Il momento giusto per chiedere qualcosa a Cairo!

Vives ringrazia affettuosamente Cerci
Vives ringrazia affettuosamente Cerci

Chi è più felice di lui? La raccolta pubblicitaria va come sempre a gonfie vele, la sua casa editrice guida la crescita di un settore che sta riuscendo nell’impresa di tamponare l’emorragia di lungo corso di cui soffre, la tv che ha comprato pochi mesi fa ha visto lo share crescere dell’11%, e la sua squadra di calcio viaggia come un treno.

Tolti un paio di ingrati che gli fan girare le scatole, come Danilo D’Ambrosio o Rita Dalla Chiesa, Urbano Cairo é l’uomo più sorridente d’Italia, sicuramente molto più sorridente del suo vecchio modello brianzolo che nel calcio – ma non solo – lo guarda dal basso, ben 6 lunghezze sotto.

Leggi tutto “Il momento giusto per chiedere qualcosa a Cairo!”

L’abito non fa il monaco

Per provare a sfatare un tabù trentennale, gli undici leoni granata non scendono in campo con la casacca “ross com ‘l sangh, fòrt com ‘l barbèra”, ma con un pigiama celeste che non incuterebbe timore agli avversari neppure se in campo dall’altra parte andassero i Pulcini, che in casa hanno diversi pupazzetti dai costumi più spaventosi di quelli di Cerci e compagnia.

 

La gioia dei giovani granata alla partenza da Udinee
La gioia dei giovani granata alla partenza da Udinee

E invece, i giocatori dell’Udinese (che riescono comunque nell’impresa di avere una maglia più brutta di quella del Toro, l’unica maglia più brutta possibile) sono impauriti eccome. Sarà perché in casa hanno un buon ruolino di marcia e comunque contro i granata non perdevano dal 1984, sarà perché vedevano fra i pali avversari quel Padelli che per loro é sempre stato a stento una riserva tanto che Leggi tutto “L’abito non fa il monaco”

Noia, paura e goduria

E’ stato accusato di rigidità estrema per un biennio, Giampiero Ventura, poi improvvisamente ha iniziato a cambiare; era il finire dello scorso campionato, la dogmatica difesa a 4 diventava un fortino a 5 per proteggere una salvezza diventata improvvisamente traballante.

E ora, a cambiare ci ha preso talmente gusto, l’ormai ex Mister Libidine, che non solo ha presentato 13 formazioni diverse in 15 partite, ma ieri ha cambiato tutta l’impostazione studiata in settimana a 7 minuti dal fischio d’inizio.

Leggi tutto “Noia, paura e goduria”

Bel Toro: ma allora si può!

Giuseppe Vives, mediano rigenerato
Giuseppe Vives, mediano rigenerato

E’ diventata un’abitudine, al vecchio Comunale, applaudire la squadra di casa dopo un risultato negativo. Quel che un tempo era un’eccezione legata a casi particolari, a momenti sportivi ammirevoli per l’applicazione ma sfortunati per l’esito, sta diventando una consuetudine che a molti inizia a venire a nausea; c’é chi ritiene sia la certificazione di un’ormai dominante mentalità perdente.

 

Certo però la partita giocata dal Toro contro il Genoa di Gasperini, quel Genoa rigenerato per il quale già si parla d’Europa, avrebbe potuto rappresentare a buon diritto – in epoche di maggior equilibrio – una di quelle eccezioni.

Nella cornice di tramontana gelata che solo Marassi sa offrire, tra pezzetti di gemellaggio ritrovato ed ampie sacche di risentimento o indifferenza, l’undici granata ha mostrato un atteggiamento completamente differente da quello di ogni singola partita disputata negli ultimi due anni e mezzo. “Eh sì, ci ha sorpresi, ci ha sorpresi di brutto”, ammetterà un giocatore di casa a fine gara.

Leggi tutto “Bel Toro: ma allora si può!”

Tre punts is megl che uan

A volte tutto si scioglie in 90′.

Se a novembre é già periodo di ultimatum, di “se non vinciamo questa”, di “Ventura grazie di tutto ma ora tornatene a Bari” e di bocciature definitive quanto anticipate per il calciomercato dell’estate precedente, é il segno che le cose non stanno andando come si era previsto, o quantomeno sperato.

 

Ciro Immobile

E in effetti, il Torino delle due misere vittorie fin qui ottenute, che se si considera il finale della scorsa stagione diventano il numero incredibilmente esiguo di 3 su 25 partite, inizia a far preoccupare i propri tifosi: si é cambiato modulo per poi rimangiarsi tutto, si sono presi alcuni giovani interessanti per poi non fargli mai vedere il campo…

Considerazioni che – a onor del vero – rimangono valide anche dopo il Torino-Catania andato in scena ieri. Ma che si vanno ad affiancare ad altre, di ordine positivo. Leggi tutto “Tre punts is megl che uan”