Opensource per la creatività

Il consorzio Top-IX e il Corso di Studi in Disegno Industriale del Politecnico di Torino organizzano una serie di momenti d’incontro e riflessione sull’utilizzo di software libero e open source in ambito creativo e di produzione di contenuti multimediali, focalizzandosi su due aspetti principali: le scuole e il mondo della formazione, le aziende e il mercato.

Gli anni di sviluppo tecnologico che stiamo vivendo hanno profondamente ridefinito i modi di operare in tutti i settori dell'attività umana: la possibilità di interagire con reti di persone, di combinare i contenuti e condividerli è una delle caratteristiche distintive della nascita e diffusione della conoscenza nell’era di Internet. La nuova prospettiva di sviluppo culturale che ne deriva si applica in prima battuta al settore della formazione, laddove il sapere diventa condiviso e diffuso, per passare poi alla produzione professionale. In questo contesto si vuole aprire uno spazio di confronto e discussione sul ruolo dell’approccio Open Source e Open Content, basato principalmente sul concetto di condivisione e partecipazione, con un dibattito che veda protagonisti chi usa l’open source tutti i giorni.   

THE CONFERENCE  Venerdì 6 novembre 2009

Sala Cavour Open Source per la Creatività  Una giornata di confronto tra docenti, imprenditori, centri di ricerca e aziende che usano software libero e open source e contenuti “aperti” per il multimedia e la creatività. La mattinata, dopo un intervento introduttivo sul presente e sul futuro del modello aperto di produzione e condivisione di contenuti, sarà dedicata alle esperienze selezionate dalla Call For Showcase che presenteranno i loro progetti multimediali realizzati con software libero e open source. Nel pomeriggio, dopo un’intervista a uno dei protagonisti dell’industria della creatività, si svolgeranno due tavole rotonde dove formatori e professionisti si confronteranno sulle loro esperienze. L'evento sarà ripreso e trasmesso in live streaming. PROGRAMMA

I WORKSHOP

Nell'ottica di diffondere la consapevolezza delle possibilità culturali, economiche e tecniche offerte dai software free/open source il workshop costituisce un momento fondamentale della pratica del fare che spesso si trascura a favore della teoria. Questa, in un ambito complesso e sempre nuovo come quello della creatività digitale, non può essere che uno dei due piatti della bilancia, equilibrata dalla conoscenza delle tecniche in un binomio culturale in questo modo completo di tutti gli elementi necessari. PROGRAMMA

Piemonte Share Festival 2009

piemonte share 2009
Piemonte Share Festival
, diretto da Simona Lodi e Chiara Garibaldi, celebra quest’anno la qiuinta edizione. Nell’anno della crisi finanziaria internazionale, il tema scelto non passa inosservato per la capacita di leggere e in parte anticipare gli impulsi e i movimenti profondi che animano la realtà contemporanea: “Market Forces” è già nell’aria da tempo.

Innestandosi su “Manufacturing”, tematica dell’edizione 2008, la complessità è il punto di partenza per progettare la nuova edizione. Come affrontare una realtà instabile dove l’imprevisto gioca un ruolo fondamentale? Come fare fronte a un futuro che non è più immaginabile in modo lineare e in cui la complessità stessa sembra l’unico approccio? La risposta di Andy Cameron, guest curator e presidente della giuria di Share Prize 2009, è “market”. Il mercato è la meccanismo per affrontare la complessità del futuro e l’imprevedibilità: un ecosistema. La sintesi di questo percorso  è “Market Forces”.

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Progetto sovvenzione globale

E' partito ll bando per spin-off della ricerca rivolto ai ricercatori, come dipendenti di atenei o enti pubblici di ricerca o dottorandi/ contrattisti/ studenti, che abbiano effettuato significativa attività di ricerca su un tema specifico, oggetto di creazione dell’impresa stessa.

Le attività e gli interventi del bando mirano a definire un percorso completo di sostegno, che va dallo stimolo dell’attitudine e della capacità imprenditoriale dei ricercatori all’accompagnamento volto a trasformare un’idea innovativa in un progetto imprenditoriale concreto, fino al sostegno alla nascita dell’impresa e alle sue prime fasi di attività. 
 
