Multiform story

Si svolgerà giovedì 28 e venerdì 29 febbraio, dalle 10 alle 18, il seminario “Multiform Story: cinema interattivo, convergenza e transmedialità” al Laboratorio Multimediale Guido Quazza, di Palazzo Nuovo, in Via Sant’Ottavio, 20. Ne parlerà Carlo Ghioni  che lavora presso il Canadian Film Centre al laboratorio di Narrazione Interattiva e tiene il corso di “TV series” al “Master di Scrittura e Editing di Prodotti Audiovisivi” dell’Università degli Studi di Torino.

L’evento è organizzato dal Dams, il Corso di laurea in discipline dall’arte della musica e dello spettacolo, dal Cruca Centro regionale universitario per il cinema e l’audiovisivo e dal Laboratorio Guido Quazza in collaborazione con il Virtual Reality Multimedia Park e il Cirma Centro interdipartimentale di ricerca sulla multimedialità e l’audiovisivo; con il patrocinio di Film Commission Torino e dell’Ambasciata del Canada.

Gli anni recenti hanno espresso una naturale tendenza dell’industria cine-televisiva, soprattutto in Nord America, verso forme articolate: in molti casi i film hanno introdotto e sviluppato le proprie storyline su più protagonisti, o più e contrarie linee temporali, i TV-show hanno introdotto più personaggi agenti in un universo-storia complesso, non un
solo protagonista agente per un unico fine.

Il workshop presenta e analizza varie istanze di questo fenomeno (a partire da DOGMA T-TAG e SWITCHING fino a Indigo Prophecy, il fenomeno Machinima e il Serious Video Gaming), ponendosi come finestra su uno sviluppo che è espressione del nostro tempo, nelle sue varie forme autonome, e individuando linee di tendenza estetiche ed industriali verso una scrittura pluri-mediale. Gli oggetti culturali sono presentati nelle loro strutture narrative ed evenienze industriali, sottolineando le potenzialità e i limiti attuali.

Torino Qui – Domani

Si apre oggi, presso l’UniManagement Center, il laboratorio di idee organizzato dalla Città di Torino, insieme alla Fondazione CRT e a Torino Internazionale, che durerà fino a giovedì 28 febbraio.

All’evento Torino Qui/Domani, che si inserisce nell’ambito dei lavori del Piano Strategico ed è preparatorio rispetto alla Conferenza Generale della Città in programma il prossimo 20-21 giugno, sono stati invitati 100 giovani protagonisti della vita sociale, economica, politica e culturale di Torino, con una età compresa fra i 25 e i 40 anni.

L´interesse dei promotori è coinvolgere nel dibattito pubblico sullo sviluppo della città uno strato di popolazione che rappresenta interessi economici, sociali e culturali emergenti, sicuramente interessata al mutamento in atto, ma che non ha ancora avuto la possibilità di esprimere in modo organico il proprio punto di vista, enunciare le proprie attese, condividere opinioni, progetti, idee.

Nel corso del laboratorio, guidati da una metodologia basata sull’interazione e sul lavoro in gruppo, ai partecipanti verrà chiesto di esprimersi in merito alle trasformazioni in atto a Torino e alle sfide da affrontare.

In occasione dell´incontro LaStampa.it dedica ai partecipanti al convegno ed ai lettori uno spazio per scambiasi idee e suggerimenti: Come immagini Torino? Come vorresti che diventasse? In che direzione vorresti vederla crescere?

Per partecipare al forum

Facciamo spazio ai giovani

Beppe Berta su Lastampa

Torino qui domani” – il forum di discussione promosso da Torino Internazionale col sostegno della Fondazione Crt che si svolgerà da martedì a giovedì presso Unimanagement – si differenzia dalle numerose iniziative dedicate alla trasformazione della città e del suo sistema urbano. E non solo per il pubblico che coinvolgerà: oltre cento operatori e professionisti di età compresa fra i 25 e i 40 anni, chiamati a esprimersi sul cambiamento in atto a Torino e sulle scelte che la città dovrà compiere nei prossimi anni.

Il mutamento generazionale è un aspetto, importante ma non esclusivo, di un percorso di trasformazione che forse può essere colto meglio da chi rappresenta interessi economici e sociali emergenti e nuove culture professionali, insomma da quanto si è affacciato in maniera più netta sulla scena urbana dal 2000 a oggi.

