Si Presenta La Guida INGruppo 2018

Guida InGruppo (Pomiroeu Morelli)

Oggi 26 febbraio si è presentata la Guida InGruppo 2018, la prima stampa di un volume che racchiude i ristoranti più meritevoli della tradizione italiana di tutte le province lombarde.

 


InGruppo è tante cose, ma in primo piano è una guida che narra le peculiarità dei ristoranti aderenti, presentando le svariate tipicità in diverse forme; ospitalità, la natura della cucina e degli chef, al buongusto delle location e del servizio di sala. La provincia di partenza è Bergamo così da proseguire per tutte le province.

E’ interessante l’iniziativa di dare impulso all’alta cucina per un pubblico giovane, con una formula che prevede menu completi a un prezzo speciale, così da permettere un’esperienza a tavola ad alti livelli culinari.

Le proposte culinarie dei ristoratori sono spesso studiate in modalità “regalo speciale”, dato da un prezzo garantito.

L’iniziativa InGruppo promuove dal 15 Gennaio fino al 30 Aprile 2018 una formula che da la possibilità di scegliere menu completi, (un antipasto, un primo, un secondo, un dolce) comprensivi di vino, bevande e caffè, al prezzo prestabilito di 60€ a persona (si escludono i ristoranti A’ Anteprima, Da Vittorio, Enrico Bartolini Mudec per un menu di 120€ a persona) con prenotazione obbligatoria.

L’introduzione è curata dal giornalista e critico enogastronomico Elio Ghisalberti, dove narra i prodotti tipici del territorio, dall’arte casearia, ai salumi artigianali, dalla polenta alla scarola dei colli, dalle specialità ittiche del lago d’Iseo al Moscato di Scanzo.

Ogni ristorante è corredato da una ricetta che lo contraddistingue, la Guida Ristoranti 2018 InGruppo è presente in vendita all’aeroporto di Orio al Serio, se ne contano 15.000 copie.

 

(La preziosa guida è stata realizzata con la collaborazione di Camilla Rocca).

 


Presentazione InGruppo

Uscita: 26 febbraio 2018

Edizioni: Mediavalue

Prezzo: 10 euro

Distribuzione: presso i ristoranti dell’associazione e all’aereoporto Orio al Serio

Copie: 15.000

Responsabile editoriale: Mario Cucci

Fotografie: Paolo Picciotto

Per maggiori informazioni http://www.ingruppo.bg.it/site/

L’Osteria Arborina Riparte A Tutto Sprint

La cucina di Andrea Ribaldone è ispirata al territorio al 100%, orgoglio di una tradizione originata della corte dei Savoia, e quella nata dalle tradizioni contadine. Le due anime del Piemonte contribuiscono a grande varietà di ricette, un viaggio gastronomico che riveste un ruolo culturale in Italia e nel mondo.

ritratto Andrea Ribaldone_foto di Gianluca Grassano

L’Osteria Arborina riparte a tutto sprint, il ristorante fresco di stella Michelin di Andrea Ribaldone a La Morra (CN), è pronto a darvi il benvenuto.


Colline, castelli, borghi storici che si alternano ai vigneti è lo scenario di una regione unica come il Piemonte, in queste scenografie da fiaba in provincia di Cuneo si scorge il Relais Arborina

La cucina di Andrea Ribaldone è ispirata al territorio al 100%, orgoglio di una tradizione originata della corte dei Savoia, e quella nata dalle tradizioni contadine. Le due anime del Piemonte contribuiscono a grande varietà di ricette, un viaggio gastronomico che riveste un ruolo culturale in Italia e nel mondo.

Il capunet con animelle non è solo una proposta signatur dello chef , ma un vero è proprio piatto esemplare di una cucina che non ha bisogno di materie prime pregiate (verza e frattaglie in questo caso) per conferire grande nobiltà di sapori ad un piatto., certamente eseguiti con una tecnica innovativa.


Sommelier_Davide Canina_foto di Gianluca Grassano

L’agnolotto viene lavorato a vista sotto gli occhi dei commensali, così da arrivare al tavolo con doppia soddisfazione, in brodo caldo con riduzione di arrosto. Un antica tradizione che Ribaldone raffina con grande classe.


Agnolotti in due servizi_foto di Gianluca Grassano

Ribaldone sarà sempre affiancato dal resident chef Umberto Del Nobile e da Daniel Zeilinga, capo-partita ai secondi e agli antipasti; in sala ci sarà Davide Canina, sommelier e restaurant manager, maître sarà Devis Chiodi.

Rinnovata la fiducia a tutto il team da parte di Ivano Veglio e Michele Lodi di Sole Di San Martino, che da sempre hanno sostenuto il progetto e che continuano, attraverso importanti modifiche alla struttura, a promuovere il percorso dello chef: in primavera il BAR&GRILL Terrace, la terrazza panoramica di Osteria Arborina, avrà una nuova configurazione.


