Da Torino via Parigi l'auto elettrica del futuro

È stata presentata al Motor Show di Parigi B0, l’auto elettrica di Pininfarina e Bolloré

B0 (che si pronuncia Bi-zero) è una monovolume elettrica progettata da Pininfarina in collaborazione con l’azienda francese Bolloré e verrà prodotta in serie negli stabilimenti torinesi per essere lanciata sul mercato entro la fine del 2009.

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L’auto elettrica è alimentata dalle batterie elettriche LMP (Lythium Metal Polymere), alle quali è stato abbinato un dispositivo per lo il recupero dell’energia detto Supercap. Il dispositivo Supercap permette di recuperare l’energia, per esempio della frenata e riutilizzarla.
Le sue batterie sono alloggiate in uno spazio appositamente predisposto, sotto al pianale e fra i due assali. La soluzione grazie al baricentro basso, permette una tenuta di strada fuori dal comune.

Si tratta di un auto totalmente elettrica che garantisce zero emissioni di anidride carbonica. Le batterie si possono ricaricare tramite qualsiasi presa per la corrente. Sebbene servano ben 8 ore per caricarle completamente i costruttori assicurano che con una carica minima di 5 minuti sia possibile percorrere oltre 25 km.

Anche i pannelli fotovoltaici che ricoprono il tetto dell’auto contribuiscono a far funzionare le apparecchiature interne. Tutti i materiali che compongono B0, dalle batterie agli interni, sono riciclabili o riutilizzabili.

Da Torino verso l'auto elettrica

Via l’Occidentale

Tanto tuonò che piovve. Eccola la vettura elettrica per percorsi urbani e …provinciali. Al Salone dell’auto di Parigi la BlueCar fa la sua figura e tutti ne parlano. Si tratta di una vetturetta a 4-5posti, che può andare fino a 130 Km/ora, spinta da batterie LMP ( litio-metallo-polimeri) di nuova concezione (5 volte più leggere di quelle al piombo, garantite per 10 anni e interamente riciclabili).

Ha un’autonomia di 250 Km e si ricarica in 5 ore circa  ad una normale presa elettrica ( ma con 5minuti di carica, si possono fare 25 Km ). Le batterie sono prodotte da una società francese , la Batscap, del Gruppo Bolloré e, per il 5%, di Electricité de France. Disegno e concezione sono di Pininfarina.

Per il prezzo si parla di cifre tra i 15 e i 20 mila Euro. Costa abbastanza, ma lo slogan della BlueCar è : «1 euro per 100 Km, contro i 10 euro delle macchine a benzina». Quindi bassissimi costi di gestione.

Dovrebbe essere prodotta a Torino e commercializzata nel 2009 con 10 mila esemplari, che costituiscono l’attuale capacità produttiva annua della Batscap. Ottimo quindi, fuorché il prezzo e la bassa quantità di macchine producibili. E i due parametri vanno di pari passo. Finché non ci saranno grandi produzioni, costi e prezzi resteranno alti. Ma tutto considerato, se il prezzo di vendita si aggirasse sui 15 mila euro, già una buona competitività con le concorrenti sarebbe raggiunto, anche perché il disegno della vetturetta sembra tra quelli più belli di Pininfarina (dicono che Andrea Pininfarina tenesse moltissimo a questa nuova esperienza ). E una volta partito, il progetto non potrà che migliorare nelle prestazioni e nei costi.

Che la vettura elettrica stia per “partire” veramente lo dimostrano molti segnali. Intanto è cominciata la produzione e vendita di vetture «ibride», a benzina ed elettriche, con il motore che ricarica le batterie. Tutti i grandi produttori  sembrano ormai coinvolti. Israele si sta preparando ad una invasione di auto elettriche per liberarsi il più possibile dalla dipendenza dal petrolio. Alla Silicon Valley dicono che la ricerca sugli elementi per nuove batterie, stia soppiantando quella informatica.

A Torino Cinemambiente 2008


Nel mese di ottobre, dal 16 al 21,  Torino sarà ancora una volta sede del più importante festival di cinema a tematica ambientale in Italia con l’XI edizione del Festival Cinemambiente, per raccontare con immagini e film, suoni, incontri, mostre, workshop e dibatti lo stato di salute dell’uomo e del pianeta.

I problemi che la nostra epoca ci pone, il riscaldamento globale, lo sviluppo demografico, la carenza di risorse energetiche, l’instabilità e l’incertezza socio-economica, lo sviluppo incontrollato delle nuove potenze economiche sono temi complessi e controversi. Le occasioni di riflessione e approfondimento diventano pertanto urgenti e necessarie.

Negli ultimi anni contributi utili alla riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente giungono da differenti settori dell’arte e della cultura. Il cinema, impegnato in prima linea e con grande attivismo in questa “battaglia”, ha trovato nel documentario lo strumento di eccellenza per la diffusione e il sostegno della coscienza ambientalista.

