti a varie tinte» (cap.IV) fino al famoso episodio di Renzo nell’Osteria della Luna Piena (cap. XIV e XV).

Noà il Cru di Cusumano 2017, una Sicilia DOC da uve di Nero d’Avola, Merlot e Cabernet Sauvignon, cresciuti in collina ad una altitudine di 300m slm nella tenuta Presti e Pegni a Monreale.“Tenuta Presti e Pegni – racconta Diego Cusumano – è il calore, il sole della Sicilia. Delle nostre tenute è probabilmente quella che più rispecchia l’immagine che solitamente si ha dell’isola.

 

CUSUMANO_Noà

 

I vigneti sono in collina, esposti al sole dall’alba al tramonto. A rinfrescare l’aria ci pensa labrezza del mare, a circa 10 km di distanza, i terreni sono argillosi fattore che conferisce complessità ai vini, a partire dal colore. Oltre alle vecchie vigne di Nero d’Avola si allevano i vitigni internazionali – Merlot, CabernetSauvignon e Syrah. Qui nasce il Super Sicilian Noà, da uve Nero d’Avola – 40%, Merlot – 30%e Cabernet Sauvignon 30%. Le rese sono basse, la selezione è accurata: solo i migliori grap-poli, infatti, arriveranno a maturazione per essere raccolti a mano. Seguono la diraspatura e la fermentazione a temperatura controllata di 28°- 30°C per 10/15 giorni, la malolattica incarati di rovere e poi, l’affinamento negli stessi per 12 mesi per poi concludere l’affinamento in bottiglia.

L’annata 2017 di Noà ha ricevuto i 5 grappoli Bibenda e 93 punti da James Suckling. Anche durante Il Wine Tasting  Grandi Cru con Montenapoleone District è stata battuta da Christie’s il il 12 ottobre alle 18.30 nell’Hotel Principe di Savoia.

Roma dal 18 al 24 che porta i vini Cusumano e Alta Mora in degustazione nella Boutique  di Brunello Cucinelli in via Borgognona. Il saper fare, la centralità del Patrimonio Umano, il rispetto e la cura della natura sono i caratteri distintive delle due marche unite in questa occasione nel segno del convivio.

Piemonte: Alla Scoperta dell’Ovada DOCG Grande Vino Del Territorio

Nell’Anno dedicato al Dolcetto il Consorzio di Tutela dell’Ovada DOCG promuove il proprio territorio, l’ovadese, tra paesaggi, tradizioni, enogastronomia, vigne e saperi, protagonista un vino tutto da scoprire.

 

Ovada, la manifestazione itinerante “Cantine a Nord Ovest”, organizzata da Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta, ci racconta ampiamente i vini del Piemonte – in particolare quelli lontani dalle solite rotte turistiche  fa tappa nell’ovadese con “Ovada Revolution”. Alla scoperta dell’Ovada DOCG e dei paesaggi, della storia, delle persone che rendono unico questo territorio a cavallo tra Piemonte e Liguria.

 

 

L’esperienza è divertente, coinvolgente e gourmet. E’ una grande degustazione diffusa sul territorio, un itinerario su misura girovagando tra vigneti, cantine e castelli per assaggiare di tappa in tappa il meglio della produzione vitivinicola e gastronomica del territorio. Delizie della cucina ovadese, un curioso e goloso mix tra la tradizione culinaria monferrina e quella della vicina Genova, accompagnate da calici di Ovada DOCG, uno dei grandi rossi piemontesi e vanto del territorio, in una degustazione guidata direttamente dai produttori.

 

Un ‘occasione unica nell’Anno dedicato al Dolcetto, per scoprire un territorio ancora poco conosciuto in un saliscendi tra le colline vitate e puntinate di castelli, fortezze e manieri (sono ben 19) che rendono unico il profilo paesaggistico e storico dell’ovadese.

CANTINE ADERENTI
“Ovada Revolution” vede protagoniste 19 aziende.
• Ca-Bensi – Tagliolo Monferrato
• Ca’ del Bric – Montaldo
• Cà Mimia – Tagliolo Monferrato
• Cantine Alma – Cassinelle
• La Piria – Rocca Grimalda
• Casa Wallace – Cremolino
• Cascina Belvedere 1932 – Mornese
• Cascina Boccaccio – Tagliolo Monferrato
• Cascina Boccia – Tagliolo Monferrato
• Cascina Gentile – Capriata d’Orba
• Cascina La Signorina – Carpeneto
• Cascina San Martino – Ovada
• Castello di Grillano – Ovada
• Castello di Tagliolo – Tagliolo Monferrato
• Forti del Vento – Castelletto d’Orba
• Fratelli Facchino – Rocca Grimalda
• La Valletta – Cremolino
• Pestarino Alvio – Capriata d’Orba
• Rocca Rondinaria, Castello Rocca Grimalda – Rocca Grimalda

 

CANTINE A NORD OVEST, SLOW FOOD
Cantine a Nord Ovest è una manifestazione che incarna perfettamente i valori di Slow Food e offre, a chi partecipa, un’opportunità unica di “fare turismo enogastronomico”, di riscoprire e conoscere le terre e i loro prodotti tipici, storie di uomini e donne che producono e si tramandano segreti e tradizioni. Il nuovo che convive con l’antico e gli dà nuova vita, nuova forza, nuovo slancio.

