CUSUMANO: I VINI BIANCHI DI COLLINA ANNUNCIANO LA PRIMAVERA

“Siamo andati contro corrente – racconta Diego Cusumano – Abbiamo scelto di tenere su parte della proprietà i bo- schi e la macchia mediterranea tipica della zona. Così i vigneti ricordano un mosaico. Anche questo contribuisce allaqualità del vino”.

La vendemmia 2022 racconta vini unici, figli di un’estate di grandi contrasti CUSUMANO: I VINI BIANCHI DI COLLINA ANNUNCIANO LA PRIMAVERA Angimbé dalla Tenuta Ficuzza a 700 metri e Shamaris dalla Tenuta Monte Pietroso a 400 metri La primavera in Sicilia si fa annunciare dalle nuove annate di due vini bianchi distintivi provenienti da territori collinari, entrambi in provincia di Palermo: Tenuta Ficuzza, all’interno dell’area protetta dove sorge anche la Reggia di caccia voluta da Re Ferdinando IV di Borbone e Tenuta Monte Pietroso a Monreale, il borgo noto per il Duomo che è stato riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. A Ficuzza origina la storia vinicola di Cusumano.

La tenuta si trova all’interno della riserva naturale orientata “Bosco della Ficuzza”, a Piana degli Albanesi, su colline che superano i 700 metri sul livello del mare. Questo fa sì che ci sia una buona escursione termica: di giorno fa caldo per via dell’esposizione al sole dei vigneti, la sera la temperatura cala, complice il vento di collina. Qui, Angimbé Terre siciliane IGT nasce dal matrimonio di uve di Insolia al 70% e chardonnay al 30% provenienti da parcelle di vigneti allevati in collina ad una altitudine di 700m slm, esposti a sud-est i primi e ad est i secondi, con una densità di ceppi pari a 5000 piante per ettaro con una resa pari a 60 ettolitri. La raccolta viene effet tuata nella prima decade di settembre esclusivamente a mano in cassette.

“Siamo andati contro corrente – racconta Diego Cusumano – Abbiamo scelto di tenere su parte della proprietà i bo- schi e la macchia mediterranea tipica della zona. Così i vigneti ricordano un mosaico. Anche questo contribuisce allaqualità del vino”.

 

 

Shamaris
Shamaris

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Scopri l’Italia che non sapevi: le Regioni italiane del turismo 

Scopri l’Italia che non sapevi”: le Regioni italiane insieme per una strategia di promozione turistica    

“Scopri l’Italia che non sapevi”: le Regioni italiane insieme per una strategia di promozione turistica

Le Regioni Italiane fanno il punto. Nuovi asset si stanno valorizzando come il turismo nautico e il bike, pensando già al 2023 con la montagna e il golf. Ampio spazio anche alla premiazione del contest #LitaliaCheNonSapevi: a partecipare sono stati in 676 con 4436 opere tra foto, video, racconti e podcast.

Dopo la tappa al TTG di Rimini, la strategia di promozione turistica “Scopri l’Italia che non sapevi” facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2020 del Ministero del Turismo torna dove tutto è iniziato, a Milano.

Il progetto nato da un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo – coordinata dalla Regione Abruzzo – della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT, presenta nuove fasi di sviluppo che le Regioni Umbria, Marche, Emilia-Romagna – in qualità di capofila – stanno portando avanti per la valorizzazione degli asset quali i borghi, il turismo lento e quello turismo attivo.

L’appuntamento meneghino si pone subito come evento nel quale annunciare quelli che sono i vincitori del contest #LitaliaCheNonSapevi andato avanti per tutta l’estate, volto a raccontare un’Italia più nascosta, fatta di località meno note. Sono 21 i vincitori, uno per ogni regione, premiati con 500 euro ciascuno. A partecipare sono stati in 676 per un totale di 4436 opere divise in 3789 foto, 451 video, 184 racconti e c’è spazio, per la prima volta in assoluto, anche per i poadcast: 12.

L’Italia vista dal mare, scopri dove ti porto”, un piano di rilancio della navigazione lungo le coste italiane con una proposta di rotte e itinerari nautici alla scoperta dell’immenso patrimonio storico, culturale, artistico, naturalistico ed enogastronomico dell’entroterra costiero e delle acque interne dell’Italia.

