Mercoledì 19 dicembre alle 17, nella Sala Lauree di Scienze della Formazione, via Sant’Ottavio 20, si svolgerà il seminario “Verso il Semantic Web: aspetti teorici e tecnologici”. L’incontro è organizzato dal Cirma, il Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Multimedialità e l’Audiovisivo.
Federica Cena, del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, guiderà il pubblico alla comprensione di cosa sia il web semantico e quali ne siano gli scopi e le problematiche.
Nell’era del web 2.0, il futuro della ricerca di informazioni su internet è racchiusa nel Semantic Web, dove le informazioni sono elaborabili dalle macchine attraverso le annotazioni semantiche. Con l’interpretazione del contenuto sarà possibile creare relazioni e reti tra documenti molto più evolute rispetto al semplice link o collegamento ipertestuale: una nuova modalità di rappresentazione della conoscenza.
Il web tradizionale ha mostrato limitazioni nella ricerca di informazioni, nell'integrazione delle stesse e nella cooperazione tra applicazioni a supporto delle attività umane. Tali limitazioni sono principalmente imputabili all'assenza di una semantica condivisa dalla macchine. Il Web Semantico costituisce una sfida impegnativa e stimolante verso una nuova generazione del Web.
Emanuela Minucci su La Stampa del 16 dicembre 2007
Doveva arrivare Norman Foster (in spirito, perché in persona non c’era, trattenuto in Cina da un lavoro), per insegnare ai torinesi che la grande architettura può anche fare a meno di certi «arroganti segni verso l’alto». E il committente che riesce a mettere d’accordo tutti (ecologisti, sinistra radicale e amanti del bello tout-court) è l’Università di Torino, con il suo campus affacciato sulla Dora impreziosito dai gasometri-totem che hanno ispirato il progetto complessivo. Grande giornata ieri, per l’Ateneo torinese. In questo scorcio di fine 2007 il rettore Ezio Pelizzetti ha posato – insieme con l’assessore all’Università Andrea Bairati – metaforicamente la prima pietra della nuova sede della facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche. Una gigantesca «lampada urbana» che, secondo le parole del rettore, anche dall’alto rappresenterà la «luce della cultura umanistica torinese».
Il maxiateneo
In Lungo Dora Siena nascerà il più grande insediamento universitario dai tempi di Palazzo Nuovo. Sorgerà accanto alle residenze per gli studenti e alla Palazzina Einaudi già realizzate nell’area Italgas tra corso Regina Margherita e il Lungo Dora. Un edificio di 36 mila metri quadri dove, a partire dall’anno accademico 2010-2011, s’insedieranno le due facoltà (con aule, dipartimenti e servizi) e la biblioteca interdipartimentale. La «lampada urbana» costerà 51 milioni di euro, mentre il valore complessivo del polo universitario è di 120 milioni.
La nuvola luminescente
L’edificio, dalle forme sinuose e irregolari, disporrà di quattro piani, sette corpi separati (ma con collegamenti aerei), una piazza circolare al centro e un grande tetto-ombrello («meraviglia della sostenibilità», come lo ha definito qualcuno) che coprirà l’intera struttura. Proprio il tetto – come ha spiegato l’architetto Benedetto Camerana – è l’elemento qualificante dal punto di vista architettonico: si tratta di un’unica tensostruttura di colore chiaro, illuminata di notte. I tre edifici che compongono la biblioteca interdipartimentale risultano affacciati sul fiume, così come la caffetteria. L’intero complesso sarà costruito sopra il livello della Dora, per evitare il rischio esondazione e sarà collegato al quartiere da una passerella sul fiume. Nei sotterranei sono previsti 550 posti auto.
Il cantiere
«Questo è uno dei momenti più importanti della recente storia edilizia dell’Università di Torino – ha spiegato ieri il rettore, Ezio Pelizzetti – oggi la nostra università utilizza quasi 120 sedi e alcune strutture sono ormai obsolete. Servono, dunque, interventi edilizi che, per la loro portata risultano complessi». A condire la lieta giornata con un pizzico di polemica ci ha pensato Piero Cornaglia, responsabile delle grandi infrastrutture dell’Università: «Il progetto di questo edificio era già pronto nel 2005. Ma è trascorso un anno e mezzo prima che potessimo ottenere le autorizzazioni necessarie alla costruzione, malgrado ci fosse il pieno accordo di tutti gli enti. Oggi, finalmente, posiamo la prima pietra». Attualmente gli studenti di Giurisprudenza e Scienze politiche frequentano le lezioni in tre sedi universitarie: Palazzo Nuovo, la palazzina Venturi di via Verdi e la palazzina Einaudi, all’ex Italgas.
