Anche in Piemonte sta per arrivare la Notte dei Ricercatori il 27 settembre 2013.
Per maggiori informazioni:
www.frascatiscienza.it/pagine/notte-europea-dei-ricercatori-2013
Notte dei ricercatori in Piemonte: http://piemonte.nottedeiricercatori.it
Quotidiano Piemontese
Anche in Piemonte sta per arrivare la Notte dei Ricercatori il 27 settembre 2013.
Per maggiori informazioni:
www.frascatiscienza.it/pagine/notte-europea-dei-ricercatori-2013
Notte dei ricercatori in Piemonte: http://piemonte.nottedeiricercatori.it
Per 16 giorni il Piemonte sarà il centro di un evento che coinvolgerà tutto il territorio italiano con momenti di confronto aperti ad esperti e non, articolato su 4 filoni tematici che vedono le loro dinamiche fortemente influenzate dal DIGITALE: Job, Business, Creativity e People. 16 giorni di incontri, conferenze e workshop differenziati e trasversali per comprendere l’oggi ed immaginare concretamente il domani.
Molteplici le modalità di partecipazione nelle location individuate ad hoc: il Museo della Radio e della Televisione RAI ed il Teatro Gobetti, con un ‘fuori porta’ presso la sede del Cna Torino.Vitaliano Alessio Stefanoni, Responsabile CNA Comunicazione e Terziaro Avanzato presenterà la guida rivolta ad artigiani ed imprese “INTERNET PER L’ARTIGIANATO E LA PICCOLA IMPRESA“ con i suoi tre autori: Giuseppe Izzinosa, Luciano Corino, Claudio Pasqua.
Si è concluso venerdì scorso il Salone DNA Italia (Torino, 18-19 aprile 2013) dove hanno partecipato le imprese del MIMOS -Movimento Italiano Modellazione e Simulazione– con la filiera di imprese “3D Company Network”, che ha presentato un’applicazione interattiva senza precedenti: la Moschea di Roma in 3D + AR
Otto aziende italiane hanno presentato inoltre applicazioni e servizi 3D rivolti al Patrimonio Culturale al top della tecnologia.
E’ la prima volta che uno Stato dona ad un altro Stato la replica virtuale 3D interattiva di un monumento, simbolo dell’integrazione culturale. La Moschea di Roma, la più grande in Europa, progettata dall’Arch. Paolo Portoghesi ed inaugurata nel 1995, è stata costruita con l’apporto dei materiali e le maestranze di tutti i paesi islamici affacciati sul Mediterraneo.

Nel 2012, da un’idea dell’Arch. Davide Borra e grazie all’apporto operativo di tre aziende del network MIMOS, prende forma la replica virtuale in scala 1:1, con un’impressionante qualità visuale e con dettaglio e potenza di calcolo tali da potersi e di poterla esplorare liberamente apprezzandone la profondità, grazie alla visione 3D. Durante la festa Italia – Marocco, tenutasi a Roma nel Novembre scorso, l’applicazione è stata donata a Sua Maestà Muhammad VI, Re del Marocco, attraverso l’opera di S.E. l’ambasciatore Hassan Abou Ayoub, così che il popolo marocchino potrà visitarla e, magari, usarla come luogo di preghiera.
A Torino la si è potuta vedere ed esplorare interattivamente nello stand MIMOS del “3D Company Network”, in una versione ancora rinnovata, che ha incluso la possibilità di avere contributi in Realtà Aumentata attraverso una specifica applicazione da scaricare sul proprio palmare o tablet.
In questo modo MIMOS conferma la ricerca della più alta innovazione tecnologica nell’ambito della valorizzazione del patrimonio culturale italiano, affrontando i temi della multicanalità.“La Moschea di Roma 3D+AR” è stata sviluppata dalle aziende MIMOS: NoReal.it (www.noreal.it) + Kairos3D (www.kairos3d.it) + CADLand (www.cadland.it) + G-Maps (www.g-maps.it) ed ha ricevuto il Patrocinio del Regno del Marocco.
MIMOS presenta: “3D dal mondo”
Lo stand MIMOS-3D Company Network, ha ospitato anche una rassegna di video internazionali realizzati in computergrafica 2D e 3D, con ricostruzioni virtuali di siti archeologici, naturali e monumentali, selezionati da comitati tecnici di esperti.
Con la collaborazione di: Archeovirtual, Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, CNR- ITABC, Fondazione Bruno Kessler, 3DOM, V-Must.
