Grande successo anche per l’edizione numero 20 della “Festa della Matematica”, che si è svolta ieri, in remoto come da regola del decreto ministeriale.
L’evento rientra nelle iniziative didattiche e culturali di MAT-TO (Matematica, Ambiente e Tecnologia – Torino), e si è svolto, come sede logistica, presso il Sermig “Arsenale della Pace” con sede a Torino, e ha visto la proiezione, sia in diretta che in differita, di tre conferenze sui temi della matematica, della didattica e della solidarietà con la presenza di 700 spettatori in tutta Italia.
È la seconda edizione della Festa della Matematica associata a MAT-TO (con eventi associati alle gare vere e proprie), mentre l’evento tradizionale con le sole gare matematiche si svolge dal 2002.
I vincitori dell’edizione 2021
Alla gara, che si è svolta nel primo pomeriggio, e che ha visto confrontarsi centinaia di studenti di scuole medie superiori tra numeri, equazioni e formule, hanno partecipato 58 squadre per quella detta “del pubblico” (studenti e appassionati iscritti da tutta Italia) e 28 squadre per quella ufficiale, a cui hanno preso parte istituti scolastici del Nordovest (Piemonte, Lombardia, Liguria).
I vincitori delle tre categorie (gara ufficiale scuole, gara del pubblico, e mercatino delle idee), sono: Mercatino delle idee al liceo abruzzese “Monti” di Chieti, Gara ufficiale di matematica (scuole) Liceo scientifico Galileo Ferraris (Torino), Gara per il pubblico, la squadra “eSperti 7”.
La gara di matematica per le scuole ha dunque visto questa graduatoria:
Queste prime 7 classificate, hanno il diritto di partecipare alle gare nazionali delle “Olimpiadi della Matematica”, che si terranno a Cesenatico dal 6 al 9 maggio 2021.
Per la “gara del pubblico”, oltre ai vincitori della squadra “eSperti 7” (750 punti), sul podio sono salite le squadre “Liceo Valdese” (secondi, 695 punti) e “Niucion” (secondi ex aequo 695 punti), e “Patrones” (550).
Per il “Mercatino delle idee” (presentazione di esperimenti didattici basati su fisica, chimica e matematica, realizzati da gruppi di studenti guidati da un docente):
Vincitori : Liceo Monti di Chieti (per la complessità tecnologica e qualità prodotto finale accompagnato da un video)
2 – Plana di Torino (intraprendenza imprenditoriale e spirito collaborativo del team)
2 ex aequo – Einstein di Molfetta (Bari), per la fantasia e ingegno nell’utilizzo di materie prime a basso costo, nel realizzare un test alla base di un processo biologico.
3 – Cattaneo di Torino (per la varietà degli esperimenti esposti)
3 ex aequo – Galileo Galilei di Torino (per l’alto livello del contenuto matematico)
Una formula collaudata ma con molte novità
L’evento è ideato e organizzato dall’Associazione Subalpina “Mathesis”, Sezione “Bettazzi”, con la collaborazione del SERMIG e la collaborazione di associazioni come AIF, Associazione Insegnamento della Fisica , comunicatori ed esperti in giornalismo scientifico, e docenti delle scuole di Torino e provincia
L’evento MAT-TO associato alla Festa della Matematica 2021 fa seguito al primo che si è tenuto via Webinar tra ottobre e novembre 2020 con date diverse nell’arco dei due mesi
Nella precedente edizione di MAT-TO, così come per quella odierna, è stato un successo di iscrizioni, con circa 2000 studenti sia per la gara delle scuole che per quella dedicata al pubblico. Più circa 1000 spettatori che, complessivamente, hanno seguito le conferenze dedicate ai temi di ecologia e ambiente, con un focus sulla Co2 che ha avuto un importante seguito (tramite articoli stampa e web, servizi Tv e il video delle conferenze su YouTube).
“E’ un appuntamento che si rinnova, nonostante con le restrizioni del momento, ma che non fa mancare ai ragazzi interessati di confrontarsi tra loro” – commenta il prof. Pierluigi Pezzini, che fa parte del team di docenti che organizzano l’evento – “La matematica è una materia che può anche diventare divertente, e in alcuni casi persino in un gioco. La nostra gara mette però a dura prova i ragazzi: le equazioni non sono semplici, ma sappiamo che coloro che vi partecipano sono bravi e quindi li mettiamo alla prova”.
Lo staff organizzatore di MAT-TO e della Festa della Matematica è formato, oltre che dal prof. Pezzini, dai professori Cristina Sabena (Presidente Associazione Subalpina Mathesis “Bettazzi”), e dai coordinatori delle attività Andrea Audrito, Tommaso Marino, Irene Audrito, Giorgio Pidello, Lorenzo Orio e Riccardo Bertaglia.
Le tre conferenze del mattino
C’è stato un buon seguito per le conferenze del mattino: alle 9:45 (e fino alle 10:30) con “Cos’è la teoria dei giochi (e come può esservi utile)”. Relatrice, la dott.ssa Giulia Bernardi, esperta di teoria dei giochi e fondatrice dell’associazione PiGreco.