Diretto da Gaetano Capizzi e organizzato dal Museo Nazionale del Cinema, il Festival Cinemambiente avrà luogo a Torino dal 16 al 21 ottobre 2008 per superare con l’XI edizione lo straordinario successo di pubblico e di attenzione dello scorso anno e ribadire il ruolo di maggiore manifestazione cinematografica italiana a tematica ambientale.

Obiettivo del Festival Cinemambiente, è di dare voce alle istanze di difesa dell’ambiente e alle possibili soluzioni per lo sviluppo sostenibile. A conferma della crescita e del riconosciuto profilo culturale del Festival, l’XI edizione di Cinemambiente si svolgerà in numerose sedi, coinvolgendo il centro della città di Torino. Proiezioni e incontri avranno luogo nelle sale del Cinema Massimo, del Museo Regionale di Scienze Naturali che oltre a proiezioni e conferenze ospiterà tre mostre fotografiche nella splendida “crociera” dell’ultimo piano, recentemente inaugurata. Il King Kong Microplex, sarà sede per film ed eventi speciali e, ospitando conferenze stampa, incontri oltre alle tradizionali matinèe con registi, autori e protagonisti del Festival. Si confermano partner del festival anche Amantes dove sarà allestita una mostra fotografica e il Circolo dei Lettori che ospiterà gli aperitivi letterari ecosostenibili con la presentazione di importanti libri a tematica ambientale e l’UGC Citè di Moncalieri che, insieme alla Cascina Marchesa e al Museo Diffuso della Resistenza saranno sede di iniziative collaterali.

Tornano le iniziative di sensibilizzazione della sezione Ecokids, un festival nel festival, che grazie all’appoggio di volontari e personaggi del mondo dello spettacolo porta il cinema ambientalista nelle scuole elementari, medie e superiori di 15 comuni piemontesi.

Confermata la formula concorso con le tre sezioni: Doc Internazionali, Doc Italiani e Cinema di Animazione, ma il Festival Cinemambiente non si esaurisce con i suoi concorsi. Il cartellone è, infatti, impreziosito della sezione Panorama, che porta a Torino molti medi e cortometraggi a tema ambientale, così come è sempre più rilevante il contributo alla riflessione delle sezioni Ambiente e Diritti e Ambiente e Lavoro.

Il sostenibile sviluppo dell'auto

Via Torino Scienza

Le conseguenze a catena dell’impennata del petrolio si intensificano e assumono toni da incubo: negli ultimi 12 mesi, a fronte di un rincaro del 144 per cento del prezzo del barile, le tariffe elettriche sono aumentate del 10,3 per cento, ma la Banca centrale europea stima che i rincari del settore alimentare raggiungeranno addirittura il 44 per cento; nel primo trimestre 2008 le immatricolazioni di auto sono crollate del 20 per cento e i passeggeri Alitalia si sono ridotti di un quarto; autotrasportatori e pescatori sono in agitazione in tutta Europa; armatori di navi e flotte aeree riducono le velocità di crociera. Da un comparto economico all’altro, tutto il mondo dell’industria si sta attrezzando per sopravvivere al nuovo scenario. In prima linea il settore automobilistico, che dal 18 al 20 giugno ha convocato a Moncalieri (To) 150 esperti, provenienti da tutto il mondo, proprio per discutere di scarsità energetica e sviluppo sostenibile. Al convegno Gerpisa (Groupe d’etudes et de recherche permanent sur l’industrie et les salariés de l’àutomobile), riunito per la prima volta in Italia su iniziativa dell’Istituto di ricerca sull’impresa e lo sviluppo (Ceris) del Cnr, hanno partecipato docenti universitari ma, novità 2008, anche imprenditori e manager del settore.

Il programma, sviscerato in 25 sessioni parallele, ha fatto il punto su norme e politiche pubbliche, innovazioni tecnologiche, sviluppo nei Paesi emergenti, responsabilità sociale delle imprese e strategie aziendali. I ricercatori hanno presentato e discusso decine di studi sullo sviluppo sostenibile del comparto, spaziando dai motori ibridi ed elettrici alle prospettive di sviluppo in mercati nuovi come Cina e India, fino alle politiche pubbliche sui cambiamenti climatici. Particolarmente interessanti le analisi dedicate alle diverse strategie delle case automobilistiche: Fiat (a cui è stata dedicata un’intera sessione), Renault, Toyota, Audi e Bmw.

