Giovedì Scienza parla inglese

Per festeggiare la 25a edizione GiovedìScienza parlerà anche inglese e si apre così a un pubblico internazionale. È lo sviluppo logico della sua presenza in diretta e in differita sul Web.
Ormai da quattro anni al pubblico di 1300-1500 torinesi che ogni settimana riempiono il Teatro Colosseo si è affiancato il pubblico invisibile ma certo non virtuale che segue i GiovedìScienza sullo schermo del computer e sempre più spesso usa l’archivio delle conferenze come un prezioso serbatoio di informazioni scientifiche. E il pubblico di Internet, non avendo collocazione geografica – abita il mondo intero – né fusi orari – tutte le ore sono buone per imparare direttamente dagli scienziati dove va la ricerca – ha come lingua naturale l’inglese, che è il latino, o se volete l’esperanto, della scienza moderna.
Per GiovedìScienza parlare inglese è anche un modo per adeguarsi alla propria immagine internazionale. Non esiste in Europa un’altra iniziativa che da un quarto di secolo sia riuscita a fare di conferenze scientifiche impegnative un appuntamento così regolare, massiccio nei numeri, ben variegato per l’età (un terzo giovani sotto i 35 anni, un terzo nell’età matura e un terzo oltre i sessant’anni) e a costo così contenuto.
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Il sogno di una Torino diversa

Via Vittorio Pasteris

Sono passati troppo in fretta i giorni di Esof. Torino si è riempita di Scienza. I guru del settore erano nella cittadella un po’ fortificata del Lingotto, ma tutta la città era pervasa di appuntamenti, eventi, racconti. Qualcosa di molto diverso dal sogno olimpico: piovuto, enfatizzato, e poi oramai dimenticato.

La Torino della Scienza è della tecnologia è un presente e un futuro importante con cui si sono confrontati gli ospiti stranieri e di cui i torinesi devono essere fieri e partecipi. Per un forum della scienza a tempo pieno e continuo.

Per la cronaca ci si rivede ad esof 2012 a Dublino

In arrivo Esof 2010 a Torino

Una Torino dedicata alla scienza con centinaia di eventi e personaggi

logo esof 2010 torinoL’abbiamo atteso a lungo e finalmente Esof 2010 è arrivato: una sessione d’apertura, 4 sessioni plenarie, 18 keynote lectures e 105 sessioni ordinarie. Passion for Science è il tema dell’edizione 2010 che sarà per la prima volta in Italia al Lingotto di Torino dal 2 al 7 luglio. Gli argomenti affrontati durante le giornate di Esof 2010 sono di varia natura, tematiche vicine alla vita e alla quotidianità di tutti: spunti di attualità, scoperte scientifiche che hanno cambiato e cambieranno il corso dell’umanità, evoluzioni e invenzioni, differenze culturali e innovazione tecnologica.

Più di 500 relatori provenienti da 42 paesi affronteranno i 10 temi individuati per questa edizione: Vita e mobilità sostenibili, Evoluzione, sviluppo e adattamento degli organismi, Oltre e dentro il nostro mondo quantistico,  Come rispondere alle sfide globali, Frontiere della ricerca energetica,  Scienza, conoscenza, credenze, Memoria e apprendimento negli organismi e nei sistemi sociali e artificiali,  Linguaggi, culture e diversità, Integrare ricerca e salute pubblica, Politiche per la ricerca e oltre

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Si avvicina Esof 2010

Presentato agli addetti ai lavori Esof 2010

Si terrà al Lingotto di Torino, per la prima volta in Italia, dal 2 al 7 luglio, Esof, il più importante meeting europeo dedicato alla ricerca e all’innovazione scientifica con 500 relatori. Premi Nobel, scienziati, ricercatori ma anche giovani, studenti, appassionati da tutto il mondo, si riuniscono in citta’ per la quarta edizione dell’Euroscience Open Forum, per la prima volta in Italia, dal 2 al 7 luglio al Lingotto, che avra’ come filo conduttore la passione per la scienza.

Sono previste una sessione d’apertura, 4 sessioni plenarie, 18 keynote lectures e 105 sessioni ordinarie con i grandi protagonisti della ricerca scientifica internazionale per un totale di 500 relatori di 42 nazionalita’ diverse di fronte a un pubblico ancora piu’ internazionale perche’ proveniente da 76 diversi paesi.

