La Nuova Porta Susa al vaglio dei viaggiatori

Via Torino 2.0

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Sotterranea, luminosa, fredda, moderna, spaziosa e con ampi marciapiedi per la sosta dei pendolari .

Appare così la nuova stazione di Porta Susa (una parte) aperta al traffico, al momento parziale, dei treni diretti da Torino a Nord (Settimo-Chivasso-Aosta-Milano). Qualche intoppo all’esordio rispetto alla puntualità dei mezzi ma nulla che non possa essere perfezionato, ci auguriamo.

Fino a metà ottobre i treni provenienti da Milano, Aosta, Chivasso, Settimo si fermeranno ancora nella vecchia stazione in superficie, ma nessuno alla stazione Dora che è chiusa al pubblico. Il resto dei lavori, come lo smantellamento del cavalcaferrovia di corso Mortara e dei restanti binari in superficie fino a corso Grosseto, la realizzazione della futura stazione sotterranea del passante Rebaudengo, seguirà a ruota.

Difetti di utilizzo non possono non saltare all’occhio, facendo una visita con macchina fotografica al seguito.

Ad esempio, la connessione con la metropolitana non è ancora attiva e quindi ora come ora bisogna scendere dalla metropolitana, uscire in superficie, entrare nella vecchia stazione, prendere il sottopassaggio, salire al binario 3, andare verso la fine del maricapiede a nord, scendere ai binari sotterranei.

Ottobre Scienza 2009

ottobre-scienzaFisica, geometria, ma anche astronomia, sport e arte: dal 3 al 18 ottobre Torino apre le porte alla seconda edizione di Ottobre Scienza, il grande evento che unisce esperti dell’ambito e appassionati, invitandoli ad intraprendere un affascinante viaggio alla scoperta delle discipline scientifiche.

Nata nel 2007 grazie al lavoro congiunto di studenti e professori provenienti da trenta scuole della provincia del capoluogo piemontese, la manifestazione è il momento conclusivo dell’attività di raccolta e rielaborazione del ricco patrimonio di idee presente negli istituti. E proprio al loro interno, durante tutto l’anno scolastico, vengono concepite e realizzate mostre e laboratori che gli studenti stessi presentano al grande pubblico, insieme a guide specializzate.

La talpa della Metro arriva al Lingotto

La Metro è arrivata al Lingotto

Da 85 mila a 140-150 mila passeggeri al giorno. Il metrò raddoppia, o quasi. Non subito ma da marzo 2011, quando i treni raggiungeranno la stazione Lingotto. Il collaudo del primo convoglio è previsto a fine 2010.
Per ora a Lingotto è arrivata «Caterina», la colossale talpa meccanica che ieri ha completato il tunnel destinato a collegare Porta Nuova con la zona ospedali e il centro fieristico in appena sei minuti. Quanto basta per rallegrare i commercianti della zone interessate, speranzosi nella progressiva riduzione dei cantieri. Roberto Ravello, capogruppo di An-Pdl in Comune, parla di 65 negozi costretti a chiudere sull’asse di via Nizza e di un calo di fatturato tra il 50 ed il 70%.

Uniamo le energie 2009

Dal 7 ottobre torna Uniamo le energie, la più importante iniziativa dedicata alla sostenibilità ambientale per promuovere la mobilitazione energetica, voluta dalla Regione.

“L’obiettivo di Uniamo le energie si può sintetizzare in 20-20-20. Ridurre i consumi di
energia primaria del 20%, abbattere il livello dei gas serra del 20% rispetto al 1990 e coprire almeno il 20% del fabbisogno attraverso l’uso delle energie rinnovabili. Sono questi i 3 macroobiettivi che la Regione, come previsto anche dalle politiche europee, si propone di raggiungere entro il 2020, coinvolgendo i cittadini, le istituzioni, le imprese e dando la possibilità di confrontarsi con esperti di fama mondiale, in campo energetico e ambientale. Raggiungere questi obiettivi significa creare lavoro, economia, risparmio per i cittadini e migliorare la qualità della vita.” – ha dichiarato la Presidente Bresso.

Dunque, un grande sforzo ed un progetto culturale di ampio respiro all’insegna dello sloga  “Sosteniamo il futuro”. L’edizione 2009 prevede un denso programma di 7 giorni, 2 forum internazionali, 10 convegni, oltre 30 workshop e meeting: tra gli ospiti attesi, personalità come Michael Gorbachev, presidente del World Political Forum, Wolfgang Sachs del Wuppertal Institute, Ashok Khosla, presidente della Unione internazionale di conservazione della natura.

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Il Passante da Porta Susa a Stura

Continuano i lavori per la “Nuova Torino”

Il passante ferroviario si allunga ancora. Domenica, in contemporanea con la chiusura della stazione Dora, i treni che ora circolano in superficie tra Porta Susa e Stura, verranno via via trasferiti sui binari realizzati sottoterra, quelli che passano sotto il fiume Dora, lungo corso Principe Oddone e corso Venezia. Un trasloco in due tempi, realizzato a pezzi per limitare i disagi ai pendolari. Disagi che saranno però inevitabili.

