ARS ITALICA CAVIAR: IL CAVIALE ITALIANO

ARS ITALICA CAVIAR
ARS ITALICA CAVIAR

Il caviale made in Italy.

Il caviale è uno dei cibi più raffinati e d’elité al mondo, oggi come in passato il caviale nero continua a essere una delle prelibatezze più ricercate a tavola.

Tra le venticinque specie di storione esistenti al mondo, cinque vivono nel mar Caspio, ma solo quattro producono caviale commestibile (il più famoso, quello dello Storione Beluga), per rendere l’idea della qualità del caviale in fattore di prestigio bisogna considerare indubbiamente questi quattro fattori: colore, sapore, consistenza e grado di maturazione.

Le uova di alto pregio si ricavano dagli esemplari più vecchi, mediamente più grandi, che abbiano superato i dieci anni di vita.

Da diversi decenni il caviale viene prodotto in maniera sostenibile negli allevamenti, e in Italia come i altre zone specifiche nel mondo, (Russia, Francia, Siria, Italia). Ars Italica Caviar brand della Italian Caviar ne garantisce la sostenibilità e la produzione nelle incontaminate acque del Parco del Ticino, qui le 4 specie in crescita sono certificate Globalgap, marchio Ticino – Produzione Controllata.


ARS ITALICA CAVIAR
ARS ITALICA CAVIAR

Oggi in particolare vi parliamo del caviale Italiano al 100%, e l’approfondimento non dipende dal caso, Agroittica Lombarda leader per la produzione del caviale realizzato nel territorio Italiano dedica la sua itticoltura a un perfetto equilibrio filiera eco-friendly segnando l’inizio di una grande società dove gli azionisti sono la famiglia Pasini, Ravagnan, e gruppo Feralpi.

Il caviale affonda le sue radici già nel rinascimento, e tra le tre specie di storioni autoctone italiane presenti nel territorio ( Acipenser Sturio, Huso Huso, Acipenser Naccarii) se n’è salvata solamente una ( Acipenser Naccarii, “Ars Italica Da Vinci”), grazie all’intervento di Giacinto Giovannini negli anni settanta, acquistando gli ultimi 50 esemplari diete vita all’allevamento del caviale made in Italy ora allevamento nel parco del Ticino.

Col trascorrere degli anni Ars Italica società del gruppo Agro Ittica ne ha aggiunto altre specie, c’è lo storione Russo, (Oscietra), c’è lo storione stellato (Sevruga), c’è lo Storione Albino (Caviale Albino) tra il più raffinato al mondo.

Questa storia è il risultato di una patria storica del caviale, dove tutto si riassume in una grande tradizione tornata a sopravvivere grazie alla passione di uomini che ad oggi hanno reso l’Italia la nazione produttrice più grande al mondo.

Ars Italica Caviar,  “Italian Caviar s.r.l”

via del Porto, 26 – 27023 Cassolnovo (PV)

 

Apre Cittamami Una Cucina Etnica Dal Lusso contemporaneo

Si è svolta il 4 ottobre 2017 la serata inaugurale dell’attesissimo ristorante Cittamani che, come ci spiega Ritu Dalmia, la nota chef madre del luogo, rappresenta un principio che ci affascina: tradotto è in pratica la manifestazione femminile del Buddha.

Si tratta delle ultime aperture di tendenza che farà certamente discutere in fattore di prelibatezze a tavola: a condurlo è la famosa chef indiana Ritu Dalmia. Siamo in Piazza Carlo Mirabello.

Dalmia ha una fama che la precede, all’attivo vanta ben sette Diva Restaurants a Delhi, in cui integra la sua attività di catering.

Inutile dire che è ricercatissima dai nomi più illustri dello show business internazionale.  il suo volto ci è ben noto, inoltre è stata sua la conduzione della serie televisiva Italian Khana per l’emittente NDTV, vincendo diversi premi televisivi.

Appassionata e preparata della cucina nostrana, ha girato il Belpaese sino a farselo entrare nel cuore Qui è palese la scelta di voler aprire un luogo gourmet di tendenze enogastronomiche, un’evoluzione della cultura gastronomica indiana di un paese vasto con una diversità stupefacente di preparazioni e di ingredienti.

