Sine Ristorante Gastrocratico: Roberto Di Pinto Ce Lo Racconta

Il potere del cibo ci rimanda a tante storie, che narrano in ogni luogo la saggezza, un legame indissolubile, una storia da gustare e tramandare, perché la storia di un popolo passa attraverso il cibo.

 

“Sine Ristorante Gastrocratico” si potrebbe leggere così; Senza l’arte in cucina il suo potere non ci conquista.

 

Roberto Di Pinto ridefinisce l’arte in cucina con le sue idee pulite, ma non troppo, come l’arte non è mai semplice. I legami solidi partono dalle proprie radici, che portano a tavola sapori autentici, da lì ci costruisci tutto il resto, Di Pinto ha la fortuna di essere Campano, terra di grandi tradizioni culinarie, la sua cucina torna alle origini per riscoprire un rapporto intimo che coniuga in diverse interpretazioni.

Tutto riparte da Sine il suo nuovo singolare ristorante, è stato molto interessante chiacchierare con lui e assaporare la sua cucina.

 

Come è nato Sine? Perché Gastrocratico e quali sono state le motivazioni che hanno spinto il progetto?

Sine è nato nella mia testa ogni giorno, lavoravo ancora al Bulgari è l’idea mi accompagnava costantemente, lavorando nel mondo del lusso per tanti anni mi ha dato un imprintig settoriale, in questo caso i dettagli importanti per me nascono in primis da eliminare il superfluo. Sine come eliminare, Gastrocratico l’ho elaborato per unire il potere del cibo al piacere democratico di fare una esperienza gourmet senza spendere cifre esorbitanti. Il mio ristorante è votato per la continuità della clientela, non vuole essere un experience.

 

La fama di un ristorante si fa con ?

La fama si coltiva giorno per giorno, ha bisogno di cure, attraverso la costanza, il passaparola dei clienti, l’unione di ogni aspetto, la cucina da sola non basta. Riguardo noi, ognuno contribuisce per importanza alla stessa maniera, niente esibizioni, la cena è del cliente, questo per noi è il primo comandamento. La fama è composta da tante garanzie…

 

Quali sono a suo giudizio i gusti della sua clientela?

Dopo qualche mese di rodaggio, abbiamo recepito che ciò che attrae la nostra clientela è legato alla mediterraneità della mia cucina, che si evolve con gli abbinamenti inconsueti, basati su un gusto familiare nonostante l’innovazione. Abbiamo notato una frizzante curiosità, e una appagante fiducia nel lasciarsi guidare. 

 

Quale rischio deve prendersi uno chef per essere considerato un esempio?

Qui bisogna essere umili nel dire che diventi un esempio quando ammetti di aver bisogno della tua squadra, non parlerei di rischi, non credo ce ne siano quando adotti una certa filosofia.

  

Qual è il proverbio che non l’abbandona mai?

L’ho anche tatuato, ma non è un proverbio, è la mia frase; Peter Pan è ancora vivo, (guardate il mondo con gli occhi di un bambino, scoprirete quanta bellezza c’è nelle cose di ogni giorno).

 

Infine mi dica tre cose che la rendono felice di essere uno chef.

E’ il privilegio di poter fare ciò che ho sempre voluto diventare; uno “Chef”. Mi sveglio la mattina è sono felice di recarmi al lavoro, poi a seguire c’è la comunicazione che ho con la mia clientela, e infine il contatto con gli ingredienti genuini che la terra ci dona, la sensazione di toccarli per poi farli diventare una pietanza mi rende felice.

NASCE CUP SUSHI: BERIMBAU CAMBIA LOOK

CUP SUSHI, COSA CI SUGGERISCE? E’ UN NUOVO E DELIZIOSO BOCCONE ASSEMBLATO IN UNA PICCOLA TAZZA CHE METTE INSIEME LA CUCINA NIPPONICA E QUELLA BRASILIANA.