Gli obiettivi del proget0
  •  favorire la diffusione della cultura imprenditoriale dei ricercatori, in modo che la trasformazione delle idee di ricerca in progetti imprenditoriali e l’effettiva creazione di impresa siano realmente percepiti come un possibile sbocco dell’attività di ricerca condotta;
  • sostenere un’attività di costante monitoraggio delle idee di ricerca sviluppate per individuare quelle effettivamente trasferibili, direttamente e/o indirettamente, al sistema produttivo;
  • accrescere la qualità, in termini manageriali e commerciali, dei progetti imprenditoriali che derivano da idee di ricerca, con l’obiettivo di favorire la nascita di imprese effettivamente in grado di competere sui mercati e che possano presentare tassi di crescita e sviluppo significativi;
  • sostenere le prime fasi di avvio delle nuove imprese
 

Innovators Camp, il barcamp degli innovatori

Nell’ambito della edizione 2009 di ITN – Infrastructure, Telematics  and Navigation,  la Fondazione Torino Wireless e il fondo di venture capital
Piemontech hanno organizzato l’ Innovators Camp, il barcamp degli innovatori dal sottotitolo finanziare l’innovazione per crescere, che si svolgerà giovedì 15 ottobre 2009 dalle ore 09:30 alle 13:00 presso ITN – Lingotto Fiere, Sala Avorio, Via Nizza, 294 – 10126 Torino

L’obiettivo dell’evento è presentare i vari progetti di *finanziamento a  sostegno dell’innovazione* presenti nel nostro Paese: casi a confronto,  criticità del sistema dei finanziamenti e prospettive di business per il futuro.
La seconda parte della mattinata avrà la formula del BarCamp dove il  pubblico è invitato a condividere esigenze, progetti ed esperienze, in un
confronto aperto sui temi: innovazione, incubatori di idee, scouting di  progetti, finanziamento, reti di trasferimento tecnologico.

Eurecan European Venture Contest

Il 5 Novembre 2009 I3P, L’incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino ospiterà la semifinale dell’ Eurecan European Venture Contest 2009, la più importante competizione europea per imprese Hi-tech ad alto potenziale di crescita.

Iscriversi a Eurecan European Venture  permette di gareggiare

  • Per qualificarsi alla finale e vincere i 90.000€ messi in palio per l’EEVC 2009
  • Per ricevere visibilità internazionale nei confronti di potenziali investitori e partner di business
  • Per ottenere consigli strategici dagli investitori sul proprio profilo aziendale prima e durante la semifinale di Torino.

 
Le migliori 10 aziende di ciascuna semi-finale avranno diritto ad uno slot di presentazione durante il prestigioso European Venture Summit, il prossimo 30 Novembre e 1 Dicembre a Dusseldorf.

Le aziende interessate possono registrarsi gratuitamente

Le registrazioni scadono il giorno 19 Ottobre 2009

La lingua ufficiale dell’evento sarà l’inglese

Parte Uniamo le Energie 2009

uniamo-le-energieMercoledì 7 ottobre inizia Uniamo le Energie, manifestazione dedicata alla sostenibilità ambientale, organizzata dalla Regione Piemonte a Torino Esposizioni, in corso Massimo d’Azeglio 15. Obiettivo coinvolgere chi è scettico o scarsamente informato, il tutto con un taglio divulgativo ma non noioso o accademico, adatto sia alle famiglie che intendono documentarsi sulle opportunità dell’energia verde sia ai giovani.

Settemila metri quadri di spazi espositivi con le soluzioni tecnologiche più innovative, i progetti più significativi, i risultati delle politiche energetiche della Regione Piemonte.  Oltre agli spazi espositivi sono state ideate aree per la didattica e l’educazione ambientale, serate con musica e spettacoli.  Un’iniziativa internazionale a emissioni zero che prevede dieci eventi, 2 forum internazionali, oltre 300 workshop e meeting.

I principali eventi saranno trasmessi da Wi-pie tv

La green economy regala benessere e lavoro

Marco Trabucco su Repubblica

«Sulla green economy abbiamo anticipato Obama» dice sorridendo, con una punta di autoironia, Mercedes Bresso, presidente del Piemonte per sottolineare come gli investimenti della sua amministrazione nelle energie alternative siano stati una delle priorità in questi cinque anni di governo del Piemonte.
D’altronde lei, definita dagli avversari “la zarina” per il piglio decisionista, nella sua vita precedente, prima cioè di impegnarsi in politica, era stata docente di economia dell’ambiente al Politecnico di Torino. Un’esperienza che non ha mai dimentatico. Antinucleare o meglio «contro questo nucleare che è pericoloso e antieconomico», è stata tra le prime a convincersi che le energie alternative non sono solo una questione legata alla tutela dell’ambiente, ma anche una grande opportunità economica. «La green economy è la migliore risposta alla crisi — spiega — il primo obiettivo nella nostra amministrazione è creare benessere, quindi economia e lavoro, guardando al futuro e alla qualità della vita. Il futuro, come dimostrano le scelte di molti paesi del mondo avanzato, è legato all’economia verde, che incrocia praticamente tutti i settori economici, dall’edilizia alla meccanica, dalla chimica all’agricoltura. E il Piemonte che è una regione storicamente all’avanguardia, non vuole rimanere indietro in questo settore».