Un etnico dal lusso contemporaneo. Ci troviamo all’attesissima apertura inaugurale.
La stampa del settore è in fermento, la serata si è svolta in una cena a placée, una scelta che rende l’idea delle garbata traccia della chef Dalmia, un percorso gastronomico all’avanguardia. Spezie, colori, sapori, elementi complementari nella cucina mediorientale, ed eccoci accolti alla sua tavola.

Ritu Dalmia
La ricchezza, la storia, e le tradizioni che formano la cucina Indiana ci parlano di storie meravigliose, una forma di cucina che nasce dapprima da un insieme di pensieri interiori spirituali, che per millenni vivono lungo le strade senza tempo dell’India.

Ritu Dalmia ci ha lasciato il profumo dell’India, donandoci così la possibilità di degustare le sue pietanze ogni qualvolta si senta la nostalgia. Sono certa che la magia che sprigiona ogni suo piatto sarà capace di trasmettervi i misteri di questa terra.

Namasté!

L’apertura è in collaborazione con la società Leeu Collection dell’imprenditore indiano Analjit Singh, che opera nel settore dell’ospitalità a 5 stelle, tra il Sudafrica e l’Europa.

Cittamani : Piazza Carlo Mirabello, 1, 20121 Milano MI
Telefono: 02 3824 0935

La Strada del Vino E Dei Sapori dell’Oltrepò Pavese; OLTREGUSTO Enoteca Regionale di Lombardia

“L’hanno chiamata la strada del vino e dei sapori dell’Oltrepò Pavese”, un evento creato da Oltregusto, in collaborazione col Consorzio e l’enoteca Regionale di Lombardia, un’edizione che si rinnova per dar vita alle più profonde radici vive in questo territorio.

Vino, cibo, cultura, storia dell’Oltrepò Pavese, sostanza che raggruppa tante peculiarità del luogo, a maggior ragione le tipicità gastronomiche e i prodotti agricoli del territorio, con grande rilievo alle cantine simbolo di lustro della provincia di Pavia, il messaggio è quello di unire la promozione del territorio attraverso un connubio elegante e d’effetto; cibo, vino e opera lirica.


 

Si è svolta sabato 16 e Domenica 17 settembre presso la sede di Enoteca Regionale di Lombardia a Broni, la serata inaugurale “A Cena con l’Opera” , un grande inizio di maestrie italiane, la musica lirica e il cibo hanno liberato un atmosfera nobile, interpretate da professionisti come Angiolina Sensale, il soprano Susie Georgiadis, il tenore Carlos Antonio De Lucia e la pianista Irina Kravchenko, in un gemellaggio con le proposte abbinate dallo chef Daniele Mascherini, talentuoso chef del Bistrot dell’Enoteca Regionale.

Il soprano Susie Georgiadis, il la pianista Irina Kravchenko

Nella seconda tappa di Domenica 17, non sono mancati gli show cooking di rito, con due nomi di spicco della ristorazione milanese; Claudio Sadler ristorante Sadler Milano che ha cucinato la “Zuppa pavese come la vedo io”, e Fabrizio Ferrari ristorante Unico Milano, che ha presentato il “Risotto ai porcini con polvere di Santoreggia e ristretto di Pinot Nero”, serviti in abbinamento i vini, Roccapietra cruasé metodo classico, e Riesling Collo del Bricco 2015 Oltrepò Pavese.

I vini dell’Oltrepò Pavese

 

OP Cruasé Roccapietra ’10

Bianco, rosso, rosè, i colori del vino, del piacere di assaporarne ogni elemento, è qui che il Pinot Nero in Oltrepò Pavese nasce e prende forma, quella forma che si tramuta in vino, A.I.S. Pavia ha condotto la degustazione abbinata alla pietanza cucinata dall’esperto enogastronomo e scrittore locale Valerio Bergamini.

 

Claudio Sadler ristorante Sadler Milano  ha cucinato la “Zuppa pavese come la vedo io”

 

Note del territorio

L’Oltrepò Pavese è una terra colma di storia, di luoghi che regalano un incanto, contornata dal fascino di antichi castelli e verdeggianti boschi incontaminati, da secoli assume un’importanza enologica di grande rilievo, di fatto la produzione di Pinot Nero vanta la maggior estensione in Italia, oltre il Pinot nero sulle colline oltrepadane troviamo altrettanti vitigni rappresentativi, Croatina, Barbera, Reasling, e Moscato, il vino della tradizione è il Bonarda un vino giovane da bere con leggerezza.