La teoria dei giochi è una delle discipline più giovani della matematica, ma in continuo sviluppo e ampliamento, con applicazioni nelle scienze economiche, politiche e sociali. Numerosi Premi Nobel per l’economia sono stati assegnati proprio a studiosi di questa materia, ma le basi della teoria sono semplici e accessibili a tutti. Scopriremo insieme, attraverso alcuni racconti e esempi come alcuni problemi si possano risolvere, trasformandoli in giochi.
La seconda conferenza, che ragioni di fuso orario (con gli USA) si è svolta in differita, è iniziata alle 10:45 (e fino alle 11:30) dal titolo: “Modelli matematici per le previsioni epidemiologiche”. Alcuni studenti dialogheranno sul tema con il prof. Alessandro Vespignani, uno scienziato delle previsioni, tra i maggiori a livello internazionale. Insegna Fisica e Informatica alla Northeastern University di Boston, dove dirige il Network Science Institute.
Alle 11:45 (e fino alle 12:30), la terza conferenza dal titolo: “La solidarietà della scienza” Restituire conoscenze, professionalità e risorse per generare giustizia”, a cura dell’Arsenale della Pace di Torino.
È stato un appuntamento con più relatori e ospiti, con la partecipazione di Ernesto Olivero, fondatore del Sermig: “E’ un viaggio che parte dalla fotografia del mondo: popoli, luoghi e distribuzione delle risorse. Attraverso una simulazione interattiva proveremo a metterci nei panni delle popolazioni, lasciandoci guidare dalla scienza che può manifestare una insospettabile capacità di solidarietà per generare giustizia. Concluderemo il nostro viaggio con uno sguardo aperto al futuro, per costruirlo insieme già oggi con la nostra responsabilità” – commenta Olivero.
Nel corso della giornata, dalle ore 10 e fino alle 16 si è svolto “Il meglio del “Il Mercatino delle idee”, con una serie di filmati che raccolgono giochi matematici, esperimenti didattici di fisica, chimica e altre scienze, quesiti originali, ecc.. proposti da alcune scuole partecipanti alla “Festa della Matematica” e da altri soggetti.
Alle 14:30, è partita la competizione vera e propria, che si è conclusa alle 16:30 per quella dedicata alle scuole, e alle 17 quella per il pubblico.
Tutte le info, classifiche, video e notizie le trovate al sito www.mat-to.com
Ufficio Stampa Associazione Subalpina Mathesis “Bettazzi”
Sabato 13 aprile 2019 – a partire dalle 9:00 – a Cirié ci sarà “Libri in Piazza“, un’importante manifestazione il cui scopo è raccogliere fondi per le associazioni senza scopo di lucro, tramite la vendita di libri per tutti i gusti (saggistica, romanzi, poesie, letteratura per bambini e per ragazzi, divulgazione scientifica, gialli, noir, thriller…).
I fondi raccolti il 13 aprile verranno devoluti all’Associazione E.C.O., che – in questo modo – potrà continuare a tenere basse le tariffe degli psicoterapeuti, offrendo numerosi servizi low-cost a tutti gli associati.
È questo il motivo per cui siete tutti invitati a Cirié , per trascorrere una bella giornata tra libri e intrattenimenti vari. A tal proposito, il 13 aprile alle 11:00 circa ci saranno anche gli autori del libro: “La pizza al microscopio“. Non si tratta solo di una presentazione, in quanto Walter Caputo e Luigina Pugno eseguiranno esperimenti scientifici in diretta, per la gioia dei piccoli e dei grandi.
In copertina: foto di repertorio (2017)
Anche nella nuova sede del SERMIG, si è registrato un nuovo, grande successo per la “Festa della Matematica”, edizione numero 16 (qui il nostro precedente articolo). Una gara di matematica che ha coinvolto circa 1.500 studenti, con le gare delle scuole, quelle per il pubblico e premi speciali per gli esperimenti scientifici presentati al “Mercatino delle idee”.
Grande novità quest’anno anche con la partecipazione di studenti delle scuole medie inferiori: in questo settore, sono state premiate due scuole di Alpignano.
I ragazzi sono stati premiati, al termine delle gare, a turno dai professori che fanno parte del direttivo e del coordinamento dell’evento, organizzato dall’Associazione Subalpina “Mathesis” sezione Bettazzi, con il supporto della Compagnia di San Paolo
La nuova sede del SERMIG ha ospitato le gare all’interno dei molti locali, tra la scuola Steiner,e i vari auditorium e sale studio.
La competizione
L’Arsenale della Pace di Torino si è in realtà trasformato in terreno di battaglia per vincere i vari trofei in palio: le squadre che risolveranno i quesiti presentati, anziché superare un esame di tipo tradizionale, potranno accedere alla fase successiva.
