Lo stupore per Torino nel nuovo progetto fotografico di Giuseppe Parola e Ornella Paletto

Torino è una città particolare, divisa fra pianura e collina, in cui i moderni grattacieli di Torino si integrano con un centro storico in cui è possibile sentire e vivere la Storia che ha portato all’Unità d’Italia, il tutto con lo sfondo naturale dato dalla catena alpina. Di Torino si sentono ancora i luoghi comuni legati alla FIAT, e alla città grigia e triste, che non accoglie, e popolata da persone fredde e cortesi. Torino allo stesso tempo è vittima di numerosi malintesi e fraintendimenti, spesso legati alla sua apparente freddezza e all’aura aristocratica che sembrava trasmettere, per via della presenza delle tracce visibili dei Savoia, i Re d’Italia. Allo stesso modo, è stata fraintesa e resa icona allo stesso tempo, durante lo sviluppo industriale italiano: vera “capitale del lavoro”, “città dell’automobile” e “metropoli operaia”. Tutto ciò non risponde appieno a quello che è il vero cuore pulsante di Torino, il suo costante slancio imprenditoriale e produttivo, sia all’interno della regione sia, storicamente, ben oltre la cinta (solo apparentemente invalicabile) delle Alpi.

Torino (libro) Il libro “Torino”, edito da Sassi Editore, grazie alle fotografie di Giuseppe Parola e ai testi di Ornella Paletto, sfata numerosi miti, mostrando una Torino nuova, eppure in parte simile a se stessa. È facilmente rintracciabile la Torino aulica delle regge barocche, ma è possibile allo stesso riscoprirne la storia, che arriva dalle fondazioni romane, ben visibili ancora adesso vicino a Palazzo Reale, dove si trova la Porta Palatina, che dà il nome al mercato scoperto più grande d’Europa, fulcro della multiculturalità di questa città, tanto che vi si parlano 20 lingue differenti. Un luogo nel quale è possibile anche grazie alle fotografie e ai testi, vivere la storia cittadina è Palazzo Madama, grazie ai numerosi rimaneggiamenti di quella che era una porta di costruzione romana.

Torino non è solo storia e palazzi, è anche giardini e verde, e i parchi cittadini sono parte integrante della vita cittadina, diventando in alcuni casi mete loro stessi di visite, storia e cultura, come il Parco del Valentino, che ospita il Borgo Medievale, piccola rocca costruita in occasione dell’Esposizione Universale del 1884 e oggetto di alcune delle fotografie più scenografiche.

Altrettanto scenografiche e imponenti sono le fotografie scattate in quello che è una delle eccellenze torinesi, italiane ed europee: il Museo Egizio di Torino. Si tratta del secondo museo egizio per importanza al mondo, secondo solo a quello de Il Cairo, e ospita reperti importantissimi, tanto che alle origini dell’egittologia, Champollion dichiarò che “la strada per Menfi e Tebe passa da Torino”. Nella sua semplicità esteriore dei palazzi, Torino nasconde gemme e tesori, come la Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino, conservata a Palazzo Carignano ma anche gioielli  come la Cappella dei Banchieri, commercianti e Mercanti, conosciuta in tutto il mondo (arrivano dal giappone per ammirarla) ma poco nota agli stessi torinesi e che contiene, oltre a opere artistiche di gran pregio, anche un importante Calendario Perpetuo meccanico ideato tra il 1831 e il 1835 dal matematico e astronomo Giovanni Plana.

Non bastano 176 pagine a narrare l’evoluzione, anche stilistica e artistica di Torino, che ospita diversi esemplari di edifici liberty che, da soli, meriterebbero una pubblicazione dedicata. Non va dimenticato che Torino non è completa senza ciò che la circonda, a partire da Superga, basilica che domina la città, arrivando alla Corona di Delizie, le regge sabaude che circondano la città, a partire da Venaria Reale, passando per la Palazzina di Caccia di Stupinigi, e arrivando a Villa della Regina.  La città non si è fermata sui fasti del passato, e in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006 è iniziato un profondo rinnovamento, che ha portato la città a diventare la capitale della cultura. Grazie a questo libro e alle fotografie che illustrano la storia e la città, avrete modo di iniziare a conoscere una città che, nonostante la fama di freddezza e di scarsa ospitalità, non vede l’ora di farsi scoprire.

