Auguri natalizi… felini. La storia di una lettrice alle prese con decori e zampine dispettose

Pimpa
Pimpa

Per augurare a tutti i lettori buone feste, in compagnia di “Quattro zampe e dintorni” il blog, in questa occasione, ospita la storia, dolce e… felina, di Pimpa, gatta appassionata dell’albero di Natale, talmente tanto che, come molti gattari sanno a spese dei propri decori e festoni, decide di cambiarne l’aspetto! L’autrice è Jessica Ponzo di Carmagnola, nel torinese.

“Emanuele ed io abitavamo da qualche mese nella nostra casetta e non vedevamo l’ora di addobbarla con i “fiocchi”! Natale 2010 si stava avvicinando, avevo comprato un bellissimo alberello, palline, fili argentati, pacchetti e pacchettini e non potevano sicuramente mancare i bastoncini di caramella, quelli bianchi e rossi… avete presente? Si, quelli che si vedono nei film… Sarebbe stato un albero strepitoso! Così mi metto al lavoro, sorseggiando una tisana bollente e ascoltando canzoni natalizie tutto è più bello! Noto che la Pimpa, la mi gatta, dorme serenamente sul bracciolo del divano…ogni tanto apre gli occhietti, non è per nulla interessata ai miei affari, starà sognando il pranzetto che tra poco mangerà. Leggi tutto “Auguri natalizi… felini. La storia di una lettrice alle prese con decori e zampine dispettose”

Realizzare un’opera d’arte fondendo formiche con l’alluminio

Scultura formicaio
Scultura formicaio

I video che vi proponiamo sono espliciti e completi. Mostrano, in un caso, come alcuni ricercatori introducano litri di alluminio fuso in un formicaio ricavandone un’opera d’arte di dubbio valore e, nel secondo caso, si ripete la scena ad opera di un’artista che crea produzioni singolari e non poco crudeli. Uccidere gli insetti è irrilevante, a quanto pare. Prima l’arte che, in ogni caso, non è nemmeno opera umana, in tal circostanza, ma della natura, poi il rispetto della vita. Si tratta di sculture-labirinto che si ottengono individuando l’ingresso di un formicaio, grazie alla presenza di numerose formiche che, operose, entrano ed escono dalla loro abitazione. Dal buco di inserisce una quantità notevole di alluminio bollente che, a determinate temperature, 660 gradi celsius, circa è liquido. Tale sostanza sciolta nel terreno con l’aiuto di uno specifico contenitore, riveste tutto il formicaio dall’interno, uccide le formiche e, al termine del raffreddamento, si procede con una piccola pala per scavare nel terreno e recuperare il “formicaio artistico”. Leggi tutto “Realizzare un’opera d’arte fondendo formiche con l’alluminio”

“Grigliate vegan style”. Ricette cruelty-free per lasciare gli animali fuori dal piatto

Grigliate vegan styleIn questo spazio non parliamo solo di animali, ma di tutto ciò che al mondo animale è collegato, vegetarianismo compreso, visto che sempre più persone scelgono di non mettere gli animali nel piatto. Presentiamo, dunque un libro speciale dal titolo significativo: “Grigliate vegan style – 125 ricette alla fiamma ed ecosostenibili” di John Schlimm, esperto di alimentazione sana e stili di vita sostenibili, pubblicato da Sonda Editore con sede nell’alessandrino. Il libro, consigliato anche da VegNews, vuole sfatare il mito che la cucina alla griglia sia prettamente a base di carne, mentre è possibile preparare pietanze degne di un re usando solo verdure, ortaggi, frutta ma anche dolci, tofu, tempeh e seitan. Una guida, tipo ricettario, di oltre 200 pagine adatta ad ogni stagione, visto che alla griglia, al barbecue possiamo sostituire il forno o la bistecchiera. Questo libro etico, corredato da colorate foto, ottimo aiuto in cucina, propone moltissime ricette con informazioni alimentari e spiegazioni semplici, passo passo per ogni piatto ma anche per ogni alimento usato, anche per i meno appassionati di culinaria. Veggie burger, hot dog e salsicciotti vegani, brodi vegetali, zucchine al balsamico, marinata al sidro di mele, etc. Inoltre, è un buon modo per provare, anche per gli amanti della carne, qualcosa di insolito e sano.

