Al salone del vino si parla anche di business e finanza

Un punto d’incontro privilegiato per interpretare le tendenze del mercato e i gusti dei consumatori: il Salone del Vino di Torino, dal 26 al 29 ottobre, si conferma uno dei più importanti osservatori per esplorare l’intero universo enoico del Belpaese. Una manifestazione, nel quartiere fieristico del Lingotto, che trasforma Torino per quattro giorni nella capitale di Bacco.

Il tema scelto per l’edizione 2007 è “Le regioni del vino, le ragioni del vino”, a significare che la rassegna si propone sia di esplorare tendenze e valore economico del comparto enologico, sia di mettere a fuoco la cultura del vino e l’evoluzione dei più importanti territori del vigneto Italia. Da sempre il Salone del Vino – che anche in questa occasione è concomitante con Dolc’è, la rassegna dedicata all’arte della pasticceria che si tiene sempre al Lingotto Fiere – offre a tutti i produttori pari opportunità d’incontro con il mercato e agli enoppassionati un’occasione unica di scoprire il meglio della produzione vitivinicola nazionale, oltre che di partecipare a eventi e degustazioni che incrementano la conoscenza e la consapevolezza del vino.

Al centro della rassegna torinese ci sono tre momenti particolarmente significativi che scandiscono altrettante aree tematiche. Il primo è il convegno inaugurale dedicato al tema “Vino e Finanza: le strategie per crescere”, organizzato in collaborazione con Il Sole 24 Ore, che di fatto apre le “contrattazioni” economiche che saranno incentrate sul Workshop Internazionale. Il secondo tema è la scoperta dei territori e delle peculiarità dell’enologia italiana, con il Terzo Forum sugli autoctoni: vitigni e vini. Il terzo tema è la cultura del vino che si estrinseca in primissima battuta con i Laboratori del Gusto di Slow Food, che ha scelto il Salone del Vino anche per presentare la sua autorevole “Guida al vino quotidiano”.

Di fatto i Laboratori Slow aprono la nutritissima proposta di degustazioni e sono l’anteprima alle due giornate di sabato e domenica, quando il Salone del Vino accoglierà il pubblico degli enoappassionati, che anche in questa edizione potranno approfittare dello “Shopping di Bacco”. Metà dei 12 euro del biglietto d’ingresso potrà essere infatti investita nell’acquisto dei vini dei produttori che espongono in fiera.

Questa apertura al pubblico tuttavia non fa venire meno il carattere esclusivamente professionale del Salone del Vino che, mettendo in contatto diretto le cantine con i consumatori, apre di fatto un canale di “direct marketing” per le aziende espositrici. Queste avranno una ulteriore possibilità di contatto diretto con i loro clienti nella giornata conclusiva della rassegna: lunedì 29 ottobre è infatti il giorno dedicato espressamente ai ristoratori, ai gestori di enoteche e wine bar, che potranno esplorare tra gli stand di Lingotto Fiere il meglio della produzione italiana.

Gli incontri con i buyer animeranno invece il Workshop Internazionale, con la presenza di oltre 50 operatori provenienti da venti differenti nazioni, previsto per venerdì 26 ottobre, giornata inaugurale della rassegna. Ma il Salone del Vino anche nella sesta edizione si conferma come l’osservatorio privilegiato per fare un bilancio della vendemmia appena trascorsa. Allo scopo servono i numerosi focus che sono stati dedicati ad esplorare ed approfondire i diversi aspetti della produzione vitivinicola.