Gli argomenti affrontati durante le giornate di ESOF 2010 sono di varia natura, vicini alla vita e alla quotidianita’ di tutti, ma anche al dibattito scientifico, come la vita ela mobilita’ sostenibili, il nostro mondo quantistico, le sfide globali, le frontiere della ricerca, la salute, le politiche per la ricerca. Per la prima volta nella storia di ESOF nasce Science in the City, programma rivolto al grande pubblico che fara’ parlare di scienza l’intera citta’, animando le strade e le piazze di Torino fino a tarda notte.

Piccoli scienziati crescono a Torino

Via Repubblica

Innamorarsi della scienza sin da piccoli. Ma come? Non attraverso il percorso più ostico delle nozioni teoriche, ma con quello più diretto e più duraturo dell´approccio empirico: toccando con mano, sperimentando, scoprendo in prima persona.

La novità è comparsa sul sito della Compagnia di San Paolo, che annuncia un nuovo progetto per formare gli scienziati di domani sin da quando siedono sui banchi della scuola elementare e media e prima. Il progetto si chiama “Xché?, il Laboratorio delle curiosità”, la sua realizzazione è affidata alla Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo ed è nato sul modello dello Science for children ideato da sir Harold Kroto, convinto che la scintilla per la scienza debba scoccare molto presto.

E proprio il premio Nobel per la chimica sarà il presidente onorario della commissione scientifica dell´iniziativa: domani avrà un incontro con Anna Poggi, presidente della Fondazione per la scuola. “Xché?” è finanziato con 2 milioni di euro della Compagnia ed è indirizzato a tutte le scuole elementari e medie italiane, con un´attenzione particolare per quelle piemontesi. “Vietato non toccare”, recita lo slogan inventato per il nuovo science center torinese dei piccoli – il secondo europeo dopo quello di Parigi – che avvierà la sua attività di formazione nel prossimo anno scolastico. «I bambini verranno coinvolti attivamente – spiega Anna Poggi – Gli esperimenti avranno come punto di partenza lo stupore e la meraviglia dei bimbi di fronte ad un fenomeno inatteso e inspiegabile ma “reale”, che accade e si verifica davanti ai loro occhi. Coinvolte emozioni e percezioni, si passerà poi in modo automatico al ragionamento».

La memoria della Scienza Piemontese

Un progetto in Vista di Esof 2010

La memoria del Futuro è un progetto dell’Assessorato alla Ricerca e all’Università della Regione Piemonte e di Memoro , la Banca della Memoria che rende omaggio alla ricerca scientifica e tecnologica del Piemonte. Una regione che nel passaggio tra Ottocento e Novecento ha prodotto protagonisti di primo piano nel campo della matematica, della fisica, della medicina, dell’antropologia.

Alla scuola di Anatomia Umana di Giuseppe Levi, padre di Natalia Ginzburg, si formano tre premi Nobel: Rita Levi Montalcini, Renato Dulbecco e Salvador Luria. È alla facoltà di Fisica che, in piene leggi razziali, il giovane chimico Primo Levi trova chi gli consente di svolgere le attività sperimentali necessarie al conseguimento della laurea in Chimica.

La memoria del Futuro intende porre l’attenzione su una regione ancora oggi ricca di sapere scientifico, un territorio in cui la connessione tra ricerca e applicazione è significativa per una serie di settori produttivi che vanno dall’auto all’aeronautica, dal design all’editoria, passando per il cinema, la radio, la televisione e la telefonia.

Comunicare la scienza a Torino

Una nuova edizione del master del Rasoio di Occam

Sono aperte le iscrizioni all’edizione 2010 del corso di specializzazione in divulgazione scientifica Comunicare la scienza, organizzato dal Rasoio di Occam.

Il corso, che si terrà a Torino nel periodo gennaio – giugno 2010, preparerà gli allievi ad operare nei settori del giornalismo scientifico, dell’editoria scientifica e della museologia. La chiusura delle iscrizioni è il 20 gennaio 2010.

Il Rasoio di Occam si occupa di scienza promuovendo la formazione avanzata di comunicatori scientifici e la divulgazione. Oltre al corso di specializzazione in divulgazione scientifica, progetta eventi di divulgazione rivolti al grande pubblico e alle scuole.

Grande successo per la call for proposal Esof 2010

esof2010La Call for Proposals di ESOF2010 ha ottenuto un grande sucesso: sono state ricevuti 394 progetti, provenienti da 35 Paesi nei cinque continenti. Per quanto riguarda i singoli programmi, lo Scientific Programme ha avuto 218 proposte, Science in the City, il programma rivolto al grande pubblico, 79, il Career Programme 51 e lo Science to Business Programme 46. Nel complesso sono stati coinvolti più di mille ricercatori ed esperti da tutto il mondo.
Negli scorsi mesi i comitati di valutazione hanno lavorato per selezionare i progetti. A oggi sono stati scelti 93 progetti per lo Scientific Programme, 43 per in Science in the City, 23 per il Career Programme, e 19 per Science to Business. ESOF2010 ospiterà circa 150 sessioni, per circa 500 relatori.

