Al via la “Festa della Matematica” 2018 all’8Gallery del Lingotto: eventi, gare, esperimenti

L’anno scorso sono stati 1500 gli studenti coinvolti, provenienti dalle scuole superiori del Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta, Emilia Romagna e Toscana. A vincere lo scorso anno è stato il liceo scientifico Galileo Ferraris di Torino, seguito dal Volta di Milano e dal Galileo Galilei di Alessandria. Le squadre vincitrici parteciperanno alla finale nazionale delle «Olimpiadi della Matematica» che quest’anno si svolgeranno in Romania.

Abbiamo intervistato il Professor Franco Pastrone, Ordinario della cattedra di Fisica Matematica – presso la Facoltà di Scienze MFN – Università di Torino e Presidente della Associazione Subalpina Mathesis.
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QUALI SONO LE NOVITÀ DI QUEST’ANNO?

Lo spropositato crescere dei numeri: 50 scuole provenienti da diverse regioni italiane e per la gara libera oltre 1500 iscritti. A causa dell’elevato numero di iscrizioni pervenute e delle misure di sicurezza da rispettare abbiamo dovuto addirittura  suddividere la gara del pubblico in due gare indipendenti.

LA MATEMATICA DUNQUE HA SEMPRE GRANDE SUCCESSO, SOPRATTUTTO TRA I GIOVANISSIMI…

Nonostante quello che dicono tanti.

A COSA SERVE LA MATEMATICA?

Serve a uno come me a mantenere una famiglia bisognosa – risponde il professore ridacchiando – Scherzi a parte, serve ovunque, dall’ingegnera alla medicina, all’informatica alle scienze economiche. E poi avere una mentalità matematica insegna a non accettare verità rivelate, ma a dimostrarle. Inoltre chi si laurea in matematica ha meno difficoltà di altri a trovare lavoro. Per esempio matematici e fisici sono spesso preferiti in certi ambienti di lavoro perché rispetto ad altri (gli informatici ad esempio) sono di mentalità più elastica. Basta osservare che al primo anno del corso universitario di matematica  le discipline sono così varie che contribuiscono a costruire una mentalità più aperta e pronta ad accettare i cambiamenti. 

Il professore non nasconde un certo entusiasmo nel definire questo evento come una grande prova di eccellenza nel panorama scientifico nazionale.

Tanto più – aggiunge – che questa manifestazione è una anticipazione di quello che avverrà tra maggio e  giugno allo stage che si svolgerà  a Bardonecchia (ex Villaggio Olimpico), dove ci saranno 1400 studenti delle scuole medie superiori, in una full immersion tra scuole di Torino e provincia in quattro turni.

E ci siamo dovuti fermare con le prenotazioni – spiega il professore – potessimo ospitarne di più lo faremmo: ci sono prenotazioni in coda che purtroppo dobbiamo rifiutare per ragioni di spazio.

Lo stage  metterà  a confronto studenti appassionati di numeri, formule ed equazioni ed è rivolto non solo a studenti ma anche a professori delle classi I , II , III , IV di scuola media superiore. Ideato e organizzato dall’Associazione Subalpina “Mathesis” (sezione Bettazzi) da tempo impegnata, alla guida del professor Franco Pastrone, nella divulgazione della matematica e nel conferire il Premio Peano in importanti eventi di divulgazione scientifica.

Da sinistra: Prof. Albrecht Beutelspacher e Prof. Franco PastroneDa sinistra: Prof. Albrecht Beutelspacher e Prof. Franco Pastrone

I ragazzi lavoreranno in gruppi di 6 studenti con gli insegnanti, come coordinatori sul materiale predisposto nei fascicoli preparati per ogni classe.  Ogni giorno si proporrano problemi e giochi matematici di una certa difficoltà in modo da sollecitare i ragazzi a presentare impostazioni e strategie risolutive particolari e originali in un clima di competizione. Per questa attività ci si avvale in particolare del contributo di alcuni studenti universitari 2018  precedentemente coinvolti nelle attività di allenamento finalizzate alle olimpiadi della matematica. Al termine dei lavori si propone una “caccia al tesoro” sulle tematiche affrontate, con il duplice scopo di verificare le attività svolte e di concludere in modo divertente, valorizzando anche con una premiazione di tutti coloro (singoli o gruppi) che si sono distinti nelle varie fasi dello stage.