 

“Scopri l’Italia che non sapevi”

E poi attenzione al cicloturismo con “Le vie del Bike” che vuole unire tutto lo stivale in 4.000 km. Un unico itinerario da percorrere ognuno con i propri ritmi, ognuno con la propria bici, magari in un’unica vacanza o no. Dalle Alpi al Mediterraneo, toccando tutte le isole. Un abbraccio collettivo italiano, qualcosa di inclusivo, che unisca e non divida, metafora di quelle che sono le peculiarità del nostro Paese.

Si può percorrere con qualunque bici, da quelle più sportive fino a quelle classiche da cicloturismo. È per la maggior parte su strade secondarie asfaltate, strade bianche e sterrate. Viene fornita una mappa altimetrica e la mappatura dell’itinerario prevede anche l’indicazione dei servizi e punti di interesse lungo il percorso, ovvero, bike hotel, negozi di bici per assistenza meccanica, noleggio, ristoranti, bar e attrazioni culturali.

Le Vie del Bike si configura come virtuoso esempio di “neverending tourism” (neverending cycling) diventando così potente strumento di valorizzazione e comunicazione dei territori italiani nel mondo senza soluzione di continuità tra virtuale e reale.

Tenuta de l’Annunziata e lo straordinario Bosco Bioenergetico

Tenuta de l’Annunziata, l’oasi verde di Uggiate Trevano, a pochi chilometri da Como e dal suo celebre lago, immersa in un straordinario Bosco Bioenergetico , un luogo energetico a un passo dal lago, dove godere di una connessione continua con la natura che lo circonda.

” Lascia che il mondo che ti circonda sia colorato da sfumature calde, luminose, dove il silenzio è rotto dal tintinnare di una natura intima ed abbondante, quel dolce sentire, quel dolce riposo, è dove il tuo cuore ha quiete”.

Tenuta de l’Annunziata, l’oasi verde di Uggiate Trevano, a pochi chilometri da Como e dal suo celebre lago, immersa in un straordinario Bosco Bioenergetico , un luogo energetico a un passo dal lago, dove godere di una connessione continua con la natura che lo circonda. Qui ci si muove camminando a piedi in un Bagno di foresta, pratica che affonda le proprie origini nella tradizione giapponese e consiste in un’immersione consapevole fra le piante secolari per ripristinare il proprio equilibrio psicofisico, e la Camminata contemplativa pensata per esplorare a fondo i cinque sensi ed entrare ancora di più in contatto con se stessi, attraverso esercizi di meditazione. Il bosco d’autunno è caratteristico non solo per il poetico foliage, con le sue sfumature dorate, ma anche per i frutti che sa offrire, perfetti per un’appagante sosta gourmet.

 

Tenuta de l'Annunziata
Tenuta de l’Annunziata

TENUTA DE L’ANNUNZIATA

Natural Relais nato dal recupero di un’antica proprietà a lungo abbandonata, la Tenuta si trova nel territorio di Uggiate Trevano, a circa venti minuti dalle sponde del Lario e dalla città di Como. Da sempre meta di escursioni da parte degli abitanti della zona per via delle ampie aree boschive, la Tenuta è stata acquistata nel 2007 dalla famiglia Guffanti-Pezzoli che in pochi anni l’ha trasformata in un’oasi di pace votata all’accoglienza sostenibile e alla valorizzazione del patrimonio ambientale nel quale è immersa.  La filosofia che permea l’intera proposta è espressione di una concezione olistica del benessere che trova il suo massimo compimento proprio nel rapporto uomo-natura. Quattro le anime di Tenuta de l’Annunziata: il Relais (con venti camere), il Ristorante Quercus, la SPA e il Bosco Bioenergetico.

Salotto Belvedere

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Una visita alla grande Muraglia Piemontese di Fenestrelle

Passeggiare lungo le antiche mura è affascinante, si respira la storia di questo luogo. L’accesso ai palazzi e ai sotterranei della muraglia, vi daranno modo di immedesimarvi in un tempo ormai passato. Buon percorso!

