Privacy e università

Venerdì 20 febbraio, dalle 10 alle 13, presso l’Aula Magna del Rettorato si terrà il  Seminario “Privacy e Università”. L’appuntamento ospiterà l’autorevole intervento del prof. Francesco Pizzetti – Presidente Autorità Garante e sarà l’occasione per affrontare i temi della tutela dei dati personali, sempre più attuali e collegati alla realtà dell’Amministrazione pubblica a fronte degli sviluppi delle tecnologie di comunicazione (siti e portali, interconnessioni di banche dati, fascicolo sanitario elettronico, utilizzo del social network).

Interverranno in apertura dei lavori il Rettore, prof. Ezio Pelizzetti e la dott.ssa Loredana Segreto, Direttore Amministrativo Vicario dell’Ateneo. Parteciperanno, inoltre, il prof.  Sergio Foà, docente di Diritto amministrativo;  l’avv. Elena Bigotti, Consigliera di  Fiducia del Comitato Pari Opportunità e il prof. Raffaele Caterina, Direttore Dipartimento di Scienze Giuridiche.

L’incontro sarà anche opportunità per un aggiornamento sulla privacy e sull’applicazione della normativa in argomento nell’ambito universitario, oltre a rappresentare altresì l’occasione per un confronto con gli altri atenei del territorio.

Il seminario offrirà inoltre l’occasione condividere la soddisfazione per l’importante riconoscimento ottenuto da questo Ateneo (primo premio per il 2008 dell’AIF, Associazione Nazionale Formatori, Settore nazionale Pubblica Amministrazione) per la propria iniziativa formativo-divulgativa in materia de “La protezione dei dati personali nell’Università”.

Torino Software & Systems Meeting

Dopo il successo di TOSM 2008, l'Unione Industriale di Torino, in collaborazione con la Camera di commercio di Torino, il Ceipiemonte, lacFondazione Torino Wireless ed altri enti e aziende del settore ripropongono l'evento attribuendogli ancora maggiore rilevanza, sia in termini di dimensione che di rappresentatività territoriale.
L’iniziativa avrà la durata di tre giorni, dal 26 al 28 maggio 2009, e sarà un’occasione di incontro dedicata ed esclusiva tra chi produce soluzioni informatiche e le aziende che le utilizzano.

Web 2.0 e Web 3.0

Mercoledì 11 febbraio, alle 17, al Laboratorio Multimediale “Guido Quazza” (Palazzo Nuovo-via sant’Ottavio 20), appuntamento con il seminario Web 2.0 + Web 3.0: prospettive e applicazioni, organizzato dal Cirma (centro interdipartimentale di ricerca sulla multimedialità e l’audiovisivo) e a cura della prof.ssa Cristina Gena.
La ricercatrice spiegherà le caratteristiche delle applicazioni web 2.0 (social web) e del web 3.0 (semantic web). Il Web 2.0 (ad esempio facebook) è conosciuto per la crescita dei contenuti disponibili e per gli effetti sulle reti sociali, mentre le tecnologie 3.0 offrono strumenti per organizzare, combinare, interrogare i dati. Cristina Gena descriverà la nuova generazione di servizi cui porterà la combinazione delle caratteristiche vincenti di social e semantic web.

Parte la StartCup 2009

startcup-2009Entra nel vivo la Start Cup Torino Piemonte la competizione per progetti imprenditoriali innovativi, che ha l’obiettivo di diffondere la cultura d’impresa, promuovere i settori hi-tech e dare un suo contributo all’esigenza di crescita e di rinnovamento del sistema economico.

Da cinque anni la Start Cup Torino Piemonte è un’occasione offerta a studenti e ricercatori per trasformare i risultati della ricerca in progetti imprenditoriali. L’iniziativa non è però solamente rivolta al mondo della ricerca, in quanto è aperta a tutti gli aspiranti imprenditori, e anche alle imprese che intendano avviare spinoff, avvalendosi del supporto offerto dai promotori: I3P, l’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino, lo Staff Cultura d’Impresa e del Lavoro dell’Università di Torino, e
l’Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali dell’Università del Piemonte Orientale. In questi anni la Start Cup Torino Piemonte ha fatto emergere 519 idee imprenditoriali da cui sono originate una novantina di imprese.

