Bruce Sterling a Torino

Come sarà il nostro futuro? quali forme avranno gli oggetti di domani? quali delle tendenze economiche attuali prevarranno? A queste domande propone una risposta Bruce Sterling, scrittore di fantascienza con un libro visionario “La Forma del Futuro” edito da Apogeo. Un saggio dedicato agli sviluppi del design postindustriale che sviluppa i concetti-chiave anticipati da Sterling nel libro precedente Tomorrow Now e che descrive le modalità contemporanee di dare forma alle cose, agli oggetti (titolo originale Shaping Things).

Sterling prospetta un’ulteriore evoluzione di ciò che oggi chiamiamo web 2.0. Fenomeni come il social-networking e la Radio Frequency IDentification (RFID) stanno dando vita a una nuova internet delle cose, che qualcuno ha già battezzato come web 3.0. Una visione che indica un design di “interazione conversazionale” e parla di una cambiamento epocale: quello dal gingillo tecnologico all’oggetto-SPIME (neologismo di Sterling che unisce SPACE + TIME) e quella parallela dal destinatario-utente all’intermediario: l’oggetto partecipato. Cioè i blobjects, gli spime, gli arphids, i nomi degli oggetti del presente e del prossimo futuro.

La presentazione del libro “La Forma del Futuro” di Bruce Sterling si svolgerà giovedì 27 settembre alle ore 18.00 presso il Circolo dei Lettori, Via Bogino 19, Torino. All’incontro interverranno lo stesso Bruce Sterling, Andrea Bairati (Assessore all’Università, Ricerca , Innovazione e Internazionalizzazione della Regione Piemonte), Luca De Biase (direttore di Nòva 24 /Il Sole 24Ore), Claudio Germak (Politecnico di Torino – Word Design Capital Torino 2008) . Moderano Simona Lodi e Chiara Garibaldi (direzione Share Festival).

Le fibre ottiche curano la Sinagoga Tedesca di Venezia

LOCK (Low-cost Optical system for CracK monitoring) è l’acronimo utilizzato per indicare un innovativo sistema di monitoraggio sviluppato da ricercatori del Dipartimento di Elettronica del Politecnico di Torino e del Laboratorio di Fotonica dell’Istituto Superiore Mario Boella, con il supporto della Fondazione Torino Wireless, che ne ha finanziato lo sviluppo. Attualmente il sistema è in fase di brevettazione europea con estensione anche negli Stati Uniti.

Con l’utilizzo di sensori in fibra ottica plastica (nota con la sigla POF, dall’inglese Plastic Optical Fiber), il LOCK è in grado di tenere sotto controllo costantemente fessure e crepe nelle strutture degli edifici in modo più semplice ed economico rispetto a quanto già disponibile in commercio. Attualmente infatti si utilizzano fibre in vetro simili a quelle usate nelle telecomunicazioni ottiche che necessitano di complesse e costose apparecchiature per l’interrogazione dei sensori.
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Polito contro unito nella XI Rowing Regatta

Luca Indemini sulla Stampa

Torino torna a scoprire il suo fiume, solo pochi mesi fa spettacolare palcoscenico di una notte di festa, oggi la più grande palestra a cielo aperto della città, per ospitare venerdì l’XI edizione della Rowing Regatta, sfida a remi nell’8+ tra l’Università degli Studi e il Politecnico. Tanti elementi si intrecciano attorno a questo evento di primo piano, non solo per l’aspetto sportivo.

Innanzitutto la giornata apre l’attività universitaria dell’anno accademico 2007/2008 e si vuole candidare a diventare punto di riferimento delle nuove matricole, per alimentare una sana competizione tra le due Istituzioni. Sempre dal punto di vista degli Atenei, poi, serve a ribadire l’immagine di Torino come città ad «alta formazione», non solo dal punto di vista accademico, ma anche sportivo. «Last but not least», come direbbero là dove questo genere di sfide ha fatto storia, tra Oxford e Cambridge, l’acqua ospiterà equipaggi ad alto tasso tecnico, dagli ori mondiali dell’Università Giuseppe D’Emilio e Giorgio Tuccinardi, che punta a Pechino 2008, al Campione del Mondo 2005 Jacopo Palma, nelle file del Politecnico.

