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La talpa della Metro arriva al Lingotto
La Metro è arrivata al Lingotto
Da 85 mila a 140-150 mila passeggeri al giorno. Il metrò raddoppia, o quasi. Non subito ma da marzo 2011, quando i treni raggiungeranno la stazione Lingotto. Il collaudo del primo convoglio è previsto a fine 2010.
Per ora a Lingotto è arrivata «Caterina», la colossale talpa meccanica che ieri ha completato il tunnel destinato a collegare Porta Nuova con la zona ospedali e il centro fieristico in appena sei minuti. Quanto basta per rallegrare i commercianti della zone interessate, speranzosi nella progressiva riduzione dei cantieri. Roberto Ravello, capogruppo di An-Pdl in Comune, parla di 65 negozi costretti a chiudere sull’asse di via Nizza e di un calo di fatturato tra il 50 ed il 70%.
A Torino il Prix Italia numero 61
Torino citta’ dei media dal 20 al 26 settembre. Parte la 61/a edizione di Prix Italia, concorso internazionale organizzato dalla Rai. In lizza, oltre 250 programmi di 46 Paesi di tutto il mondo, che saranno vagliati da 11 giurie e concorreranno per 6 premi per la radio, 6 per la tv, 2 per il web e 4 riconoscimenti speciali.
Il meglio delle produzioni in rassegna alla 61esima edizione della manifestazione sara’ disponibile per il grande pubblico sul sito ufficiale che include un canale streaming dedicato. Sara’ possibile seguire i dibattiti e gli incontri su presente e futuro dei media mediante dirette realizzate dal Prix Italia con la collaborazione di Rainet e del Centro di Produzione Tv Rai di Torino.
Zoom Scienza a Torino
Torino vanta una tradizione scientifico-tecnologica che affonda le sue radici negli Atenei e nell’Accademia delle Scienze. Nel solco di questa eredità, si è sviluppato un sistema capillare di musei e collezioni, esperienze di divulgazione e di conoscenza, laboratori e attività di ricerca avanzata.
La struttura museale cittadina è integrata da centri di cultura che fanno della documentazione della ricerca e della divulgazione della scienza la loro missione istituzionale. Un panorama variegato, costituito da raccolte e collezioni spesso – e non a caso – di matrice universitaria, archivi storici e tecnologici ricchissimi e misconosciuti, piccoli musei privati, parchi d’arte contemporanea che si alimentano della ricerca interdisciplinare, musei interattivi sull’ambiente e la sostenibilità.
I prossimi mesi saranno particolarmente importanti per la scienza: nel 2010 Torino ospiterà la quarta edizione di ESOF – Euroscience Open Forum – il meeting europeo biennale dedicato alla ricerca e all’innovazione scientifica.
In vista dell’importante evento la Città sta lavorando, in collaborazione con gli altri Enti e le istituzioni interessate, a una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di promuovere, soprattutto verso le nuove generazioni, ma non solo, la diffusione del pensiero scientifico e la consapevolezza dell’importanza della ricerca per la qualità della vita di tutti noi.
Sono queste le premesse del calendario degli appuntamenti di Zoom Scienza (programma in pdf) che per un mese, dal 15 settembre al 14 ottobre. valorizzeranno la ricchezza e la vivacità di Torino in tutte le discipline scientifiche. Saranno organizzate mostre, conferenze, incontri, spettacoli, aperture straordinarie delle collezioni, esperimenti e laboratori per tutte le età e per tutti i gusti.
La notte dei Ricercatori 2009
Esperimenti, dimostrazioni, spettacoli, incontri, mostre, test scientifici, laboratori aperti e soprattutto una grande festa per conoscere da vicino i ricercatori e il mondo della scienza. Il 25 settembre 2009 avrà luogo in tutta Europa la Notte dei ricercatori, progetto cofinanziato dalla Commissione Europea che vede numerose città italiane ed europee impegnate ad aprire uno spazio di incontro e dialogo tra il mondo scientifico della ricerca e i cittadini.