Il ristorante Berimbau, chi non lo conosce, un locale dal mood brasiliano per eccellenza, che però oggi cambia faccia, reinventandosi con un singolare e unico “Cup Sushi” a Milano un nuovo trend gustoso; “Small is better”.

Ma entriamo nella filosofia di questo squisito concetto culinario, protagonista una piccola tazzina chiamata gui-nomi e in origine utilizzata per bere il sake, si presta in questo caso per contenere quella esatta quantità di sushi ideata per essere gustato in un solo boccone.

 

cup sushi Branzino e tobico

Sapori fusion, frutto di una esperienza che permette agli straordinari e precisi chef accostamenti dalle sfumature Brasiliane, dalle vecchie tradizioni della cucina del Berimbau, il sushi nippo-brasiliano ha un nuovo colore; bensì un colpo d’occhio che ti prende con la vista, e un perfetto equilibrio che ti incanta con esotici sapori che esplodono in bocca.

Cup Sushi – Salmone e uova di salmone – Branzino e topiko – Salmone sesamo

CupSushi: Ricciola, tonno, salmone, gamberi, scampi e anguilla incontrano la freschezza dei frutti esotici, Un menù che non ti annoia, all’appello 30 ricette proposte dall’itamae del locale, per i più estrosi si può scegliere di comporsi il proprio abbinamento “BUILD YOUR OWN CUP”

 

Cup Sushi

Buono a Sapersi

Tra le tante proposte disponibili di pesce e carne si trova anche una deliziosa versione vegetariana e quella Healthy realizzata con riso basmati che, per le sue caratteristiche chimiche e nutrizionali, è adatto al regime alimentare dei diabetici ma anche degli ipertrigliceridemici.

 

 

www.cupsushi.it

Paesi e Paesaggi del Gusto 2018

Paesi e Paesaggi del Gusto si presenta a Milano, si è presentata martedì 11 settembre, nel Salone d’Onore di Palazzina Appiani gioiello neoclassico protetto dal FAI. 4 edizione, una mission che prevede e racconta le realtà più genuine degli agricoltori, allevatori e artigiani del gusto, tradizione, continuità, passione, sono questi i fattori di successo che rendono l’enogastronomia Italiana un’eccellenza.


Storico Rebelle ( Bitto storico)

 

Ideata da Davide Rampello celebre autore e conduttore della rubrica di Striscia la Notizia, insieme alla sua troupe, hanno girato tutta l’Italia per selezionare i custodi del gusto, da tale ispirazione è nato il progetto, un’opportunità per il FAI di estendere la sua missione di tutela e valorizzazione della cultura e del paesaggio italiano ai beni culturali viventi, nota in tutto il mondo.

Piccoli produttori, ma assaggi straordinari, si parte dal luogo di produzione legame che garantisce processi di qualità buoni, sani, che sottolineano l’importanza del consumo dei prodotti locali, dando così la possibilità agli artigiani di far conoscere le proprie eccellenze puntando a sostenere un gran numero di piccole realtà alimentari.

 

Porchetta Di Grutti ( Cicotti)

 


L’appuntamento è il 5-6-7 ottobre al Castello di Masino, (To), dove troveremo gli artigiani che espongono i loro prodotti, ma soprattutto la cultura viva del gusto.

Trattoria Olmetto La buona Tavola Milanese Con Tratti Mediterranei

Non esiste modo migliore se non il cibo e i suoi antichi sapori per trasmettere la cultura, sono i sapori della tradizione che raccontano la storia di una città e dei suoi abitanti, i ristoranti tipici, e le nostre trattorie fanno proprio questo: figure, costumi, luoghi e usanze antiche.


Chef Fabio Poggi

 

L’Ulmet oggi a nuovo nome l’Olmetto è stata una trattoria milanese delle più note alla cronaca, piatti della tradizione della cucina Milanese, che rendono unica l’esperienza a tavola, (due volte vincitori come “Miglior risotto alla milanese”), si è di certo distinto come uno degli indirizzi ben frequentati della Milano bene, dal 1985 fino alla fine del 2014, la filosofia di questa trattoria raffinata ha mantenuto alta la tradizione classica, ma come spesso accade tutto si rinnova, così dal 2015 cambia faccia presentando al pubblico una cucina contemporanea per chi abbia voglia di variare dalla classica Milanese, doppia filosofia, doppio risultato; 100 punti.

