Un Salone del Gusto a basso impatto ambientale

E’ stata presentata a Torino la settima edizione del Salone del Gusto che si svolgerà a Lingotto Fiere dal 23 al 27 ottobre 2008

Salone del Gusto e Terra Madre 2008 pongono all’ordine del giorno questa questione: riuscire a dare motivazioni e gratificazioni sufficienti affinché i giovani ritornino alla terra. In Italia i contadini sono solo il 3% della popolazione lavorativa, la maggior parte dei quali in età avanzata.

È necessario che le persone che lavorano la terra aumentino, e per fare questo è indispensabile l’apporto dei giovani. I contadini sono i veri custodi del nostro pianeta, conservatori di biodiversità e saperi tradizionali. Riuscire a rilocalizzare la produzione significa coniugare valore economico con un modello di agricoltura sostenibile. Questa non è dietrologia, ma un’idea vincente, la più moderna al mondo. E nella consapevolezza di dover rigenerare l’agricoltura attraverso i giovani, a Terra Madre ne saranno presenti migliaia, contadini e studenti. Bisogna puntare sulla loro creatività, con l’apporto del sistema universitario che deve elaborare nuove strategie economico-politico-culturali. Terra Madre è un imponente fiume carsico che ogni due anni riaffiora a Torino per portare uno straordinario valore di autostima e contenuti ai contadini i quali a loro volta li riportano nelle loro case in 154 Paesi del mondo.

Questa settima edizione del Salone del Gusto sarà la più grande e importante, basti pensare che l’area espositiva occuperà 60 747 mq , il 15% in più rispetto al 2006. Il Salone del Gusto e Terra Madre saranno  il primo grande evento fieristico internazionale ad applicare l’approccio sistemico con l’obiettivo di ridurre progressivamente il proprio impatto ambientale. In estrema sintesi si lavorerà per ridurre l’impatto ambientale appunto (energia, emissioni, rifiuti) dei due eventi e promuovere scenari sostenibili di consumo. Naturalmente verranno compensate le emissioni di CO2, ma solo dopo aver lavorato per ridurle e non limitandosi banalmente a compensare quanto emesso senza impegnarsi prima a contenere le emissioni.

Rubbia contro Veronesi sul nucleare

Via Piero Bianucci blog

Sul nucleare lite tra Rubbia e Veronesi. Così titola il “Corriere della sera” un articolo di Franco Foresta Martin. Un articolo, diciamolo subito, molto equilibrato e aderente ai fatti, come sempre sono le cose che scrive Foresta Martin, una delle poche certezze del giornalismo scientifico italiano. Ma per la comunicazione verso i cittadini sul tema dell’energia il titolo è una bomba che può avere effetti devastanti.
Una “lite” tra Rubbia e Veronesi è un match tra pesi massimi. Rubbia premio Nobel per la fisica. Veronesi oncologo di fama mondiale, già ministro della Sanità, neo-senatore PD, in lista anche lui per il Nobel della Medicina. Se due scienziati così non vanno d’accordo sul nucleare, penserà il bravo cittadino, come faccio a farmi un’opinione? Risultato: altro passo indietro nella reale e razionale comprensione del problema energetico che assedia l’Italia e il mondo.
Se si legge l’articolo si scopre che, per fortuna, non si tratta di pugilato o lotta greco-romana ma di fioretto. Rubbia, che per carattere non le manda a dire, con schiettezza afferma che il nucleare è discorso da fisici e deve essere lasciato ai fisici. Brusco, ruvido, forse semplicistico. Ma non è un cazzotto. Umberto Veronesi (che nella vita non pratica lo sport del fioretto ma quello altrettanto “educato” del tennis) dà addirittura una lezione di fair play e risponde: “Non mi scontro con Rubbia”, cioè rinuncia alla replica.
Dal punto di vista della comunicazione, meglio così: Veronesi ha guardato lontano e ha giustamente concluso che aprire il contenzioso sarebbe stato sterile, e anzi dannoso perché la divergenza di visione non sarebbe stata facilmente comprensibile all’opinione pubblica.