Chi è MIMOS (www.mimos.it)
MIMOS, Movimento Italiano Modellazione e Simulazione, è l’Associazione italiana che riunisce imprese, enti pubblici e università con il compito principale di divulgare la valorizzazione della cultura del virtuale in Italia. Ogni anno MIMOS organizza Convegni Tecnico–Scientifici sulle applicazioni della modellazione, simulazione e realtà virtuale in vari settori.
Ogni edizione intende offrire ad un pubblico selezionato una panoramica aggiornata sui vari fronti della Simulazione e della Realtà Virtuale in Italia attraverso contributi che, spaziando nel più ampio ventaglio di applicazioni, illustrino e documentino esperienze originali ed innovative recentemente compiute o attualmente in corso, con eventuali proiezioni nel futuro.
Ecco il “3D Company Network”, la filiera delle imprese consociate a MIMOS – Movimento Italiano Modellazione e Simulazione. E’ la filiera di aziende MIMOS dedite all’uso delle nuove tecnologie 3D per i beni culturali.
Nello stand 2013 del salone Salone DNA Italia, hanno partecipato i seguenti espositori, prodotti e soluzioni riferite a:
> Geogrà [Sermide,MN], rilievi 3D con soluzioni laser scanner 3D e fotogrammetria
> NoReal [Torino], rendering, video, contenuti 3D per realtà virtuale e aumentata
> G-Maps [Ferrara], soluzioni integrate per realtà aumentata 3D
> Tryeco 2.0 [Ferrara], prototipazione rapida e fruizione interattiva
> Virtual [Torino], progetti per musei e interactive exhibits, video documentary con visual effects 3D, applicazioni per mobile devices.
> RationalDynamics [Torino], 3D serious games
> BARCO [multinazionale], Sistemi 3D per Realtà Virtuale
> Topcon Sokkia [Ancona], Sistemi di posizionamento di precisione
Tutte le info alla pagina web: www.mimos.it/dna2013.htm
Si riaccende l´attenzione su una sentenza che non ha precedenti nel mondo.
Il faraone venne sgozzato. Trovato un amuleto sulla ferita. Il mistero della morte risolto grazie a Tac, raggi e Dna. Indagini scientifiche chiariscono il risultato della congiura dell’harem contro il faraone dell’Antico Egitto.
Al Museo Egizio di Torino è custodito un papiro che descrive uno dei crimini più atroci accaduti nell’Antico Egitto: a metà del XII secolo a.C. nel gineceo del Faraone, la concubina Tij pianificava l’uccisione del suo coniuge, il sovrano divino Ramses III. L’obiettivo era mettere sul trono suo figlio Pentawer. Qualcosa andò però storto: la congiura fu scoperta e tutte le persone coinvolte vennero condotte in tribunale e punite. Oggi uno studio rivela se la morte di Ramses III è da ricondurre alla congiura.
Il team di ricerca, guidato dall’egittologo Zahi Hawass, da Carsten Pusch, esperto di genetica dell’Università di Tubinga e da Albert Zink, paleopatologo dell’Accademia Europea di Bolzano (EURAC), ha sottoposto la mummia del faraone a TAC, ad analisi genetico-molecolari e a indagini radiologiche. Le immagini della tomografia computerizzata, esaminate a Bolzano e al Cairo, hanno rivelato che al faraone fu tagliata la gola quando era ancora in vita. “Solo grazie alla TAC si è potuta vedere la ferita alla gola, nascosta da una benda sul collo,” riferisce Zahi Hawass, che, al momento degli studi, era Segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie e ha quindi ottenuto l’accesso alla mummia in numerose occasioni. “Eravamo già a conoscenza del fatto che Ramses morì nel 1156 a.C., all’età di circa 65 anni. Rimanevano da indentificare le cause della morte,” continua Hawass.
Un amuleto per la vita nell’oltretomba
Analizzando le immagini della TAC, i ricercatori hanno inoltre scoperto un amuleto inserito nella ferita. Si tratta del cosiddetto occhio di Horus, un simbolo molto diffuso nell’Antico Egitto, usato per la protezione dagli incidenti e la rigenerazione del corpo. “Il taglio alla gola e l’amuleto provano chiaramente che il faraone è stato assassinato,” spiega Albert Zink. “L’amuleto fu collocato nella ferita dopo la sua morte per favorire una guarigione totale nell’aldilà”. Ma Ramses III fu davvero ucciso durante la congiura dell’harem, come suggerito dal Papiro Giuridico di Torino?