La prima scadenza è il 16 aprile, per la presentazione di una descrizione sintetica dell’idea / progetto. Per la consegna dei business plan c’è invece tempo fino al 16 luglio 2009. Chi presenta un’idea potrà ricevere assistenza per la fase successiva mentre per i migliori business plan, selezionati grazie a un comitato che include imprenditori e investitori, sono previsti premi in denaro: 20.000 euro per il primo classificato, 15.000 per il secondo e 10.000 per il terzo. I primi 5 finalisti parteciperanno poi al Premio Nazionale per l’Innovazione, la “Coppa dei Campioni” dei progetti di impresa.

Grazie al sostegno di autorevoli sponsor, sono previsti premi speciali da  7.500 euro:  il Premio ICT, offerto dall’Istituto Superiore Mario Boella, il Premio Turismo & Innovazione, offerto dall’Assessorato al Turismo della Regione Piemonte, il Premio Donna Innovazione, offerto dalle Consigliere di Pari Opportunità di Torino e Novara. Sono inoltre previsti due contributi, sempre da 7.500 euro, offerti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo per i due migliori progetti di impresa che intendano insediarsi nella Provincia di Cuneo, e altri due offerti dal Consorzio UN.I.VER., per chi si insedierà presso l’Incubatore di Imprese Innovative di Vercelli.

Torino la prossima capitale del cinema ?

Ida Ferrati su Blogosfere cultura

Il Bene e il Male, serie poliziesca di Rai Uno con Gianmarco Tognazzi e Bianca Guaccero, in onda il lunedì, è ambientata a Torino. Così come nel recente passato altre famosissime fiction quali Elisa di Rivombrosa, La contessa di Castiglione, Vivere e Cento vetrine. Per parlare soltanto di serie televisive. Perché le produzioni totali (fiction, film, documentari, animazione e pubblicità) che dal 2000 hanno avuto come location Torino sono 366.

Ma perché proprio Torino? La prima risposta sta in quattro lettere: FCTP ovvero Film Commission Torino Piemonte ente senza fini di lucro, che lavora in modo esemplare a supporto delle produzioni.

L’ Ente, nato nel 2000, è stato voluto e sostenuto finanziariamente dal comune di Torino e dalla Regione Piemonte.

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L'ex operaio compra un pezzo di Motorola

Rapahel Zanotti su Lastampa.it

Questa storia piacerebbe a Obama. Piacerebbe a tutti perché sa di successo, famiglia, sudore e radici. Questa è la storia di Mario Rizzante, nato operaio alla Fiat e finito imprenditore. Un imprenditore che si è appena comprato un pezzo della multinazionale Motorola.
L’azienda di Rizzante si chiama Reply, una società che offre consulenza, integrazione di sistemi e application management. Quando è nata, nel 1996, aveva dieci dipendenti. Oggi ne conta 2600, produce un fatturato di 240 milioni di euro (primi nove mesi del 2009) e ha un ritmo di crescita che la pone tra le prime in Europa. Ma lui, Rizzante, l’ex operaio della Fiat oggi imprenditore, presenta così la sua creatura: «Io sono quello con i capelli bianchi. Mia figlia Tatiana, amministratore delegato, è quella giovane che si occupa delle nuove tecnologie. Sergio Ingegnatti, l’altro amministratore delegato, è quello che ha il compito di tenere in quadro i conti. La squadra è tutta qui».

Per acquisire il pezzo di Motorola, il centro ricerche di Torino che contava all’attivo 339 persone tra ingegneri e ricercatori, Rizzante ci ha pensato un po’. «Mica si può fare così, tutto insieme. Un passo alla volta e si arriva. Noi siamo piemontesi», spiega. D’altra parte, è proprio un passo alla volta che Rizzante è arrivato dove è arrivato. Nella sua Valperga, dov’è nato, nel cuore dell’Alto Canavese, non è che i giovani avessero molte possibilità: il campanile più alto della zona in concorrenza con quello di San Maurizio Canavese, le vigne della collina di Belmonte, da una parte l’agricoltura, dall’altra l’attrazione della fabbrica. «Ho fatto le scuole professionali. A 16 anni in Fiat, come operaio».

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Stelle della TurinVisione

Fabrizio Vespa su Repubblica

La musica torinese viaggia in continuazione sull’ asse Torino-Milano. Lo dicono i nuovi pendolari del piccolo schermo che ultimamente fanno la spola tra la Mole e la città della Moda. Per esempio Mao e i Santabarba, che da sabato scorso sono la band residente di Scalo 76, il programma musicale del pomeriggio di Rai2. Abbigliati come i Beatles di Sergent Pepper, sono una delle novità di punta di questo format in cui gli idoli del pop nostrano ed estero si mescolano al talk show e agli speciali su X-Factor. «Noi ci occupiamo di sonorizzare la puntata – racconta Mao – riproponendo un po’ il lavoro che facciamo con Duel e il Salotto, gli spettacoli dal vivo tra chiacchiera e video che organizziamo in alcuni locali di Torino. In televisione ci proponiamo con queste divise vistose e colorate per intonarci ad un certo clima burlesque: non avendo uno stacco coscia da competizione, abbiamo optato per un look da pirati-hippies».