 

Titolo: TORINO
Autori:  Giuseppe Parola, Ornella Paletto
Editore: SASSI Editore 
ISBN: 978-88-6860-501-8
Pagine: 176
Immagini: Più di 150 a colori
Sito Web: www.sassieditore.it/product/torino/

 

 

 

Mu Fish l’oriente dei desideri

Segni caratteristici: Mu Fish, a Nova Milanese c’è un ristorante di stile che vanta nuovi stimoli culinari orientali, potrete gustare le proposte innovative e tradizionale della cucina asiatica che unisce le due scuole, avrete difficoltà a scegliere perché tutto vi intriga.

Gli chef Jiang e Kim (il primo è stato per otto anni capo chef da Finger’s, mentre il secondo è maestro di dim sum, ha un passato di premi e riconoscimenti a Hong Kong e in Italia ha collaborato con Ba Asian Mood e Gong)

Cucina a vista, e un arredamento in stile moderno in un gioco di legno e vetro, colori tenui, musica di sottofondo e un particolare senso di intimità, le proposte sono frutto di una ricerca attenta ai cambiamenti, tecniche orientali e prodotti europei, sushi, sashimi, nighiri, spring roll, tartare, carpacci, antipasti, qui servono alcuni dei migliori dim sum della città, c’è spazio anche per i prodotti della terra, alcuni secondi rendono omaggio alle carni migliori piemontesi con accostamenti delicati.

 

Tris dello chef

Capesante leggermente scottate con crema di besciamella e pasta katafi, Millefoglie di tonno e burrata con sfoglia croccante e olio al tartufo bianco, Tartare di tonno con foie grass scottatato.

 

L’appagamento sensoriale del gusto è garantito, ci siamo lasciati guidare da una degustazione sapientemente scelta dalla fusion ispiration di Francesco preparatissimo cameriere.

Dim sum diversi

composizione di 4 tipi di dim sum diversi; gamberi in pasta di frumento, Branzino con pasta al nero di seppia, Astice e gamberi  in pasta al the verde ,

Giandara/branzino

Merluzzo nero dell’ Alaska marinato e cotto in salsa ponzu, seconda versione in tempura accompagnato dalla maionese americano.

 

Selezioni di sushi e sashimi

Uramachi classic chili pepper tuna, tartare di tonno cetriolo jalapeno, maionese kiwpie, Gungan gio anguilla, salmone, tartare di anguilla caramellata, foie gras, Spring roll salmone spring, salmone, insalata, avocado, mandorla crema di philadelfia e salsa di sesamo.

 

La carta dei vini è ricca, ma per l’abbinamento perfetto seguite i consigli di William Franco esperto sommelier e maitre di sala, la scelta cade sulla Valle D’Aosta, assaggiamo uno spumante X.T. extreme Extra Brut metodo classico Cave Mont Blanc, uve Priè Blanc 100%, minerale e fruttato esalta l’acidità delle proposte.

Mano al portafoglio

Ottimo il rapporto qualità prezzo spenderete all’incirca 60 euro a persona, possibilità di scelta tra il menu Young (45 euro) e Classic (70 euro).

Buono a sapersi

Mu fish ha ricevuto il premio dal Gambero Rosso 2019 come miglior qualità prezzo tra i ristoranti fuori Milano.

 

MU Fish | Via Galileo Galilei 5, Nova Milanese (Monza Brianza)

aperto tutti i giorni (12-15 e 19.30-00) tranne lunedì |

www.mufish.it

Top Carne : un taglio tira l’altro

Siete insaziabili buongustai, amate viziarvi in ogni occasione e indubbiamente quando si tratta di carne la griglia vi deve calzare a pennello? Bene, Milano ha una nuova location che fa proprio a caso vostro: “Top Carne”.

Qui si viene per la carne.

E Top Carne nasce per poter offrire la qualità della materia prima, che noi tutti conosciamo quanto sia il 90% il fattore principale. Non a caso la proprietà insieme ai suoi preziosi collaboratori hanno selezionato una sequenza di tagli e qualità pregiate da tutto il mondo appositamente per darci una panoramica più ampia del gusto della carne, da qui parte tutto.

 

Top Carne Bif rib

Il menu quindi è dedicato alle carni più pregiate al mondo:

troviamo Black Angus americana, la Rubia Gallega Spagna, la prelibata Rib Eye Marango Italia, la migliore Fassona piemontese, troviamo il Jamón ibérico de Bellota, gli arrosticini di agnello dal godereccio sapore dolciastro inconfondibile, un assette completo di mini tartare guarnite con tuorlo morbido, tartufo nero e pan brioche, o in alternativa con avocado, cipolla agrodolce e maionese al passion fruit, la carta viene completata da una offerta minimal di primi piatti, selezione di contorni, e un’offerta vegetariana.

