La prima televisione italiana che trasmette in 3d sul digitale terrestre
Con le trasmissioni 3D su TV Digitale Terrestre, Quartarete TV è diventata la prima TV locale Italiana e a livello internazionale, a trasmettere in chiaro programmi per la TV
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La prima televisione italiana che trasmette in 3d sul digitale terrestre
Con le trasmissioni 3D su TV Digitale Terrestre, Quartarete TV è diventata la prima TV locale Italiana e a livello internazionale, a trasmettere in chiaro programmi per la TV
E’ buffo pensare che si dice che lo switchoff al digitale è stato posticipato per evitate che gli italiani rischiassero di non vedere i mondiali. Poi verso la metà del primo tempo di Italia – Nuova Zelanda è sparito il segnale digitale da mezzo Piemonte. Non che calcisticamente sia stata una grande perdita.
Quando stava per iniziare su Rai1 il secondo tempo della partita dei Mondiali di calcio Italia-Nuova Zelanda è saltato il collegamento del digitale terrestre della Rai in diverse zone di Torino. Sono così arrivare immediatamente centinaia di telefonate di cittadini arrabbiati ai giornali, ai vigili urbani e alle emittenti private per cercare di conoscerne il motivo. “Non pagherò mai più il canone”, hanno detto alcuni abbonati. “Da quando c’è il digitale terrestre non si vede più nulla”, hanno protestato altri.
Sono state ufficializzate le date degli switch over e switchoff al digitale terrestre per il nord Italia. Il calendario prevede lo switch over con il passaggio di Rai 2 e Rete 4 al digitale fissata al 18 maggio nella macro area che comprende le regioni della Lombardia, Piemonte orientale e parte dell’Emilia Romagna (Piacenza e Parma). In tutto saranno coinvolte 19 province e 12 milioni di abitanti.
Il passaggio definitivo al digitale avverrà dal 15 Settembre al 20 Ottobre in Lombardia, Piemonte Orientale, comprese le province di Piacenza e Parma; dal 21 Ottobre al 25 Novembre saranno coinvolte le regioni di Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Successivamente ci sarà il passaggio della regione Liguria dal 26 novembre al 20 dicembre.
Potenza del calcio in televisione
Saranno almeno una dozzina di milioni gli italiani che attenderanno di passare al digitale terrestre per far sì che le emittenti televisive possano dare la massima copertura ai prossimi Mondiali di calcio in Sudafrica.
D’altronde l’Italia ci arriva da campione del mondo e lasciare all’oscuro la piu’ popolosa e ricca regione del Belpaese, assieme a una bella fetta del Nord, magari a causa di qualche disservizio, sarebbe stato un rischio troppo alto. Senza contare che, tre mesi prima del calcio d’inizio dell’evento piu’ atteso dell’anno, ci saranno le elezioni regionali, che necessitano di copertura informativa da par condicio analoga se non superiore ai mondiali di calcio.
Cosi’, si legge in un articolo di Milano Finanza, il governo ha rotto gli indugi e, dopo aver avuto l’assenso anche di Palazzo Chigi (che vuole evitare una replica del caos verificatosi nel Lazio lo scorso novembre), ha preso una decisione: salvo dietrofront dell’ultima ora, il passaggio alla tv digitale terrestre in Lombardia e nel Piemonte orientale non partira’ piu’ in primavera ma verra’ rimandato a settembre.
Ora il passaggio al digital terrestre diventa un problema politico
In Piemonte non si vede bene il digitale terrestre? «No segnale no canone». E’ quanto sostiene Roberto Rao, capogruppo Udc in Commissione di vigilanza Rai, all’indomani dell’intervista concessa a La Stampa da Andrea Ambrogetti, presidente del consorzio Dgtvi. Giudicando «deboli o false» alcune dichiarazioni di Ambrogetti, Rao sostiene la linea dura della protesta
Il giorno più lungo a Torino è stato il giorno più caotico.