Le gare rappresentano sempre una bella sfida per i ragazzi delle scuole medie superiori, con qualche piccolo cambiamento nel regolamento per i ragazzi delle medie inferiori, per “alleggerire” le difficoltà dei compiti matematici da svolgere.
Come da tradizione, le squadre vincitrici si aggiudicheranno la partecipazione alla fase nazionale delle “Olimpiadi a squadre di matematica”, che si svolgeranno in primavera a Cesenatico.
Il comitato organizzatore de “La Festa della Matematica”, guidato dal Presidente Onorario dell’Associazione Subalpina Mathesis “Sezione Bettazzi”, professor Franco Pastrone (qui da noi intervistato un anno fa), e dalla neo presidente professoressa Cristina Sabena, è formato dai professori Andrea Audrito, Tommaso Marino, Lorenzo Orio, Pier Luigi Pezzini (qui la nostra intervista), Giorgio Pidello, Irene Audrito e Herbert Aglì.
Il mercatino delle idee
L’Associazione Subalpina “Mathesis” da molti anni organizza corsi, seminari, attività didattiche e ha istituito premi come il “Peano” e il “Fubini”, che vengono conferiti a scienziati di fama internazionale.
Le squadre iscritte rappresentano diverse scuole, e alcune di loro, oltre a partecipare alla “Festa della Matematica”, anche quest’anno propongono giochi didattici, esperimenti, e test tutti a base di matematica e con un bel po’ di fisica nell’ambito del “Mercatino delle idee”. Per gli esperimenti considerati maggiormente interessanti e originali, sono stati premiati il Liceo Valsalice di Torino e il “Monti” di Chieri (primi a pari merito), l’istituto francese Jean Joro, e il Cattaneo di Torino.
Per valorizzare gli esperimenti ideati dalle scuole è stato istituito il Premio Perlasco, premio in denaro assegnato alle migliori “idee” da un’apposita commissione composta da docenti universitari di matematica e di fisica, da insegnanti di scuola superiore e da esperti della comunicazione.
La “Festa della Matematica” edizione numero 16 ha preso il via alle 9,30 con la presentazione delle attività da parte dei professori rappresentanti il Comitato organizzatore, con la partecipazione di Paola Sabbione e Matteo Bagnasco, della Compagnia di San Paolo, e all’Assessore all’Istruzione delle Regione Piemonte, Gianna Pentenero.
Per ulteriori informazioni, il sito ufficiale della Festa della Matematica è: www.festadellamatematica.it
Gianni Bientinesi
Senza considerare che se un’azienda può sapere molto se non tutto del cliente, allo stesso modo il consumatore è in grado di conoscere la storia, il modo di agire e la reputazione dell’impresa. Ogni azienda dovrebbe essere in grado di veicolare una propria identità in cui i consumatori possono in qualche modo riconoscersi e sentirsi partecipi dei suoi valori di riferimento. Per il cliente non è più sufficiente essere un consumatore soddisfatto, ma è alla ricerca della felicità: “Credo che la Business Intelligence – conclude Gianni Bientinesi – sia quell’approccio olistico multidisciplinare e multidimensionale che ti consente di comprendere il senso profondo delle cose che sono fondamentali per la costruzione di tutte quelle azioni che ti aiutano a “trasformare” un cliente soddisfatto in una persona felice”.
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2. Spingere verso l’innovazione continua: la ricerca ha il compito di spingere verso il cambiamento.
3. Ripartire dalle idee: le aziende devono rifocalizzare le loro strategie.
4. Ascoltare i bisogni delle persone: le aziende devono imparare ad ascoltare.
5. Favorire la condivisione: lo scambio con le persone può essere una ricchezza per le aziende se spontanea.
6. Ripensare all’approccio con le persone: dobbiamo rivoluzionare l’approccio metodologico.
7. Ridare fiducia alle persone: occorre lavorare sul concetto di fiducia.
8. La parola chiave diventa “Rilevanza”: le aziende devono sviluppare contenuti rilevanti.
9. Riempire il tempo di senso: il tempo è la risorsa chiave per le aziende.
10. Valorizzare la relazione con le persone: le persone devono ritornare al centro delle riflessioni aziendali.
Comau, in partnership con Pearson, leader mondiale nel settore Education, è sponsor della seconda edizione del Festival Internazionale della Robotica, organizzato a Pisa dal 27 settembre al 3 ottobre, con l’obiettivo di promuovere una riflessione sull’importanza della robotica e delle sue applicazioni tecnologiche in molteplici settori.