 

Le degustazioni ideali:

TOMAHAWK

Black Angus – U.S.A

Aberdeen Angus – Irlanda

FIORENTINA

Scottona Bavarese – Germania

Chianina – Italia

Marango – Italia

Black Angus – U.S.A.

Rubia Gallega – Spagna

COSTATA

Scottona Bavarese – Germania

Chianina – Italia

Marango – Italia

Black Angus – U.S.A.

Rubia Gallega – Spagna

FILETTO 300 gr.

Scottona Bavarese Germania

Fassona Piemontese

Italia Black Angus – U.S.A.

RIB EYE 300 gr.

Scottona Bavarese Germania

Black Angus Argentina

Marango – Italia

Black Angus – Australia

CONTROFILETTO 300 gr.

Black Angus – Argentina

PICANHA 300 gr.

Black Angus – Argentina

BEEF RIBS 300 gr.

Black Angus – Argentina

SPIEDINI

Salsiccia di maiale con salsa Pico de gallo

Arrosticini di agnello con patate

 

Vino e proposte: incontriamo una buona selezione di etichette dove la Toscana gioca a braccetto con la Liguria, ci servono una bottiglia di Paolo Bosoni, Lvnae, Niccolo V, Ligure D.O. C di forte personalità regala in bocca note di frutti rossi e miele, ampio nel finale.

 

Degustiamo anche una ottima bollicina sempre Bosoni millesimato 2013 cru Perdu brut DOCG, che apre la serata. La politica del locale mira a soddisfare il desiderio di un ottimo calice di vino, senza spendere una follia. Piccola collezione di etichette selezionate, e ottimo rapporto qualità-prezzo. A cura del sommelier Minh Vaccarini.

Il menu è curato dallo chef Fabio Baldassarre.

 

 

 

 

Mano al portafogli

Spenderete all’incirca 40€ a persona, ovviamente il minimo sindacale, tutto è in considerazione alla scelta della carne.

 

T O P Carne – The Outstanding Place Carne

P.le Lotto 14

20148 – Milano

Tel. 02.39214408

Sempre aperto (solo la sera, tutto l’anno, 7 giorni su 7)

Orari cucina: 19.30-01.00

Carte di credito: tutte tranne Diners

Animali: No

Accesso disabili: Si

IL PREMIO NONINO “QUARANTAQUATTRESIMO ANNO”

IL PREMIO NONINO “QUARANTAQUATTRESIMO ANNO”: ALTA CULTURA, SOSTENIBILITA’ E PRODOTTI DEL TERRITORIO, PER UN PREMIO CHE SARA’ ETERNO.

Ronchi di Percoto, 26 Gennaio 2019

 

Gia’ da molti anni il Premio Nonino e’ diventato un punto di riferimento obbligato per il mondo della cultura: cio’ non solo perche’ la scelta dei premiati va a individuare ogni anno personaggi di prima grandezza a livello internazionale, ma soprattutto perche’ in ogni sua edizione va a toccare temi di estrema importanza in un mondo nel quale sembrano sgretolarsi i valori tradizionali, in cui la stessa etica e’ messa pesantemente in discussione dalle ragioni della politica, dell’economia e della finanza, in cui un’informazione ansiosa e superficiale finisce per mettere in ombra, con la cronaca del momento, la riflessione sui problemi reali della nostra societa’.

 

 Massimo Gelati Pamela Gelati con Cristina Nonino 

Questa e’ stata un’edizione speciale, in un’atmosfera particolarmente toccante, con tre speciali dediche: a V.S. Naipaul, Premio Internazionale Nonino 1993 e Premio Nobel per la Letteratura 2001, ad Ermanno Olmi, Premio Nonino 1979 e poi membro della Giurie e Presidente, e ad Inge Feltrinelli.

Quest’anno la Giuria del Premio Nonino, presieduta da Antonio Damasio, e composta da Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea ed Edgar Morin ha così assegnato i Premi Nonino Quarantaquattresimo Anno:

Premio Nonino Risit d’Aur – Barbatella d’Oro 2019 a DAMIJAN PODVERSIC e alla RIBOLLA GIALLA

A Damijan Podversic per aver dato appassionato impulso alla coltivazione della Ribolla gialla, antico vitigno autoctono del Friuli Venezia Giulia, e avviato l’iter per il recupero di terreni vocati alla viticultura e abbandonati dal 1940 sul Monte Calvario nella provincia di Gorizia. Il suo lavoro rappresenta simbolicamente una straordinaria occasione di ricerca e una delle espressioni più genuine del mondo vitivinicolo regionale.

