Sindaco, please, ci faccia l’ordinanza!

tobike_stazioneVien fuori che i Vigili non possono multare le auto che bloccano gli accessi agli stalli ToBike perché serve un’ordinanza del Sindaco che ancora non c’è. E allora io dico: “Sindaco, please, ci faccia l’ordinanza!”.

Io non lo so come funzioni. Forse è necessario uno staff meeting di assessori, per formare un tavolo tecnico che faccia un brain storming,  che generi una lettera di intenti, cioè un memorandum of understanding, che deleghi lo studio di fattibilità a un consulente esterno, che produca (ca va sans dire) una consulenza per la giunta, che discuta  una larga intesa  per proporre una delibera con qualche emendamento (per rispettare criteri di democraticità e convergenze parallele), per arrivare a una votazione segreta,  in modo da avere un risultato a maggioranza, affinché il Sindaco possa emanare un decreto attuativo (ah no, è vero, un’ordinanza). Il tutto dopo aver raccolto  otto milioni di firme come primo atto.

Che siccome son cose lunghe, uno se l’immagina così.

 

Grazie al dr. Kunanan che ha ispirato questo post.

 

Vogliamo più sanzioni per chi non rispetta le stazioni ToBike

Allora, ecco, tobike_stazioneio adesso dico: ma cosa dobbiamo fare? Ne hanno già parlato e scritto in tanti. Il problema è sempre lo stesso: gli automobilisti non rispettano i ciclisti e i loro spazi. Ma ora parliamo in particolare delle stazioni ToBike, dove i ciclisti vorrebbero prelevare mezzi e parcheggiarli con facilità. Non che ogni volta bisogna dribblare le auto parcheggiate davanti, di fianco e, se potessero, sopra alle colonnine. E se gli automobilisti non hanno senso civico, allora bisogna insegnarglielo a suon di sanzioni. I Vigili non hanno il tempo di controllare tutte le stazioni ToBike? Allora diamo al personale ToBike la possibilità di sanzionare essi stessi le auto in sosta sulle stazioni. Oppure facciamo che qualsiasi cittadino può fotografare l’auto in sosta vietata e trasmettere l’immagine ai Vigili che automaticamente sanzionano la targa immortalata dallo scatto. Queste idee non vannno bene, non vi piacciono? Allora trovatene una voi, amministratori nostri. Ma una che funzioni.

 

Arte da pedalare

Per Luci d’Artista, le bici [TO]BIKE diventano protagoniste dell’installazione di Martino Gamper.
Ogni sera, sul sito www.tobike.it, sarà possibile prenotare 7 bici “illuminate ad arte” per un’ora, interagendo così con una delle installazioni dell’edizione 2012 di Luci d’Artista. Sono a disposizione due fasce orarie: 18.00 e 19.15. Sul sito www.tobike.it la prenotazione e tutti i dettagli per partecipare. Per ulteriori informazioni: [email protected].

 

In quanti si spostano in bici a Torino?

Si tratta dell’1% della popolazione. Il 7% si sposta a piedi, il 28% in autobus e il 64% in auto. Ad andare in macchina sono davvero troppi. O pochi direbbero i costruttori di auto (in effetti il mercato dell’auto è in crisi. E’ colpa nostra: dovremmo comprarne di più). Ma uno che ama la mobilità sostenibile direbbe che Torino sta messa piuttosto malino, con 640 auto ogni mille abitanti quando la media europea è di 500.

 

 

I dati sono stati elaborati dal centro studi europeo “European Platform on Mobility Management”.

Fonti:
www.epomm.eu/tems/index.phtml
www.comune.torino.it/geoportale/pums/cms/

www.biciebasta.com/

 

Vita dura per i ladri di biciclette

E finalmente! Lo dice una a cui di bici ne hanno rubate 5, nel giro di 5 anni. Una buona media. E dire che di lucchettoni non ho mai fatto economia. Di denunce invece, nemmeno una. E figuriamoci se me la cercano e soprattutto se me la ritrovano, mi dicevo io.

