Nasce la-rete.net

Via Vittorio Pasteris

logo-larete.jpgNasce la-rete.net, un nuovo sito che si propone di ospitare e stimolare il dibattito sui numerosi e complessi problemi dell’ampio settore della Information, Communication and Media Technology.

Prendendo spunto da un’iniziativa generalista sui temi economici quale è lavoce.info, è stata creata la-rete.net, che ne ricalca in ampia misura obiettivi e metodi.

Gli autori di la-rete.net ritengono manchi nel Paese un luogo indipendente di confronto che abbia le caratteristiche di offrire un servizio utile a tutti coloro che accettano di discutere e misurarsi su questioni talvolta assai complesse, ma sempre di vitale importanza.

Per garantire tale servizio, Internet offre uno strumento sempre meno elitario, che consente ormai di raggiungere tutti, ma proprio tutti, coloro che intendono proporre e articolare un dibattito aperto, rigoroso nel metodo e fondato su analisi documentate e informazioni affidabili.

Parte Piemonte Share Festival

La mostra Manufacturing inaugura il Piemonte Share Festival l’ 11 Marzo 2008 ore 12.00 alla Facoltà di Architettura, Castello del Valentino – Viale Mattioli, 39 Torino. La mostra Manufacturing sarà aperta dal 11 al 20 marzo dalle ore 10 alle ore 19.

Sempre martedì 11 marzo alle ore 18.00 all’Accademia Albertina, Via Accademia Albertina 6, Torino, si inaugura la mostra Share Prize. La mostra Share Prize sarà aperta dall’ 11 al 16 marzo dalle ore 10 alle ore 19.

Tutto il programma di Torino Share Festival

Glomera: esce una nuova release

Sono oltre 350 gli utenti che hanno attivato un canale sulla piattaforma, dal lancio ufficiale di Glomera, avvenuto il 17 ottobre 2007 con Smau Channel, la web tv della Fiera internazionale dell’Information & Communication Technology. Ed è anche grazie ai loro preziosi consigli che Glomera ha potuto rendere il servizio offerto ancora più usabile, arricchendolo di nuove funzionalità: come le statistiche sull’audience registrata.

La nuova versione della piattaforma rende il servizio maggiormente accessibile, estendendolo agli utenti Mac e Linux, e potenzia le funzionalità abbinate: le statistiche e le modalità di integrazione del player e delle funzionalità interattive in altre pagine web.

Ogni canale permette infatti di monitorare in tempo reale l’andamento della programmazione misurando il numero di utenti unici collegati e offrendo dunque uno strumento puntuale a supporto della propria strategia di comunicazione video. “Si tratta di uno strumento di misurazione fondamentale per chi decide di pianificare una comunicazione video virale – afferma Stefano Colonna, amministratore delegato di Glomera – grazie a cui ognuno potrà ottimizzare le proprie video produzioni a costi abbattuti in termini monetari e temporali”.

Chiunque voglia creare una web tv, sia per scopi professionali, sia per il puro divertimento di essere creatore di palinsesti interattivi, ha la possibilità di fruire di un servizio immediato e di standard qualitativi elevati. Non è necessario possedere specifiche competenze tecniche per utilizzare i servizi di Glomera: bastano pochi click per mandare in onda le proprie trasmissioni.

L’utente può integrare la propria web tv all’interno di molteplici portali, scegliendo la combinazione che meglio si adatta alle proprie esigenze fra quelle disponibili, che comprendono: il player video di Glomera, la guida programmi, il box interattivo con link, immagini, documenti di approfondimento contestuali ai video e da far scaricare agli utenti, il box dei commenti, e il sistema di voto.

Glomera offre un servizio flessibile e immediato che consente di strutturare la propria comunicazione sul web in maniera efficace e di far leva su diversi livelli di interazione. Si favorisce la creazione di comunità virtuali offrendo agli utenti la possibilità di incontrarsi su un canale, seguire, commentare con gli altri utenti le trasmissioni in onda e interagire con il gestore.