Si tratta probabilmente di uno strato della popolazione di Torino che non ha ancora avuto la possibilità di riflettere sul cammino che è stato percorso nell’arco di vent’anni e sul ventaglio delle opzioni che si aprono. Oggi è fin troppo facile contrapporre l’immagine della Torino Duemila, post-olimpica, allo stereotipo della città fondamentalmente monocromatica e a una dimensione del decennio Ottanta.

Ma se è vero che la Torino odierna appare a tutti più vivace, gradevole e vivibile, rispetto a quella di un tempo, si dimentica che a quell’epoca essa aveva toccato uno degli apici della sua forza economica. La Torino anni Ottanta, quanto a rilevanza economica, non aveva proprio nulla da invidiare alla «Milano da bere». Tanto per ricordare alcuni dati essenziali, la Fiat si giocava allora il primato sul mercato europeo dell’auto testa a testa con la Volkswagen, grazie al successo strepitoso della Uno. Gli abiti di Armani e di Valentino, prodotti dal torinesissimo Gruppo Finanziario Tessile dei Rivetti, dominavano nelle vetrine della Quinta Strada a New York. A poche decine di chilometri da Torino, poi, la Olivetti produceva il personal computer più venduto al mondo, l’M24. Eppure, quella Torino al vertice del successo economico e industriale, appariva una città laboriosa ma terribilmente grigia,

un po’ ripiegata, segnata da aree di degrado urbanistico e sociale, ben poco attraente. Pesavano le incertezze della politica e un’amministrazione locale che sembrava in crisi perenne. E poi era l’amalgama sociale della città a essere insoddisfacente, a causa di una rete di relazioni deficitaria, all’interno come verso l’esterno.

Da questo punto di vista, il periodo di crisi che Torino ha attraversato in seguito ha costituito uno shock salutare. L’ha obbligata a tirar fuori da sé nuove energie e a ottimizzarle; soprattutto le ha insegnato i vantaggi del lavoro di squadra. Per questo, Torino ha saputo reagire e anche sorprendere, rivelando un volto diverso all’Italia e al mondo. Ma ora deve dare prova di saper costruire il futuro. E per far questo deve dimostrare di riuscire a elaborare nuove capacità e saperi, da mettere in campo attraverso lo sviluppo di una cooperazione efficace. È quel che si cercherà di fare a “Torino qui domani”, una sorta di modello di simulazione per delineare scenari e proposte di intervento per la città del prossimo futuro

Futuro della mente o mente del futuro ?

Numerosi prodotti riconducibili all’utilizzo delle nanotecnologie sono già disponibili sul mercato o in procinto di esserlo. Tra essi si possono citare, ad esempio, nanoparticelle per cosmetici o per coatings e vernici, tessili tecnici e abbigliamento, articoli sportivi ma anche dispositivi fotonici, superfici autopulenti, sistemi per diagnostica medica.

Con un orizzonte temporale un po’ più lungo, probabilmente entro i prossimi 3-5 anni, sono attesi, tra gli altri, sistemi avanzati per la somministrazione mirata di farmaci, materiali avanzati innovativi per i sistemi di trasporto, nuovi e migliori sistemi di produzione e stoccaggio dell’energia.

L’Accademia delle Scienze di Torino, in collaborazione con la Scuola di Dottorato e con il Laboratorio di Tecnologie Elettrobiochimiche Miniaturizzate per l’Analisi e la Ricerca del Politecnico di Torino, organizza una giornata di studi sul tema “Future of mind or Mind of the future?” finalizzata ad approfondire le opportunità e le applicazioni delle nanotecnologie. L’ incontro si terrà giovedì 28 febbraio 2008 presso la Sala dei Mappamondi dell’Accademia
con inizio dalle ore 9,30.

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Biomedicina per il liceo

Il Centro Linceo Interdisciplinare “Beniamino Segre”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, organizza una giornata di seminari di Biomedicina per gli studenti e i professori di liceo. L’incontro, dal titolo “I lincei per la scuola” si svolgerà martedì 26 febbraio, dalle ore 9, presso l’Aula Magna del Rettorato, Via Verdi 8, Via Po 17 – Torino

L’iniziativa intende offrire una chiara descrizione di alcuni problemi affrontati dalla Biologia dei nostri giorni e del loro impatto
medico-sociale, anche al fine di rendere più consapevole la scelta universitaria.

Previsti gli interventi del Prof. Ferdinando Di Cunto (“Che cosa vuol dire leggere il genoma umano”), del Dott. Paolo Giacobini (“Il sesso nel cervello”) e della Prof.ssa Annamaria Berti (“Biologia della coscienza”).

La giornata di seminari si svolge in varie sedi sotto l’egida dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Per l’Università di Torino gli organizzatori sono i professori Aldo Fasolo e Guido Forni.

Da blogosfere nasce Torino 2.0

Via Vittorio Pasteris

Dopo il successo di Milano 2.0, il blog dedicato esclusivamente alla città di Milano, Blogosfere lancia “Torino 2.0“. Il team messo in piedi da Blogosfere pattuglierà le strade di Torino, armato di videocamera e sperimentando, per la prima volta, anche le più recenti tecnologie per realizzare collegamenti live direttamente da telefonino.
Il blog che rientra nel nuovo fenomeno del cosiddetto metroblogging racconterà la città, nei suoi aspetti più lucenti (mostre, eventi, spettacoli, sport, shopping, università, ricerca) e in quelli più bui (degrado, traffico, inquinamento ed emarginazione).

Il nuovo blog cittadino di Blogosfere racconterà quindi la vita locale, la cronaca e gli eventi torinesi,
interagendo direttamente proprio con chi usufruisce dei servizi. Il blog verrà curato da un team di blogger locali coordinati dallo staff Blogosfere.

Barcamp a Torino: si replica insieme a Webdays

Vittorio Pasteris su Lastampa.it

A più di un anno dal primo Barcamp svoltosi a Torino nel dicembre 2006 è di nuovo ora di ritrovarsi sotto la Mole per una grossa fetta del meglio della blogosfera e dell’internet Italiano.

Per fare le cose in grande il Barcamp Torino 2008 è stato affiancato dalla nuova edizione di Webdays, una ormai classica manifestazione organizzata da Città di Torino e CentroScienza dal 1999.

L’appuntamento per tutti è venerdì 22 per Webdays e sabato 23 per il Barcamp Torino 2008 sempre al Circolo dei Lettori di Via Bogino 9, nelle vicinanze di Piazza Castello e via Po a Torino.

Webdays è un evento divulgativo rivolto a tutti per accrescere le conoscenze sull’uso delle nuove tecnologie e di Internet in particolare. Anche quest’anno gli incontri saranno caratterizzati da interventi di professionisti sui temi più caldi discussi in tavole rotonde e da incontri con esperti del settore per fornire delle pillole di conoscenza utili a tutti.

BarCamp è un network internazionale di conferenze aperte a tutti e non a inviti, basate su eventi partecipativi, presentazioni e workshop i cui contenuti sono realizzati dai partecipanti. Il primo Barcamp si è tenuto a Palo Alto, nel 2005, da quel giorno i Barcamp sono cresciuti esponenzialmente in tutto il pianeta.

Il termine BarCamp indica un tipo di incontro che ha regole molto particolari. Si parla di non-conferenze, cioè eventi senza alcuna scaletta predefinita dei relatori e in cui non esiste un pubblico passivo.

Tutti i presenti sono, infatti, invitati a partecipare attivamente alla discussione, in modo da evitare i monologhi frontali classici dei convegni tradizionali. Chiunque può condividere propri pensieri ed esperienze in modo da alimentare un circolo virtuoso di conoscenza.

A Torino sono stati realizzati due Barcamp. Uno generalista nell’ottobre 2006 e il LitCamp del maggio 2007 dedicato alla letteratura in rete, realizzato in contemporanea alla Fiera del Libro. La modalità della conferenza informale piace e ha avuto grande successo nel 2007 in Italia dove si sono svolte decine di Barcamp.

Proprio la condivisione è la chiave della sempre maggiore diffusione delle «non-conferenze» o in ‘inglese «unconferences», luoghi di incontri dove non ci sono gerarchie e dove chiunque voglia esprimersi su uno degli argomenti che verranno trattati può iscriversi e parlare. Non solo, ma collegandosi in rete con un portatile si può contribuire in diretta al tam tam digitale, riferendo al popolo della Rete quanto viene detto durante gli interventi.

