Il Piemonte ha deciso di dare un’impronta «Green» a tutta la sua economia, una scelta strategica in tempi di crisi, di cassa integrazione e di perdita di posti di lavoro nei settori tradizionali. Una stima di quanto valga l’economia verde del Piemonte è difficile, ma sul tavolo ci sono ad ora, tra soldi pubblici e privati, più di mezzo miliardo di euro per sostenere progetti, nuove aziende, ricerca e sviluppo, trasformazione di quelle vecchie.
L’impegno della Regione sul fronte dell’energia in questi quattro anni si è concretizzato in un consistente investimento. Ultimo atto: una serie di bandi aperti a giugno 2008, che utilizzano i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. Nel complesso si tratta di risorse pari a 300 milioni. Sono oltre 300 le domande pervenute, cento già finanziate con lo stanziamento di 50 milioni, sul fronte della razionalizzazione dei consumi energetici e la produzione di energia rinnovabile negli insediamenti produttivi. Oltre 35 domande, di cui 16 già ritenuti ammissibili, per l’insediamento di nuovi impianti e nuove linee di produzione di sistemi su cui la Regione ha già investito 40 milioni di euro. Altri fondi, 15 milioni, sono serviti a sostenere il risparmio energetico nel patrimonio pubblico, mentre altri 15 milioni sui grandi progetti dimostrativi e strategici. «È una mobilitazione generale dice la Presidente della Regione, Mercedes Bresso – per risparmiare, creare economia e posti di lavoro, migliorare l’ambiente e diventare il più possibile indipendenti dal petrolio. È un grande strategia per moltiplicare l’innovazione in tutti i settori: dall’edilizia alla domotica, dalla meccanica all’informatica e alla chimica».
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Categoria: Scienza
Un Nobel scarso in matematica
Maria Teresa Martinengo e la carriera scolastica di Rita Levi Montalcini
Lo dirà, Rita Levi Montalcini, agli studenti che oggi e domani saranno ad ascoltarla al Teatro Carignano e a Palazzo Nuovo: «Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare e non temete niente. Non temete le difficoltà…». Tra le difficoltà incontrate dal Premio Nobel per la Medicina, che in questi giorni viene festeggiata nella sua città natale in occasione del centesimo compleanno, ce n’è una, narrata in più occasioni: studi sbagliati per il suo carattere e per le sue aspirazioni. Tanto sbagliati (la scelta era stata del padre) da consigliare ai genitori, al terzo anno, di allontanarla – con la gemella Paola – dalla Scuola superiore femminile Margherita di Savoia prima della fine dell’ultimo trimestre. La futura ricercatrice, allora tredicenne, stava attraversando un periodo sfortunato dal punto di vista del rendimento, anche in matematica e scienze. Potrebbe parlarne lei stessa, in questi giorni: una fase calante – appena accennata da Paola Gasco, preside dell’ex magistrale Berti, istituto che conserva l’archivio della “Margherita di Savoia” – causata, probabilmente, dal disinteresse che provava per quegli studi.
Mondobit 2009
Con “C’era una volta la televisione” riparte lunedì 5 ottobre, alle ore 18.30 (Sala Conferenze della Galleria d’Arte Moderna, C.so Galileo Ferraris 30 –
ingresso gratuito), la decima edizione di Mondobit, la tradizionale rassegna culturale di divulgazione scientifica organizzata dall’Istituto Superiore Mario Boella in collaborazione con l’Associazione CentroScienza Onlus.
Quattro conferenze in programma ogni lunedì dal 5 al 26 ottobre permetteranno al grande pubblico di entrare in contatto con i cambiamenti in atto nelle tecnologie che ci accompagnano nella nostra vita quotidiana. Diverse le tematiche che saranno affrontate nel corso delle conferenze: si passerà infatti dalla televisione all’evoluzione della memoria, da una riflessione sui chip alla progettazione di una casa intelligente.
I temi trattati quest’anno saranno:
- Lunedì 5 Ottobre: C’era una volta la televisione
- Lunedì 12 Ottobre: L’evoluzione della memoria
- Lunedì 19 Ottobre: La mia vita riflessa in un chip
- Lunedì 26 Ottobre: Progettare la casa intelligente
Lunedì 5 ottobre, MONDOBIT 2009 aprirà ufficialmente con la conferenza “C’ERA UNA VOLTA LA TELEVISIONE”. Alberto Morello, Direttore del Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica Rai di Torino e Mario Ricciardi, Docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi al Politecnico di Torino, affronteranno il tema della televisione. Fino a pochi anni fa il televisore era un mobile ingombrante; oggi i televisori sono diventati sottili come quadri grazie agli schermi a cristalli liquidi e al plasma. Quale sarà il prossimo passo?
