View Conference, un osservatorio sul futuro digitale

view_logo.jpgDal 6 al 9 novembre torna a Torino il meglio delle tecnologie digitali: dagli studios di animazione Pixar e PDI DreamWorks ai giganti dell’hardware e software grafico e 3D, Nvidia e Google, passando per Electronic Arts, leader nei videogames. 60 appuntamenti fra conferenze, proiezioni, anteprime, installazioni, workshop, presentazioni e master classes gratuite. Oltre 100 ospiti internazionali tra cui quattro Premi Oscar. Un’occasione per incontrare i maggiori esperti di effetti speciali, gli autori di personaggi di animazione quali Ratatouille e Shrek e per conoscere le ultime novità del settore.

VIEW Conference, a Torino dal 6 al 9 novembre 2007, è la più importante manifestazione in Italia sulla computer grafica. Giunta alla sua ottava edizione, VIEW (Virtual Interactive Emerging World), è un punto di osservazione privilegiato sulle tecnologie digitali di ultima generazione: dall’animazione agli effetti speciali, dall’architettura virtuale ai videogiochi, dal design al marketing territoriale e ai beni culturali. La rassegna è realizzata dall’Associazione Culturale VIEW Conference, presieduta da Angelo Raffaele Meo e diretta da Maria Elena Gutierrez, ed è sostenuta da Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.

I quattro premi Oscar
VIEW presenterà al suo pubblico un nutrito gruppo di celebrità: Glenn Entis, già al fianco di Steven Spielberg e Jeffrey Katzemberg alla DreamWorks, oggi uno dei dirigenti della Electronic Arts, azienda leader di mercato nel settore dei giochi elettronici; Christophe Hery, della Industrial Light and Magic, massimo esperto mondiale nella creazione di personaggi digitali, che guiderà il pubblico attraverso il backstage di Transformers e di Pirates of the Carribbean: at Worlds End; Grant Major, della Weta Digital, autore degli effetti visivi di King Kong e acclamato Production Designer de Il signore degli anelli, premio Oscar per Il ritorno del re; Ken Perlin inventore dell’omonimo algoritmo per simulare fenomeni naturali e paesaggi, che gli è valso l’Oscar.

Le anteprime: Ratatouille, Khan Kluay, Free Jimmy
A conclusione della conferenza stampa, il 9 ottobre al cinema Massimo di Torino (sala 3) VIEW presenterà in collaborazione con Walt Disney Studios Motion Pictures Italia una anteprima speciale di Ratatouille, l’ultimo attesissimo film Pixar, con ingresso a inviti.
Un’intera serata dal titolo Elephants’ night, in programma il 6 novembre, sempre al Cinema Massimo, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, sarà invece dedicata alle anteprime di due film d’animazione: Khan Kluay, Courage Comes from the Heart, il primo lungometraggio in 3D di produzione interamente tailandese, della Kantana Animation, e Free Jimmy, irriverente film d’animazione in 3D, realizzato dalla norvegese Storm Studio e scritto e diretto dall’artista culto Christopher Nielsen, leggendario creatore di fumetti dell’underground norvegese, che sarà presente alla proiezione di View.

Tecnologie digitali e cinema: un cast di ospiti d’eccezione
Direttamente dalla Pixar sbarcherà a VIEW 2007 la squadra che ha realizzato il film Ratatouille. La direttrice della fotografia Sharon Calahan, responsabile delle luci e della sensazionale computer grafica, condurrà il pubblico nel mondo del lighting design e di come sia stato possibile realizzare un’atmosfera affascinante e succulenti piatti, degni di un vero gourmet. Il matte painter digitale Paul Topolos, creatore di molti dei paesaggi urbani e degli sfondi parigini che compaiono nella pellicola, rivelerà come la Ville Lumière sia stata ricreata, con le sue atmosfere e i suoi sapori. La conferenza del technical director e ricercatore per gli effetti digitali 2D e 3D Alex Harvill tratterà invece delle sfide economiche e tecniche e delle soluzioni innovative presenti nel film, mentre Jessica McMackin, technical director, si occuperà della ottimizzazione tecnica nella produzione Pixar, focalizzandosi sulle sfide tecniche e sulle conquiste del film Ratatouille.
La rosa dei nomi di spicco presenti a VIEW continua con Lucia Modesto, direttrice tecnica alla PDI DreamWorks, responsabile dello sviluppo, della creazione e dell’evoluzione dei personaggi per i tre film della saga di Shrek; Peter Nofz, che racconterà la sua esperienza sul set di Spider-Man 3, alle prese con effetti visivi e di animazione per una resa iperrealistica dei personaggi; Parag Havaldar, della Sony Pictures Imageworks pronto a illustrare le ultime tecniche di motion capture adoperate nella visione della saga di Beowulf del regista Robert Zemekis, in uscita a novembre negli Usa, e James Clyne, che racconterà il design concettuale e i processi digitali nel film Transformers.