Identificato il figlio di Ramses III
Alcune prove a supporto di questa ipotesi sono state individuate in un’altra mummia. Grazie ad analisi del DNA, gli esperti hanno provato che Ramses III era direttamente imparentato con una mummia conosciuta finora col nome di “Unknown Man E”. Si era già ipotizzato che questa mummia, appartenente a un uomo di 18-20 anni, potesse essere Pentawer, il figlio di Ramses che presumibilmente aveva fomentato la congiura insieme a sua madre, con l’intenzione di sottrarre il potere al padre. L’équipe di ricerca è riuscita ora, analizzando le impronte genetiche, a scoprire una corrispondenza del 50 per cento tra il materiale genetico di Ramses III e quello della mummia non identificata. “La mummia è quindi, con tutta probabilità, uno dei figli di Ramses III. Per esserne certi al 100 per cento, bisognerebbe sequenziare il genoma della madre,” spiega Carsten Pusch, esperto di genetica molecolare all’Università di Tubinga. Sfortunatamente, la mummia di Tij, concubina di Ramses III e madre di Pentawer, non è mai stata trovata.
Suicidio del figlio?
Albert Zink e il suo team hanno condotto dei test radiologici anche sulla mummia che potrebbe appartenere a Pentawer. “A colpire la nostra attenzione è stato il fatto che il corpo fosse piuttosto gonfio. Inoltre, c’era una strana piegatura della pelle sul suo collo. Potrebbe essere il risultato di un suicidio per impiccagione. Infine il corpo è rivestito solo con pelle di capra – elemento considerato impuro – e fu mummificato senza aver prima rimosso gli organi interni e il cervello,” affermano gli scienziati.
Il fatto che il corpo del figlio di Ramses fu seppellito in un modo non consono a un principe potrebbe suggerire che fu proprio lui uno dei promotori della rivolta dell’harem. A Pentawer potrebbe essere stata offerta la possibilità di suicidarsi per evitare una pena peggiore nell’aldilà, come confermato dal Papiro Giuridico di Torino.
Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista British Medical Journal.

Vi sentite più vicini a imprenditori come l’ingegnere informatico Sergey Brin o il matematico Larry Page (fondatori di Google) o al biologo Craig Venter, noto per avere sequenziato il genoma umano con la sua azienda Celera Genomics.
O vorreste assomigliare a Richard Branson, l’uomo più ricco del Regno Unito, fondatore del colosso Virgin e celebre per le sue imprese ai limiti dell’impossibile!
Chiunque voi siate, o vogliate essere, se amministrate una azienda o dirigete una startup, dovete assolutamente prendere in considerazione la possibilità di dotarvi di alcuni strumenti indispensabili. Non potranno sostituirvi nelle importanti decisioni che prenderete per migliorare il vostro business, ma eviteranno di sprecare il vostro bene più prezioso… il vostro tempo!
1
WebEx Meeting [multipiattaforma]
Utilizzo lo strumento della CISCO dal giorno della sua uscita e lo trovo insostituibile.
Permette di collaborare via Web in tempo reale da qualsiasi luogo, in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo. Da quando esiste anche l’applicazione mobile, cosa pretendere di più?
2
QuickMobile [multipiattaforma]
Una suite di soluzioni ormai per me divenute indispensabili per organizzare meeting, congressi, scambiarsi informazioni utili e gestire riunioni in videoconferenza. Mai più senza!
3
Kadrige i Sharing [iPad]
4
Google Mobile [multipiattaforma]
5
Evernote [multipiattaforma]
Estremamente utile per catturare e conservare idee e aspirazioni, fotografare presentazioni e progetti.
Cara vecchia Moleskine, … addio!
6
Microstrategy [multipiattaforma]
Permette di organizzare su tablet o telefono analisi, report, grafici, dashboard e qualsiasi dato che risulti indispensabile per il lavoro.
7
Tripit [multipiattaforma]
Da quando uso questa applicazione non inizio un viaggio senza avere pianificato l’itinerario la sera prima. Un vero e proprio consulente specializzato. Oltre a fornirmi mete, destinazioni e affini, può darmi tutte le informazioni su una determinata città e controllare le prenotazioni di alberghi e ristoranti.
8
Business People Magazine [multipiattaforma]
Ho scoperto un anno fa che su iPad la rivista è gratuita, almeno per ora. E’ uno dei miei mensili preferiti. Economia, attualità, stile e tendenze disponibile per android e Apple iPad
9
Il Mondo Digital Edition [iPad]
Evidentemente volevano portarsi avanti con i regali di Natale i ladri che questa notte hanno rapinato l’Apple Store aperto a Torino circa due mesi fa.
Incuranti di essere scoperti nella via più illuminata e importante della città sabauda, hanno forzato le saracinesche dell’entrata principale del negozio nella centralissima Via Roma, e hanno portato via tutta la merce esposta: iPhone, iPad, iPod e computer di diversi modelli.
Il Centro era stato inaugurato il 13 ottobre 2012, non più due mesi fa.
