Ecco come scoveremo i mecenati

Elisa Rosso, Direttore Associazione Torino internazionale su La Stampa

I tagli alla spesa pubblica per la cultura, di cui ha parlato in questi giorni l’inchiesta di Gabriele Ferraris, hanno profonda incidenza su una città come Torino, che su questa risorsa ha investito molto, ritenendola strategica per diversificare l’economica del territorio. Come sappiamo, sono tante le iniziative per coinvolgere i privati, in particolare su progetti di grande scala. Ma il potenziale culturale di una città è fatto anche di iniziative con dimensioni ridotte e bisogni misurati. Su queste, il singolo cittadino che voglia dare un proprio contributo può fare qualcosa, a condizione che il suo intervento si assommi a quello di altri e sia convogliato su programmi e obiettivi chiari. Uno dei modelli più interessati cui ispirarsi è la community foundation (fondazione di comunità), nata in America a inizio Novecento. Ora questo strumento, importato in Italia dalla Fondazione Cariplo, è oggetto di uno studio di fattibilità da parte dell’Associazione Torino Internazionale, con un finanziamento della Compagnia di San Paolo e la collaborazione della Fondazione Agnelli: esplorare la disponibilità a costituire una fondazione di comunità, specializzata nella raccolta di capitali privati per progetti culturali, è fra le azioni auspicate dal 2° Piano strategico di Torino.

L’originalità dell’idea è mobilitare risorse filantropiche su un certo territorio, a favore del territorio stesso: i torinesi che sosterranno la fondazione di comunità sapranno che investirà tutto in ambito locale. Inoltre, rispetto alle fondazioni tradizionali, le risorse non provengono da pochi grandi finanziatori stabili, ma da una molteplicità di donazioni, lasciti e légati di tutte le entità. Negli Usa è possibile trovare fondazioni comunitarie nelle aree disagiate come nei quartieri ricchi: la spinta che le fa nascere, infatti, non è dettata solo dalla necessità, ma dall’interesse delle persone verso il luogo dove vivono.

La base etica di questo strumento è che ha finalità pubbliche, partendo da logiche private: la trasparenza e l’organizzazione snella garantiscono che quasi il 100% delle risorse sia impiegato per i progetti e non per il mantenimento della struttura. Per incidere veramente, la fondazione dovrà sapersi garantire continuità. Il principale ostacolo è che la fiscalità italiana incentiva poco la donazione; tuttavia noi siamo ottimisti: basta pensare a “Specchio dei Tempi” per convincersi che le persone possono mostrare una moderna cultura del dono.

Le scoperte che ci hanno cambiato la vita

Parte il secondo ciclo di conferenze scientifiche dal titolo: le 18 ruviluzioni della scienza che ci hanno cambiato la vita. L’iniziativa si propone di illustrare, con il contributo di autorevoli esperti, un tono divulgativo e un ricco supporto di immagini, casi particolarmente significativi di progressi scientifici.

LA ROBOTICA TRA MITO, REALTÀ E FUTURO / Siamo uomini o artificiali?
Piergiorgio Odifreddi, Università di Torino e Columbia University
Lunedì 15 ottobre 2007, ore 21,15

Mezzo secolo di lune artificiali / QUEI SATELLITI CHE TI PORTANO L’UNIVERSO IN CASA
Piero Bianucci, Scrittore e giornalista scientifico
Giancarlo Genta, Politecnico di Torino
Lunedì 22 ottobre 2007, ore 21,15

MI SPIACE, NON SO DIRLE SE PIOVERÀ / Dalle previsioni del tempo a quelle del clima
Luca Mercalli, Società Meteorologica Italiana
Lunedì 29 ottobre, ore 21,15

La luce diventa musica / IL LASER DAL LABORATORIO AL SALOTTO
Vittorio Marchis, Politecnico di Torino
Lunedì 5 novembre 2007, ore 21,15

LA GEOMETRIA DELLE NUVOLE / Dai frattali al caos
Franco Pastrone, Università di Torino
Lunedì 12 novembre 2007, ore 21,15

Il mio gatto è la miglior medicina / TEORIA E PRATICA DELLA PET-THERAPY
Giorgio Celli, Università di Bologna
Lunedì 19 novembre 2007, ore 21,15

In collaborazione con la Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Torino, l’Associazione CentroScienza Onlus e Tuttoscienze de La Stampa.