Antonio Lo Campo
Antonio Lo Campo

Rivolgiamo anche una domanda al nostro collega responsabile dell’Ufficio Stampa dell’Associazione Mathesis, il giornalista e divulgatore scientifico Antonio Lo Campo, che ci ha inviato giorni fa il comunicato stampa dell’evento

Gli chiediamo quanto la matematica sia importante, ad esempio, nei viaggi spaziali. Antonio Lo Campo è infatti corrispondente per LA STAMPA negli incontri con gli eventi legati alle missioni spaziali ASI-ESA-NASA.

La matematica è alla base di molte materie scientifiche. È grazie ai calcoli matematici che si sono basati da sempre gli studi sull’astronomia. Ed è grazie ai calcoli matematici che è possibile definire in dettaglio le traiettorie in cui vengono inserite, e poi viaggiano, i satelliti e le sonde interplanetarie. Così come le traittorie dei razzi vettori, e tutto ciò che viene inserito, in termini di calcoli matematici, nei software dei cervelli elettronici, che guidano i razzi dalla partenza da terra fino allo spazio.

Un esempio lo ha fornito negli anni settanta un grande matematico italiano, il professor Giuseppe Colombo, dell’Università di Padova. È considerato come uno dei maggiori esperti di traiettorie interplanetarie. Fu lui, come consulente NASA, a indicare e illustrare al team della missione Mariner 10, destinata a Venere, che grazie ad alcuni calcoli matematici era possibile indirizzare la sonda verso Mercurio, un pianeta mai visitato da vicino. I suoi calcoli ed equazioni portarono così ai numerosi passaggi di Mariner 10 attorno a Mercurio. E da allora, la NASA lo ha inserito nella Hall of Fame tra i maggiori esperti di missioni interplanetarie del mondo. La missione europea dell’ESA destinata a Mercurio, che partirà il prossimo ottobre, è stata battezzata Bepi Colombo. E lui , per l’appunto, era un matematico.

Maggiori informazioni sulla Festa della Matematica si trovano nel nostro articolopubblicato il 19 febbraio scorso,  e naturalmente  sul sito ufficiale della Festa della Matematica  www.festadellamatematica.it , e sulla pagina facebook dell’evento.
Il comitato organizzatore de “La Festa della Matematica” è guidato dal Presidente dell’Associazione Subalpina Mathesis, professor Franco Pastrone, è formato dai professori Andrea Audrito, Tommaso Marino, Lorenzo Orio, Pier Luigi Pezzini e Giorgio Pidello.

 

Torna la Notte dei Ricercatori: la scienza scende nelle piazze il 29 settembre

La Notte Europea dei Ricercatori si svolge ogni anno l’ultimo venerdì di settembre contemporaneamente in oltre 200 città europee. L’appuntamento con la dodicesima edizione è il 29 settembre 2017.

La Notte dei Ricercatori è un’iniziativa promossa e co-finanziata dalla Commissione Europea, all’interno del Programma Quadro europeo per la Ricerca e l’Innovazione HORIZON 2020.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico al mondo della ricerca e in particolare alla figura del ricercatore, dimostrando che “il ricercatore è una persona normale che fa cose eccezionali”, contribuendo ad accrescere nei cittadini la consapevolezza dell’importanza che oggi riveste la ricerca scientifica per lo sviluppo culturale, sociale ed economico della società.

Le undici edizioni passate confermano il successo europeo di questo evento. L’Italia ha sempre risposto con molto entusiasmo alla proposta della Commissione Europea e sono moltissime le città che dal 2006 a oggi hanno organizzato la Notte dei Ricercatori.

Il Piemonte è tra le poche regioni che vanta la partecipazione a tutte e undici le edizioni e anche quest’anno ha superato la selezione europea insieme alla Valle d’Aosta con il progetto biennale CLoSER – Cementing Links between Science&society toward Engagement and Responsibility.


LA NOTTE DEI RICERCATORI IN REGIONE PIEMONTE 

Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Torino, Verbania e Aosta sono pronte a ospitare migliaia di ricercatori e cittadini di tutte le età per incoraggiarli a progettare insieme un futuro sostenibile: CLoSER abbraccia in toto i valori promossi dalla Responsible Research and Innovation (RRI) – la più potente “questione” trasversale in Horizon 2020.

La RRI è un nuovo paradigma che collega scienza e società offrendo l’opportunità di coltivare un interesse comune tra i ricercatori e una varietà di attori sociali tutti impegnati in un dialogo sull’impatto della scienza nella società contemporanea per progettare insieme un futuro sostenibile, eticamente accettabile e socialmente desiderabile.

 Per questa ragione la Notte dei Ricercatori in Piemonte e Valle d’Aosta coinvolge università, centri di ricerca e imprese che intendono rafforzare il rapporto tra il territorio e il mondo della ricerca e dell’innovazione.

