1generation: l'evoluzione della specie inprenditoriale

ritratto di 1GN

First Generation Network e’ una Associazione senza fini di lucro, composta da imprenditori italiani di prima generazione e da altre figure professionali interessate a sviluppare la cultura e l’ecosistema imprenditoriale.Tramite questo sito, l’Associazione intende raccontare le esperienze e i percorsi professionali dei “Soci Imprenditori”, con la speranza che possano operare da esempio, aiuto e ispirazione per una nuova leva di imprenditori italiani.

Allo stesso tempo, l’Associazione intende stimolare la creazione di una estesa rete di “Soci affiliati“. Professionisti che, in qualità di “Amici del Network”, siano disponibili a fornire esperienza e supporto per la creazione di nuove iniziative e la crescita di quelle esistenti.

First Generation Network nasce nei primi mesi del 2007 su iniziativa di Marco Palombi e Michele Appendino, e si rivolge al pubblico, agli studenti e a tutti coloro che sono interessati alla diffusione di una nuova cultura imprenditoriale.

Il sito dell’associazione

Premio Nazionale Innovazione 2007

logopni.gifSaranno 38 i progetti in lizza per la vittoria del Premio Nazionale per l’ Innovazione, la competizione che premia, a livello italiano, le migliori e più innovative idee imprenditoriali, selezionate da 33 Atenei in tutta Italia, che vedrà il suo atto conclusivo a Napoli il prossimo 4 dicembre.

In palio 60mila euro per il primo progetto classificato offerti da Vodafone Italia, partner strategico di questa edizione, 30mila euro per il secondo e 20mila per il terzo.

Alla presentazione della quinta edizione Premio Nazionale Innovazione sono intervenuti, fra gli altri, Luciano Modica Sottosegretario al ministero dell’ Universitàe della ricerca, Bianca Maria Martinelli Direttore Affari pubblici e legali di Vodafone Italia, Francesco Delzio Direttore Giovani imprenditori di Confindustria, Guido Trombetti Presidente Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), Vincenzo Pozzolo presidente associazione Pni Cube, Mario Raffa direttore scientifico Pni 2007.

Il Pni è l’evento di sintesi finale in cui le 33 Università italiane partecipanti, confrontano i migliori progetti dd’impresa, espressi in forma di business plan e quindi pronti per affrontare il mercato. I tre vincitori di ciascuna Start Cup locale – che quest’ anno – accedono alla selezione nazionale e vengono sottoposti a un ulteriore valutazione effettuato dalla giuria.

Tre le novità di questa edizione, la composizione della giuria, quasi interamente rappresentata da venture capitalist cioè soggetti che potranno finanziare l’avvio di attività economiche e la partnership strategica con Vodafone Italia che, oltre a mettere in palio i 60mila euro destinati al vincitore assoluto, contribuirà al progetto mettendo a disposizione le proprie competenze e studi sulla individuazione di scenari e prospettive.

Il Presidente del Crui, Trombetti ha sottolineato il ruolo dell’Università che proprio per tener fede a questa sua missione, deve rinforzare sempre di più il suo rapporto con il territorio, infatti lo sforzo profuso dagli atenei del Mezzogiorno, ha favorito sia la nascita di nuove imprese basate spesso su nuove tecnologie sia la valorizzazione della proprietà intellettuale con i brevetti che provengono dalle attività di ricerca».

Alla finale nazionale che si terrà a Napoli il 4 dicembre prossimo, parteciperanno il Ministro dell’Università e della Ricerca Fabio Mussi, Pietro Guindani, Amministratore delegato di Vodafone Italia, Matteo Colaninno, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria.

Il sito del Premio

L'ICT piemontese al CeBIT 2008

Le imprese ICT piemontesi aderenti al progetto Think Up avranno la possibilià di partecipare a CeBIT 2008, grazie all’invito della Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Centro Estero per l’Internazionalizzazione, Torino Wireless e CSI Piemonte.