L’obiettivo è quello che “la zarina” chiama del 20+20+20: vale a dire ridurre, entro il 2020, i consumi di energia primaria del 20 per cento, abbattere il livello dei gas serra del 20 per cento rispetto al 1990 e coprire, sempre per quella data, almeno il 20 per cento del fabbisogno con le energie rinnovabili. «Raggiungere questi obiettivi significa creare lavoro, economia, risparmio per i cittadini e migliorare la qualità della vita. Obiettivi tanto ambiziosi però — dice Bresso — si possono raggiungere solo a due condizioni: bisogna favorire in Piemonte la nascita e lo sviluppo di una filiera produttiva che renda disponibili prodotti tecnologicamente avanzati per la produzione di energia da fonti rinnovabili. E allo stesso tempo bisogna fare in modo che i cittadini acquistino una consapevolezza nuova, ovvero capiscano che mettere sul tetto della propria casa o della propria azienda una serie di pannelli fotovoltaici non significa soltanto “fare un’opera buona per l’ambiente”, ma consente anche risparmi consistenti e duraturi. A loro e a tutti. Insomma inquinare meno è conveniente».

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Al Politecnico la ricerca vale 48 milioni

Andrea Rossi su La Stampa

C’è l’auto a idrogeno, la nuova frontiera della mobilità su quattro ruote. C’è General Motors, che nella cittadella ha già investito quasi trenta milioni di euro e sta lavorando alla costruzione dei motori di ultima generazione. C’è la Pirelli, che ha scelto Torino per realizzare i pneumatici intelligenti e, dopo aver sborsato 140 milioni di euro, ha aperto un centro per lo sviluppo di programmi di ricerca e innovazione. E poi Lavazza: espresso ad alta tecnologia, qualità, sicurezza alimentare, tracciabilità, sostenibilità ambientale ed energetica, ottimizzazione dei cicli produttivi e dei materiali impiegati.

C’è tutto un mondo di piccole e grandi imprese, che ruota intorno al Politecnico di Torino e ai suoi ricercatori. Un universo che vale quasi 50 milioni di euro all’anno, circa un sesto del bilancio del «Poli», la metà veicolati da privati attraverso contratti di ricerca. Un «tesoretto» in espansione: tre anni fa eravamo a 34 milioni, e i privati ne stanziavano 16.

«C’è stato un lavoro profondo per cercare di avviare collaborazioni stabili e durature», spiega Marco Ajmone Marsan, vice rettore con delega alla Ricerca. «In passato l’industria veniva in università quando aveva un problema da risolvere. Ci chiedeva interventi “spot” e una volta finiti ognuno per la sua strada». Da qualche anno la musica è cambiata: «C’è un approccio nuovo – racconta Ajmone – Le collaborazioni si consolidano a medio-lungo termine. E sono molto più efficaci, perché con l’azienda non bisogna ogni volta ricominciare da zero». È la strategia degli insediamenti, molto più vantaggiosa per chi non si può permettere gruppi di ricerca in azienda.

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Polight, il nuovo polo di innovazione

È nato Polight, il Polo di Innovazione Edilizia Sostenibile e Idrogeno. Coordinato da Environment Park di Torino, è uno dei 12 Poli di innovazione individuati dalla Regione Piemonte che usufruiranno dei 60 milioni di euro già stanziati sui fondi POR-FESR 2007-13 per il finanziamento di progetti di ricerca e servizi innovativi.
A Polight si sono aggregati 93 enti tra imprese, istituti di ricerca e Università. Il 61% è rappresentato dalle piccole e medie imprese, il 13% da centri privati di ricerca e l’11% da aziende che superano i 250 dipendenti.

Integrazione delle energie solari negli edifici, fotovoltaiche e termiche, con soluzioni per costruzioni nuove e già esistenti, sviluppo di nuovi esterni e serramenti ad alta prestazione energetica e di sistemi domotici innovativi per la gestione del calore nei condomini, uso di nuovi sistemi e prodotti isolanti naturali e di sistemi di illuminazione LED a basso consumo energetico.
Sono queste alcune delle soluzioni tecnologiche che il programma dedicato all’edilizia sostenibile intende sviluppare in risposta alle richieste dei mercati delle nuove costruzioni e della ristrutturazione del patrimonio esistente con sistemi eco-efficienti.