Games: immaginazione e tecnica per giochi senza limiti
Jørgen Tharaldsen della Funcom, brillante software house norvegese, presenterà The Age of Conan, il gioco di ruolo di massa più atteso del 2008, vincitore del Best Online Game alla Games Convention 2007: mostrando materiale dal gioco, Tharaldsen condurrà gli spettatori nell’Era di Conan, un universo oscuro, violento e lussureggiante, presentato in una grafica spettacolare e con un incredibile surround audio 7.1, mentre la Sony mostrerà in anteprima Little Big Planet, nuovo capolavoro per PlayStation 3 dove saranno i giocatori stessi a costruire il proprio mondo digitale.
Fedele alla sua attenzione al mondo virtuale, VIEW darà poi ampio spazio all’universo di Second Life, con la presenza delle due maggiori realtà italiane di SL: Carlo Biscaretti di Ruffia, del progetto Italia Vera e Mattia Crespi, developer Italiano di Second Life, partner Linden Lab. Tra reale e virtuale, VIEW porterà invece, per la prima volta in Italia, il fenomeno statunitense degli Alternate Reality Game (ARG), ospitando il maggior esponente mondiale del genere, autore del bestseller This is not a Game, Dave Szulborski, e Ken Eklund geniale creatore del primo ARG a sfondo politico-sociale.

Architettura digitale, design e beni culturali: le contaminazioni tra il reale e il virtuale
Per l’architettura e il design VIEW presenta “l’architetto digitale” Tino Schaedler, disegnatore dei set di Catwoman, V per Vendetta e Harry Potter e il Principe mezzo-sangue. Kevin Gilson, direttore di design visualisation di Parsons Brinckerhoff, azienda leader nella progettazione digitale di edifici e costruzioni, ci farà invece viaggiare nel futuro della visualizzazione e nelle ultime novità della modellazione in 3D applicate all’ingegneria e al design. Franz Fischnaller, artista, ricercatore e designer presenterà il suo avveniristico progetto [SOE] The Space on Earth Project, una sfida tecnica e concettuale che integra design, architettura, arte, tecnologie e intrattenimento digitale con la creazione di ambienti innovativi in cui si può viaggiare, vivere e sognare da protagonisti all’interno di uno spazio virtuale: un’istallazione sarà a disposizione degli spettatori per tutta la durata di VIEW. Infine uno sguardo ai beni culturali: le tecnologie di ultima generazione rappresentano un canale differente per promuovere un prodotto turistico o un territorio, la Fondazione Ultramundum propone a VIEW una speciale sessione in cui sono illustrati i più innovativi esempi che coniugano tecnologie digitali e marketing territoriale.
Mondi digitali made in Italy e in UE

VIEW darà spazio e visibilità anche alle più promettenti realtà italiane del mondo virtuale: dai BluMiAl Studios che si dedicano all’advergaming, a Linfa Lab, specialista in visual design, fino alla storica EDI – Effetti Digitali Italiani. E ancora: l’innovativa software house svedese Craft Animations che presenterà i suoi ultimi lavori, il progetto europeo Peach e la presentazione degli eventi di Torino 2008 World Design Capital.

VIEW Award
Dopo il successo internazionale delle edizioni 2005 e 2006, il VIEW Award 2007 amplia i temi e le categorie. Per la prima volta, infatti, VIEW accetterà opere digitali realizzate sia da studenti che da non-studenti, confermandosi come il premio più competitivo e interessante nella sua categoria. Il VIEW Award, premio internazionale per cortometraggi con animazione 3D e VFX, dedicato ai talenti emergenti dell’animazione e degli effetti speciali, vedrà la partecipazione di centinaia di giovani artisti in concorso da tutto il mondo. I vincitori saranno selezionati da una giuria internazionale, composta da esperti nei vari settori, da direttori e professori delle più prestigiose scuole di animazione in Europa e in Nord America.