Lo spazio del Piemonte, di circa 70 mq, sarà ubicato all’interno dell’area Sistema Italia in Fiera (250 mq.), gestita e coordinata dall’ICE, nel padiglione Future Park (Halle 9), dedicato alle tecnologie e ai prodotti innovativi.
Con oltre 6.000 espositori, CeBIT attira ogni anno circa 500.000 visitatori provenienti da un’ottantina di paesi, interessati a conoscere gli ultimi ritrovati in materia di ICT. L’edizione 2008 offrirà nuovi servizi, focalizzando l’attenzione sul mondo delle applicazioni e sarà organizzata in aree tematiche dedicate ai seguenti settori:

  • Business Solutions
  • Public Sector Solutions
  • Home & Mobile Solutions
  • Technology & Infrastructure

Il nuovo sito del Sole 24 Ore

Sole 24 oreA dieci anni dall’esordio sul web, ilsole24ore.com compie una vera e propria rivoluzione: totalmente ripensato nella struttura, nella grafica, nella tecnologia e nella proposta dei contenuti, Il Sole 24 ORE presenta un sito piu’
personalizzato, piu’ interattivo, piu’ multimediale e caratterizzato da una nuova integrazione con il quotidiano
per offrire un’informazione piu’ completa e approfondita. Una navigazione piu’ facile, una consultazione piu’ immediata, una maggiore interazione con gli utenti e la possibilita’ di personalizzare la navigazione: queste le principali caratteristiche del nuovo www.ilsole24ore.com.

La nuova struttura del sito vede l’home page riorganizzata in quattro aree principali: News24, con notizie, approfondimenti e anteprime a cura della redazione on line e di tutte le redazioni del quotidiano, Money24, l’area dedicata all’informazione finanziaria, Professionisti24, dedicata all’informazione di servizio per il mondo delle professioni, e B2B24, nuovo portale che raccoglie le testate de Il Sole 24 ORE Business Media per offrire una nuova fonte d’informazione e nuovi servizi per le imprese.

A queste si aggiunge My24, una home page a disposizione dell’utente tutta da personalizzare. I canali tematici ArtEconomy24, Casa24, Viaggi24 e Luxury24 sono invece raccolti nell’area Magazine. L’area editoriale, suddivisa in aree tematiche, presenta le migliori firme del Sole 24 ORE nonche’ una maggiore integrazione con gli altri mezzi del gruppo,
dall’agenzia di stampa Radiocor a Radio 24, ed e’ arricchita dai contenuti multimediali del Media Center, nettamente
potenziato con contributi audio, servizi filmati, immagini, video interviste a cura della redazione on line e interventi
video del Direttore Ferruccio de Bortoli e delle altre grandi firme del quotidiano. On line anche una guida virtuale al sito introdotta dal direttore e “Click10” con la classifica degli articoli piu’ visti e piu’ inviati.

Grande spazio e’ stato poi dedicato all’interattivita’: l’Agora’ con i blog della redazione, i sondaggi, i blog della
piattaforma No’va100 e la nuova possibilita’ per gli utenti di commentare gli articoli e di votarli. Il rapporto continuo e
costante con i lettori sara’ infatti uno dei punti cardine del nuovo sito del Sole 24 ORE, testimoniato dal blog
, gia’ disponibile on line per raccogliere commenti e segnalazioni sulla nuova veste del sito.

Premiata la Start Cup 2007

Le università premiano i migliori progetti di impresa, alta qualità e sicurezza per il Web, composti naturali per la ricerca biomedica e riscaldamento più economico ed ecologico. I vincitori in gara per la finale nazionale di Napoli

Start Cup ha i suoi vincitori, selezionati dalle università piemontesi tra le oltre 160 idee di impresa presentate e i 50 business plan in gara per la finale (e un totale di quasi 400 aspiranti imprenditori). Una rigida selezione basata sulla validità tecnologica ed imprenditoriale garantisce la qualità dei progetti di impresa vincitori, gli incubatori universitari faranno il resto, garantendo alle neo-imprese i servizi e il tutoraggio necessari per crescere e decollare sul mercato nazionale ed internazionale. Start Cup Torino Piemonte, giunta alla III edizione, è la competizione regionale per progetti di impresa innovativi promossa dai tre atenei piemontese ed organizzata dai rispettivi Incubatori di Impresa.