Pavese, Lomellina, Oltrepò offre alcune produzioni di nicchia ben noti, come la zucca Berrettina di Lungavilla, il salame di Varzi, il salame d’oca di Mortara, la cipolla d’orata di Voghera, il miccone pavese, un pane che dura nel tempo, le diverse varietà di risi Carnaroli, Vialone nano, Baldo e altri ancora, Caprini, Crescenze, Taleggi Gorgonzola, la maratona ha tavola è lunga, ed è zona di tartufi, nella pregiata varietà del bianco, senza dileguarmi tanto l’Oltrepò Pavese si può definire una terra d’assaggio, dove ogni luogo è frutto del trascorrere dei secoli semplicemente nel tramandare le sue tradizioni.

Buon viaggio verso l’Oltrepò Pavese.

Federazione della Strada del Vino e dei Sapori di Lombardia

 

 

Cova festeggia il Bicentenario

Non è deliziosa? Che cosa? Cova, la pasticceria più antica di Milano, un salotto elegante dal fascino indimenticabile, sono irresistibili i suoi dolci che profumano di tutto ciò che è buono, e ci sono ogni sorta di prelibatezze, torte, pasticcini, mignon, confetti all’appello non manca proprio nulla compreso l’elegante aperitivo rito della Milano bene.

Un party di primo ordine, dove sfilavano flussi di invitati in stile Cova, varcando la soglia della ristrutturata location l’effetto sorpresa non è mancato, per l’occasione in esclusiva la rigogliosa parte della corte interna del fine del XVII secolo era ornata di buon gusto, completava il mood una musica live da orchestra.

All’interno l’insormontabile storico bancone in mogano lucido abbellito dal ripiano in marmo italiano, gli arredi poi completano e valorizzano l’eleganza di questo luogo.

Dopo il restyle si contano 30 mq in più sul lato di via Sant’Andrea, Cova rimane un’icona della pasticceria ambrosiana, e soprattutto come ha spiegato Paola Faccioli, ceo di Cova, la riapertura di via Monte Napoleone segna indelebile il simbolo e l’identità storica del marchio, rivolgendo l’impegno nel futuro che verrà.

In qualsiasi Cova entrerete, che sia Milano, Hong Kong, Tokyo, Shanghai, Pechino, Taipei, Montecarlo, o Dubai, potrete affermare; Cova un pezzo di storia che fa venire l’acquolina in bocca.

Cova Via Monte Napoleone, 8, 20121 Milano
Phone 02 7600 5599

MAREMMACHEVINI: Si Presenta La Seconda Edizione

Il Sassone Tenuta
Il Sassone Tenuta

Si è appena conclusa nella pianeggiante Maremma grossetana, a Castiglione della Pescaia, la seconda edizione di “Maremmachevini”, l’appuntamento con i vini della DOC del luogo a cura del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.

Domenica 11 e lunedì 12 giugno, abbiamo incontrato i 40 produttori di eccellenza, oltre 120 vini esibiti associati ai vitigni internazionali qualificati del territorio d’origine e gli autoctoni di espressione inconfondibile del territorio.

Borgo Medievale (Castiglione della Pescaia, Maremma)
Borgo Medievale (Castiglione della Pescaia, Maremma)

Gli obiettivi sono chiari e precisi, Maremmachevini ci offre in maniera largamente culturale le realtà vinicole della zona della Maremma più tradizionale, sostanzialmente piena di tracciabilità e storia, come i suoi prodotti tipici, formaggi, salumi, la notorietà dell’olio extravergine d’oliva, il fascino di questa terra ci regala gioielli di prodotti, e in questa edizione sono in larga scala presenti, in abbinamento con i straordinari vini.

Edoardo Donato, Presidente del Consorzio “Maremmachevini prosegue raccontandoci lo scopo della kermesse, la valorizzazione delle diversità del nostro meraviglioso territorio hanno caratterizzato per secoli il sapore del gusto toscano, sono le varietà e la qualità dei nostri pregiati prodotti a renderci unici, e a rendere ancor più eccellenti i nostri vini.

Al Tasting Book si apprendono le informazioni di ogni vino presentato e del suo produttore, ed ecco una panorami completa dei vitigni di appartenenza: Vermentino, Ciliegiolo, Trebbiano toscano, Malvasia bianca lunga, Sangiovese, Ansonica, Chardonnay, Sauvignon, Alicante, Cabernet sauvignon, Cabernet franc, Canaiolo nero, Merlot, Syrah, Viognier.