Venerdì 14 dicembre, alle 10.30, presso la Sala principi d’Acaia del Rettorato (Via Verdi 8/ Via Po 17, Torino) si svolgerà la tavola rotonda “Donne e Scienza”, che vedrà a confronto per la prima volta due note scienziate, Jocelyn Bell Burnell e Marta Burgay. Entrambe vantano importantissime scoperte, come la pulsar e la doppia pulsar. L’incontro sarà occasione per capire se ancora oggi esiste una questione di genere nel riconoscimento dei più importanti risultati in campo scientifico.
Jocelyn Bell Burnell e Marta Burgay hanno ottenuto i loro successi scientifici a distanza di 40 anni l’una dall’altra e saranno ospiti dell’Università di Torino per dar vita ad un confronto di esperienze di vita professionale, che sarà moderato dalla giornalista Sylvie Coyaud. L’appuntamento è organizzato dal Comitato Pari Opportunità dell’Ateneo e da Lorenza Accussani, ideatrice della mostra “Nobel negati alle donne di scienza”, che ha fatto tappa in numerosi Festival della Scienza di tutta Italia.
Jocelyn Bell-Burnell scoprì, quando era ancora studente di Astronomia, le pulsar, corpi celesti la cui apparizione fu del tutto inaspettata, poiché non si inserivano nel contesto teorico dell'epoca. Il Nobel per la scoperta fu però assegnato al relatore della sua tesi, il professor Anthony Ewish.
Marta Burgay è invece una giovanissima ricercatrice presso l’Osservatorio Astronomico di Cagliari e ha scoperto la prima, e ad oggi unica, pulsar doppia. Per tale risultato è stata insignita del premio Tacchini della Società Astronomica Italiana nel 2005, del premio della Società Italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione (SIGrav) per giovani ricercatori e del premio della International Union for Pure and Applied Physics (IUPAP) per giovani fisici, nel 2006. Il gruppo PulSE (Pular Science in Europe) di cui fa parte ha ricevuto il premio europeo Descartes 2005 "Excellence in scientific collaborative science".
Al dibattito parteciperà anche la Prof.ssa Bice Fubini, Docente di ChimicaGenerale ed Inorganica presso la Facoltà di Farmacia dell'Università di Torino , che si occupa di ricerche su amianti e nanoparticelle.
Il Dalai Lama sarà a Torino il 16 dicembre per ricevere, dal Comune, la cittadinanza onoraria.
Alle ore 10, presso l’auditorium Rai di via Rossini, incontrerà i torinesi. L’ingresso per l’evento è libero, la prenotazione obbligatoria.
Nel pomeriggio alle 14,15 a Palazzo Lascaris un altro incontro in Consiglio regionale, presenti saranno gli amministratori locali e gli enti che aderiscono all’Associazione per il Tibet.
A seguire sempe alle 16, a Palazzo civico ci sarà la consegna della cittadinanza onoraria. La trasmissione dell’evento sarà esclusivamente online, in diretta sul sito del Comune di Torino
In vista dell’arrivo del Dalai Lama Tenzin Gyatso, Il Consiglio Regionale e l’Associazione per il Tibet hanno organizzato un programma intenso di iniziative con presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche, conferenze e spettacoli.
Dal 12 al 15 dicembre alla Biblioteca della Regione Piemonte, in via Confienza 14, la mostra “Libri sul Tibet” e quattro incontri di presentazione di libri sulla tradizione spirituale e culturale del popolo tibetano, con l’intervento di curatori ed esperti. Negli stessi giorni, al mattino, al cinema Ambrosio proiezione di rari e apprezzati film sulla cultura tibetana.
In attesa dell’incontro si stanno smorzando le polemiche fra gli Enti pubblici territoriali e il governo cinese che notoriamente è contrario alla figura politica del Dalai Lama.
“Il Consiglio regionale del Piemonte riceverà il Dalai Lama come Nobel per la pace. Si tratta di un’iniziativa di alto valore culturale, e ciò non significa che la nostra Regione sia nemica della Cina”: è quanto ha dichiarato la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, durante l’incontro privato avuto il 10 dicembre con il console generale della Cina in Italia, Zhang Liming.
“Non si tratta di un evento politico-istituzionale – ha specificato Bresso – perché come Regione non abbiamo alcuna competenza in politica estera, materia di cui si occupa esclusivamente il governo nazionale. Accogliere una figura spirituale e religiosa importante in tutto il mondo non significa contestare o intromettersi nelle decisioni politiche di un altro governo”. “Anche quando venne Rigoberta Menchù – ha proseguito – l’accogliemmo come testimone di pace senza per questo rapportarci con il governo guatemalteco”.