L’assegnazione del premio vuole anche essere un appassionato appello ai vignaioli della Regione affinché trovino l’accordo sul disciplinare di produzione per ottenere al più presto la D.O.C. per la Ribolla gialla che ne garantisca la produzione esclusivamente per il territorio del Friuli Venezia Giulia. Ha consegnato il premio Giannola Nonino

 

Premio Internazionale Nonino 2019 a JUAN OCTAVIO PRENZ

“Scrittore di assoluta originalità e felicemente appartato, Prenz unisce in un’opera inconfondibile la fantasia epica della grande letteratura latinoamericana e l’ombra misteriosa in cui si dissimulano i personaggi della grande letteratura mitteleuropea. Argentino di origine istro-croata, Prenz è un sommesso e appassionato cantore dell’errabonda, dolorosa, sanguigna e picaresca odissea che disperde gli uomini nel labirinto dell’esistenza umana, li fa vagabondare nel mare della vita strappandoli ad ogni irrigidita identità ma senza sradicare dal loro cuore una comune fedeltà di destini, affetti, bizzarrie, il gioco a carte nell’osteria e la resistenza alla violenza, al potere tirannico. Nelle poesie di Polene le immagini femminili che dopo aver attraversato gli oceani in prua ai velieri si smangiano nell’acqua della baia, diventano storie d’amore, di solitudine, di beffa e di lotta. Il romanzo grottesco Favola di Innocenzo Onesto, il decapitato è una parabola dell’inumanità incombente sulla sorte di ognuno. Un capolavoro come Il signor Kreck intreccia la sanguinosa dittatura militare argentina – che ha spinto pure Prenz all’esilio – e il destino di un uomo che cerca di sparire nell’ombra anonima, in una narrazione che ha molte voci, molti punti di vista. In un altro stupendo epos, Solo gli alberi hanno radici, il fluire di migranti diventa una coralità di vicende umanissime, tragiche, cialtronesche, scapestrate, sempre fedeli a se stesse, un affresco di migrazioni, di legami affettivi, di trasgressioni nel mare di quella che Saba chiamava la calda vita.”

Ha consegnato il premio Claudio Magris

Premio Nonino 2019 a ‘un Maestro del nostro tempo’ a ANNE APPLEBAUM

Anne Applebaum è una delle più grandi testimoni morali del nostro tempo, e una fra i più importanti intellettuali pubblici internazionali. È una storica e giornalista, il cui lavoro sulla storia dei totalitarismi nel ventesimo secolo e sulla rinascita del nazionalismo e del populismo nel ventunesimo, è della massima importanza. Nata a Washington DC, la Professoressa Applebaum ha sia la cittadinanza Americana sia quella Polacca. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti accademici. Il suo libro, Gulag: Storia dei campi di concentramento sovietici, le è valso il Premio Pulitzer e la candidatura per il National Book Award. Ha scritto per molti giornali e quotidiani in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, e ha fatto parte del consiglio editoriale del The Washington Post dal 2002 al 2006.

Consegna il premio John Banville

La consegna dei premi e’ avvenuta presso le Distillerie Nonino a Ronchi di Percoto, Sabato 26 Gennaio, dove, dopo l’arrivo alle distillerie di Cristina, Antonella, Elisabetta, Benito e Giannola Nonino, con Chiara, Davide, Francesca, Sofia, Gaia, Caterina, Costanza e Beatrice, si sono aperte le celebrazioni per gli oltre 120 anni delle Distillerie Nonino. Per il brindisi di benvenuto la Famiglia Nonino a distillato per gli ospiti una preziosissima Grappa Nonino Monovitigno® Picolit Cru Vigna Nonino Buttrio-Friuli.

 

 

Dopo la toccante performance del Coro Manos Blancas del Friuli, sostenuto sin dalla nascita da Giannola Nonino, che si pone l’obiettivo di emancipare bambini e ragazzi dal disagio, offrendo loro un’opportunità di riscatto sociale tramite l’accesso gratuito allo studio della musica, lo spettacolo e’ proseguito con il coro “Artemisia” di Torviscosa ed il coro del Friuli Venezia Giulia, per concludersi con il gruppo folkloristico “Chino Ermacora” di Tarcento e la Banda Musicale di Reana del Roiale.