Scuole, Lezioni, Master Class: uno sguardo sulla formazione
Alcune delle più rinomate scuole di animazione, effetti visivi, arte digitale, si presenteranno e suggeriranno percorsi formativi per chi volesse intraprendere una carriera nel settore: Supinfocom, con la direttrice e fondatrice Marie-Anne Fontenier, S.N.C. con Chiara Magri, la Gnomon School of Visual Effects con Pam Hogarth, VRMMP con Vincenzo Lombardo, Filmakademie con Sabine Hirtes.
Le lezioni di VIEW partono alla grande con un professore d’eccezione, Paul Topolos della Pixar, che illustrerà per la prima volta in Italia il digital matte painting e tutti i suoi segreti; segue Angelo Raffaele Meo del Politecnico di Torino che parlerà invece di open source e streaming video (software e strumenti che saranno protagonisti di ESOF 2010, il Forum Scientifico Europeo che si terrà a Torino nel 2010); Nello Balossino dell’Università di Torino, terrà una lezione su luce e visione tra reale e virtuale; Fabrizio Valpreda del Politecnico di Torino presenterà invece Designing the virtual image.
VIEW Conference diventerà anche sede di un training specializzato di computer grafica, aperto a tutti. Le masterclasses di VIEW saranno tenute da alcune delle più importanti aziende nel campo degli effetti visivi, della computer grafica, della design visualization, dello sviluppo dei giochi, della pre-visualizzazione architettonica. NVIDIA Corporation, l’azienda leader mondiale nel settore delle tecnologie dei processori grafici programmabili, presenterà un esclusivo workshop sulle potenzialità e sugli strumenti di NVSG – The High Quality, Real-time Rendering Scene Graph. Autodesk, i cui software innovativi hanno cambiato il modo di realizzare prodotti di intrattenimento, porterà a VIEW lezioni sull’utilizzo e le potenzialità dei suoi software più importanti, come Maya e 3dStudio Max. E Softimage, la cui tecnologia è stata usata per film come il premio Oscar Happy Feet e 900, sarà protagonista di ben 4 workshop giornalieri. Si comincia con una panoramica delle funzionalità di SOFTIMAGE|XSI®, uno dei prodotti di punta dell’azienda, nonché la più completa e intuitiva soluzione per la creazione di personaggi 3D disponibile sul mercato, per passare alle applicazioni specifiche per i videogiochi 3D e per gli effetti visivi per il cinema e per la tv, con la presentazione in prima mondiale della demo di moondust, software rivoluzionario per realizzare particelle e liquidi. Ospiti di Softimage saranno alcune importanti realtà italiane: Xchanges VFX, Playstos Entertainment.

Business to Business
L’edizione di VIEW di quest’anno sarà arricchita da un evento di brokeraggio, organizzato dalla Camera di commercio di Torino attraverso la rete europea degli Innovation Relay Centre, volto a favorire la nascita di collaborazioni strategiche e partnership tecnologiche tra aziende, Università e centri di ricerca nei settori del virtual design, della computer graphics, della comunicazione e dell’industrial design. VIEW ospiterà il convegno, organizzato da A.P.I. e dalla Camera di Commercio di Torino, dedicato alle realtà italiane operanti nel settore della computer grafica.

Il sito di View Conference 

Torino Valley al Marketing Camp e all'Innovation Circus

Torino Valley parterciperà al Marketing Camp 3 del 10 ottobre in cui Vittorio Pasteris, il nostro “eroico” fondatore, parlerà dell’esperienza di “Torino Valley, fare comunità vera intorno all’innovazione”

Il tema del MarketingCamp 3 “local Innovation. Polis, innovazione, marketing e comunicazione”

Il MarketingCamp 3 fa parte dell’Innovative Day, durante la settimana dell’Innovation Circus a Milano, dall 8 al 15 ottobre 2007.

Festival Cineambiente alla decima edizione

Torna per il decimo anno il Festival Cinemambiente per raccontare attraverso il cinema luci ed ombre della questione ambientale considerata ormai una vera emergenza per il pianeta.

Occuparsi della salvaguardia dell’ambiente oggi non è una scelta politica ma un dovere morale cui rispondono sempre più persone, dai singoli cittadini, alle associazioni, alle star internazionali, registi, attori, musicisti e artisti che sempre più spesso prendono posizioni nette e forti.

Dai film sostenuti e interpretati dalle grandi star americane, alle produzioni delle associazioni ambientaliste, da Ecokids alle conseguenze ambientali del lavoro, dalle grandi questioni energetiche al carburante estratto dall’olio delle patatine fritte dei fast food, oltre 100 film racconteranno in sei giorni lo stato del pianeta.

Diretto da Gaetano Capizzi e organizzato dal Museo Nazionale del Cinema, il FESTIVAL CINEMAMBIENTE sarà a Torino dal 11 al 16 ottobre 2007 per festeggiare la sua X edizione e il consolidato ruolo di maggiore manifestazione cinematografica italiana a tematica ambientale, oltre che leader del network internazionale EFFN (Environmental Film Festival Network) e primo festival europeo a “emissione zero”.

