Da Ultramundum la Luna in 3D

Via Nova 24

“Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’umanità” fu la celebre frase coniata da Neil Armstrong prima di appoggiare il piede sulla Luna, il 21 luglio 1969: un evento storico visto in diretta televisiva mondiale da 600 milioni di telespettatori, evento fortemente voluto dal presidente John Fitzgerald Kennedy, una vittoria degli Stati Uniti nella corsa alla Luna con l’Unione sovietica.

Quarant’anni dopo, in occasione del 40° anniversario dello sbarco dell’uomo sulla Luna, l’Italia propone nella veste della Fondazione Ultramundum, per la prima volta al mondo, una nuova “conquista virtuale”, tecnologica, futuribile, aperta a tutti, in 3D interattivo, facendo rivivere quella formidabile epopea.

La Fondazione , ente di ricerca no-profit, impegnata nella realizzazione di una piattaforma standard per il 3D ad
alte prestazioni, presenta la versione 2.0 del modello tridimensionale interattivo dell’intera Luna: una sfida da vincere, come all’epoca della “corsa allo spazio” degli anni ’60.

“Faster than Google, better than Nasa” potrebbe essere lo slogan ufficiale di questo progetto, per il desiderio di arrivare prima della potente corporation americana ad offrire il modello 3D real-time interattivo dell’intera Luna, e per la sfida di realizzare un ambiente completo, senza i “buchi” che sono presenti in Nasa WorldWind, il visualizzatore planetario dell’Agenzia spaziale americana. “Noi ammiriamo Google”, dice il presidente della Fondazione Fulvio Dominici Carnino, “e siamo quindi davvero orgogliosi di aver realizzato questo prodotto italiano prima che loro inserissero la stessa cosa nella piattaforma Google Earth”.
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Blitz Fiat per Bertone

Via Repubblica Torino

L´uomo di Detroit alla guerra di Grugliasco. L´idea che Sergio Marchionne potesse scendere in campo in «zona Cesarini» per conquistare la fabbrica della signora Lilli, era considerata una follia fino a domenica scorsa. Quando invece l´ad del Lingotto è inaspettatamente giunto in azienda per un rapido giro dello stabilimento, accompagnato da uno dei commissari straordinari che hanno il compito di trovare un acquirente per la fabbrica di corso Allamano. Una visita con pochi testimoni, che è servita a Marchionne per capire se e in quali tempi l´azienda fondata da Nuccio Bertone potrà diventare uno dei poli produttivi della futura Fiat.
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Il Polo ICT piemontese

Permettere alle nostre un reale salto competitivo ed effettive opportunità di business a livello locale e internazionale è l’obiettivo del Polo di Innovazione ICT, coordinato su incarico della Regione dalla Fondazione Torino Wireless e presentato il 14 luglio a Torino, nei locali di Villa Gualino, alla presenza dell’assessore regionale all’Industria, Ricerca e Innovazione, Andrea Bairati.

Al momento sono oltre 70 i soggetti che hanno manifestato interesse a entrare nel Polo: 50 piccole, 7 medie, 8 grandi aziende e 8 enti di ricerca privati o pubblici per un totale, considerando le sole pmi, di circa 1.700 addetti e 200 milioni di euro di fatturato. Le grandi imprese che hanno dimostrato interesse, comprendendo grosse multinazionali, coinvolgono oltre 60.000 addetti per un fatturato di circa 32 miliardi.

Tutti i progetti interessano diversi settori prioritari per l’economia piemontese, come l’energia, la sanità, l’infomobilità, il multimedia. Per il primo anno di attività saranno sviluppate due linee che in questi mesi sono emerse dall’interazione con le aziende: i sistemi innovativi per la raccolta e la gestione di dati ed informazioni (terminalistica), che possono trovare applicazione, ad esempio, nei pagamenti contact-less, nel monitoraggio a distanza di ambienti o di consumi, nella tracciabilità di oggetti e persone; il Business process management, inteso come metodologie, strumenti e sistemi software avanzati ed integrati per la gestione di processi, tanto in ambito aziendale (sistema di gestione della qualità, degli ordini, etc) quando per applicazioni nel campo della sanità, dell’e-learning, del banking.