Motivo ulteriore di soddisfazione per gli organizzatori, il CUS Torino e l’ASC Torino, il fatto che la Federazione Italiana Canottaggio abbia copiato la formula torinese, riproponendola al Ponte Vecchio di Firenze e nel Laghetto Eur di Roma.

Formula che vince, dunque, non si cambia: anche quest’anno tre equipaggi in acqua alle 22, agli Atenei torinesi si aggiunge la rappresentativa di Oxford, un otto competitivo che vuole vendicare gli ultimi posti delle edizioni precedenti; e confronto al meglio delle tre manches, su una distanza di 400 metri, tra i ponti Vittorio Emanuele I e Umberto I. Novità assoluta della Rowing Regatta 2007 è la gara femminile, che vedrà l’Università e il Politecnico sfidarsi nel 4 di coppia, ma senza la presenza di un equipaggio straniero.

Anche in questo caso si tratta di due team agguerriti, che schierano tre campionesse italiane, Anita Dazzi e Stefania Minzon per l’Università e Valeria Monti del Poli, oltre a Catalina Tipanu, che ha partecipato ai Mondiali del 2002. Poco prima, alle 21,30, l’acqua viene ufficialmente battezzata dall’esibizione di Adaptive Rowing, nell’intento di promuovere ed incentivare la pratica di questa disciplina per gli atleti disabili. Il colpo di partenza dell’8+ maschile sarà anticipato alle 21,45, da uno spettacolo pirotecnico, piccolo accorgimento per attirare l’attenzione sul fiume, illuminato in maniera suggestiva per la competizione.

Intanto cresce l’attesa, soprattutto nelle scherzose battute tra il ProRettore dell’Università Sergio Roda «Vince sempre l’Università, siamo sul 7 a 3 per noi» e il Vice Rettore del Politecnico Marco Mezzalama «Parlando con gli atleti dico sempre che in qualche cosa il Poli dovrà pur perdere, se no vinciamo su tutto».

A Torino la ricetta per il costume dell'Uomo ragno

Realizzata la ’ricettà per creare un perfetto costume da Uomo ragno che può dare a chi lo indossa il potere, non solo di arrampicarsi su superfici verticali ma anche di strisciare sui soffitti come il mitico eroe dei fumetti. A concepirla è stato un italiano, l’ingegnere e fisico
Nicola Pugno, del Politecnico di Torino che ha descritto la sua teoria sulla rivista Journal of Physics.

Secondo Pugno, l’ingrediente principe per mettere a punto la divisa dell’eroe creato da Stan Lee e Steve Ditko nel ’62 sarebbe una colla fatta di molecole uncinate di nanotubi di
carbonio in grado sia di aderire alle superfici sia di staccarsi con facilità. A rafforzare l’efficienza di questa tecnologia le forze di van der Waals, ovvero l’attrazione che si genera fra molecole poste molto vicine a cui si attribuisce, per esempio, l’abilità del geco di camminare su superfici lisce senza l’uso di secrezioni adesive (le estremità delle sue zampe sono ricoperte da milioni di peli che moltiplicano le deboli forze elettromagnetiche di interazione con la superficie).

La tecnologia, sottolinea lo studio, è resa ancora più interessante dalla capacità degli adesivi di resistere all’acqua e allo sporco. Così che i micro veltri teorizzati, anche se non certo saranno usati per combattere il male come faceva Peter Parkers, l’adolescente che vestiva i panni di Spiderman, potranno trovare, è convinto il ricercatore, numerose applicazioni: dai guanti e scarpe ad uso di chi lava i vetri dei grattacieli agli indumenti per esplorare i fondali marini.

Extracampus la webTV degli atenei piemontesi

La webtv degli Atenei piemontesi, nasce sulla base di un accordo con la Regione Piemonte e i quattro Atenei della Regione (Università di Torino, Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale, Università di Scienze Gastronomiche). L’intento è la creazione e lo sviluppo di un organo di comunicazione congiunto per i quattro atenei, un vero e proprio network televisivo.

