La crisi mette a rischio i nostri festival?

Siamo alle solite!

Si arriva a gennaio e si ventila l’ipotesi di drastico ridimensionamento se non di chiusura di qualcuno dei festival cinemtografici cittadini.
Quest’anno è il turno di GLBT e CinemAmbiente, mica robetta.

Il problema sembra però essere un po’ più serio del solito (e già “il solito” non è che fosse una bellezza).
Durante l’ultima riunione la Fondazione che cura il Museo Nazionale del Cinema (e che gestisce anche TFF, GLBT e CinemAmbiente) non è riuscita a chiudere il bilancio.
I costanti cali di immissione di denaro da parte di Regione e Comune quest’anno subiranno un ulteriore colpo (pare 2 milioni sui 15 rimasti).
Considerando che i tre festival vivono con l’incredibile cifradi 3,5 milioni di euro (2,5 per il TFF, 550.000 per il GLBT e 400.000 per CinemAmbiente) è evidente che un ulteriore sottrazione non sarebbe sostenibile.
E visto che il TFF è giustamente intoccabile, le vittime sembrano predestinate.

Leggi tutto “La crisi mette a rischio i nostri festival?”

Cosa cambia per Torino con Alberto Barbera direttore a Venezia

La notizia che Alberto Barbera è il nuovo direttore della Mostra del Cinema di Venezia tocca in maniera diretta Torino e l’intero suo sistema cinema.
Come sapete Barbera è il direttore del Museo Nazionale del Cinema, vanto locale per importanza internazionale.
E siccome ha annunciato che non lascerà la carica al MNC perchè ben si abbina a quella di direttore a Venezia, il nostro raccoglie ora la direzione di quelle che probabilmente sono le due istituzioni cinematografiche più importanti in Italia.

Detto che la cosa è ovviamente soddisfacente per il diretto interessato, che ripercussioni può avere su Torino, sul Museo, sul Torino Film Festival ed anche sulla Film Commission nostrana?

Barbera è uomo torinese a tutti gli effetti ed è fortemente addentro ai fatti di tutti questi enti, sinceramente è impensabile che butti tutto all’aria per dedicarsi completamente al bene di Venezia, e del resto ha già dichiarato che non sarà così.
Molto più facile (ed auspicabile) che riesca a creare una sinergia importante tra tutto.
Proviamo a vedere cosa può succedere ad ognuna delle nostre eccellenza cinematografiche.

Leggi tutto “Cosa cambia per Torino con Alberto Barbera direttore a Venezia”

In grotta con Werner Herzog

In questi giorni di (poche) vacanze natalizie c’è un evento cinemaografico non da poco in città.
Protagonisti Werner Herzog e la sala Due del Cinema Massimo.

La sala del Museo Nazionale del Cinema ospita (in versione italiana ma anche originale sottotitolata a seconda della giornata scelta) Cave of Forgotten Dreams 3D, un curioso ed affascinante lavoro di Herzog passato a Berlino lo scorso anno e poi perso nei misteri della distribuzione mondiale (ma questa volta bisogna ammettere che il soggetto è particolare).

Leggi tutto “In grotta con Werner Herzog”

Riflessione (e speranze) sulla nomina di Ugo Nespolo a presidente del Museo Nazionale del Cinema

Scusate il titolo Voltairriano, ma quando cambia qualcosa ai vertici del sistema cinema torinese io un po’ mi preoccupo sempre.

Mi preoccupo perchè il sistema cinema della nostra città (pur con tutti i suoi difetti) è un sistema che funziona, non ho paura di dire che è quello che funziona meglio a livello nazionale (mica per niente abbiamo il maggior numero di produzioni cinematografiche sul territorio ogni anno da ormai quasi un decennio!).

Così ogni volta che cambia qualcosa io un pochino mi preoccupo, mi preoccupo che il nuovo arrivato non sia bravo come il predecessore, ma più ancora che non riesca ad integrarsi con gli altri attori del sistema e che rischi di bloccare così ingranaggi molto delicati.