CLoSER è organizzato da Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, Associazione CentroScienza Onlus e Creativa-impresa di comunicazione. Il progetto è coordinato da Agorà Scienza e si svolge nell’ambito del Sistema Scienza Piemonte.

Il sito web degli eventi che si svolgeranno in Piemonte e Valle d’Aosta:  nottedeiricercatori.piemontevalledaosta.it

 

 

 

Long-Term Investors@UniTO

Domani mercoledì 12 luglio 2017, alle 12.00, presso il Salone del Rettorato (Via G. Verdi 8 Torino), il Rettoredell’Università di Torino, Gianmaria Ajani presenterà alla stampa il think tank Long-Term Investors@UniTO(LTI@UniTO), la nuova iniziativa dedicata agli investimenti di medio e lungo termine, realizzata da Unito in collaborazione con alcuni dei maggiori market player del settore.

Interverranno, tra gli altri, i rappresentanti dei fondatori/sponsor:

  • Banca Reale
  • Collegio Carlo Alberto
  • Compagnia di San Paolo
  • Equiter
  • Ersel
  • Fondaco
  • Intesa San Paolo 

Il finanziamento degli investimenti di lungo termine e – di conseguenza – della crescita economica è un obiettivo fondamentale di politica economica ed è al centro dell’agenda di G20, G7; OCSE. La disponibilità futura di tali finanziamenti, anche a causa dell’indebitamento degli stati sovrani, è in dubbio. Soltanto gli Investitori Istituzionali – che investono con un orizzonte di lungo periodo – possono colmare il gap tra tali esigenze di finanziamento e la scarsità di fondi ad esse dedicati,, garantendo al tempo stesso stabilità al sistema finanziario. In questo contesto socio-economico l’Università di Torino, insieme a partner privati, tra cui Collegio Carlo Alberto,  Compagnia di San Paolo,  Equiter, Ersel SpA, Fondaco, Intesa Sanpaolo, Reale Group, ha istituito a Torino il think tank Long-Term Investors@UniTO (LTI@UniTO), che permetterà di affrontare e sviluppare le tematiche legate all’investimento di lungo periodo, attraverso:
–  ricerca,  uso sofisticato di dati, divulgazione e formazione
–  i migliori esperti internazionali nel campo economico-finanziario,  individuati con bandi competitivi

 

Alle ore 16.00 nell’Aula Magna del Rettorato si terrà la presentazione ufficiale di LTI@UniTO con il seguente programma: 

 

16.00 Saluti

Gianmaria Ajani, Rettore Università degli Studi di Torino

Francesco Profumo, Presidente Compagnia di San Paolo

 

16.15 Il think tank Long-Term Investors@UniTO (LTI@UniTO)

Gianmaria Ajani, Rettore Università degli Studi di Torino

 

16.45 Long Term Investors: Opportunità e Sfide

Domenico Siniscalco, Vice Chairman e Country Head Italy, Morgan Stanley

Dario Focarelli , Direttore Generale Research e Regulation, ANIA

Moderatore: Marco Zatterin, La Stampa

 

17.30 Presentazione Partner: tba, Equiter; Guido Giubergia, Ersel Spa; Davide Tinelli, Fondaco; Nicola Fioravanti, Intesa Sanpaolo Vita; Davide Raimondo, Banca Reale

Moderatore: Marco Zatterin, La Stampa

 

18.15 – 18.30 Q&A 

Un Atlante del Cibo per Torino con Università, Politecnico e Scienze Gastronomiche

Oggi, lunedì 29 maggio, alle ore 11.00 nell’Aula 29 maggio, alle ore 11.00 nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale (Via Verdi 8, Torino) è stato presentato l’Atlante del Cibo di Torino Metropolitana, il progetto interateneo, promosso da Università, PolitecnicAtlante del cibo torinoo e Scienze Gastronomiche in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino, che rappresenta una ricerca transdisciplinare ad oggi unica nel suo genere poiché raccoglie un repertorio di rappresentazioni, info-grafiche, video, testi, ricerche, articoli, a disposizione del cittadino e funzionali ad un’analisi e rappresentazione del “sistema cibo” di Torino e Provincia.

L’obiettivo, è produrre nuova conoscenza sul sistema alimentare metropolitano, aggregando e sistematizzando le informazioni già esistenti e proponendo una visione di crescita che avvalori le potenzialità del territorio.