La grande fortezza è anche detta la grande muraglia piemontese, si trova in Piemonte in Val Chisone, roccaforte di difesa contro la discesa degli eserciti dalla Francia, è il complesso fortificato più esteso d’Europa ed è seconda solo dopo la Grande Muraglia Cinese. Le sue mura sono di una lunghezza di oltre tre chilometri, e raggiungono un’altitudine di 1.800 metri.

I lavori di costruzione iniziarono intorno al 1728 e ci vollero 122 anni per terminarlo. Il forte fu un contingente militare mantenendo sempre la sua funzione difensiva. Oggi diversamente è divenuto un luogo da visitare e valorizzare perché unico al mondo: “E’ la nostra muraglia italiana” ed è un modello incredibile di architettura militare.

Quando visitare Il Forte di Fenestrelle

D’estate il panorama è a perdita d’occhio sulla valle e delle montagne, ed offre varie possibilità di visita per ogni tipo di turista. L’esperienza più intensa dura circa sette ore offrendo tutto il giro della struttura. Si parte al mattino alle ore 9 e il rientro è nel tardo pomeriggio.

 

 

Questo tipo di escursione è adatta a chi ha un minimo di allenamento, si sale infatti fino a quota 1.800 metri di altitudine dove finisce la fortezza, per visitare minuziosamente il Forte delle Valli e ci si addentra anche all’interno della bellissima pineta che costeggia il Forte di Fenestrelle.

Ma niente paura c’è una soluzione meno impegnativa, con la partenza alle ore 10 del mattino o alle 15 del pomeriggio, per un tour all’interno del Forte di Fenestrelle che privilegia e approfondisce la storia e la cultura della valle.

Se il tempo è tiranno esiste la visita da un’ora con partenza alle 10.

Qui tutte le info: https://www.fortedifenestrelle.it/le-visite/

I volontari dell’associazione Progetto San Carlo- Forte di Fenestrelle Onlus si occupano della gestione delle Visite all Fortezza, offrendo la visita guidata in lingua inglese, francese o tedesca.

 

 

Passeggiare lungo le antiche mura è affascinante, si respira la storia di questo luogo. L’accesso ai palazzi e ai sotterranei della muraglia, vi daranno modo di immedesimarvi in un tempo ormai passato. Buon percorso!

Strada al Forte, 1

10060 Fenestrelle TO

Italy

 

In Piemonte C’è Il Borgo Degli Spiriti: Rosazza Resta Il Paesino Più Misterioso d’Italia

L’idea dell’esoterismo trasuda mistero in ogni sua forma di pensiero, Rosazza certamente non è un paese come tutti gli altri. E ciò ci porta a scoprire le radici di chi e cosa hanno reso Rosazza il borgo degli spiriti. E’ dunque necessario fare un nome, un personaggio tanto ambiguo, quanto immediato, Federico Rosazza, di lui molte cose sono state dette:  filantropo, massone, protettore di poeti ed artisti, è proprio lui nella seconda metà dell’800 trasformò e cambiò per sempre il suo paese, il paese dov’era nato, Rosazza.

 

Dobbiamo a lui la costruzione del cimitero monumentale, la chiesa parrocchiale, l’attuale sede del Municipio, il castello neogotico, le fontane, gli abbeveratoi, le strade e le mulattiere. L’anima di Federico era profondamente alchemica, la sua passione per l’esoterismo gli diedero l’ispirazione e la volontà di incidere il paese di simboli, molti dei quali nascosti, altri invece evidentissimi.

 

La Chiesa Tempio

Il nostro vuole essere non solo un reportage per catturare e raccontare questa aurea che circonda le vie e tutto ciò che osserviamo, ma un tentativo di decifrare simboli legati alla massoneria e all’occultismo, quegli stessi interessi che Federico Rosazza condivideva con un suo caro amico, il pittore e architetto Giuseppe Maffei.

