Si chiama “Storia d’amore con gatto” ed è un libro che ha una missione: aiutare il gattile di Rivarolo. Il progetto nasce con l’intento di aiutare l’associazione “Le Vibrisse” e richiamare l’attenzione sulla sua attività. (altro…)
In questi giorni potreste assistere al fatto che il vostro cane mangi meno del solito, si muove meno e pare meno interessato a quanto accade intorno a lui, e spesso si gratta. Nessuna paura, non è (altro…)
Da lunedì 27 a mercoledì 29 novembre, l’Apecar Royal Canin girerà per le vie di Torino per regalare buoni sconto e gadget esclusivi a tutti i proprietari di cani e gatti. Tra i gadget distribuiti anche i guanti touch e i peluche (altro…)
Un omaggio di Emanuela Martini, direttrice del Torino Film Festival e “gattara” cinéphile al mondo dei gatti. La sezione dedicata ai gatti, che presenta 6 film che spaziano dal classico Disneyiano Alice nel paese delle meraviglie (altro…)
Sabato 6 maggio verso le 6 del mattino , un incendio si è sprigionato nella Cascina Vecchia, in frazione di Carpeneto, una casa disabitata dove da alcuni anni si è stabilita una colonia felina, seguita da una famiglia che se ne prende cura. (altro…)
Il Consiglio comunale di Torino ha approvato una modifica al Regolamento per il servizio mortuario e dei cimiteri, che stabilisce per i cittadini “la facoltà di accedere a tutti i cimiteri cittadini accompagnati (altro…)
Seviziava, uccideva a sangue freddo e scattava foto alle sue vittime, poveri gatti finiti nelle sue grinfie. Il Corpo Forestale di Bergamo ha arrestato un 40enne del bergamasco per i reati di stalker di donne e serial killer di felini. Una volta commessi i reati, inviava on line, di solito tramite whatsapp, le immagini dei gatti trucidati alle loro precedenti proprietarie che gli avevano affidato i pet non potendosene più occupare. Le Forze dell’Ordine, monitorando siti web relativi alle inserzioni animali, dopo aver ricevuto denunce da donne insospettite dal comportamento del 40enne, sono risalite all’uomo. Il suo modus operandi era semplice: contattava le donne che pubblicavano annunci per regalare gattini, poi, una volta ricevute le ignare bestiole che, avrebbero dovuto trovare un buon padrone e una nuova casa, le massacrava mostrando alle signore i cadaveri animali. (altro…)
Cani, gatti e furetti non fanno per voi? Non vi va di sentir miagolare? Non siete soli. Molti italiani prediligono, come animali domestici, i rettili. Incontrastato re della scelta per un pet di famiglia, è il serpente. E’ lui ad essere preferito rispetto agli altri rettili e viene considerato di compagnia. Certo, deve essere gestito nel miglior modo possibile, anche se di natura pacifica come la pogona, onde evitare, com’è capitato, di ritrovarsi pericolosi animali incontrollati, in giro per chissà dove. In Italia è proibito ospitare in casa un serpente velenoso, ma qualcuno che lo “dimentica” c’è! Alcuni bipedi tralasciano che un serpente non è un animale d’affezione, pertanto non è preferibile tenerlo in braccio come un cucciolo, coccolarlo o aspettarsi reazioni simili a quelle canine o feline. (altro…)
Febbre felino mania, ovvero come diventar matti (se non lo si è già) per i gatti. Nel Bel Paese scoppia la passione per il gatto ed è passione digitale, visto che negli ultimi anni, le mode si decretano on line. E così, se quasi il 15% (dati Sinottica-Eurisko 2013) del popolo italico ama condividere in rete foto e video del proprio Felix, battendo pure i più improbabili autoscatti degli essere umani, è facile capire come i motori di ricerca impazziscano ogni volta che si digita la parola gatto. Salta fuori di tutto e oltre! Per assecondare questa passione, Felix lancia una gara digital tra oltre 100 città italiane. Una gara chiamata – manco a dirlo – Felix Day. Maniaci del web e dei gatti possono, così partecipare al concorso, lanciato da www.purina-felix.it. (altro…)
La chiamano il paradiso dei gatti e, in effetti per questi felini selvatici lo è. E’ la loro casa, è Tashirojima, l’isola dei gatti a largo delle coste giapponesi, nel Pacifico. Una piccola località dove abitano solo 100 persone, quasi tutte anziane, che convivono senza problemi con centinaia e centinaia di piccoli, grandi gatti. In pratica, ci sono più animali che umani. Qui, vivendo in libertà, sono riusciti a proliferare e a stringere buoni rapporti con gli isolani bipedi che li nutrono con i pesci pescati nei loro mari. Sull’isola si trovano una decina di micro santuari dedicati ai mici, oltre 51 statue e molti edifici, soprattutto case private, le cui fattezze ricordano quelle feline. Insomma, qui ogni cosa ha coda e orecchie. (altro…)