Una rassegna che ha coinvolto sommelier, professionisti del settore, addetti ai lavori, stampa, e tantissimo pubblico amante di degustazioni di
vini della tradizione della Maremma DOC.

La giornata di lunedì si è aperta in un perfetto tour tra le cantine selezionate (Il Sassone Tenuta, e Serraiola wine), adagiate sul territorio incontaminato e affascinante della Maremma Toscana, questi luoghi ti incantano quanto il potere dei loro vini, d’altronde ogni vitigno è un pezzo
di questa terra.

Nel pomeriggio banco aperto per dialogare ancora con i produttori della DOC, abbiamo degustato questa regione, a pieno, mettendo a confronto osservazioni, caratteristiche, preferenze, e forse i vini della Maremma toscana non hanno bisogno di tante definizioni, chi ama il vino buono lo
sa, la parola d’ordine rimane invariata: un sorso tira l’altro!

La giornata e la chiusura della Kermesse si è conclusa con un elegante cena di gala svoltasi

Maremmachevini, Parterre per la cena di gala
Maremmachevini, Parterre per la cena di gala

Gambero Rosso: La Guida dei Migliori In Lombardia

Mercoledì 7 giugno 2017 è stata presentata in anteprima per la stampa la Guida Milano 2018 del Gambero Rosso

Al banco delle presentazioni delle guide 2018 ieri si è presentata la Rossa più amata delle linee della Lombardia, 1454 indirizzi da consultare ogni qualvolta si ha il piacere di mangiar bene e a tutto gusto.

Una guida completa nella quale si trova tutto: dai migliori chef stellati ai fast food gourmet.

Un gran salto positivo per il capoluogo lombardo che continua a creare fermento e viene raccontato attraverso la guida raccogliendo il meglio della ristorazione Lombarda. (Milano e il meglio della Lombardia 2018)

Ogni settore crea soddisfazione, la stessa che ogni ristoratore prova quando il cliente è gratificato; ogni patron è ovviamente orgoglioso di far parte della “Rossa”.

Quasi 200 le novità di quest’anno, una selezione che offre nuovi premi e ribattezza i pilastri degli elitè.

Per l’assegnazione dei Tre Gamberi vediamo posizionarsi la Trattoria Trippa, come nuovo arrivato: si parla della cucina di tradizione, di osterie, di care botteghe della vecchia Milano, di ricette classiche dove non servono scene da effetti speciali.

A seguire: Osteria del treno, Caffe la Crepa, La Madia, Osteria della Villetta.

Giancarlo Morelli (novità dell’anno)
Giusto tre i nuovi Tre Forchette: Enrico Bartolini al Mudec Restaurant, una cucina raffinata per maestria (Tortona); il D’O dove Oldani ci ha insegnato ad amare la sua cucina Pop (Cornaredo) ed il Miramonti l’Altro (Concesio) dove Philippe Levéillé ci ha deliziato con la sua cucina italo-francese.

Consolidate: Seta, Mandarin Antonio Guida, Da Vittorio, Dal Pescatore, Berton, Vinciguerra Restaurant.

Per i premi I Tre Mappamonti troviamo: Casaramen, Yio, Wicky’s Wicuisine Seafood.

Per il premio Tre Bottiglie: Al Donizetti di Bergamo.

I PREMI SPECIALI

Proposta al bicchiere al ristorante: Al Pont de Ferr (Milano)

Proposta al bicchiere al wine bar: La Bottega del Vino (Milano)

Premio qualità prezzo: 28Posti (Milano), Esco Bistrot Mediterraneo (Milano), Osteria Grand Hotel (Milano), Casual Ristorante (Bergamo), Due Spade (Cernusco sul Naviglio), Antica Trattoria Del Gallo (Gaggiano), La Piazzetta (Montevecchia), Berton al Lago dell Hotel il Sereno (Torno).