Per il Piemonte siamo alla quarta edizione della manifestazione, che per il secondo anno vede anche la partecipazione della Valle d’Aosta. Sono sette le città coinvolte (Torino, Alessandria, Aosta, Biella, Novara, Vercelli e per il primo anno anche Cuneo) in una giornata e soprattutto una serata in cui alla scienza si unirà il divertimento, in un mix di esperimenti, giochi, dibattiti, dimostrazioni, spettacoli negli stand allestiti nelle piazze cittadine.
Con il coordinamento di Unioncamere Piemonte e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, tutti gli Atenei, Centri di Ricerca e imprese innovative del Piemonte e Valle d’Aosta contribuiranno alla realizzazione dell’evento, che ruota intorno allo slogan “No Researchers? No Party”: un evento unico per conoscere meglio i ricercatori e la loro attività, ma anche una festa. Il progetto approvato quest’anno dalla Commissione europea s’intitola infatti “RE-Party”: Researchers’ Evening on Party.
Moltissimi gli esperimenti e le attività per la prima volta in piazza, con un aumento del numero complessivo (più di 100 in tutto) delle dimostrazioni aperte ad un pubblico che lo scorso anno ha toccato le 12.000 presenze. I visitatori saranno guidati nel mondo dei ricercatori attraverso cinque percorsi tematici: Experiencing Science (dimostrazioni per “toccare con mano” l’attività dei ricercatori), Playing and Interacting with Science (attività ludiche per entrare in contatto con la scienza attraverso il gioco), Testing Prototypes (per capire come funzionano le applicazioni scientifiche più avanzate), Getting fun and Entertainments (momenti in cui la scienza si incontra con l’arte, il teatro, il divertimento), Debating Reserchers (incontri divulgativi con ricercatori e scienziati). Musei, Dipartimenti universitari e laboratori saranno aperti al pubblico fino a tarda notte con incontri, visite guidate e attività specifiche pensate per avvicinare la ricerca al grande pubblico.
La Notte dei Ricercatori prevede quest’anno anche un concorso per l’ideazione dell’immagine pubblicitaria della Notte dei Ricercatori edizione 2010.
Arriva il ticket anche per la cultura
Vera Schiavazzi su Repubblica.it
Bilanci troppo tagliati? Musei, manifestazioni, rassegne e teatri s´inventano il ‘ticket´ sulla cultura: 5 euro di qua, 2 di là, e magari un ritocco al prezzo del biglietto. Prendiamo Manga Impact, rassegna di film di animazione giapponese che segna la riapertura della stagione del Museo del Cinema. Per l´anteprima, mercoledì 16 settembre, è previsto un cocktail (con sushi offerto dallo sponsor), ma chi vorrà fermarsi a vedere Genius Party Beyond presentato dal regista Koji Morimoto dovrà pagare 5 euro. Un ticket, appunto, un piccolo prelievo che, spiega il presidente Sandro Casazza «certo non risolve i nostri problemi, ma contribuisce e soprattutto coinvolge il pubblico». «I risparmi maggiori li realizziamo in altri modi – aggiunge Casazza – ad esempio chiedendo, come abbiamo fatto, ai nostri fornitori uno sconto del 10% sui loro contratti e offrendo in cambio la citazione come sponsor tecnici, oppure tagliando una delle mostre in programma nell´anno. Ma tutto fa».
Della stessa scuola di pensiero anche Antonella Parigi, presidente di Torino Spiritualità: «Ai nostri appuntamenti chiediamo un contributo di 2 euro a chi usa le cuffie per la traduzione. Analogamente, offriamo – anche per il Circolo dei Lettori – una “Carta entusiasmo” che in cambio del pagamento di 20 euro all´anno dà diritto alla prenotazione telefonica del posto in sala. L´anno scorso, alla prima prova, ne abbiamo vendute 500».
