#bastamortinstrada: Bike Pride Torino dopo le due morti di ciclisti si lancia contro l’immobilismo del Comune per difendere il diritto alla sicurezza e alla libertà in bicicletta

L’associazione Bike Pride Fiab Torino scende in campo dopo le due morti di ciclisti in 24 ore e una terza a Cameri. La misura è colma: #bastamortinstrada è l’hashtag per difendere il diritto a vivere lo spazio Leggi tutto “#bastamortinstrada: Bike Pride Torino dopo le due morti di ciclisti si lancia contro l’immobilismo del Comune per difendere il diritto alla sicurezza e alla libertà in bicicletta”

I rischi di un ciclista e dei pedoni in Via Garibaldi a Torino

Per avallare la proposta di costringere il Comune di Torino a realizzare una porzione dedicata ai ciclisti in via Garibaldi a Torino, ma anche perchè si prendano decisioni simili nelle maggiori aree pedonali dei comuni piemontesi e italiani ecco un video dello slalom coraggioso di un ciclista in via Garibaldi da Piazza Statuto a Piazza Castello

Vogliamo più sanzioni per chi non rispetta le stazioni ToBike

Allora, ecco, tobike_stazioneio adesso dico: ma cosa dobbiamo fare? Ne hanno già parlato e scritto in tanti. Il problema è sempre lo stesso: gli automobilisti non rispettano i ciclisti e i loro spazi. Ma ora parliamo in particolare delle stazioni ToBike, dove i ciclisti vorrebbero prelevare mezzi e parcheggiarli con facilità. Non che ogni volta bisogna dribblare le auto parcheggiate davanti, di fianco e, se potessero, sopra alle colonnine. E se gli automobilisti non hanno senso civico, allora bisogna insegnarglielo a suon di sanzioni. I Vigili non hanno il tempo di controllare tutte le stazioni ToBike? Allora diamo al personale ToBike la possibilità di sanzionare essi stessi le auto in sosta sulle stazioni. Oppure facciamo che qualsiasi cittadino può fotografare l’auto in sosta vietata e trasmettere l’immagine ai Vigili che automaticamente sanzionano la targa immortalata dallo scatto. Queste idee non vannno bene, non vi piacciono? Allora trovatene una voi, amministratori nostri. Ma una che funzioni.

 

Vita dura per i ladri di biciclette

E finalmente! Lo dice una a cui di bici ne hanno rubate 5, nel giro di 5 anni. Una buona media. E dire che di lucchettoni non ho mai fatto economia. Di denunce invece, nemmeno una. E figuriamoci se me la cercano e soprattutto se me la ritrovano, mi dicevo io.

E oggi invece no, si cambia pare. La Polizia municipale si è accorta che 12 denunce di furto di bicicletta in tutto il 2012 sono un po’ pochine. Le associazioni di categoria ritengono che 100 e qualcosa sia una stima più realistica. E sembra che ultimamente i furti siano pure aumentati. Così, la Polizia municipale ha creato la Task Force, quella apposita, quella si occuperà proprio proprio delle biciclette, creando una rete con il territorio e con le associazioni degli amanti delle due ruote. Inoltre, con le informazioni che ha raccolto e che raccoglierà, sorveglierà le zone in cui probabilmente vanno a finire le bici rubate per essere poi rivendute, tipo il Balon (che è da un po’ che io avevo il sospetto che alcune andassero a finire proprio lì).

Comunque, una bella iniziativa e un bel segnale. E vediamo se le cose andranno meglio. Speriamo nè.

Alberghi amici della bicicletta

Parte la procedura FIAB per attestare le strutture ricettive “amiche dei ciclisti” in Italia. Si tratta di un passo in avanti rispetto al portale specializzato www.albergabici.it, promosso e gestito dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta, che ora rappresenta un importante riferimento per i cicloturisti italiani e provenienti dall’estero. Le strutture attualmente registrate su Albergabici sono 1.800, quelle piemontesi sono 130, delle quali 57 nella provincia di Torino, 22 in quella di Cuneo e 14 in quella di Asti – per citare le province che ne ospitano di più.

Ma ecco la novità. Dal 2012, le strutture che posseggono tutti i requisiti minimi per richiederlo, potranno ottenere da FIAB l’attestazione di struttura ricettiva “Amica della Bicicletta” e relativa targa. Inoltre, tutti gli operatori della ricettività che  risponderanno entro il prossimo dicembre, saranno inseriti in un catalogo specializzato che diventerà l’unico in Italia pensato espressamente per i viaggiatori in bicicletta. Il catalogo sarà presentato in tutte le fiere di settore a partire dalla prossima BIT di Milano e distribuito a tutte le oltre 120 associazioni FIAB che totalizzano 15.000 soci.

