Perchè non tutti i canali del digitale terrestre sono disponibili su TVsat

Molti cittadini vivono in aree del territorio nazionali che sono raggiunte male dal digitale terrestre per cui vedono solo una parte dei molti canali disponibili. Per evitare questi problemi Rai, Mediaset e Leggi tutto “Perchè non tutti i canali del digitale terrestre sono disponibili su TVsat”

Gli abbonati che hanno avuto la TV distrutta nel terremoto non devono pagare il canone

Una nota dell’Agenzia delle entrate del Piemonte precisa che: “Gli abbonati privati alla televisione che, a causa degli eventi sismici del 20 e del 29 maggio 2012, hanno subito la distruzione dell’apparecchio televisivo o hanno ricevuto ordinanza di sgombero dalla propria abitazione, non devono il canone fino a quando non rientrano in possesso di un apparecchio televisivo. A tal fine, gli interessati devono presentare un’apposita dichiarazione con la quale attestano l’inagibilità dell’abitazione o la distruzione dell’apparecchio televisivo e di non detenerne altri presso una diversa dimora propria o dei componenti del nucleo familiare. Leggi tutto “Gli abbonati che hanno avuto la TV distrutta nel terremoto non devono pagare il canone”

Sparisce il digitale terrestre in Piemonte

Durante Italia Nuova Zelanda

E’ buffo pensare che si dice che lo switchoff al digitale è stato posticipato per evitate che gli italiani rischiassero di non vedere i mondiali. Poi verso la metà del primo tempo di Italia – Nuova Zelanda è sparito il segnale digitale da mezzo Piemonte. Non che calcisticamente sia stata una grande perdita.

Quando stava per iniziare su Rai1 il secondo tempo della partita dei Mondiali di calcio Italia-Nuova Zelanda è saltato il collegamento del digitale terrestre della Rai in diverse zone di Torino. Sono così arrivare immediatamente centinaia di telefonate di cittadini arrabbiati ai giornali, ai vigili urbani e alle emittenti private per cercare di conoscerne il motivo. “Non pagherò mai più il canone”, hanno detto alcuni abbonati. “Da quando c’è il digitale terrestre non si vede più nulla”, hanno protestato altri.

RaiNews oscurata dallo switch off del digitale terrestre

Basta risintonizzare il decoder per ritrovare il segnale

“Rainews informa che da questa mattina gli utenti non ci trovano più al Canale 42 della piattaforma digitale terrestre: ci scusiamo con gli utenti, faremo di tutto per comprendere le ragioni di questo oscuramento e di porvi rimedio”. Corradino Mineo, direttore di Rainews, commenta così la scomparsa di Rainews canale 42 della piattaforma del digitale terrestre e dal canale 506 della piattaforma Sky.

Mineo sottolinea come le “centinaia di mail pervenute al nostro sito e altrettante telefonate testimoniano che, in realtà, molti spettatori non riescono più in alcun modo a sintonizzarsi sul nostro Canale”. Da oggi il canale non si chiama più Rainews24 ma solo Rainews e che, per omologare l’intera offerta aziendale, “la Direzione Generale ha deciso di spostare il logo in alto a destra dello schermo. Il logo, purtroppo, risulta poco leggibile, mentre la nuova grafica impedisce, per il momento, di mandare in onda i flash, strumento indispensabile per una all news. Anche di questo ci scusiamo con gli utenti”, conclude Mineo.

Per trovare la pay tv più conveniente

Uno strumento interessante

SosTariffe lancia il primo motore di ricerca in Italia per le tariffe delle Pay Tv.

Il funzionamento è semplice e intuitivo: dal pannello sul lato sinistro dello schermo  è possibile indicare quale tipologia di programma si vuole guardare. Calcio: dalla Serie A, ai Mondiali 2010, Sport: dalla Formula 1, al Basket, Cinema, Programmi: dai documentari ai programmi per bambini.

La ricerca permette anche di indicare la tecnologia di trasmissione preferita: digitale terrestre o satellitare e i servizi aggiuntivi più richiesti, come l’alta definizione o il recorder digitale. I risultati, ordinati per il prezzo mensile, forniscono un’indicazione chiara sui contenuti dei pacchetti di ogni tariffa, sulle altre modalità di pagamento e su eventuali costi aggiuntivi e promozioni.

Presentata ufficialmente TivùSat

TivùSat, la prima offerta satellitare italiana gratuita, messa a punto da Rai, Mediaset e Telecom Italia Media e al via il 31 luglio, punta a entrare nelle case degli oltre tre milioni di italiani che non sono raggiunti dal digitale terrestre. Ma certo è la prima alternativa, sul satellite, alla piattaforma che fa capo a Rupert Murdoch, ormai secondo operatore tv in Italia per ricavi: la chiave della possibile competizione saranno in primo luogo i canali generalisti Rai e Mediaset che – per ora – restano su Sky.

“La presenza di Raiuno, Raidue e Raitre su Sky non è un tema all’ordine del giorno, è un problema che non si pone”, assicura il vicedirettore generale della Rai Giancarlo Leone, sottolineando che “TivùSat non è uno strumento di battaglia tattica, di guerra di frequenze o di contenuti, e non ha alcune relazione con le strategie industriali della Rai, anche per quanto riguarda il rapporto con Sky”.
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La Rai verso il divorzio da Sky sul digitale

Rai verso il divorzio da Sky: il Cda di viale Mazzini è orientato contro l’offerta di Murdoch. Lo scrive il “Messaggero” aggiungendo come in Rai l’offerta di 470 milioni fino al 2016 non viene giudicata adeguata.

“Mediaset, che sul digitale terrestre sta costruendo una sua piccola Sky a pagamento – prosegue il quotidiano -, aspetta e spinge perche’ la Rai divorzi da Murdoch, pronta a fare altrettanto”.

Anche “Repubblica” parla di “prove tecniche di divorzio da Sky” e pone l’accento sul fatto che se la Rai porterà a termine la separazione dal satellite, dal primo agosto 2009, in alcune zone d’Italia in cui il segnale digitale terrestre non viene ancora recepito al meglio per vedere i tre canali principali :Rai1, Rai2 e Rai3.
Il quotidiano riferisce anche che da quanto risulta da un documento Rai di aprile, la separazione da Sky avrebbe “un impatto economico negativo” vicino ai 100 mln annui. red/gug

Cinque nuove reti sul digitale terrestre

Rai e Mediaset passano da cinque a quattro multiplex, Telecom da tre a due. E’ l’effetto della delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per il passaggio alla tv digitale.  Nel ”traghettamento” dall’analogico al digitale – ha spiegato Calabro’ – ”Rai, Mediaset e Telecom Italia Media perdono un multiplex”. Rai e Mediaset passano cosi’ da cinque a quattro ciascuno; Telecom da quattro a tre. Gli stessi operatori pero’ saranno ammessi a partecipare alla gara per l’assegnazione di due delle cinque reti del dividendo digitale, che si renderanno disponibili con il passaggio definitivo alla nuova tecnologia.