In Italia il FESTIVAL CINEMAMBIENTE è un vero e proprio pioniere: da dieci anni infatti affronta e diffonde le tematiche ambientali attraverso il cinema, i dibattiti e gli eventi che compongono ad un programma originale e sempre molto ricco.

L’attivismo ambientalista conquista Hollywood e Cinemambiente presenta, in alcuni casi per la prima volta in Italia, i film ambientalisti che coinvolgono le grandi star americane: da Leonardo Di Caprio a Keanu Reeves, da Alanis Morisette a Daryl Hanna, da Meryl Streep a Robert Redford.

Come sempre saranno tre le sezioni competitive del Festival, il Concorso Internazionale Documentari, il Concorso Italiano Documentari, il Concorso Cinema di Animazione.

Fra i film del concorso internazionale si segnalano le svedese The Planet, sulle verità e bugie dei cambiamenti che sta subendo la terra; A crude awakening che esamina la nostra dipendenza dai carburanti fossili e le conseguenze del loro graduale esaurimento; The Great Warming, narrato da Keanu Reeves e Alanis Morissette, e considerato tra i migliori film sul tema del riscaldamento globale. Unico film italiano in questo concorso è Il mio paese di Daniele Vicari (già autore di Velocità Massima e Non mi basta mai) che ripercorre il viaggio in Italia commissionato nel 1960 da Enrico Mattei a Joris Ivens e che diede origine al celebre documentario L’Italia non è un paese povero.
Who killed the electric car? narrato dalla voce di Martin Sheen e sostenuta anche dalla presenza di personaggi come Tom Hanks e Mel Gibson, cerca il colpevole della scomparsa delle auto elettriche in California, dopo il fortunato lancio del 1996, forse proprio a causa delle lobby dei petrolieri.

Temi scottanti, linguaggio inedito e caparbietà sono gli ingredienti principali delle sezioni dedicate ai documentari italiani e al cinema di animazione. Anche dalla povertà dei mezzi che caratterizza la produzione documentaristica italiana nascono interessanti analisi e denunce, come quella di Alessandro Gagliardo, Antonio e Christian Longo che con 13 variazioni su un tema barocco documentano la battaglia degli ambientalisti contro le trivellazioni dei petrolieri americani nella Valle di Noto, appoggiata dallo scrittore siciliano Andrea Camilleri. Frutto della sperimentazione tecnica e linguistica legata a molti progetti di animazione è, per esempio, il cortometraggio brasiliano Tyger che in cinque intensi minuti, ispirati all’omonimo poema di William Blake, racconta con lo stile di un videoclip musicale l’arrivo in una grande città di una tigre gigante e misteriosa.

Il FESTIVAL CINEMAMBIENTE non si esaurisce con i suoi concorsi. Ricchissimo il cartellone della sezione Panorama, che porta nei locali di Torino, medi e cortometraggi a tema ambientale per offrire anche fuori delle sale uno spunto di riflessione; così come è simbolico l’approdo della sezione Ambiente e Lavoro all’ex fabbrica IPCA di Ciriè, sede di molti infortuni sul lavoro.
Proseguono poi con crescente interesse le attività di EcoKids, un festival nel festival, che grazie all’appoggio di volontari e personaggi del mondo dello spettacolo porta il cinema ambientalista nelle scuole elementari, medie e superiori di 15 comuni piemontesi.

Avviato con successo nella scorsa edizione, si consolida quest’anno il rapporto con Amnesty International. Il tema dei diritti umani sarà affrontato, attraverso film e incontri, in tre focus dedicati ai Territori Occupati, alla silenziosa crisi politica del Messico, e alle conseguenze della “guerra contro il terrore”. Il pubblico potrà essere, infine, co-protagonista del Festival Cinemambiente. Attraverso il concorso Ecotribe, si potranno caricare sul sito del festival cortometraggi di 3 minuti al massimo, realizzati con il videofonino e che trattino temi “verdi”. I migliori saranno premiati da una giuria di giovani.

BlogBar due: giocando in rete

Via Vittorio Pasteris

Mercoledì 10 ottobre alle ore 18.00 alla Fnac di Torino secondo appuntamento di “BlogBar: blog, internet e altro” una serie di microeventi dedicati alla cultura di rete e all’economia digitale che vogliono essere uno spazio aperto per blogger e non, per addetti ai lavori e per curiosi che possono partecipare a una conferenza, ma anche intrattenersi presso gli spazi e il bar della Fnac di Torino.