Primo classificato Vieweb.it, nato con l’obiettivo di soddisfare le crescenti esigenze di comunicazione delle imprese e la sempre maggiore richiesta di contenuti video di alta qualità per l’intrattenimento in ambiente Internet. La tecnologia impiegata consente con semplicità e senza alcuna pre-installazione di software di veicolare messaggi video in qualità HD, inclusi lungometraggi, e di creare Conference Room in grado di accogliere in contemporanea migliaia di utenti, ciascuno seduto alla propria scrivania (abilitati a interagire in voce e video, anche con un modem a 56Kb). Sarà possibile quindi partecipare alle conferenze anche in treno, o in aeroporto in attesa dell’imbarco, seguendo l’intervento dello speaker e il materiale presentato, anche tramite palmari. Tutto senza costi di comunicazione (VVOIP – Voice&Video Over IP). Inoltre, chi produce contenuti televisivi, cinematografici o pubblicità non è in grado spesso di sfruttare il canale web in modo ottimale: per la mancanza di protezione dei contenuti e di validi strumenti per monitorare da chi è stato visto il filmato e per quanto tempo (condizione necessaria ad es. per la vendita di spazi pubblicitari). Vieweb, permettendo di tracciare il comportamento degli utenti, consente di indirizzare e personalizzare il comportamento del sito contenente il messaggio video, in base al comportamento dell’utenza.

Al secondo posto due progetti pari merito: Ingenia e VivaChem.
VivaChem è un progetto sviluppato nei laboratori dell’Università del Piemonte Orientale basato sulla produzione e scoperta di composti naturali utilizzabili come sonde molecolari e standard di riferimento nell’industria e nella ricerca biomedica, nutraceutico-alimentare e cosmetica, colmando una carenza che caratterizza questi settori. L’innovazione introdotta da VivaChem consiste nello sfruttare molecole di origine naturale per attivare specifiche funzioni cellulari, facilitando così lo studio dei processi di reazione (ad esempio nella ricerca delle malattie devastanti). Un aiuto quindi del tutto naturale alla ricerca biomedica: VivaChem utilizza in molti casi biomasse derivate da piante normalmente utilizzate in campo industriale (canapa da fibra), agricolo, ornamentale, e persino piante considerate infestanti (tapsia, iperico).

Ingenia, team del Politecnico di Torino, ha sviluppato EcoThermo, un sistema wireless che permette di convertire le caldaie centralizzate in impianti a controllo e contabilizzazione dei consumi indipendenti per ogni abitazione (non richiede la sostituzione della caldaia e si adatta a tutti i sistemi di generazione e distribuzione del calore, compreso il teleriscaldamento). EcoThermo permette inoltre di integrare in un unico dispositivo il controllo dei consumi domestici (oltre al riscaldamento, acqua e gas). Innegabili i vantaggi in termini di comfort termico (risolve il problema degli scompensi termici per cui appartamenti in piani diversi dello stesso edificio sono troppo caldi o troppo freddi) ma soprattutto di risparmio energetico e quindi minor impatto ambientale. Si può risparmiare infatti fino al 35% impostando la temperatura in base all’effettivo bisogno: minori consumi quindi, e soprattutto minori emissioni inquinanti nelle città. I vantaggi economici infine: grazie al risparmio sui consumi e agli incentivi statali in pochi anni si rientra dell’investimento per acquisto e installazione.

I tre vincitori riceveranno rispettivamente 20.000 e 12.500 euro ciascuno (per i due pari merito) di contributo dopo aver dato vita all’impresa ed essersi installati presso uno degli incubatori a disposizione. Il vincitore del primo premio potrà inoltre avvalersi dell’impegno da parte di Piemontech, il Fondo di Capitale di rischio delle imprese piemontesi, ad investire 50.000 euro nell’impresa che trae origine dal business plan primo classificato.

Linux Day 2007: orgoglio Open Source

Sabato 27 ottobre sarà ancora una volta festa nazionale per l’open source di casa nostra: in più di 100 città italiane va in scena il Linux Day 2007, settima edizione dell’oramai tradizionale appuntamento con la celebrazione e la diffusione di concetti quali software libero, sistemi operativi aperti e informatica svincolata dall’influenza delle corporazioni e dei patent troll in circolazione.