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A Natale, un regalo firmato Wwf: adottare una specie animale in pericolo

wwfNiente più regali inutili a Natale, almeno si spera! E’ la nuova iniziativa di Wwf Italy che propone, al posto del solito consumismo che ci fa ritrovare con doni che, spesso vengono riciclati perché non piacciono o non servono, un presente davvero unico: l’adozione di una specie in pericolo. I metodi per adottare sono vari, dall’acquisto di un peluche, all’adozione digitale scaricando le app, per iPhone e Android, del Wwf, ricevendo wallpaper, screensaver e la firma digitale per personalizzare le tue email, ad una semplice con un kit che include una lettera personalizzata, un certificato personalizzato, una scheda sulla conservazione della specie scelta, un planisfero con la geolocalizzazione dei progetti adozione e un adesivo per completarlo. Le opportunità per fare e farsi un regalo pro ambiente sono numerose, basta scegliere quella che si predilige. Leggi tutto “A Natale, un regalo firmato Wwf: adottare una specie animale in pericolo”

Bistecca di cane anche in Europa. Approvata commestibilità e commercio ma è una bufala

cina_caniChe direste se, nel vostro piatto al posto della solita carne di bovino, anatra o maiale, trovaste una bistecca di cane? Si, proprio cane, magari della stessa razza del vostro amatissimo Fido! In molti Paesi, soprattutto asiatici, questo animale che da anni ci fa compagnia in casa, viene mangiato e, addirittura alcune razze canine vengono allevate proprio per la macellazione. Gira in Rete da un po’ l’inquietante informazione che il prossimo anno anche l’Europa diventerà mangiatrice di cani, con l’entrata in vigore della certificazione di commestibilità richiesta da una società di ristorazione di nome “Xinshipu Ltd” per consentire  l’importazione di carni congelate di cane d’allevamento per consumatori cinesi e la commercializzazione legale nei supermarket gastronomici etnici. Tale certificazione non esiste. Si tratta di una notizia bufala. Infondate, a quanto pare, anche le voci di un blocco alle importazioni europee in Cina di carni di cavallo e coniglio, sacri secondo la tradizione cinese e che, pertanto arrivano da altri Paesi, proprio per spingere i governi della vecchia Europa ad approvare l’introduzione di carni di cane per i cittadini cinesi che risiedono all’estero. Leggi tutto “Bistecca di cane anche in Europa. Approvata commestibilità e commercio ma è una bufala”

L’homo sapiens è figlio di una scimmia e un maiale!

scimmiaD’ora in poi nessuno può offendersi se qualcuno lo definisce maiale, visto che a quanto pare la razza umana si è evoluta da scimmie e suini!  Secondo la tesi del ricercatore Eugene McCarthy della University of Georgia, genetistaesperto mondiale in ibridazione animale, l’homo sapiens discende da questi due animali. Lo scienziato sostiene il suo studio grazie alle numerose similitudini tra l’essere umano e gli scimpanzé, ma non solo. Alcune caratteristiche comuni alle due specie, infatti, non si riscontrano se non in ulteriori risultati genetici ibridi che, in alcuni momenti della storia evolutiva umana, devono essersi verificati. In pratica, tra la scimmia e l’uomo c’è di mezzo un lontano cugino, il maiale. Leggi tutto “L’homo sapiens è figlio di una scimmia e un maiale!”

Indovina chi c’è nel piatto? Ecco perché non mangiamo gli animali

IndovinaPiatto“Indovina chi c’è nel piatto?” è il titolo del libro illustrato di Ruby Roth, artista americana, edito da Sonda Edizioni e che, già nel solo titolo evidenzia il contenuto dell’opera, visto che l’autrice parla di chi e non cosa ci sia in tavola da mangiare. Con splendide immagini, realizzate dalla stessa scrittrice, semplici ed efficaci, Roth spiega ai più piccoli il motivo per cui non mangiamo gli animali ed accompagna i genitori, vegetariani e/o vegani, nel compito di educare alla corretta alimentazione i propri figli. E per corretta si intende quella che non prevede l’uccisione di specie viventi. In maniera molto chiara, adatta a giovanissimi lettori, l’autrice apre il libro con poche frasi motivando le ragioni di assenza dalla dieta alimentare di altri esseri, altre creature della Terra facendo una carrellata degli animali di casa, quelli più noti, cani, gatti, conigli, pesci, uccelli passando a raccontare le altre famiglie (termine chiave) di animali, quelli presenti negli allevamenti. Qui si sofferma a chiarire come sono costretti a vivere, e perché, polli, galline, tacchini, quaglie, anatre, oche, volatili in generale, ma anche maiali, mucche fino a raggiungere le profondità oceaniche incontrando vari tipi di pesci e abitanti marini. Leggi tutto “Indovina chi c’è nel piatto? Ecco perché non mangiamo gli animali”

