La fine del sogno della biblioteca Bellini

Emanuela Minucci su Lastampa.it

Se addirittura l’assessore alla Cultura Alfieri arriva ad ammettere che «il progetto a questo punto lo vedranno, i nostri nipotini», vuole dire che la Biblioteca Bellini, quel gigante multimediale il cui solo progetto preliminare è costato alla Città oltre venti milioni di euro, è ormai congelato. E , forse, definitivamente, tramontato. «Del resto, in un momento come questo, di crisi generalizzata – spiega l’assessore alle Finanze Gianguido Passoni – è comprensibile che anche le banche abbiano qualche difficoltà a darci una mano». E in effetti, proprio ieri, dal gruppo San Paolo-Intesa è arrivata la conferma che il finanziamento non ci sarà: «Forse la gestione passata si era impegnata in questo senso, noi al momento non abbiamo neppure la questione all’ordine del giorno».

Sparisce così l’ultimo asso nella manica che la giunta Chiamparino aveva calato qualche mese fa: la possibilità che la Compagnia di San Paolo potesse finanziare totalmente la costruzione della biblioteca Bellini. Un’opera il cui costo è stimato intorno ai 220 milioni, cento dei quali necessari per edificare il «retro» già destinato a ospitare aziende che vogliono collaborare con il vicino Politecnico. La Compagnia, si era detto a metà 2008, non si sarebbe limitata a finanziare quest’opera, ma avrebbe speso altri 120 milioni di euro per realizzare anche la biblioteca vera e propria che porta – per ora – il nome dell’architetto milanese che l’ha ideata. L’investimento sarebbe stato «compensato» dalla cessione alla Compagnia dell’edificio che ospita la biblioteca civica in via della Cittadella.

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Il complessino che dirige Torino

Dall’intervista al Direttore de La Stampa Giulio Anselmi su ExtraTorino

Secondo lei chi è che a Torino ha la bacchetta di direttore d’orchestra ? La Fiat non più, ma nemmeno il Comune, che è stato uno dei motori della diversificazione …
Non vedo un direttore d’orchestra, vedo un complessino.
Composto da ?
Sicuramente Marchionne e la famiglia Agnelli, a partire dal suo leader John Elkann e i suoi consiglieri Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens: la società torinese continua a riconoscerli come riferimento. Ci metterei poi Angelo Benessia,Presidente della Compagnia di Dan Paolo: è uomo di grandi ambizioni, sarà interessante vedere che cosa farà in futuro. E naturalmente Enrico Salza, che è il banchiere di riferimento: il San Paolo ha ancora un forte radicamento in città, anche se il controllo finanziario è passato a Milano.
Il grattacielo si farà ?
Molti dicono sia un monumento a Salza: secondo me ancora prima, per i torinesi, vuole essere un monumento alla rassicurazione di mantenere il governo della banca. In questo senso sarà una piramide inutile.
Chi vede ancora nel “complessino” ?
Sergio Chiamparino, perchè il Comune, anche se pericolosamente indebitato, è stato il protagonista di tante operazioni. Mercedes Bresso, per via del suo ruolo regionale, mi pare più defilata.
I rettori di Università e Politecnico ?
Ho l’ìmpressione che il Politecnico sia un’eccellenza; l’Università è come il resto degli atenei italiani. Manca invece un ruolo attivo in politica.
In che senso ?
Che fine hanno fatto a Torino i partiti ? nel centrodestra esiste Silvio Berlusconi e un gruppo di parlamentari che si danno un gran da fare come enzo Ghigo, Roberto Cota, Guido Crosetto. Nel Centrosinistra i Partiti seguono lo squagliamento nazionale del Pd.

Il Voip al Comune di Torino

Via Torino Scienza

Il VoIP approda al Comune di Torino: per telefonare si accende il computer. Alle linee telefoniche tradizionali si stanno affiancando nuove tecnologie, più economiche, per telefonare: è il “voice-over-IP”, cioè la telefonia via internet. Vediamo come funziona.