I governi e l'innovazione

Via Massimo Russo

Eric Schmidt, l’amministratore delegato di Google, chiacchiera con Jeff Jarvis che ad Aspen gli chiede quale sarà il futuro dell’economia dopo la crisi. Ma non è per questo che vi consiglio di vedere il video di Schmidt, quanto perché in due punti del discorso il ceo di Google si sofferma sul rapporto tra innovazione e governo.

“I governi”, afferma, “non sono particolarmente capaci di gestire il cambiamento

E poi:  “Google ha avuto questo successo in primo luogo per la natura aperta di Internet. Se ci fossero stati fondatori brillanti come Sergey [Brin] e Larry [Page], [operanti però] in un ambiente difficile e molto regolato, il progresso sarebbe stato assai più lento” (dal minuto 3:30 in poi).

Dice cose in via di principio condivisibili, ma significative da riascoltare nel giorno in cui il dipartimento di Giustizia ha ufficializzato l’avvio dell’azione antitrust per Google Books. Con un’iniziativa che in teoria dovrebbe proprio rispondere al principio di mantenere la rete un luogo aperto a tutti e in cui non vi siano rendite di posizione non scalzabili dagli innovatori.

A Torino il turismo industriale

Si chiama turismo industriale: anziche’ chiese, monumenti e musei si passeggia per fabbriche e officine, per imparare qualcosa sulla produzione degli oggetti di tutti i giorni e farsi affascinare da innovazioni tecnologiche o di design. Se la fabbrica in questione, poi, e’ un vero pezzo di storia della citta’, visitarla e’ quasi una tappa obbligata: come per le officine di Fiat Mirafiori, che fino al 4 dicembre aprono al pubblico un venerdi’ al mese, per le visite guidate dell’associazione Turismo Torino.

Tre ore di tour con cuffie e occhiali protettivi, proprio come i lavoratori che in fabbrica ci vanno ogni giorno: a bordo di un trenino elettrico, e con le costanti spiegazioni delle guide Fiat, i visitatori sfileranno fra le linee di montaggio auto e quelle di lastratura, per poi finire, dopo aver osservato le varie fasi della produzione di una macchina, al Mirafiori Motor Village, l’unico centro polivalente al mondo dove e¿ esposta tutta la gamma di auto Fiat, Lancia, Alfa Romeo e veicoli commerciali. Le date disponibili per il tour, che accetta poche decine di visitatori per volta, sono il 17 luglio, l’11 settembre, il 2 e il 23 ottobre, il 13 novembre e il 4 dicembre: si parte da piazza Castello, di fronte allo Iat all’angolo con via Garibaldi, alla volta di corso Agnelli, per 10 euro a testa.

Per informazioni e per prenotare, www.turismotorino.org/visite_guidate, sezione ”Speciale Fiat”, oppure presso gli Iat di Torino e provincia. (ANSA).

I sottogruppi su Linkedin di Torino Valley

Linkedin permette da pochi giorni di creare dei sottogruppi nei suoi gruppi.
Torino Valley non si è fatta scappare l’occasione di creare i primi sottogruppi nel gruppo generale di Linkedin dedicato a Torino Valley.

I primi tre gruppi sono dedicati a ICT, Biotech e Energia. Aspettiamo suggerimenti per aprire altri sottogruppi tematici o aziendali o di ex-allievi …

Lavoratori della conoscenza: il libro

Torino, come la società italiana nel suo complesso, conosce da anni e anni un vasto e generalizzato processo di terziarizzazione. Il profilo di quello che un tempo è stato il più nitido e coeso modello urbano a forte impronta industriale si è stemperato, concedendo progressivamente spazio a un impasto più composito, eterogeneo e sfumato.
Come in un gioco di chiaroscuri, nella Torino contemporanea le linee della concentrazione produttiva dell’industria risaltano per contrasto con l’arcipelago un po’ indistinto dell’universo terziario, dove tuttavia alcune identità specifiche si sono già formate e convivono, anche se spesso ancora confusamente nella nostra percezione.

