A Torino il Prix Italia numero 61

Torino citta’ dei media dal 20 al 26 settembre. Parte la 61/a edizione di Prix Italia, concorso internazionale organizzato dalla Rai. In lizza, oltre 250 programmi di 46 Paesi di tutto il mondo, che saranno vagliati da 11 giurie e concorreranno per 6 premi per la radio, 6 per la tv, 2 per il web e 4 riconoscimenti speciali.

Il meglio delle produzioni in rassegna alla 61esima edizione della manifestazione sara’ disponibile per il grande pubblico sul sito ufficiale che include un canale streaming dedicato. Sara’ possibile seguire i dibattiti e gli incontri su presente e futuro dei media mediante dirette realizzate dal Prix Italia con la collaborazione di Rainet e del Centro di Produzione Tv Rai di Torino.

Glomera e University.it insieme

glomeraGlomera ha siglato una partnership con University.it, la più importante comunità universitaria indipendente in Italia.

Gli studenti che si collegano a University, all’indirizzo www.university.it/webtv trovano infatti ‘il total embed’ sviluppato da Glomera, che consente di creare e gestire in pochi click la propria webtv interattiva, gratuita o premium, per trasmettere in diretta e in differita, dal proprio sito.

Il Total embed è uno strumento chiavi in mano, gratuito e perfettamente integrabile all’interno di qualsiasi portale: siti fornitori di servizi, social network, portali di informazione, blog. Non sono necessari investimenti in infrastrutture tecnologiche quali server e banda, per integrare il “total embed” all’interno del proprio sito e disporre di un servizio professionale e perfettamente personalizzabile, anche dal punto di vista stilistico.

Torino la prossima capitale del cinema ?

Ida Ferrati su Blogosfere cultura

Il Bene e il Male, serie poliziesca di Rai Uno con Gianmarco Tognazzi e Bianca Guaccero, in onda il lunedì, è ambientata a Torino. Così come nel recente passato altre famosissime fiction quali Elisa di Rivombrosa, La contessa di Castiglione, Vivere e Cento vetrine. Per parlare soltanto di serie televisive. Perché le produzioni totali (fiction, film, documentari, animazione e pubblicità) che dal 2000 hanno avuto come location Torino sono 366.

Ma perché proprio Torino? La prima risposta sta in quattro lettere: FCTP ovvero Film Commission Torino Piemonte ente senza fini di lucro, che lavora in modo esemplare a supporto delle produzioni.

L’ Ente, nato nel 2000, è stato voluto e sostenuto finanziariamente dal comune di Torino e dalla Regione Piemonte.

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Digitale terrestre, prime sconfitte

Aldo Grasso sul Corriere

Un dubbio, un forte dubbio, sta serpeggiando fra gli operatori del settore: a Mediaset qualcuno non ci dorme la notte; in Rai dicono che non è colpa loro, che se non ci fosse stata di mezzo l’imposizione dell’Unione europea…; al ministero rassicurano, non potendo fare altro. Il dubbio nasce dal fatto che, dopo infiniti rimandi, il digitale terrestre incontra più difficoltà del previsto e che, alla fine, rischia di rivelarsi per quello che è: una tecnologia obsoleta, costosa, limitata. Quello che l’ex ministro Gasparri presentava come il Paradiso terrestre delle comunicazioni pare ogni giorno di più un inferno. La messa in opera del Dtt è in sofferenza, come testimonia la Sardegna, dopo lo switch off di ottobre, lo spegnimento della tradizionale tv analogica e il passaggio coatto alla nuova tecnologia. In molte zone ci sono seri problemi di ricezione: non si vede ancora il nuovo ma non si vede più neanche il vecchio. Della nuova situazione ha approfittato Sky, aumentando il normale trend dei propri abbonamenti sull’isola. Che il passaggio da una tecnologia di vecchio tipo a una nuova comportasse una serie di problemi lo si sapeva, succede in tutti i campi. C’è molta confusione sui decoder (quelli comprati a minor prezzo non danno garanzie di affidabilità, alcuni non hanno nemmeno gli standard europei e quindi non riescono a captare le frequenze Vhf, su cui trasmette la Rai), la sintonizzazione dei canali non è impresa facile, molte antenne vanno sostituite o ripuntate e comunque liberate dei vecchi filtri. Nei centri urbani i risultati cominciano a dare i loro frutti e dove prima si vedevano 20 o 25 canali adesso se ne possono vedere 80, con una migliore qualità dell’immagine. Ma i veri problemi di fondo sono altri, due in particolare. La tecnologia del Dtt è una tecnologia pesante, ha bisogno di molti trasmettitori, più potenti e più capaci dei mille e mille vecchi tralicci con cui, in cinquant’anni di storia, la Rai è riuscita a «illuminare» l’intero Paese.