Mondobit 2007

Al via lunedì 1 ottobre l’ottava edizione di MONDOBIT, la tradizionale rassegna culturale annuale di divulgazione scientifica organizzata dall’Istituto Superiore Mario Boella in collaborazione con altri enti.
Quattro conferenze in programma dal 1 al 22 ottobre permetteranno al grande pubblico di entrare in contatto con le applicazioni tecnologiche più innovative in grado di rendere la nostra vita quotidiana più sicura, più comoda e, perché no, anche più allegra.

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Nasce il Museo dello Spazio con il nuovo planetario

Via Lastampa.it

Camminare tra le stelle, verso Alfa Centauri, e non solo con la fantasia. Oggi a Pino Torinese viene inaugurato il Parco Astronomico Infini.to, accanto alle strutture scientifiche e ai telescopi dell’Osservatorio. Con il suo Planetario di nuova generazione e il Museo dello Spazio aprirà le porte della carta del cielo anche a chi si trova in imbarazzo a individuare la stella polare.

Adagiato così com’è sulla collina torinese, con le sue linee curve firmate dagli architetti Giancarlo Gonnet e Loredana Dionigio, il Museo sembra un’astronave in bilico sul vuoto. E in effetti, a suo modo, è una nave per viaggiare nel cosmo, dalle galassie ai buchi neri, e ripercorrere l’avventura dell’uomo davanti all’origine dell’universo e allo spettacolo delle costellazioni. Domani, dalle 15 alle 19, toccherà al pubblico.

Il Parco Astronomico, che si snoda su tre livelli, è innanzitutto uno spazio interattivo di 1700 metri quadri che rivoluziona la divulgazione scientifica. Offre una ricca Mediateca e i giochi multimediali che permettono di simulare la camminata sulla luna, di pedalare nel Sistema solare; si può fare l’esperienza dell’imbuto gravitazionale e scoprire i vortici stellari. La «postazione intergalattica» farà rivedere il circuito di visita, e si potranno seguire lezioni di approfondimento nell’aula didattica. La Mediateca offre una raccolta di documenti scientifici straordinari che ripercorrono la storia delle scoperte dei pionieri dell’astronomia come Ipazia, direttrice della Biblioteca di Alessandria d’Egitto nel IV secolo d.C.

Ma il cuore pulsante è la gigantesca cupola del Planetario incastonata all’interno del Museo che, grazie al sistema di proiezione all’avanguardia Digistar 3, permette di viaggiare nell’universo standosene tranquillamente seduti in poltrona. Il Planetario, che accoglie 100 persone per volta, permette di vedere il cielo non solo da vari punti di osservazione sulla terra, ma anche da altri pianeti, da Giove o da Marte. Oppure di contemplare il cielo come lo osservavano gli antichi o di compiere un viaggio attraverso la nostra galassia.

L’effetto è quello del cinema tridimensionale: lo spettatore avrà l’impressione di trovarsi avvolto nello spazio, davanti alle costellazioni come un vero astronomo. «Si possono scoprire le meraviglie dell’universo, a partire dal Big Bang – spiega Attilio Ferrari, ex direttore dell’Osservatorio e ideatore di Infini.to – utilizzando simulazioni e immagini reali filmate». Sono le riprese realizzate dai potenti telescopi delle missioni spaziali.

Per Torino e il Piemonte il nuovo Parco Astronomico è motivo d’orgoglio. Costato 10 milioni di euro stanziati da Regione, Comune di Pino Torinese, Istituto Nazionale di Astrofisica, dall’Osservatorio e dall’Università di Torino, da Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT, sarà gestito dall’Associazione «Apriticielo» nata nel 2006, che comprende l’Inaf, il Comune di Pino, l’Università e ora anche la Regione.