A tal fine è necessario individuare e definire gli attori, le risorse, i flussi di materia, energia e conoscenza, gli spazi e le relazioni che costituiscono il sistema stesso e di cui si ha, attualmente, poca consapevolezza. Come sottolinea il coordinatore del progetto prof. Egidio Dansero dell’Università degli Studi di Torino: rifacendosi a una delle eredità di Luigi Einaudi, è necessario “conoscere per deliberare” e dunque su può partire dal cibo per rileggere una molteplicità di politiche, azioni, progettualità, grandi e piccole, istituzionali e non che agiscono nel torinese e possono concorrere nel definire l’orizzonte delle politiche locali.

Dunque la ricerca, dal respiro pluriennale e che aspira a diventare un modello replicabile in altri contesti, vuole rispondere al bisogno conoscitivo (che emerge non solo a livello locale, ma anche internazionale) e di messa in rete di attori, sotteso alla volontà di supportare la progettazione di politiche alimentari della città metropolitana e di migliorarne la gestione ordinaria del sistema produttivo e distributivo.

L’Atlante, è uno strumento di narrazione, di analisi, di monitoraggio, attraverso processi di mappatura e funzioni che consentono la connessione d’informazioni esistenti, con la possibilità di effettuare approfondimenti tematici, geografici e culturali, per riflettere sul sistema territoriale del cibo. Ambisce ad accrescere la consapevolezza tra la cittadinanza e i decision-makers, creando nuove occasioni di dialogo, confronto e condivisione degli obiettivi per un benessere diffuso.

Durante la mattinata di lavori è stato presentato il Primo Rapporto sullo stato del sistema del cibo di Torino prima edizione di uno strumento che diventerà un vero e proprio osservatorio per le dinamiche territoriali legate al cibo a Torino, con rapporti periodici e approfondimenti tematici.

La prima edizione del Rapporto contiene riflessioni su diversi temi raccolti in 37 schede specifiche (corredate da cartografia e infografiche), dalle produzioni agricole all’allevamento, dalle mense scolastiche ai prodotti tipici ed eccellenze enogastronomiche, finalizzate a descrivere e interpretare gli elementi più rilevanti dello stato attuale del sistema del cibo di Torino a scala variabile, da quella di quartiere a quella regionale.

La banca dati conoscitiva che costituisce l’Atlante ci restituisce un quadro ricco d’informazioni sui flussi e le dinamiche del sistema alimentare locale, una visione di sistema rispetto all’analisi delle singole componenti che ci può portare a progettare relazioni di valore che narrano di una qualità di sistema, osserva il prof. Franco Fassio dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e Consigliere Nazionale di Slow Food Italia.

Una sezione del sito offre inoltre la possibilità di accedere ad un processo di mappatura partecipata che utilizza il social network civico “First Life” sviluppato dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino.

L’Atlante del Cibo dunque può essere utile a chi interviene nella regolamentazione e valorizzazione del sistema alimentare territoriale, a chi indaga la sua sostenibilità, a chi opera nelle diverse fasi che vanno dalla produzione alla gestione dei rifiuti e dello spreco, a chi semplicemente è curioso di conoscere meglio il sistema del cibo torinese.

Mette a disposizione una prima serie d’informazioni, verificate, trasparenti e aggiornate, che possono aiutare a progettare nuovi prodotti e servizi, e più in generale, ad attivare sul territorio un processo d’innovazione culturale: un terreno nel quale possono crescere nuove idee, modelli di business, orientati ad una sostenibilità di sistema, evidenzia il prof. Paolo Tamborrini, di Design Politecnico di Torino.

Sull’area metropolitana di Torino (considerando una popolazione di circa 1,5 milioni di abitanti, relativa all’area metropolitana ristretta) vengono consumati quotidianamente circa 1.600 tonnellate di cibo all’anno, delle quali 600 di prodotti ortofrutticoli, 400 di cereali e derivati, 300 di prodotti lattieri caseari, 200 di carne e 65 di pesce. Nonostante una richiesta crescente di prodotti biologici, specie in riferimento alla domanda costituita dalla ristorazione scolastica con i suoi 8 milioni di pasti annuali, la percentuale di superficie agricola dedicata al biologico attualmente è pari a 1.839,31 ha, corrispondenti allo 0,88 % della superficie agricola utilizzata (SAU) complessiva. La distribuzione del biologico è decisamente eterogenea: nella coltivazione di riso il modello produttivo del biologico riguarda il 23,6% della SAU, in altre produzioni, quali ad esempio quella cerealicola è limitato ad uno 0,5%. E’ comunque interessante notare come l’attuale superficie in conversione, 1591 ha, sia quasi pari al totale della superficie coltivata con metodi biologici già esistente.