Qualcuno ieri mattina s’è trovato due «Rai Uno» o due «Rai Tre». Niente paura, si chiama “cerotto”, ideato per cautelarsi in caso di problemi. Durerà qualche giorno, poi uno dei due canali sparirà. E comunque, se vi siete trovati il “cerotto” siete fortunati. Vuol dire che vedete la tv. Voi due «Rai Tre», qualcuno nessuno. Buio totale, schermo grigio e niente tivù. O, peggio ancora, finestra sul mondo ristretta a un paio di canali di quart’ordine: «Vedo solo Rete Capri e Tele Varese», tuonava ieri sera alle otto la signora Marisa da piazza Bernini. «E lo stesso succede ai miei vicini di casa. Eppure abbiamo tutti effettuato la risintonizzazione».
Imboscate della tecnologia, nel giorno del passaggio finale al digitale terrestre per le province di Torino e Cuneo. Tre milioni di persone. Tecnicamente tutto è filato liscio. Bastava pigiare un pulsante. Alle sette tutti i vecchi ripetitori erano spenti e quelli nuovi – o riadattati – già attivi. Il segnale era pulito. Dal punto di vista pratico, invece, è stata una mezza catastrofe. Una Torino a macchia di leopardo, alloggi e interi condomini senza segnale; vallate e comuni di montagna senza televisione; centinaia di chiamate al numero verde del ministero, alla redazione de La Stampa e a quelle di tante tv private locali; una moltitudine in fila allo sportello della Rai di Torino per chiedere informazioni.
Oggi 7 ottobre 2009 è il giorno più lungo e “drammatico” della televisione a Torino. E’ il giorno dello switchoff definitivo al digitale terrestre nella Torino metropolitana e dintorni. In pratica spariranno tutti i canali televisivi analogici e verranno sostituiti da soli canali digitali. Per poter vedere la televisione sarà quindi necessario dotarsi di un decoder digitale o di una televisione che ha già incorporato il decoder. Il processo di spegnimento dei canali analogi e di sostituzione con canali digitali non è ovviamente automatico per cui ragionevolmente ci saranno problemi e disservizi.
Il numero verde disponibile è 800.022.000 attivo dal lunedì al sabato, dalle 8.00 alle 20.00
La cosa più importante da capire è che sarà necessario risintonizzare più volte il decoder digitale o la televisione per permetter loro di memorizzare i canali televisivi che piano piano occuperanno gli spazi lasciati liberi dall’abbandono delle frequenze analogiche e occupati dall’accensione dei nuovi ripetitori.
La tabella dei tempi per area geografica dello switch-off al digitale terrrestre del Piemonte occidentale
Dal 24 al 26 settembre: Provincia di Cuneo orientale, dal Roero al Monregalese e alcuni comuni delle province di Alessandria e Asti.
Dal 28 al 30 settembre: Provincia di Cuneo occidentale dalla Calle Gesso alla Valle Po, con esclusione della Città di Cuneo.
1 e 2 ottobre: Provincia di Torino sud-occidentale dalla Val Chisone alla Val di Susa.
Dal 3 al 6 ottobre: Provincia di Torino nord-occidentale dalle Valli di Lanzo al Canavese occidentale.
Dal 7 al 9 ottobre: Canavese orientale, città e pianura di Cuneo, compresi alcuni comuni delle province di Alessandria, Asti, Biella, Novara e Vercelli.
Chiudono le trasmissioni analogiche nel Piemonte occidentale
Fra il 24 settembre e il e il 9 ottobre nell’area del Piemonte Occidentale – Torino, Cuneo e decine di Comuni delle province di Asti e Alessandria – si passerà integralmente al digitale terrestre abbandonando in modo definitivo il segnale analogico. In particolare, sono interessati i centri in cui il 20 maggio era già scattato il passaggio al digitale per Rete4 e Rai2, compresi Tortona e il 10% del territorio di Alessandria. In questi Comuni senza decoder non si potranno più vedere le trasmissioni tv.
httpv://www.youtube.com/watch?v=X5eb9kuY70k