Pronto al volo il primo aereo a idrogeno

Antonio Lo Campo su Lastampa.it

L’era dell’ “aereo ecologico” sta per iniziare. Dopo le diverse applicazioni sperimentate, e poi rese operative su veicoli a ruote, tra non molto anche gli aeroplani saranno dotati di sofisticati apparati di celle a combustibile per volare in modo “pulito”. E uno dei più avanzati programmi a livello mondiale, parte da Torino, che ha sviluppato lo “Sky Spark”, il primo aereo pronto a decollare (lo farà in occasione dei prossimi Giochi Mondiali dell’Aria), per un primo collaudo, ai comandi di uno tra i milgiori e più preparati piloti: Maurizio Cheli, già astronauta (16 giorni in orbita sullo shuttle Columbia nel 1996), e ora pilota collaudatore di Alenia Aeronautica.

Cheli ha illustrato i dettagli tecnici del progetti, ieri mattina, nel corso della presentazione ufficiale di SkySpark, avvenuta presso l’Environment Park, alla quale hanno preso parte anche il Presidente della Regione, Mercedes Bresso, l’assessore regionale alle Politiche per l’innovazione, Andrea Bairati, il pro rettore del Politecnico, Marco Gilli, l’AD di Environment Park, Alessandro Battaglino, oltre ai tecnici e ai rappresentanti degli sponsor che hanno reso possibile SkySpark: Reale Mutua, Sparco, Banca Fideuram, Sicmemotori, AircraftStudioDesign, Alisport, Alpi Aviation, Altair Engineering, REM, CFM Air e SG Fly Evolution. Il concetto è quello classico del veicolo elettrico alimentato da celle a combustibile e delle APU (Auxiliary Power Unit – Unità ausiliarie di potenza), non molto diverse da quelle che equipaggiano da tempo automobili e autobus.
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L'ex operaio compra un pezzo di Motorola

Rapahel Zanotti su Lastampa.it

Questa storia piacerebbe a Obama. Piacerebbe a tutti perché sa di successo, famiglia, sudore e radici. Questa è la storia di Mario Rizzante, nato operaio alla Fiat e finito imprenditore. Un imprenditore che si è appena comprato un pezzo della multinazionale Motorola.
L’azienda di Rizzante si chiama Reply, una società che offre consulenza, integrazione di sistemi e application management. Quando è nata, nel 1996, aveva dieci dipendenti. Oggi ne conta 2600, produce un fatturato di 240 milioni di euro (primi nove mesi del 2009) e ha un ritmo di crescita che la pone tra le prime in Europa. Ma lui, Rizzante, l’ex operaio della Fiat oggi imprenditore, presenta così la sua creatura: «Io sono quello con i capelli bianchi. Mia figlia Tatiana, amministratore delegato, è quella giovane che si occupa delle nuove tecnologie. Sergio Ingegnatti, l’altro amministratore delegato, è quello che ha il compito di tenere in quadro i conti. La squadra è tutta qui».

Per acquisire il pezzo di Motorola, il centro ricerche di Torino che contava all’attivo 339 persone tra ingegneri e ricercatori, Rizzante ci ha pensato un po’. «Mica si può fare così, tutto insieme. Un passo alla volta e si arriva. Noi siamo piemontesi», spiega. D’altra parte, è proprio un passo alla volta che Rizzante è arrivato dove è arrivato. Nella sua Valperga, dov’è nato, nel cuore dell’Alto Canavese, non è che i giovani avessero molte possibilità: il campanile più alto della zona in concorrenza con quello di San Maurizio Canavese, le vigne della collina di Belmonte, da una parte l’agricoltura, dall’altra l’attrazione della fabbrica. «Ho fatto le scuole professionali. A 16 anni in Fiat, come operaio».

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SkySpark, l'aereo a idrogeno

Via Vittorio Pasteris

skysparkUn aereo totalmente ecologico  dotato di un propulsore con celle a combustibile alimentate ad idrogeno. Si chiamerà SkySpark il nuovo velivolo della startup torinese DigiSky. realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Aeronautica e Spaziale del Politecnico di Torino

Il progetto totalmente ecosostenibile viene presentato oggi a Torino all’Environment Park ed è unico nel suo genere grazie a tecnologie innovative legate ad un motore elettrico a idrogeno, utilizzato per l’alimentazione delle celle a combustibile, che garantisce un impatto ambientale vicino allo zero.

SkySpark sarà un aereo ompatto e ultra leggero, che avrà un peso massimo di 600 chili con un’autonomia di due ore senza rifornimento rendendolo in grado di percorrere 500 chilometri ad una velocità vicina ai 300 km/h.

SkySpark vuole battere il record mondiale di velocità e durata per un aereo elettrico destinato al trasporto di persone, impiegando esclusivamente idrogeno come combustibile.