Altro dato particolarmente rilevante riguarda il ruolo dell’agricoltura periurbana e di quella dei territori immediatamente circostanti all’area metropolitana nei canali di vendita alternativi alla grande distribuzione organizzata fondati sulla vendita diretta (mercati dei contadini, gas, etc.).

Le aziende dell’area metropolitana che vendono direttamente i propri prodotti sono infatti il 36 % del totale, percentuale decisamente più alta del dato regionale (12 %) e che raggiunge il 58 % se si considerano solo le aziende situate nel comune di Torino (dati Censimento dell’Agricoltura 2010).

Dal punto di vista della distribuzione, il sistema del cibo di Torino è caratterizzata dalla compresenza di canali tipici del sistema convenzionale industrializzato (Gdo, mercati all’ingrosso) e di un numero di mercati alimentari (ben 42 circa, ogni giorno), caratterizzati anche dalla vendita diretta da parte dei produttori, senza pari in Italia, in rapporto alla popolazione.

A Torino ogni giorno vengono organizzati oltre 40 mercati comunali, nella maggior parte dei quali sono presenti banchi di produttori agricoli (oltre 300 ogni giorno), provenienti in gran parte da territori compresi in un raggio di 50-70 km dalla città, che vendono direttamente i propri prodotti

Nel solo comune di Torino, sono inoltre presenti circa 70 Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) e 15 farmers’ market, oltre a una decina di botteghe specializzate nella vendita di prodotti di filiera corta.

All’altro capo del sistema urbano del cibo si collocano gli scarti: si può stimare che ciascun torinese produca circa 110 kg/anno di rifiuti organici, (dei quali entra nel circuito della raccolta differenziata il 50%) derivanti dal consumo alimentare, ai quali bisogna aggiungere i rifiuti da imballaggio (dati Provincia di Torino, 2012).

A Torino e in Piemonte il tema del cibo riveste storicamente un ruolo di primo piano: il settore dell’enogastronomia e della ristorazione di eccellenza rappresenta, infatti, un asset maturo della città, soprattutto in termini di valorizzazione del territorio e sviluppo turistico. Basti pensare alla rete di produzioni di qualità (vino, cioccolato, prodotti da forno), alla presenza di grandi mercati (fra tutti Porta Palazzo) e alle relative competenze e saperi che costituiscono un capitale materiale e immateriale di grande rilievo.

Il processo di auto-riconoscimento di queste dotazioni, può contribuire alla definizione delle specificità del sistema alimentare di Torino Metropolitana, allo sviluppo delle sue componenti urbane e rurali, all’individuazione di percorsi ad hoc di valorizzazione, ad attivare processi di visibilità anche internazionale se pensiamo ad eventi gastronomici e allo stesso tempo culturali come Terra Madre Salone del Gusto.

Il cibo è infatti una delle risorse strategiche sulle quali si sta ridefinendo il ruolo della Torino post-industriale, tanto verso l’interno quanto nelle reti urbane internazionali, sia da un punto di vista materiale (attività economiche, trasformazioni urbane, flussi, etc.), sia sotto l’aspetto simbolico e di costruzione di una nuova immagine della città.

 

MATH 2017: uno stage di matematica per le scuole a Bardonecchia

Una vera full immersion tra scuole di Torino e provincia che si terrà a Bardonecchia (ex Villaggio Olimpico) in provincia di Torino, in quattro turni, il primo dei quali tra il 22 e 24 maggio, che metterà a confronto studenti appassionati di numeri, formule ed equazioni a Bardonecchia. Saranno 1.685 gli studenti che parteciperanno e che si metteranno a confronto nello stage 2017 che si terrà in alta Val di Susa. Si supera quindi il record di presenze delle edizioni precedenti.
Lo stage di Bardonecchia conferma il successo delle edizioni precedenti, anche sulla scia del successo ottenuto negli ultimi 17 anni con la “Festa della Matematica”, che si tiene ogni anno ad inizio marzo al Lingotto di Torino; lo stage è ideato e organizzato dall’Associazione Subalpina “Mathesis” (sezione Bettazzi) da tempo impegnata, alla guida del professor Franco Pastrone, nella divulgazione della matematica e nel conferire il Premio Peano in importanti eventi di divulgazione scientifica.
L’iniziativa, realizzata con il supporto della Compagnia di San Paolo, coinvolge anche quest’anno le scuole di Torino e provincia e del Piemonte, e di altre città italiane, operando con gli studenti più interessati e motivati nello studio della matematica. Obiettivo principale è di far vivere ai ragazzi momenti di approfondimento su temi di matematica al di fuori di schemi scolastici sia per i contenuti che per le modalità di lavoro, cercando di sviluppare la creatività e lo scambio di esperienze tra le verie scuole, favorendo altresì i contatti fra scuola ed università.
“Gli studenti vengono coinvolti in altre attività di vario tipo” – spiega il professor Franco Pastrone – “oltre alle gare di matematica, exibit o mostre progettati dalle scuole e presentati dagli studenti al grande pubblico, rendendo così gli studenti protagonisti di un’operazione di diffusione della matematica a più largo raggio in grado tra l’altro di offrire all’intero progetto maggiore visibilità”.
Per MATH 2017 è prevista la presenza di più di 1.700 partecipanti tra studenti, docenti e corsisti, più alcuni relatori che terranno conferenze divulgative su tematiche scientifiche correlate alla matematica, che paraltro sta alla base della maggior parte delle discipline scientifiche. Alcuni docenti provengono da altre nazioni: due insegnanti e un preside da Vught, in Olanda, e due docenti da Kongsberg, in Norvegia. E’ inoltre interessata allo stage uno scuola di Granada, per comprendere come si svolge lo stage per poterne realizzare una versione in lingua inglese per il prossimo anno.