Tra questi, il campo della formazione, nel quale Comau e Pearson collaborano attivamente per lo sviluppo di percorsi didattici innovativi sulla trasformazione digitale e l’introduzione della robotica nelle scuole italiane. In particolare, durante l’evento, viene presentato al pubblico “e.DO Experience”, un progetto didattico congiunto che Comau e Pearson rivolgono a docenti e studenti delle scuole primarie e secondarie, e che prevede l’impiego del robot e.DO Comau per l’apprendimento delle materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica). Per conoscere più approfonditamente questa iniziativa didattica è possibile partecipare a due distinti seminari, tenuti da Lucia Marchesi (Comau), Giuseppe Daqua (Comau) e Massimiliano Abbritti (Pearson), che si tengono il 28 e il 30 Settembre, dalle 15 alle 16, presso la Sala Conferenze della Stazione Leopolda di Pisa.
e.DO è l’innovativo robot antropomorfo sviluppato da Comau per essere impiegato anche in ambito Education: con un peso di appena 12 kg, una struttura leggera, modulare e open source, è altamente tecnologico, ma con caratteristiche tecniche tali che lo rendono facile da programmare e da utilizzare, tramite tablet, persino dai non esperti di robotica, diventando così un valido compagno di studi per l’apprendimento di materie curricolari.
Per far sì che il campo della robotica diventi sempre più accessibile, e facile da comprendere, per gli studenti che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro, Comau e Pearson hanno lanciato anche il Patentino della Robotica. Si tratta di un percorso formativo già condotto con successo in tutta Italia, riconosciuto dal MIUR come percorso di alternanza scuola-lavoro, che consente di imparare ad usare e a programmare un robot industriale.
A presentare questa offerta formativa sono ancora Lucia Marchesi (Comau) e Massimiliano Abbritti (Pearson), relatori dell’incontro “Formare le competenze del futuro: il patentino della robotica, in programma il 29 settembre, dalle ore 11.00 alle 12.00, anch’esso presso la Sala Conferenze della Stazione Leopolda.
È possibile iscriversi ai seminari di presentazione dei seminari e.DO Experience sul sito.
Per scoprire di più sul Festival Internazionale della Robotica di Pisa,
Pearson
Pearson è l’azienda leader mondiale nel settore educational. E’ presente in 70 Paesi, con oltre 30.000 dipendenti. Le attività coprono tutti gli ambiti del settore, e spaziano dalla realizzazione di libri di testo (cartacei e digitali) e piattaforme per l’apprendimento, alla collaborazione con le Università per la creazione di contenuti formativi ad hoc, alla realizzazione di veri e propri corsi di studio on line e molto altro. E’ partner di numerosi governi e Istituzioni internazionali, tra le quali l’Ocse per la creazione dei test Pisa. In Italia, Pearson è presente in tutto il ciclo formativo, dalla Scuola Primaria all’Università. Nella scuola opera con marchi di grande tradizione, come Paravia e Bruno Mondadori, e copre tutti gli ambiti disciplinari, in molti dei quali è leader; è un editore di riferimento anche nell’Università, dove è presente con best sellers internazionali (con autori come il premio Nobel Paul Krugman, solo per fare un esempio) oltre a realizzare manuali specifici per il mercato italiano. Tanto nella scuola come nell’Università, Pearson si pone l’obiettivo di integrare la didattica tradizionale con sussidi digitali innovativi, che offrano un reale valore aggiunto allo studio e alla ricerca.
Con il titolo “La produttività delle competenze. Le nuove frontiere della Logistica e della Supply Chain” si svolgerà il 24 maggio 2017 – dalle ore 14:00 al Centro Congressi Unione Industriale, Via Vela, 17 a Torino un convegno, di taglio strettamente pratico, in cui saranno indicate le linee guida per fare impresa nella quarta rivoluzione industriale, dalle innovazioni tecnologiche e organizzative alle opportunità di supporto, pubbliche e private, per i necessari investimenti.
Le aziende, e in particolare i piccoli operatori logistici, riceveranno le indicazioni per sostituire efficacemente i modelli organizzativi spesso basati sul lavoro disincentivato, con le soluzioni dell’industria 4.0 che esigono competenze tecnologiche e organizzative, in tutti i livelli della piramide aziendale.
Il contesto internazionale dei paesi industrializzati
La disponibilità pressoché inesauribile di manodopera specializzata in alcuni Paesi e il livello avanzato di tecnologia impiegata nelle filiere produttive, distributive e agroalimentari ha reso il mercato mondiale fortemente competitivo.
Il trend della concorrenza è accelerato dall’offerta di prodotti e servizi innovativi realizzati attraverso le soluzioni dell’Industria 4.0 che sta cambiando radicalmente il modo di fare impresa nella produzione, nella logistica e nella distribuzione.
Il contesto italiano
L’industria 4.0 è una realtà anche in Italia con un tasso di crescita percentuale stimato a due cifre nel prossimo quinquennio. Le sue soluzioni, inizialmente adottate nel manifatturiero e nei trasporti, iniziano a coinvolgere la Pubblica Amministrazione, la Distribuzione e l’Agroalimentare in primis.
Le aziende, orientate al 4.0, perseguono la razionalizzazione della struttura organizzativa e, nell’ambito della logistica, terziarizzano in parte, o tutte le attività.