 

 

 

Al termine dell’assegnazione dei Premi, ballo e brindisi in distilleria. Si inizia con una sinfonia di aperitivi, serviti da eleganti cameriere in tipico costume “furlan”: uno strepitoso Prosciutto di San Daniele DOP DI Rino Bagatto, e le tipiche golosita’ friulane come il frico e il musetto con la brovada; il tutto accompagnato da una Ribolla Gialla Toblar di Specogna e dalle performance dei mixologist Nonino, che hanno servito agli eleganti ospiti i piu’ svariati cocktail a base di Grappa Nonino, tra cui il famosissimo Nonino Tonic.

Una volta seduti, lo chef Romeo Sturma “Viroca” ha deliziato i presenti con specialissimi Frico e Persut San denel di Bagatto e mostared di fics, accompagnati dalle Ribolla Gialla dei vignaioli del Friuli Venezia Giulia. Si prosegue con Toc in Braide a le maniere di Gianni Cosetti e olio evo affiorato Mancianti, abbinati ad un cocktail a sorpresa di Alex Kratena e Monica Berg, di P(our), e con Cueste di purcit marinade cu le sgnape Nonino Monovitigno® Merlot e verzis in padiele, abbinate ad un Oltre 2016 di Specogna.. Al termine del pranzo, la tradizionale rottura del torrone Canelin di Visone da parte del paròn Benito, dolcetti tipici di carnevale, marron glaces alla Grappa Nonino Vendemmia Riserva 18 mesi, praline Lindt alla Grappa Nonino Monovitigno Moscato® e crepes flambees all’Amaro Nonino Quintessentia®, preparate dai Maitres A.M.I.R.A. Friuli Venezia Giulia.

Al termine della pranzo, brindisi con le grandi riserve Nonino in purezza e on the rocks con il Fumoir Sigaro Toscano® e Noninopunch all’Amaro Nonino Quintessentia®®.

Moltissime le personalita’ presenti, tra i quali si notavano Fabio Capello, Rosita Missoni, il Prof. Attilio Maseri, Matteo Zoppas, Cesare Rimini, Antonella Boralevi, numerosi giornalisti televisivi e della carta stampata, autorita’ civili e militari e rappresentanti dell’industria e della finanza internazionale.

Il segreto di questo successo risiede sicuramente nella capacita’ di pensare in grande, ma anche nel coraggio di saper decidere di modificare continuamente la propria creatura, anche quando sembra essere gia’ baciata dal successo internazionale. Giannola Nonino questa manifestazione l’ha fatta nascere e crescere, e continua ancora a emozionarsi come nelle prime edizioni, garantendo l’eternita’ al Premio Nonino.

 

A cura del Ing Massimo Gelati

Mu dimsum; presenta “Bao” lo street food asiatico più originale a Milano

“Bao” lo street food asiatico più originale a Milano; conosciuti come dim sum fanno un gran parlare di se, soffici come lo zucchero filato hanno una concentrazione di gusto che esplode in bocca al primo morso, cosa sono esattamente? Dove mangiarlo a Milano?

Conosciuto anche come “baozi”, è un abituè gastronomico della regione cinese di Guangdong (Canton), ma certamente diffuso in tutta l’Asia, le farciture sono varie, dal maiale a quella di anatra, passando per il pollo, le verdure e le goderecce salse e spezie.

MU Bao – Char siu bao

 

Chef Kin Cheung, del ristorante Mu dimsum, (qui potete sicuramente assaggiare i Bao migliori a Milano), ha realizzato un menù bao da sei varietà, dai più classici a quelli più personalizzati, come Black Char Siu Bao, preparato con carbone vegetale che ne amplifica la già innata morbidezza.

Rigorosamente fatti a mano, cotti al vapore, o resi croccanti grazie al passaggio finale sulla griglia, dolci, salati, l’impasto è sempre farina, zucchero, lievito, ovviamente c’è la variante dello chef dove nasce l’innovazione. L’attenzione è alta, infatti per l’impasto viene utilizzata una farina di frumento fatta arrivare direttamente da Hong Kong, lavorata perché sia leggera e povera di glutine.

 

MU Bao – anatra curry 

Le news entry Bao

– Bao Bao 生煎包 – panino al vapore con ripieno di maiale bio e cipolla

– Char Siu Bao 叉燒包 – panino alla griglia con ripieno di maiale bio caramellato

– Black Char Siu Bao 黑金叉燒包 – panino nero al vapore con tocchi d’oro e ripieno di maiale bio

caramellato

– Bao alla crema 奶皇包 – panino al vapore con ripieno di crema all’uovo d’anatra

– Peking bao 鴨肉包 – con ripieno di anatra alla pechinese

– Veg bao 蔬菜包 – con ripieno di verdure

Il Concept

Mu Dim Sum è un ristorante dai dettagli eleganti, l’atmosfera è curata in uno spazio suddiviso da un ampio soppalco, materie prime di alta qualità, i dettagli hanno una grande capacità, la carta dei vini è abbastanza singolare, Francia, Austria, Slovenia vini della tradizione Georgiana, o come da etichetta dalla selezione in carta potete degustare un tè prelibato. Esiste anche una lista per ottimi drink creata da Franco Tucci Ponti. La filosofia di Mu dimsum si esprime tra la tradizione senza tempo e l’attuale contemporaneità che crea una nuova corrente di gusto.

