«Si è guastato l´ascensore: non si può più salire di classe. Chi nasce in una famiglia di operai o di commessi avrà 70 probabilità su cento di fare lo stesso mestiere dei genitori. Chi cresce in una famiglia di professionisti avrà 70 probabilità su cento di ripercorrere le orme di padre e madre. Una situazione che blocca centinaia di giovani: bisogna far ripartire questo ascensore perché la meritocrazia torni una carta spendibile». Luciano Gallino, sociologo del lavoro, conclude così dopo quasi due ore di dibattito e confronto il suo intervento al convegno sul tema «L´Italia da sbloccare. E Torino?» organizzato da NewTo in collaborazione con Repubblica e che ha preso spunto dall´inchiesta condotta da Ettore Livini su R2.
L´ultima battuta è di Alberto Dal Poz, imprenditore in carriera che sprona i tanti giovani presenti nell´auditorium della Fondazione Sandretto a crederci. E il suo può essere l´esempio giusto per dimostrare che anche in un Paese come l´Italia allergico al ricambio della propria classe dirigente ci può essere spazio per quei giovani che hanno ancora voglia di fare: lui nel ‘95 ha aperto la prima impresa oggi ha un´azienda anche negli States. Ma c´è anche il rovescio della medaglia, quello raccontato da un docente universitario di 27 anni che si trova a dover vivere con 800 euro al mese: «Così non è difficile ma impossibile lasciare la casa dei propri genitori, mettere in piedi qualsiasi progetto». Un giovane imprenditore del mondo dell´Ict sostiene che in Italia «si è costretti nella bambagia» e un altro sottolinea come manchi alla fine una visione per questo progetto che punta a sbloccare il Paese (e Torino).
Categoria: Raccontare
Torino Work in Progress
Generi e stili del web
Mercoledì 14 gennaio, alle ore 17, presso il Laboratorio Multimediale “G. Quazza” Dell’Università di Torino, a Palazzo Nuovo (via Sant’Ottavio 20, Torino), si terrà il seminario dal titolo “Generi e stili nel web”.
Il seminario, organizzato dal CIRMA (Centro Interdisciplinare di Ricerca sulla Multimedialità e l’Audiovisivo) e aperto al pubblico, si propone di fornire strumenti metodologici e interpretativi per distinguere, all'interno di quelli che vengono definiti genericamente "i contenuti" del web, diverse tipologie testuali e comunicative considerate nella loro organicità.
L'universo testuale infatti si è sempre organizzato in sottoinsiemi e sembra opportuno quindi porsi in quest'ottica anche nei confronti della testualità del web, dove la complessità reticolare e la contaminazione tipologica rappresentano la norma. I generi e gli stili non vanno considerati come orpelli esteriori, fatti aderire dall'esterno ad una pretesa neutralità dei contenuti, ma come una "messa in forma" organica ai contenuti stessi nel momento in cui sono immersi nei processi sociali e comunicativi.
L’incontro fa parte di un ciclo di semiari volti all’analisi dell’universo virtuale e della comunicazione.
Per Informazioni: www.cirma.unito.it
Cultura digitale e innovazione
L’Istituto per le Politiche dell’Innovazione organizza a Roma, presso la Sala delle colonne della Camera dei Deputati, il 15 gennaio 2009, a partire dalle ore 14.30, la conferenza “Cultura digitale e politica dell’innovazione“.
L’evento, organizzato con il Patrocinio della Camera dei Deputati ed in collaborazione con il Centro Studi Nexa del Politecnico di Torino, Aiip, Assoprovider, Isoc Italia e Assodigitale intende costituire un’occasione di confronto e dibattito tra industria, consumatori ed utenti, associazioni di categoria, giuristi e politici sulla politica dell’innovazione che occorre promuovere nel nostro Paese affinché le nuove tecnologie – ed in particolare quella digitale e quella telematica – costituiscano elementi abilitanti fasce sempre più ampie della popolazione ad accedere al patrimonio culturale oggi disponibile in Rete.
In tale prospettiva e con questo obiettivo, nel corso dell’evento che si articolerà in tre sessioni moderate da Anna Masera de La Stampa, Stefano Quintarelli di Eximia e Paolo de Andreis di Punto Informatico, dapprima i protagonisti dell’industria e della cultura digitale (Wikipedia, Youtube, Myspace, Dmin, Creative Commons, Microsoft, Università di Roma La Sapienza) racconteranno in cosa il mondo dei bit è diverso da quello degli atomi, quindi i rappresentanti delle associazioni di categoria (Assodigitale, Aiip, FIMI, Confindustria, Univideo, Altroconsumo, Assoprovider) evidenziaranno quali aspetti frenano lo sviluppo dei settori di rispettiva competenza e quali interventi normativi appaiono auspicabili e, quindi docenti universitari, magistrati ed avvocati riferiranno sulle questioni aperte e sulle possibili soluzioni per ricreare, nel contesto digitale, un equilibrio giuridico-economico tra il diritto di accesso alla cultura e quello d’autore.