Il laptop da 100 dollari per i bambini a Grugliasco

Via Vittorio Pasteris

Due esemplari dell’OLPC saranno presentati oggi a Grugliasco all’ITC Mayorana. Si legge sul blog di Mariano Turgliatto

Due piccoli pc portatili verdi e bianchi sono arrivati dagli Stati Uniti pochi giorni fa. Sono quelli di Nichols Negroponte, inventati per consentire ai bambini nei paesi in via di sviluppo di avere accesso aalla tecnologia e alla comunicazione. Siamo riusciti ad averli e oggi li presentiamo all’Istituto Majorana di Grugliasco, dove i piccoli portatili sono rimasti sotto le grinfie degli studenti e dei professori che li hanno sottoposti a rigidi test, dure prove e strampalati esperimenti: oggi vedremo i pc funzionare a energia solare!

E-wine, tracing the bottle al Cebit

Immaginate di acquistare una bottiglia di vino o di ordinarne una al tavolo di un ristorante e, utilizzando il vostro cellulare o il palmare, di poter leggere la storia di quella bottiglia e dell’azienda che la produce, di poter scoprire gli abbinamenti consigliati con i cibi, di visualizzare immagini e mappe dell’area geografica di produzione…Tutto ciò è possibile grazie all’applicazione delle nuove tecnologie, anche in settori tradizionali come quello dell’agroalimentare ed è uno degli obiettivi che si propone il progetto “E-wine, tracing the bottle”, presentato in occasione del Cebit di Hannover dalla Camera di commercio di Torino e dalla Fondazione Torino Wireless in collaborazione con l’Istituto Superiore Mario Boella.

Il settore del vino, caratterizzato da prodotti dal valore unitario relativamente alto, da un packaging standard e da una elevata complessità gestionale, costituisce uno dei terreni ideali per una sperimentazione delle applicazioni innovative rese possibili dalle tecnologie ICT in campo agroalimentare, in particolare in tema di tracciabilità delle merci lungo la filiera. La reale tracciabilità delle bottiglie di vino, ottenuta grazie all’applicazione delle nuove tecnologie come risposta ad un obbligo normativo, può infatti rivelarsi anche e soprattutto una forte spinta verso la diffusione di servizi a valore aggiunto applicati al prodotto vino, a vantaggio sia dei produttori, sia dei consumatori finali.

Il progetto “E-wine, tracing the bottle”, nato dallo sviluppo di precedenti progetti sperimentali, permette di dotare le bottiglie di vino di una carta di identità elettronica, costituita da una semplice etichetta intelligente adesiva, capace di ospitare e veicolare a consumatori, distributori, ristoratori, numerose e più complete informazioni sul vino contenuto nella bottiglia.

Ad esempio, permetterà ai produttori di:

  • differenziare i propri prodotti, rendendo disponibili una serie di informazioni più ricche e interessanti sotto il profilo commerciale
  • identificare in modo univoco la propria produzione, accrescendo la garanzia anticontraffazione
  • rendere maggiormente visibile la qualità dei propri processi produttivi attraverso l’integrazione con il sistema di tracciabilità interno all’azienda, arrivando a seguire la bottiglia nel suo intero percorso dalla vigna fino al il consumatore
  • ricostruire la distribuzione geografica del consumo dei propri prodotti e su questa base effettuare azioni di marketing mirate.

Relativamente al consumatore, il sistema consentirà di fruire di contenuti informativi aggiuntivi rispetto a quelli disponibili ad oggi sulle etichette – ad esempio, informazioni sull’azienda produttrice, immagini e mappe dell’area geografica, caratteristiche organolettiche del vino, abbinamenti consigliati con i cibi ecc. fornendo maggiori garanzie sia sulla qualità del processo produttivo, sia sull’autenticità del prodotto.

Silicon Torino memories

da un articolo di Bruno Ventavoli sulla Stampa del 9 novembre 2000

Tecnologici, fantasiosi, flessibili: chi sono i protagonisti della net generation che hanno cambiato l’anima della città Silicon Torino capitael del web. Seimila miliardi di fatturato. 65 mila occupati. Secondo le statistiche, Torino è la capitale italiana della new economy. Dietro le cifre, i grafici, la mole di miliardi creati e spostati, c’è anche un nuovo mondo. Di professioni, competenze, genialità. Che trasforma l’anima e la vocazione di una solida metropoli industriale. Che sperimenta mestieri d’avanguardia.