Il Centro ricerche Motorola passa a Reply

logomotorolaE’ ufficiale: i lavoratori del Centro Ricerche Motorola di Torino hanno approvato l’accordo sindacale che prevede il loro passaggio a Reply.  L’azienda torinese assumerà tutti gli ingegneri del Centro Motorola di Torino, a tempo indeterminato, mantenendo le condizioni contrattuali attuali.

E’ previsto un periodo di cassa integrazione durante il quale saranno individuati tutti gli strumenti necessari per collocare i lavoratori in mansioni equivalenti alla professionalità di ciascuno all’interno della Reply o in altre aziende del settore, con l’obiettivo di ridurre e possibilmente azzerare il numero di dipendenti a cui applicare eventuali ulteriori ammortizzatori.

Il Ministero allo Sviluppo economico ha comunque confermato la propria disponibilità a sostenere l’operazione mediante incentivi erogati a fronte di progetti condivisi, con la regia della Regione.

Chi non accetterà il nuovo posto potrà prendere l’incentivo all’esodo. «I lavoratori – spiega Cosimo Lavolta, segretario regionale della Uiltucs – hanno apprezzato lo sforzo che le istituzioni hanno fatto per sostenere il piano industriale. Il sindacato giudica positivamente la qualità di un accordo che garantisce l’occupazione, l’incentivo e gli ammortizzatori sociali per chi non potrà essere ricollocato. Questo accordo garantisce una prospettiva economica e sociale al territorio torinese per il valore che avrà in futuro l’information technology al posto della tradizionale industria manifatturiera».

Stelle della TurinVisione

Fabrizio Vespa su Repubblica

La musica torinese viaggia in continuazione sull’ asse Torino-Milano. Lo dicono i nuovi pendolari del piccolo schermo che ultimamente fanno la spola tra la Mole e la città della Moda. Per esempio Mao e i Santabarba, che da sabato scorso sono la band residente di Scalo 76, il programma musicale del pomeriggio di Rai2. Abbigliati come i Beatles di Sergent Pepper, sono una delle novità di punta di questo format in cui gli idoli del pop nostrano ed estero si mescolano al talk show e agli speciali su X-Factor. «Noi ci occupiamo di sonorizzare la puntata – racconta Mao – riproponendo un po’ il lavoro che facciamo con Duel e il Salotto, gli spettacoli dal vivo tra chiacchiera e video che organizziamo in alcuni locali di Torino. In televisione ci proponiamo con queste divise vistose e colorate per intonarci ad un certo clima burlesque: non avendo uno stacco coscia da competizione, abbiamo optato per un look da pirati-hippies».

Ogni sabato dalle 15,30 alle 17 la band torinese commenta in chiave musicale tutti i momenti salienti dello “scalo” televisivo e spesso il suo titolare viene chiamato anche a vestire i panni di opinionista: «Sono stato anche invitato ad intervenire su alcuni argomenti. La prima occasione, quella legata allo speciale su Adriano Celentano, è stata d’ obbligo: il supermolleggiato è stato l’ oggetto principe della mia tesi di laurea. In generale siamo molto contenti perché gli ascolti stanno premiando questa avventura che ci vedrà protagonisti sicuramente fino ad aprile, mentre a marzo licenzieremo finalmente il nostro disco». Riagganciandosi alla metafora di Surfing Torino – il documentario sulla vita artistica sabauda – la chiave di lettura dell’ attuale successo dei musicisti cittadini che stanno approdando sui network nazionali sembra proprio quella del “fare surf”, di scivolare sopra le onde del mercato, adeguandosi a situazioni e progetti molto diversi tra loro.

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L'innovazione nella PA segue diverse strade

La strada Microsoft In Friuli Venezia Giulia

Dematerializzazione documentale della Regione Friuli Venezia Giulia; l’Università di Roma Tre come punto di riferimento per portare il VoIp nella Pubblica Amministrazione e inaugurazione della prima scuola veramente hi-tech. Sono i tre progetti che il Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione ha realizzato con Microsoft Italia e gli enti coinvolti per creare delle best practice locali applicabili su scala nazionale.

“L’accordo con Microsoft è stato sottoscritto ad agosto del 2008 e oggi ne vediamo i risultati” dice Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione, alla vigilia dell’incontro a Palazzo Chigi con Silvio Berlusconi per discutere dei provvedimenti da portare avanti su scala nazionale per il piano e-Government 2012. “Allo Stato non è costato nulla perché Microsoft Italia ha messo a disposizione risorse e competenze senza ricevere compenso, se non il ritorno di immagine. Il nostro obiettivo è replicare questi modelli di innovazione su scala nazionale. In questo caso l’operazione sarà a carico dello Stato”.

Il Veneto sceglie il software libero

Il Consiglio Regionale del Veneto a novembre dello scorso anno ha deliberato una norma “in materia di pluralismo informatico, diffusione del riuso e adozione di formati per documenti digitali aperti e standard nella società dell’informazione”. Se da una parte tale norma punta ad avere una riduzione della spesa pubblica, dall’altra si propone di avviare un serio sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica con relativa eliminazione di tutte quelle barriere informatiche che possano interferire con lo sviluppo stesso.