La Conferenza verrà chiusa da una tavola rotanda moderata da Guido Scorza, Presidente dell’Istituto per le politiche dell’innovazione, alla quale prenderanno parte numerosi esponenti del mondo della politica che, da tempo, seguono e si occupano di questioni della Rete, della cultura digitale e dell’informazione.
Il digitale terrestre fa il punto
Il 20 e 21 gennaio prossimi si terrà a Roma, presso l'Auditorium Parco della Musica (Sala Sinopoli), la IV Conferenza Nazionale sul Digitale Terrestre. Si tratta di un appuntamento annuale, che i soci DGTVi come Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, DFree, nonché le associazioni di televisioni locali Aeranti Corallo e FRT, convocano per fare il punto sulla diffusione del digitale terrestre in Italia in vista del progressivo passaggio al digitale dell'intero sistema televisivo italiano.
Agenda
Martedì 20 Gennaio
Ore 14,30 Registrazione partecipanti
Ore 15,30 Inizio dei lavori – modera Giorgio Mulè
Saluto del Sindaco di Roma, On. Gianni Alemanno
Ore 15,45
Alberto Sigismondi, DGTVi, "Terzo rapporto sulla televisione digitale terrestre in Europa"
Ore 16,15 "Sardegna: la più grande area digitale europea"
Ore 16,30 Coffee break
Ore 16,45 Carlo Sangalli, Presidente Confcommercio
Ore 17,00 "Il 2009 che verrà: la parola agli operatori""TIVU’", Luca Balestrieri
"L’offerta",
Bruno Bogarelli, Marco Giordani, Maurizio Giunco, Giancarlo Leone, Marco Rossignoli
"La tecnologia", Bianca Papini
Ore 18,30 Enrico Manca, Presidente Fondazione Ugo Bordoni
Ore 18,40 Corrado Calabrò, Presidente AGCOM
Ore 19,00 Presentazione della campagna tv nazionale
Mercoledi 21 Gennaio
Ore 9,30 Welcome coffee
Ore 10,00 Inizio dei lavori
Moderatore Bruno Vespa
Emma Marcegaglia, Presidente Confindustria
Ore 10,15 Andrea Ambrogetti, Presidente DGTVi "Relazione annuale DGTVi"
Ore 10,45 "Il 2009 che verrà: la parola ai governatori delle aree di passaggio al
digitale"
Gianni Alemanno, Mercedes Bresso, Piero Marrazzo, Augusto Rollandin
Ore 11,45 "Il 2009 che verrà: la parola ai broadcaster"
· Tarak Ben Ammar
· Franco Bernabè
· Claudio Cappon
· Fedele Confalonieri
· Maurizio Giunco
· Marco Rossignoli
Ore 12,45 Conclusioni On. Paolo Romani, Sottosegretario Ministero dello Sviluppo Economico – Comunicazioni
Per registrarsi all'evento: [email protected]
Giovani di talento per far crescere Torino
La strada di un proficuo ricambio generazionale della classe dirigente cittadina passa per la capacità di reinventarsi che Torino ha dimostrato negli ultimi anni, e che non deve restare un´opera incompiuta. E´ lo sguardo che Elisa Rosso, direttrice di Torino Internazionale e studiosa di sociologia urbana, lancia sul recente passato della città e sulle sue difficili e appassionanti prospettive future. Rosso, 33enne torinese, è tra i fondatori di NewTo e parteciperà al dibattito “L´Italia da sbloccare. E Torino?”, che si terrà domani all´Auditorium della Fondazione Sandretto.
Rosso, secondo lei c´è un problema di blocco del ricambio generazionale a Torino?
«C´è una difficoltà oggettiva in Italia a dare corso al ricambio generazionale, tutti i dati lo indicano. Credo però che Torino rappresenti, pur in un contesto generale difficile, una città che sta provando a sbloccare queste dinamiche».
A cosa è dovuta questa capacità?
«Negli ultimi dieci anni Torino ha dovuto reinventarsi come città non più solo industriale, e questo ha favorito l´accesso di figure ed energie nuove in posizioni dirigenziali. Ma da qui a un meccanismo che funziona e ad un ricambio generazionale facile c´è tanta strada. E´ importante continuare. Credo che ci sia stato un elemento di discontinuità che è necessario coltivare, soprattutto in un momento di crisi in cui è ancora più necessario fare squadra, oltre la contrapposizione tra giovani e vecchi».
Al bando, quindi, il conflitto tra attuale classe dirigente e giovani leve?
«E´ vero quello che dice il sindaco, che il ricambio generazionale non avviene senza conflitto, ma secondo me siamo ancora allo stadio precedente: creare, spinte, possibilità, forze propulsive. L´idea del ricambio generazionale è per crescere le nuove leve, per favorire la creazione di spinte innovative».
