Fido e Felix felici al bar o al ristorante, ma con guinzaglio e museruola

Lilli vagabondoA tutto pet nei ristoranti, nei bar e negli esercizi commerciali in generale. Cade un altro divieto che impediva ai nostri amici pelosi di godersi un pomeriggio in città con il proprio umano sorseggiando (l’umano, non certo il cane!) un caffè o pranzando in un bel localino del centro. Insomma, ora Fido può entrare dove preferisce, invece di restare fuori ad attendere i bipedi. E’ una piccola grande rivoluzione, un passo nella più civile direzione che tutti dovremmo imboccare. Certo, nel pieno rispetto di chi non condivide la propria vita con gli animali e fa scelte diverse. La tolleranza è dovuta a chiunque. Nel resto della vecchia Europa già dal 2004 Fido può entrare, al guinzaglio e provvisto di museruola, nei ristoranti, ma in Italia non era così. Ora, grazie ad una postilla, una nota contenuta in un ben più ampio documento igienico sanitario stilato dalla Fipe, la federazione degli esercenti pubblici nel Bel Paese, la situazione cambia. In pratica, niente e nessuno può più impedire ad un cane di fare il suo ingresso “in società” e, considerato il numero elevato di famiglie con animali è comprensibile come, nel tempo, hotel, spiagge e altre strutture ricettive si siano adeguate alle esigenze della nuova clientela, onde evitare di perderla. Naturalmente, il discorso vale anche per i gatti, ma è meno comune vederli seduti accanto al proprio umano sotto il tavolino di un bistrot.