Ma perché città degli spiriti? Abbiamo scoperto e si racconta che: La ricostruzione del piccolo borgo, che Rosazza fece edificare, fu come testimoniato attraverso scambi epistolari con Maffei, “dettate dagli spiriti”, dato che i progetti urbanistici e i dettagli delle costruzioni architettoniche vennero definite in sedute spiritiche durante le quali Giuseppe Maffei interpellava gli spiriti guida che erano principalmente tre: Ida, la giovane figlia di Rosazza defunta prematuramente nel 1864, Agostino, compagno di gioventù di Rosazza, e un terzo spirito ancora più misterioso, l’Angelo di Volterra.

 

Ecco gli interventi suggeriti dagli spiriti e attuati da Rosazza e Maffei:

la costruzione della nuova chiesa al posto del precedente cimitero, che nel 1874 venne spostato sulla riva sinistra del fiume Cervo e collegato al paese con un ponte a tre arcate.

L’edificazione del palazzo comunale sul luogo in cui sorgeva la vecchia chiesa abbattuta nel 1880, fu salvato solo il campanile che divenne una torre civica. E ancora le misteriose numerose fontane parlanti,(chiamate tutte così perché  contengono un cartiglio, cioè una dedica introduttiva). Come non citare la più famosa di tutte, la fontana delle rose e stelle, la rosa ha una profonda valenza simbolica può indicare l’amore trionfante, sia sacro che profano, in questo caso un riferimento diretto va all‘antico ordine dei Rosacroce e il “Cavaliere Rosa-Croce”.

 

 

Busto Rosazza Federico

 

In Via Pulchra troviamo le statue di Rosazza e Maffei, insieme a quella di uno scalpellino intento a squadrare una pietra grezza, riferimento alla tradizione alchemica e muratoria.

All’entrata della chiesa si legge la scritta “templum”, e al suo interno si può ammirare il magnifico cielo stellato, dipinto da Giuseppe Maffei dove sono rappresentate le costellazioni, anche qui chiaro riferimento alla volta stellata presente nei templi massonici.

Sono innumerevoli i riferimenti, i simboli, e gli edifici posti in una precisa posizione per non rimanere affascinati dagli antichi ordini, e dal sapere esoterico, per tutti coloro che sanno guardare, apparirà come un’esperienza intellettuale e trascendente, per coloro mossi dalla semplice curiosità Rosazza sarà di certo una esperienza stimolante.

A voi il piacere della scoperta, e come recita un antico proverbio enigmatico, quaerendo invenietis, chi cerca trova…

 

TARANTOLE FRITTE LO STREET FOOD DA PASSEGGIO: SNACK DAL MONDO

Si Dice che tutto il mondo è paese, si ma non sempre è così, soprattutto se si parla di tradizioni culinarie, e lo sanno bene tutti quei viaggiatori a caccia di squisitezze dal mondo, o quasi. La gastronomia locale è la più ricercata perché nascondono ricette e tradizioni in un piccolo lembo di terra, che probabilmente pochi hanno il coraggio di assaggiare. Oggi vi portiamo in Cambogia a mangiare le “tarantole fritte”.

 

Gli appassionati della cucina orientale sicuramente non hanno paura di sperimentare, il palato è già preparato a certi sapori, la tarantola fritta per chi l’ha assaggiata è una vera prelibatezza, ma dove bisogna recarsi di preciso? Il famoso villaggio in Cambogia è Skuon, si trova a 75 km dalla capitale di Phnom Penh, è il ragno gourmet gli ha resi noti, oltre agli affari d’oro.

Sfido chiunque a non rabbrividire pensando ad una tarantola, io per prima, eppure qualcuno le tiene anche come animali da compagnia, “l’uomo è strano”, detto questo, la tarantola da degustazione la si trova sulle bancarelle dei mercati, proprio accanto a ceste di frutta e verdura.

 

Donne cambogiane al-mercato

Qual è il suo sapore?

Il sapore a detta di chi le ha assaggiate ricorda una via di mezzo tra pollo e granchio, un interno morbido ed un esterno croccante

Vengono cucinate immerse in una pastella di sale, e zucchero, e poi buttate nell’olio bollente ancora vive con degli spicchi d’aglio. Di solito si mangiano solo le zampette pelose, però è tutta commestibile, la testa è ricca di polpa bianca.

