La Strada del Vino E Dei Sapori dell’Oltrepò Pavese; OLTREGUSTO Enoteca Regionale di Lombardia

“L’hanno chiamata la strada del vino e dei sapori dell’Oltrepò Pavese”, un evento creato da Oltregusto, in collaborazione col Consorzio e l’enoteca Regionale di Lombardia, un’edizione che si rinnova per dar vita alle più profonde radici vive in questo territorio.

Vino, cibo, cultura, storia dell’Oltrepò Pavese, sostanza che raggruppa tante peculiarità del luogo, a maggior ragione le tipicità gastronomiche e i prodotti agricoli del territorio, con grande rilievo alle cantine simbolo di lustro della provincia di Pavia, il messaggio è quello di unire la promozione del territorio attraverso un connubio elegante e d’effetto; cibo, vino e opera lirica.


 

Si è svolta sabato 16 e Domenica 17 settembre presso la sede di Enoteca Regionale di Lombardia a Broni, la serata inaugurale “A Cena con l’Opera” , un grande inizio di maestrie italiane, la musica lirica e il cibo hanno liberato un atmosfera nobile, interpretate da professionisti come Angiolina Sensale, il soprano Susie Georgiadis, il tenore Carlos Antonio De Lucia e la pianista Irina Kravchenko, in un gemellaggio con le proposte abbinate dallo chef Daniele Mascherini, talentuoso chef del Bistrot dell’Enoteca Regionale.

Il soprano Susie Georgiadis, il la pianista Irina Kravchenko

Nella seconda tappa di Domenica 17, non sono mancati gli show cooking di rito, con due nomi di spicco della ristorazione milanese; Claudio Sadler ristorante Sadler Milano che ha cucinato la “Zuppa pavese come la vedo io”, e Fabrizio Ferrari ristorante Unico Milano, che ha presentato il “Risotto ai porcini con polvere di Santoreggia e ristretto di Pinot Nero”, serviti in abbinamento i vini, Roccapietra cruasé metodo classico, e Riesling Collo del Bricco 2015 Oltrepò Pavese.

I vini dell’Oltrepò Pavese

 

OP Cruasé Roccapietra ’10

Bianco, rosso, rosè, i colori del vino, del piacere di assaporarne ogni elemento, è qui che il Pinot Nero in Oltrepò Pavese nasce e prende forma, quella forma che si tramuta in vino, A.I.S. Pavia ha condotto la degustazione abbinata alla pietanza cucinata dall’esperto enogastronomo e scrittore locale Valerio Bergamini.

 

Claudio Sadler ristorante Sadler Milano  ha cucinato la “Zuppa pavese come la vedo io”

 

Note del territorio

L’Oltrepò Pavese è una terra colma di storia, di luoghi che regalano un incanto, contornata dal fascino di antichi castelli e verdeggianti boschi incontaminati, da secoli assume un’importanza enologica di grande rilievo, di fatto la produzione di Pinot Nero vanta la maggior estensione in Italia, oltre il Pinot nero sulle colline oltrepadane troviamo altrettanti vitigni rappresentativi, Croatina, Barbera, Reasling, e Moscato, il vino della tradizione è il Bonarda un vino giovane da bere con leggerezza.

Pavese, Lomellina, Oltrepò offre alcune produzioni di nicchia ben noti, come la zucca Berrettina di Lungavilla, il salame di Varzi, il salame d’oca di Mortara, la cipolla d’orata di Voghera, il miccone pavese, un pane che dura nel tempo, le diverse varietà di risi Carnaroli, Vialone nano, Baldo e altri ancora, Caprini, Crescenze, Taleggi Gorgonzola, la maratona ha tavola è lunga, ed è zona di tartufi, nella pregiata varietà del bianco, senza dileguarmi tanto l’Oltrepò Pavese si può definire una terra d’assaggio, dove ogni luogo è frutto del trascorrere dei secoli semplicemente nel tramandare le sue tradizioni.

Buon viaggio verso l’Oltrepò Pavese.

Federazione della Strada del Vino e dei Sapori di Lombardia

 

 

Autore: Isabella Scuderi

Nata nel mese di ottobre, attualmente vive e lavora a Milano. Un Master in Giornalismo Enogastronomico presso l'Accademia Telematica Europea. Dopo alcune esperienze lavorative nel settore commerciale della comunicazione intraprende l'attività di consulente per aziende del food ed editorialista per alcune testate a diffusione nazionale. Giornalista, Scrittrice, trendsetter, dopo alcuni anni passati a farsi le ossa in giro per l'Italia è ora libera professionista nel campo più ampio della comunicazione di eventi legati alla cultura/lifestyle/travel, ed enogastronomia di nicchia. Appassionata d'arte, musica e letteratura, la scrittura per lei è sempre stata la sua forma di espressione più viscerale, l'intezione era quella di diventare scrittrice, per poter raccontare luoghi, persone, e pezzi di vita così diversi tra loro. Scrivere è stato un modo di riconoscersi, di mettere insieme piccoli frammenti di verità, ricordi, emozioni, destinati a prendere vita in una forma letteraria. Sceglie di firmare i suoi libri sotto pseudonimo Isabel Sheldon, sensibile e curiosa, "abbiate anche una piccola fede, e non c'è nulla che non potrete fare", è il suo mantra.