Tra queste identità vi sono i lavoratori della conoscenza, solitamente assimilati con il grappolo di produttori scientifici di altissima specializzazione che lavorano in laboratori sofisticati ad alta densità di investimento. Al contrario, i knowledge workers costituiscono uno strato affatto esiguo di operatori – che lavorano individualmente o in gruppo, all’interno di imprese o in forme associative, con rapporti di lavoro autonomi o subordinati – coinvolti in un processo di elaborazione, organizzazione e diffusione del sapere. Ma qual è il denominatore comune per questi lavoratori dai profili apparentemente disparati? Che rapporto hanno con le metropoli? Qual è il loro peso reale nell’economia locale? E che forma assumono due terreni chiave in cui operano – il design e la creatività – nelle due maggiori città ex industriali del Nordovest, Torino e Milano? Le tre ricerche presentate in questo volume, offrono spunti di riflessione e propongono chiavi di lettura nuove per dare una prima risposta a tali quesiti e ragionare intorno a dimensioni sempre più importanti per il futuro della città.

La pubblicazione scaricabile

Fiat, altra cassa integrazione per gli impiegati

da torino.repubblica.it

Altre 13 settimane di cassa integrazione agli Enti centrali della Fiat di Mirafiori e Balocco, dopo quelle cominciate a maggio e che si concluderanno a fine luglio.
Il provvedimento dal 24 agosto al 22 novembre riguarderà 345 addetti tra operai e impiegati. Lo ha annunciato l’azienda ai sindacati ai quali ha comunicato che alla ripresa dell’attività dopo la pausa estiva, la cig interesserà per una settimana dal 24 al 30 agosto tutti i 4400 addetti del comparto. Cassa integrazione per tutti gli addetti anche tutti i venerdì dei mesi di settembre, ottobre e novembre.
“Per la seconda volta la Fiat annuncia 13 settiname di cassa integrazione agli Enti centrali, anche se questa volta il numero degli addetti è inferiore a quello precedente – commenta per la Fismic il segretario regionale piemontese, Vincenzo Aragona – è necessario, pertanto, che l’azienda individui un possibile ricorso alla mobilità per ridurre così l’impatto della cig sui lavoratori.

Nitrogen Workshop a Torino

Dal 28 giugno al 1° luglio 2009 avrà luogo a Torino, presso Torino Incontra  la 16° edizione del ‘Nitrogen Workshop’, un convegno internazionale incentrato su tematiche inerenti l’uso dell’azoto in agricoltura, elemento chiave per alimentare le piante coltivate e per regolare l’equilibrio degli ecosistemi agricoli e naturali.Parteciperanno all’incontro 350 scienziati provenienti da 40 diversi Paesi di tutto il mondo. Al convegno si incontreranno esperti di diversi campi: agronomi, biologi modellisti, fisiologi vegetali, esperti di scienza del suolo e di microbiologia. Saranno presenti anche figure che operano sul territorio a diretto contatto con gli agricoltori, quali tecnici di organizzazioni professionali agricole, industriali di ditte produttrici di fertilizzanti, funzionari politici con il compito di definire le linee di indirizzo della politica locale

Tra i molti temi trattati sono di particolare rilievo quelli inerenti le tecniche di mitigazione degli effetti negativi indotti dai cambiamenti climatici, che dimostrano come l’agricoltura sia attore protagonista sulla grande scena planetaria nella lotta ai cambiamenti climatici

Saranno anche presentati studi specifici: uno, in particolare, sarà incentrato sui lombrichi, organismi alleati degli agricoltori nella gestione degli ecosistemi agrari e per le loro capacità di incorporare nel suolo i residui vegetali e stimolare l’attività dei funghi e batteri del suolo, ma capaci di emettere dal loro intestino grandi quantità di gas serra, e sono in questo paragonabili a
quanto si osserva per i grandi bovini, da sempre sorvegliati speciali nelle valutazioni sulle emissioni di gas serra

Altro ruolo di primo piano nel congresso sono le valutazioni sull’opportunità agronomica e ambientale dell’impiego delle colture da energia e della digestione dei reflui zootecnici per la produzione di biogas, quali possibili alternative all’uso dei combustibili fossili. Il tema specifico di questa edizione, organizzata congiuntamente dal Dipartimento di Agronomia, Selvicoltura e gestione del territorio dell’Università di Torino e dal Dipartimento di Produzione Vegetale dell’Università di Milano, saranno le relazioni tra
diverse scale di studio e di applicazione: da quella microscopica che mira a individuare e comprendere i processi a quella macroscopica di indirizzo delle pratiche di coltivazione a livello di campo coltivato, considerando sia le scelte operative che interessano l’azienda agricola, sia quelle che coinvolgono il destino dell’azoto a livello di grande territorio.

Il sito del Nitrogen Workshop