In un prima fase sperimentale di un mese il Parco Astronomico sarà aperto al pubblico sabato e domenica, ore 15-19. Mentre giovedì e venerdì, ore 10-16, la visita sarà riservata alle scuole. Le visite sono solo su prenotazione tramite il numero verde 800.329.329 (entro le ore 12 di venerdì per il sabato e la domenica).

Le scuole devono utilizzare il sito web: www.planetarioditorino.it, pagina «contatti», indicando le date e il numero di componenti del gruppo.
Nel mese di ottobre le visite sono gratuite, mentre da novembre il biglietto costerà 7 euro, ridotto 5 euro, e verrà esteso l’orario di visita. Il Parco Astronomico è raggiungibile dal parcheggio in via Osservatorio con un ascensore a cremagliera.

Il programma di Mondobit 2007

mondobit2007.gifAl via lunedì 1 ottobre l’ottava edizione di MONDOBIT, la tradizionale rassegna culturale annuale di divulgazione scientifica organizzata dall’Istituto Superiore Mario Boella in collaborazione con i Soci Fondatori Compagnia di San Paolo e Politecnico di Torino, i Soci Ordinari Motorola, SKF, STMicroelectronics, Telecom Italia, e l’Associazione CentroScienza Onlus.

Quattro conferenze in programma dal 1 al 22 ottobre permetteranno al grande pubblico di entrare in contatto con le applicazioni tecnologiche più innovative in grado di rendere la nostra vita quotidiana più sicura, più comoda e, perché no, anche più allegra. Diverse le tematiche che verranno affrontate nel corso delle conferenze: si passerà, infatti, dai temi più attesi dal grande pubblico come l’evoluzione della Rete e la musica digitale, a quelli più futuribili, quali i robot e gli aerei più all’avanguardia.

Ancora una volta esperti del settore, uomini d’impresa, universitari e ricercatori si incontreranno a MONDOBIT 2007 per discutere e confrontarsi sui risultati e sugli effetti legati alla tecnologia, oggi sempre più presente nel nostro vivere quotidiano.

MONDOBIT si inserisce all’interno degli obiettivi di ISMB, che mira a promuovere la ricerca applicata nel settore delle ICT, stimolando l’apporto e l’incontro di soggetti knowledge-intensive a livello locale, nazionale ed internazionale con l’obiettivo di proiettare il sistema socio-economico dell’area torinese in una prospettiva internazionale.

Lunedì 1 ottobre MONDOBIT 2007 aprirà ufficialmente con la conferenza “LA NOSTRA SECONDA VITA SU INTERNET. I nuovi modelli di democrazia globale” che si terrà dalle ore 18:30 alle 19:30 nella Sala Conferenze presso la Galleria D’Arte Moderna di Torino. Silvano Giorcelli, Direttore Generale di Top-IX (acronimo di Turin Piedmont Internet Exchange) e Marco Mezzalama, Ordinario di Sistemi di Elaborazione al Politecnico di Torino, affronteranno il tema della Rete, ormai considerata un mondo parallelo alla vita reale, attraverso l’analisi di alcuni siti di successo come Wikipedia, You Tube e Second Life. Riusciremo ancora a distinguere la realtà “vera” da quella virtuale, il bene o il male reali da quelli virtuali?

Lunedì 8 ottobre sarà la volta di “AEREI INTELLIGENTI. Avionica avanzata e idrogeno per volare nel futuro””, conferenza a cura di Maurizio Cheli, astronauta e Pilota collaudatore che è stato insignito della medaglia d’argento al valore aeronautico. Al centro dell’incontro le ultime novità tecnologiche nel settore dell’avionica all’insegna di un maggiore rispetto nei confronti dell’ambiente. Un’analisi approfondita sugli obiettivi che orientano la ricerca e lo sviluppo della futura generazione di aerei.

“Androidi, essere coscienti o macchine? L’etica dei robot”. È questo il tema centrale del terzo incontro al quale interverrà Giancarlo Genta, attualmente coordinatore del Dottorato di Ricerca in Meccatronica presso il Politecnico di Torino. Nel corso della conferenza si cercherà di fare il punto della situazione nel settore della robotica, scoprendo robot che giocano a calcio, che affiancano la Protezione Civile, che assistono anziani e molto altro ancora. I robot potranno mai diventare esseri coscienti?