Lunedì 12 ottobre sarà la volta de “L’EVOLUZIONE DELLA MEMORIA”, conferenza a cura di Maurizio Ferraris, Docente di Filosofia Teoretica all’Università di Torino e di Marco Mezzalama, Docente di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni al Politecnico di Torino. Una delle evoluzioni tecnologiche più straordinarie di questi ultimi 10 anni è l’incredibile crescita nei sistemi per memorizzare dati: con una memory card ci possiamo tenere in tasca i circa 10 GB del nostro DNA. Già oggi non siamo più in grado di accedere ai dati sui vecchi floppy disk: che succederà nel 2050 quando avremo tra le mani un attuale.
“LA MIA VITA RIFLESSA IN UN CHIP” è l’argomento centrale della conferenza di lunedì 19 ottobre. Arnaldo Bagnasco, Docente di Sociologia all’Università di Torino e Daniele Mazzocchi, Responsabile del Laboratorio e-Security dell’Istituto Superiore Mario Boella affronteranno il tema della tracciabilità, parola sempre più ricorrente riguardo a temi di sicurezza e affidabilità. Le possibilità che apre l’utilizzazione di un chip , ultimo ritrovato in tema di tracciabilità, sono tuttavia inquietanti. Basti pensare alle intercettazioni telefoniche. Come possiamo soddisfare la necessità di un equilibrio tra esigenze di sicurezza e
affidabilità collettiva e libertà e autonomia personale?
A concludere il ciclo di conferenze, lunedì 26 ottobre, “PROGETTARE UNA CASA INTELLIGENTE”. Carlo Olmo, Docente di Storia dell’Architettura al Politecnico di Torino e Roberto Saracco, Responsabile Future Centre & Technical Communications di Telecom Italia ci informano sul significato dell’Intelligence Building: costruire in modo intelligente significa predisporre abitazioni che costino di meno nel loro esercizio e risparmino energia,
sfruttando le opportunità che le nuove tecnologie offrono. La casa del futuro si adatterà ai suoi abitanti e non viceversa.
Ottobre Scienza 2009
Fisica, geometria, ma anche astronomia, sport e arte: dal 3 al 18 ottobre Torino apre le porte alla seconda edizione di Ottobre Scienza, il grande evento che unisce esperti dell’ambito e appassionati, invitandoli ad intraprendere un affascinante viaggio alla scoperta delle discipline scientifiche.
Nata nel 2007 grazie al lavoro congiunto di studenti e professori provenienti da trenta scuole della provincia del capoluogo piemontese, la manifestazione è il momento conclusivo dell’attività di raccolta e rielaborazione del ricco patrimonio di idee presente negli istituti. E proprio al loro interno, durante tutto l’anno scolastico, vengono concepite e realizzate mostre e laboratori che gli studenti stessi presentano al grande pubblico, insieme a guide specializzate.
Teatro, scienza e astronomia
Teatro, musica, danza e video installazioni per celebrare la più affascinante delle scienze, l’Astronomia, proprio nell’Anno Internazionale a lei dedicato (era infatti il 1609 quando Galileo iniziò le prime osservazioni astronomiche per confermare la validità del sistema copernicano). Nel 2009, peraltro, l’Osservatorio di Torino festeggia il 250° anniversario della sua fondazione.
Si terrà dal 30 settembre al 15 novembre nelle colline torinesi, nei Comuni di Pino Torinese, Pecetto, Baldissero, Ciriè, Ronsecco e Castelnuovo D. Bosco, oltre che a Villa Gualino a Torino, la Rassegna l’Astronomia del Progetto Teatro e Scienza. Giunto alla terza edizione, dopo “Classica e Scienza” e “Donna e Scienza”, Teatro e Scienza si avvale della guida della matematica e drammaturga Maria Rosa Menzio, impegnata da anni nella diffusione della scienza attraverso diverse modalità espressive.
In programma otto serate ad ingresso libero: un percorso affascinante dove il linguaggio del teatro si fonde con la più antica delle Scienze, grazie alle parole di grandi come Galileo, Tico Brahe o Caroline Herschel, e di studiosi contemporanei come Margherita Hack o Richard Feynman. La Rassegna 2009 introduce alcune novità: i video dei frattali in movimento che vogliono suggerire allo spettatore pianeti lontani e viaggi astrali. Le parole di scienza poi, tratte da testi originali dei grandi, recitate o cantate da voci insigni di attori e cantanti che vengono in gran parte dal Teatro Stabile o dal Teatro Regio di Torino. La rassegna prevede cinque produzioni suddivise in tre linee-guida: la linea rossa, quella drammatica vera e propria, la linea dorata, quella lirica, e la linea azzurra degli spettacoli ospiti.