Per quanto il mondo di Tux il pinguino sia attualmente al centro di crescenti tensioni legali tra piccoli e grandi attori della scena informatica internazionale, Linux vuol dire soprattutto tecnologia e passione, la stessa passione che animerà i ritrovi del Linux Day variamente organizzati in tutta Italia, con mezzi che vanno dall’autarchia e autogestione più pure alla sponsorizzazione di un gigante come l’americana IBM e sale universitarie dedicate.

Promosso e coordinato come sempre dalla associazione pro-bono Italian Linux Society, il Linux Day è in realtà una manifestazione-ombrello organizzata e gestita localmente dai tanti Linux User Group e gruppi di free software sparsi per il territorio: a tali organizzazioni di aficionado del pinguino sta decidere cosa fare e quali tematiche affrontare durante la giornata, lavorando in totale autonomia ma nel rispetto delle linee guida stilate da ILS.

Una delle condizioni qualificanti per un Linux Day degno di tale nome e pienamente rispettoso della filosofia open sancisce la gratuità obbligatoria dell’ingresso e della partecipazione agli eventi, pena la riconsiderazione della candidatura del LUG colpevole di infrazione per l’edizione del prossimo anno. Ogni realtà locale è libera di promuovere donazioni, raccolta fondi o vendita di materiale promozionale, ma tutti gli eventuali gadget forniti da ILS non potranno che essere distribuiti senza chiedere un centesimo in cambio.

Se quindi lo scopo principale dell’evento è “promuovere l’uso e la conoscenza del sistema operativo GNU/Linux e del software libero”, le modalità di tale promozione sono materia di decisione da parte dei LUG stessi: c’è chi ospiterà interventi su OpenOffice.org e il Trusted Computing, chi porrà l’accento sul fatto che col pinguino ci si può anche far girare i videogame, chi presenterà le novità della distro Ubuntu 7.10 e chi affronterà le problematiche introdotte nell’universo open dalla discussa GPL v3.

La tendenza generale è quella di offrire una trattazione a più livelli a quanti volessero avvicinarsi al mondo di Linux e del software a codice aperto o volessero approfondire l’argomento, con interventi specialistici a tema ma anche l’immancabile punto di raccolta – o per meglio dire di prelievo – delle distro più apprezzate e accessibili come Ubuntu, e le “install fest” nel corso delle quali i volontari si offriranno di riconvertire il PC dei partecipanti in macchine motorizzate Tux.

Il numero di località coinvolte nel Linux Day conta al momento di scrivere 111 città, ma non è escluso che di qui a sabato possa aumentare ancora visto che è sempre possibile aggiungere nuove iniziative dei LUG alla lista. Al Linux Day partecipa praticamente tutta Italia, ma nonostante questo emerge piuttosto chiaramente il fatto che la rappresentanza è molto più fitta tra le regioni centro-settentrionali rispetto a quelle del meridione. Il maggior numero di città ad ospitare il Linux Day si trova in Veneto (14), Lombardia (13) e Toscana (11).

Piuttosto singolarmente tra i convitati al Linux Day di quest’anno potrebbe esserci anche Microsoft: il gigante del software, che secondo alcuni openattivisti è il Diavolo con cui Novell ha stretto patti pericolosi per Linux e l’interno mondo open risulta tra gli sponsor di QuiFree, la due-giorni di “software libero e liberi saperi” che nell’ambito del Festival della Creatività di Firenze ospiterà il Linux Day della città toscana. Apparentemente anche altri due sponsor sono legati a Microsoft, mentre un quarto non avrebbe alcun collegamento con il soggetto della manifestazione, ovvero il software libero e gratuito.

Un ospite imprevisto che, a ben spulciare tra le linee guida della manifestazione – la numero sei in particolare, che ne sancisce il carattere indipendente, non commerciale e teso esclusivamente a promuovere gli obiettivi propri del Linux Day – potrebbe accollare all’edizione fiorentina il mancato rispetto del vademecum messo a punto da ILS. Ma ecco cosa accadrà sul territorio.