LE MIGLIORI CUCINE

55)

Andrea Berton – Berton – Milano

Antonio Guida – Seta del Mandarin Oriental Milano – Milano

54)

Enrico Bartolini – Enrico Bartolini Mudec Restaurant – Milano

Carlo Cracco – Cracco – Milano

Davide Oldani – D’O – Cornaredo (MI)

Ilario Vinciguerra – Ilario Vinciguerra Restaurant – Gallarate (VA)

Pietro Leemann – Joia – Milano

Luigi Taglienti – Lume – Milano

Andrea Aprea – Vun dell’Hotel Park Hyatt Milan – Milano

Ettore Bocchia – Mistral del Grand Hotel Villa Serbelloni – Bellagio (CO)

Enrico e Roberto Cerea – Da Vittorio – Brusaporto (BG)

Nadia e Giovanni Santini – Dal Pescatore – Canneto sull’Oglio (MN)

Philippe Léveillé – Miramonti l’Altro – Concesio (BS)

LE MIGLIORI CANTINE

18)

Enrico Bartolini Mudec Restaurant – Milano

Seta del Mandarin Oriental Milano – Milano

Da Vittorio – Brusaporto (BG)

Dal Pescatore – Canneto sull’Oglio (MN)

Miramonti l’Altro – Concesio (BS)

Antica Trattoria del Gallo – Gaggiano (MI)

LE MIGLIORI DUE FORCHETTE

88)

Lume – Milano

Il Luogo di Aimo e Nadia

Vun dell’Hotel Park Hyatt Milan – Milano

Mistral del Grand Hotel Villa Serbelloni – Bellagio (CO)

87)

Cracco – Milano

Sadler – Milano

Al Gambero – Calvisano (BS)

86)

Antica Osteria dei Camelì – Ambivere (BG)

A’ Anteprima – Chiuduno (BG)

San Martino – Treviglio (BG)

Formentera14 Il Primo Romanzo Di Gabriele Parpiglia

Si è tenuto ieri sera 25 maggio, presso il The Room la presentazione del romanzo Formentera14.

Parpiglia si è divertito ed emozionato a riscrivere il suo primo romanzo,è riuscito a raccontare l’amore, non la storia d’amore perfetta, perchè in fondo l’amore non basta, “L’amore non è un romanzo a lieto fine se il tuo orecchio non si appoggerà sulla sua guancia”, sono queste le parole e la promessa di chi ha vissuto l’amore consumandolo, e spesso come si narra nelle storie d’amore più profonde, e attenzione non ho detto a lieto fine, l’uno continua a influenzare il destino dell’altro, ovunque la vita li abbia portati.

Non è solo la lettura per un pubblico giovane, non si riduce a questo, siamo un popolo di sognatori, e in fondo le storie infinite e li che ci riconducono, al cuore. Baleari, Formentera, la spensieratezza di giorni senza ore, due giovani ragazzi che incrociano le loro vite innamorandosi, complici, battaglieri, profondi, diversi, lui corre veloce nei suoi pensieri, il cuore è caldo di promesse che brucia forse troppo in fretta, Jack
non ha troppi scrupoli lui vuole quel tutto che non gli basta mai, lei Gloria non ha paura della verità è libera onesta e sa amare, niente accade per caso, come il loro primo incontro a Milano all’università, ma l’autenticità di un sentimento rimane tale e non dura per sempre, “forse se l’orecchio di lui non avesse abbandonato la guancia di lei, questa storia avrebbe avuto un confine… e allora 14 anni dopo ci sono ricordi troppo grandi da separare.

Un libro intenso per farti emozionare, un romanzo d’amore che non si fa scordare.

 

Taste Of Milan 2017 Gourmet Style

Quattro e cinque maggio sono i giorni dell’appuntamento più atteso dal popolo dei gourmet seriali, si perché al Taste of Milan ci si reca per deliziarsi di ogni prelibatezza che i 20 chef selezionati oramai dalla fama conclamata mettono in scena.

The Mall di Porta Nuova, siamo l’ottava edizione di Taste of Milano, qui si sono alternati i numerosi nomi della grande ristorazione, in quattro giorni ne abbiamo degustate delle belle, a conti fatti un totale di 80 portate di piatti unici, 4 proposte per ogni chef. Tanto per citarne alcuni; Wicky Priyan con il suo rinomato Wikakuni Kioto (maialino lessato per 16 ore con mela caramellata e senape giapponese), la Langosteria con la strepitosa Pappa al pomodoro e vongole. (chef Denis Pedron e Domenico Soranno). Tano Passami L’olio con il suo Sgombro in olio cottura cotto a bassa temperatura al limone e basilico con tuorlo d’uovo in crema e disidratato e fave glassate, certamente l’appetito è il gusto è stato vivo.