Cisco System, azienda leader mondiale nella produzione di apparati per le telecomunicazioni, ha installato negli uffici comunali oltre 10000 telefoni VoIP. Il motivo? Si spende di meno e si hanno dei servizi in più, con il VoIP.

Ma che cos’è questo VoIP di cui si sente tanto parlare? Non è altro che il trasferimento del traffico voce attraverso internet invece che attraverso la linea telefonica tradizionale (PSTN). Infatti, VoIP è l’acronimo di Voice over IP, cioè la voce attraverso la rete dati internet.

Molti utenti di internet hanno probabilmente già sperimentato uno dei servizi più noti in questo campo, Skype. Questo software utilizza un sistema proprietario che permette di mettere in comunicazione diretta due computer per la trasmissione di dati audio e video. Inoltre, grazie a dei “convertitori”, i voice gateway, il segnale può essere convertito e dirottato su una linea telefonica normale: così diventa possibile fare una telefonata da un computer ad un telefono.
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Derrick De Kerckhove premiato a Torino

Derrick De Kerckhove verrà premiato a Torino venerdì 30 maggio con il Premio Accordo, un premio nato da un’idea di alcune aziende piemontesi, ha raccolto l’interesse del Comune di Toirno e delle Regione Piemonte

Promuovere Torino come “città di conoscenza” e il Piemonte come “terra di innovazione”, è l’obiettivo primario di un premio che nasce in una città e in una regione dove sono nate e si sviluppano aziende che fanno dello sviluppo della conoscenza, della ricerca e dell’innovazione il principale motivo del loro successo a livello mondiale.

In un’epoca di forte competizione fra territori, la formazione e lo sviluppo della “conoscenza” diventano fattori chiave dello sviluppo territoriale aumentandone la competitività e la capacità di attrarre investimenti e trattenere i “talenti”.

Il programma della giornata di De Kerckhove

30 maggio 2008 ore 11.30 – presso la sala delle colonne – palazzo di città – torino interverranno: alessandro altamura, assessore comune di torino – prof. derrick de kerckhove, università di toronto. moderatore marco carena
30 maggio 2008 conferenza ore 15.00 – sala lauree – facoltà di lettere e filosofia – palazzo nuovo – via sant’ottavio 20 – torino
interverranno: prof. ugo volli, università di torino – prof. derrick de kerckhove, università di toronto – andrea bairati, assessore regione piemonte. moderatore guido cappio

Il Dalai Lama a Torino

Il Dalai Lama sarà a Torino il 16 dicembre per ricevere, dal Comune, la cittadinanza onoraria.

Alle ore 10, presso l’auditorium Rai di via Rossini, incontrerà i torinesi. L’ingresso per l’evento è libero, la prenotazione obbligatoria.

Nel pomeriggio alle 14,15 a Palazzo Lascaris un altro incontro in Consiglio regionale, presenti saranno gli amministratori locali e gli enti che aderiscono all’Associazione per il Tibet.

A seguire sempe alle 16, a Palazzo civico ci sarà la consegna della cittadinanza onoraria. La trasmissione dell’evento sarà esclusivamente online, in diretta sul sito del Comune di Torino

In vista dell’arrivo del Dalai Lama Tenzin Gyatso, Il Consiglio Regionale e l’Associazione per il Tibet hanno organizzato un programma intenso di iniziative con presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche, conferenze e spettacoli.

Dal 12 al 15 dicembre alla Biblioteca della Regione Piemonte, in via Confienza 14, la mostra “Libri sul Tibet” e quattro incontri di presentazione di libri sulla tradizione spirituale e culturale del popolo tibetano, con l’intervento di curatori ed esperti. Negli stessi giorni, al mattino, al cinema Ambrosio proiezione di rari e apprezzati film sulla cultura tibetana.

In attesa dell’incontro si stanno smorzando le polemiche fra gli Enti pubblici territoriali e il governo cinese che notoriamente è contrario alla figura politica del Dalai Lama.

“Il Consiglio regionale del Piemonte riceverà il Dalai Lama come Nobel per la pace. Si tratta di un’iniziativa di alto valore culturale, e ciò non significa che la nostra Regione sia nemica della Cina”: è quanto ha dichiarato la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, durante l’incontro privato avuto il 10 dicembre con il console generale della Cina in Italia, Zhang Liming.