“Indovina chi c’è nel piatto?” è il titolo del libro illustrato di Ruby Roth, artista americana, edito da Sonda Edizioni e che, già nel solo titolo evidenzia il contenuto dell’opera, visto che l’autrice parla di chi e non cosa ci sia in tavola da mangiare. Con splendide immagini, realizzate dalla stessa scrittrice, semplici ed efficaci, Roth spiega ai più piccoli il motivo per cui non mangiamo gli animali ed accompagna i genitori, vegetariani e/o vegani, nel compito di educare alla corretta alimentazione i propri figli. E per corretta si intende quella che non prevede l’uccisione di specie viventi. In maniera molto chiara, adatta a giovanissimi lettori, l’autrice apre il libro con poche frasi motivando le ragioni di assenza dalla dieta alimentare di altri esseri, altre creature della Terra facendo una carrellata degli animali di casa, quelli più noti, cani, gatti, conigli, pesci, uccelli passando a raccontare le altre famiglie (termine chiave) di animali, quelli presenti negli allevamenti. Qui si sofferma a chiarire come sono costretti a vivere, e perché, polli, galline, tacchini, quaglie, anatre, oche, volatili in generale, ma anche maiali, mucche fino a raggiungere le profondità oceaniche incontrando vari tipi di pesci e abitanti marini. (altro…)
“Quando non sai cosa fare, chiedi a un gatto” e i gattofili lo sanno, ma non solo loro. Basta guardarsi attorno per scorgere musetti e sguardi scaltri in ogni angolo delle nostre città che osservano il mondo dalla loro prospettiva tanto da averne un’opinione tutta personale che, a volte ci aiuta nelle nostre scelte. Helen Brown, giornalista e scrittrice australiana nel suo “Giò”, ultimo romanzo edito da Piemme per la collana “Voci”(successivo a “Cleo”, altra storia felina di successo internazionale), racconta la vita di una donna, di una famiglia e di un gatto di nome, o meglio nomiglolo, Giò, ma per non essere riduttivi e semplicistici non si tratta solo di questo. Il libro appare come condensato di vari anni fatti di desideri, ambizioni, malattie, scelte difficili, giuste e sbagliate, dolori, di figli che lasciano il nido, forse in maniera precoce. Forse, in maniera stravagante. Forse in una maniera che le madri non sentono di approvare perché li conduce troppo lontani da casa, ma che devono accettare. E, in questo calderone, descritto in modo scorrevole, leggero e piacevole, è onnipresente uno sguardo felino, un passo felpato che, a dispetto di tutto e tutti, è sempre lì dietro di noi a farci sapere che c’è, che è presente. (altro…)
A tutto pet nei ristoranti, nei bar e negli esercizi commerciali in generale. Cade un altro divieto che impediva ai nostri amici pelosi di godersi un pomeriggio in città con il proprio umano sorseggiando (l’umano, non certo il cane!) un caffè o pranzando in un bel localino del centro. Insomma, ora Fido può entrare dove preferisce, invece di restare fuori ad attendere i bipedi. E’ una piccola grande rivoluzione, un passo nella più civile direzione che tutti dovremmo imboccare. Certo, nel pieno rispetto di chi non condivide la propria vita con gli animali e fa scelte diverse. La tolleranza è dovuta a chiunque. Nel resto della vecchia Europa già dal 2004 Fido può entrare, al guinzaglio e provvisto di museruola, nei ristoranti, ma in Italia non era così. Ora, grazie ad una postilla, una nota contenuta in un ben più ampio documento igienico sanitario stilato dalla Fipe, la federazione degli esercenti pubblici nel Bel Paese, la situazione cambia. (altro…)
Si sa, molte stravaganze sono targate Usa, ma gli americani non sono solo un popolo di buontemponi e, infatti, già da tempo hanno “sfornato” un’idea civile e pratica, il pet-taxi. Eh si, proprio il taxi per animali. Non si tratta, come si potrebbe pensare, solo di una pratica elegante per andare a fare shopping con Fido o Felix, evitando di riempire la propria vettura di peli felini o canini, ma di un servizio utile. Immaginate che il vostro amato cane (o gatto) abbia un malore e voi non siate in grado di accompagnarlo dal veterinario… magari non siete patentati o l’auto è dal meccanico o bloccata da una vettura in sosta proprio davanti alla vostra… insomma, che fare? Basta chiamare il pet-taxi e mica è possibile solo se abitate nella grande mela! I nuovi taxi sono presenti a Milano e Roma. Poco alla volta, si diffondono nelle altre città del Bel Paese. Un parco macchine adibito al trasporto di animali domestici, sia con accompagnatore, sia soli, “consegnandoli” a chi li attende a destinazione. Che dire, quadrupedi a domicilio! L’idea è del Gruppo Farmina (azienda di pet food), in collaborazione con la Scivac (società culturale italiana veterinari per animali da compagnia). (altro…)