Stelle della TurinVisione

Fabrizio Vespa su Repubblica

La musica torinese viaggia in continuazione sull’ asse Torino-Milano. Lo dicono i nuovi pendolari del piccolo schermo che ultimamente fanno la spola tra la Mole e la città della Moda. Per esempio Mao e i Santabarba, che da sabato scorso sono la band residente di Scalo 76, il programma musicale del pomeriggio di Rai2. Abbigliati come i Beatles di Sergent Pepper, sono una delle novità di punta di questo format in cui gli idoli del pop nostrano ed estero si mescolano al talk show e agli speciali su X-Factor. «Noi ci occupiamo di sonorizzare la puntata – racconta Mao – riproponendo un po’ il lavoro che facciamo con Duel e il Salotto, gli spettacoli dal vivo tra chiacchiera e video che organizziamo in alcuni locali di Torino. In televisione ci proponiamo con queste divise vistose e colorate per intonarci ad un certo clima burlesque: non avendo uno stacco coscia da competizione, abbiamo optato per un look da pirati-hippies».

Ogni sabato dalle 15,30 alle 17 la band torinese commenta in chiave musicale tutti i momenti salienti dello “scalo” televisivo e spesso il suo titolare viene chiamato anche a vestire i panni di opinionista: «Sono stato anche invitato ad intervenire su alcuni argomenti. La prima occasione, quella legata allo speciale su Adriano Celentano, è stata d’ obbligo: il supermolleggiato è stato l’ oggetto principe della mia tesi di laurea. In generale siamo molto contenti perché gli ascolti stanno premiando questa avventura che ci vedrà protagonisti sicuramente fino ad aprile, mentre a marzo licenzieremo finalmente il nostro disco». Riagganciandosi alla metafora di Surfing Torino – il documentario sulla vita artistica sabauda – la chiave di lettura dell’ attuale successo dei musicisti cittadini che stanno approdando sui network nazionali sembra proprio quella del “fare surf”, di scivolare sopra le onde del mercato, adeguandosi a situazioni e progetti molto diversi tra loro.

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Mediapedia, l'enclopedia dei media in rete

Nell’ambito degli incontri promossi da Sottodiciotto Filmfestival 2008 la Fondazione per la Scuola della
Compagnia di San Paolo presenta con l’Università degli Studi di Torino, cattedra di Storia e teoria dei media, il portale on line Mediapedia: uno strumento per pensare ( o ripensare) al rapporto tra media e insegnamento nelle scuole superiori e un progetto di collaborazione attiva con gli insegnanti.

Il titolo dell’incontro è “Educare ai media, educare con i media. Presentazione del progetto Mediapedia”, si svolgerà il 4 Dicembre 2008 alle ore 16.30 presso il Centro di Produzione RAI, Sala del Museo della radio e della televisione in Via Verdi 16 a Torino

Sviluppato dal lavoro congiunto della Fondazione per la Scuola e della cattedra di Storia e teoria dei media dell’Università di Torino, Media-Pedia è un progetto che prevede uno sviluppo progressivo attraverso la collaborazione continua con il mondo della scuola. Gli insegnanti interessati possono contribuirvi sia proponendo osservazioni, critiche e integrazioni alle informazioni che vi sono contenute sia offrendo esempi di pratiche didattiche e commentando i suggerimenti e le pratiche proposte da altri.

Il patrimonio di sapere così elaborato, a partire da un primo nucleo di voci che saranno disponibili in coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico, sarà costantemente in crescita ma sempre sotto la responsabilità scientifica di esperti riconosciuti. Può essere sia utilizzato dall’insegnante per la propria informazione e formazione sia usato per costruire unità didattiche da usare con le classi.

La Bibliomediateca Rai di Torino

La Bibliomediateca Rai – Centro Documentazione “Dino Villani” èaperta al pubblico, ai professionisti del settore, ai professori e agli studenti, con dieci postazioni dalle quali è possibile consultare il Catalogo Multimediale, per visionare o ascoltare tutto l’archivio radiofonico e televisivo della Rai e i principali spot da Carosello ai vincitori di Cannes.

La Bibliomediateca ha rilevato tutto l’archivio della Sipra e possiede attualmente:

  • 8.000 libri su Televisione, Radio, Teatro, Cinema, Giornalismo, Marketing, Pubblicità, Design, Mercato pubblicitario, Scienze Sociali, Economia Politica;
  • 70 riviste specializzate italiane e straniere, tra le quali: Micro-Macro Marketing, Sociologia della comunicazione, Prima Comunicazione, Gulliver, Largo Consumo, Millecanali, Ikon, Campaign, Advertising Age, International Communication Gazette, Media Culture & Society, ect.;
  • tutta la collezione cartacea del Radiocorriere;
  • raccolte storiche della Rai come L’approdo letterario, L’approdo musicale, Terzo Programma.

Inoltre, in quanto Centro Documentazione “Dino Villani”, la Biblomediateca raccoglie e conserva libri, locandine, manifesti, ritagli stampa e cartoline collezionati da Dino Villani, oltre a 2.500 manifesti pubblicitari digitalizzati e consultabili attualmente sul Catalogo Multimediale, a seguito del loro affidamento al Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli.