Ict la parola agli esperti

L’Accademia delle Scienze organizza una due giorni di convegno presso il Politecnico di Torino alla presenza dei maggiori esperti del panorama nazionale martedì e mercoledì 1 e 2 aprile 2008 a partire dalle ore 9,00. Il settore dell’ICT, Information and Communications Technology, in Italia ha avuto un vero e proprio boom nel 2007 e le prospettive per i prossimi anni sono ancora migliori. Una delle ragioni di questo successo è riconducibile al fatto che anche le imprese di piccole dimensioni sono particolarmente sensibili all’innovazione tecnologica e investono con continuità nella qualità delle risorse umane e nella ricerca continua di professionalità adeguate a gestire i cambiamenti tecnologici in atto.

L’Accademia delle Scienze di Torino, in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Politecnico di Torino, organizza un convegno internazionale dal titolo “ Prospettive di ricerca nelle ICT: argomenti per i programmi nazionali ed europei”. L’ incontro si terrà nei giorni 1 e 2 aprile presso il Politecnico di Torino, con inizio alle ore 9,00. Relatori saranno esperti ed illustri esponenti dell’imprenditoria, della ricerca nazionale, degli enti pubblici e degli atenei nazionali.

Verrà analizzata, con il supporto di dati e statistiche aggiornate, la situazione attuale del settore e le possibili evoluzioni verso nuovi scenari di iniziative, dalle piattaforme tecnologiche al nuovo Piano di Ricerca Nazionale e al FIRST, il nuovo strumento di finanziamento della ricerca scientifica e tecnologica. Gli argomenti che raccoglieranno il maggior interesse verranno presentati alla delegazione italiana incaricata di elaborare il programma da presentare al Workprogramm 2009-2010 del settimo programma quadro in area ICT a livello europeo. L’incontro rientra nel progetto dell’Accademia delle Scienze di proporre un percorso di conoscenza ed avvicinamento del pubblico su tematiche che abbiano come comune denominatore il rapporto tra scienza e società, politica ed arte.

Il programma dell’evento

Futuro della mente o mente del futuro ?

Numerosi prodotti riconducibili all’utilizzo delle nanotecnologie sono già disponibili sul mercato o in procinto di esserlo. Tra essi si possono citare, ad esempio, nanoparticelle per cosmetici o per coatings e vernici, tessili tecnici e abbigliamento, articoli sportivi ma anche dispositivi fotonici, superfici autopulenti, sistemi per diagnostica medica.

Con un orizzonte temporale un po’ più lungo, probabilmente entro i prossimi 3-5 anni, sono attesi, tra gli altri, sistemi avanzati per la somministrazione mirata di farmaci, materiali avanzati innovativi per i sistemi di trasporto, nuovi e migliori sistemi di produzione e stoccaggio dell’energia.

L’Accademia delle Scienze di Torino, in collaborazione con la Scuola di Dottorato e con il Laboratorio di Tecnologie Elettrobiochimiche Miniaturizzate per l’Analisi e la Ricerca del Politecnico di Torino, organizza una giornata di studi sul tema “Future of mind or Mind of the future?” finalizzata ad approfondire le opportunità e le applicazioni delle nanotecnologie. L’ incontro si terrà giovedì 28 febbraio 2008 presso la Sala dei Mappamondi dell’Accademia
con inizio dalle ore 9,30.

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Il cervello trasparente

L’Accademia delle Scienze di Torino in collaborazione con il Centro Interdipartimentale di Studi Avanzati in Neuroscienze di Torino organizza per Lunedì 18 febbraio 2008 alle ore 16.30 un convegno dal titolo Il cervello trasparente. Imaging cerebrale e progressi delle neuroscienze. Parteciperanno Silvio Aime e Filippo Bogetto dell’Università di Torino e Christian Keysers del Neuroimaging Center di Groningen.

“Se fosse possibile vedere attraverso la scatola cranica e se la zona maggiormente eccitata fosse luminosa, si potrebbe seguire, in un uomo intento a pensare, lo spostamento incessante di questo punto luminoso, in un continuo cambiamento di forma e dimensione, e circondato da una zona d’ombra più o meno fitta”. Il sogno, che Ivan Pavlov formulava nel 1927, é diventata oggi una realtà di ricerca e di diagnosi.

Silvio Aime descriverà i nuovi potenti strumenti dell’Imaging Molecolare che permette di visualizzare “in vivo” molecole o eventi molecolari che si verificano nelle cellule e che rappresentano la “firma” di un determinato stato patologico. Filippo Bogetto (Il contributo dell’imaging allo studio delle malattie mentali) illustrerà come sia stata risolta nello studio delle malattie mentali l’apparente contrapposizione fra linee di studio della “mente senza il cervello” e del “cervello senza la mente”.

La nascita del Neuroimaging circa trent’anni orsono ha aperto infatti una “finestra sulla mente” ed oggi, nelle concezioni più avanzate si allea alla genetica molecolare nel campo della “neuroimaging genomics”. Infine Christian Keysers (L’imaging nello studio della cognizione sociale) ci parlerà di come attraverso queste tecniche di imaging si possa indagare la cognizione sociale, come cioè il nostro cervello interpreti i meccanismi mentali degli altri.

Le piante e il loro genoma

Perchè un pioppo è un albero che raggiunge i 20 metri di altezza senza difficoltà? Che cosa ha di diverso rispetto ad una piantina come Arabidopsis che in poche settimane conclude il suo ciclo vitale? Ma quando ci prendiamo un aperitivo, i geni della vite ci dicono perché quel calice di Pinot ha proprio quel profumo?

L’Accademia delle Scienze di Torino organizza una conferenza sul tema “Le piante e il loro genoma”. L’ incontro si terrà mercoledì 6 febbraio 2008 presso il Circolo dei Lettori in via Bogino, 9 con inizio alle ore 17,30.

Relatrice sarà Paola Bonfante, professoressa di Botanica presso l’Università di Torino e responsabile della Sezione di Micologia dell’Istituto per la Protezione delle Piante del CNR.

I milioni di geni e proteine che l’evoluzione degli studi sta continuando a scoprire hanno radicalmente cambiato alcuni settori della biologia, dalla salute umana all’ambiente, dall’agricoltura alle fonti di energia rinnovabile. Ne consegue che molti aspetti della conoscenza vengono affrontati con ottiche sempre nuove che consentono di unire i metodi della biologia molecolare a quelli informatici.

L’evoluzione dell’agricoltura, il miglioramento genetico delle piante coltivate e la Rivoluzione verde ci insegnano che le piante da sempre sono centrali nella storia evolutiva dell’uomo. Lo studio avviato nel 2000 ha portato a completamento i genomi di quattro piante: i lavori scaturiti da questi progetti forniscono un’infinità di dati che rivela interessanti somiglianze tra la struttura dei geni nei vegetali e negli animali.

L’incontro rientra nel ciclo di conferenze “I Mercoledì dell’Accademia”, istituito dall’Accademia delle Scienze allo scopo di promuovere e richiamare l’attenzione su tematiche che abbiano come comune denominatore il rapporto tra scienza e società, politica ed arte.