Phylla, la city car ecologica

Un veicolo urbano elettrico e sostenibile, che sfrutta tutte le fonti di energia alla ricerca della combinazione migliore (in primo luogo solare e idrogeno), efficiente e totalmente riciclabile, che annulla le emissioni di gas inquinanti e di anidride carbonica e riduce l’impatto ambientale durante il suo intero ciclo di vita sono le caratteristiche principali del concept Phylla, presentato il 23 maggio a Torino durante “Uniamo le energie”.

Phylla nasce dalla sintesi di più forze e competenze: hanno partecipato, insieme alla Regione Piemonte, che ha sponsorizzato e finanziato il progetto, e all’Environment Park, che ha contribuito a definire e selezionare le tecnologie innovative per l’ambiente, il Centro Ricerche Fiat in qualità di Vehicle project leader, a cui sono state demandate le scelte tecniche e architetturali per lo sviluppo del dimostratore marciante, e il Politecnico di Torino per la gestione complessiva del progetto e il coordinamento dei partners. Hanno inoltre collaborato la Camera di Commercio di Torino con il progetto From Concept to Car, l’Istituto Europeo di Design, l’Istituto di Arte applicata e Design, Novamont, il Consorzio Proplast, Sagat, Enecom, Sydera e Bee Studio.

Obiettivo del progetto, la realizzazione di un concept di veicolo urbano sostenibile, ma anche economico, in grado di raggiungere livelli di costo chilometrico dieci volte inferiori rispetto a un veicolo equivalente (city car) di normale produzione a benzina. Un’auto adatta alla mobilità urbana individuale e condivisa (car sharing e van sharing) da parte di un’utenza estesa (es. persone anziane, diversamente abili) ed all’ambito professionale per l’accesso ad aree ristrette quali aeroporti, stazioni ed ospedali, località turistiche, che ricerca la migliore soluzione nell’impiego combinato di fonti di energia alternativa (solare, idroelettrica, biogas, ecc.), sperimenta materiali ad elevata efficienza strutturale e totalmente riciclabili, utilizza le tecnologie innovative più rilevanti per la mobilità urbana.
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Stati generali dell'energia piemontese

Due giorni per documentarsi, conoscere e discutere sul tema del risparmio energetico
e della riduzione delle emissioni inquinanti e per lanciare il Manifesto dell’energia del
Piemonte. Si è svolge al Palavela di Torino la Convention “Uniamo le energie”, una sorta di “Stati Generali” organizzata dalla Regione Piemonte nell’ambito della grande campagna di sensibilizzazione che ha preso il via nel mese di maggio.
L’evento porta sotto la Mole oltre 2.500 persone e vede la partecipazione di esperti internazionali, in arrivo da tutto il mondo, fra cui il premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia.

I lavori iniziano il 23 maggio con una giornata dedicata allo svolgimento di workshop paralleli e monotematici, rivolti a differenti target di pubblico. I gruppi di lavoro, coordinati da un esperto, si riuniscono per la prima volta al Palavela per dare il via a un percorso di confronto che proseguirà per l’intero anno, attraverso la creazione di veri e propri tavoli tematici.
Gli argomenti all’esame, trattati in maniera trasversale rispetto a tutti i settori coinvolti, toccano diversi ambiti: quello legislativo, con un laboratorio dal titolo “Leggi, norme e regolamenti: semplificazione amministrativa e vuoti legislativi”, quello della Finanza, quello della formazione sul tema “Formazione e professione: fabbisogni firmativi e professionali”, quello tecnologico con un workshop intitolato “Tecnologia, R&S, mercati: le nuove frontiere delle energie rinnovabili”, il tema
dell’Informazione e Comunicazione e quello della Mobilità.
Sempre nella giornata di venerdì viene presentato alla stampa e al pubblico il progetto “Veicolo Urbano Multi-Eco Sostenibile”, un concept di veicolo urbano elettrico e sostenibile.