Al Barcamp di Torino si sono già iscritti direttamente nel wiki in più di 200 provenienti da tutta Italia per un totale di circa quaranta proposte di interventi che dovranno essere distribuite dagli organizzatori durante l’arco di tutta la giornata.

Agricoltura torinese in Cina

Saranno presentati domani a Shanghai i risultati di un progetto coordinato dal Centro Agroinnova dell’Università di Torino, finalizzato alla promozione e allo sviluppo di un’agricoltura ecologica e sostenibile
nell’isola cinese Dongtang Chongming. L’iniziativa è stata attuata con successo nell’ambito della Cooperazione Italo-Cinese per la Protezione Ambientale, iniziata nel 2000 dal Ministero Italiano dell’Ambiente e da alcune amministrazioni cinesi.

Il progetto “Sistemi agricoli biologici e tecniche per la promozione dell’agricoltura ecologica nell’isola Dongtang Chongming” è stato avviato nel 2005. Nel corso di tre anni di attività, oltre a vari incontri di formazione durante i quali ricercatori torinesi hanno illustrato a tecnici ed agronomi cinesi le pratiche più innovative di agricoltura biologica, ha visto la sperimentazione su sei differenti raccolti al fine di compararne la resa, la qualità e la sicurezza delle nuove tecnologie con quelle tradizionali. Inoltre, sono stati valutati i benefici ambientali e socio-economici delle nuove tecniche, in un’isola che sta diventando la più eco-compatibile al mondo, quasi una nuova Manhattan verde.

I risultati sulle colture hanno dimostrato che, paragonate all’agricoltura tradizionale, le tecnologie agrarie innovative utilizzate nella zona hanno aumentato il raccolto del 6,8%. Molto positivi anche i benefici di ecosostenibilità:  è stato ridotto l’uso dei fertilizzanti chimici e di pesticidi chimici a base di nitrati del 27,1%, di quelli a base di fosforo del 38,5% e di pesticidi chimici del 55,4% in media. Nel contempo le
tecnologie agrarie innovative hanno anche migliorato la qualità e la sicurezza dei prodotti agricoli.
E’ stato infine rilevato un incremento dei benefici economici da 2 a 6 volte, rispetto alle tecnologie tradizionali.

Il progetto è andato dunque oltre il semplice obiettivo di sviluppare la produzione di cibo sano con tecniche ecologiche, ma ha anche consentito la possibilità di maggiori utili per i coltivatori locali con aspirazioni al
mercato estero, al fine di promuovere un ambiente sicuro per l’eco-turismo. L’isola di Dongtang Chongming, con le sue terre paludose costiere soggette alle maree e grazie al suo panorama e alla vicinanza con
Shanghai, è una delle più interessanti attrattive turistiche della Cina e supporta importanti economie agricole e di pesca.

Banda larga ovunque in VdA

Entro l'anno in corso tutti i 74 comuni della Valle d'Aosta saranno serviti di larga banda, così come previsto dal progetto 'Innovazione 2009', che la Regione autonoma Valle d'Aosta sta realizzando per, come ha sottolineato Aurelio Marguerettaz, assessore al Bilancio, Finanze, programmazione e Partecipazioni regionali, "attivare nuove forme di democrazia elettronica ed entrare a far parte pienamente della società dell'informazione e della conoscenza".

La Regione e Telecom hanno, infatti, siglato lo scorso anno una convenzione per portare la larga banda in tutti i comuni. Per alcune località, però, si presentano criticità di collegamento e quindi, come ha sottolineato Marguerettaz, la Regione realizzerà dei 'back bone-wireless' in modo da garantire comunque la copertura.

Consuntivo, progetti e iniziative future sono illustrati in una brochure che l'Amministrazione regionale ha inviato a tutti i capi famiglia della Valle d'Aosta dal titolo 'Nei 74 comuni arriva l'autostrada del futurò. "Gli interventi delineati – ha sottolineato Marguerettaz – si muovono lungo tre assi: ammodernamento della pubblica amministrazione, semplificazione dei rapporti tra enti, cittadini e imprese e valorizzazione del tessuto socio-economico locale in un sistema economico allargato".