Della Silicon Valley sappiamo molto. Conosciamo i capitani d’industria in rete come Bill Gates, Jeff Bezos, o Shawn Fanning, che hanno saputo estrarre cascate di miliardi dalle vene minime del silicio. Il sociologo David Brooks ci ha appena tratteggiato il popolo dei Bobos, i 30-50enni che hanno trovato il «paradiso» con la new economy, che mescolano ricchezza e pauperismo, feng shui e borsa. E cosa succede a Torino e in Italia? Qui l’economia della tecnologia avanzata si è sviluppata in ritardo rispetto agli Stati Uniti. La sua crescita tumultuosa determina mutamenti altrettanto radicali. Fa germinare una nuova classe di imprenditori e una nuova categoria di lavoratori. Quelli della net generation.

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Eccellenze piemontesi al Cebit di Hannover

Tra i protagonisti del Cebit, il più importante salone delle tecnologie informatiche c’è Think Up, il progetto della Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Centro Estero per l’Internazionalizzazione, Fondazione Torino Wireless, CSI Piemonte e il contributo della Regione Piemonte, che promuove all’estero il settore dell’Information & Communication Technology. 17 le aziende piemontesi di Think Up che espongono: 11 sono nell’area Italia coordinata dall’Ice (Istituto Nazionale per il Commercio Estero) all’interno del padiglione “Future Park”, dedicato alle tecnologie e ai prodotti innovativi; 3 espongono in altri padiglioni e 3 vengono rappresentate nello stand istituzionale di Think Up con materiale illustrativo.

Nei 26 padiglioni dell’appuntamento di Hannover, che accoglierà oltre 500.000 visitatori, si gioca uno dei momenti della competizione mondiale della tecnologia. Il Piemonte vi partecipa per il terzo anno, con tecnologie di punta del territorio. Quest’anno, tra le tante: il Criptofonino (telefono cellulare che permette di evitare le intercettazioni), l’etichetta E-wine (tag rfid che permette di visualizzare la storia del vino su dispositivi mobili), il supercluster (server ad alta affidabilità che garantisce un funzionamento continuo anche in caso di criticità).

Il 4 marzo, il padiglione Italia verrà inaugurato dal Direttore Ice Berlino – Maria Ines Aronadio – e dal Presidente della Camera di commercio di Torino – Alessandro Barberis – e si concluderà con una serata italiana a base di cibi tipici connazionali.
Oltre alla parte espositiva, le PMI piemontesi avranno l’opportunità di partecipare a Future Match, gli appuntamenti organizzati dall’IRC tedesco con controparti europee gestito in Piemonte dalla Camera di commercio di Torino.

Piccole valley crescono

Da Repubblica Affari e Finanza

Esistono le Silicon Valley italiane? Non è una questione accademica ma la conseguenza di quello che dicono i dati dell’industria Made in Italy. Dati che parlano di un boom delle esportazioni che fa dell’Italia l’unico paese del mondo, assieme alla Germania, ad avere la stessa quota del commercio mondiale di mezzo secolo fa, quando Cina, India e Corea, industrialmente non esistevano ancora, e non c’era nemmeno il Giappone (vedi l’articolo pubblicato a pagina 14). Il Made in Italy vende, ha saputo riconvertirsi dai prodotti di bassa qualità a quelli ad alto valore aggiunto. Produce macchine e sistemi complessi, innova in tutta la filiera e in tutte le filiere. E allora dovrà pure avere dei centri di eccellenza. O no?

La risposta è complessa. Ma a voler proprio semplificare senza bizantinismi, l’unica risposta possibile è: no. Ecco perché.

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Luca De Biase e Beppe Grillo vincono per la Cultura di Rete 2008

Luca De Biase e Beppe Grillo riceveranno il premio Targa Oro Cultura di Rete 2008 per il loro particolare contributo nell’offrire valore aggiunto ai servizi di comunicazione interattiva in Rete. La premiazione si svolgerà martedì 4 marzo alle ore 16.30 presso la sala Wiki dell’agenzia Business Press, in via Carducci 17 a Milano

I due personaggi sono stati scelti per il loro particolare contributo nell’offrire valore aggiunto ai servizi di comunicazione interattiva in rete nel biennio 2006/2007. Mario Bucchich, che segue l’attività in rete di Beppe Grillo, ritirerà il premio per conto del comico genovese.