“L’obiettivo fondamentale, come sempre, è quello di far vivere ai ragazzi un’esperienza di approfondimento su temi di matematica” – spiega il professor Pier Luigi Pezzini, dell’Associazione Subalpina Mathesis tra i docenti organizzatori degli stage – “Tutto questo al di fuori di schemi scolastici sia per i contenuti che per le modalità di lavoro, cercando di sviluppare la creatività e lo scambio di esperienze tra scuole differenti di Torino e Provincia favorendo altresì i contatti fra scuola ed università”. 

I ragazzi lavorano in gruppi di 6 studenti con gli insegnanti, come coordinatori sul materiale predisposto nei fascicoli preparati per ogni classe. Dopo una breve presentazione dell’argomento i ragazzi entrano nel vivo e costruiscono da soli il loro sapere utilizzando “mani e testa”. Durante tutto lo stage si favorisce un approccio ai concetti attraverso la costruzione e manipolazione di materiale concreto. Sollecitati dalle richieste del fascicolo gli studenti formulano congetture che confrontate all’interno del gruppo e riviste in un momento comune a fine giornata con la presenza dei docenti, conducono ad una comprensione e approfondimento delle tematiche proposte.
Ogni giorno si propongono inoltre problemi e giochi matematici di una certa difficoltà in modo da sollecitare i ragazzi a presentare impostazioni e strategie risolutive particolari e originali in un clima di giocosa competizione. Per questa attività ci si avvale in particolare del contributo di alcuni studenti universitari già precedentemente coinvolti nelle attività di allenamento finalizzate alle olimpiadi della matematica.

Al termine dei lavori si propone una “Caccia al tesoro” sulle tematiche affrontate, con il duplice scopo di verificare le attività svolte e di concludere in modo divertente, valorizzando anche con una premiazione di tutti coloro (singoli o gruppi) che si sono particolarmente distinti nelle varie fasi dello Stage.

“Nell’edizione 2016” – aggiunge Pezzini – “i risultati sono stati lusinghieri in termini di impegno, interesse, partecipazione sia per quanto riguarda gli allievi che per quanto riguarda i docenti. In alcune situazioni, come ad esempio nella gara dei problemi, per alcuni quesiti, gli allievi hanno saputo far meglio dei docenti. Caratteristica di molti docenti è di lavorare in classe fiduciosi di collaborare a costruire un futuro migliore. Allo stage i docenti possono subito verificare che molti ragazzi e ragazze delle nuove generazioni hanno un tocco in più rispetto alle precedenti”. 

Lo Stage di Matematica è rivolto a studenti e professori delle classi I , II , III , IV di scuola media superiore, e si svolgerà in quattro turni a Bardonecchia (Torino) presso il Villaggio Olimpico (Via della Vittoria 46) nei giorni dal 22 al 24 maggio (primo turno), dal 25 al 27 maggio (secondo turno), dal 29 al 31 maggio (terzo turno) e dal 5 al 7 giugno.

Ulteriori info all’email [email protected]
Tel: 339.6259952

Porte aperte alla SSST – Unito

Studenti e insegnanti delle scuole superiori sono invitati al Porte Aperte della Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi in programma mercoledì 8 marzo alle 15:00 presso la Sala Principi D’Acaja, Palazzo del Rettorato dell’Università di Torino, in Via Verdi 8.
Un’occasione per scoprire la Scuola di eccellenza che affianca e integra tutti i corsi di studio dell’Università di Torino con una formazione multidisciplinare.