Il 24 maggio è invece dedicato allo svolgimento dell’Assemblea generale per fare il punto sullo stato dell’arte nella politica, nelle strategie e nelle azioni per il risparmio energetico, l’abbattimento dei consumi e l’incentivazione degli impianti rinnovabili non solo in Piemonte, ma anche in Italia e nell’intero contesto internazionale. Fra gli ospiti illustri il premio Nobel Carlo Rubbia e il presidente e ideatore di Slow Food Carlin Petrini. Al termine dei lavori viene infine presentato ufficialmente il “Manifesto dell’energia del Piemonte 2008”.

Uniamo le energie: il Piemonte per l'energia

Ridurre i consumi di energia primaria del 20%, abbattere il livello dei gas serra del 20% rispetto al 1990 e coprire almeno il 20% del fabbisogno mediante l’uso di fonti rinnovabili.

Sono questi i tre macro-obiettivi che la Regione Piemonte, sulla falsariga di quanto previsto dalle politiche europee, si propone di raggiungere entro il 2020.

Il traguardo è ambizioso e richiederà, nei prossimi anni, la messa a punto e l’applicazione di tecnologie sempre più avanzate e sostenibili. Come è già avvenuto in passato, la Regione Piemonte sosterrà questo cammino di sviluppo con un ricco programma di interventi e con azioni concrete che spazieranno dalle opportunità concesse alle aziende per l’ideazione di progetti e sistemi innovativi alle possibilità offerte, anche sotto forma di incentivi economici, ai cittadini e alle imprese per supportare scelte sempre più consapevoli.

Tuttavia non basta. Per riuscire davvero a raggiungere nei tempi stabiliti i tre obiettivi, accanto alle politiche e alle iniziative di supporto, dovrà affiancarsi la collaborazione attiva di tutti i piemontesi. I molteplici aspetti dell’energia e il suo utilizzo consapevole rappresentano la nuova frontiera per ogni cittadino. I piccoli gesti quotidiani possono già avere un significativo impatto per risparmiare energie e abbattere le emissioni inquinanti.

Per questo, consapevole della necessità di coinvolgere tutta la popolazione, la Regione Piemonte lancia una grande sfida. L’invito, rivolto ai privati, alle associazioni e alle imprese, è quello di “Unire le energie” al fine di raggiungere per primi in Italia gli obiettivi europei e di trasformare la Regione Piemonte in un motore di traino per il nostro Paese.

Un obiettivo strategico: diventare il motore ecologico d’Italia e tre modalità di comunicazione: coinvolgere, motivare, condividere. Questi sono i presupposti per l’iniziativa di sensibilizzazione che la Regione Piemonte ha attivato per sensibilizzare e stimolare la partecipazione di tutti i piemontesi sulle tematiche energetiche.

Per coinvolgere il maggior numero di piemontesi sono in distribuzione volantini e opuscoli informativi. Il pubblico più giovane può utilizzare questo nuovo portale messo a disposizione proprio per creare uno spazio di confronto, aggiornamento e partecipazione.

Momento importante della campagna è la Convention organizzata il 23 e 24 maggio al Palavela: una due giorni di lavori che segna l’inizio di una stagione ricchissima di appuntamenti e di eventi strategicamente fondamentali per il Piemonte. Occasione per riunire in assemblea generale gli enti locali, le comunità montane, le imprese e i cittadini piemontesi e per confrontarsi con esperti in campo energetico e ambientale di fama internazionale.
Nelle piazze piemontesi sono organizzati concerti sostenibili: dopo il 24 maggio in piazza Vittorio con i Subsonica (testimonial della campagna), si prosegue con esibizioni dei Mau Mau in diverse località della Regione e tante altre iniziative ancora…

Regione Piemonte, gli incentivi per produrre energie rinnovabili

Passare alle rinnovabili, risparmiare, salvaguardare l’ambiente; ma come? Una risposta concreta viene dalla Regione Piemonte. Infatti, nel cammino verso l’obiettivo di rendere il proprio territorio autonomo sotto il profilo energetico entro il 2030, il Piemonte ha varato tre interventi da 140 milioni di euro, finalizzati a incentivare produzione e utilizzo delle energie rinnovabili.