 

 

Mu Dim Sum, via Caretto 3 (angolo via Fabio Filzi), Milano.

Tel. 338 358 265

Tinosana Il Desing Italiano Dell’Alta Ristorazione

Tinosana la storica falegnameria italiana per eccellenza nel campo della ristorazione torna a far parlare di se, nuova ristrutturazione per il noto hotel di St Moritz Badrutt’s Palace, ridando una nuova luce al “ Le Restaurant” e il  noto King’s Club.

 

Tante le firme che portano il nome di Tinosana, come non ricordare l’iconico ristorante Igniv dello chef tristellato Andreas Caminada nel Badrutt’s Palace Hotel, A Tinosana il compito di contribuire alla ristrutturazione de Le Restaurant, un salone da pranzo sfarzoso che sostiene un’atmosfera elegante e pacata per trascorrere una cena a lume di candela, e del King’s Club, famoso come il più antico nightclub della Svizzera.

Questi due nuovi progetti saranno protagonisti a mutare lo storico Badrutt’s Palace Hotel fresco di festeggiamenti per i suoi venerabili 120 anni di attività, un luogo quasi senza tempo che si adagia sovente tra i monti svizzeri, meta preferita di alcune delle celebrità più amate di sempre, ricordiamo; Marlene Dietrich, Audrey Hepburn, Greta Garbo, Rita Hayworth, Brigitte Bardot, Coco Chanel, Charlie Chaplin e Alfred Hitchcock.

 

Igniv, il ristorante dello chef Caminada, si presenta in tutta la sua regalità, legno grezzo, luci soffuse, lussuosi velluti e tessuti damascati. Un incontro tra colori e materiali che riporta la mente al XIX secolo. Il ristorante, che vanta una stella Michelin, infatti, si caratterizza per una raffinata informalità ed è stato realizzato con le intuizioni della designer di fama internazionale Patricia Urquiola, rappresentando plasticamente il senso stesso dell’Igniv, termine che in lingua romancia significa “nido”.

 

L’Ecrin – Hotel De Crillon_Parigi

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Quello di Tinosana è un lavoro pieno di possibilità, come quelle di trovarlo in ogni dove, a Malta è al The Terrace, location ristrutturata all’inizio del 2017 e inaugurata nell’aprile del 2018.

 

The Terrace – Westin Dragonara_Malta

Tinosana porta la sua abilità anche a Parigi troviamo l’Ecrin, la gemma nascosta dell’Hotel de Crillon 5*a Parigi, nel quale gli ospiti assaporano la cucina creativa dello chef stellato Christopher Hache, l’ambiente è moderno in sinergia con l’eleganza dei nostri giorni, il progetto è stato realizzato da Chahan Minassian, interior designer, antiquario e gallerista di Parigi.

Tinosana, è una storica falegnameria di Almenno San Bartolomeo, famosa a livello internazionale per la realizzazione di arredi per alberghi, navi da crociera e complessi comunitari di grande prestigio, nel mondo del food & beverage.

 

 

 

 

 

Io Bevo Così: Sesta Edizione

Lunedì 14 gennaio 2019 si è svolta la sesta edizione di “Io Bevo Così”, la rassegna come è oramai nota è dedicata alle eccellenze dei vini naturali, e delle caratteristiche del territorio.

Organizzato da Andrea Pace, e Andrea Sala, anche quest’anno a ospitare la kermesse è stato l’esclusivo Hotel Excelsior Gallia, più di 800 vini naturali, biologici e biodinamici provenienti da tutta Italia e da alcune regioni della Francia, Spagna e Grecia.

Io Bevo Così, ci da la possibilità di raccontare la scelta produttiva dei metodi naturali, che trattano pratiche antiche volte a rispettare totalmente la salute della vigna, dell’uva e del territorio. La rassegna è dedicata al solo pubblico di operatori, giornalisti, e settore Ho.Re.Ca.