Tajarin carciofi, ricci di mare e carne cruda_foto di Gianluca Grassano

 

Il Vitello e il Tonno

Il sommelier Davide dirige una scelta di etichette importanti carta con grande diligenza della propria materia.

La novità della riapertura è una carta dei vini sempre più ricercata e ricca di prestigiose etichette, con una grande apertura alla Francia e all’Italia: le grandi firme dello Champagne con una selezione di Dom Perignon e una selezione Krug con il Clos du Mesnil (2002) e il Collection (1990); le grandi firme del Riesling; una selezione di Premier Cru e Grand Cru di Borgogna e i 6 Premier Cru grand classé.

In carta ci saranno molti vini di Langa: verticali di Barolo e Barbaresco dal Bricco Rocche di Ceretto al Monfortino di Giacomo Conterno, dai cru di Roberto Voerzio a Bartolo Mascarello fino al Bricco Boschis San Giuseppe di Cavallotto.

 Le novità della carta si concludono con le grandi firme della Toscana, i Brunello di Montalcino, con una verticale di Biondi Santi e con un raro Soldera del 1987. Inoltre annate vecchie di Supertuscan con Solaia, Tignanello e Sassicaia.

Osteria Arborina sarà come sempre aperta dal martedì alla domenica a pranzo. La terrazza BAR&GRILL di Osteria Arborina riaprirà in primavera.

La Morra

Frazione Annunziata, 27, 12064, La Morra, Italia

+39 0173 500340

Daniel Canzian: Atmosfere Nuove Che Profumano Di Gusto

La purezza in cucina è un viaggio di andata e ritorno in grado di mantenere la tradizione al di sopra di ogni sperimentazione, l’estrazione di una filosofia culinaria coerente col tempo che passa.

Verso la purezza; è una scelta e un percorso che Daniele Canzian ha sempre adottato e amato, chiaramente nasce tutto dalla cucina. La sua visione di candore in cucina.

 


Daniel Canzian ph. Maurizio Tosto

 

 


Le ore più belle si consumano a tavola, e Daniel Canzian ci regala momenti di pura passione culinaria, la cucina dello chef parla d’amore per la tradizione, curata ai minimi dettagli, senza stravolgere assemblaggi ed equilibri che non siano tipici del territorio.


La purezza in cucina è un viaggio di andata e ritorno in grado di mantenere la tradizione al di sopra di ogni sperimentazione, l’estrazione di una filosofia culinaria coerente col tempo che passa.

Verso la purezza; è una scelta e un percorso che Daniel Canzian ha sempre adottato e amato, chiaramente nasce tutto dalla cucina. La sua visione di candore in cucina.

Il valore primario dello chef è ciò che offre il nostro territorio lontano da tecniche non tramandate dalla nostra cultura, l’armonia per i prodotti italiani lo portano sempre a riabilitare gli stessi, ad esempio gli sciroppati o i sottaceti, in una chiave squisita.



 

 

 

 

Daniel rinvigorisce i suoi ideali in cucina, con un nuovo restyling dello spazio, affidato a delle professioniste scenografe, e un team di sala competente e in grado di offrire un servizio sempre efficiente. Nel loro progetto hanno voluto ricreare uno spazio che riflettesse il mondo di Daniel: materiali naturali, ispirati dall’orto, dal contatto con la terra, che richiamano il sapore di un ricordo e la ricchezza dalla semplicità.


Daniel Canzian – pescatrice in crosta

Il Maître di sala è Giusy Chebeir, che gestisce un servizio energico, efficiente e spontaneo. La carta dei vini si allinea alla filosofia del ristorante, non seleziona nomi blasonati ma etichette di sostanza.

Il diritto di tappo, rimane sempre un valore aggiunto che permette agli ospiti di portare da casa la bottiglia che preferiscono.


Daniel-Brodetto vivace ai frutti di mare
La marcia in più

Canzian si reca personalmente al mercato dove il contatto diretto con i fornitori gli permette di prendere accordi affinché al ristorante entri solo ciò che rispetta i suoi canoni, quindi tutto ciò  deriva da agricoltura non intensiva. Quaranta piccoli fornitori esclusivamente con materie prime locali o dell’area del Mediterraneo.


 
 Il progetto di restyling è stato affidato allo Studio di Set & Interior Design di Francesca Pedrotti e Alice De Bortoli, scenografe professioniste, docenti Naba, responsabili delle scenografie di numerosi e prestigiosi progetti teatrali.