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L’energia pulita nell’ex Thyssen

Da Lastampa

Le procedure per la riconversione della zona industriale occupata dalla Thyssen Krupp sono partite. Lunedì prossimo la giunta regionale approverà una delibera che definisce l’area di corso Regina Margherita, compresa la parte occupata dall’Ilva, come strategica e di interesse regionale. E’ questa la condizione necessaria e sufficiente per chiedere al Governo di finanziare la bonifica di siti inquinati. Al posto dell’acciaieria della morte potrebbero essere costruite nuove strutture per ospitare insediamenti di aziende tecnologicamente avanzate e specializzate nel campo ambientale ed energetico. La Regione e il comune di Torino ipotizzano la creazione di una spina «clean tech» che comprende anche l’Enviroment Park, l’area ex Vitali e le Basse di Stura.

«I contributi statali – precisa Andrea Bairati, assessore regionale all’Innovazione – sono vincolati alla riconversione economica e produttiva dell’area e non possono essere usati per una sua riqualificazione a residenza o a spazi commerciali». La Regione, così, conta di ottenere una parte dei 450 milioni messi a disposizione dal Governo su tutto il territorio italiano. In quella delibera anche l’area della Mirafiori occupata da Tne sarà definita di interesse regionale e candidata per ottenere i fondi statali. La Regione chiederà i finanziamenti anche per le bonifiche dei siti ex Novelis a Borgofranco d’Ivrea e ex Embraco di Riva presso Chieri.

Ma torniamo all’ex Thyssen Krupp. «Il Comune – spiega il vicesindaco Tom Dealessandri – ha individuato in quella parte di città il luogo dove realizzare un polo delle tecnologie ambientale ed energetiche». L’Environment Park, infatti, è poco lontano e le sue possibilità di espansione sono limitate ad una parte dell’area ex Vitali. In quegli spazi è possibile realizzare centri per la ricerca e formazione ma praticamente impossibile trovare spazi per la produzione. Ecco perché «i siti di corso Regina Margherita possono essere riconvertiti e utilizzati per ospitare attività produttive e anche di di vendita per le imprese innovative nel campo ambientale e dell’energia rinnovabile».

La Thyssen Krupp si è detta disponibile a mettere a disposizione l’area per le iniziative degli enti locali. E per attirare le imprese la Regione è «pronta a mettere a disposizione gli incentivi previsti dal contratto di insediamento regionale per le imprese che producono tecnologie avanzate in campo ambientale ed energetico», precisa Bairati. Gli spazi che si affacciano su corso Regina Margherita, dunque, potrebbero diventare sede di «dimostratori energetici urbani».

Si tratta di un progetto a medio/lungo termine mentre la bonifica dell’area di Mirafiori occupata da Tne è «immediatamente cantierabile», spiega il vicesindaco. Nella delibera che sarà approvata lunedì la Giunta regionale conferma anche la scelta dei cinque siti definiti di interesse nazionale e cioè: Casale Monferrato, Serravalle Scrivia, Pieve Vergonte, la cava di Balangero e le Basse di Stura.

Open Your Mountains Day: il programma

Ecco il programma generale di Open Your Mountains Day: immagine e creatività imn programma il 20 settembre 2008 ad Aosta

Ore 10.00. Photocamp, una non-conferenza sul tema ‘Lo sharing pixel produce condivisione’.
Ogni partecipante dovrà presentare una propria visione, idea o concept in un intervento che dovrà durare al massimo 10 minuti a cui seguirà uno spazio di condivisione.

Ore 10.30. Workshop ‘Una montagna di idee’ con un laboratorio sull’immagine/innovazione che utilizza
il ‘Pensiero Laterale’ di Edward de Bono.

Ore 13.00. ‘Lunch km 0’ con degustazione di prodotti del territorio valdostano e indicazione dei km percorsi da ciascun alimento.

Ore 15.00. Presentazione al pubblico dei risultati del workshop fotografico ‘Montagna e desertificazione’.

Ore 10.00 – 18.00. Durante tutta la giornata all’esterno: un’installazione denominata ‘Montagna di Rifiuti’ realizzata con imballaggi alimentari arricchita da ‘contributi’ aperti a tutti; una mostra di imballaggi alimentari con la loro ‘storia’; una postazione per il calcolo delle emissioni personali di Co2. All’interno della struttura, sempre durante l’arco della giornata, saranno proiettati in loop una serie di documenti video intitolati ‘La scalata all’incontrario’.

Open Your Mountains Day

Open Your Mountains Day: innovazione, ambiente, immagine e creatività è un appuntamento programmato per il prossimo 20 settembre ad Aosta dedicato al connubio innovazione, creatività, ambiente e fotografia di montagna.

All’interno del Mountain Photo Festival di Aosta, evento fotografico dedicato alle montagne del mondo, alle loro genti e alle loro culture – Aosta 22 agosto/ 21 settembre 2008 – prenderà il via, il 20 settembre presso la Pépinière d’Entreprise (l’incubatore delle nuove realtà della regione), ‘Open Your Mountains Day’, una giornata completamente dedicata alla visione di frontiera, ove la parola innovazione, come dalle più recenti tendenze globali, si sposa con creatività, ambiente e comunicazione in un programma in cui la ‘contaminazione’ rappresenta la chiave di lettura più idonea.