La domanda crescente di outsourcing favorisce, sovente, la presenza sul mercato di terzisti improvvisati privi delle competenze necessarie per garantire la qualità nei servizi e la corretta tutela dei fattori produttivi, soprattutto della forza lavoro. In questi casi, le azioni messe in campo dai committenti per partecipare e contribuire all’evoluzione 4.0 perdono la loro efficacia, rischiando di diminuire in maniera sensibile la competitività dell’intera filiera.
Obiettivi del convegno
Durante la riflessione e il dibattito, saranno illustrate le forme di collaborazione e i livelli di competenza necessari per operare nella Supply Chain 4.0. Le cooperative, i piccoli terzisti e le Pmi potranno avere spunti e indicazioni per operare al meglio nei mercati, oggi sempre più innovativi e attenti al rapporto qualità-prezzo. A riguardo saranno evidenziati i vantaggi competitivi della specializzazione del personale, a tutti i livelli della piramide aziendale, e le potenzialità derivanti dall’aggregazione delle piccole imprese.
II relatori forniranno suggerimenti e possibili soluzioni per migliorare le potenzialità della Supply Chain 4.0 e sull’outsourcing della logistica.
Non solo. I temi legali inerenti l’outsourcing di servizi logistici saranno illustrati da esperti del settore che indicheranno le modalità per redigere e rispettare correttamente i contratti di collaborazione nelle filiere. Anche INVITALIA illustrerà le procedure per richiedere il supporto e le agevolazioni del Ministero dello Sviluppo economico a favore degli investimenti per l’innovazione e la competitività.
Programma del Convegno e iscrizioni sul sito scm-academy
Introducono:
– Angelo Tartaglia, DISAT – Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia, Politecnico di Torino
– Nicolao Fornengo, INFN e Dipartimento di Fisica Teorica, Università di Torino
– Francesco Porcelli, DISAT – Politecnico di Torino
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Questa conferenza è uno spin-off delle attività di Teatro&Scienza al Politecnico di Torino
Info e adesioni: [email protected]
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Particolarmente significativa la riflessione sull’importanza degli archivi con una settimana di riflessione su queste strutture: una iniziativa voluta dall’ANAI (Associazione Nazionale Archivistica Italiana) per evidenziare che “l’archivio tutela i diritti e garantisce la conservazione della memoria di tutti, compresi quelli che non entreranno mai in un archivio”, ha un significato da non sottovalutare.
L’occasione di parlare della salvaguardia di questo patrimonio storico è venuta durante un incontro avvenuto a Trecate, comune di poco più di 20 000 abitanti della provincia di Novara in Piemonte.
Per molto tempo infatti l’importanza degli archivi è stata sottovalutata. Da qualche decennio invece una nuova cultura storica ha potenziato la ricerca, imponendo non solo un nuovo modo per conservare il ricordo del passato, ma anche, facendo nostra una riflessione manzoniana delle prime pagine dei Promessi Sposi, per ricordare, accanto ai grandi personaggi, quei protagonisti minori, che, anche sednza essere menzionati nei libri di storia, hanno comunque contribuito allo sviluppo delle comunità nelle quali sono inseriti.
Tenendo del resto il corso di storia trecatese, avverto nei miei corsisti una sensibilità particolare che dimostra questa nuova cultura, che per molti versi non rappresenta più un’aspirazione alla quale tendere, ma è ormai dote acquisita come caratteristica metodologica di lavoro. Coloro infatti che oggi si avvicinano alla ricerca storica non si accontentano di quanto altri raccontano, ma desiderano vedere i documenti dai quali derivano descrizioni interpretazioni o narrazioni.
Possiamo tranquillamente affermare da un punto di vista scientifico che è nato ed applicato un nuovo metodo di lavoro che trova nell’archivio il punto di partenza della ricerca storica.
Alla luce di questa riflessione appare allora evidente che l’archivio deve essere prima di tutto organizzato, conservato e conosciuto. Pure in un’ comunità di medie dimensioni come Trecate, la conservazione dei documenti ha una funzione molto importante in quanto permette di avere nel tempo le prove di eventi che si sono verificati e che hanno contribuito a dare alla comunità le caratteristiche che oggi presenta. Accanto alla possibilità di evidenziare i grandi eventi della locale comunità, questa conservazione ha anche un’altra funzione non meno importante: è in grado di offrire precise risposte ai singoli cittadini, che desiderano avere conoscenze documentate riferite alla propria famiglia, permettendo di conoscere qualche significativo elemento delle proprie radici.
Nella comunità trecatese oggi è possibile consultare due archivi: quello comunale e quello parrocchiale, che contengono anche documenti medioevali. Esiste anche la possibilità di accedere ad archivi privati, che, pur avendo dimensioni più modeste, possono offrire spunti ai ricercatori. In questo gtuppo certamente merita una specifica menzione l’ Archivio delle Sorelle Ministre della Carità, presente a Trecate dagli anni della sua fondazione nel XVIII secolo.