Le Linux fest sul territorio:
Offrire un quadro completo di quanto ha da offrire l’edizione 2007 della festa di Linux è impossibile, il luogo migliore per informarsi rimane il sito dedicato, ma mettere in fila alcuni tra gli happening più interessanti può rilevarsi importante per raccontare lo spirito delle cento e passa iniziative messe a punto dai sostenitori volontari del pinguino. Tanti sono gli sforzi di far conoscere le specificità del mondo open a chiunque volesse togliersi la curiosità, approfondire tematiche o perché no, provare a fare lo switch con l’aiuto di una guida esperta.

Il sito dell’evento

Al salone del vino si parla anche di business e finanza

Un punto d’incontro privilegiato per interpretare le tendenze del mercato e i gusti dei consumatori: il Salone del Vino di Torino, dal 26 al 29 ottobre, si conferma uno dei più importanti osservatori per esplorare l’intero universo enoico del Belpaese. Una manifestazione, nel quartiere fieristico del Lingotto, che trasforma Torino per quattro giorni nella capitale di Bacco.

Il tema scelto per l’edizione 2007 è “Le regioni del vino, le ragioni del vino”, a significare che la rassegna si propone sia di esplorare tendenze e valore economico del comparto enologico, sia di mettere a fuoco la cultura del vino e l’evoluzione dei più importanti territori del vigneto Italia. Da sempre il Salone del Vino – che anche in questa occasione è concomitante con Dolc’è, la rassegna dedicata all’arte della pasticceria che si tiene sempre al Lingotto Fiere – offre a tutti i produttori pari opportunità d’incontro con il mercato e agli enoppassionati un’occasione unica di scoprire il meglio della produzione vitivinicola nazionale, oltre che di partecipare a eventi e degustazioni che incrementano la conoscenza e la consapevolezza del vino.

Al centro della rassegna torinese ci sono tre momenti particolarmente significativi che scandiscono altrettante aree tematiche. Il primo è il convegno inaugurale dedicato al tema “Vino e Finanza: le strategie per crescere”, organizzato in collaborazione con Il Sole 24 Ore, che di fatto apre le “contrattazioni” economiche che saranno incentrate sul Workshop Internazionale. Il secondo tema è la scoperta dei territori e delle peculiarità dell’enologia italiana, con il Terzo Forum sugli autoctoni: vitigni e vini. Il terzo tema è la cultura del vino che si estrinseca in primissima battuta con i Laboratori del Gusto di Slow Food, che ha scelto il Salone del Vino anche per presentare la sua autorevole “Guida al vino quotidiano”.

Di fatto i Laboratori Slow aprono la nutritissima proposta di degustazioni e sono l’anteprima alle due giornate di sabato e domenica, quando il Salone del Vino accoglierà il pubblico degli enoappassionati, che anche in questa edizione potranno approfittare dello “Shopping di Bacco”. Metà dei 12 euro del biglietto d’ingresso potrà essere infatti investita nell’acquisto dei vini dei produttori che espongono in fiera.

Questa apertura al pubblico tuttavia non fa venire meno il carattere esclusivamente professionale del Salone del Vino che, mettendo in contatto diretto le cantine con i consumatori, apre di fatto un canale di “direct marketing” per le aziende espositrici. Queste avranno una ulteriore possibilità di contatto diretto con i loro clienti nella giornata conclusiva della rassegna: lunedì 29 ottobre è infatti il giorno dedicato espressamente ai ristoratori, ai gestori di enoteche e wine bar, che potranno esplorare tra gli stand di Lingotto Fiere il meglio della produzione italiana.

Gli incontri con i buyer animeranno invece il Workshop Internazionale, con la presenza di oltre 50 operatori provenienti da venti differenti nazioni, previsto per venerdì 26 ottobre, giornata inaugurale della rassegna. Ma il Salone del Vino anche nella sesta edizione si conferma come l’osservatorio privilegiato per fare un bilancio della vendemmia appena trascorsa. Allo scopo servono i numerosi focus che sono stati dedicati ad esplorare ed approfondire i diversi aspetti della produzione vitivinicola.