Purtroppo, a causa della deforestazione sembra che la popolazione di tarantole stia diminuendo, e infatti il loro prezzo è lievitato notevolmente.

Io per il momento passo, e voi avreste il coraggio di assaggiarle?

Cinque paradisi naturali poco conosciuti in Italia: Spiagge non contaminate dal turismo

Che l’Italia sia uno dei paesi più belli al mondo è una certezza, città, arte, paesaggi, calette e scorci dove posare lo sguardo accompagnanti dalla luce del sole, dove spesso ci si arriva solo a piedi attraverso sentieri lunghi e tortuosi, pezzi di paradiso, dove il mare incornicia la bellezza del creato.

Ma dove si trovano queste meraviglie poco battute? Spiagge incontaminate dove rilassarsi, o fare il bagno lontano dal caos, fra le isole e le coste della terraferma, luoghi ideali per chi ricerca mete dal fascino unico e solitario.

Vediamoli insieme, naturalmente con le indicazioni per raggiungerle.

Sicilia

La Sicilia è cento volte nota, ce n’è per tutti i gusti, ma esistono delle spiagge poco conosciute, delle vere perle rare, come i Laghi di Marinello a Tindari, frazione di Patti nel comune di Messina.  La spiaggia in questione ha una sabbia bianca e dorata che scintilla quando i raggi la sfiorano, si affaccia direttamente su un lago di acqua salata, quello che sorprende è la sua capacità di cambiare forma a seconda della direzione in cui soffia il vento.

 

Spiaggia-di-Marinello

Liguria

La pittoresca Liguria non si smentisce, scopriamo Punta Crena la incoronata delle spiagge meno affollata del Ponente. Scogliere a picco sul mare, acqua cristallina, e sfumature azzurre, questa meravigliosa caletta si trova nel comune di Finale Ligure, la difficoltà nel raggiungerla non è poca, infatti ci si arriva solo via mare a nuoto, in barca, e attraverso un avventuroso sentiero anch’esso difficoltoso da affrontare.

 

Punta Crena

Sardegna

La spiaggia di Ziu Martine, si trova nella in località Calagonone, nel golfo di Orosei ha un fascino tutto selvaggio, i suoi meravigliosi colori brillano in estate per donarci la natura incontaminata, la sabbia e i sassi la vestono di bellezza, così come le sue acque pulite e cristalline. Ziu Martine è una di quelle spiagge solitarie e romantiche da vedere assolutamente.

 

Di Ziu Martine Sardegna

 

Toscana

La piccola spiaggia di Buca delle fate a Piombino è situata nel piccolo Golfo di Baratti. Una graziosa caletta dove le rocce sono al picco sul mare nelle sue acque trasparenti. E’ raggiungibile a piedi percorrendo un sentiero fra bosco e scogliera che inizia dal piazzale del Reciso, sulla strada che porta in alto al borgo di Populonia.

 

Cala delle Fate

 

 

Puglia

Baia dell’Orte è la caletta più incontaminata di tutto il Salento, la straordinaria bellezza che la natura sa regalare a questa spiaggia si fonde con un mix di sfumature di colori, l’azzurro del mare, il verde della natura, il rosso del terreno, le austere grotte, la rendono la regina incontrastata delle piccole cale.

 

Baia delle Orte

Le spiagge più solitarie sono mete ambite, la natura incontaminata e la ricchezza delle baie va preservata, quindi ricordatevi di goderne rispettando il flusso della natura. Buona scoperta a tutti!

L’Umbria all’improvviso ; hotel scenari e gusto

Dammi tre parole, Natura, cultura, passioni, e ti porto in Umbria a cuor leggero … 

 

L’umbria ha un cuore verde e generoso di fertili ulivi e colline di ombrose boscaglie d’Erica. E i frutti della sua terra sono dolci come un tramonto sul mediterraneo. E se la natura dell’Umbria è prorompente ci sono racchiusi in Borghi arcaici, e in città piene d’arte forgiate nei secoli luoghi umani di grande suggestione, fatto di tradizioni, testimonianze, e autentiche passioni. Nonostante il suo successo l’ Umbria è genuina e conserva tutto il suo carattere schivo e autentico.