Ma quali sono i requisiti minimi per poter richiedere l’attestazione? Risponde Michele Mutterle, responsabile del portale Albergabici: “Possibilità di  pernottamento anche per solo una notte, escluso il mese di agosto; disponibilità gratuita di un luogo chiuso e sicuro per posteggiare le biciclette durante la notte; disponibilità di  mappe cicloturistiche della zona, da fornire  in omaggio, in prestito o in vendita; disponibilità di luoghi adatti per asciugare vestiti e attrezzatura dei ciclisti ospiti; disponibilità di attrezzatura di base per la riparazione delle bici da parte dei loro ospiti in bici;  conoscenza di negozi e riparatori di biciclette nelle vicinanze; possibilità di fornire una sostanziosa colazione con alimenti adatti ai ciclisti”.

Per ulteriori informazioni http://www.albergabici.it/albergab/index.htm

Da Bari a Torino in bici per l’Unità d’Italia

Il 4 giugno è partito da Bari il gruppo di ciclisti della Fiab che avrebbe percorso il tragitto di 1.200 Km dalla città pugliese a Torino in bicicletta. L’iniziativa fa parte del progetto “La strada giusta”, ideato per celebrare i 150 anni di Unità d’Italia.
L’arrivo dei ciclisti a S. Mauro Torinese, alle porte di Torino, è previsto per il 15 giugno. Il giorno successivo, insieme ai ciclisti arrivati da altre città italiane, si ritroveranno in Piazza Carlo Alberto. Il progetto La strada giusta oltre al Bari-Torino prevede infatti gli itinerari: Marsala-Firenze, Trieste-Milano, Olbia-Cagliari-Genova,  Aosta-Torino, Faletto-Torino.

La destinazione finale non è casuale. Torino, prima capitale del Regno d’Italia, è anche la città che ospiterà dal 16 al 19 giugno prossimi il 24° Cicloraduno nazionale della Federazione Italiana Amici della Bicicletta (www.cicloraduno.it) , organizzato per rendere omaggio ai 150 anni di Unità d’Italia.

Da giovedì 16 a domenica 19 giugno 2011 a Torino le biciclette saranno le protagoniste del raduno nazionale che ha l’intento, come recita il titolo “Bici 150. La Bicicletta unisce l’Italia”, di far sì che da questa città, parta un messaggio che metta ancora al centro dell’attenzione la bicicletta: mezzo virtuoso oggi e popolare ai tempi dell’unità.

 

Nudi in bici per l’ambiente e il referendum

A qualcuno piace nudo. L’11 giugno alle 14.00 al Parco del Valentino, davanti all’Imbarchino, prende il via la World Naked Bike Ride. Si tratta di una manifestazione di legittimazione culturale e sociale in difesa del ciclista urbano e di esortazione pacifica all’attuazione di una politica di maggiore tutela e impegno verso i cittadini che scelgono forme di mobilità più rispettose dell‘ambiente e della sicurezza. Tutti i cittadini sono invitati a sfilare svestiti sulle due ruote in un corteo libero, unito e colorato.”Abbandonare i vestiti e rifiutare la vergogna del nudo è il nostro modo di esprimere il disagio e il rifiuto verso uno stile di vita dipendente dal petrolio e da tecnologie ormai surclassate. Si pone l’accento sul corpo perché questa parte di noi viene spesso messa in secondo piano da vestiti, consuetudini e da vecchi involutivi retaggi” – questa la dichiarazione degli organizzatori.

Quest’anno la “Ciclonudista” promuove inoltre la campagna per il referendum su acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento. “Abbiamo deciso di affrontare anche questo punto perché il Governo non si preoccupa di pubblicizzare un evento che per noi cittadini è importantissimo. Il referendum come strumento di democrazia diretta ci consente di esprimere, senza intermediari, il nostro parere su temi specifici – dichiarano gli organizzatori sul sito www.ciclonudista.it – Ricordiamo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum: è necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone. Tuttavia avvisiamo tutti i partecipanti che sarà (nostro malgrado) assolutamente vietato esporre messaggi scritti espliciti riguardo al referendum in ottemperanza della legge sul silenzio elettorale. Pena la sospensione della manifestazione!”

La World Naked Bike Ride è una manifestazione che si svolge in contemporanea mondiale. Il motto è “svestiti quanto ritieni opportuno”. Il nudo parziale o integrale è incoraggiato ma non obbligatorio. Altre espressioni creative sono le benvenute, come la Body art, i costumi, la giocoleria, le decorazioni per bici, gli strumenti musicali e gli  impianti audio.

Dalle 19 di sabato (subito dopo la pedalata) i festeggiamenti continueranno per tutta la sera con una grande festa all’Imbarchino (Viale Cagni 37). L’ingresso è libero.