L'ICT piemontese nei Percorsi dell'Innovazione a SMAU

percorsi_innovazione.jpgSMAU ospiterà le imprese innovative del Distretto ICT piemontese e una rappresentanza degli enti che operano a sostegno del sistema della ricerca e dell’impresa in Piemonte: Polo del Venture Capital, Incubatore I3P, Istituto Boella e CSP.

Tutte queste imprese saranno all’interno dei “Percorsi dell’innovazione” al Padiglione 22 dello SMAU nella Nuova Fiera di Milano a Rho , dal 17 al 20 ottobre. I Percorsi dell’Innovazione è l’iniziativa espositiva e convegnistica che proporrà una vetrina autorevole ad alto contenuto tecnologico grazie alla partnership con Nòva-Il Sole 24 Ore

Uno spazio dedicato a laboratori universitari, spin-off, start-up, laboratori di ricerca pubblici e privati, parchi scientifici, distretti industriali proporranno esempi della capacità di innovazione, di ricerca e di sviluppo tecnologico che il nostro Paese è in grado di produrre nei più diversi settori: informatica, telecomunicazioni, aerospazio, robotica, biotecnologie, nanotecnologie, medicina.

Le imprese, gli enti, gli incontri ai percorsi dell’innovazione

Le imprese

  • EICAS Automazione – Gestione e controllo automatico di sistemi complessi, software tools per la progettazione di controlli automatici digitali.
  • Feniva – Sistemi di videosorveglianza digitali e network management dello storage.
  • Laser Informatica e Servizi – Progettazione e sviluppo di applicazioni integrate software e hardware in ambitomobile per il marketing e la sanità territoriale.
  • Mcomm – Servizi Machine to Machine (telemetria, telecontrollo, gestione allarmi) e Mobile Marketing (gestione network postazioni multimediali, servizi multicanale, sistemi di fidelizzazione dei clienti basati su RFID Card).
  • Reda Elettronica – Progettazione e costruzione prototipi elettronici e meccanici, in particolare sviluppo degli Agri_robot. Produzione delle pre-serie.
  • Seac02 – Software di virtual, mixed e augmented reality, soluzioni per la gestione di simulazioni in 3D
  • Semar Security & Communication – Localizzazione satellitare remota, tecnologie di trasmissione audio/video su web, sistemi di registrazione audio/video miniaturizzati.
  • SpID – Prodotti e soluzioni per la fruizione di contenuti multimediali e per l’intrattenimento attraverso DVB -T, C, S e IPTV.
  • TEX97 – Forniture di servizi di Telecomunicazioni, traffico Dati e Internet, con soluzioni a larga banda.
  • Wexlog Technologies – Soluzioni “workflow-based” per l’automazione della Supply Chain e per lo sviluppo di applicazioni “network–efficient”.

Gli enti

  • Incubazione e supporto all’imprenditorialità: I3P, l’incubatore delle Imprese Innovative del Politecnico
  • Ricerca e sviluppo ICT in Piemonte: ISMB-Istituto Superiore Mario Boella e CSP-Innovazione nelle ICT
  • Finanziamento dell’innovazione: Polo Italiano del Venture Capital

Gli incontri e i seminari

18 ottobre dalle 15 alle 17
Servizi innovativi per lo Sport, la cultura e l’intrattenimento
a cura di MCOMM, Torino Wireless, CSP, I3P, ISMB.

18 ottobre dalle 15:30
L’ICT per il negozio in rete
Relatore Marco Volontà, Responsabile Progetto, Fondazione Torino Wireless
A cura di: Comufficio, Confcommercio Piemonte

19 ottobre dalle 14 alle 16
La fruizione organizzata dei contenuti multimediali domestici
a cura di SpiD, Torino Wireless, CSP, I3P, ISMB.

20 ottobre dalle 13 alle 15
Un passo avanti nella progettazione dei controlli automatici
a cura di EICAS, Torino Wireless, CSP, I3P, ISMB

I brevetti nelle nanotecnologie

Intervista all’Ing. Paolo Rambelli e all’ing. Edgardo Deambrogi, consulenti in proprietà industriale di Jacobacci & Partners*

Quali sono le attività principali della vostra società?
“Le attività principali nel settore sono i depositi e la prosecuzione di brevetti, la registrazione di marchi, pareri e perizie in materia di brevetti, modelli e marchi, consulenze tecniche in controversie giudiziali ricerche di anteriorità e valutazioni sulla proteggibilità di tecnologie. Seguiamo l’industria dal progetto fino alla commercializzazione, affiancandola in ogni aspetto della tutela nel campo della protezione della proprietà intellettuale”.