Chi entra nella biglietteria del Teatro Regio per ritirare il proprio abbonamento, in questi giorni, viene invitato a versare un contributo libero attraverso un bonifico bancario: «Ci renderebbe orgogliosi – dice il sovrintendente Walter Vergnano – poter dire che, a Torino, un titolo della prossima Stagione verrà interamente finanziato dal pubblico ed eguagliare il primato del 2007, ultimo anno del quale conosciamo i dati, che ha visto il Regio al primo posto tra le associazione culturali d´Italia nella classifica del 5 per mille». Evelina Christillin, presidente del Teatro Stabile, non crede nel ticket in quanto tale, ma piuttosto nel coinvolgimento del pubblico su un progetto preciso che lo leghi al “suo” teatro o al “suo” museo: «L´anno scorso, per il restauro del Carignano, attraverso il progetto “Adotta il tuo teatro” sono arrivati 800.000 euro, tra piccole e piccolissime donazioni di privati cittadini, contributi “in natura” di artigiani e fornitori e raddoppio di ogni atto di generosità dei cittadini da parte della Fondazione Crt. E´ stato un grande successo che certo non ha coperto tutte le spese ma ci ha aiutati molto, concretamente e moralmente».
Quella di Patrizia Sandretto, presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è, almeno in parte, l´unica voce in dissenso: «I contributi troppo piccoli finiscono con l´essere vanificati dagli oneri amministrativi, occorrono risorse umane e organizzative per registrarli e gestirli. Fino a quando lo Stato non consentirà una vera defiscalizzazione delle donazioni, le istituzioni culturali non potranno attingere in modo efficace dalla generosità dei singoli. Lo stesso vale per il prezzo del biglietto, che nel nostro caso è fermo a 5 euro dal 2002. Invece, stiamo ottenendo buoni risultati dall´associazione Amici della Stella: chi vuole si iscrive e, pagando una quota significativa ma non astronomica, può incontrare gli artisti e ricevere una copia di una loro fotografia».
Tra passante e futuro
Il razzo torinese di Geddafi
Realizzata a Torino l’auto voluta dal governo libico
The rocket, cioè il razzo. È questo il nome scelto per la nuova vettura, nata da un “matrimonio” italo-libico. Ideato da Muhammar Gheddafi in persona, il «veicolo» è stato realizzato in poco più di otto mesi da Tesco TS, la società torinese di corso Tazzoli, in collaborazione con la Lybian Investment&Development Company (Lidco). La berlina è lunga 5,5 metri, larga più di 1,8 e, grazie a un motore sportivo e raggiunge i 100 km orari in poco più di sette secondi. Una prestazione buona ma non certo da razzo
A dire il vero, non è la prima volta che Gheddafi si cimenta con la creazione di nuove auto: esattamente 10 anni fa, nel settembre del 1999, in occasione del trentennale della rivoluzione che portò al potere il rais, fu svelato ai giornalisti di tutto il mondo il prototipo della «Saroukh-el-Jamahiriya». Il «missile della Jamahiriya» (che significa «regime delle masse» e che indica la nazione libica), aveva air-bag, sensori elettronici per proteggere i passeggeri in caso di incidente, motore a iniezione. Il progetto era stato affidato alla Ladico (Libyan Arab Domestic Investment Company). «Il leader ha speso tante ore» a pensare a una soluzione efficiente, spiegò al tempo Dukhali Al-Meghareff, presidente della Ladico; la «Saroukh-el-Jamahiriya» è l’auto «più sicura del mondo», aggiunse. Il progetto, racconta la rivista Quattroruote, era quello di mettere in produzione «il missile» nei mesi a venire. Ma poi non se ne era più parlato. Oggi, con il nuovo progetto, «The rocket» potrebbe entrare in produzione.
Forma affusolata e design innovativo, la futuristica automobile è stata pensata da Gheddafi in persona: il leader libico ha creato un lista di dieci punti, le linee-guida che hanno fortemente influenzato sia il design che lo sviluppo ingegneristico della vettura. Ma il cuore del «razzo» è tutto italiano: la torinese Tesco si è infatti occupata del design, dello sviluppo e della costruzione dei due prototipi. Gheddafi ha anche chiesto particolare attenzione alla sicurezza passiva (la simulazione virtuale ha rivelato un alto livello di protezione e la vettura è equipaggiata con un sistema di fuel cut-off in caso di incidente) e attiva (la distribuzione dei pesi è stata ottimizzata al fine di garantire la massima stabilità di marcia e i freni anteriori sono carboceramici ed altamente prestazionali). Una speciale cura è stata inoltre rivolta alla scelta dei materiali per le finiture interne, di fattura libica, come marmi, tessuti e pelli. La vettura è inoltre equipaggiata con runflat tires, soluzione che permette di percorrere diverse centinaia di km anche con pneumatici forati e ha un sistema di assorbimento degli urti a bassa velocità realizzato tramite adozione di schiume calibrate tra paraurto e scocca.