 

Io bevo così ci insegna a conoscere ed apprezzare una categoria di vini non convenzionali, dove il risultato ci consegna un vino con profumi, colori e sapori ampiamente diversi, stuzzicando i nostri sensi ad apprezzare elementi di carattere più complessi.

Buono a sapersi

L’entrata in vigore della legislazione europea sul vino Biologico è stata varata nel (2012) è necessario sapere che i prodotti coltivati secondo le norme ‘bio’ vantano l’eliminazione di sostanze chimiche per il trattamento delle piante., quindi seguono precisi standard qualitativi.

Non è consentito l’uso di acido sorbico e la desolforazione

Viene stabilito un tetto per i solfiti pari a 30-50 mg/litro in meno rispetto al vino convenzionale.

La derivazione del prodotto da uve biologiche sarà controllata e certificata.

 

http://iobevocosi.it/

Guida InGruppo 2019

Milano 14 Gennaio 2019 si presenta la seconda edizione della guida InGruppo, nota per ricercare e mettere insieme i ristoranti lombardi degni di nota. Tre novità segnano il nuovo anno della guida: Il Ristorante Trussardi Alla Scala, Sadler a Milano, e Cucina Cereda a Ponte San Pietro (BG).

A presentare la guida Fabio Rolfi, Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia. InGruppo comprende naturalmente le province di Bergamo, Milano, Monza Brianza.

InGruppo è una guida “young” per diversi sensi, il principio della sua ideazione nasce anche per avvicinare i giovani alla filosofia gourmet dei ristoranti contemporanei, dando la possibilità di fare una esperienza di alta cucina a costi sostenuti. InGruppo individua e valuta il luogo gourmet dove il percorso diventa unicità, dato sempre da un prezzo garantito.

 

L’iniziativa InGruppo partirà il 15 Gennaio fino al 30 Aprile 2019 con la formula che prevede la possibilità di consumare menu completi (almeno un antipasto, un primo, un secondo, un dolce) comprensivi di vino, bevande e caffè, al prezzo prestabilito di 60€ a persona (ad esclusione dei ristoranti A’ Anteprima, Da Vittorio, Enrico Bartolini Mudec, Sadler per un menu di 120€ a persona) con prenotazione obbligatoria.

Buono a sapersi

La guida InGruppo fa porta voce dei ristoranti aderenti, caratteristiche, stile della cucina, ospitalità, soggettività degli chef, peculiarità della location, servizio di sala. Inoltre si sottolinea il piatto signature di ogni ristorante.

 

I PARTECIPANTI – 2019

22 i ristoranti INGRUPPO  che fanno parte alla; proposta varia e affascinante, A’Anteprima (Chiuduno – Bg), Al Vigneto (Grumello del Monte – Bg), Antica Osteria dei Camelì (Ambivere – Bg), Casual Ristorante (Bergamo), Colleoni & Dell’Angelo (Bergamo Alta), Collina (Almenno S. Bartolomeo – Bg), Da Vittorio (Brusaporto – Bg), Ristorante Enrico Bartolini al Mudec (Milano), Frosio (Almè), Il Saraceno (Cavernago – Bg), La Caprese (Mozzo – Bg), Lio Pellegrini (Bergamo), Loro (Trescore Balneario – Bg), Osteria della Brughiera (Villa d’Almè – Bg), Posta (S. Omobono Terme – Bg), Roof Garden Restaurant (Bergamo), Tenuta Casa Virginia (Petosino di Sorisole – Bg), Ezio Gritti (Bergamo), Pomiroeu (Seregno – MB), Trussardi alla Scala (Milano), Sadler (Milano) e Cucina Cereda (Ponte San Pietro, Bergamo).

 

 

La guida è in vendita presso tutti i ristoranti della guida InGruppo e all’aereoporto di Orio al Serio.

Le Nuove Musiche: Festival di musica antica e contemporanea

LE NVOVE MVSICHE è una collezione di musica per canto e basso continuo scritto da Giulio Caccini nel 1602 che ha segnato nel periodo un importante cambiamento di stile: dalla polifonia alla monodia. Questo stile veniva anche chiamato “recitar cantando” infatti si trattava di una raffinata tecnica esecutiva , consistente nell’applicare liberamente alla monodia figure ornamentali, accentuazioni espressive, varietà agogiche che seguivano il senso delle parole sorrette armonicamete da un elastico basso continuo.