E oggi invece no, si cambia pare. La Polizia municipale si è accorta che 12 denunce di furto di bicicletta in tutto il 2012 sono un po’ pochine. Le associazioni di categoria ritengono che 100 e qualcosa sia una stima più realistica. E sembra che ultimamente i furti siano pure aumentati. Così, la Polizia municipale ha creato la Task Force, quella apposita, quella si occuperà proprio proprio delle biciclette, creando una rete con il territorio e con le associazioni degli amanti delle due ruote. Inoltre, con le informazioni che ha raccolto e che raccoglierà, sorveglierà le zone in cui probabilmente vanno a finire le bici rubate per essere poi rivendute, tipo il Balon (che è da un po’ che io avevo il sospetto che alcune andassero a finire proprio lì).

Comunque, una bella iniziativa e un bel segnale. E vediamo se le cose andranno meglio. Speriamo nè.

Ecco gli “Stati Generali della bicicletta”

Il 5 e 6 Ottobre il Comune di Reggio Emilia ospita gli “Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova” promossi da Anci, #salvaiciclisti, Fiab e Legambiente. Un’occasione per confrontarsi sulla bicicletta in tutti i suoi aspetti. A intervenire verranno chiamati amministratori di ogni livello, locale, regionale e nazionale; esperti di mobilità sostenibile italiani e stranieri; uomini e donne convinti che la necessità di cambiare la mobilità del paese sia improrogabile.

Con la convocazione degli Stati Generali s’intende avanzare idee e proposte per cambiare la mobilità del nostro paese in contrapposizione con l’immobilità che, ormai da anni, caratterizza questo ambito della vita pubblica sottovalutandone il ruolo fondamentale di indicatore di civiltà e qualità di una società. L’obiettivo di questo appuntamento sarà realizzare, nelle città italiane, le condizioni per una mobilità in bicicletta sicura e competitiva con l’automobile.
Questo significa pensare a città diverse, fatte per muoversi a piedi, in bicicletta e con il trasporto pubblico, oggi in Italia lasciato cadere e invece tessera fondamentale del mosaico civile che deve essere ricostruito.
Gli Stati Generali apriranno un confronto e cercheranno di riflettere e arrivare a proposte sui temi della normativa (modifiche al codice della strada e altre normative correlate), organizzazione della mobilità urbana (con particolare attenzione alla moderazione del traffico, alla sicurezza e alla realizzazione delle Zone 30 e delle Zone a Traffico Residenziale Moderato secondo standard europei), governance (politiche nazionali, investimenti, incentivi/disincentivi), cultura ed educazione alla mobilità sostenibile (formazione, informazione, comunicazione ed educazione con l’ obiettivo di far crescere l’opinione pubblica sul tema) e reti ciclabili, nazionali e locali.
Gli Stati generali produrranno un Libro di impegni per le amministrazioni di ogni livello. Saranno tre gli ordini di azione proposti: misure a breve periodo/costo zero; a medio periodo/costo lieve; a lungo periodo/costo più alto. La sottoscrizione del Libro verrà considerata un impegno per le amministrazioni attuali e future di tradurre in azioni concrete l’esigenza di una mobilità nuova, oggi dilagante nella società e che non deve essere sottovalutata.
L’obiettivo è quello di rafforzare la lobby a sostegno degli interessi della mobilità collettiva, alternativa alla lobby della mobilità individuale motorizzata. http://statigeneralibici.it/

 

22 settembre: in bici a San Salvario

In occasione del “Car free day”, giornata conclusiva dell’European Mobility Week, gran parte del quartiere di San Salvario, meta torinese della movida radical chic , sarà interdetta alle auto. Per la prima volta verrà chiuso al traffico un solo quartiere. Diciamo un test, che se funziona sarà un primo passo per decongestionare la  zona dal traffico legato ai locali.