La Scuola punta a creare una comunità tra i suoi studenti – a oggi 134 in tutto, 79 i laureati – riconoscendo e premiando il merito. Per questo chi rispetta i criteri di frequenza e profitto richiesti viene ospitato gratuitamente nelle residenze convenzionate, oltre a fruire del rimborso delle tasse universitarie e di un contributo annuale per lo studio (proporzionato alla dichiarazione ISEE).

Insieme al Vice Presidente Alessandro Zennaro saranno presenti gli studenti della Scuola, per soddisfare curiosità e richieste sulla loro esperienza alla SSST.

Info: www.ssst.unito.it

Come arrivare alla laurea? Incontro a Torino con gli esperti

 

L’‘Associazione senza fini di lucro ECO (Epistemologia – Comunicazione – Orientamento) organizza un incontro gratuito dedicato alle difficoltà che si incontrano durante l’università e il proprio percorso di studi e a come superarle con psicologi, logopedisti e esperti dell’apprendimento a disposizione degli studenti, dei laureandi e delle loro famiglie.
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Associazione ecoOgni giorno ci poniamo dei traguardi da raggiungere. Per uno studente universitario il traguardo più ambito è la Laurea. 
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Spesso però i maggiori ostacoli al raggiungimento degli obiettivi provengono proprio dai limiti che noi stessi ci poniamo, e si possono sviluppare vissuti di ansia, insoddisfazione, inadeguatezza, sconforto. Per raggiungere i risultati desiderati e superare gli esami è indispensabile eliminare tutto ciò che mentalmente ci impedisce di avere chiarezza sugli obiettivi.
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Il programma dell’incontro:
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Confronto aperto sulle cause che possono rallentare il percorso universitario fino a favorirne l’abbandono:
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– Difficoltà “estrinseche” (inserimento, essere fuorisede, essere studente-lavoratore, ecc)
– Difficoltà “personali” (vissuti di ansia, insoddisfazione, sconforto, ecc)
– Difficoltà “specifiche sulla materia” (comprensione della materia, reperire il materiale, affrontare l’esame)
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Nella seconda parte dell’incontro si parlerà di quali strumenti posso essere di aiuto per eliminare tutto ciò che ci impedisce di avere chiarezza sugli obiettivi.

Rispetto alle difficoltà estrinseche:

  • La “vision”: definire gli obiettivi ed elaborare un piano d’azione che ci permetta di raggiungerli
  • L’immagine di sè: autostima e credenze limitanti al raggiungimento degli obiettivi
  • Motivazione: dal paradigma del “devo” a quello del “voglio”. La cultura dell’impegno
  • Gestire le emozioni lavorando sulle nostre conversazioni interne
  • Comunicare con efficacia con sé e con gli altri

Rispetto alle difficoltà personali:

  • Conoscere meglio se stessi da un punto di vista emotivo, cognitivo e comportamentale
  • Riconoscimento dei propri modelli operativi interni disfunzionali
  • Acquisizione di nuovi modelli operativi efficaci
  • oggi per un domani soddisfacente

Rispetto alle difficoltà “specifiche sulla materia”:

  • studiare la materia
  • Conoscere le modalità dell’esame
  • Programmare in modo strutturato l’esame

I relatori della serata saranno il dott. Trombotto (psicoterapeuta), la dr.ssa Materazzini (psicoterapeuta e coach) e il professor Caputo (docente).

Maggiori informazioni sul sito dell’Associazione ECO

IL CALENDARIO EVENTI DEL CAFFÉ BASAGLIA

 

Risultati di ricerca Professioni e competenze nell’era digitale: sfide ed opportunità

La Biblioteca Bobbio-sezione Merlini e il Centro di Documentazione Europea dell’Istituto Universitario di Studi Europei organizzano la conferenza Professioni e competenze nell’era digitale: sfide ed opportunità, che si terrà il 2 dicembre 2016 dalle14,30 alle 17,30 presso l’Aula A1 VILFREDO PARETO del Campus Luigi Einaudi.
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Interverranno:

Gianmaria Ajani, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Torino; Mario Comba, Presidente dell’Istituto Universitario di Studi Europei; Enrico Pasini, Delegato del Rettore per lo sviluppo ed il coordinamento del Sistema bibliotecario, museale ed archivistico di Ateneo; Lucilla SIOLI, Capo Unità “Economia e competenze digitali”, DG CONNECT, Commissione europea; Eleonora Pantò, CSP – Innovazione nelle ICT; Alessandro COGO, Università degli Studi di Torino; Matilde Fontanin, Università di Trieste, Osservatorio formazione dell’AIB (Associazione Italiana Biblioteche), Federico Morando, Synapta, Spin-off del Centro Nexa per Internet & Società del Politecnico di Torino
Modera: Maria Cassella, Università degli Studi di Torino, Biblioteca “Norberto BOBBIO”

Diventare imprenditori: corso gratuito

Domani, martedì 15 novembre 2016, dalle ore 16 alle 19 nell’Aula Darwin del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la salute (Via Nizza, 52 – Torino) si terrà la prima lezione del corso gratuito sull’imprenditorialità organizzato dalla Direzione Ricerca e Relazioni internazionali, nell’ambito della Terza missione e voluto dall’Ateneo per fornire a studenti, laureati e dottorandi dell’Università degli Studi di Torino gli strumenti utili a far crescere le attitudini imprenditoriali della comunità universitaria.

La diffusione dello spirito imprenditoriale, fin dal primo anno di studi, costituisce una delle priorità per l’Università, per mantenere e rinforzare il tessuto imprenditoriale che ha forti radici nel nostro territorio e rafforzare un investimento formativo che contribuisce a definire le prospettive occupazionali e di sviluppo economico negli anni futuri.

Per far fronte a questa importante sfida i docenti di diversi Dipartimenti oltre ai propri carichi didattici e istituzionali, metteranno a disposizione degli studenti le proprie competenze per affrontare l’intero iter per la costruzione di un’impresa, dalla  pianificazione-organizzazione del business model e del business plan ai temi giuridici dalle competenze gestionali alle modalità di finanziamento di una start up. Sono previste inoltre testimonianze di imprenditori attivi sul territorio.

Il corso, strutturato in 8 incontri, è gratuito con frequenza obbligatoria ed è suddiviso in una parte generale, più ampia, e in una parte specifica, dedicata alle

dinamiche industriali, professionali, commerciali dei settori economici affini alle Aree scientifiche che caratterizzano il Polo didattico-scientifico di riferimento.

Per favorire la partecipazione a più studenti possibili dei diversi Dipartimenti, nell’arco del 2107 saranno realizzate più edizioni del corso. Ogni edizione si svolgerà presso

un dei Polo didattico-scientifico dell’Ateneo, dedicando l’ultima lezione all’approfondimento delle dinamiche imprenditoriali dei settori produttivi affini al Polo medesimo.

Le lezioni si svolgeranno tutti i martedì fino al 17 gennaio dalle ore 16- 19, presso l’Aula Darwin del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la salute (Via Nizza 52 – Torino).

Info e progamma: http://www.unito.it/universita-e-lavoro/opportunita-ed-esperienze-di-lavoro/studenti-e-laureati/formazione-imprenditorialita

 

Le imprese chiamate a collaborare con l’Università

Le Piccole e Medie Imprese hanno a disposizione una nuova possibilità di partecipare direttamente alla alta formazione universitaria grazie alla collaborazione che API Torino ha avviato con il Dipartimento di Management dell’Università di Torino. Si tratta anche di un modo per usufruire delle migliori competenze formate dalla nostra Università.

L’iniziativa consiste in un Master universitario – Master in Business and Management (Master BAM) – progettato appositamente per permettere agli studenti del Dipartimento di Management di indirizzare il proprio percorso universitario verso la realtà delle Piccole e Medie Imprese.
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Il Master, infatti, è teso a formare giovani da destinare a ruoli manageriali e imprenditoriali, in particolare nelle PMI, e a supporto della direzione nelle altre imprese.
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Grazie alla collaborazione di API Torino, le imprese associate – interessate a ospitare gli studenti del Master per un tirocinio di 6 mesi – verranno coinvolte già nelle fasi preliminari di selezione degli studenti per l’inserimento in azienda.
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Per un primo approfondimento sono a disposizione l’articolo pubblicato sul sito dell’Associazione API Impresa dello scorso luglio oltre che il sito dedicato al Master www.masterbam.it
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Inoltre, le imprese interessate a ospitare per il periodo di stage (6 mesi) gli studenti del Master possono richiedere maggiori informazioni a Maria Luisa Cavallo (SAA – School of Management
email: [email protected]; tel. 011 6399211), oppure all’Ufficio Studi di API Torino ([email protected]; 011 4513337).
Il termine ultimo indicato dall’Università per aderire all’iniziativa è venerdì 30 settembre.
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