A concludere il ciclo di conferenze, lunedì 22 ottobre “MUSICA PER LE TUE ORECCHIE. Tra MP3 e Alta Fedeltà”. Giovanni Cordoni, Redattore capo de “L’Enciclopedia della Radio”, Madaski, musicista degli Africa Unite e Domenico Simonetti, grande esperto di elettronica e Hi-Fi spiegheranno come la musica si è evoluta nel corso degli anni e come è cambiato il modo di viverla.

Tutte le quattro conferenze si terranno presso la Sala Conferenze della Galleria d’Arte Moderna di Torino, in corso Galileo Ferraris 30, dalle ore 18:30 alle 19:30. L’ingresso è libero.

La brochure di Mondobit 2007

Come cambia la televisione

Capire come le nuove tecnologie stanno modificando il sistema della televisione: questo il filo conduttore del convegno: "La convergenza multimediale. Come cambia la televisione?" che si si terrà lunedì 1° ottobre dalle ore 9.00 alle ore 18.00 presso la Sala Giolitti del Centro Congressi Torino Incontra, in via Nino Costa 8 a Torino.

La televisione si sta evolvendo per la disponibilità di collegamenti internet a larga banda e nel contempo il broadcasting via etere terrestre e satellitare si è evoluto attraverso la codifica digitale dei segnali.

Sorge l'esigenza di sapere se e come questi nuovi fenomeni stanno influenzando l'intero sistema televisivo, modificando una struttura consolidata da oltre mezzo secolo. Il convegno intende mettere a confronto televisivi  informatici e regolatori del sistema, per rispondere a questi interrogativi e per esplorare l?innovazione tecnologica disponibile a breve.

La giornata si propone di fornire un bilancio delle tendenze generali in atto nel sistema televisivo, delle possibilità di investimento produttivo, nonché di utilizzo da parte delle imprese e delle opportunità di formazione per l'Università.

Saranno presenti responsabili dei centri ricerche di Rai, Sky, Mediaset, Sony, Philips, Telecom, docenti dell'Università degli Studi e del Politecnico di Torino. Tra i relatori anche Giorgio Calò, Sottosegretario alle Comunicazioni, Nicola D'Angelo Commissario Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Giorgio Merlo,  Vicepresidente Commissione Parlamentare per la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi. Come da programma allegato.

Presiedono il Prof. Sergio Scamuzzi Presidente del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione e l'Ing. Giovanni Ferrero, Direttore Amministrativo dell?Università di Torino. Modera la tavola rotonda sullo Stato della Ricerca e Sviluppo, il Prof. Sergio Rogna Manassero docente di Linguaggio Televisivo.

L'evento sarà trasmesso in diretta streaming audio/video sul sito della webradio di ateneo www.110.unito.it .

PROGRAMMA
Presiede: Sergio Scamuzzi, Presidente di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi di Torino
9.00 Welcome coffee e registrazione dei partecipanti
9.15 Saluto di benvenuto
Alessandro Barberis, Presidente Camera di commercio di Torino
Ezio Pelizzetti, Rettore Università degli Studi di Torino
Lorenzo Massobrio, Preside Facoltà di Lettere e Filosofia
9.30 Servizio Pubblico al tempo della convergenza
Giorgio Merlo, Vicepresidente Commissione Parlamentare per la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi
Luigi Rocchi, Responsabile strategie tecnologiche Rai
10.30 Prospettive del web 2.0
Luca Console, Università degli Sudi di Torino
Marina Geymonat, Telecom Italia Lab
11.00 Lo stato della convergenza
Raffaele Meo, Politecnico di Torino
11.30 Governare la televisione che cambia
Giorgio Calò, On. Sottosegretario alle Comunicazioni
11.50 Regolare il cambiamento nei media
Nicola D?Angelo, Commissario Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
12.15 La convergenza multimediale oggi
Enrico Menduni, Università Roma 3

13.00 Buffet

14.15 Ripresa lavori
Presiede e introduce: Giovanni Ferrero, Direttore amministrativo Università degli Studi di Torino
14.30 Uno sguardo sul mondo della nuova televisione Proiezione a cura di VCast
14.45 Tavola rotonda – Stato della Ricerca e sviluppo: verso una nuova televisione?
Modera: Sergio Rogna Manassero, Università degli Studi di Torino