 

Daniel

via Castelfidardo, 7
20121 Milano
T. +39.02.63793837

Filz; A Milano Lo Spiedino Si Fa Goloso

La data di apertura al pubblico è prevista il 21 febbraio in zona Porta Romana a Milano. Una full immersion nei più svariati modi di preparare gli spiedini, c’è ne per tutti i gusti; carne, pesce e vegetariani. Una proposta giocosa che coinvolge la cucina di strada all’interno di una bottega, un modo di mangiare che piace proprio a tutti.

 


 

Filz ( Frigitello
Filz ( Cuore friggitelli e salsa di miso)

La data di apertura al pubblico è prevista il 21 febbraio in zona Porta Romana a Milano. Una full immersion nei più svariati modi di preparare gli spiedini, ce n’e per tutti i gusti; carne, pesce e vegetariani. Una proposta giocosa che coinvolge la cucina di strada all’interno di una bottega, un modo di mangiare che piace proprio a tutti.


Il cibo di strada non è un cibo qualunque, e l’Italia abbraccia con passione questa cultura godereccia, le ricette di Filz sono semplicemente cibo di strada con contaminazioni internazionali, con una forte presenza di materie prime italiane.

Trenta proposte che variano a seconda le stagioni, si possono scegliere diverse composizioni se si ha voglia di spaziare da un ingrediente all’altro, il menù è ricco di possibilità.

Ve ne segnaliamo alcuni davvero sfiziosi:

Gambero panko al curry, mela rossa e salsa al sesamo tostato. Salmone, finocchio, rapa, sesamo e miele. Rana pescatrice funghi e patate. Bombetta di Cisternino e nduya. Zampina di San Michele e salsa verde. Tiramiskewer” il tiramisù allo spiedo. E tantissimi altri. I prezzi variano a partire da 1,50/6,50 euro per spiedino.

 

 

 

 

Non si trascura il beverage 12 cocktails in carta proposti e rivisitati da Franco Tucci Ponti, con dei signature studiati solo per Filz.

Lista drink

Il locale ha uno stile pop italiano, atmosfera divertente dove godere di una pausa alternativa e sfiziosa. Un tocco di eleganza è dato dal   bancone amaranto realizzato con piastrelle artigianali fatte a mano e profilato in ottone, a completare l’opera 23 sgabelli di facile comodità.

 

Filz location

 

Filz ha colori che attraggono, ottone e amaranto, si distingue una singolare parete cipria a pois amaranto firmata Le Corbusier.Filz è un idea dei fratelli Francesco e Nicoletta Rubini, insieme ad Antonia Carammone moglie di Francesco. L’esperienza internazionale in giro per il mondo gli ha permesso di assorbire culture e tradizioni gastronomiche di varia natura. Nicoletta Rubini ha avuto esperienze nella ristorazione in Kenya, Antonia Carammone e Francesco Rubini hanno acquisito le loro nozioni vivendo per parecchio tempo in Cina. L’esperienza si è fatta preziosa e il focus ci piace. Milano ha un goloso indirizzo in più dove fermarsi a stuzzicare.

 

L’idea in Più

La pausa pranzo è pensata per un breck goloso ma non impegnativo; 2 spiedini del giorno con una vellutata o una  insalatina fresca, tutto  accompagnato da riso al vapore o pita. Acqua e soft drink a scelta per un totale di 10 euro.

 

 

Orari

Lun 12:00-15:00 e 18:00-22:00

Mar-Gio 12:00-15:00 e 18:00-23:00

Ven 12:00-15:00 e 18:00-00:00

Sab 18:00-00:00

Dom Chiuso

FILZ- Largo della Crocetta 1

Chocolate Experience Le Novità Di Ernst Knam

Ernst Knam Experience

A proposito del cioccolato, in prima linea richiama l’attenzione di ogni goloso il suo sapore prezioso trova spazio in ogni gusto personale, il  cioccolato è un’esperienza sensoriale a 360° che conquista tutti i sensi e Knam il re del cioccolato ne conosce tutti i segreti.


La voglia di fare un’esperienza nuova non manca, siamo alla conferenza che presenta un nuovo progetto di formazione sul cioccolato nella scuola di cucina Knam Experience Cooking Class.

Infatti dal 22 al 25 febbraio, nella location PRESSO verranno organizzati quattro giorni di live showcooking, eventi selezionati e momenti di esplorazione, il protagonista è sempre lui il cioccolato, l’alimento che dona la felicità.

Ernst Knam dirigerà nel corso di una sola notte una cena particolare, dove il cacao verrà valorizzato e proposto in ogni portata, dal dolce al salato, per carpirne e degustarne ogni sfumatura.


Ernst Knam Experience
Ernst Knam Experience

 

Domenica 25 febbraio a partire dalle 10 si avrà la possibilità di partecipare al singolare “Brunch”, animato sempre da interessanti showcooking. Tre giornate piene di nozioni ed esiti, degustazioni speciali, condotte da Ernst Knam e dal sommelier Marco Brambilla, in cui i vini più particolari verranno abbinati a sapori dolci e salati.