Detto delle paure generali, la nomina di Ugo Nespolo a presidente del Museo Nazionale del Cinema mi preoccupa meno del solito.
Nespolo è torinese nell’animo, conosce bene il cinema (per esserne amante e per averlo fatto in maniera massiccia) e soprattutto è stato in grado di dare alla sua arte anche un aspetto commerciale molto marcato (parlo di monetizzare e pubblicizzare, non di vendersi al miglior offerente e di piegarsi al soldo).
E poi Nespolo è già dentro al sistema torinese.
Conosce bene Alberto Barbera, Steve Della Casa e compagnia bella, ne condivide (almeno in parte) i dogmi e saprà confrontarsi sulle scelte fondamentali.

Leggi tutto “Riflessione (e speranze) sulla nomina di Ugo Nespolo a presidente del Museo Nazionale del Cinema”

Il Museo Nazionale del Cinema ospite al Lumiere 2011 di Lyon

Appuntamento importante questa settimana per il nostro Museo Nazionale del Cinema.
Il Lumiere 2011 – Grand Lyon Film Festival, importante appuntamento francese, ha deciso a partire da quest’anno di aprire una sezione apposita per ospitare ogni anno un’istituzione cinematografica che si prodiga per la conservazione, la diffusione ed il restauro di pellicole che altrimenti andrebbero perse nel tempo (cit. Blade Runner).

Ed Il MNC è stato il primo ad essere invitato, forse inevitabilmente vista l’importanza a livello mondiale del nostro Museo e l’attenzione al recupero e alla conservazione dei film.
Ma anche (e forse soprattutto) alla diffusione dei film, visto che gran parte del merito di questa scelta è da attribuirsi alla presenza del Cinema Massimo, che costantemente proietta rassegne di una qualità senza pari.
E questo particolare viene segnalato nella pagina dedicata del Festival.

Leggi tutto “Il Museo Nazionale del Cinema ospite al Lumiere 2011 di Lyon”

A Torino sarà una notte catastrofica

Se avessi una decina d’anni di meno nessun dubbio che sabato notte sarei al Cinema Massimo.

Entrerei per le 21.00 per ascoltare Andrea Tagliapietra parlare di Icone della fine: fotogrammi dalla catastrofe, poi mi cercherei un bel posticino sul fondo della sala e mi attrezzerei con qualche barretta di cioccolato e un po’ d’acqua.
Il minimo indispensabile per sopravvivere fino alle 5.30 del mattino successivo.

Si, perchè la notte tra sabato 1 e domenica 2 ottobre sarà La notte della catastrofe.
Organizzata da Torino Spiritualità col Museo Nazionale del Cinema, la nottata prevede la proiezione di quelli che per me sono quattro capolavori del cinema (ma so che molti considerano film di serie B).

Leggi tutto “A Torino sarà una notte catastrofica”

Si balla un sacco nelle foto della Magnum

Immagino sappiate che in questi mesi al Museo Nazionale del Cinema c’è una mostra che si chiama Magnum Set.

Sono foto scattate negli anni dai fotografi dello studio Magnum sui set di film splendidi.
E splendide sono anche le foto.

Ho però notato che in queste foto si balla un sacco.
Balla Audrey Hepburn, balla Marilyn Monroe, balla Ava Gardner, balla Gene Kelly (ovviamente, direte voi), ballano Jerry Lewis e Dean Martin, balla Frank Sinatra e balla perfino James Dean.

Ah… ho raccolto le foto presenti sulla cancellata esterna della mole in questa fotogallery.

Festival dei disperati – il programma dei film

A Torino le proposte culturali non mancano di certo, ma quella che partirà il 21 giugno a firma di Guido Ceronetti è davvero particolare.

Risponde al nome di Festival dei disperati (il che dà già una bella idea di quel che si va a proporre) ed è organizzato dal Teatro dei sensibili di Ceronetti in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino, il Museo Nazionale del Cinema e il Festival delle Colline Torinesi (…e ho detto tutto!).