“Giò. Quando non sai cosa fare, chiedi a un gatto”. Dopo il successo di Cleo, la scrittrice Helen Brown ci regala un’altra storia… felina

Giò di Helen Brown
Giò di Helen Brown

Quando non sai cosa fare, chiedi a un gatto” e i gattofili lo sanno, ma non solo loro. Basta guardarsi attorno per scorgere musetti e sguardi scaltri in ogni angolo delle nostre città che osservano il mondo dalla loro prospettiva tanto da averne un’opinione tutta personale che, a volte ci aiuta nelle nostre scelte. Helen Brown, giornalista e scrittrice australiana nel suo “Giò”, ultimo romanzo edito da Piemme per la collana “Voci”(successivo a “Cleo”, altra storia felina di successo internazionale), racconta la vita di una donna, di una famiglia e di un gatto di nome, o meglio nomiglolo, Giò, ma per non essere riduttivi e semplicistici non si tratta solo di questo. Il libro appare come condensato di vari anni fatti di desideri, ambizioni, malattie, scelte difficili, giuste e sbagliate, dolori, di figli che lasciano il nido, forse in maniera precoce. Forse, in maniera stravagante. Forse in una maniera che le madri non sentono di approvare perché li conduce troppo lontani da casa, ma che devono accettare. E, in questo calderone, descritto in modo scorrevole, leggero e piacevole, è onnipresente uno sguardo felino, un passo felpato che, a dispetto di tutto e tutti, è sempre lì dietro di noi a farci sapere che c’è, che è presente. Leggi tutto ““Giò. Quando non sai cosa fare, chiedi a un gatto”. Dopo il successo di Cleo, la scrittrice Helen Brown ci regala un’altra storia… felina”

Tatuaggi sugli animali. La moda li vuole anche sui pesci ma gli Usa pensano ad una legge contro questa pratica

resizerPericoloso, innaturale e anche inutile. E’ il tatuaggio che, negli ultimi tempi, spopola tra gli animali, cani, gatti, pesci e maialini, o meglio spopola tra i loro proprietari bipedi che apprezzano questa tendenza e, così si vedono in giro, sopratutto in Usa, Cina, Russia e Vietnam, ma l’Europa non è da meno, cagnolini con orecchie dal pelo rasato per mostrare il tatuaggio, gatti a pelo corto con disegni colorati sulla pelle, maialini rosa con frasi sul dorso, l’addome e, persino pesci. In Asia, infatti, è di buon auspicio (chissà poi perché) regalare pesci, forse di considerevoli dimensioni, tatuati! Insomma, se prima a dettar moda erano cappottini, cappellini, sciarpe e scarpette per le zampe, oggi sono solo un labile ricordo che fa posto, ahimè, ad idiozie di questo genere. Naturalmente, è lecito pensare che agli animali questi tatuaggi non interessino neanche un po’. Il tattoo si esegue su una zona rasata del corpo del pet. Leggi tutto “Tatuaggi sugli animali. La moda li vuole anche sui pesci ma gli Usa pensano ad una legge contro questa pratica”

Fido e Felix felici al bar o al ristorante, ma con guinzaglio e museruola

Lilli vagabondoA tutto pet nei ristoranti, nei bar e negli esercizi commerciali in generale. Cade un altro divieto che impediva ai nostri amici pelosi di godersi un pomeriggio in città con il proprio umano sorseggiando (l’umano, non certo il cane!) un caffè o pranzando in un bel localino del centro. Insomma, ora Fido può entrare dove preferisce, invece di restare fuori ad attendere i bipedi. E’ una piccola grande rivoluzione, un passo nella più civile direzione che tutti dovremmo imboccare. Certo, nel pieno rispetto di chi non condivide la propria vita con gli animali e fa scelte diverse. La tolleranza è dovuta a chiunque. Nel resto della vecchia Europa già dal 2004 Fido può entrare, al guinzaglio e provvisto di museruola, nei ristoranti, ma in Italia non era così. Ora, grazie ad una postilla, una nota contenuta in un ben più ampio documento igienico sanitario stilato dalla Fipe, la federazione degli esercenti pubblici nel Bel Paese, la situazione cambia. Leggi tutto “Fido e Felix felici al bar o al ristorante, ma con guinzaglio e museruola”