Le tre misure sono rivolte alle imprese e alle amministrazioni pubbliche, che saranno incentivate rispettivamente a produrre e a utilizzare nuove tecnologie generatrici di energia rinnovabile. I bandi sono stati presentati il 28 marzo scorso dalla Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, e dall’Assessore all’Industria, Andrea Bairati. Con questa iniziativa, che rientra in un più ampio stanziamento di 280 milioni dedicato al settore, Bresso e Bairati intendono portare il Piemonte ad aumentare del 20% la produzione di energia da fonti rinnovabili, e contemporaneamente ridurre del 20% le emissioni di CO2 e i consumi energetici complessivi regionali entro il 2020.

Il primo intervento, di 50 milioni, spingerà le imprese a razionalizzare i consumi energetici passando a fonti rinnovabili (per esempio, tramite l’installazione di pannelli solari sui tetti).

Il secondo, sempre del valore di 50 milioni, servirà a stimolare le aziende piemontesi avvicinandole al settore della produzione energetica alternativa, anche con prodotti innovativi frutto della ricerca. Lo scopo, in questo caso, è sviluppare nuovo business in loco, per evitare che il maggiore ricorso alle energie rinnovabili avvenga tutto attraverso l’importazione dall’estero delle tecnologie e delle componenti necessarie, con spese più alte, maggiori consumi energetici e maggiore inquinamento.

Il terzo intervento, di 40 milioni, riguarda il settore pubblico, che sarà stimolato a rendere «energeticamente autonomi» i propri edifici. Un esempio di questa tipologia di interventi è il nuovo ospedale di Alba-Bra, che sarà dotato di pannelli solari e centrali geotermiche in grado di garantire tutta l’energia occorrente al suo funzionamento.

In arrivo la prima rete di distributori di idrogeno

Via Ecoblog

Dal mese prossimo l’Italia avrà la prima rete per la distribuzione di idrogeno prodotto con fonti alternative: per mostrare al grande pubblico l’iniziativa che aprirà in Puglia, è arrivato in Italia l’ economista Jeremy Rifkin già da tempo sostenitore dei progetti verdi.

Finalmente in Italia possiamo guardare con un po’ più d’ottimismo: i 5 milioni di euro investiti nel progetto dal Ministero dell’Ambiente, dalla Regione Puglia e dall’Università dell’idrogeno permetteranno di avere i primi 5 distributori di idrometano, una miscela composta per il 30% di idrogeno e per il restante 70% di metano: in ogni provincia della Puglia sarà possibile scegliere tra idrogeno puro, metano e idrometano. Una buona notizia per le 600mila auto a metano che già circolano in Italia, che non dovranno fare alcuna modifica per fare il pieno in queste nuove stazioni di servizio.

Musica, ambiente, blogger e nuovi media a Play on Plaid

Via Iblog.it

Play on Plaid

Quest’anno Play on Plaid decide di rinnovare la sfida aggiungendo gradi di difficoltà. Se nella sua prima edizione si intendeva realizzare un concerto alimentato ad energia solare quest’anno cercheremo di far produrre a cinque musicisti digitali un’opera usando esclusivamente ‘energia del sole, e rendendoli liberi di muoversi per tutta la città di Torino senza bisogno di allacciarsi a prese elettriche.
Sabato 5 Aprile presso il Mirafiori Motorvillage inizierà l’avventura di Play on Plaid all’interno della 36 ore ecologica curata da Azzero CO2. A partire dalle 10 di mattina Guillaume and the Coutu Dumonts, Touane, Vicenzo Vasi e M16 armati del loro kit ad energia solare percorreranno le strade di Torino in cerca di suoni e suggestioni per realizzare la loro produzione.
Una volta compiuta la loro missione torneranno al Mirafiori Motorvillage per presentare le loro opere dal vivo e fare due chiacchere sull’esperienza insieme al giornalista di Mucchio Selvaggio Damir Ivic, l’esperto di Information Technology Andrea Toso, Enrico Sola (blogger
e esperto ICT) e Vittorio Pasteris (blogger e giornalista di La Stampa.it). Coordina l’incontro Fabrizio Vespa (Giornalista e dj). Un momento di riflessione e approfondimento delle istanze ecologiche riguardanti l’information tecnology, i nuovi media e i cambiamenti della produzione
e fruizione della musica nei nostri giorni.