La legge si pone come obiettivo principale la diffusione e l’utilizzo di formati aperti privilegiando l’utilizzo di software Open Source. La normativa interessa non solo gli enti pubblici ma anche enti privati controllati direttamente e non dalla regione Veneto.

Verranno utilizzati formati aperti per la diffusione dei documenti in formato multimediale e per la gestione delle basi di dati, al fine di garantirne l’accessibilità. Inoltre specifica che qualora ci si dovesse dotare di software proprietario bisognerà presentare valide motivazioni che indichino dettagliatamente i motivi per i quali non si è potuto scegliere software Open Source.

Innovazione, pensare, dire, fare

Si terrà a Roma, lunedì 26 gennaio, all Camera dei Deputati – Sala del Cenacolo, il Convegno 'Innovazione: pensare, dire, fare'. E' tempo di cambiamento e di innovazione, dicono gli organizzatori, spiegando che l'obiettivo è di far politica per l'innovazione del sistema-Paese.

“Sapere, tecnologia, ricerca sono le leve per rispondere alla crisi. C’è bisogno di un nuovo approccio ai vecchi problemi mentre una parte della società è attaccata a vecchi schemi.”

I lavori verranno introdotti da Paolino Madotto (Rete dell'Innovazione). Modera Alessandra De Santis. Interverranno P. Filippetti, P. Masini, A. Ranieri, O. Giovanelli, V. Peluffo, F. Raciti, S. Fassina, W. Tocci, R. Barberio, P. Bersani*.

Prevista anche la partecipazione di Luigi Vimercati,  senatore del Pd e segretario della Commissione lavori pubblici e comunicazioni. Le conclusioni spetteranno ad Alfredo Reichelin.

In un documento gli organizzatori hanno fatto il punto sull’attuale situazione del mercato italiano, delineando quelli che potrebbero essere gli interventi atti a migliorare e incentivare il lavoro di imprese e organizzazioni in questo settore.

“…Gli strumenti che abbiamo a disposizione dalle tecnologie hanno sconvolto non solo la nostra vita quotidiana ma anche la nostra percezione delle distanze, del tempo di lavoro, della vita lavorativa. Come l’invenzione della ruota ha “imposto” la nascita del commercio, così la nascita della Rete ha “imposto” la nascita dell’economia della conoscenza: l’economia di Rete”.

 Per entrare nell’economia della conoscenza è tuttavia necessario un cambio di paradigma. Non bastano, hanno spiegato, aggiustamenti congiunturali, soluzioni parziali o interventi straordinari. Occorre intervenire progressivamente su tutto il sistema.

Cambiare paradigma è possibile se tutta la società è coinvolta in prima persona.

Per maggiori informazioni

 

CriticalCity vince i Kublay Awards

Via Vittorio Pasteris

CriticalCity ha vinto i Kublai Awards 2009

CriticalCity è una piattaforma di riqualificazione urbana ludica e partecipata. E’ un progetto innovativo per mettere al centro i cittadini e trasformarli in motore attivo della trasformazione sociale, culturale e fisica del territorio urbano. Molti cittadini non sono soddisfatti della condizione della propria città, molti la vivono a fatica, la subiscono ma non sanno da dove cominciare, non hanno a disposizione uno strumento semplice per poter agire direttamente sulla propria città e fare qualcosa – anche di piccolo – per cambiarla, per renderla più vivibile, migliore. CriticalCity risponde al bisogno di potersi impegnare per la propria città e pensa che il modo più efficace per riuscire in questo sia di trasformare questa attività in un gioco.

Building Europe of Knowledge

Il prossimo 28 gennaio, si svolgerà, presso il Salone d’Onore del Castello del Valentino di Torino, il convegno “Building Europe of Knowledge: regional and European Networks promoting integration between education, research and innovation”. L’evento intende fornire un aggiornamento sull’ European Institute of Innovation and Technology, in vista della pubblicazione dei primi bandi per la selezione delle Comunità della Conoscenza e dell’Innovazione (KICs), prevista per la primavera del 2009.

Le KICs saranno basate su partenariati transnazionali di eccellenza tra università, istituti di ricerca e imprese, che rappresenteranno poli integrati di competenze e di risorse in settori particolarmente strategici per l’Unione Europea (cambiamento climatico, energia rinnovabile, ICT).

La giornata del 28 gennaio presenterà nella mattinata, un quadro aggiornato sugli obiettivi e attività dell’ EIT con l’intervento di funzionari della Commissione Europea e dell’EIT Executive Committee. La Tavola Rotonda del pomeriggio fornirà invece un momento di confronto sull’esperienza di reti europee già esistenti al fine di individuarne i punti di forza trasferibili nelle KICs.

La giornata è organizzata dal Politecnico di Torino in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino.

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