 

Ernst Knam Experience

Un susseguirsi di ospiti contribuiranno a rendere ancor più singolare ogni incontro con Ernst Knam, venerdi 23 insieme a Benedetta Parodi sforneranno una crostata allo zenzero, sabato 24 con uno speciale swocooking in coppia con Emis Killa, e domenica 25 dedicato ai bambini uno swo con Katia Follesa. 

Questa inedita opportunità vi porterà a scoprire tutti i preziosi segreti del cioccolato.

 

 

Info e prenotazioni

Cena: 150 euro

Workshop: 30 euro

Brunch: 60 euro (comprensivo di 2 calici)

Degustazione: 20 euro

È necessario prenotare anticipatamente gli showcooking, la cena e il brunch attraverso prevendita, scrivendo a [email protected] o chiamando lo 02 5519440.

Il temporary store rimarrà aperto a ingresso gratuito per tutta la durata dell’evento con orario 10-18.

Ristorante Materia Assaggi Di Gusto

Un luogo Materia dove approfondire una cucina sostanziale, nessuna scelta è mai banale, di nuova morale e di nuove ideologie senza impoverire l’anima della cucina stessa. La Location è minimal, elementare, bianco e nero per un mood confortevole. Si contano all’incirca trenta coperti dislocati in due sale.

Materia Davide Caranchini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


La figura dello chef ai tempi nostri è molto rilevante, soprattutto sé la definizione della sua cucina passa agli onori della cronaca, alcuni di questi cuochi sono, e sono stati veramente straordinari, bisogna necessariamente nominarne qualcuno:


Nino Bergese (1904 – 1977). Dopo la guerra apre il suo ristorante La Santa a Genova, dove crea i suoi piatti più noti, come gli spaghetti legati e il risotto mantecato.

Angelo Paracucchi (1929 – 2004), Chef innovatore della cucina italiana. Le sue attitudini gli hanno permesso di riesaminare le materie prime della terra e della pesca, rivoluzionandone l’uso tradizionale, nuove combinazioni in sintonia con il mutamento dei prodotti e del modo di vivere.

 Alain Ducasse (1956), considerato da molti l’Escoffier moderno. Ha ottenuto a soli 33 anni le tre stelle Michelin, presso il ristorante d’albergo Le Louis XV di Montecarlo.

Gualtiero Marchesi (1930 –2017) E’ stato un cuoco, gastronomo e ristoratore italiano. Viene considerato il fondatore della “nuova cucina italiana”

 Paul Bocuse, (1926 – 2018 ) Uno dei più grandi chef del ventesimo secolo, inventore della Nouvelle cuisine. Per 50 anni ininterrotti il suo ristorante ha mantenuto 3 stelle Michelin.

Massimo Bottura ( 1962). E’ un cuoco italiano, proprietario dell’Osteria Francescana a Modena, ristorante premiato con tre stelle Michelin e classificatosi primo ristorante al mondo nella lista dei The World’s 50 Best Restaurants Awards 2016 di New York.

 


Ovviamente i geni della cucina sono tanti con disparate filosofie.

Da qualche decennio in Italia i cuochi italiani under 30 hanno dato prova di essere una generazione d’assalto, capaci di trasformare alcuni punti di vista in cucina. Un temperamento che non è sfuggito alla critica, è quello di Davide Caranchini, giovane ventisettenne e già chef patron a Como del ristorante Materia.

Davide Caranchini acquisisce la sua tecnica in giro per il mondo, vanta un back ground di lavoro da Gordon Ramsey, Heinz Beck, ma principalmente al Noma con René Redzepi. Si ingegna nella realizzazione di piatti creativi dalla filosofia audace d’autore, tosto al punto giusto da esprimere una cucina elegante ma complessa. Ama le erbe selvatiche che coltiva con dedizione.

 

Raviolo di lingua di vitello

La sua Cucina

Una cucina quella di Davide incentrata nell’utilizzo delle erbe, le coltiva con impegno documentandole poi nei suoi piatti, se ne contano circa un centinaio di varietà presenti nella serra del ristorante. E’ la natura che detta i tempi nella sua cucina, gusti acidi e amari, ma ben equilibrati per chi a voglia di scoprire un’esperienza diversa. Tre menu degustazione: il “Classico” formato da cinque portate per gli amanti del gusto tradizionale, “Green power”, cinque passaggi vegetariani per chi ama osare, “ Sperimentazione a mano libera”, un percorso di sei o undici assaggi scelte a sorpresa dallo Chef, dove l’espressione di Caranchini ha una forte costante tra acidità e amarezza mantenendo il bilanciamento dei sapori. Nel menu alla carte troviamo diverse proposte ne menzioniamo alcune degustate: Trota salmonata marinata, rafano, kiwi fermentato e brodo freddo di mela. Linguine “pastificio Felicetti” al non pomodoro, “Risotto carnaroli “Riserva San Massimo”, cipolla, mela e levistico”. Baccalà, prezzemolo, cipolla rossa.