Il progetto 'Innovazione 2009' è riassunto in un libro che nei prossimi giorni sarà illustrato a tutti gli amministratori locali nel corso di una serie di incontri che l'assessore Marguerettaz avrà nelle diverse comunità montane. Inoltre, entro fine febbraio, ci sarà un incontro pubblico nel corso del quale saranno illustrate tutte le iniziative poste in essere dalla Regione per favorire la connettività che "rappresenta la prosecuzione della campagna 'Computer in famiglia'", ha evidenziato Marguerettaz.

L'assessore, nella brochure che sta giungendo a tutte le famiglie valdostane, sottolinea, infine, che "l'apertura dei mercati a livello internazionale comporta un campo d'azione potenzialmente senza confini e richiede ad una Regione di dimensioni ridotte come la nostra una strategia attenta e consapevole". I cittadini, infatti, sperimentano "forme di democrazia elettronica ed entrano a far parte della società della conoscenza, mentre i soggetti produttivi – conclude Marguerettaz – si confrontano con crescenti regole di mercato ma anche con nuove occasioni di sviluppo e arricchimento".

E' nata e-periscope

Unioncamere Piemonte ha deciso di realizzare E-Periscope, la nuova rivista trimestrale di informazione economica regionale che guarda all’Italia e al mondo, redatta esclusivamente in lingua inglese.
La newsletter è stata presentata presso il Centro Congressi Torino Incontra di via Nino Costa 8, a Torino. Sono intervenuti alla conferenza stampa Renato Viale, Presidente Unioncamere Piemonte; Massimo Deandreis, Direttore Unioncamere Piemonte; e Mike Arcamone, Vicepresidente GM Powertrain Europe.

“E-Periscope si inserisce idealmente nel solco di una delle più tradizionali funzioni svolte delle Camere di commercio italiane: quella del monitoraggio e dell’informazione economica. Crediamo infatti che imprese e policy makers possano prendere decisioni ottimali solo in presenza di un’informazione di base corretta, puntuale ed aggiornata. La newsletter è l’unica a rivolgersi in particolare agli investitori e agli operatori esteri presenti in Piemonte, oltre a tutti coloro che, anche se residenti all’estero, intrattengono con la nostra regione frequenti rapporti.

Più che una scommessa editoriale, si tratta di una decisione basata sull’importanza dell’internazionalizzazione per la competitività e la crescita del nostro territorio: un’internazionalizzazione intesa non solo come esportazione di merci, ma anche come capacità di essere attrattivi. E per essere attrattivi bisogna innanzitutto essere conosciuti” ha commentato Renato Viale, Presidente di Unioncamere Piemonte.

La pubblicazione intende colmare un vuoto informativo presente in Piemonte. E-Periscope si occupa, infatti, di dati economico-statistici in ambito internazionale, italiano e piemontese, ed è arricchita da una sezione di marketing territoriale con le notizie per le aziende: nuovi investimenti, accordi commerciali, incentivi e aspetti normativi regionali, news legate all’innovazione tecnologica e spunti di livello internazionale provenienti dalle diverse Camere di commercio.

Nel primo numero vengono analizzate le previsioni sulle dinamiche dell’economia italiana nel 2008, per poi scendere nel dettaglio delle previsioni regionali di medio-lungo periodo, con approfondimenti dedicati al posizionamento del Piemonte sui mercati internazionali e al Contratto d’investimento regionale. La rivista contiene inoltre un’intervista al Vicepresidente GM Powertrain Europe Mike Arcamone e una sezione dedicata alle news provenienti da enti e istituzioni locali.

Il nome e-periscope evoca la potenza dell’esplorazione e dell’aumento di conoscenza che deriva dall’osservazione della superficie quando ci si trova al di sotto di essa. Vuole essere uno strumento a disposizione per orientarsi nel mercato, non solo piemontese, segnalando opportunità e nuove sfide.
La rivista è rivolta in particolare agli investitori e agli operatori esteri in Piemonte, ai docenti e professionisti stranieri che operano in Piemonte o che intrattengono relazioni con il mondo produttivo regionale, agli enti e alle organizzazioni internazionali presenti sul nostro territorio oltre che ai funzionari europei.

In Piemonte si contano 42.345 imprenditori stranieri, pari al 5,5% del totale 2007. È forte la presenza dei giovani: il 13% ha meno di 30 anni, il 77% meno di 50 anni. Più della metà opera in un’impresa individuale, il 13% in una società di capitali.