L’Archivio comunale
Il primo, che merita di essere citato in questo rapido excursus è l’ archivio comunale. La sua collocazione attuale nel palazzo comunale ha permesso una sistemazione razionale dei faldoni in locali, che possono essere considerati idonei alla conservazione dei documenti e rappresenta una prima risposta concreta, della quale l’amministrazione comunale può ritenersi soddisfatta. In questi spazi hanno trovato, suddivisi per argomento, tutti gli atti che riguardano la vita amministrativa di Trecate a partire dal Medioevo.
Un rapido esame dell’indice delle materie catalogate nell’Archivio permette di avere un quadro preciso storico, che offre la giusta collocazione temporale degli eventi.
Qualche citazione serve ad individuare gli argomenti ed ad illustrare i contenuti del materiale archiviato. Innanzitutto si trovano il registro degli antichi catasti, i sommarioni, le mappe di Maria Teresa d’ Austria. Sono tutti questi documenti relativi alla descrizione dei beni immobili siti nel borgo di Trecate.
Fino a qualche tempo fa questi testi sono stati molto utili per provare diritti e servitù legate ai singoli appezzamenti di terreno. Centinaia di professionisti hanno fatto studi su questi documenti per fondare le tesi delle loro perizie.
Diversi sono poi i faldoni legati ai pagamenti dei tributi. Nei secoli i trecatesi, che hanno sopportato la giurisdizione di vari ed esosi feudatari, sono stati chiamati al pagamento delle imposte. Tutta una vasta gamma di documenti, che vanno dalla nomina degli esattori, agli ordini di riscossione, alle ricevute rilasciate per gli avvenuti adempimenti, rappresenta il sistema fiscale nel tempo, con la prova anche della relativa evoluzione.
Nell’archivio vi sono altresì ordini ed editti dei vari governi, che creano particolari privilegi per la popolazione trecatese. Tra questi merita di essere citato il documento con il quale viene istituito il mercato di Trecate nel giorno di mercoledì.
Accanto ai testi dei privilegi concessi, pochi per la verità, molti sono invece gli atti che
comportano pesi e sacrifici alla popolazione del borgo. Un esempio: durante il periodo in cui Trecate è feudo dei Lampugnani ( dopo il 1437 per fare un riferimento storico preciso, perché proprio in quell’anno Trecate viene ceduta da Filippo Maria Visconti a Oldrado da Lampugnano) molti sono i documenti tenuti in Archivio, che dimostrano le contestazioni degli abitanti di Trecate contro le esose richieste dei feudatari.
Tutte queste documentazioni permettono di ricostruire la storia di Trecate in modo preciso e di chiarire l’evoluzione della comunità trecatese.
Nell’archivio esistono non solo tracce di vita pubblica, della vita cioè delle istituzioni, ma è possibile anche accertare alcuni aspetti della vita dei singoli cittadini. Un dato qui richiamiamo: dall’esame degli atti si possono scoprire la data più lontana alla quale far risalire la presenza di una persona o di una famiglia nel borgo. Se ad esempio nell’archivio c’è il testamento datato di un tal Leone, vuol dire che questa persona alla data del testamento già era presente in Trecate.
L’Archivio parrocchiale
Trecate ha la fortuna di avere anche un ben organizzato archivio parrocchiale, collocato nell’ ufficio del parroco. che conserva molti interessanti documenti a partire da un testo, che porta la data del 1446. E’ un testamento, quello di tal Giovanni Di Leone, che detta le sue disposizioni di ultima volontà. Questo testatore, tra l’altro, dispone, ed è questo il motivo di conservazione del documento nell’archivio parrocchiale, di lasciare molti beni alla Chiesa locale, con l’obbligo da parte di quest’ultima, della celebrazione di messe.
Curiosità particolare: Giovanni Di Leone allega anche il suo albero genealogico e di conseguenza si possono avere molte notizie relative alla sua famiglia e alla sua provenienza. Molto interessante ed unico nel suo genere a livello nazionale è anche il documento testamentario di Zanino De Sassi, con il quale questo trecatese lascia una parte dei suoi beni per garantire la prebenda ad un cappellano, che deve celebtare la messa quotidiana in ricordo del testatore e della sua famiglia. Quando poi nell’800 tutti i beni lasciati alla Chiesa vengono incamerati dall’Ente pubblico di riferimento, in questo caso il Comune di Trecate,l’onere di pagare il cappellano passa al Comune che ancora oggi nella sua pianta organica, unico in tutta Italia, prevede la figura del cappellano comunale. Nell’archivio parrocchiale, tra l’altro, sono presenti documenti che riguardano anche la vita civile della comunità. Un esempio: l’atto pubblico con il quale molti trecatesi si costituiscono in lite contro i Lampugnani Signori di Trecate.
Essendo tra l’altro parte della documentazione presente anche nell’archivio comunale molto interessante è l’esame comparata tra i due documenti per mettere in evidenza gli elementi di coincidenza e quelli eventualmente in contrasto. Un ultimo elemento è da aggiungere: avendo la Chiesa, dopo il Concilio di Trento, impostata una registrazione dei battezzati, l’archivio parrocchiale può essere un utile strumento per le ricerche sulle origini e la presenza delle singole famiglie all’interno della comunità trecatese.