Il giovane nerd della PlayStation
Il ritratto di Marco Mazzaglia
Il suo primo ricordo davanti a un videogioco da bar risale al 1978. Aveva 3 anni: «Mio nonno mi aiutava a salire su una pedana; dovevo sparare a soldati e carri armati ed evitare ambulanze e barellieri, premendo un grilletto che mi sembrava immenso».Suo padre, ingegnere elettronico, ha alimentato in lui il gusto di scoprire come funzionano le cose. Di andare oltre, accettare le sfide. «Un giorno, quando avevo 8 anni, si ruppe una porta del Commodore a cui era collegato il joystick: anziché spedirlo in assistenza, ci mettemmo insieme a riprogrammare il computer per passare il collegamento a un’altra porta. E ci riuscimmo».
Se la sorte di un uomo può dipendere da una passione infantile, la storia di Marco Mazzaglia, 34 anni, è un emblema. Torinese, laurea in Scienze dell’informazione presso il dipartimento di Informatica, gestisce i sistemi per la creazione di videogames nella principale azienda italiana di sviluppatori, la Milestone di Milano. Pc Games, PlayStation, Psp, Xbox, Nintendo Wii: non c’è vero appassionato di giochi su computer e avventure online che non si sia cimentato in una competizione «disegnata» e messa a punto anche da lui. L’ultimo gioco nato anche dalla sua esperienza si chiama Superstar Racin 8, gara tra piloti di tutto il mondo: 5 livelli di difficoltà, 6 modalità di gioco, da uno a dodici giocatori in multiplayer online. Adrenalina pura. Piloti al volante di 19 auto su dieci differenti tracciati.
E’ il divertimento l’obiettivo del suo lavoro. Divertimento altrui: «Ciascun giocatore però – dice – lo raggiunge secondo abilità diverse». Ecco il compito di chi crea giochi virtuali: «Appassionare il bambino meno esperto come chi è in grado di affrontare le simulazioni più estreme».
L'intelligenza artificiale protagonista a Torino
Da lunedì 31 agosto a venerdì 4 settembre, dalle 9 alle 18, presso l’Educatorio della Provvidenza , si svolgerà l’undicesima edizione della European Agent Systems Summer School (EASSS), la principale scuola internazionale sui “sistemi multiagente”. Numerosi professori delle maggiori università europee faranno il punto sulla teoria e sulle applicazioni dei programmi e
dei robot autonomi, che cooperano grazie a tecniche avanzate di intelligenza artificiale. Questa tecnologia è essenziale per applicazioni di commercio online, logistica o in ambito finanziario. Parteciperanno alla scuola oltre cento studenti universitari, molti iscritti a dottorati di ricerca, provenienti da ogni parte del mondo.
L’evento è promosso dall’Università di Torino in particolare dai professori Guido Boella, Matteo Baldoni e Cristina Baroglio, dipartimento di Informatica, con il contributo dell’Educatorio della Provvidenza, della Fondazione CRT e del progetto COST Agreement Technologies.
Sempre nell’ambito degli studi sull’intelligenza artificiale da lunedì 7 settembre a giovedì 10 settembre, presso l’Educatorio della provvidenza, si terrà il convegno scientifico Multi-Agent Logics, Languages, and Organisations Federated Workshops (MALLOW), un momento di confronto tra numerosi studiosi e ricercatori. Parteciperanno il prof. Dov Gabbay, docente al King’s College di Londra e autore degli Handbook of Philosophical Logic, il prof. Alexis Tsoukiàs, LAMSADE, Università Paris Dauphine, il dott. Fabio Bellifemine, TILab, Torino e il prof. Franco Zambonelli, Università di Modena e Reggio Emilia.