Lunedì 9 dicembre si svolge la conferenza annuale Topix che si snoda dall’esperienza di promozione e sviluppo di progetti innovativi del Development Program. Il tema 2007 è "La frammentazione della rete, target di nicchia per i mercati globali, che ha l’obiettivo di analizzare gli aspetti salienti legati alla diffusione di Internet, con particolare attenzione a progetti ed imprese innovative.
Venerdì 18 gennaio 2008 il Politecnico di Torino organizza e ospita il primo seminario di Communia, la Rete tematica europea sul pubblico dominio digitale. Obiettivo dell'evento è contribuire al dibattito internazionale sui "commons digitali" e sulle complesse relazioni tra l'innovazione tecnologica e l'utilizzo di massa degli strumenti digitali.
Il seminario vuole fornire ad esperti e innovatori del settore l'opportunità di incontrare altri soggetti interessati, opinionisti e politici, al fine di approfondire e condividere la comprensione del ruolo della tecnologia nel costruire il presente e il futuro dei "commons" digitali.
La sessione plenaria di apertura, alle 9:15, vedrà l'intervento di Rishab Ghosh (MERIT, Universita' di Maastricht) centrato sul tema "Tecnologia, diritto e pubblico dominio". Il seminario proseguirà per l'intera giornata con tre sessioni su tecnologia e scienza, strumenti software e formati, e sui "commons" infrastrutturali – il tutto visto nel contesto generale dello sviluppo dei "commons digitali".
La lista dei relatori già confermati comprende inoltre Keith Jeffery (Current Research Information Systems), Juan Carlos De Martin (COMMUNIA Coordinator), Robert Horvitz (Open Spectrum Foundation), Philippe Aigrain (Society for Public Information Spaces), Andrea Glorioso (NEXA Research Center for Internet and Society). La sessione di chiusura, con tavola rotonda e discussione pubblica, è prevista per le ore 16:00.
Il seminario avrà luogo a Torino, presso l'Aula Magna del Politecnico di Torino al Lingotto (Via Nizza 230). Lingua ufficiale l'inglese. L'ingresso è libero e gratuito, previa registrazione.
COMMUNIA , rete tematica europea sul pubblico dominio digitale, ha l'obiettivo di divenire il punto di riferimento europeo per l'analisi teorica e la discussione politica sul pubblico dominio nell'ambiente digitale, oltre che su argomenti correlati come forme di "licensing" alternative, "open access" per pubblicazioni e risultati della ricerca scientifica; gestione di opere i cui autori siano sconosciuti ('opere orfane').
Finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma eContentplus, questo progetto triennale intende fornire una serie di linee guida capaci di soddisfare le esigenze di tutte le parti in causa – pubbliche e private, a livello locale, europeo e globale.
COMMUNIA prevede inoltre di costruire relazioni strategiche con altri paesi extra-europei (a cominciare dagli Stati Uniti e dal Brasile, dove risiedono due dei membri di COMMUNIA) in cui simili discussioni sono già in corso.
La sezione Torinoinnovazione offre un nuovo servizio ai suoi lettori cercando di dare una visibilità ancora maggiore agli studi di ricerca effettuati da enti di ricerca del nostro territorio. Un modo concreto per dimostrare la quantità e la qualità di lavoro svolto nel campo della ricerca scientifica.
Nel dossier viene quindi riportato un elenco delle ricerche effettuate da gruppi nei quali siano presenti ricercatori o enti di ricerca piemontesi e pubblicate sulle più importanti riviste scientifiche internazionali di settore, che utilizzano la validazione dei testi con il metodo della peer review.. Gli elenchi sono disponibili secondo una suddivisione per mese di pubblicazione. Per ciascuna ricerca è presente un breve riassunto del lavoro pubblicato e i dati bibliografici.
Giovedì 6 dicembre 2007, a partire dalle ore 9.00 nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Torino (via Verdi 8), si svolgerà il convegno “Open Access all’Università di Torino. Esperienze e modelli di comunicazione scientifica”, organizzato dal Sistema Bibliotecario d’Ateneo.
Si tratta della prima giornata dedicata dall’Università di Torino al tema dell’Accesso Aperto, modello editoriale che permette la pubblicazione dei risultati della ricerca in forma gratuita, garantendone il libero accesso via Internet e senza una buona parte delle restrizioni previste dalle tradizionali licenze per i diritti di sfruttamento commerciale. L’aumento costante e sproporzionato dei prezzi dei periodici scientifici, documentato in tutti i campi della Ricerca e percepito in prima istanza dalle biblioteche accademiche, è motivo – non unico ma probabilmente prevalente – dell’esplorazione dei modelli di pubblicazione ad accesso aperto quale possibile alternativa strategica.