Extracampus vuole:

  • dotare gli Atenei piemontesi di uno strumento atto a diffondere informazioni istituzionali, scientifiche e culturali con particolare attenzione alle altre istituzioni culturali e formative presenti sul territorio
  • consentire l’acquisizione agli studenti delle conoscenze espressive, tecnologiche e organizzative indispensabili per la produzione audiovisiva
  • valorizzare le intelligenze e la creatività giovanili attraverso l’analisi dei linguaggi audiovisivi e delle tecnologie e la loro diretta sperimentazione.

I quattro Atenei hanno individuato tre aree d’interesse per la creazione di nuovi format, che sono frutto della creatività, delle specifiche conoscenze e dell’interesse degli atenei medesimi:

  • Scienze e società, un’esplorazione del mondo della ricerca universitaria ad ampio raggio. Il passaggio di Extracampus da Televisione dell’Università di Torino a Tv degli Atenei del Piemonte ha permesso la progettazione di un nuovo format che coinvolgesse le numerose realtà universitarie piemontesi ed i loro progetti di ricerca.
    “Extrascientia – La ricerca scientifica in Piemonte” vuole essere un programma mensile di divulgazione scientifica sotto forma di reportage. Si prefigge di trattare progetti di ricerca universitari, nazionali ed europei, in svolgimento negli Atenei del Piemonte. L’obiettivo del format è la diffusione a livello pubblico dei metodi scientifici, dei risultati delle ricerche, dei rapporti tra scienza e società. Le donne ed i giovani che svolgono la ricerca, le problematiche incontrate durante il suo svolgimento e le relazioni tra la ricerca e la società civile rappresentano le tematiche costanti di ogni puntata.
  • Beni culturali, uno sguardo per scoprire luoghi noti e ignoti, progetti realizzati o incompiuti, ricchezze svelate o nascoste della nostra cultura.
    “Beni culturali” è il canale che ti farà scoprire il patrimonio culturale del nostro paese: palazzi, musei ed eventi che accadono attorno a noi.
    Uno sguardo, curioso e attento, per scoprire luoghi noti e ignoti, progetti realizzati o incompiuti, ricchezze svelate o nascoste della nostra cultura.
    Il passato, patrimonio del presente e le innovazioni che ci accompagnano verso il futuro, verranno osservati attraverso un occhio critico aperto al confronto tra diverse generazioni.
  • Cultura e tradizioni, una panoramica sulle tradizioni popolari, dalla festa al cibo alle testimonianze di vita.
    L’area “Cultura e tradizione” esplora il mondo della tradizione, alla scoperta di immagini sommerse, feste, usanze e costumi
    che appartengono al tessuto culturale collettivo della nostra Regione.
    Un’area in cui si esplora l’espressione umana declinata nelle diverse forme culturali, dal teatro alla musica e alla danza, indagando le motivazioni e le emotività che le hanno originate.
    “Cultura e tradizione” è contenitore di format antropologici, di ricerca etnografica applicata alle arti e alle usanze, programmi studiati per indagare e far conoscere il bagaglio culturale e tradizionale proprio di un territorio.

Extracampus.ateneipiemonte.it è sperimentazione di linguaggi espressivi e di nuove tecnologie. L’intento è veicolare l’immagine dei quattro Atenei attraverso nuove forme mediali, dalla webtv al digitale terrestre, dai telefoni cellulari ai lettori mp3.

Mirafiori: parte il centro di design

Il primo, importante, passo verso la realizzazione del Centro del Design su una porzione dell’area Mirafiori a Torino è stato compiuto con l’accordo di programma siglato dal Comune e dalla Provincia di Torino, dalla Regione Piemonte, dal Politecnico del capoluogo piemontese e dalla società TNE (Torino Nuova Economia). L’accordo ha come oggetto, infatti, la collocazione della nuova sede del Centro del Design su una porzione dell’area dello stabilimento Mirafiori attraverso la riconversione di una parte dello storico stabilimento industriale verso nuovi mix funzionali di attività economiche.

L’obbiettivo è quello di realizzare un nuovo polo universitario e di ricerca nell’ambito del Politecnico, nel quale possano integrarsi formazioni universitarie, ricerca di base e applicata, aggiornamento tecnico-professionale e promozione di cultura verso la città e la società: il modello di riferimento è quello dei parchi scientifici e tecnologici dove convivono, con gli opportuni servizi, facoltà universitarie tecnico-scientifiche, istituzioni di ricerca pubbliche e private, imprese e investitori finanziari.