Chi si rivolge ad un’azienda come la vostra e perchè?
“L’inventore, nell’accezione romantica di una volta, è pressoché scomparso. Oggi, infatti, sono soprattutto le PMI e le grandi industrie a richiedere un riconoscimento, una protezione dei loro progetti di ricerca. Il nostro compito, quindi, è cercare di presentare in maniera chiara e completa il progetto, in modo che emerga l’elemento di novità che esso comporta”.

Quali sono i requisiti fondamentali per ottenere un brevetto?
“Sono fondamentali i requisiti di novità, originalità del trovato ed è necessaria chiarezza nella presentazione ed esposizione del progetto. Aspetto da non trascurare è la sufficienza di descrizione, perchè spesso progetti di nanostrutture che sono ancora all’inizio, con potenzialità e risultati ancora da scoprire, devono essere presentati nel modo più chiaro e completo possibile, altrimenti la domanda di brevetto può anche essere rifiutata, soprattutto a livello europeo e internazionale. In Italia, invece, non essendoci un esame di merito di una domanda, la brevettazione è molto più facile: è in effetti una sorta di registrazione”.

E quali sono i tempi necessari a un progetto di ricerca o un prodotto per ottenere il brevetto?
“Volendo richiedere la tutela in un gran numero di Paesi si passa da una prima fase di ricerca ed esame internazionale da parte di un ufficio competente, della durata di circa due anni e mezzo, alla richiesta diretta negli uffici brevetti locali dei singoli Paesi di interesse, i quali – nella maggior parte dei casi – svolgono un proprio esame di merito della domanda. Quindi una proceduta completa mediamente può durare dai 4 ai 5 anni. Esistono tuttavia procedure nazionali più brevi, che per un trovato riconosciuto senza dubbi nuovo ed originale non superano i 3 anni. Ma ci sono anche invenzioni contestate, che per ottenere il riconoscimento devono aspettare quasi 20 anni”.

Parliamo di costi: quanto si spende in media per un’operazione del genere?
“Da qualche migliaio di euro per il deposito in un solo Paese a decine di migliaia per più Paesi.
Parlando di un brevetto europeo, il costo varia a secondo dell’estensione territoriale che si vuole dare al brevetto stesso. Non è necessario convalidarlo in tutti i Paesi: di solito si scelgono quelli dove si prevede che ci sia un mercato di interesse per il progetto o il prodotto da brevettare. Diciamo che, inclusi i costi di convalida nazionale, per 6-8 nazioni si può andare dai 30 ai 40.000 euro”.

Quali sono, in definitiva, i benefici per un’azienda che riesce ad ottenere un brevetto?
“Il brevetto è una sorta di protezione e sicurezza per il proprio lavoro, altrimenti l’unica alternativa è il mantenimento del segreto aziendale che però comporta dei rischi. Oggi infatti, con le tecnologie disponibili, copiare e ricostruire un prodotto, partendo dal prodotto stesso, è molto facile”.

Chiudiamo parlando di nanotecnologie: sono molte le domande di brevetto in questo settore?
“Con le nanotecnologie stiamo parlando di settori della tecnica particolarmente avanzati (fotonica, meccatronica, biotecnologie, per citare alcuni esempi di varietà di applicazioni), dove esistono problematiche particolari dal punto di vista brevettuale. E’ un campo vastissimo ed in una fase di sviluppo, e la domanda di protezione brevettuale è in continua crescita. Gli stessi Uffici Brevetti nazionali stanno sviluppando le proprie competenze professionali nel settore. La tutela brevettuale è riconosciuta dalla nascente giurisprudenza alle invenzioni nanotecnologiche quando alla nanostruttura è associato un nuovo effetto tecnico, oltre alla semplice riduzione di scala”.