 

Risotto carnaroli “Riserva San Massimo”, cipolla, mela e levistico

Accoglienza e servizio

Ambra, Marco e Luca Sberna, rimane tutto in famiglia. In sala ad accoglierci troviamo Ambra, compagna Davide, Marco entusiasta del servizio cura con passione anche il giardinaggio, le sue cure e il suo modo di essere polivalente rendono la serra un valore aggiunto singolare del locale, piante, erbe e radici e l’estro prende forma. La cantina è seguita da Luca e Marco, che hanno messo insieme delle avvincenti referenze di spessore.

 

 

 

Tiriamo le somme

Un luogo Materia dove approfondire una cucina sostanziale, nessuna scelta è mai banale, di nuova morale e di nuove ideologie senza impoverire l’anima della cucina stessa. La Location è minimal, elementare, bianco e nero per un mood confortevole. Si contano all’incirca trenta coperti dislocati in due sale.

Infine qui il cibo è sintesi di una cultura “oscar green”, incentrata sull’esaltazione delle proprietà delle spezie e delle erbe aromatiche di un variopinto campionario che pittura in ogni piatto tinte vive e luminose.


 

Insalata di cavolo rosso, midollo affumicato, caviale e latte di mandorla amara
Insalata di cavolo rosso, midollo affumicato, caviale e latte di mandorla amara

 

Pre dessert

 

Ristorante Materia
22012 Cernobbio (CO)
Via V Giornate, 32
Tel. (+39) 031 2075548
Chiuso lunedì, martedì a pranzo

 

 

 

 

Boatta Cucina Siciliana Piena Di Sfiziosità

Boatta rappresenta la tipica gastronomia mediterranea, pasta, pesce, verdure, olio, erbe aromatiche, mescoloanze d’ingredienti che esaltano un patrimonio unico di biodiversità e tradizioni. Un territorio che si è sempre contraddistinto per la sua cucina . I piatti della tradizione e le materie prime preziose si concentrano in piatti pieni di orgoglio e di sapori.

Boatta la Sicilia saporita .

La cucina siciliana rappresenta la tipica gastronomia mediterranea, pasta, pesce, verdure, olio, erbe aromatiche, mescoloanze d’ingredienti che esaltano un patrimonio unico di biodiversità e tradizioni. Un territorio che si è sempre contraddistinto per la sua cucina . I piatti della tradizione e le materie prime preziose si concentrano in piatti pieni di orgoglio e di sapori.


Linguine ai ricci di mare ( Boatta)

Ogni provincia della Sicilia annovera piatti tipici, ad esempio a Palermo, sono noti la pasta con le sarde, pane e panelle, il panino con la meusa (la milza). A Catania la pasta alla norma, la parmigiana di melanzane, la caponata, la lista è lunga di ogni prelibatezza. In tutta la Sicilia si possono gustare gli arancini, granite, dolci celebri in tutto il mondo, come la cassata, i cannoli. Oltre quando già detto è la terra del pistacchio di Bronte, del cioccolato di Modica e molti altri ingredienti allettanti.

Dopo un breve excursus sulla cucina Siciliana, vi racconto l’esperienza culinaria fatta al Boatta, un interessantissimo ristorantino dalle proposte Sicule, quelle della vera tradizione, e da Siciliana come sono il giudizio è più sincero.

 

Boatta ( Cucina a vista)

Davide e Francesco i proprietari hanno scelto di portare un po’ della Sicilia a Milano, la cucina popolare senza filtri o contaminazioni, ma elaborate nel rispetto delle cotture più semplici col tutto il sapore del mediterraneo.

Piatto Signature

 

“Boatta Fish”

“Boatta Fish”, servito all’interno dell’apposito barattolo Cozze, vongole, calamari, ricciola, salmone e gamberi rossi di Mazara, un sapore ricco  variegato, con tanti aromi che contribuiscono a rendere il piatto saporito.


Sapori ed ingredienti scopriamo il menu; serviti in miniatura troviamo gli arancini di totano, a seguire i moscardini affogati con fette di pane abbrustolito, il flan di zucca con fonduta di pecorino,  nel menù diverse proposte come il classico fritto misto e la deliziosa caponata, tra i primi piatti tutti a base di pasta fresca fatta in casa menzioniamo, ( riso cacio e pepe e tartare di tonno, bucatini con le sarde, linguine ai ricci di mare). Tra i secondi troviamo proposte classiche dal gusto accentuato, come il trancio di Ombrina e il carciofo saporito, le polpette di baccalà, involtini di vitello alla messinese e tantissime prelibatezze che si evolvono in base alla stagione.