Il Centro del Design, ampio 21 mila metri quadrati nell’area ex Dai, ospiterà 2 mila studenti e un centinaio di docenti. L’accordo di programma approva anche il progetto di intervento su parte del fabbricato ex Dai che ha richiesto l’approvazione contestuale di una variante urbanistica al fine di rendere coerente sotto il profilo ambientale ed urbanistico il nuovo centro con il tessuto circostante.

Il centro del design è inserito nella zona A, circa 90 mila metri quadrati, dei complessivi 300 mila metri quadrati che saranno ricoinvertiti nell’area di Mirafiori. La zona B (95.000 metri quadrati) e la zona C (85.000 metri quadrati) sono destinate all’insediamento di imprese innovative: sono una cinquantina, al momento, le aziende che hanno già manifestato il proprio interesse.

Politecnico gratis se studi in inglese

Giovanna Favro su Lastampa.it

Chi studia in inglese non paga le tasse. E’ una delle novità decise dal Politecnico per gli aspiranti architetti e ingegneri che tra poco s’affacceranno per la prima volta all’ateneo. La carica delle matricole comincerà il 26 luglio, quando partiranno le pre-iscrizioni ai test d’ammissione, e il rettore Francesco Profumo ha preparato per i nuovi studenti un programma che preme più che mai l’acceleratore sull’internalizzazione. Per tutti i corsi è attivato il primo anno in inglese, e la chance è estesa per la prima volta anche a Biella e Vercelli: nella prima si tratta di ingegneria tessile (che sostituisce l’analogo corso in italiano, soppresso), mentre a Vercelli sono state chiuse ingegneria elettronica e informatica, sostituite da «electronic and computing engeneering». Qualunque studente italiano s’iscriva a queste lauree – che puntano anche ad attrarre stranieri – così come a quelle per le matricole a Torino, non pagherà un euro di tasse. Da parte del Poli, uno sforzo e un regalo non piccoli: chi s’impegnerà nelle lezioni in lingua risparmierà fino a mille e 500 euro.

La spinta verso l’inglese (per incoraggiare i ragazzi ci saranno anche brevi pre-corsi) punta a più obiettivi ed è piuttosto articolata, visto che da settembre prenderanno il via in questa lingua anche 3 lauree di Architettura e 6 specialistiche di ingegneria (nanotecnologie per le Ict, e le ingegnerie gestionale, telematica, informatica, elettronica, delle telecomunicazioni). Si svolge inoltre in inglese Ingegneria dell’auto. «Vogliamo favorire l’internazionalizzazione e la propensione verso altri Paesi dei ragazzi – spiega Profumo – e mescolare il sangue, inserendo stranieri anche nelle sedi decentrate. Oltre a prevedere l’inglese a Biella e Vercelli, indirizzeremo a Mondovì, Alessandria e Verres i giovani di lingua spagnola e francese».

Per attrarre più studenti dall’estero (oggi sono 1600, il 6%) sono state anche attivate 250 borse di studio da ben 10 mila euro l’una, destinate ai migliori. Sono due milioni e mezzo, una grossa somma per il Poli, ma «è un investimento che ritengo necessario, anche se mi tocca pagare su questa cifra pure le tasse. Ogni iniziativa che aiuti a mescolare sempre più lingue e nazioni è una priorità».

Da quest’anno partono anche le pre-iscrizioni al campus italo-cinese, avviate lo scorso anno solo per i giovani orientali. Chi avrà la chance d’essere ammesso ai corsi di ingegneria dell’informazione, e di ingegneria meccanica e della produzione, studierà in parte in Italia e in parte in Cina: «Una chance – commenta Profumo – che se avessi meno di vent’anni non mi lascerei mai sfuggire».