Saranno chiuse alle auto via Saluzzo da corso Marconi a via Berthollet, via Belfiore da via Valperga a via Morgari e da corso Marconi a via Berthollet, via Baretti da via Nizza a via Madama Cristina, via Silvio Pellico da via Ormea a via Belfiore, via Goito da via Berthollet a via San Pio V, via Berthollet da piazza Madama Cristina a via Saluzzo. Stop al transito e al parcheggio nel viale centrale di corso Marconi dalle 6 alle 24. Qui verranno allestite le principali attività legate al noleggio delle bici, con stand della città e di ToBike, al car sharing, alle associazioni ed enti che si occupano di mobilità sostenibile. Dalle 16 alle 22 sarà a disposizione un bus ecologico gratuito con fermata a richiesta.

Per l’occasione la Casa del Quartiere di Via Morgari, dicesi anche Bagni Municipali, propone la caccia al tesoro “alla ricerca della bicicletta perduta”. Ci si iscrive a [email protected] e si parte alle 14.30.

Allora si va in bici, che i negozi del quartiere applicano anche uno sconto a chi arriva sulle due ruote.

Il sogno di andare in bici da Venezia a Torino: VENTO

VENTO è il progetto di una ciclovia, ma anche un progetto di sviluppo. Verde e sostenibile. Una concreta occasione di occupazione e rilancio economico. E’ una pista ciclabile. Lunga. Sarebbe la più lunga del Sud Europa: 679 km.

Andare in bicicletta non è uno sfizio di qualcuno o un capriccio di categoria, ma è uno dei modi per muoversi, viaggiare, andare a lavorare e a studiare. Le ciclovie non sono accessori di una società agiata o di una cultura che non ci appartiene, ma sono infrastrutture come le altre. VENTO non è un progetto locale, ma un progetto del Paese: sono 679 km di ciclabile, ma sono anche 679 km di green economy, di green jobs e potenziale crescita dell’economia. I 40.000 km di ciclabili tedesche producono 8 miliardi di indotto all’anno, stabilmente. Centinaia di migliaia potrebbero essere i nuovi flussi di turisti lungoVENTO, che diverrebbero il motore per tante economie diffuse e per far ripartire la crescita: aziende agricole (14.000 sono quelle attraversate dal progetto), attività ricettive (300 per ora), attività commerciali (2.000) e tanti cittadini (oltre 1,5 milioni).

Perché il progetto VENTO del Politecnico di Milano diventi realtà ci vogliono alcuni accordi politici e tecnici, almeno tre anni e poco più di 80 milioni di Euro (lo 0.01% della spesa pubblica annuale; il costo di 1-2 km di autostrada), ma soprattutto l’impegno dello Stato, di 4 Regioni, di 12 Province, degli Enti fluviali, di tutti i Comuni. Magari coordinati da un soggetto unico.

Per maggiori info www.progetto.vento.polimi.it

 

ToBike = Torino + interland

ToBike ha raggiunto un grande traguardo: è il primo servizio di bike sharing metropolitano in Italia. Un servizio di mobilità sostenibile che si estende sul territorio, coinvolgendo diversi comuni dell’interland torinese.

Con un’unica card e un’unica tariffazione si può ora accedere ai servizi di Torino, Collegno, Grugliasco, Venaria Reale, Alpignano e Druento. E sarà operativo anche l’interscambio dei mezzi all’interno dell’area metropolitana individuata. Un passo fondamentale in un’ottica di effettiva ed efficiente integrazione di servizi di trasporto pubblico.

Per verificare tutte le postazioni attive sul territorio è sufficiente collegarsi a www.tobike.it e consultare la sezione “stazioni”. Selezionando il comune di interesse è possibile consultare in tempo reale la disponibilità di mezzi e posti disponibili nelle stazioni