Arancino al ragù di Totano

 

Risotto cacio e pepe con tartare di Tonno e pistacchio di Bronte

 

 


L’idea in più è il  “beverage Boatta” cocktail scelti con cura e preparati con prodotti di qualità, gli aromi e le spezie danno quello sprint in più ai cocktail, che possono essere perfettamente serviti insieme alla vostra cena per quanto particolari ed originali. Qualche dritta; Mojito speciale al Gin mare, il  “Boatta Mule” con vodka infusionata al jalapeno, Saint Germain, pompelmo e ginger beer.


Croccanti bocconcini di baccalà

La location è graziosa e attuale con cucina a vista che rende una bella visuale a chi ama sbirciare la preparazione dei piatti, i proprietari hanno fatto realizzare a mano da un artigiano Siculo un peculiare bancone bar che corre lungo la sala dove il  bianco delle pareti suscita un atmosfera rilassata in combinazione alle luci soffuse delle candele, per poi trovare guardando all’insù  uno stravagante  soffitto verdeggiante annesso di piante.

Da provare 

Il tris di tartare servito nei vasetti dove il pesce è adagiato su sfiziose creme di frutta,( tartare di tonno, salmone, pesce bianco). Spaghetto grezzo  alla Seppia ed il suo nero, passatina di pomodoro Bufala e pane aromatizzato all’origano.

Curiosità

Boatta significa lattine ermetiche,  in siciliano si pronuncia  ‘buatte’ comunemente  usate per conservare e mantenere i cibi.

Mano al portafogli

Spenderete a persona circa 35/40 euro, vino escluso. A pranzo troverete un menu speciale a 10 euro


Cannolo Siciliano e semifreddo al pistacchio

 

Piazzale Segrino, 1 – Milano | www.boatta.it

per info e prenotazioni: tel 026688560 – [email protected]

Olio Officina Festival 2018

L’appuntamento con il condimento più amato dagli italiani; l’olio, va in scena oggi dal 1 al 3 febbraio a Milano, la kermesse è “Olio Offina Festival” un movimento ideato da Luigi Caricato, appassionato e grande conoscitore in materia.


Olio Officina Festival 2018

Il tema è comunicare l’importanza e le diversità degli oli esistenti con l’obiettivo di valorizzarne la cultura, il tema di sostegno del 2018 è; “Io sono un albero”, dove albero è vita, legame con la terra e l’olio che ne rappresenta uno dei suoi frutti.

Tante questioni di attualità e di analisi, ne elenchiamo alcuni: l’olio nella Gdo, il packaging, la comunicazione visiva, le nuove tendenze dell’olio, l’olio nella ristorazione, i frantoi del futuro, la sintesi percettiva attribuita all’olio, gli abbinamenti tra carne e olio, e tanti numerosi contenuti.

Stimolante l’argomento; “Progettare Cibo”, relativamente alla recenti acquisizioni intorno alla caratterizzazione dei fattori nutrizionali dell’olio extra vergine di oliva, del cacao, della mela e del globulo di grasso del latte.

Oltre 60 oli in degustazione da tastare in purezza o combinati alle vivande. Non mancherà un importante inchiesta sugli oli territoriali italiani senza dubbio realtà olivicole affascinanti, motore di una materia prima che rende l’Italia il cuore pulsante della produzione.

L’olio adatto a ogni piatto, a ogni inclinazione a ogni appetito, a ogni momento della giornata, potete venire a scoprirlo ad “Olio Officina Festival”


 

Presso Palazzo delle Stelline, ‪C.so Magenta, 61, Milano.

Orari 9-21, tranne ‪giovedì a partire dalle 16

Ingresso libero giovedì

venerdì e sabato a pagamento, ingresso 15,00 euro

Speciale Premio Nonino 2018

Siamo sul set del premio Nonino con l’inviato Massimo Gelati, un viaggio enogastronomico, culturale, all’interno della più celebre distilleria Italiana, a cui si riconosce profondamente l’arte della tradizione volta a valorizzare i valori globali della conoscenza. In questo report ve lo raccontiamo.

Ronchi di Percoto, 27 Gennaio 2018

Gia’ da molti anni il Premio Nonino è diventato un punto di riferimento obbligato per il mondo della cultura: ciò non solo perchè la scelta dei premiati va a individuare ogni anno personaggi di prima grandezza a livello internazionale, ma soprattutto perchè in ogni sua edizione va a toccare temi di estrema importanza in un mondo nel quale sembrano sgretolarsi i valori tradizionali, in cui la stessa etica e’ messa pesantemente in discussione dalle ragioni della politica, dell’economia e della finanza, in cui un’informazione ansiosa e superficiale finisce per mettere in ombra con la cronaca del momento, la riflessione sui problemi reali della nostra società.