Stefano, Lorenzo, Martino, Paolo e Alessandro quattro amici con la grande passione per la buona tavola decidono di intraprendere insieme questa avventura.

La Cotoletta e il risotto alla milanese con l’ossobuco risultano essere pilastri della cucina dell’ Olmetto, è qui la tradizione padroneggia, ma vediamo di più. Dal 2017 lo chef Fabio Poggi cura le proposte, addizionando la creatività a una filosofia culinaria già consolidata, così potrete gustare:

Tacos all’italiana con verdure estive, formaggio morbido e salsa leggermente piccante, Filetto di Triglia con vellutata di zucchina trombetta e crumble alle olive, Spaghetti di Gragnano ai ricci di mare e lime, Gazpacho di verdura con semi di zucca e capesante marinate, Coniglio in porchetta con peperoni di carmagnola e terrina di patate, Astice con pesche e spinaci saltati all’olio;

 

 


Buono a sapersi

A pranzo, la carta viene affiancata da un “business lunch” che cambia settimanalmente.

Oasi segrete

Parliamo di una antica cantina del Quattrocento, culla di una buona selezione di etichette italiane e francesi.


 

Per chi abbia voglia di un drink prima o dopo ai pasti, nasce il cocktail bar, qui sarete coccolati da una giovane barman professionale e sorridente.

Mani al portafoglio

Prezzo medio a persona si aggira intorno ai 45 €, escluse bevande.

All’Olmetto ogni portata è invitante, tradizione milanese e accenti mediterranei vari, con quel tocco calibrato che ci piace molto.

Olmetto

via Disciplini, 20 – Milano

+39 0291663899

da lunedì a sabato 12.00 – 15.00 / 19.00 – 24.00 – Domenica chiuso www.ristoranteolmetto.it

E Se La Pizza E’ Gourmet? – Va In Scena La Taverna

La Taverna Gourmet

Il piatto più famoso di tutti i tempi, la pizza. Basta un assaggio a mettere tutti d’accordo, non c’è pietanza al mondo che possa spodestare una deliziosa pizza, specialmente se gli ingredienti sono di alta qualità e made in Italy, non dimenticando di sottolineare che la regina rimane sempre lei: la “pizza napoletana”, riconosciuta Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dall’Unesco.


Protagonista nelle tavole di tutto il mondo, l’effetto pizza ha avuto il suo bel cambiamento, a partire dai suoi primi anni di vita, all’incirca qualche millennio AC, sperimentata dall’antico popolo degli Etruschi. Dalle origini ai tempi d’oggi la nostra protagonista si racconta soddisfando le nostre curiosità.

Tante le versioni, Napoletana, Romana, Siciliana, insieme al resto del mondo, sottile, croccante, al taglio, fritte, quelle dall’impasto alto e soffice, la pizza si degusta in ogni versione la si ama.

Poi c’è spazio per l’innovazione, oggi citiamo la pizza gourmet, e tra gli esempi migliori della pizza contemporanea, nel capoluogo Meneghino c’è La Taverna Gourmet” una tipologia che nasce dall’evoluzione della pizza napoletana, creazione dell’alta cucina pensata per degustare, si perché gli ingredienti pregiati la rendono un mosaico che si compone equilibrando l’impasto alla scelta delle materie prime, divisa in spicchi, guarnita alla perfezione, squisitamente creativa, lascia spazio ad una visione della pizza che va assolutamente raccontata.

Le pizze della Taverna Gourmet sono frutto del lavoro artigianale dell’impasto di Vincezo Masi, conoscenza, sperimentazione e formule esatte lo rendono un chimico della pizza, perché il motto è, (niente si improvvisa), farine, maturazione e lievitazione.