Le due giornate critiche? Le domeniche 27 settembre e 18 ottobre, quando il traffico su ferro verrà interrotto (dalle 23 di sabato fino alle 17 di domenica) per consentire l´allacciamento delle nuove rotaie. «Ma si tratta di un ulteriore e importante passo avanti – hanno sottolineato gli assessori ai Trasporti di Regione, Daniele Borioli, e Comune, Maria Grazia Sestero – nel completamento dei lavori di realizzazione del nodo di Torino». Lavori che durano da circa quindici anni, che si dovevano concludere nel 2011, ma che slitteranno a marzo 2012 secondo l´ultima tabella di marcia delle Ferrovie. L´azienda ha anche annunciato un ritardo per la costruzione del fabbricato passeggeri della nuova stazione di Porta Susa: «Una parte nella prima metà del 2011 – ha spiegato Gianfranco Pometto, responsabile investimenti di Rfi – il resto alla fine del 2011».

Trasferimento treni. L´apertura della nuova linea sarà in più fasi. Domenica verrà chiusa la stazione Dora di piazza Baldissera, che sarà demolita, ricostruita sottoterra e riaperta una volta completato il passante. I treni in direzione Nord (Settimo-Chivasso-Aosta-Milano) circoleranno sulla nuova linea in galleria e si fermeranno nella stazione sotterranea di Porta Susa. I convogli provenienti da Milano, Aosta, Chivasso, Settimo correranno ancora in superficie e si fermeranno nella vecchia Porta Susa fino al 18 ottobre, quando saranno poi trasferiti definitivamente nel tunnel lungo quattro chilometri da Porta Susa a corso Grosseto. Trasferito tutto il traffico ferroviario sottoterra, partirà lo smantellamento dei binari in superficie per permettere la realizzazione degli ultimi due binari in galleria.

Piemonte capitale solare

Via Lastampa.it

Entro la fine dell’anno il Piemonte diventerà la prima regione d’Italia per potenza installata per centrali nucleari. La multinazionale spagnola Opde firmerà con la Regione un protocollo d’intesa che prevede la costruzione di 17 centrali solari e l’installazione di una fabbrica per la produzione dei pannelli inseguitori e di un polo logistica e di ricerca. Sette centrali saranno pronte entro la fine dell’anno e produrranno un’energia pulita pari a 50 milioni di kWh l’anno. I «girasoli» verranno costruiti nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria. La fabbrica, invece, sorgerà in provincia di Torino, forse nell’area industriale di None.

Il via libera della Regione è arrivato ai primi di settembre quando la giunta ha approvato il protocollo d’intesa predisposto dall’assessore all’Innovazione Andrea Bairati. L’esecutivo regionale si impegna ad assicurare la velocizzazione dell’iter burocratico e mette sul tavolo un contributo massimo di 10 milioni per l’insediamento dell’azienda. Il progetto avrà delle ricadute immediate, sia dal punto di vista economico che occupazionale: nei primi due anni è possibile valutare in 120 milioni di euro i benefici finanziari. I nuovi occupati saranno 375, 125 assunti direttamente dagli spagnoli. «L’azienda – spiega Bairati – si è impegnata a realizzare la totalità delle opere con manodopera locale e ad utilizzare le banche del territorio per finanziare le costruzioni».

Fabrizio Rostagno, amministratore delegato di Opde Italia, spiega che l’azienda spagnola ha presentato un progetto da realizzare in tre fasi. La prima è a buon punto: le aree dove installare le centrali sono già state acquistate, i piani finanziari sono pronti e «bancabili», le autorizzazioni all’Enel sono già state richieste. Entro la fine dell’anno l’azienda vorrebbe anche installare la fabbrica per la produzione degli inseguitori abbinata al polo logistico per la distribuzione del materiale dell’Opde. Prevista l’assunzione di una settantina di persone.
Il Piemonte potrebbe così diventare la piattaforma per l’espansione verso i Paesi dell’Est e la Grecia. Adalberto Rios, il presidente spagnolo della holding, nei suoi contatti con la Regione ha spiegato che la scelta è caduta sul Piemonte perché «il gruppo ritiene che abbia grandi potenzialità per lo sviluppo delle energie rinnovabili, per le sue condizioni morfologiche e produttive e grazie alla politiche di investimento regionali».

A mettere in contatto l’Opde con la Regione è stato il Centro Estero del Piemonte che ha messo in campo gli incentivi del contratto di insediamento regionale. Spiega Bairati: «In modo autonomo l’azienda ha individuato le località più adatte dove costruire le centrali solari. Ora è disponibile a valutare insieme alla Regione il sito dove localizzare la produzione industriale e il polo logistico e della ricerca».
Tra le ipotesi in campo c’è quella dell’area industriale di None dotata di un collegamento ferroviario e con facile accesso al sistema autostradale. Accanto alla fabbrica sorgerà il centro di ricerca e la Opde – che collabora anche con Università e Atenei della Navarra – è pronta a cercare sinergie con il sistema della formazione e della ricerca torinese e piemontese.