Al capitolo internazionalizzazione è pure nato un nuovo ufficio, in cui lavorano 25 persone. Sono incaricate anche dell’accoglienza e dell’inserimento dei ragazzi venuti da oltre confine nella vita cittadina. Sempre in tema «mescolanza di sangue», infine, c’è l’aumento degli accordi di doppio titolo con altri atenei. Sono saliti a 61, 34 in Europa e 27 in altri continenti. I ragazzi compiono, anche in questo caso, parte del percorso di studi al Poli e parte nell’ateneo straniero con cui è in corso la partnership. Conseguono alla fine non una, ma due lauree, una per università in cui sono stati studenti.

In rassegna le eccellenze della robotica

In mostra nel cortile del Politecnico di Torino robot e prototipi innovativi sviluppati da imprese, università e centri di ricerca piemontesi

Nell’ambito del convegno “Torino&Piemonte:Passion for Robots” le industrie e i centri di ricerca piemontesi hanno presentato le ultime novità e soluzioni nel campo della Robotica, dando ulteriore conferma del ruolo attivo e dinamico esercitato dal Piemonte nello sviluppo e nella crescita del settore. Nel cortile del Politecnico di Torino un’ampia esposizione di 25 stand ha fatto da cornice all’evento.

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Passion for robots

Torino & Piemonte: Passion for robots è l’evento dedicato alla robotica piemontese, organizzato lunedì 10 giugno al Politecnico di torino da AMMA, ARP-Associazione Robotica Piemonte, Camera di Commercio di Torino, ITP Investimenti Torino Piemonte e Politecnico di Torino

IL PROGRAMMA

Conferenza (Aula Magna Politecnico, ore 9)

09.00 – 09.30 Registrazione

09.30 – 09.50 Saluti delle Autorità

Benvenuto del Rettore del Politecnico
Modera Paolo Dario (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa)

10.00 – 10.20 Humanoid Robotics: a vision for the millennium
Minoru Asada (Dept. of Adaptive Machine Systems, Graduate School of Engineering Osaka University)

10.30 – 10.50 Transmitting human skills and knowledge to robots
Aude Billard (LASA – Learning Algorithms and Systems Laboratory, EPFL, Lausanne)

11.00 – 11.30 Coffee break

11.40 – 12.00 Robotics, Brain and Cognitive Sciences: towards new technologies
Giulio Sandini (Italian Institute of Technology, Department of Robotics, Brain and Cognitive Sciences)

12.10 – 12.30 Trends in industrial and service Robotics
Enrico Minelle (Executive Board IFR-International Federation of Robotics)

Tavola rotonda (ore 15, Sala Consiglio Politecnico)
15.00 – 17.30 Il polo di eccellenza della Robotica piemontese: strategie, azioni di sviluppo e promozione

Esposizione prototipi e robot prodotti dalle industrie e dai gruppi di ricerca di Torino e del Piemonte (ore 9-18, Cortile Politecnico)

Il programma dell’evento in formato pdf

Sudate Carte al quinto anno: i vincitori

sc_2007.jpgIl Magnifico Rettore del Politecnico di Torino Francesco Profumo e gli ingegneri Pasquale Pappacoda e Claudio Arissone condurranno la premiazione del concorso letterario promosso dall’Associazione Culturale Il Traspiratore in collaborazione con Politecnico di Torino, CTS, Torino Capitale Mondiale del Libro.

La presentazione del libro con le opere finaliste e la cerimonia di premiazione
della V edizione del concorso si svolgeranno giovedì 31 maggio alle ore 11.00 presso il
Salone d’Onore del Castello del Valentino – Facoltà di Architettura, viale Mattioli, 39 ;Torino.

“Nel percorso formativo di chi frequenta il nostro ateneo devono essere presenti occasioni di multiculturalità: nella consapevolezza che solo sapendo mantenere una mente aperta, solo irrobustendo la formazione tecnico-scientifica di base con altri saperi (il patrimonio umanistico in primo luogo) si potranno avere ingegneri e architetti in grado di affrontare con successo un mondo destinato a cambiamenti sempre più rapidi.” Così si esprime il prof. Francesco Profumo, Magnifico Rettore del Politecnico di Torino, commentando le opere finaliste di Sudate Carte, atipico concorso artistico-letterario organizzato dall’Associazione Culturale Il Traspiratore.

