Cova festeggia il Bicentenario

Non è deliziosa? Che cosa? Cova, la pasticceria più antica di Milano, un salotto elegante dal fascino indimenticabile, sono irresistibili i suoi dolci che profumano di tutto ciò che è buono, e ci sono ogni sorta di prelibatezze, torte, pasticcini, mignon, confetti all’appello non manca proprio nulla compreso l’elegante aperitivo rito della Milano bene.

Un party di primo ordine, dove sfilavano flussi di invitati in stile Cova, varcando la soglia della ristrutturata location l’effetto sorpresa non è mancato, per l’occasione in esclusiva la rigogliosa parte della corte interna del fine del XVII secolo era ornata di buon gusto, completava il mood una musica live da orchestra.

All’interno l’insormontabile storico bancone in mogano lucido abbellito dal ripiano in marmo italiano, gli arredi poi completano e valorizzano l’eleganza di questo luogo.

Dopo il restyle si contano 30 mq in più sul lato di via Sant’Andrea, Cova rimane un’icona della pasticceria ambrosiana, e soprattutto come ha spiegato Paola Faccioli, ceo di Cova, la riapertura di via Monte Napoleone segna indelebile il simbolo e l’identità storica del marchio, rivolgendo l’impegno nel futuro che verrà.

In qualsiasi Cova entrerete, che sia Milano, Hong Kong, Tokyo, Shanghai, Pechino, Taipei, Montecarlo, o Dubai, potrete affermare; Cova un pezzo di storia che fa venire l’acquolina in bocca.

Cova Via Monte Napoleone, 8, 20121 Milano
Phone 02 7600 5599

Autore: Isabella Scuderi

Nata nel mese di ottobre, attualmente vive e lavora a Milano. Un Master in Giornalismo Enogastronomico presso l'Accademia Telematica Europea. Dopo alcune esperienze lavorative nel settore commerciale della comunicazione intraprende l'attività di consulente per aziende del food ed editorialista per alcune testate a diffusione nazionale. Giornalista, Scrittrice, trendsetter, dopo alcuni anni passati a farsi le ossa in giro per l'Italia è ora libera professionista nel campo più ampio della comunicazione di eventi legati alla cultura/lifestyle/travel, ed enogastronomia di nicchia. Appassionata d'arte, musica e letteratura, la scrittura per lei è sempre stata la sua forma di espressione più viscerale, l'intezione era quella di diventare scrittrice, per poter raccontare luoghi, persone, e pezzi di vita così diversi tra loro. Scrivere è stato un modo di riconoscersi, di mettere insieme piccoli frammenti di verità, ricordi, emozioni, destinati a prendere vita in una forma letteraria. Sceglie di firmare i suoi libri sotto pseudonimo Isabel Sheldon, sensibile e curiosa, "abbiate anche una piccola fede, e non c'è nulla che non potrete fare", è il suo mantra.