Polight intende anche affrontare tematiche tecnologiche di frontiera per l’ambito edilizio, come l’uso dei Materiali a Cambiamento di Fase (Phase Change Materials – PCM) per la riduzione dei fabbisogni energetici e l’utilizzo delle nanotecnologie per migliorare le prestazioni dei materiali e il comfort abitativo.
Nell’ambito dell’idrogeno il Polo si occuperà dello sviluppo di componenti e sistemi da integrare sia per le applicazioni stazionarie, dedicate al fabbisogno energetico, che a quelle dinamiche, legate alla mobilità, con una strategia di intervento indirizzata soprattutto verso la "diversificazione di prodotto".

Mondobit 2009

Con “C’era una volta la televisione” riparte lunedì 5 ottobre, alle ore 18.30 (Sala Conferenze della Galleria d’Arte Moderna, C.so Galileo Ferraris 30 –
ingresso gratuito), la decima edizione di Mondobit, la tradizionale rassegna culturale di divulgazione scientifica organizzata dall’Istituto Superiore Mario Boella in collaborazione con l’Associazione CentroScienza Onlus.

Quattro conferenze in programma ogni lunedì dal 5 al 26 ottobre permetteranno al grande pubblico di entrare in contatto con i cambiamenti in atto nelle tecnologie che ci accompagnano nella nostra vita quotidiana. Diverse le tematiche che saranno affrontate nel corso delle conferenze: si passerà infatti dalla televisione all’evoluzione della memoria, da una riflessione sui chip alla progettazione di una casa intelligente.

I temi trattati quest’anno saranno:

  • Lunedì 5 Ottobre: C’era una volta la televisione
  • Lunedì 12 Ottobre: L’evoluzione della memoria
  • Lunedì 19 Ottobre: La mia vita riflessa in un chip
  • Lunedì 26 Ottobre: Progettare la casa intelligente

Lunedì 5 ottobre, MONDOBIT 2009 aprirà ufficialmente con la conferenza “C’ERA UNA VOLTA LA TELEVISIONE”. Alberto Morello, Direttore del Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica Rai di Torino e Mario Ricciardi, Docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi al Politecnico di Torino, affronteranno il tema della televisione. Fino a pochi anni fa il televisore era un mobile ingombrante; oggi i televisori sono diventati sottili come quadri grazie agli schermi a cristalli liquidi e al plasma. Quale sarà il prossimo passo?

Lunedì 12 ottobre sarà la volta de “L’EVOLUZIONE DELLA MEMORIA”, conferenza a cura di Maurizio Ferraris, Docente di Filosofia Teoretica all’Università di Torino e di Marco Mezzalama, Docente di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni al Politecnico di Torino. Una delle evoluzioni tecnologiche più straordinarie di questi ultimi 10 anni è l’incredibile crescita nei sistemi per memorizzare dati: con una memory card ci possiamo tenere in tasca i circa 10 GB del nostro DNA. Già oggi non siamo più in grado di accedere ai dati sui vecchi floppy disk: che succederà nel 2050 quando avremo tra le mani un attuale.

“LA MIA VITA RIFLESSA IN UN CHIP” è l’argomento centrale della conferenza di lunedì 19 ottobre. Arnaldo Bagnasco, Docente di Sociologia all’Università di Torino e Daniele Mazzocchi, Responsabile del Laboratorio e-Security dell’Istituto Superiore Mario Boella affronteranno il tema della tracciabilità, parola sempre più ricorrente riguardo a temi di sicurezza e affidabilità. Le possibilità che apre l’utilizzazione di un chip , ultimo ritrovato in tema di tracciabilità, sono tuttavia inquietanti. Basti pensare alle intercettazioni telefoniche. Come possiamo soddisfare la necessità di un equilibrio tra esigenze di sicurezza e
affidabilità collettiva e libertà e autonomia personale?

A concludere il ciclo di conferenze, lunedì 26 ottobre, “PROGETTARE UNA CASA INTELLIGENTE”. Carlo Olmo, Docente di Storia dell’Architettura al Politecnico di Torino e Roberto Saracco, Responsabile Future Centre & Technical Communications di Telecom Italia ci informano sul significato dell’Intelligence Building: costruire in modo intelligente significa predisporre abitazioni che costino di meno nel loro esercizio e risparmino energia,
sfruttando le opportunità che le nuove tecnologie offrono. La casa del futuro si adatterà ai suoi abitanti e non viceversa.