Come si mantiene la rotta del percorso di reinvenzione seguito dalla città negli ultimi anni?
«Credo che a Torino ci siano le potenzialità ma manchino le possibilità. Mancano occasioni d´incontro e di scambio reciproco, soprattutto nelle professioni e nell´industria. I meccanismi non sono sufficientemente oliati. NewTo vuole proprio fare questo, creare nuove reti per stimolare la crescita in un clima di confronto reciproco».
Torino Valley diventa associazione
In questi giorni avrete notato delle piccole evoluzioni estetiche nelle diverse pagine dei diversi siti che compongono Torino Valley. E’ scomparsa la dizione “beta” che faceva tanto web 2.0 e che indicava ancora uno stato di rodaggio.
E’ il primo segno evidente di un mutamento e di una evoluzione dell’attività di Torino Valley che si è concretizzata in questi giorni nella fondazione dell’Associazione Torino Valley a cui verrà delegata la gestione di tutte le attività future di Torino Valley.
Da tempo si era resa ncessaria la trasformazione gestionale per poter realizzare al meglio gli obiettivi del progetto.
Il successo dei primi due anni di attività ci stimola a lavorare meglio e più intensamente nell’anno 2009 in cui le ristrettezze economiche favoriranno chi come noi lavora con la creatività e con la professionalità piuttosto che attraverso l’uso solamente di denaro pubblico.
Nelle prossime settimane daremo conto del programma per l’anno 2009 e del bilancio preventivo.
Nel frattempo è possibile associarsi all’Associazione e fare eventuali donazioni alla stessa.V.Pasteris presidente dell’Associazione Torino Valley
Startup: istruzioni per l'uso
Il web anti ladro
Un orologio analogico con tasto di allarme per monitorare 24 ore al giorno lo stato di salute di soggetti fragili. Una pallina di natale appesa agli alberi dei boschi della Mandria per prevenire gli incendi. Una rete di telesorveglianza a protezione di edifici pubblici contro ladri e teppisti. A partire da gennaio la Regione, con la collaborazione di Telecom Italia, sperimenta le tecnologie che «rendono possibile usare la rete e il sistema Wi-Fi per la protezione pubblica di persone, cose e patrimonio naturale», spiega Andrea Bairati, assessore all’Innovazione. La gara che dovrà assegnare il gestore del servizio di telesorveglianza sarà conclusa entro il mese.
La Regione ha individuato 50 tra scuole, sedi di centri per l’impiego, magazzini comunali, biblioteche e piccoli musei che saranno protetti dalla Rete. Il sistema è in grado di rilevare tempestivamente tentativi di intrusione, fughe di gas, principi di incendio e mancanza di energia per alcuni apparati. Una volta rilevata l’anomalia entrano in funzione le squadre d’emergenza, forze dell’ordine, vigili del fuoco e istituti di vigilanza. La sperimentazione costerà un milione di euro e se darà risultati efficaci sarà progressivamente allargata a «tutti gli edifici pubblici regionali, spiega l’assessore. Il costo maggiore è dato dall’installazione del software collegato con le centrali operative che devono dare una risposta operativa all’emergenza. Spiega Bairati: «L’estensione del sistema di banda larga a tutta la Regione permetterà in futuro di usare la rete come sistema nervoso in grado non solo di segnalare intrusioni ma anche sulla staticità architettonica degli edifici. Attraverso la prevenzione contiamo di risparmiare sugli interventi di manutenzione straordinarie e di ripristino delle strutture esistenti».
Domande a chi FA la scienza
Il 2009 è proclamato dall’Unesco Anno Mondiale dell’Astronomia e il Circolo dei Lettori di Torino organizza una serie di incontri su temi scientifici di grande interesse, in cui Scienziati e Autori intrecciano le proprie esperienze di ricerca e le proprie riflessioni per offrire al pubblico una scoperta affascinante: la Scienza può rispondere alle domande di ognuno di noi e fa parte della nostra vita più di quanto immaginiamo.
Gli argomenti scientifici sono spesso ammantati da un’aura fantastica, suscitano domande, stimolano l’immaginazione, sono spunto per la letteratura, per l’arte, per il cinema. Tuttavia si pensa in genere che la conoscenza scientifica sia inaccessibile ai profani e sia riservata esclusivamente agli addetti ai lavori. In realtà la scienza ha a che fare con la vita di noi tutti, con la società, con la politica, con l’economia, con la cultura.
Il ciclo di incontri proposto dal Circolo dei Lettori vuole instaurare un dialogo tra mondi diversi, che hanno in comune l’entusiasmo, la fantasia, la creatività, oltre alla volontà di costruire una rappresentazione del mondo che ci circonda per cercare una risposta alle domande di fondo sulla nostra vita e sulle nostre origini.