Questa volta si parla di videogiochi: giocando in rete: da passatempo per appassionati a mania di massa; intervengono AlessandraC  e Michele Biolè di Gamestribres.tv insieme a Vittorio Pasteris

Ottobre scienza 2007 a Torino

Ottobre scienza 2007 è una iniziativa a cura di 25 Scuole coordinate dal Liceo Scientifico Copernico
con il contributo della Regione Piemonte, in collaborazione con Provincia di Torino, Città di Torino Museo Regionale di Scienze Naturali, Università di Torino, Politecnico di Torino, Accademia delle Scienze di Torino, Associazione per l’Insegnamento della Fisica, Scuola Interateneo di Specializzazione, C.I.C.A.P.
Decine di esperimenti scientifici eseguibili dal vivo, mostre interattive, conferenze, workshop ed una lezione-spettacolo.

In occasione della manifestazione dal 6 al 14 ottobre 2007 saranno allestite in più punti del capoluogo piemontese mostre interattive su diversi temi di carattere scientifico, con numerosi esperimenti eseguibili dal vivo sotto la guida degli studenti che li hanno preparati.Ottobre Scienza è visitabile dal 6 al 14 ottobre 2007. Le mostre e le conferenza sono dislocate presso il Museo Regionale di Scienze Naturali (via Giolitti, 36 Torino), l’8 Gallery (Lingotto – via Nizza, 262 Torino), la sede di Ingegneria dell’Autoveicolo (Lingotto – via Nizza, 230 Torino) e l’Accademia delle Scienze (via Accademia delle Scienze, 6 Torino).

Sarà il momento di sintesi di un progetto più ampio che ha visto le scuole coinvolte in molte iniziative attuate nel corso del passato anno scolastico, per la realizzazione di esperimenti inseriti nella mostra itinerante “Il bello della scoperta” e nelle manifestazioni di “Scienza in piazza” organizzate in alcuni comuni della provincia.

“Ottobre Scienza” prevede anche Conferenze, Workshop e Spettacoli su argomenti associati ai temi delle mostre. Le mostre, frutto della collaborazione tra scuole superiori, università e politecnico, saranno presentate al pubblico dagli studenti nella giornata di inaugurazione e gestite anche da animatori opportunamente formati che guideranno gli ospiti nel loro viaggio nella scienza.

Presso il Museo Regionale di Scienze Naturali
C’era una volta…a ritroso nel tempo fra fluidi e cariche elettriche
Si vuol fare apprezzare attraverso esperimenti su fluidi ed elettricità la bellezza di antichi strumenti dei laboratori di fisica tra ’800 e ‘900 di alcuni licei di consolidata tradizione.
La mostra si articola in due percorsi

  • fluidi: strumenti per la verifica e l’applicazione dei principi di Archimede, Pascal, Stevin per l’esperimento di Torricelli, per creare il vuoto;
  • elettricità: macchine elettrostatiche, rivelatori di carica elettrica, elementi di circuiti elettrici, strumenti di misura, apparecchi per la verifica dell’interazione fra fenomeni elettrici e magnetici, simpatiche e curiose applicazioni d’altri tempi.

La luce e i colori
Consente di esplorare la complessità della luce e soprattutto la percezione del colore attraverso esperimenti tradizionali o legati alla vita quotidiana, con un approccio sia di tipo fisico, sia chimico sia biologico.
La mostra si articola in 4 sezioni:

  • Le antiche concezioni della visione, da Euclide a Keplero
  • La luce ed il colore nei modelli ondulatorio e corpuscolare
  • Il colore degli oggetti e l’utilizzo dei colori in chimica
  • La matematica dei colori e la fisiologia della percezione dei colori

Quantum, dal diapason al Principio di indeterminazione
Laboratorio dedicato alla meccanica quantistica. Cinque esperimenti per affacciarsi al mondo delle particelle elementari, per dare un’occhiata all’interno dell’atomo e per comprendere la natura del Principio di Indeterminazione di Heisenberg
Presso Ingegneria dell’autoveicolo al Lingotto
Bricolage della fisica- fare scienza con cose di tutti i giorni
Per avvicinarsi all’essenza scientifica non occorre l’utilizzo di strumenti sofisticati ma si possono ottenere buoni risultati anche utilizzando oggetti “casalinghi” è sufficiente stimolare la fantasia, si scopre così la fisica che si nasconde dietro la nostra esperienza quotidiana. Al visitatore è rivolto l’invito a “bricoler” ossia a “fare mestieri diversi”. Contiene due sezioni una sul tema della produzione e del trasporto dell’energia (dalle macchine semplici alle macchine termiche e ai fenomeni elettromagnetici) e l’altra sui giochi