Dal 21 al 25 giugno ci sarà dentro un po’ di tutto. Incontri, teatro di strada, e il clou della rassegna che altro non può essere se non il Finale di Teatro con lo stesso Guido Ceronetti protagonista di un suo (ci aspettiamo) particolarissimo addio al teatro il 23 giugno.

Ma qui di cinema si parla e quindi diamo uno sguardo a quello che è il programma della parte cinematografica del Festival dei disperati, con titoli che molto hanno da concedere alla disperazione dell’uomo e del mondo. Leggi tutto “Festival dei disperati – il programma dei film”

John McCracken sulle strade della California

Poi non venite a dirmi che a Torino la cultura non riesce a fare sistema.
Dovrebbe farlo di più, può darsi, ma che proprio non ci riesca mi sembra una balla bella e buona (cacofonico ma efficace!).

Al Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli c’è in queste settimane una bella personale di John McCracken, artista californiano che ha portato il minimalismo alle sue espressioni più estreme.
La manica lunga del Castello è in questi giorni piena di blocchi di legno, lastre, colonne, forma molto minime, molto pulite ed essenziali.

Può piacere o meno (a me piace) ma non è questo il punto.

Il punto è che in contemporane al cinema Massimo (la sala del Museo Nazionale del Cinema) c’è una interessante rassegna che risponde al nome affascinante di Sulle strade della California.
L’obiettivo è di mostrare prodotti filmici che servano a comprendere meglio quel territorio, la sua gente ma soprattutto i suoi spazi ed il pensiero che si muove su quelle strade.
Il tutto per poter comprendere meglio l’arte di McCracken.

La rassegna (1-13 aprile) prevede dieci titoli di notevole spessore.
Si va dai conosciutissimi Il laureato di Mike Nichols, Pulp Fiction di Quentin Tarantino, Somewhere di Sofia Coppola ad alcuni gioiellini come Vivere e morire a Los Angeles di Bill Friedkin, Breezy di Clint Eastwood e The brown bunny di Vincent Gallo.
Ma forse le cose più interessanti sono quelle meno conosciute, in particolare una serie di docu-film come The cool school di Morgan Neville che racconta la scena artistica di LA negli anni 50 e 60, oppure When You’re strange, in cui Tom Di Cillo racconta l’intera parabola dei Doors.
E molto mi stuzzica anche Night tide di Curtis Harrington che non conosco ed è presentato come un piccolo horror sulle mutazioni.

Trovate comunque il programma completo sul numero di aprile de La rivista del cinema.

Perchè Cabiria

Con tutti i blog di cinema che ci sono in giro – vi chiederete – c’era proprio bisogno di un altro spazio dedicato alla settima arte?

Per di più uno spazio all’interno di un quotidiano online, di un quotidiano locale… cosa potrà dare di più o di diverso questo mio nuovo arrivo?

La risposta è da cercare proprio in quel “locale”.
Su queste pagine infatti troverete notizie, eventi, appuntamenti legati al cinema in Piemonte, con ovvia e particolare attenzione a quanto (molto) succede a Torino.

E da parlare ne avremo parecchio se pensiamo al gran numero di produzioni che vengono ormai da anni realizzate nella nostra regione, al gran lavoro della Film Commission, ai mille appuntamenti creati dal Museo Nazionale del Cinema e da tante altre associazioni meritevoli del territorio, ai festival (numerosi e apprezzati).
Insomma avremo di che divertirci e sto pensando ad alcune rubriche fisse su temi ben definiti… ma i particolari li scopriremo strada facendo.

Ed ecco quindi che nasce Cabiria, titolo che ci è sembrato molto rappresentativo sia del mondo del cinema in assoluto sia (soprattutto) del cinema torinese per l’enorme importanza a livello mondiale e storico che ebbe il film di Giovanni Pastrone titolato da Gabriele Dannunzio.

Quindi mettetevi comodi, buio in sala e andiamo a incominciare.

…e spegnete quei cellulari!!!

(credits photo: Corsi Michele)