E’ gia disponibile il programma quotidiano degli eventi

Esof ha già anche lanciato il programma per volontari e divulgatori interessati alla scienza.

OpenAccessDay@polito

OpenAccessDay@polito è una giornata articolata in due momenti – uno di formazione, l’altro di discussione e confronto in prgramma nell’aula magna del Politecnico il 27 novembre 2009.

In attesa di una riorganizzazione strutturale del modo in cui, alla luce della rivoluzione Internet, la Repubblica della scienza comunica al suo interno e con la società, l’attenzione di buona parte del mondo della ricerca a livello mondiale è su un obiettivo raggiungibile in tempi brevi: rendere disponibili online gratuitamente i risultati della ricerca scientifica.

Lo chiedono i ricercatori stessi, consci dei costi sempre più insostenibili degli abbonamenti alle riviste scientifiche. Lo chiedono i finanziatori della ricerca, che vogliono vedere un maggior impatto delle ricerche da loro sostenute. Lo chiedono aziende e autodidatti, che vogliono un accesso migliore al mondo della ricerca accademica.

Al mattino Corso introduttivo di diritto d’autore per ricercatori (con elementi di Open Access) organizzato e offerto dal Centro NEXA su Internet e Società. Che cosa è il diritto d’autore? Quali sono i diritti dei ricercatori? Qual è il ruolo degli editori scientifici? Che cosa si può e cosa non si può fare? Che cosa è l’Open Access? Che cosa è un repository? Come funziona una rivista open access? Cosa significa author pay?

Al Pomeriggio un Convegno su Open Access: stato dell’arte, potenzialità e prospettive
Qual è il futuro della comunicazione accademica? Perché i finanziatori della ricerca, regionali, nazionali, europei, stanno sempre più imponendo clausole Open Access? Che cosa ha già fatto la CRUI in merito all’Open Access? Cosa pensano gli stakeholders territoriali (aziende e non solo) della prospettiva che gli atenei inizino a mettere online sezioni sempre più ampie della loro produzione scientifica? Che cosa è opportuno fare? Con quali tempi, con quali risorse, con quali interlocutori? Open Access significa libero accesso alla conoscenza scientifica.

Teatro, scienza e astronomia

Teatro, musica, danza e video installazioni per celebrare la più affascinante delle scienze, l’Astronomia, proprio nell’Anno Internazionale a lei dedicato (era infatti il 1609 quando Galileo iniziò le prime osservazioni astronomiche per confermare la validità del sistema copernicano). Nel 2009, peraltro, l’Osservatorio di Torino festeggia il 250° anniversario della sua fondazione.

Si terrà dal 30 settembre al 15 novembre nelle colline torinesi, nei Comuni di Pino Torinese, Pecetto, Baldissero, Ciriè, Ronsecco e Castelnuovo D. Bosco, oltre che a Villa Gualino a Torino, la Rassegna l’Astronomia del Progetto Teatro e Scienza. Giunto alla terza edizione, dopo “Classica e Scienza” e “Donna e Scienza”, Teatro e Scienza si avvale della guida della matematica e drammaturga Maria Rosa Menzio, impegnata da anni nella diffusione della scienza attraverso diverse modalità espressive.

In programma otto serate ad ingresso libero: un percorso affascinante dove il linguaggio del teatro si fonde con la più antica delle Scienze, grazie alle parole di grandi come Galileo, Tico Brahe o Caroline Herschel, e di studiosi contem­poranei come Margherita Hack o Richard Feynman. La Rassegna 2009 introduce alcune novità: i video dei frattali in movimento  che vogliono suggerire allo spettatore pianeti lontani e viaggi astrali. Le parole di scienza poi, tratte da testi originali dei grandi, recitate o cantate da voci insigni di attori e cantanti che vengono in gran parte dal Teatro Stabile o dal Teatro Regio di Torino. La rassegna prevede cinque produzioni suddivise in tre linee-guida: la linea rossa, quella drammatica vera e propria, la linea dorata, quella lirica, e la linea azzurra degli spettacoli ospiti.

Si comincia il 30 settembre a Villa Gualino (ore 17 – Viale Settimio Severo 63, ingresso gratuito) con la prima del “Sidereus Nuncius”  uno spettacolo con la regia di Maria Rosa Menzio fatto di brani scelti dal testo galileiano e da altri scritti sia in poesia sia in prosa.