A Torino il Prix Italia numero 61

Torino citta’ dei media dal 20 al 26 settembre. Parte la 61/a edizione di Prix Italia, concorso internazionale organizzato dalla Rai. In lizza, oltre 250 programmi di 46 Paesi di tutto il mondo, che saranno vagliati da 11 giurie e concorreranno per 6 premi per la radio, 6 per la tv, 2 per il web e 4 riconoscimenti speciali.

Il meglio delle produzioni in rassegna alla 61esima edizione della manifestazione sara’ disponibile per il grande pubblico sul sito ufficiale che include un canale streaming dedicato. Sara’ possibile seguire i dibattiti e gli incontri su presente e futuro dei media mediante dirette realizzate dal Prix Italia con la collaborazione di Rainet e del Centro di Produzione Tv Rai di Torino.

Teatro, scienza e astronomia

Teatro, musica, danza e video installazioni per celebrare la più affascinante delle scienze, l’Astronomia, proprio nell’Anno Internazionale a lei dedicato (era infatti il 1609 quando Galileo iniziò le prime osservazioni astronomiche per confermare la validità del sistema copernicano). Nel 2009, peraltro, l’Osservatorio di Torino festeggia il 250° anniversario della sua fondazione.

Si terrà dal 30 settembre al 15 novembre nelle colline torinesi, nei Comuni di Pino Torinese, Pecetto, Baldissero, Ciriè, Ronsecco e Castelnuovo D. Bosco, oltre che a Villa Gualino a Torino, la Rassegna l’Astronomia del Progetto Teatro e Scienza. Giunto alla terza edizione, dopo “Classica e Scienza” e “Donna e Scienza”, Teatro e Scienza si avvale della guida della matematica e drammaturga Maria Rosa Menzio, impegnata da anni nella diffusione della scienza attraverso diverse modalità espressive.

In programma otto serate ad ingresso libero: un percorso affascinante dove il linguaggio del teatro si fonde con la più antica delle Scienze, grazie alle parole di grandi come Galileo, Tico Brahe o Caroline Herschel, e di studiosi contem­poranei come Margherita Hack o Richard Feynman. La Rassegna 2009 introduce alcune novità: i video dei frattali in movimento  che vogliono suggerire allo spettatore pianeti lontani e viaggi astrali. Le parole di scienza poi, tratte da testi originali dei grandi, recitate o cantate da voci insigni di attori e cantanti che vengono in gran parte dal Teatro Stabile o dal Teatro Regio di Torino. La rassegna prevede cinque produzioni suddivise in tre linee-guida: la linea rossa, quella drammatica vera e propria, la linea dorata, quella lirica, e la linea azzurra degli spettacoli ospiti.

Si comincia il 30 settembre a Villa Gualino (ore 17 – Viale Settimio Severo 63, ingresso gratuito) con la prima del “Sidereus Nuncius”  uno spettacolo con la regia di Maria Rosa Menzio fatto di brani scelti dal testo galileiano e da altri scritti sia in poesia sia in prosa.

Zoom Scienza a Torino

Torino vanta una tradizione scientifico-tecnologica che affonda le sue radici negli Atenei e nell’Accademia delle Scienze. Nel solco di questa eredità, si è sviluppato un sistema capillare di musei e collezioni, esperienze di divulgazione e di conoscenza, laboratori e attività di ricerca avanzata.

La struttura museale cittadina è integrata da centri di cultura che fanno della documentazione della ricerca e della divulgazione della scienza la loro missione istituzionale. Un panorama variegato, costituito da raccolte e collezioni spesso – e non a caso – di matrice universitaria, archivi storici e tecnologici ricchissimi e misconosciuti, piccoli musei privati, parchi d’arte contemporanea che si alimentano della ricerca interdisciplinare, musei interattivi sull’ambiente e la sostenibilità.

I prossimi mesi saranno particolarmente importanti per la scienza: nel 2010 Torino ospiterà la quarta edizione di ESOF – Euroscience Open Forum – il meeting europeo biennale dedicato alla ricerca e all’innovazione scientifica.

In vista dell’importante evento la Città sta lavorando, in collaborazione con gli altri Enti e le istituzioni interessate, a una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di promuovere, soprattutto verso le nuove generazioni, ma non solo, la diffusione del pensiero scientifico e la consapevolezza dell’importanza della ricerca per la qualità della vita di tutti noi.

Sono queste le premesse del calendario degli appuntamenti di Zoom Scienza (programma in pdf) che per un mese, dal 15 settembre al 14 ottobre. valorizzeranno la ricchezza e la vivacità di Torino in tutte le discipline scientifiche. Saranno organizzate mostre, conferenze, incontri, spettacoli, aperture straordinarie delle collezioni, esperimenti e laboratori per tutte le età e per tutti i gusti.