    Crocchetta di quinoa su purea di patate viola, (Rafael Rodriguez) QUECHUA

 

In programma non sono mancati gli showcooking e lezioni di cucina, degustazioni bendate eno-gastronomiche, esperienze di food pairing e after party. Un occhio di riguardo è andato per la categoria vegan, in degustazione piatti crudisti di Mantra Raw Vegan, menzioniamo il “Tostavo” (pane crudo, avocado, pomodorini, fumo, finocchio e fiori) o lo “Gnok” (carote, piselli, limone, menta, dashi).

Salsiccia di gambero e tofu con zucchine in agrodolce alla scapece, (Roberto Okabe) FINGER’S

 

I nostri assaggi migliori del Taste of Milan: FELIX LO BASSO RESTAURANT, Polpo laccato al barbecue, patata e misticanza di erbe , chef Alessandro Buffolino ACANTO – HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA, Raviolo ripieno di guancia di vitello con crema di piselli, menta e salmoriglio rosso, chef Roberto Conti IL RISTORANTE TRUSSARDI ALLA SCALA, Creme brulee di asparago bianco, guanciale, uovo di quaglia e latte al parmigiano, chef Edoardo Fumagalli LA LOCANDA DEL NOTAIO, Lucioperca al cedro “mano di Buddha”, lattuga e salsa al Franciacorta, chef Roberto Okabe FINGER’S, Ravioli Dim Sum con salsa “speciale” di verdure di stagione, pomodoro e zenzero con fagiolini al sesamo.

Ravioli Dim Sum con salsa “speciale” di verdure di stagione, pomodoro e zenzero con fagiolini al sesamo,( Roberto Okabe)

Tra le novità di questa ottava edizione di Taste of Milano troviamo; il servizio di delivery a domicilio nato dalla collaborazione con UberEats, dedicato ad alcuni dei piatti proposti dagli chef presenti. Accedendo all’app di UberEATS, è stato possibile ordinare 4 piatti del goloso menu.

 

Taste of Milano

Quando 4-7 maggio

Dove The Mall – Piazza Lina Bo Bardi, Milano

Web www.tasteofmilano.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le vincitrici della sesta edizione del Wine Excellence Award

Sono le “Cantine Ferrari” e “Banfi” le incoronate, nomi che risuonano tra le migliori d’Italia, quindi le vincitrici della sesta edizione del Wine Excellence Award promosso da American Chamber of Commerce in Italy, associazione che dal 1915 sviluppa e favorisce le relazioni economiche, culturali e politiche tra gli Stati Uniti d’America e l’Italia e che rappresenta oggi in Italia oltre 500 soci tra i quali si annoverano le principali multinazionali americane e gruppi italiani con una significativa presenza negli USA.

Il riconoscimento si è svolto presso la Sala Arazzi di Palazzo Barbieri, sede del Comune di Verona, molte le cariche presenti dal Console Generale di Milano Amb. Philip T. Reeker, al Sindaco Flavio Tosi, il Consigliere Delegato Simone Crolla e delle autorità cittadine, uniti e presenti per segnare questo selettivo premio.

E’ stato interessante ascoltare le precisazioni delle aziende premiate:

Cantine Ferrari: Una storia che testimonia l’amore e la dedizione della cultura della vite e del vino, l’unione e l’impegno che gli ha permesso negli anni di rafforzare il successo delle bollicine italiane negli Stati Uniti.

Banfi: Con essa si assapora l’eccellenza del vino italiano negli Stati Uniti, capace di diffondere nel tempo ben da tre generazioni la tradizione e l’innovazione incarnata nel vino. (brand ambassador).

Simone Crolla, Consigliere Delegato di American Chamber of Commerce in Italy , ci chiarisce alcuni dati importanti sulle esportazioni italiane verso gli Stati Uniti che ammontano al 4,1% per un valore di circa 2 miliardi di dollari, con un incremento del 6,5% rispetto al 2015.

Nelle precedenti edizioni il Wine Excellence Award è stato assegnato ad aziende quali Severino Barzan, Anthony J. Terlato, Ruffino – Constellation Brands, Zonin 1821, Gruppo Italiano Vini, Santa Margherita Gruppo Vinicolo.