Intervengono i protagonisti:
Rai: Alberto Morello, Direttore Centro Ricerche
Mediaset: Federico Di Chio, Responsabile Digitale Terrestre
Sky: Marcello Berengo Gardin, Responsabile Comunicazione Istituzionale
Sony: Maurizio Ghislandi, Direttore Corporate Sony Italia
Philips: Roberto Lisot, Internal & External Affairs Director
Telecom Italia: Roberto Saracco, Responsabile Long Term Research and Scientific Communication
Città di Torino: Franco Carcillo, Direttore Siti Internet
Dibattito con interventi del pubblico
17.30 Conclusioni sul rapporto Università Imprese
Giovanni Ferrero, Direttore amministrativo Università degli Studi di Torino

La Notte dei ricercatori 2007 tutti gli eventi in programma

nottericercatori.jpgAnche quest’anno la scienza farà festa: Il 28 settembre, dalle 16 alle 24, Torino, Vercelli, Biella e Alessandria ospiteranno la seconda edizione della Notte dei Ricercatori, un appuntamento con il mondo della ricerca nato dalla collaborazione tra enti piemontesi attivi sul fronte della ricerca e dell’innovazione, dell’istruzione e del sostegno alle imprese.

L’iniziativa, che si svolgerà contemporaneamente in tutt’Europa toccando non solo gli Stati membri ma anche alcuni degli Stati associati come Turchia e Israele, è promossa e coordinata dalla Commissione europea. Il Piemonte non è l’unica regione italiana che il 28 settembre festeggerà i ricercatori: altre
manifestazioni si svolgeranno a Bari, Frascati e Napoli.

La Notte dei Ricercatori riproporrà a giovani e meno giovani un’occasione unica per avvicinarsi in modo diverso alla ricerca e alle scienze: le quattro città piemontesi si stanno infatti preparando al meglio per offrire ai cittadini una serata all’insegna di esperimenti scientifici, giochi interattivi e spettacoli teatrali che si avvicenderanno a conferenze divulgative e a proiezioni di filmati multimediali.

A Torino, oltre alle tante iniziative in piazza, saranno organizzate anche visite gratuite all’Osservatorio e al Planetario. Alcuni musei scientifici, inoltre, prolungheranno l’orario di apertura e si celebrerà l’Anno Internazionale di Eliofisica con due mostre dal titolo “Nel fuoco del sole” e “Esplorare le strade del cielo”, interamente dedicate allo Spazio e al fascino che da sempre esercita sull’uomo.

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La Torino bocciata

Alessandro Mondo su LaStampa.it

La pedonalizzazione di piazza Valdo Fusi. Alzi la mano chi non se lo aspettava, bocciata senza appello come uno dei peggiori progetti realizzati a Torino negli ultimi 10-15 anni. Bocciatura condivisa da un nutrito pacchetto di architetture più e meno illustri: dal Palafuksas al Palazzo di Giustizia, passando per il Mazda Palace, è una strage. Nemmeno Atrium, simbolo per eccellenza dei Giochi, sfugge alla ghigliottina.

Promossi e bocciati nella Torino postolimpica. Le pagelle saranno rese pubbliche oggi alle 18 al Circolo dei Lettori di via Bogino 9, durante il dibattito organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, il Comitato Giorgio Rota, il Circolo L’Eau Vive e il Politecnico. Titolo: «La nuova Torino piace?».

Stando ai risultati dell’indagine conoscitiva, commissionata dall’Ordine e realizzata da Luca Davico e Silvia Crivello (Comitato Giorgio Rota) intervistando un campione di 123 architetti iscritti in provincia di Torino, si direbbe che no, la nuova Torino per molti versi non piace affatto. Questione di qualità progettuale, ma pesa anche il modo con cui le «new-entry» soddisfano le esigenze di chi le abita e si rapportano al tessuto urbanistico circostante. Senza riguardi per le opere «griffate», predilette dall’amministrazione cittadina e proprio per questo prive di giustificazioni. La riprova del malessere che, a un anno dal Congresso mondiale dell’Ordine degli Architetti, serpeggia nella categoria: messa per la prima volta in condizione di dire la sua, divisa nelle valutazioni (vedi il Palavela), tendenzialmente critica sullo sviluppo urbanistico della città e sulle scelte che lo ispirano.