Il Premio Targa Oro Cultura di Rete, fondato da Fabrizio Bellavista nel 1999 e organizzato dall’Associazione “Fondazione Mario Bellavista” con la collaborazione delle Associazioni di Categoria del settore della comunicazione, vuole mettere in luce l’eccellenza tra gli attori del processo di innovazione, valorizzando il talento come leva propulsiva del cambiamento in rete. “In un momento in cui il talento è propulsore vitale nell’ambito dell’innovazione, il segnalare personaggi che, nel mondo della rete, si muovono con coraggio e spirito di sperimentazione, fornisce certamente un contributo importante nella formazione di una coscienza e cultura di settore” afferma Fabrizio Bellavista.

Luca De Biase, responsabile della redazione di Nòva24, l’inserto sull’innovazione del quotidiano Il Sole 24 Ore commenta “La dimensione della Rete è quella della connessione di persone che si esprimono apertamente. Il flusso delle informazioni è inarrestabile e si oppone alla dimensione della gerarchia che funziona controllando i flussi d’informazione. La Rete è caos ma talvolta creatività. La gerarchia è ordine ma, talvolta, immobilità. La Rete è uno strumento; la gerarchia rischia di essere il fine di se stessa. La Rete è profondamente compatibile con la cultura italiana, ma forse proprio per questo, per potersi adattare all’epoca industriale, l’Italia ha sviluppato un sistema mediatico molto gerarchico: ora siamo di fronte ad una nuova epoca e la Rete sembra la dimensione più adatta a valorizzare i caratteri originali di questo bizzarro popolo italiano”.

Mario Bucchich, socio fondatore della Casaleggio Associati che segue l’attività in rete di Beppe Grillo dichiara “Nei prossimi anni la Rete diventerà fondamentale nella condivisione e diffusione della cultura, assorbendola e modificandone le modalità d’accesso e fruizione. In Rete vigono le regole della disintermediazione, trasparenza e fiducia. I costi di pubblicazione e di trasformazione dei contenuti sono estremamente ridotti in Rete, quindi affrontabili da chiunque. In futuro, la cultura, la conoscenza e l’informazione saranno in Rete, trasformando radicalmente il rapporto tra l’autore e il lettore: esisterà l’autore-lettore che sarà contemporaneamente autore e fruitore”.

Pecha Kucha a Torino per Share Festival

Pecha-Kucha in giapponese è l’equivalente onomatopeico del più comune “chit-chat” inglese, ovvero “chiacchiera”. Pecha Kucha Night è infatti un luogo di incontro per chiacchierare e conoscersi.

Pecha Kucha arriva in Italia e a Torino a Share Festival nell’anno in cui Torino è World Design Capital dopo aver contaminato altre 100 città in tutto il mondo tra cui New York, Los Angeles, London, Amsterdam, Berlino, Pechino, Buenos Aires, Mexico City, Bangkok, Delhi,ecc.

Pecha-Kucha Night è una serata di incontro in cui architetti, artisti, interior designers, grafici, video artist, stilisti, fotografi, pubblicisti, studenti e chiunque appartenga all’industria creativa presenta in pubblico un’opera, un progetto o un’idea.
Può essere un edificio, un quadro, un mobile, un film, un libro, una campagna di comunicazione, una nuova collezione di moda, un gadget pubblicitario o qualsiasi idea interessante da voler comunicare.

La particolarità di Pecha Kucha è la speciale formula di presentazione dei partecipanti brevettata a Tokio dagli architetti Astrid Klein e Mark Dytham nel 2003: “il format 20×20”. Ogni serata prevede la presentazione al pubblico di 12-14 partecipanti e ogni partecipante mostra 20 immagini con 20 secondi di tempo per ogni immagine, tutto circa 7 minuti.

La serata incalza con un ritmo continuo che cattura l’attenzione e la curiosità degli spettatori.
PKN ha la finalità di attrarre sia pubblico che giovani artisti nel loro spazio di eventi multimediali a Tokio, il club Superdeluxe, il cui motto “Think and drink“ esprime molto bene lo spirito delle PKN che è lo stesso spirito che anima Share Festival.

L’appuntamento con PKN a Torino è venerdì 14 marzo nel Salone d’Onore del Castello del Valentino alle ore 16.00