E se il lievito madre fa la differenza, l’uso del lievito madre a coltura liquida, cambia le dinamiche di lievitazione e lavorazione di diverse farine e cereali. Masi dalle sue ricerche ha saputo creare otto impasti, che si sposano con tutte le creazioni dello Chef Leonardo Giannico.

Impasti Speciali

L’impasto classico, quello di Altamura, un vera sfida per Vincenzo, il biologico realizzato con la farina di tipo 1, l’ integrale alla liquirizia un omaggio agli aromi della Calabria,o ancora l’integrale pieno di semi di quinoa rossa, quello al malto fermentato spontaneamente con una birra agrumata artigianale incorporata con la farina di farro, scorze di arancia di Sicilia biologica e miele in fiori.

Pizza, Fitness e Cultura Fisica

Arriva l’impasto proteico la pizza ideale per gli amanti dello sport, Masi ha elaborato il proteico a base di farina di farro integrale, segale e avena con semi di canapa decorticati, una ricetta a basso indice glicemico, strutturata con ingredienti molto proteici è davvero una ricarica eccezionale per i nostri muscoli.


Una delle sfida più ardue ci racconta Masi è stata la lievitazione dell’impasto al grano saraceno, una farina senza glutine e quindi particolarmente difficile per un lievitato importante.


E poi ci sono loro le pizze assemblate con singolari ingredienti di qualità servite in maniera elegante in una piccola alzata pronte da condividere;

 


 

 

 

 

 


 

Pizza alla triglia

La Taverna Gourmet nasce da un’idea di Davide Iannaco, patron con la passione per la pizza da sempre. Si è fatto le ossa nelle pizzerie di famiglia, fin da quando a soli 18 anni ha aperto con il padre Antonio la storica Taverna di Via Anzani e, nel 2011, l’Altra Taverna di Via Cadore, entrambe a Milano.


 

Mani al portafogli

Dimenticata la solita pizza, riformulate anche il costo, in media spenderete per una  margherita  14 euro  fino a 35 euro per quella al Gambero di Mazara, ovviamente fuori le bevande.

 

Se il detto mangiare la pizza ci rende felici, allora aggiungo che una pizza gourmet raddoppia il risultato.

 

Indirizzo: Via Andrea Maffei, 12, 20135 Milano MI
Orari: Chiuso ⋅ Apre mar alle ore 19
Telefono: 02 546 8297
Prenotazioni: thefork.it

 

Menu Estivo Per Cittamani Restaurant


I cultori dell’indiano l’adorano, chi non lo conosce non può mancare. Cittamani il Ristorannte della chef Ritu Dalmia  presenta l’originale menu estivo, cucinare e mangiare in India è considerata un’arte in cui ognuno trasmette il proprio tocco personale.

 


 

La cucina di Cittamani  è creativa, ma allo stesso tempo molto legata alle tradizioni, esprime perfettamente la cultura di un paese intenso, ricco di sapori forti, ma è al contempo piena di grazia e di armonia.

  

Milano 7 giugno ci troviamo alla serata  inaugurale del nuovo menu estivo del ristorante Cittamani, la stampa del settore è presente per raccogliere ogni dettaglio della serata che racconta il nuovo percorso gastronomico all’avanguardia della chef Dalmia.

 

Spezie, sapori che si mescolano a colori e tradizioni che formano la cucina Indiana, elementi complementari nella cucina mediorientale, nell’aria si sprigiona un’aroma inconfondibile, il profumo del cibo della sua terra, una forma di cucina che nasce prima da un insieme di pensieri interiori spirituali, che per millenni vivono lungo le strade senza tempo dell’India.

 

Di seguito trovate le portate del nuovo menu estivo annesso di speziati ed esotici cocktail, piatti autentici della cucina di casa tipici della tradizione indiana con una straordinaria abilità ad elevarli a un livello migliore.