Gli Archivi privati
Accanto ai due più significativi archivi, quello del Comune e quello della Parrocchia, ricordiamo che anche molti privati conservano documenti ed atti che sono molto importanti nella ricostruzione della storia trecatese.
Un posto tutto particolare per importanza e ricchezza di documentazione merita l’Archivio delle Sorelle Ministre della Carità, un ordine religioso costituito a Trecate grazie ad un lascito, quello del nobile Leonardi e grazie all’intuizione profonda, quella del parroco del tempo, don Pietro De Luigi.
L’Archivio permette di consultare documenti che offrono un quadro molto interessante della società a partire dal 1700 secolo della fondazione dell’ordine monastico.
Considerazione conclusiva
Indubbiamente gli archivi hanno una importanza molto particolare: servono a documentare storicamente gli eventi, ma servono anche a capire e cogliere gli aspetti più importanti del nostro presente. La nostra storia vive in noi e nella sostanza dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, insegnarci a camminare, facendo tesoro del passato.
Un’ultima riflessione legata alla comunità trecatese: accanto agli archivi ufficiali, Comune e Parrocchia, esistono moltissimi archivi privati. Sarebbe interessante, tenendo conto anche delle moderne tecnologie, riuscire a creare un centro di documentazione unico, che potrebbe permettere una diffusione più profonda delle informazioni. Sarebbe un grande contributo della crescita culturale della nostra comunità.
Franco Peretti
Docente di storia locale UTE – Trecate
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“È certamente un progetto avveniristico, che va visto con gradualismo. Ma a Torino si parte con un progetto ferroviario che collegherà l’Europa e l’Asia. Una super metropolitana mondiale, una metropolitana della pace”.
“Lo scopo istituzionale del Forum – ha spiegato Ernest Sultanov, coordinatore dell’iniziativa, che ha introdotto i lavori – è di coinvolgere i sindaci delle città situate negli snodi principali della futura linea ferroviaria veloce, per fare in modo che la cultura della mobilità fisica come fattore di mobilità sociale e di sviluppo venga recepito innanzitutto dal basso, a partire dalle popolazioni, e diventi poi strumento di pressione nei confronti dei governi per spingere la realizzazione di questa sorta di metropolitana della pace”.
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Fabio Bellifemine |
«Un obiettivo che, partendo dal contesto italiano e confrontandosi con un mercato globale, intendiamo a supporto della competitività delle nostre aziende, che dovranno fare sistema con il mondo universitario e della ricerca»: è il messaggio lanciato da Fabio Bellifemine, direttore dell’Associazione [email protected] nel corso dell’ [email protected] University Day, il convegno organizzato dalla stessa associazione tenutosi nell’auditorium di Telecom Italia a Torino, martedì 14 Aprile.
Nella giornata si è discusso molto delle tecnologie disponibili e dell’identificazione dei bisogni dell’utente ribadendo che i consumatori sono pronti a recepire nuove tecnologie ma sempre in modo consapevole: la tecnologia deve essere nascosta e non più “esibita”; deve migliorare la qualità della vita, aumentare la sicurezza, ridurre i costi della bolletta energetica; deve, insomma, soddisfare un bisogno o suscitare un’emozione. «I progetti accademici presentati ci hanno evidenziato che la tecnologia e gli algoritmi sono pronti, ma è ancora necessario lavorare per rendere tutto questo fruibile dagli utenti e integrato in modo omogeneo come un eco-sistema di servizi della Smart Home» -sottolinea Bellifemine-.
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Luca Lo Schiavo |
Grande interesse e apprezzamento generale ha registrato l’intervento di Luca Lo Schiavo, responsabile della Unità Regolazioni Caratteristiche e Innovative della Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI), che ha descritto gli studi regolatori in corso sulla riforma delle tariffe elettriche e sulla messa a disposizione dei dati di consumo. Lo Schiavo ha ricordato che le finalità degli interventi è di aumentare equità ed efficienza del sistema, consapevolezza e potere di scelta del consumatore, semplicità delle bollette, per stimolare sempre più comportamenti virtuosi da parte dei cittadini e metterli in condizione di contribuire a raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica.
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Lara Maistrello – entomologa ricercatrice (Università di Modena e Reggio Emilia)
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Tutti i partecipanti potranno usufruire di uno sconto del 20% sull’acquisto dei libri Instar, di un biglietto di ingresso in omaggio per il Museo di antropologia criminale Cesare Lombroso e per il Museo di anatomia umana “Luigi Rolando”.
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Ai primi 15 iscritti sarà omaggiato un biglietto per la visione di un film della rassegna Cineteca.