Non a caso la prima stroncatura, in questo caso chiara e netta, non riguarda architetture singole ma chiama in causa Spina 2 – già censurata nelle sue realizzazioni dallo stesso Cagnardi, il progettista del Piano regolatore – e Spina 3: due delle principali aree di trasformazione di Torino, due idee di città che secondo molti intervistati hanno tradito lo spirito iniziale. Se il 32,5% esprime un’opinione complessivamente favorevole su Spina2, il 43,6% mostra il pollice verso. Nel caso di Spina 3 il giudizio diventa ancora più severo, con un 65% di giudizi negativi e appena il 14,6% di quelli favorevoli. Molti edifici costruiti sulle spine sono anche citati come esempi peggiori degli ultimi 10 anni, superati nelle valutazioni critiche solo dal rifacimento di piazza Valdo Fusi. Come spiega Davico nell’«Ottavo Rapporto annuale su Torino», realizzato dal Comitato Giorgio Rota e presentato oggi insieme all’indagine, «una tipologia edilizia particolarmente criticata è quella dei grandi complessi di tipo condominiale: su sette progetti del genere nessuno ha raggiunto la sufficienza». Vale per la qualità progettuale, con punteggi insufficienti su 11 dei 26 progetti considerati. Idem per l’inserimento delle nuove strutture nel contesto: 12 quelle che non superano l’esame.

Questo non significa che sia tutto da buttare. Dal Lingotto al centro commerciale di Parco Dora su via Livorno, dall’Iveco in corso Giulio Cesare al Palaisozaki, sono diversi i progetti che si conquistano valutazioni positive. E comunque, precisa Davico, «serve un’assunzione di responsabilità non solo da parte del Comune, in termini di progettazione urbanistica, ma anche da parte della categoria». Come spiega Riccardo Bedrone, presidente dell’Ordine, «molto resta da fare: esistono margini per migliorare».

Resta la sensazione che nel ridisegno di ampie parti della città, occasione unica per Torino, si assista ad una deriva. Per dirla con Bedrone, «comincia a farsi consistente il timore che, se la proverbiale organizzazione dei torinesi saprà garantire il puntuale rispetto delle maggiori scadenze, nonché una formale correttezza e trasparenza dei processi, non è affatto scontato che gli esiti di tali processi siano in grado di ridefinire il volto della metropoli e di renderla più vivibile». Torino è un cantiere aperto: guai ai compromessi al ribasso.

Alpi 365, la montagna nel futuro

Con le Olimpiadi Invernali del 2006 le montagne piemontesi sono tornate al centro dell’interesse collettivo, non solo per gli aspetti turistico-sportivi, ma anche per la forte identità economica, sociale e culturale di cui sono portatrici. Nasce da questo rinnovato protagonismo delle “terre alte” la manifestazione fieristica biennale “Alpi365 ”, la cui prima edizione è in programma dal 4 al 7 ottobre al Lingotto di Torino.

Mondobit 2007

Anche quest'anno torna Mondobit, il ciclo di conferenze dibattito aperte al grande pubblico. Giunto ormai alla sua ottava edizione, Mondobit rappresenta sicuramente, nel panorama torinese, un appuntamento obbligato con le nuove tecnologie, con quelle innovazioni che, volenti o nolenti, ci cambiano la vita rendendola più fantasiosa, più sicura, più comoda e, per fortuna, anche più divertente

E’ proprio il caso delle tecnologie che verranno illustrate nelle quattro conferenze che si terranno quest’anno: i nuovi siti web, l'aereo senza pilota, la robotica e l'evoluzione della musica.

 Lunedì 1 – 8 – 15 – 22 Ottobre, ore 18.30 / 19.30
Sala Conferenze – Galleria d'Arte Moderna -Corso Galileo Ferraris, 30 – Torino