 


 

 

 

 



GARM VAALK-CALDA PASSEGGIATA

 



 

Usi e costumi

Abitualmente il pasto viene consumato seduti per terra, a mani nude senza l’impiego delle posate, il piatto viene appoggiato sulle ginocchia  sopra una stuoia. La buona educazione esige di prendere il cibo lentamente con le prime tre dita della mano destra considerata pura, destinata alla cucina e a manipolare denaro. Inoltre ogni pasto è accompagnato da una sequenza di rituali di offerta verso Dio e di gratitudine per Madre Terra.

Da una zona all’altra dell’India varia anche lo stile di mangiare, se i commensali si servono delle punte delle dita essi provengono dal Nord, altrimenti se prendono gli alimenti a piene mani sono certamente del Sud.

 


 

Namaskar!

 

Cittamani. Piazza Mirabello, 5. 20121 Milano

Tel. +39 0238240935

Ritorna Tutto Food; Milano Si Veste Di Gusto

Ritorna Tutto Food; Milano Si Veste Di Gusto; la kermesse dell’agroalimentare del settore fieristico di Milano, sarà prossima all’esposizione e ci presenta in anteprima una parte delle tante iniziative e cooperazioni appetitose, dal 7 al 13 maggio la settimana avrà come palcoscenico diversi punti della città.

Ritorna Tutto Food; Milano Si Veste Di Gusto

La kermesse dell’agroalimentare del settore fieristico di Milano, sarà prossima all’esposizione e ci presenta in anteprima una parte delle tante iniziative e cooperazioni appetitose, dal 7 al 13 maggio la settimana avrà come palcoscenico diversi punti della città.

Per la manifestazione fieristica aspetteremo il 2019 con oltre 500  aziende che aderiscono.

Siamo alla seconda edizione dunque, sempre ricca di novità, di cui annunciamo la partnership con la Fondazione Umberto Veronesi, forte dell’esperienza nel campo medico della disciplina di una corretta alimentazione verranno applicate sinergie aderenti, dedicando maggior attenzione ai bambini delle scuole primarie e secondarie e alle loro famiglie.

Diversi gli appuntamenti, a Palazzo Giureconsulti si svolgerà la mostra interattiva Io Vivo Sano, costituita da un itinerario guidato dai divulgatori scientifici, il tema è la spesa sana, gli alimenti che ci fanno bene e il rapporto tra cibo e Dna.

Un argomento di primaria importanza affronterà il tema della “Prima Colazione” a seguire il “Sano Aperitivo” (tavola rotonda per gli esperti in ambito di alimentazione).


Tutto Food 2019

Tavole rotonde, workshop, convegni, eventi, propositi che si rivolgono anche ai consumatori oltre che al gruppo business. Fiera Milano e TuttoFood hanno inoltre rinnovato fino al 2021 l’alleanza con Netcomm, che nel 2019 organizzerà l’eCommerce Food Lab, spazio-evento con workshop e conferenze sull’innovazione 4.0 al servizio del business agroalimentare.

The Global Food Innovation Summit, sarà in scena dal 7 al 10 maggio 2018 al MiCo con startup e innovatori internazionali. Quest’anno, keynote speaker sono John F. Kerry, Segretario di Stato Usa con Barack Obama e Howard Schulz, executive chairman di Starbucks.

Tra le novità dell’edizione 2019 in Fiera saranno presenti due nuove aree dedicate alla territorialità; “TuttoRegional e TuttoWorld”. Inoltre si affronteranno approfondimenti direttamente nell’area per settori quali TuttoDrink, TuttoSeafood, TuttoFrozen, TuttoPasta, TuttoBakery, TuttoGreen.

TuttoFood continua a proclamare la cultura alimentare sostenibile, con in aggiunta una forte focalizzazione sui mercati internazionali, con operazioni mirate in Usa, Europa Orientale, Area Mediterranea e Middle East, Iran, Sudamerica, Far East e Sudest Asia, e Sudafrica.

La settima edizione di TuttoFood è in programma a fieramilano dal 6 al 9 maggio 2019.

 

Informazioni: www.tuttofood.it, @TuttoFoodMilano.