“Non si tratta di un evento politico-istituzionale – ha specificato Bresso – perché come Regione non abbiamo alcuna competenza in politica estera, materia di cui si occupa esclusivamente il governo nazionale. Accogliere una figura spirituale e religiosa importante in tutto il mondo non significa contestare o intromettersi nelle decisioni politiche di un altro governo”. “Anche quando venne Rigoberta Menchù – ha proseguito – l’accogliemmo come testimone di pace senza per questo rapportarci con il governo guatemalteco”.

I veri conti del buco Virtual

Raphael Zanotti su La Stampa

Che l’operazione di acquisizione degli studios cinematografici Lumiq da parte del Virtual Multimedia Park sarebbe stata economicamente un bagno di sangue per il Comune di Torino già aleggiava. Ma a vederli lì, in colonna, tutti i soldi spesi in questi anni, fanno impressione. Quando ieri l’Agenzia per i servizi pubblici locali ha consegnato il proprio dossier ai capigruppo, così come le era stato richiesto il 28 giugno scorso, è accaduto un vero terremoto politico. La minoranza (Michele Coppola, Daniele Cantore, Antonello Angeleri, Agostino Ghiglia, Mario Carossa, Giuseppe Lonero e Dario Troiano) ha subito chiesto e ottenuto che il presidente dell’Agenzia, Carlo Foppa, venisse sentito in commissione.

E anche Luca Cassano e Monica Cerutti (Prc e Sinistra Democratica) hanno dichiarato che è ora che il Comune rivaluti la sua presenza in Virtual. I numeri del dossier sono preoccupanti: 10 milioni di euro prestati dal 1996, capitale sociale ridotto a poco più di un milione dai più di 5 iniziali, 2,3 milioni di contributi a fondo perduto e 4 milioni di debito verso la città di Torino. Soldi spesi in passato. Ma ancora si spende visto che a novembre la giunta comunale ha deciso di decurtare gli affitti dei locali: dai 150 mila ai 50 mila euro l’anno. Si annuncia battaglia. Uno dei documenti più interessanti del dossier è di certo il parere dell’avvocato Antonio Ciccia, che non c’è andato morbido.

Secondo il legale l’acquisto di Lumiq, società decotta riferibile all’ex socialista Ignazio Moncada, presenterebbe «profili di inopinabilità per almeno due motivi». Primo: sarebbe incompatibile con lo Statuto del Virtual, che ha come compito la promozione del settore e non diventare un operatore sul mercato. Secondo: economicamente un disastro. La società di revisione Pricewaters Coopers, in aprile, diceva di Lumiq: «Emerge un serio dubbio che la società sia in grado di continuare come azienda in funzionamento».

Il vicesindaco Tom Dealessandri liquida il dossier con poche parole: «Ormai si è speso più in pareri che nell’operazione», dice. Ammette che l’operazione è andata male ma anche che il dossier non è aggiornato: «Dopo l’estate Lumiq si è trasformata in srl per costare meno e presto sarà spenta». Lunedì verrà presentato a Barcellona il famigerato film di animazione Donkey Xote, che tanti denari ha drenato. E Sergio Toffetti, presidente di Virtual, annuncia: «Abbiamo ceduto i diritti internazionali incamerando 650mila euro, pensiamo di chiudere il bilancio in pareggio». Le battaglie contro i mulini a vento, però, sono costati uno sproposito e ora qualcuno presenta il conto.

Per un mese Torino torna capitale nel nome dell'arte

Laura Siviero sul Sole 24 Ore Nordovest

Inizia a Torino «Contemporary arts, il mese dedicato all’arte contemporanea. Mostre suoni, luci concorsi e iniziative ruotano intomo ad Artissima, fiera internazionale giunta alla 14esima edizione. Da venerdì al 17 novembre la kermesse del Lingotto sarà protagonista degli eventi. Guidata da Andrea Bellini, quest’anno ha destinato ampio spazio a 17 giovani gallerie d’avanguardia provenienti da otto Paesi che per la prima volta sono ammessi alla fiera su un totale di 131 gallerie presenti.