 

L’OVADESE E L’OVADA DOCG
L’Ovada DOCG è prodotto interamente con uve Dolcetto coltivate in 22 comuni collinari dell’Alto Monferrato Ovadese e immediati dintorni, tra Acqui e Gavi, dagli Appennini verso la valle del Po ad un’altitudine di 200-400 mt sul livello del mare. Dalla grande vocazione vitivinicola, l’ovadese presenta molte diversità sia in termini di colture che di biodiversità con boschi, vigneti e pascoli. Incastonato tra borghi medievali e antichi castelli, è baciato dai vicini venti di mare che caratterizzano e rendono unici i sapori dei suoi vini. Nell’ovadese nel 1972 viene riconosciuta la prima DOC per il Dolcetto in tutto il Piemonte. Con la Denominazione di Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada DOCG nel 2008 si ottiene il riconoscimento a DOCG.

 

• slowfoodpiemonte.com

GUIDA VITAE 2019

Guida Vitae 2019; Si tratta sempre di una guida che raccoglie tutte le qualità e le informazioni che permettono di creare un grande vino delle realtà vinicole italiane. La guida racconta in primis il territorio custode dell’espressione di un vino nel rispetto della tradizione. 

 

Ottobre è il mese in cui la prestigiosa guida Vitae si rinnova, siamo allo spazio The Mall a Milano, la presentazione della Guida Vitae 2019 è perfettamente guidata dell’Associazione Italiana Sommelier.

 

Si tratta sempre di una guida che raccoglie tutte le qualità e le informazioni che permettono di creare un grande vino delle realtà vinicole italiane. La guida racconta in primis il territorio custode dell’espressione di un vino nel rispetto della tradizione. 


Guida Vitae 2019

 

Oltre 15.000 etichette e oltre duemila cantine recensite, con degustazioni rigorosamente alla cieca. Hanno meritato il punteggio massimo le “Quattro viti”, 614 cantine che hanno superato il punteggio di 91/100.   

 

La premiazione dei 22 produttori insigniti dell’ambito “Tastevin AIS”, sigillo che certifica il vino più rappresentativo della regione di appartenenza è stato assegnato:

 

Sopraquota 900 2017 (Valle d’Aosta)

Piemonte moscato d’autunno 2017, bianco doc frizzante dolce (Piemonte)

Valtellina superiore Valgella Cà Moréi rosso docg 2015 (Lombardia)

Soave classico La Rocca bianco doc 2016 (Veneto)

Marzemino Poiema rosso igt 2015 (Trentino)

Alto Adige Gewurztraminer Nussbaumer bianco doc 2016 (Alto Adige)

Colli Orientali del Friuli Picolit bianco docg dolce 2013 (Friuli Venezia Giulia)

Rossese di Dolceacqua Bricco Arcagna rosso doc 2016 (Liguria)

Colli Piacentini Malvasia Boccadirosa bianco doc 2017 (Emilia)

Ronco delle Ginestre rosso igt 2012 (Romagna)   

Riecine di Riecine rosso igt 2014 (Toscana)

Offida Pecorino Guido Cocci Grifoni bianco docg 2014 (Marche)

Cesanese del Piglio superiore Vajoscuro rosso docg riserva 2016 (Lazio)

Montepulciano d’Abruzzo Dante Marramiero rosso doc 2008 (Abruzzo

Tintilia del Molise Vinea Benedictina rosso doc 2015 (Molise) 

Taurasi Radici rosso docg riserva 2012 (Campania)

Gioia del Colle Primitivo Polvanera 17 rosso doc 2015 (Puglia)

Aglianico del Vulture Masqito Gold rosso doc 2013 (Basilicata

Timpamara rosso igt 2016 (Calabria)

Etna rosso Barbagalli doc 2015 (Sicilia)

Carignano del Sulcis superiore Terre Brune rosso doc 2014 (Sardegna)

 


 

Guida Vitae 2019

 


Menzioniamo i simboli rappresentativi; la Freccia di Cupido,  per vini sanno suscitare al primo sorso, e il Salvadanaio, che simboleggia la qualità in rapporto alla tipologia e al territorio, con un occhio attento al prezzo di vendita.