Premio Nonino 2018

 


Quest’anno la Giuria del Premio Nonino, presieduta da V.S. Naipaul, premio Nobel per la Letteratura 2001, e composta da Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Antonio R. Damasio, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea, Edgar Morin ed Ermanno Olmi ha così assegnato i Premi Nonino Quarantatresimo Anno.

 

 

Premio Nonino Risit d’Aur – Barbatella d’Oro 2018 a P(our)

Nel nome, unione delle parole OUR e PURE, cioè nostro e puro, si sottolinea la missione del gruppo, che ricerca la “purezza” del prodotto, non contaminato, e del “nostro” inteso come passato condiviso in ogni angolo della terra. tre sono i paradigmi imprescindibili di P(our): conoscenza, sostenibilità e crescita. Alex Kratena, Ryan Chetiyawardana, Jim Meehan, Simone Caporale, Monica Berg, Joerg Meyer e Xavier Padovani sono i sette giovani bartender che si sono lanciati nella non facile impresa di rilanciare i valori fondanti di ogni società, gli stessi alla base del Premio Nonino.

Il loro progetto più significativo è PourProject Progetto Amazzonia, ideato per salvare l’ajè negro, una salsa fermentata di manioca amara, frutto di una cultura millenaria preparata dalle tribù indigene della foresta fluviale amazzonica. Esploratori del passato, immersi nel presente e proiettati nel futuro, ogni anno, organizzano il Symposium, un incontro internazionale per affrontare e approfondire temi fondamentali della società, come la questione del Gender, anche nel settore della bartender community. Ha consegnato il premio Adonis.


Premio Nonino 2018

Nel 1975 ricercando gli antichi vitigni autoctoni friulani, per distillarne le vinacce, i nonino scoprono che i più rappresentativi – schioppettino, pignolo e tazzelenghe – sono in via d’estinzione, essendone vietate la coltivazione. Ad essi si aggiunge la ribolla gialla. il 29 novembre, con lo scopo di “stimolare, premiare e far ufficialmente riconoscere gli antichi vitigni autoctoni friulani”, e preservare così la biodiversità del territorio, istituiscono il Premio nonino risit d’aur – Barbatella d’oro.

Premio Internazionale Nonino 2018 a ISMAIL KADARE

Poeta, romanziere, autore di saggi e sceneggiatore nato in Albania, aedo innamorato e critico del suo popolo, tra realtà storiche e leggende, che rievocano grandezze e tragedie del passato balcanico e ottomano, ha creato grandi narrazioni. Esule a Parigi dal tempo della dittatura “per non offrire i suoi servigi alla tirannide”, ha rifiutato il silenzio, che è la metà del male, immergendo spesso il suo raccontare in mondi immaginari, divenendo testimone degli orrori perpetrati dal totalitarismo e dai suoi inquisitori. Ha fatto della tolleranza religiosa uno dei cardini della sua opera. Ha consegna il premio John Banville, dopo un videomessaggio di Claudio Magris.

Premio Nonino 2018 a ‘un Maestro del nostro tempo’ a GIORGIO AGAMBEN

Le sue indagini, sempre in cerca delle fonti, spaziano dal linguaggio alla metafisica e dall’estetica all’etica. Giorgio Agamben si definisce un epigono, considerate le sue intense esperienze con il fiorire del libero pensiero; costruisce sull’esempio di Michel Foucault, delle sue idee e intuizioni, una biopolitica e crea il concetto dell’Homo Sacer, un essere umano la cui vita è sacra, il che significa che può essere ucciso ma non sacrificato; traccia un’evoluzione, da un uomo antico che “poteva” a un uomo moderno che “vuole”, e si pone al di sopra sia delle leggi umane sia di quelle divine, aprendo la strada a un’età di olocausti. Per rendersi visibili, le società devono lottare fra due opposti principi: quello dei diritti legali e quello dell’anomia. Agamben spesso traduce la sua filosofia in pura poesia immersa nella natura; ascoltate la sua mirabile descrizione tratta dal suo ultimo libro, Autoritratto nello studio: “L’erba è Dio. nell’erba – in Dio – sono tutti coloro che ho amato. Per l’erba e nell’erba e come l’erba ho vissuto e vivrò”. Ha consegnato il premio Antonio R. Damasio.

La consegna dei premi è avvenuta presso le Distillerie Nonino a Ronchi di Percoto, Sabato 27 Gennaio, dove, dopo l’arrivo alle distillerie di Cristina, Antonella, Elisabetta, Benito e Giannola Nonino, con Chiara, Davide, Francesca, Sofia, Gaia, Caterina, Costanza e Beatrice, si sono aperte le celebrazioni per gli oltre 120 anni delle Distillerie Nonino.