Perché ci sono persone che vengono qui da tutti i continenti per visitare

i simboli della natura umbra? ci sono sicuramente le Cascate delle Marmore per scoprire i Paesaggi d’acqua, ai suggestivi itinerari dalle tre isole del Lago Trasimeno all’acqua del borgo di Parrano, vicino Orvieto, con le Tane del Diavolo: territorio caratterizzato da una suggestiva flora e da grotte di origine carsica ideali per escursioni indimenticabili.

BORGHI DA SCOPRIRE PANICALE, BORGO DELLO SPIRITO DI SAN MICHELE ARCANGELO

Panicale è muta, vale a dire silenziosa per l’atmosfera che si incontra, e abbracciata in cima ad una collina a 441 metri sopra il livello del mare, ai piedi del monte Petrarvella nella Val di Chiana romana, situata tra la vallata del lago Trasimeno e la valle del fiume Nestòre. Le sue terrazze panoramiche   sulla vallata umbra permettono di ammirare scorci inattesi che hanno incantato nel tempo pittori, poeti, e semplici viandanti.

Panicale

Entra nel borgo da Porta Perugina li troverai in Piazza Umberto I, una delle piazze principali. Da qui si parte icon le strette stradine che risalgono ad un secondo livello e infine a Piazza Masolino, il punto più alto di Panicale. Nella Piazza non potrai non notare l’imponente Fontana, risalente al 1473.

Da non perdere; La Chiesa di San Sebastiano, datata tra il XIV e il XV secolo, conserva gli affreschi La Madonna in Gloria e soprattutto Il Martirio di San Sebastiano, opera risalente al 1505 di Pietro Vannucci, meglio conosciuto come il Perugino.

Il Palazzo del Podestà risale al Trecento e costituiva la sede del potere politico locale, mentre ospita oggi l’archivio storico comunale.

La Chiesa di Sant’Agostino, in Piazza Regina Margherita, è oggi una chiesa sconsacrata utilizzata come spazio espositivo e sede del Museo del Tulle.

La grandiosa collegiata di San Michele Arcangelo è una delle più antiche della regione: di origine longobarda, ricostruita in forme barocche nel 1618, racchiude pregevoli opere d’arte, tra cui spiccano la tavola dedicata alla Natività di Giovan Battista Caporali, allievo del Perugino, e l’affresco dell’Annunciazione attribuito a Masolino da Panicale.

MOMENTI DI PURO RELAX VILLA MONTE SOLARE SPA RESORT

Molto più di un resort, nasce all’interno di un’antica villa del fine settecento costruita dalla nobile  famiglia Cherubini, attraverso il recupero strategico delle cascine circostanti, la leggerezza del design contemporaneo e le più innovative tecnologie del benessere del viso e del corpo, rende la panoramica SPA ospitata all’interno della limonaia un vero must per vivere esperienze di vero benessere in un luogo magico, ricco di storia.

 

 

 

Per completare il viaggio sensoriale ci sono anche le piscine esterne tra cultura e avventura all’aria aperta. 25 camere country house all’insegna dello charme e della natura, l’hotel vanta un esteso giardino all’italiana dove limoni e aranci accarezzano lo sguardo.

Interni Villa Monte Solare Spa
Interni Villa Monte Solare

Nel ristorante della villa Monte Solare è possibile abbandonarsi ad un’esperienza enogastronomica completa, che unisce l’antica tradizione della cucina della zona a base di prodotti locali e provenienti direttamente dal territorio all’innovazione del giovane chef Nicolini. Molto ben costruita la carta dei vini che valorizza con sapienza i vini umbri.

Le stanze e suite di varie categorie si distribuiscono sulla Villa, la Limonaia, la Casa dei Gelsi, l’Olivaia e una affascinante casa in pietra.

Villa monte Solare è un luogo di armonie e silenzi, Il Resort è la location perfetta per una fuga dal caos cittadino, perfetta per evadere dalla quotidianità e regalarsi momenti unici di classe, perfettamente in linea  all’unità di corpo, mente, spirito ed emozioni.