 


L’Italia è il paese con la più estesa e caratterizzata produzione di vino al mondo, simbolo di un Bel Paese che con le sue vigne autoctone, partendo da ciò che è cultura e antiche tradizioni si raggiunge un intreccio magico di strepitose etichette.

 

 

L’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli


Giovedì 17 Maggio alla triennale di Milano si è presentato il progetto che vede realizzarsi  “l’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli”.


Vino, cultura e buon cibo, Luigi Veronelli ha dedicato buona parte della sua vita a questi valori, non era un critico ma un appassionato ricercatore e divulgatore dell’alta gastronomia, in quanto opere d’eccellenza che rendono l’Italia patrimonio di produzioni e materie prime che fanno la storia, e la storia crea sapere, cultura, futuro.

L’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli viene alla luce con il proposito di consacrare il circuito degli operatori al fine di ottimizzare ad un livello più superiore la conoscenza del nostro patrimonio vitivinicolo e alimentare. Ristoranti pregiati hanno costruito la loro filosofia di lavoro, la loro notorietà grazie ai consigli  e il supporto di Veronelli.

Concepita e condotta da Andrea Bonini, Di- rettore del Seminario Veronelli,  avrà radici profonde e  rivoluzionarie come solo Veronelli è stato capace di alimentare.


 

Alta Scuola Veronelli

I potenziali iscritti alla formazione saranno, (titolari di aziende agroalimentari italiane, addetti al marketing, titolari e personale di ristoranti, enoteche e wine bar, strutture alberghiere e ricettive, con giornalisti, blogger, PR e guide turistiche).

Ma anche studenti universitari iscritti ai corsi di laurea attinenti per far si di accrescere in maniera più profonda le conoscenze culturali della gastronomia.

Cornice principale delle iniziative dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli sarà la sede di Fondazione Giorgio Cini presso l’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia,  la scuola sarà inaugurata nel luglio 2018 con la Settimana della Cultura Gastronomica, mentre il primo corso di alta formazione dedicato al vino italiano partirà nel 2019 e avrà titolo Camminare le vigne.  



Al fianco del Seminario Veronelli e della Fondazione Giorgio Cini c’è Banca Generali Private, realtà leader in Italia nel private banking che sostiene attivamente l’Alta Scuola Veronelli.

 

Il Comitato Scientifico è presieduto da Alberto Capatti, primo rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, già direttore scientifico del Comitato Decennale Luigi Veronelli, e si pregia di annoverare al proprio interno Aldo Colonetti, filosofo, storico dell’arte, del design e dell’architettura, già direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Design, Pasquale Gagliardi, Segretario Generale di Fondazione Giorgio Cini, Alfonso Iaccarino, pluripremiato chef patron del ristorante Don Alfonso 1890, Dario Guerini, già professore dell’Università Bocconi di Mi- lano e dell’Università di Bergamo, Ilaria Bussoni, filosofa ed editor presso la casa editrice De- riveApprodi, Roberta Sassatelli, Professore Ordinario di Sociologia presso l’Università degli Studi di Milano, Pierluigi Basso, professore ordinario di scienze del linguaggio presso l’Univer- sità Lumière Lyon 2 e dal 2017 Presidente dell’Association Française de Sémiotique, Gianluigi Brozzoni, curatore della Guida Oro i Vini di Veronelli, Gian Arturo Rota, rappresentante della Famiglia Veronelli e custode dell’Archivio Veronelli, Andrea Alpi, responsabile della didattica e della formazione del Seminario Veronelli e Sensory Project Manager della Società Italiana di Scienze Sensoriali.

  

La settima di apertura toccherà il tema  sullo “stato dell’arte” della cultura gastronomica con una sequenza di seminari, degustazioni, concerti, performance artistiche e incontri pubblici condotti da figure di riferimento in ambito internazionale.

 

Ogni giorno sarà in- centrato su un tema – ad esempio la terra, l’immaginazione, la parola, i sensi – approfondendo, così, ambiti fondamentali della cultura materiale.

Il primo corso di alta formazione inizierà nel 2019 sulla base di 150 ore nell’ambito di un semestre accademico, con una didattica articolata in moduli ordinari, modulo intensivo residenziale, momenti esperienziali presso aziende e partner, momenti formativi a distanza e attività di valutazione dell’apprendimento.

Inoltre è in progettazione il corso di alta formazione dedicato alla cucina italiana, che prenderà vita nel 2020.

 

Luigi Veronelli è stato una voce che sapeva insegnare ad amare la cultura, sapeva andare oltre l’insegnamento che plasma la conoscenza, il primo vero cultore gastronomo italiano che entrava nelle case degli italiani con una spontanietà che nessuno riesce a replicare. Ci manchi moltissimo.

 

 

[email protected]

www.altascuolaveronelli.it