Si tratta del secondo store torinese (il primo è quello che si trova all’interno del centro commerciale Le Gru di Grugliasco).
Quello di Via Roma è il più grande in Italia. Lo spazio è enorme: circa 1360 metri quadrati su due livelli, con una superficie di vendita di 700 metri quadrati; vi lavorano circa cento persone. Altra particolarità dello Store torinese è la Briefing Room per gli utenti aziendali, ma ci sono anche spazi per incontri, corsi e lezioni.
Non è la prima volta che un Centro Apple viene rapinato. Negli Stati Uniti, ad esempio, sono frequenti le rapine e spaccate nei negozi della Mela. Come in questo video a circuito chiuso, che ha immortalato una vetrina di un Centro Apple spaccata con un Suv.
Non molto tempo fa, una tentata rapina a San Diego ha anche provocato la morte di una persona.
Oggi su Facebook Anna Meldolesi ha postato il seguente messaggio.
Leggerlo è interessante e fa capire tante cose…
Molti di voi sanno quanto è difficile farsi pagare in Italia, quando si è freelance. Bisogna telefonare, pazientare, mandare email, ripazientare.
Per questo voglio condividere l’email che ho ricevuto ieri da Nature Biotechnology, perché sembra venire da un altro pianeta in cui i rapporti di lavoro sono una cosa seria.
Un mondo in cui se c’è un uragano e gli uffici sono costretti a chiudere, chi di dovere ti cerca, si scusa per i disservizi e ti dice quanto apprezza il tuo lavoro, anche se hai scritto solo una breve.
“Thank you for your work on the November issue of Nature Biotechnology. Due to Hurricane Sandy, our NY office is currently closed. We are following NY city advice and awaiting restoration of power to the TriBeCa/SoHo area. In the meantime, we are doing everything possible to provide service to our readers, authors and customers. The systems we use to process payments are also unavailable because of the power outages. We expect to be back in the office on Monday, and will be able to assess the situation then. Unfortunately, this means the requests for payment for November articles may be held up to the middle of the month. I understand that this places a burden on you, and I do sincerely apologize. I want to ensure that you are paid as soon as possible each month, and we are working hard to get our systems back online so that payment requests can be processed and fulfilled. Thank you for your patience. We value your work very much”.
traduzione
“Grazie per il vostro lavoro sul numero di novembre di Nature Biotechnology. A causa dell’uragano Sandy, il nostro ufficio NY è attualmente chiuso. Stiamo seguendo i consigli diramanti dalla Città di NY e in attesa della riattivazione di energia alla zona TriBeCa / SoHo. Nel frattempo, siamo facendo tutto il possibile per fornire un servizio ai nostri lettori, autori e clienti. I sistemi che utilizziamo per elaborare i pagamenti sono indisponibili a causa delle frequenti interruzioni di corrente. Ci aspettiamo di essere di nuovo operativi il Lunedi, giorno in cui saremo in grado di valutare la situazione. Sfortunatamente, questo significa che le richieste di pagamento per gli articoli di novembre potranno essere erogati non prima della metà del mese. Comprendiamo il disagio che ciò comporta e chiediamo sinceramente scusa. Garantiamo che le somme verranno versate non appena possibile ogni mese, e stiamo lavorando duramente per ottenere i nostri sistemi di nuovo online in modo che le domande di pagamento possano essere elaborate ed erogate. Grazie per la vostra pazienza. Apprezziamo molto il vostro lavoro”.
Sei uno di quei precari che in Italia lavorano per paghe da fame? Lavori per imprese che non ti garantiscono ferie, mutua o pensione di anzianità?
Fonte: Gravità Zero
Venerdì 9 settembre dalle 16.30 alle 18.00 si svolgerà infatti negli spazi della mostra, il primo di un ciclo di incontri dedicati ad esplorare il tema di “Lo sviluppo dell’Astronomia e della Fisica dall’Unità d’Italia a oggi”, in linea con i festeggiamenti per il 150° dell’Unità del Paese.
Durante questo primo appuntamento si parlerà di “L’Italia nello spazio” con il fisico e astronomo Piero Benvenuti, professore del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Padova e Consigliere di Amministrazione dell’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana.
Tutti gli appuntamenti prevedono la presenza di grandi esponenti del panorama scientifico italiano, e si concentrano sullo sviluppo dell’Astronomia e della Fisica nel nostro Paese, sui rapporti con le ricerche internazionali negli ultimi 150 anni e soprattutto affondano lo sguardo verso il futuro e le nuove prospettive che ci attendono.
Link: http://mostre.italia150.it/blog/astronomia-e-fisica-a-stazione-futuro