Si comincia il 30 settembre a Villa Gualino (ore 17 – Viale Settimio Severo 63, ingresso gratuito) con la prima del “Sidereus Nuncius” uno spettacolo con la regia di Maria Rosa Menzio fatto di brani scelti dal testo galileiano e da altri scritti sia in poesia sia in prosa.
Zoom Scienza a Torino
Torino vanta una tradizione scientifico-tecnologica che affonda le sue radici negli Atenei e nell’Accademia delle Scienze. Nel solco di questa eredità, si è sviluppato un sistema capillare di musei e collezioni, esperienze di divulgazione e di conoscenza, laboratori e attività di ricerca avanzata.
La struttura museale cittadina è integrata da centri di cultura che fanno della documentazione della ricerca e della divulgazione della scienza la loro missione istituzionale. Un panorama variegato, costituito da raccolte e collezioni spesso – e non a caso – di matrice universitaria, archivi storici e tecnologici ricchissimi e misconosciuti, piccoli musei privati, parchi d’arte contemporanea che si alimentano della ricerca interdisciplinare, musei interattivi sull’ambiente e la sostenibilità.
I prossimi mesi saranno particolarmente importanti per la scienza: nel 2010 Torino ospiterà la quarta edizione di ESOF – Euroscience Open Forum – il meeting europeo biennale dedicato alla ricerca e all’innovazione scientifica.
In vista dell’importante evento la Città sta lavorando, in collaborazione con gli altri Enti e le istituzioni interessate, a una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di promuovere, soprattutto verso le nuove generazioni, ma non solo, la diffusione del pensiero scientifico e la consapevolezza dell’importanza della ricerca per la qualità della vita di tutti noi.
Sono queste le premesse del calendario degli appuntamenti di Zoom Scienza (programma in pdf) che per un mese, dal 15 settembre al 14 ottobre. valorizzeranno la ricchezza e la vivacità di Torino in tutte le discipline scientifiche. Saranno organizzate mostre, conferenze, incontri, spettacoli, aperture straordinarie delle collezioni, esperimenti e laboratori per tutte le età e per tutti i gusti.
La notte dei Ricercatori 2009
Esperimenti, dimostrazioni, spettacoli, incontri, mostre, test scientifici, laboratori aperti e soprattutto una grande festa per conoscere da vicino i ricercatori e il mondo della scienza. Il 25 settembre 2009 avrà luogo in tutta Europa la Notte dei ricercatori, progetto cofinanziato dalla Commissione Europea che vede numerose città italiane ed europee impegnate ad aprire uno spazio di incontro e dialogo tra il mondo scientifico della ricerca e i cittadini.
Per il Piemonte siamo alla quarta edizione della manifestazione, che per il secondo anno vede anche la partecipazione della Valle d’Aosta. Sono sette le città coinvolte (Torino, Alessandria, Aosta, Biella, Novara, Vercelli e per il primo anno anche Cuneo) in una giornata e soprattutto una serata in cui alla scienza si unirà il divertimento, in un mix di esperimenti, giochi, dibattiti, dimostrazioni, spettacoli negli stand allestiti nelle piazze cittadine.
Con il coordinamento di Unioncamere Piemonte e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, tutti gli Atenei, Centri di Ricerca e imprese innovative del Piemonte e Valle d’Aosta contribuiranno alla realizzazione dell’evento, che ruota intorno allo slogan “No Researchers? No Party”: un evento unico per conoscere meglio i ricercatori e la loro attività, ma anche una festa. Il progetto approvato quest’anno dalla Commissione europea s’intitola infatti “RE-Party”: Researchers’ Evening on Party.
Moltissimi gli esperimenti e le attività per la prima volta in piazza, con un aumento del numero complessivo (più di 100 in tutto) delle dimostrazioni aperte ad un pubblico che lo scorso anno ha toccato le 12.000 presenze. I visitatori saranno guidati nel mondo dei ricercatori attraverso cinque percorsi tematici: Experiencing Science (dimostrazioni per “toccare con mano” l’attività dei ricercatori), Playing and Interacting with Science (attività ludiche per entrare in contatto con la scienza attraverso il gioco), Testing Prototypes (per capire come funzionano le applicazioni scientifiche più avanzate), Getting fun and Entertainments (momenti in cui la scienza si incontra con l’arte, il teatro, il divertimento), Debating Reserchers (incontri divulgativi con ricercatori e scienziati). Musei, Dipartimenti universitari e laboratori saranno aperti al pubblico fino a tarda notte con incontri, visite guidate e attività specifiche pensate per avvicinare la ricerca al grande pubblico.