“Giungere alla quattordicesima edizione di VIEW con questi ospiti prestigiosi per noi tutti è un grandissimo traguardo e ne siamo più che entusiasti”, ha dichiarato il direttore di View, Maria Elena Gutierrez. “Anche quest’anno il panel di VIEW raccoglie premi Oscar come John Knoll e i protagonisti del campo dell’animazione 3D, degli effetti visivi, del graphic design, dei videogame e del cinema digitale. Torino diventa così meta di professionisti, appassionati e studenti, tutti riuniti per condividere esperienze, idee, conoscenze, trarre ispirazione, apprendere e, perché no, lasciarsi stupire.”
Oggi, presso Sala delle Colonne del Comune di Torino, è stato presentato il XXXIX Congresso della Commissione Internazionale di Storia Militare, in programma dal 1 al 6 settembre presso il Centro Congressi “Torino Incontra” della Camera di Commercio, sul tema: “Le operazioni interforze e multinazionali nella Storia Militare”. Numerose le autorità presenti civili e militari, compresi i rappresentanti del Corpo delle Infermiere Volontarie. “È Molto lusinghiero che questa assise si svolga a Torino per la seconda volta. Il nostro orgoglio nel presentare questo congresso è tutt’altro che scontato perché c’è un legame stretto con le forze armate. Torino ha contribuito alla nascita del primo Esercito Italiano. Ringraziamo la Brigata Alpina Taurinense che dà lustro alla Regione ed alla città con le numerose missioni all’estero” ha dichiarato l’Assessore Giuliana Tedesco, delegata dal Sindaco Fassino per rendere gli onori di casa.
A seguire il Colonnello Paesano, Capo Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa/Presidente della Commissione Italiana di Storia Militare. “Sono lieto di presentare oggi, in occasione di questa conferenza stampa, il XXXIX Congresso Internazionale di Storia Militare. A soli cinque anni dall’edizione di Trieste, il Convegno “torna” in Italia. La scelta è caduta su Torino poiché il capoluogo piemontese ha permesso di trasformare tale “mission impossible” in una realtà, grazie al “trait union” fra il Sindaco, On. Piero Fassino, tutte le autorità territoriali, Enti e gli sponsor. Con il loro contributo, in questo periodo di spending review, si è potuta garantire la realizzazione del Congresso”.
Quaranta le delegazioni provenienti da vari paesi del mondo e duecentocinquanta i partecipanti tra congressisti, accompagnatori e giovani ricercatori già accreditati. L’evento è organizzato dalla Commissione Italiana di Storia Militare (CISM) dello Stato Maggiore della Difesa, istituita con Decreto del Ministro della Difesa il 21 novembre 1986, in sostituzione della Sezione Italiana della Commissione Internazionale di Storia Militare operante fin dal 1950. La CISM è affiliata all’UNESCO tramite la Commissione Internazionale di Storia Militare (CIHM) cui aderiscono circa 40 Stati, e venne costituita al fine di “promuovere iniziative tese a migliorare la conoscenza della Storia Militare Italiana e Comparata, valendosi del contributo di rappresentanti di istituzioni che si dedicano allo studio dei vari aspetti della disciplina”.
Il XXXIX Congresso internazionale si presenta come una significativa occasione di “diplomazia sociale”. Parteciperanno anche giovani dottorandi italiani e stranieri, provenienti da 15 università, che si confronteranno nel workshop “Memoria, fonti documentarie e guerra”. Fondamentale il ruolo delle Istituzioni Territoriali ed Enti locali che hanno permesso, con il loro contributo, la realizzazione dell’evento.
Da domenica 1 settembre, fino al 16, sarà possibile visitare la mostra fotografica “I Volti dei Militari Italiani… I Valori della Patria in un’Immagine”, allestita dallo Stato Maggiore della Difesa presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino: un tributo alle donne e agli uomini delle Forze Armate Italiane impegnati quotidianamente nelle aree di crisi.
Lunedì 2 settembre inaugurazione ufficiale dei lavori e tavola rotonda alla presenza delle massime autorità civili e militari. E’ prevista la partecipazione del Ministro della Difesa, Sen. Mario Mauro, e del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Luigi Binelli Mantelli.
CNA Torino protagonista dell’evento che si è svolto dal 3 al 20 maggio 2013.
E le imprese stanno a guardare? Sono di fronte a una nuova sfida. Comprendere l’evoluzione dei consumi e le nuove dinamiche del consumatore multicanale. Ed è su queste basi, e per assolvere alla necessità di comprendere meglio le opportuntià che il mondo digitale può offrire alle imprese ed ai cittadini, che il Digital Festival ha articolato i suoi contenuti, che in questi giorni hanno invaso Torino.
“Un susseguirsi di iniziative – spiega Stefano Saladino, Presidente dell’Associazione Luoghi di Relazione organizzatrice del Digital Festival – che partendo dai temi del lavoro e degli sbocchi occupazionali che il settore può offrire in Italia, hanno portato a parlare dell’impatto, dei rischi e delle opportunità che questo settore può comportare per il cittadino”.