I lavori saranno introdotti dal Rettore, Prof. Ezio Pelizzetti. Tra gli interventi in programma: “Il mercato inelastico: l’Università di fronte alla crisi del prezzo dei periodici” di Franco Bungaro (Università di Torino), “SCOAP e l’INFN, innovazione nel solco della tradizione Open Access” di Stefano Bianco (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e “Università e conoscenza aperta” di Juan Carlos De Martin (Politecnico di Torino).
La giornata di studi e di discussione si inquadra nell’avvio di una fase di sperimentazione segnata dall’adesione del Sistema Bibliotecario dell’Università di Torino a due iniziative editoriali Open Access (Public Library of Science e BioMed Central) e si propone di confrontare esperienze e opinioni di chi lavora nei diversi campi della Ricerca. L’obiettivo è promuovere nuovi modelli di comunicazione scientifica, aprire spazi di collaborazione, favorire proposte e soluzioni che consentano al Sistema Bibliotecario d'Ateneo di sostenere forme di pubblicazione ad accesso aperto dei prodotti della ricerca.
Il convegno verrà trasmesso in diretta streaming audio e video su 110, la webradio dell’Università di Torino.
Promuovere la pratica del golf fra i giovani, rendere questo sport accessibile a tutti, contribuire alla formazione di nuovi talenti, avvicinare i neofiti e incrementare i tesserati. Con questi obiettivi nasce a Torino il Nuovo Campo Pratica Parco Colonnetti Golf.
Si tratta del primo campo pubblico per la pratica del golf in Italia, presentato a Torino.
La struttura di Parco Colonnetti entrerà in funzione a partire dal marzo del 2008, all’apertura della prossima stagione sportiva, e sarà gestito dalla FIG Piemonte e dal Centro Universitario Sportivo torinese. La realizzazione del nuovo campo, è frutto della vincente sinergia fra la Città di Torino, la FIG, il CUS Torino e la Regione Piemonte.
La Federazione Italiana rinnova così il proprio impegno per rendere questo sport sempre più accessibile, al pari di quanto avviene in altri paesi del mondo, dove il golf ha un numero di praticanti e di appassionati superiore a qualsiasi altra disciplina. “Per avvicinare sempre più pubblico al golf – ha osservato il presidente FIG Franco Chimenti – occorre campi pubblici e dare la possibilità di iniziare a praticare a costi molto limitati.
La Federazione sta portando avanti entrambe le strategie, attraverso il tesseramento libero e le sinergie con le istituzioni locali per la realizzazione di percorsi e campi pratica. Torino è la prima città italiana a inaugurare una struttura pubblica, aperta a tutti, e in particolar modo ai giovani, ma altri impianti sorgeranno presto in Comuni e Regioni diverse. Questi risultati positivi ci spingono a proseguire nelle due direzioni con rinnovate energie”.
“Il golf è uno sport che anno dopo anno sta diventando sempre più popolare, ma che ancora non conta un numero di praticanti pari al gradimento che incontra tra gli spettatori. Un gap che le amministrazioni locali possono aiutare a colmare proprio favorendo la realizzazione di campi scuola e percorsi attrezzati nelle aree verdi dei centri urbani”.
Per la realizzazione dell’impianto, il Comune di Torino ha messo a disposizione della FIG un terreno di sua proprietà, che si trova nel settore nord del ristrutturato Parco Colonnetti, all’interno del quale ha sede uno degli impianti sportivi del CUS Torino.
Ha dichiarato il presidente del CUS Torino Riccardo D’Elicio: “Il Centro Universitario Sportivo torinese ha come scopo la costante promozione della pratica sportiva amatoriale e agonistica rivolgendosi principalmente agli studenti universitari, ma non solo. Lo scorso anno abbiamo organizzato, in collaborazione con l’Università degli Studi ed il Politecnico di Torino, il Campionato del Mondo Universitario di Golf Torino 2006, e siamo entrati a contatto con una realtà fino ad allora solo sfiorata che ci ha permesso di realizzare il potenziale bacino di utenti che potrebbero avvicinarsi a questa iniziativa.
L’idea, appoggiata dal presidente della FIG Chimenti, è quella poi di riuscire tutti insieme a portare a Torino i Campionati Mondiali di Golf del 2012.