Robotica e metodi di controllo automatico
Una sezione della mostra riguarda il controllo automatico degli ambienti, è stata predisposta dall’istituto tecnico “Peano” di Torino ed è già risultata vincitrice del primo premio in un concorso promosso dalla camera di commercio di Torino. Il sistema proposto consente il controllo e la gestione in remoto, via rete LAN/Internet, dell’impianto d’illuminazione di locali domestici o pubblici, nonché il monitoraggio di alcune grandezze fisiche ambientali (umidità, temperatura,..) allo scopo di ottimizzare i consumi energetici. La seconda sezione è predisposta predisposta dall’ITIS “Ferrari” di Susa in relazione al progetto “Robotica come strumento didattico”

Il bello della scoperta
E’ la mostra itinerante già proposta dalla Provincia di Torino, che ha circolato nelle scuole in questi due anni scolastici. Contiene due sezioni: una sezione espositiva con 33 pannelli dedicati ai dieci esperimenti più “belli” della storia della fisica e una sezione sperimentale con alcuni esperimenti ad essi correlati.

La Matematica in festa: le coniche una triade un modello
Un percorso unificante aperto sulle coniche nella matematica e nella fisica presentato dagli studenti di alcune classi dell’IIS Moro di Rivarolo Canavese. Il percorso consente di visualizzare le sezioni coniche secondo Menecmo, di apprezzarne la costruzione e le caratteristiche focali (costruzioni a filo teso, con elissografi, iperbolografi e parabolografi, su lavagna magnetica, con piegature e con Cabrì) e di giungere infine a un modello unificato per le coniche. La mostra contiene anche una sezione con curiosità, giochi e applicazioni alla fisica.

presso 8 Gallery al Lingotto
Physic@: utilizzo di sensori e convertitori analogico digitali per realizzare esperimenti di fisica (elettromagnetismo, meccanica, acustica, risonanze);

100 giorni di sole
Una postazione permetterà di vedere il sole da un altro punto di vista svelando aspetti e dinamiche inaspettate. Con uno spettroscopio sarà possibile scoprire qualche piccolo segreto sui colori dell’arcobaleno

Il programma completo degli eventi

La Metro di Torino arriva a Porta Nuova

Venerdì 5 ottobre alle ore 12, alla presenza del Presidente del Consiglio Romano Prodi accompagnato dal Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, verrà inaugurata la seconda tratta della metropolitana automatica di Torino dalla stazione XVIII Dicembre/Porta Susa FS a Porta Nuova.

Una felice coincidenza esattamente 100 anni dopo l´inizio del servizio di trasporto pubblico gestito dal Comune di Torino nel 1907.

Il nuovo tratto della prima metropolitana automatica d´Italia collegherà le due stazioni ferroviarie cittadine di Porta Susa e Porta Nuova in 3 minuti. Il prolungamento è di circa 2 km di tunnel sotto corso Bolzano e corso Vittorio Emanuele II con 3 nuove stazioni: Vinzaglio, Re Umberto e Porta Nuova. L´intero percorso da Collegno (stazione Fermi) a Porta Nuovaè lungo 9,6 km (14 stazioni) percorso dai treni in 15 minuti.

Per celebrare quest´occasione si potrà viaggiare gratuitamente sull´intera tratta fino al termine del servizio di venerdì 5 e per l´intera giornata di sabato 6 e domenica 7 ottobre.

Nella giornata di sabato 6, dalle ore 15 fino alle 24, in via Roma si svolgerà una festa con spettacoli, esibizioni musicali e animazioni, con la partecipazione della Banda musicale GTT. L´evento è realizzato in collaborazione con l´Associazione Torino via Roma e la Circoscrizione 1. In occazione del centenario del trasporto pubblico a Torino, dal 5 ottobre 2007 al 6 gennaio 2008 sono in programma eventi e iniziative.

Il programma delle iniziative sul sito GTT

La carica dei professori nonni

Via Giovanna Dall’Ongaro su Galileonet.it

Il “caso Italia” descritto sulle pagine di Nature Physics: docenti anziani e nessun ricambio generazionale. Perché manca un flusso costante di nuove assunzioni, come invece accade negli Usa e in Francia

 L’anomalia italiana balza subito agli occhi. L’età media dei professori universitari in alcuni paesi europei svetta sulle altre, mettendoci in evidente imbarazzo: nel nostro paese la percentuale di ultrasessantenni che insegnano nelle facoltà di fisica è la più alta del vecchio continente. Un dato riportato in un editoriale pubblicato su Nature Physics a firma di due giovani (il dato anagrafico è d’obbligo) fisici italiani, Francesco Sylos Labini (ricercatore del centro Enrico Fermi e del Cnr) e Stefano Zapperi (ricercatore anche lui del Cnr e dell’Infm), intenzionati a descrivere il “caso Italia” ai lettori della prestigiosa rivista.