Tutto il programma.

Il Compasso d'Oro alla reggia di Venaria Reale

Il Compasso d’Oro, uno dei più prestigiosi riconoscimenti al design a livello europeo, sarà uno degli eventi clou dell’anno che vede Torino capitale mondiale del design: la mostra sulla Collezione storica e la Cerimonia di premiazione, per la prima volta in 54 anni di storia del premio, traslocheranno infatti temporaneamente da Milano in Piemonte, presso la Reggia della Venaria Reale.

La mostra sarà inaugurata a fine aprile e proseguirà sino alla fine di luglio, mentre la premiazione avrà luogo a fine giugno. Le date di entrambi gli eventi saranno comunicate ufficialmente il prossimo 5 marzo a Milano in occasione della presentazione dell’ADI Design Index.

Oltre quattrocento pezzi saranno esposti nelle Scuderie della Reggia di Venaria Reale, che apriranno per la prima volta i battenti al pubblico, ospitando quella che si preannuncia come una delle più belle mostre in programma quest’anno. Anche il prestigioso Centro del Restauro della Reggia ha deciso di cogliere questa importante opportunità, aprendo un filone di attività dedicate al design.

Si va avanti dunque verso la primavera che, oltre al Compasso d’Oro, vedrà l’apertura di altre tre grandi mostre del calendario di Torino 2008 World Design Capital: l’8 maggio inaugurerà alla Promotrice delle Belle Arti “Olivetti. Una bella società”, il 24 dello stesso mese sarà la volta di “Geodesign” al Palafuksas e il 28 giugno “Flexibility” alle ex-carceri Le Nuove di Torino.

Le piante e il loro genoma

Perchè un pioppo è un albero che raggiunge i 20 metri di altezza senza difficoltà? Che cosa ha di diverso rispetto ad una piantina come Arabidopsis che in poche settimane conclude il suo ciclo vitale? Ma quando ci prendiamo un aperitivo, i geni della vite ci dicono perché quel calice di Pinot ha proprio quel profumo?

L’Accademia delle Scienze di Torino organizza una conferenza sul tema “Le piante e il loro genoma”. L’ incontro si terrà mercoledì 6 febbraio 2008 presso il Circolo dei Lettori in via Bogino, 9 con inizio alle ore 17,30.

Relatrice sarà Paola Bonfante, professoressa di Botanica presso l’Università di Torino e responsabile della Sezione di Micologia dell’Istituto per la Protezione delle Piante del CNR.

I milioni di geni e proteine che l’evoluzione degli studi sta continuando a scoprire hanno radicalmente cambiato alcuni settori della biologia, dalla salute umana all’ambiente, dall’agricoltura alle fonti di energia rinnovabile. Ne consegue che molti aspetti della conoscenza vengono affrontati con ottiche sempre nuove che consentono di unire i metodi della biologia molecolare a quelli informatici.

L’evoluzione dell’agricoltura, il miglioramento genetico delle piante coltivate e la Rivoluzione verde ci insegnano che le piante da sempre sono centrali nella storia evolutiva dell’uomo. Lo studio avviato nel 2000 ha portato a completamento i genomi di quattro piante: i lavori scaturiti da questi progetti forniscono un’infinità di dati che rivela interessanti somiglianze tra la struttura dei geni nei vegetali e negli animali.

L’incontro rientra nel ciclo di conferenze “I Mercoledì dell’Accademia”, istituito dall’Accademia delle Scienze allo scopo di promuovere e richiamare l’attenzione su tematiche che abbiano come comune denominatore il rapporto tra scienza e società, politica ed arte.