Atipico è proprio la parola giusta, perché si abbina perfettamente sia al target dei concorrenti (gli studenti, ben 26.000, del Politecnico più famoso d’Italia, sparsi per le facoltà di Ingegneria e Architettura nelle sedi di Torino, Alessandria, Aosta, Biella, Ivrea, Mondovì, Vercelli), sia al tema delle opere del concorso. I racconti, le poesie e i disegni quest’anno sono ispirati a “palla”, tema scelto, dopo sudore, viaggio, ghiaccio e carta delle scorse edizioni, sia per celebrare uno degli oggetti più amati da tutti i ragazzi, sia perché è un termine che si presta a varie declinazioni, e sia, infine, per celebrare la vittoria degli azzurri ai mondiali di Germania 2006.

I giovani autori hanno saputo interpretare al meglio il tema, spaziando con la fantasia e inviando racconti (molti ispirati a vari sport), poesie (tante con ricordi dell’infanzia) e disegni, alcuni surreali, altri aventi come tema le rotondità del corpo, altri ancora rappresentanti la palla più importante che tocchiamo ogni giorno, il nostro amato pianeta.

Giovedì 31 maggio, alle ore 11.00, presso il Salone d’Onore del Castello del Valentino, riportato recentemente agli splendori di un tempo, si svolgerà l’atto conclusivo della quinta edizione di ‘Sudate Carte’. La cerimonia di premiazione dei vincitori (in palio premi in denaro e viaggi offerti dal CTS) si allaccerà alla presentazione del libro ‘Sudate Carte 2007 – 30 artisti polisportivi’, che raccoglie le 30 opere migliori (dieci poesie, opere di grafica e racconti rispettivamente) e le testimonianze dei giurati sul loro rapporto con la palla.

Nel libro, infatti, sono anche raccolte delle brevi interviste a Paolo Verri (coordinatore del progetto Italia 150), a Vittorio Pasteris e Donato Firrao, agli scrittori e giornalisti Paola Mastrocola (vincitore Premio Campiello 2004), Carlo Grande, Claudia Ferraresi Marino Periotto, Gianni Chiostri (fumettista), e Luca Ragagnin, alla poetessa Rosy Bianchini di Martino, a Francesco Longo (artista concettuale), al dirigente arbitrale Alfredo Trentalange.

Il volume, con le prefazioni del Magnifico Rettore del Politecnico Francesco Profumo, dell’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte Gianni Oliva, dell’Assessore alla Cultura della Regione Valle d’Aosta Laurent Vierin, del Direttore di Torino Capitale Mondiale del Libro onorevole Rolando Picchioni, dell’Assessore alla cultura del Comune di Torino Fiorenzo Alfieri, e di Pasquale Pappacoda, ingegnere elettrotecnico e consulente manageriale, nonché presidente della giuria di qualità del concorso, viene stampato in 1.500 copie ed è distribuito gratuitamente nelle sedi del Politecnico e nelle biblioteche del Piemonte.

E saranno proprio Pasquale Pappacoda, i giurati ed il Rettore del Politecnico ad incontrare i giovani vincitori di questo insolito concorso letterario. “Sudate Carte è un concorso-stimolo per la creatività letteraria, poetica, artistica di tutti coloro che frequentano il Politecnico di Torino. Chiedere racconti, poesie e disegni a chi quotidianamente si cimenta con equazioni e calcestruzzo, potrebbe sembrare un azzardo. Invece no. Questa manifestazione, giunta alla sua quinta edizione consecutiva, può essere ormai considerata un appuntamento centrale nella vita culturale del Politecnico e del Piemonte”, spiega Stefano Mola, presidente della giuria di selezione, che aggiunge “Le opere dei concorrenti si sono sviluppate seguendo vari filoni, ne risulta un volume ricco di spunti intriganti in ogni sua pagina”.

L’iniziativa, unica nel suo genere, ideata ed organizzata dall’Associazione Culturale Il Traspiratore grazie al supporto istituzionale del Politecnico di Torino e di Torino Capitale Mondiale del Libro ed alla partnership con CTS e Casa Dada, si è avvalsa dei patrocini della Regione Piemonte, della Regione Valle d’Aosta, della Provincia di Torino e delle Città di Torino, Alessandria, Aosta, Biella, Ivrea, Mondovì, Vercelli.