Scarica il programma di sala

Questo trattato può essere considerato il primo e più importante di arte vocale e il primo documento di una raggiunta consapevolezza della peculiarità del fatto interpretativo. Il festival vorrà percorrere le tappe di questo cambiamento e, approfittando del gioco di parole, estendere la definizione di “Nvove Mvsiche” al cambiamento in genere dei vari stili musicali mettendo in contrapposizione quelli che vanno dal XVI al XVII secolo ai nuovi stili del XX e XXI secolo. I concerti
saranno quindi un susseguirsi ed una alternanza di stili vocali e strumentali passando dalla musica sacra alla profana.

La VILLA DELLA REGINA è uno splendido complesso architettonico di impianto seicentesco costruito sulla collina torinese su modello delle ville romane del primo rinascimento, voluto e finanziato dal principe cardinale Maurizio di Savoia, ricco e colto mecenate. Essa appartiene alla vasta categoria delle ville suburbane, luoghi dove i nobili cercavano una dimensione più privata della vita di corte: era infatti una consuetudine piuttosto diffusa quella di possedere una residenza più appartata rispetto ai palazzi cittadini, dove poter organizzare feste private, spettacoli e, spesso, incontri galanti, al riparo dagli occhi indiscreti della città.

Domenica 13 gennaio 2019 ore 11.00
Mario Rigoni Stern e Bepi de Marzi
I POLIFONICI DELLE ALPI
Gli amici dell’”arTEatro”, letture Per il concerto
ANIME NEI MONTI
La montagna e la guerra nei racconti e nei canti di due amici
Ingresso alla Villa della Regina € 5,00
ingresso libero fino ad esaurimento posti
A sostegno del Festival è gradita una offerta
Villa della Regina
Strada Comunale Santa Margherita, 79

Scarica il programma di sala

 

 

 

Claudio Pasqua 

Bedussi e le pizze gourmet

La caffetteria Bedussi è un locale davvero singolare, caffetteria/gelateria/pasticceria/bistrot/pizzeria, mette insieme un’offerta culinaria che gode di una altissima qualità degli ingredienti, e l’uso di una esperienza che il giovane chef Francesco Bedussi, classe 1987, propone alternando cucina tradizionale e pizza contemporanea.

 

Francesco Bedussi
Francesco Bedussi

Nel 2015 Bedussi viene insignita come la migliore caffetteria nella guida del Gambero rosso dei Bar d’Italia, (Tre Chicchi e Tre Tazzine, che rappresentano il massimo per qualità del caffè e per l’offerta. “Memorie, tradizioni, e nuove creatività”, rappresenta la filosofia di Bedussi.

Il locale apre nel Luglio 2011, come gelateria caffetteria, con ovviamente laboratorio annesso, in continua evoluzione è diventato un punto di riferimento per i buon gustai, da li l’ispirazione di confezionare una cucina alternativa, in 4 anni la famiglia Bedussi avvia l’apertura della cucina, creando una propria carta, due tipi di menu: uno a base di lievitati con 3 tipologie di impasti, ognuno con la sua godereccia farcitura, dalle più classiche alle più elaborate, il menù ristorante è molto essenziale, solo pochi piatti, da una gustosissima Caesar Salad con pollo cotto a bassa temperatura al Fritto di Pesce, al Tonno con fave e teriyaki, agli Hamburger Bedussi, non fatevi mancare i dessert come la Cheese-Bedussi King, le diverse possibilità di scelta tra i dessert e la pasticceria mignon che rasentano la perfezione.

La vera chicca

Tre impasti differenti, che fanno la differenza, e allora per prendere alla lettera quanto detto vi sveliamo i procedimenti: troviamo una levitazione con biga classica per un formato gourmet, uno rinfrescato con farina debole per un risultato profumato e croccante; uno “indiretto-fermentato” con un 65% di acqua, decisamente più morbido al palato e ancora più leggera, ed uno poolish a base integrale. Le lievitazioni arrivano ad un massimo di 24 ore circa con una bassissima percentuale di lievito, circa l’1%.

 

 

Buono a sapersi

A pranzo vi offrono una soluzione menu del giorno; pizza, insalata, caffè e acqua a 15€. Pizze da 13/18 €

  

Pizze assaggiate

La Margherita sbagliata, bianca dentro e rossa fuori con stracciatella di produzione locale, basilico e pomodori arrosto, la pizza “Mi hanno fatto a pezzi”, con tartare di Fassona, bacon, maionese della casa, pomodorini arrosto e cipolle, “La favola e lo sqacquerone”, mortadella di Bologna, acciughe del Cantabrico, la pizza “Ricordo di un panino”, hamburger, insalata, maionese, robiola affumicata.

Contatti

+39 030 393079

via Crocifissa di Rosa, 113

25123 – Brescia

bedussi.it

[email protected]

www.bedussi.it