Ogni sabato dalle 15,30 alle 17 la band torinese commenta in chiave musicale tutti i momenti salienti dello “scalo” televisivo e spesso il suo titolare viene chiamato anche a vestire i panni di opinionista: «Sono stato anche invitato ad intervenire su alcuni argomenti. La prima occasione, quella legata allo speciale su Adriano Celentano, è stata d’ obbligo: il supermolleggiato è stato l’ oggetto principe della mia tesi di laurea. In generale siamo molto contenti perché gli ascolti stanno premiando questa avventura che ci vedrà protagonisti sicuramente fino ad aprile, mentre a marzo licenzieremo finalmente il nostro disco». Riagganciandosi alla metafora di Surfing Torino – il documentario sulla vita artistica sabauda – la chiave di lettura dell’ attuale successo dei musicisti cittadini che stanno approdando sui network nazionali sembra proprio quella del “fare surf”, di scivolare sopra le onde del mercato, adeguandosi a situazioni e progetti molto diversi tra loro.

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Torino Valley diventa associazione

Da tempo si era resa ncessaria la trasformazione gestionale per poter realizzare al meglio gli obiettivi del progetto. Il successo dei primi due anni di attività ci stimola a lavorare meglio e più intensamente nell’anno 2009 in cui le ristrettezze economiche favoriranno chi come noi lavora con la creatività e con la professionalità piuttosto che attraverso l’uso solamente di denaro pubblico.

Dal blog di Torino Valley

Barberaware

BarberaWare è il portale dedicato agli sviluppatori indipendenti di software libero in Piemonte.

BarberaWare nasce da una iniziativa di PrometeoLibero, in collaborazione con Top-IX, con l’obiettivo di promuovere il software libero ed ancora piu’ chi del software libero fa la propria passione o la propria professione: scopo primario e’ quello di supportare con ogni mezzo, tecnico e mediatico, il processo di sviluppo di applicazioni secondo il paradigma del codice aperto.

Crediamo che il territorio piemontese sia popolato di individui dall’infinito potenziale creativo ed intellettuale, che non si limitano ad apprezzare le virtu’ del freesoftware ma che impiegano il loro tempo e le loro capacita’ per arricchire il patrimonio collettivo di codice ed idee; con questo nostro progetto aspiriamo a far convergere tale potenziale in un’unico punto di riferimento, riconosciuto dagli enti istituzionali e dall’Impresa. Per quanto le attivita’ di promozione dei principi del software libero siano importantissime, crediamo che il modo migliore per far crescere (socialmente, ma anche economicamente e politicamente) questa realta’ sia far emergere la componente attiva della cosiddetta “comunita’” e contribuire concretamente alla produzione, distribuzione e miglioramento dei prodotti sviluppati in un’ottica collaborativa.

Un posto per chi ama fare, a modo suo, ricerca e sperimentazione, per chi crea, innova e studia, per chi vuole condividere le sue conoscenze ed il suo lavoro con tutti, e per chi, pur non avendo particolari nozioni tecniche e vive il ruolo dell'”utente”, vuole proporre la sua idea e stimolare particolari settori di sviluppo.

Come effetto collaterale del progetto, considerato obiettivo da perseguire con la stessa tenacia di quelli sopra elencati, spicca la volonta’ di valorizzare quei giovani che aspirano ad una occupazione nel mondo dell’IT ma che, pur conoscendo gia’ in parte le dinamiche dello sviluppo e della manutenzione del software ed essendo naturalmente predisposti a ruoli professionali, non hanno modo di distinguersi dalla massa di coloro che acquisiscono un titolo di studio in modo sterile, apprendendo le scarse nozioni accademiche senza passione e senza interesse. BarberaWare vuole diventare vetrina di future promesse, trampolino di lancio per valenti developers in erba, setaccio per mezzo del quale l’Azienda possa valutare i migliori candidati: noi non vogliamo aridi curricula zeppi di titoli altisonanti, ma reali competenze pronte per essere immesse nel mondo del lavoro.