La vicinanza di più temi centrali per l’odierno eco-sviluppo di una regione è ampiamente rappresentata nel programma ufficiale, che nella prima parte della giornata (sino alle ore 14.30) è strettamente ad inviti, per poi aprirsi alla condivisione del grande pubblico durante tutto il pomeriggio, che vede nella presentazione dei risultati del workshop ‘Desertificazione e montagna’ il suo punto centrale.

All’esterno della Pépinière d’Entreprise un’installazione denominata ‘Montagna di Rifiuti’ realizzata con imballaggi alimentari potrà essere arricchita da ‘contributi’ aperti a tutti; una mostra di imballaggi alimentari con la loro ‘storia’ illustrerà l’importanza della filiera ed identità alimentare; una postazione per il calcolo delle emissioni personali di Co2 potrà dare un contributo alla propria auto-consapevolezza ecologica. In contemporanea, all’interno della struttura, saranno proiettati in loop una serie di foto-video documenti intitolati ‘La scalata all’incontrario’. Aperto al pubblico.

La GMove Run 2008

La GMove Run è una gara podistica riservata a squadre aziendali che ha debuttato con  successo a Torino lo scorso autunno, quando risposero al nostro invito circa 1500 sportivi in  rappresentanza di ben 64 squadre aziendali.

L’edizione GMove Run 2008 si avvale nuovamente dell’organizzazione del CUS Torino ed è  sostenuta da Politecnico di Torino, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino,  Camera di Commercio e Unione Industriale. Sede di gara sarà sempre il Parco Colonnetti di  Torino, dove si svilupperanno gli 8 chilometri della corsa campestre aperta a squadre  aziendali formate da dipendenti, manager e collaboratori, atleti veri o improvvisati, uniti  per gareggiare mostrando il proprio spirito di squadra.

Ma soprattutto l’obiettivo è quello di replicare una giornata all’insegna della solidarietà,  oltre che dello sport. Con l’intero ammontare delle quote di partecipazione della prima  edizione sono state acquistate due imbarcazioni da canottaggio “due con” per gli atleti  disabili del CUS. L’iscrizione quest’anno per ciascun atleta è di 5 euro che sarà interamente  e direttamente devoluta ad un nuovo progetto per lo sport disabile.

Informazioni dettagliate sulla manifestazione, sulle modalità di partecipazione e sul  regolamento sono disponibili sul sito www.gmove-torino.com, attraverso cui  i  capitani potranno compilare l’apposito modulo di adesione e fornire i propri riferimenti.

Molte squadre presenti alla scorsa edizione  hanno già anticipato l’intenzione di tornare e  si andranno ad aggiungere a quella di General Motors Powertrain Europe con i suoi 400  dipendenti torinesi.

Changing the Change a Torino

Changing the Change è una conferenza internazionale in programma a Torino International Conference il 10-11-12 luglio 2008, sul ruolo e le potenzialità della ricerca in design nella transizione verso la sostenibilità. La conferenza ha luogo nel quadro di Torino World Design Capital 2008. E’ promossa dal Coordinamento dei Dottorati Italiani di Ricerca in Design e dalla Conferenza dei Presidi ed è organizzata congiuntamente dai Politecnici di Milano e Torino. Ha inoltre il patrocinio di diverse istituzioni internazionali come: Icograda, Beda, Cumulus e Design Research Society.

La sua finalità è quella di contribuire ad ri-orientare verso la sostenibilità la direzione dei rapidi, profondi ma, sfortunatamente, altamente insostenibili, cambiamenti in corso nella società e nei sistemi produttivi. Per farlo essa presenta visioni e proposte di modi di vivere e di produrre più sostenibili, e gli strumenti progettuali necessari per metterli in pratica così come stanno emergendo dalla ricerca progettuale in diverse regioni del mondo. Queste presentazioni sono integrate ed arricchite da qualificati interventi di esperti e progettisti di fama internazionale.

La Conferenza è concepita per essere un punto di incontro tra designer (professionisti, ricercatori e studenti) interessati alla ricerca progettuale, alla sia teoria ed alla sua pratica. Data la valenza culturale ed operativa del tema, essa però può essere di grande interesse anche per quel più vasto insieme di attori sociali che riconoscono le potenzialità del design e della ricerca progettuale.

I temi trattati in Changing the Change toccano diversi aspetti della vita delle persone: dall’alimentazione, alla salute, dalla residenza alla mobilità, dal lavoro al turismo. Per ciascuno di essi vengono presentate visioni generali (come queste attività potrebbero ri-configurarsi nella prospettiva della sostenibilità) e soluzioni specifiche (come potrebbero essere risolti dei ben definiti problemi).