 

Villa Monte Solare Wellness & SPA

Indirizzo: via montali, 7, 06068 Colle San Paolo PG

 

Sposarsi In Sicilia: La Plage Resort Wedding Awards 2020

Il primo passo nell’organizzazione di un matrimonio è scegliere la location, il luogo dove si terrà il ricevimento (o persino la cerimonia). Una scelta impegnativa perché vanno tenute in considerazione tantissimi dettagli. La favola tutta italiana esiste, le bellezze che ci portiamo a spasso per il Bel Paese sono molteplici immagini che lasciano nel cuore un tuffo perenne. Oggi vi parliamo della mia terra perché è qui che tanti si vengono pronunciati, mi rendo conto che sposarsi in Sicilia è uno dei sogni di tante coppie provenienti dal tutto il mondo.

 

Gli usi e i costumi dell’isola conservano le tradizioni antiche, cultura e tanta arte che ispira ogni anima, la bellezza degli abiti ricercati, i silenzi scelti di chi incontri, e i sorrisi aperti, giocano un ruolo importante nella scelta di sposarsi a Taormina.

 

 

 

Taormina è famosa in tutto il mondo, sia per le sue bellezze paesaggistiche, per i suoi panorami, per i suoi colori, il mare turchese, ma anche per la sua fama come luogo dei desideri per celebrare un matrimonio, il “mito del si per sempre”, e per la sua irrefrenabile “dolce vita”.

Se siete alla ricerca a Taormina di un posto di una bellezza soave, dove la tradizione si fonde con il fashion style la Plage Resort è il posto giusto, una delle mete più glamour della Sicilia, che regala panorami mozzafiato e tramonti romanticissimi.

 

 

 

Il resort è adagiato sul mare, nella suggestiva cornice della riserva naturale dell’Isola Bella, gode di una posizione unica e vista mozzafiato, i bungalow dotati di  giardino ospitano le camere che sono state progettate per avere un impatto minimo sulla natura circostante della Riserva Naturale di Isola Bella e sono arredati in stile contemporaneo con tutti i comfort per gli ospiti, e certamente per accogliere i futuri sposi.

 

 

Duomo Di Taormina

 

 

 

La scelta della chiesa

Se scegliete la cerimonia religiosa sarà uno dei momenti più solenni, bisognerà quindi celebrarla in un posto speciale. Ecco il nostro suggerimento della chiesa giusta per le vostre nozze a Taormina. La Basilica Cattedrale – Parrocchia San Nicolò di Bari. Si trova nella centralissima Piazza Duomo di Taormina Taormina

 

 

Chef Simone Strano

 

Lo Chef

Simone Strano Executive chef. (Chef della Nazionale Cuochi Italiani e fondatore della scuola di cucina Chef con la Coppola.)

Intraprendente e giramondo. Un vulcano di energia al quale non è possibile resistere. È la forza motrice del gruppo.

Ama la condivisione e la “colleganza” perché è così che non si smette mai di imparare. Sempre rispettoso nel lavoro il suo motto è “Fatta salva la gerarchia, è fondamentale la sinergia“. Per i “fantastici quattro” basta solo uno sguardo!  

La sua materia prima: ogni prodotto della terra appena colto. Per Simone successo professionale vuol dire acquisire la migliore competenza nel proprio settore. Il percorso è lineare: si inizia dalle basi, anche dall’ignoranza, poi l’intraprendenza, il coraggio, e ancora il sacrificio, lo studio, la passione. Il suo grazie più grande? È per i suoi genitori.

 

Pasta di Mandorle

 

Taormina è uno dei borghi di maggior rilievo della regione siciliana, Taormina è stata una delle principali destinazioni turistiche dal XIX secolo in Europa.

Il giorno del matrimonio rappresenta il coronamento di un sogno per i futuri sposi che desiderano che sia tutto perfetto, qualunque forma scegliate, la location resterà uno dei più bei ricordi della vostro matrimonio

 

Per informazioni e prenotazioni: La Plage Resort, www.laplageresort.com

Via Nazionale 107a, 98039 Isola Bella, Taormina (ME)

Tel. (+39)0942 626095 – Fax: (+39)0942 626097

[email protected]

La Locanda Don Serafino: Gourmet Effect

La Sicilia è una terra fertile e ricca di sole, in cui arte e tradizioni si intrecciano. La cultura a tavola è radicata nelle mille sfumature di materie prime, la gente è fortemente legata ai sapori dando vita così nel susseguirsi dei secoli ad un panorama enogastronomico unico al mondo.