Il ritratto assume da subito i toni di una grottesca caricatura: un’università in mano a docenti dai capelli bianchi, in posizione di potere, con stipendi invidiabili, attorniati da giovani senza alcuna capacità decisionale e sottopagati. E invece è il fedele identikit di un paese in cui il momento di lasciare la cattedra non arriva mai, in cui abbondano i corsi tenuti da professori di 70 anni, in cui il 41 per cento dei professori di fisica ha appunto superato i 60, mentre solo il quattro per cento ne ha meno di 40. Se poi si fa riferimento ai soli professori ordinari il quadro peggiora: il 47 per cento supera i sessanta e tra i fisici si arriva al 64 per cento. E, dato inquietante, la situazione non sembra destinata a cambiare.

Le colpe? Non possiamo attribuirle esclusivamente all’elevata età pensionabile, dicono gli autori, perché dall’estero abbiamo la dimostrazione che un efficace sistema di reclutamento può compensare il divario generazionale. Negli Stati Uniti per esempio dal 1994 non esiste alcun obbligo per i professori universitari ad andarsene in pensione a un’età stabilita. I criteri più flessibili per l’avanzamento di carriera, correlati al merito e non solo all’anzianità, hanno permesso di mantenere giovani gli staff delle università statunitensi: così dal 1992 al 2003, nonostante l’eliminazione dell’obbligo di pensionamento, la maggior parte dei docenti è rimasta nella fascia d’età trai 45 e i 54 anni.

Inutile, insomma, prendersela con chi a una veneranda età continua ad avere voglia di svolgere il proprio lavoro e riesce ancora a farlo bene. La situazione italiana dipende, invece, in larga misura dall’irregolarità dei flussi di reclutamento. Alle assunzioni in massa degli anni Ottanta, per esempio, non è seguito un costante ricambio generazionale e il modo più diffuso per ottenere l’agognato contratto resta quello di resistere il più possibile, da precario, in un istituto, per ricevere prima o poi il “premio fedeltà”. Che non tiene conto però dei meriti individuali. E così un nuovo arrivato di gran talento può venire scavalcato da un mediocre ricercatore con qualche anno in più di precariato. Il governo Prodi, contrariamente a quanto promesso, denunciano i due fisici, non ha fatto altro che assecondare questa tendenza. Il budget stabilito per il 2007 per sanare la posizione dei ricercatori del Cnr, per esempio, è stato impiegato ancora una volta a beneficio dell’anzianità e non del merito.

Niente a che vedere con quel che accade oltralpe, dove i ricercatori non devono aspettare i capelli bianchi per ottenere un incarico a tempo indeterminato. Tanto che molti giovani cervelli nostrani hanno pensato di trasferirsi là. Il Cnrs francese ha quest’anno reclutato sette nuovi ricercatori in fisica teorica, di cui quattro italiani. L’inverso, neanche a dirlo, non si verifica quasi mai. Eppure il loro sistema non è molto dissimile da quello italiano con salari e carriera che vanno di pari passo con l’anzianità. La differenza, anche qui, è data dalla costanza nelle nuove assunzioni.

Emanuela Minucci su Lastampa.it

Non sarà il Guggenheim, ma poco ci manca. Certo è che la stretta di mano fra il sindaco Chiamparino e l’amministratore delegato di Rfi Mauro Moretti (ieri a Roma) se sarà seguita da un accordo nero su bianco, sancisce la nascita di un nuovo, cruciale trampolino per la città: dal punto di vista culturale, turistico ed economico.