Convegni e dibattiti completano l’esposizione, insieme a “Shanghype!”, una rassegna video dedicata alla nuova scena artistica cinese, performance ed eventi musicali con la partecipazione di alcuni dei protagonisti dell e neo-avanguardie artistich e e musicali.

Durante Artissima, nell’ambito di “Contceporary Arts Torino Piemonte” musei, fondazioni, spazi pubblici e privati ospiteranno inaugurazioni e mostre internazionali. Da ieri sono tornate le “Luci d’artista” e, sabato – durante la “Notte delle arti contemporanee” – si potranno visitare gallerie, musei e altriluoghi espositivi. Ci sarà anche un grande evento musicale realizzato da Club to Club, il festival internazionale dì musica e arti elettroniche. Il 28 aprirà la mostra “Io espongo” legata all’omonimo concorso, promossa dall’Associazione Azimut, che ha visto passare in questi 10 anni di attività 1500 artisti. «Contemporary art – spiega Francesco De Biase direttore dipartimento arti visive del Comune di Torino – è un’operazione nata per aggregare i soggetti verso una stagione delle arti contemporanee».

La kermesse è considerata premiante anche dagli indicatori nazionali. Secondo l’ultima ricerca del Laboratorio Nomisma sul Commercio dei beni artistici – “L’arte moderna e contemporanea e il suo mercato in Italia”, presentata ad artVerona a fine ottobre – emergono alcune peculiarità del Nord-Ovest. Il report, che prende in esame 464 tra case d’asta e le gallerie sul territorio nazionale, evidenzia come aspetto negativa dell’area che le gallerie non partecipano alle fiere nazionali e internazionali. «Si tratta di un mercato un po’ chiuso – spiega Stefano Stanzani, direttore scientifico del Laboratorio Nomisma -, con regole di marketing locali. Artissima. invece, ha un respiro internazionale». Mentre nel resto d’Italia il 40% (in media) utilizza un ufficio stampa, nel Nord-Ovest per promuovere aste ed esposizioni si resta ancora legati ai cataloghi riviste e siti internet. Un altro dato significativo, che movimenta il dibattito sul mercato dell’arte, è quello relativo alla tipologia di clienti che nel Nord-Ovest sono principalmente i musei e gli enti pubblici, un comparto che vale il 15% rispetto al 5,6% della media nazionale.

«Da un punto di vista economico – interviene Luca Beltrametti, ordinario di economia alla facoltà dì Economia dell’Univesrità di Genova – si assiste a costi di transazioni delle case d’asta elevatissimi, anche il 25% e oltre per le più blasonate, con regole molto meno strutturate ad esempio del mercato finanziario. Visto che ci sono in gioco rilevanti interessi pubblici e privati nell’utilizzo del mezzo arte, in particolare nel Nord-Ovest, è utile chiedersi se esista una bolla speculativa, anche per salvaguardare l’allocazione delle risorse pubbliche. Sono dunque benvenute iniziative d’informazione come quella de “Il Sole-24ore” che, insieme al Giornale dell’arte, produce “Plus 24 sull’arte”».

Premio Odisseo 2007

Giunge quest’anno alla sua terza edizione il Premio Odisseo, riservato ai manager di aziende del territorio piemontese e valdostano.

Ideato dai manager del Club Dirigenti Vendite e Marketing (CDVM) e del Club Comunicazione (CCI) dell’Unione Industriale di Torino, il Premio si è via via allargato, estendendosi dall’anno scorso al Club dei Direttori Amministrativi e Finanziari (CDAF), al Club dei Dirigenti Tecnici (CDT), al Club dei Dirigenti di informatica (CDI). A tutti questi si aggiungono quest’anno altri due enti promotori, l’Associazione Italiana di Management degli Approvvigionamenti Sezione Piemonte, e l’Associazione Torinese Laureati di Economia.