Tinte forti che evocano nella mente sapori lontani, tra passato presente e futuro. Tutto ha un significato, un linguaggio che ci rimanda alle radici della tradizione, e non è difficile capire perché è una terra amata per la sua capacità di essere semplicemente sincera.

Ricollegandosi al suo maestoso passato, abbiamo certamente come realtà una filiera gastronomica che oggi conquista i palati più raffinati, senza escludere i suoi sapori pungenti, allora viene naturale pensare ad una fusione con l’innovazione gourmet che permette agli chef di creare pietanze perfette, senza saturare la materia prima che è alla base, il perno portante del piatto. La semplicità rasenta la perfezione, quindi l’estro di uno chef è esaltare non elaborare.

 

Ragusa Ibla

Nella cornice barocca di una delle città più belle dell’entroterra, sorge “La Locanda Don Serafino”, guidata dallo chef siciliano Vicenzo Candiano, un luogo evocativo situato all’interno di un vecchio granaio scavato nella roccia dell’adiacente chiesa dei Miracoli. Varcando la porta si viene catapultati in un’atmosfera raffinata dai toni caldi e dalle luci accoglienti, la location è singolare, si è circondati letteralmente dalla pietra calcarea con le sue sfumature quasi corvine, difficile trovare un luogo simile.

 

Se l’eleganza è di casa, la stella Michelin che brilla per esaltare la cucina è l’esempio della tipicità dei piatti di Candiano. La parola amore esiste in cucina, così come ogni passione che muove la creazione, la ricerca, l’inclusione, proiettata nella semplicità che ne danno un valore aggiunto.

Abbiamo deciso di provare il menù degustazione Gran Chef per avere un quadro completo, così attraverso sperimentazione e radici abbiamo completato un’esperienza sensoriale del tutto avvolgente.

 

 

Carmelo Di Pasquale il talentuoso Sommelier, ci racconta le antiche maestrie e le storie singolari di note casate vinicole, non dimenticandosi mai il connubio fra cibo e vino. La cantina rasenta una ricerca quasi maniacale degna di una corte reale, più di mille etichette tra le più importanti di tutto il mondo, tra cui anche alcuni Champagne pregiati, complice qui uno dei titolari Giuseppe La Rosa, con la sua proverbiale passione.

 

 

 

I piatti più incisivi a nostro dire; Ostrica con sorbetto di mele e Calvados (abbinamento preciso), spaghetti freschi neri con ricci, ricotta e seppia. Essendo una ricci addicted ero già conquistata in partenza, ma l’assaggio vale 100 punti. Ala di razza arrosto, e peperoni in salsa di pane alla marinara e cavolo rapa ripassato, qui la ricerca di chi la sa lunga è conclamata, in quale altro ristorante avete provato questa pietanza? Io onestamente la razza non l’avevo mai assaggiata, molto poco usuale in cucina. Qui bravo doppiamente. Il sapore? Delicato con sfumature e consistenze ricche.

 

 

 

 

 

La pasticceria è audace e godereccia, come d’altronde ci si aspetta in Sicilia, tutta la linea viene supervisionata da Candiano, la Pesca Bellini rimane un grande signature della pasticceria, un gioco di consistenze tra pesche fresche, mousse di pesche e gelo di pesche con biscotti alla lavanda.

 

 

 

Pregi

    La location, sicuramente unica nel suo genere.

    Una cucina che convince senza forzature.

    Una carta dei vini che stupisce.

    Servizio attento e professionale a cura di Gabriele Meli.

Difetti

Il ristorante non è comodissimo da raggiungere a piedi, sopratutto se calzate un bel tacco dodici, vi

consiglio caldamente di recarvi in auto.

 

Locanda Don Serafino

Via Avvocato Giovanni Ottaviano, 13. Ragusa Ibla (Ragusa)

Tel. +39 0932 248778

[email protected]