Il tutto grazie all’intervento della Fondazione Crt, che ha puntato fondi freschi (si parla di 55 milioni di euro) sull’intera operazione. Come? Proponendo a Rfi di comprare i muri delle Ogr, le ex Officine Grandi Riparazioni che si affacciano su corso Castelfidardo, nel cuore di Spina 2. Un modo per poter finalmente disporre di quel duomo dell’archeologia industriale e trasformarlo nel più completo e moderno polo dell’arte contemporanea di Torino e inserirlo nel circuito delle eccellenze europee dell’arte. «La Fondazione Crt – spiega l’assessore all’Urbanistica Mario Viano, che ha accompagnato il sindaco nella sua missione romana – ha fatto un’offerta economica che a Roma hanno ritenuto molto interessante. Ora non restano che da approfondire alcuni aspetti tecnico-procedurali, ma la strada è spianata». Soddisfatto il primo cittadino che ha commentato: «speriamo che l’affare vada in porto, quando sono in gioco cifre del genere il condizionale è d’obbligo». E anche l’assessore alla Cultura Fiorenzo Alfieri, che da anni ormai punta su questo gioiello dell’architettura industriale torinese per trasformarlo in roccaforte dell’arte contemporanea in cui Torino già eccelle, ieri si è rallegrato della notizia.

«La Crt si è detta disponibile ad acquisire l’immobile – ha continuato Viano – per traslocare fra quei muri tutte le sue collezioni di arte contemporanea. La Città farà il resto, completando l’allestimento del museo con la Gam e il resto del sistema di arte contemporanea». Un progetto di grandissimo respiro, dunque, che fra l’altro non pone nemmeno un problema dal punto di vista delle varianti urbanistiche necessarie alla metamorfosi della struttura: «Dal momento che se ne ricaverà un museo – ha aggiunto Viano – e il museo è un servizio pubblico, non c’è quindi alcun bisogno di cambiare il piano regolatore». Non è la prima volta che si pensa di trasferire nelle Ogr parte della Gam o comunque trasformarle in un polo dell’arte contemporanea. Fra le ultime suggestioni c’era anche quella di allestire nelle Ogr la seconda sede italiana (dopo Venezia) del Guggenheim Museum. Adesso però, anche se non si tratta del prestigioso museo newyorkese, è arrivata la vera svolta. Un bel passo avanti rispetto all’ultimo accordo, che risale all’agosto scorso, quando Comune e Ferrovie firmarono l’agognato patto sul cosiddetto «Duomo», l’edificio a forma di «H» che è il più pregevole manufatto architettonico delle ex Ogr. Il fiore all’occhiello di Spina 2 venne ceduto in comodato gratuito a Palazzo civico per 30 anni. In quella data Palazzo Civico annunciò pure il primo progetto di utilizzo di parte della struttura, che prevedeva lavori «leggeri» di sistemazione, da 500 mila euro.

Se l’intervento sarà confermato, la pregiata architettura potrà essere aperta al pubblico, inaugurandone la vocazione espositiva. A giugno 2008 (anche questo dovrebbe essere un appuntamento confermato) le Ogr accoglieranno una grande mostra sulle trasformazioni della città, in occasione del congresso mondiale degli architetti. Quando sarà conclusa tutta l’operazione? «Ci auguriamo entro il 2010 – ha concluso ieri Viano – un anno in anticipo rispetto alle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia».

Le scoperte che ci hanno cambiato la vita

Parte il secondo ciclo di conferenze scientifiche dal titolo: le 18 ruviluzioni della scienza che ci hanno cambiato la vita. L’iniziativa si propone di illustrare, con il contributo di autorevoli esperti, un tono divulgativo e un ricco supporto di immagini, casi particolarmente significativi di progressi scientifici.

LA ROBOTICA TRA MITO, REALTÀ E FUTURO / Siamo uomini o artificiali?
Piergiorgio Odifreddi, Università di Torino e Columbia University
Lunedì 15 ottobre 2007, ore 21,15

Mezzo secolo di lune artificiali / QUEI SATELLITI CHE TI PORTANO L’UNIVERSO IN CASA
Piero Bianucci, Scrittore e giornalista scientifico
Giancarlo Genta, Politecnico di Torino
Lunedì 22 ottobre 2007, ore 21,15

MI SPIACE, NON SO DIRLE SE PIOVERÀ / Dalle previsioni del tempo a quelle del clima
Luca Mercalli, Società Meteorologica Italiana
Lunedì 29 ottobre, ore 21,15

La luce diventa musica / IL LASER DAL LABORATORIO AL SALOTTO
Vittorio Marchis, Politecnico di Torino
Lunedì 5 novembre 2007, ore 21,15

LA GEOMETRIA DELLE NUVOLE / Dai frattali al caos
Franco Pastrone, Università di Torino
Lunedì 12 novembre 2007, ore 21,15

Il mio gatto è la miglior medicina / TEORIA E PRATICA DELLA PET-THERAPY
Giorgio Celli, Università di Bologna
Lunedì 19 novembre 2007, ore 21,15

In collaborazione con la Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Torino, l’Associazione CentroScienza Onlus e Tuttoscienze de La Stampa.