Il 6 aprile 2017 la Cappella dei Banchieri, Mercanti e Negozianti di Torino nominerà sei nuovi congregati che si aggiungeranno ai circa cento già effettivi.
La Cappella dei Mercanti è una Mirabile Galleria di Opere d’Arte e per questo fu dichiarata dal Ministero della Pubblica Istruzione “Monumento d’alto livello artistico”. Per maggiormente far conoscere queste bellezze.

Le origini di questa Congregazione sono ben note: “Venne riconosciuta ufficialmente da Papa Gregorio XIII e successivamente da Papa Sisto V che l’arricchì di speciali favori e privilegi” – decreto firmato dal m.r. Padre Oliva, Vicario Generale della Congregazione di Gesù.
Alcuni danno come data della costituzione della Pia Congregazione il 28 dicembre 1662 ma che sui documenti Ufficiali la data di costituzione è il 26 Aprile 1663.
È anche bene ricordare che all’inizio del secolo XVIII Torino era una cittadina di circa 40.000 abitanti, in cui i mercanti costituivano la classe più ricca, accanto ai nobili: uno degli scopi della Congregazione era quello di aiutare i confratelli caduti in disgrazia “non per colpa loro”. Il che può anche spiegare la necessità di costituire una associazione di persone, al di là di motivi religiosi.
In un ampio registro, tutt’ora in uso, a partire dal 1663, sono elencati i nomi, e sovente altre informazioni, di tutti i Soci. Al 7 gennaio della fondazione i Confratelli erano 15, aumentati a 49 a fine anno, 57 nel 1664, 65 l’anno successivo, per arrivare a circa 281 alla fine secolo.
Oggi i Soci sono circa un centinaio, appartenenti ad ogni classe sociale, quasi più nessun “mercante”. Fortunatamente, poi, si sono aggiunte negli ultimi anni molte persone piene di attività e di interessi, che molto hanno contribuito, e stanno contribuendo, a ringiovanire e rivitalizzare la Congregazione.
I Confratelli collaborano con sacrifici personali, ovviamente senza alcun compenso, a mantenere sempre in ordine, attivo e attraente questo luogo di Culto, aperto non solo la domenica mattina e il sabato pomeriggio, ma su appuntamento, anche in altri giorni settimanali a tutti coloro che lo vogliamo visitare. Numerosi sono i gruppi di scuole e di turisti che provengono da tutta Italia per ammirare questa mirabile luogo che contiene, oltre a opere artistiche di gran pregio, anche un importante Calendario Perpetuo meccanico ideato tra il 1831 e il 1835 dal matematico e astronomo Giovanni Plana.
Vengono inoltre mensilmente ospitati concerti di importanti artisti (orchestre, musicisti e cantanti) tutti rigorosamente a ingresso libero.
Per saperne di più:
Il blog ufficale http://cappelladeibanchieriemercanti.blogspot.it
Il sito web del Calendario Perpetuo Meccanico conservato www.cappelladeimercanti.it
Il canale Twitter https://twitter.com/capmercanti
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Domenica 11 Dicembre 2016 ore 17.00
asione il prestigioso pianoforte a coda Steingraeber & Soehnesordino Margulis che ci sarà fornito dalla Ditta Pianoforti Bergamini. Questostrumento è dotato del sordino, che veniva usato nel romanticismo proprio perdare maggior risalto ai “pianissimo”. Scomparso, nei pianoforti a coda, da piùdi un secolo è oggi riproposto dalla Ditta Steingraeber & Soehne da cui prendeil nome e, ad oggi, ne esistono solo tre esemplari in Europa. Il pianoforte chepotrete ascoltare in “Piano in Primopiano” è l’unico in Italia.
L’ integrale beethoveniana nasce dal felice connubio di due condizioni propizie: la presenza sul territorio piemontese di un’ agguerrita giovane generazione di violoncellisti e pianisti , ed il contesto culturale torinese, capace di valorizzarla grazie al suo ricco tessuto associativo . Molti giovani musicisti in questi anni hanno potuto così presentarsi e sperimentarsi con regolarità davanti ad un pubblico preparato , condizione necessaria per uscire con sicurezza dai propri confini ed iniziare brillanti carriere, come risulta evidente dalle biografie degli strumentisti qui coinvolti.E forse non a caso , per questo progetto si è scelto di ritrovarsi attorno alla figura di colui che rappresenta forse più di ogni altra quel senso della musica classica vissuta come continua sperimentazione, incessante autosuperamento : Ludwig van Beethoven. Le cinque sonate per pianoforte e violoncello forse non sono seconde neanche a quelle per pianoforte per l’ ampiezza dei percorsi compiuti: ne ricalcano fedelmente l’ evoluzione stilistica, la profonda mutazione ideologica impressa da Beethoven al significato del linguaggio musicale, mutazione evidentissima attraverso l’ ascolto dell’ integrale. Dalla dimostrazione di un giovanile, umoristico ed esuberante virtuosismo delle prime sonate, Beethoven passerà alla concezione eroica ed demiurgica del periodo di mezzo, quello “napoleonico”, per giungere al disincanto malinconico del periodo del Congresso di Vienna, che sfocerà a sua volta nella solitaria visionarietà destinata al pubblico dell’ avvenire. Chi si aspetterà delle interpretazioni rivoluzionarie o antagonistiche rispetto alla tradizione rimarrà forse deluso, ma chi saprà apprezzare lo slancio e la freschezza di una tradizione non tradita, ma rispettata e rigenerata dal fuoco della giovinezza, non lo sarà affatto, secondo il motto di Kipling: “Tradizione non significa conservarne le ceneri, ma mantenerne vivo il fuoco”. E qui il fuoco è certamente tenuto vivo con l’accuratezza e l’ umiltà del giovane sacerdote che sa di trovarsi di fronte ad un grande Dio della Musica. Davanti a Ludwig ci si sente tutti un po’ inadeguati, ma non per questo meno desiderosi di rendergli il più profondo omaggio! Per la registrazione è stato utilizzato un pianoforte della Collezione dei Fratelli Bergamini, di marca Steingraeber di Bayreuth, una manifattura storica tuttora in piena attività , e che a suo tempo si avvalse dei consigli di Liszt e di Wagner, considerati non a torto tra i principali eredi del messaggio beethoveniano. Un grazie particolare va rivolto all’ ente promotore, il Circolo degli Artisti, all’ Associazione Concertante Arte & Musica, all’ Associazione Musicaviva, ed infine alla ditta Pianoforti Bergamini per l’ assistenza e concessione del prezioso strumento.
Nello specifico potremo ascoltare una selezione da:
Chi, torinese o turista, crede di conoscere Torino come le proprie tasche rimarrà sorpreso dai segreti che la città ancora riesce a celare.
Per meglio entrare nello spirito dell’epoca romantica è stato scelto per l’occasione il prestigioso pianoforte a coda Steingraeber & Soehne sordino Margulis fornito dalla Ditta Pianoforti Bergamini. Questo strumento è dotato del sordino, che veniva usato nel romanticismo proprio per dare maggior risalto ai “pianissimo”. Scomparso, nei pianoforti a coda, da più di un secolo è oggi riproposto dalla Ditta Steingraeber & Soehne da cui prende il nome e, ad oggi, ne esistono solo tre esemplari in Europa. Il pianoforte che potrete ascoltare in “Piano in Primopiano” è l’unico in Italia. Gli incontri musicali si svolgono presso la prestigiosa Cappella dei Mercanti dichiarata dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 1910 Monumento di alto livello artistico.