Odisseo 2007 vuole essere uno stimolo ai manager delle varie professioni a migliorare continuamente se stessi: “L’obiettivo è quello di motivare le aziende e i propri manager ad essere esempi di eccellenza e innovazione nell’ambito delle proprie competenze. In particolare verranno premiati i manager che abbiano contribuito al successo aziendale con creatività e spirito innovativo, ognuno nell’ambito della propria professionalità specifica, ma anche con un occhio all’ interdisciplinarietà e alla trasversalità”.

Saranno quindi 6 i premi, uno per ciascun ramo professionale, più 1 superpremio, per il manager che si sarà particolarmente distinto non solo nella sua professione ma nell’interfunzionalità e nell’interdisciplinarietà.

Il Premio si avvarrà anche quest’anno del patrocinio di: Comune di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte, Unione Industriale di Torino, nonché del sostegno di numerosi e di sponsor privati.

Il sito del premio Odisseo 2007

I Love Artom

E’ nato www.loveartom.it e il relativo blog che fanno parte di un piano di comunicazione per raccontare il percorso di trasformazione che il quartiere di via Artom ha vissuto in
questi anni, dall’abbattimento degli edifici di via Fratelli Garrone 73 e via Artom 99, fino all’attuale progetto di edificazione di un complesso a uso residenziale e commerciale che è stato concepito nel rispetto dell’ambiente, utilizzando nuove tecnologie per il risparmio energetico e ponendo particolare attenzione alla creazione di mix socio-generazionale, con alloggi destinati in gran parte a giovani coppie al di sotto dei 40 anni.

Il piano prevede una serie di eventi comunicativi: il sito web, contenitore creativo e dinamico di tutte le iniziative, affissioni, documenti-video, partnership con soggetti culturali per l’organizzazione di eventi in cantiere/quartiere perché i cittadini possano riappropriarsi di questa parte di città.

L’obiettivo è comunicare le positività dell’area, dai lavori di risistemazione degli edifici, alle potenzialità del Parco Colonnetti, alla volontà di creare mix sociogenerazionale, a interventi integrati e orizzontali per superare il concetto tradizionale di periferia.

Il Blog vuole diventare luogo di comunicazione tra gli abitanti di Via Artom e tra questi e le istituzioni coinvolte nel progetto di riqualificazione urbana del quartiere Mirafiori Sud. Il documentario: quelli di via Artom, il palazzo che non c’è più

http://www.youtube.com/watch?v=Ibh4VhiBuTI

La conferenza stampa di lancio del progetto Love Artom, di un quartiere ci si innamora si terrà martedì 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, alle ore 12 presso la Sala Colonne del Comune di Torino.

Open Source:risorsa per l'innovazione e per l'ICT

Venerdì 18 maggio 2007 alle ore 17,30 al Centro Studi Bruno Longo – Via Le Chiuse 14 – Torino si svolge un tavolo di lavoro per individuare strumenti normativi e finanziari per lo sviluppo dell’open source in Piemonte: una legge regionale; i fondi DOCUP; educational nelle scuole; servizi per le PA, per le imprese e per i cittadini.

Introduce

  • Marco STEFFENINO coord. InnovAzione Osservatorio ICT, Torino

Relazioni

  • Raffaele MEO Dip. di Automatica e Informatica, Politecnico di Torino
  • Federico DI GREGORIO Imprenditore software libero, Torino
  • Giuseppe BENEDETTO Direttore sett. Industria, Regione Piemonte

Dibattito

  • Andrea BAIRATI Ass. Politiche Innovazione, Regione Piemonte
  • Giuseppina DE SANTIS Ass. Attività Produttive, Provincia di Torino
  • Tom DEALESSANDRI Ass. Attività Produttive, Comune di Torino
  • Francesco BRIZIO Presidente, CSI Piemonte
  • Roberto REMMERT Presidente, Unimatica API Torino
  • Renato PARENTE VicePresidente, ICT Unione Industriale Torino

Modera

  • Claudio RUFFINI Presidente InnovAzione Osservatorio Reg.le ICT, Piemonte

Conclude

  • Claudio LUBATTI Coordinatore Prov.le, DL La Margherita