La Notte dei Ricercatori prevede quest’anno anche un concorso per l’ideazione dell’immagine pubblicitaria della Notte dei Ricercatori edizione 2010.
5 anni di A come Ambiente
Per festeggiare i cinque anni di attività, il Museo A come Ambiente inaugura il suo nuovo ciclo di attività con un fitto di programma di nuove proposte, nuovi exhibit e allestimenti, e anche con una curiosa installazione temporanea sulla facciata del Museo.
L’inaugurazione e la presentazione del nuovo programma si svolgerà venerdì 11 settembre 2009 alle ore 12 (corso Umbria 90, Torino), alla presenza del direttore del Museo Carlo Degiacomi; del Presidente del Museo A come Ambiente Fiorenzo Alfieri, e degli assessori all’ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco, della Città di Torino Roberto Tricarico e della Regione Piemonte Nicola De Ruggiero.
L’installazione, frutto della collaborazione tra il Museo A come Ambiente, Public Art Association, Interaction Design Lab e Lindab, realizzata con il contributo della Provincia di Torino, è costituita da un sistema di tubi azzurri che, una volta sfiorati, “sussurrano” messaggi ecologici, e che possono essere utilizzati interattivamente dai passanti come telefono senza fili per mandare messaggi vocali, periscopio per scoprire immagini e guardare oltre il tetto, altoparlante per attivare voci e suoni e rumori e anche per veicolare messaggi “forti” anche se sussurrati.
L’inaugurazione dell’installazione è anche l’occasione per presentare il programma da settembre a dicembre del 2009 che per il Museo A come Ambiente coincide con il quinto compleanno: 5 anni di attività, con circa 200.000 presenze complessive (52.000 annue nel 2008).
L'intelligenza artificiale protagonista a Torino
Da lunedì 31 agosto a venerdì 4 settembre, dalle 9 alle 18, presso l’Educatorio della Provvidenza , si svolgerà l’undicesima edizione della European Agent Systems Summer School (EASSS), la principale scuola internazionale sui “sistemi multiagente”. Numerosi professori delle maggiori università europee faranno il punto sulla teoria e sulle applicazioni dei programmi e
dei robot autonomi, che cooperano grazie a tecniche avanzate di intelligenza artificiale. Questa tecnologia è essenziale per applicazioni di commercio online, logistica o in ambito finanziario. Parteciperanno alla scuola oltre cento studenti universitari, molti iscritti a dottorati di ricerca, provenienti da ogni parte del mondo.
L’evento è promosso dall’Università di Torino in particolare dai professori Guido Boella, Matteo Baldoni e Cristina Baroglio, dipartimento di Informatica, con il contributo dell’Educatorio della Provvidenza, della Fondazione CRT e del progetto COST Agreement Technologies.
Sempre nell’ambito degli studi sull’intelligenza artificiale da lunedì 7 settembre a giovedì 10 settembre, presso l’Educatorio della provvidenza, si terrà il convegno scientifico Multi-Agent Logics, Languages, and Organisations Federated Workshops (MALLOW), un momento di confronto tra numerosi studiosi e ricercatori. Parteciperanno il prof. Dov Gabbay, docente al King’s College di Londra e autore degli Handbook of Philosophical Logic, il prof. Alexis Tsoukiàs, LAMSADE, Università Paris Dauphine, il dott. Fabio Bellifemine, TILab, Torino e il prof. Franco Zambonelli, Università di Modena e Reggio Emilia.
Polito e Unito fra i migliori atenei italiani
Il Politecnico di Torino e L’Università di Torino fra gli atenei con il miglior standard qualititivo
L’Università di Trento, i Politecnici di Milano e di Torino sono i tre migliori atenei italiani. Quelli che, secondo il ministero, hanno i maggiori standard qualitativi. E per questo verranno premiati. Anzi, il premio è già stato assegnato dal ministro Mariastella Gelmini. Per la prima volta in Italia, infatti, il ministero ha distribuito una parte dei fondi destinati alle Università sulla base di nuovi criteri di valutazione della qualità. Il 7% del Fondo di finanziamento ordinario, cioè 525 milioni di euro, è stato assegnato in base alla qualità della ricerca e della didattica degli atenei. In particolare i due terzi di questo fondo sono stati assegnati in base alla qualità della ricerca, un terzo in base alla qualità della didattica. E la classifica, che ha fatto da base a questa divisione dei fondi, certamente farà discutere (leggi la graduatoria del ministero). Perchè se c’è chi ottiene più fondi, ci sono anche atenei che, di conseguenza ne riceveranno di meno. E nella prima graduatoria sono ben 27 le università che avranno un «taglio» di fondi perché secondo la valutazione «non hanno gli standard qualitativi previsti».