Per il brindisi di benvenuto la Famiglia Nonino a distillato per gli ospiti una preziosissima Grappa Nonino Monovitigno® Ribolla gialla* Cru Vigna Nonino Buttrio-Friuli.

Dopo la toccante performance del Coro Manos Blancas del Friuli, sostenuto sin dalla nascita da Giannola Nonino, che si pone l’obiettivo di emancipare bambini e ragazzi dal disagio, offrendo loro un’opportunità di riscatto sociale tramite l’accesso gratuito allo studio della musica, lo spettacolo è  proseguito con il coro “Artemisia” di Torviscosa ed il coro del Friuli Venezia Giulia, per concludersi con il gruppo folkloristico “Chino Ermacora” di Tarcento.

Al termine della pranzo, brindisi con Grappa Nonino Riserva Antivca Cuvee®, invecchiata 5 anni in barriques e piccole botti, e ÙE ® Acquavite d’Uva Nonino in barriques.

Moltissime le personalità presenti, tra i quali si notavano Rosita Missoni, il Conte Marzotto, Matteo Zoppas, Cesare Rimini, Riccardo Illy, numerosi giornalisti televisivi e della carta stampata, autorità civili e militari e rappresentanti dell’industria e della finanza internazionale.

Il segreto di questo successo risiede sicuramente nella capacità di pensare in grande, ma anche nel coraggio di saper decidere di modificare continuamente la propria creatura, anche quando sembra essere già baciata dal successo internazionale. Giannola Nonino questa manifestazione l’ha fatta nascere e crescere, e continua ancora a emozionarsi come nelle prime edizioni, garantendo l’eternità al Premio Nonino.


 

Francesca Bardelli Nonino e Ing. Massimo Gelati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ristorante Il Moro Creatività Siciliana

Il Moro propone una cucina di tradizione ispirata dal mare, e sempre con una punta di innovazione, tutti sapori che valgono un viaggio, tra cui spicca il gusto delle materie prime.


Quando si tratta della famiglia Butticè rimaniamo sempre soddisfatti perché la loro cucina fonde elementi Siciliani e influssi creativi, tutto caratterizzato da una filosofia elegante, molto ben equilibrata, frutto di una precisa ricerca.


Salvatore Butticè

Il Moro propone una cucina di tradizione ispirata dal mare, e sempre con una punta di innovazione, tutti sapori che valgono un viaggio, tra cui spicca il gusto delle materie prime.

L’ambiente trasmette una sensazione di intimità, favorita dall’accoglienza di Antonella Butticè, responsabile di sala e attenta tutrice nella scelta delle etichette in cantina. Non sfugge la preferenza di costruire una lista dei vini mirata alle biodiversità italiane, con una forte vocazione ai vini della terra natia, la Sicilia. E come tale ci accompagna a degustarne alcune etichette.


 

Zuppetta di conchiglie e granita
Zuppetta di conchiglie e granita

 

Salvatore e Vincenzo Butticè gli chef si fanno apprezzare, hanno pensato ad un menu di trasporto con tante raffinate creazioni. Le sarde beccafico, cipolla bruciata, finocchietto e arancia, l’uovo di gallina allevata a terra, calamaro spillo Sicilia e tartufo uncinato, i paccheri dei Monti Sibillini con pistacchio di Raffadali e gamberi. Tra il secondo e il pesce crudo; zuppetta di conchiglie e granita, polpo, zucca piacentina e i suoi semi, indivia e amaretto.

La grande degustazione di crudo, ostriche, fasolari, cannelli, tartufi di mare, gamberi e scampi di Mazara del Vallo e carpacci (€60,00)

 

 

 Ma un buon pasto deve accompagnarsi ad un buon vino


 

Note Positive

Profumi e sapori autentici, con delle proposte a mano libera dei “Butticè”. Si possono sperimentare tre diverse combinazioni elaborate così: 3 portate €55,00. 4 portate €65,00. 5 portate €70,00. Una buona soluzione che unisce il giusto connubio tra “gusto, qualità, prezzo”. Per la pausa pranzo hanno creato un Menu Business Lunch, un piatto unico a €18,00.


 

 

 

 

 

Mano al Portafogli

Prezzo medio p.p. bevande incluse: 55€

Così aggiungo alle parole un pizzico di sale, personalmente i piatti dei fratelli Butticè mi hanno dato golose soddisfazioni, ho ritrovato i sapori della mia terra, la “Sicilia”, una terra che una volta scoperta e assaporata vi si aprirà un mondo, in questi piatti ritroverete il gusto di meravigliarvi.


 

 


 

 

 

 

Contatti 

Ristorante Il Moro

via Parravicini 44 – 20900

Monza (MB)

+39 039 327899

[email protected]