Torino: rilancio e originalita'

Marina Cassi intervista Bruno Manghi su La Stampa

Coniugare, coniugare. Mica si decide tutto quel che succede, le cose accadono». Bruno Manghi è uno di quei torinesi che non si montano mai la testa. E sorride sornione alla sollecitazione di riflettere sull’affermazione del sindaco che, l’altro giorno, ha detto: «La sfida di oggi è coniugare movida con industria».
Il tema non è nuovo, ma oggi con la crisi come si declina?
«Mi fa ridere l’idea che ci sia un’élite che decide».
Non è così?
«Quando mai. Torino è una città particolare, verticale: la grande azienda, il municipio. A Milano e in Veneto, invece, le cose le cambia la società. Qui si pensa che non sia così, invece anche qui certe cose, come un piano regolatore, le fa il pubblico, ma il resto avviene per conto proprio».
Che cosa significa?
«Dopo lo choc della crisi Fiat dell’80 e la fine di una certa politica politicante c’è stato il periodo dei sindaci e della loro macchina. Ci sono state le Olimpiadi e tanto altro. I soldi sono stati spesi bene. Questo è bello, ma non è un modello eterno».
Ma, ad esempio, in campo culturale e turistico la città può far nulla?
«Torino è una città che deve scegliere le cose originali».
Leggi tutto “Torino: rilancio e originalita'”

Torino Valley diventa associazione

dal sito dell’Associazione

In questi giorni avrete notato delle piccole evoluzioni estetiche nelle diverse pagine dei diversi siti che compongono Torino Valley. E’ scomparsa la dizione “beta” che faceva tanto web 2.0 e che indicava ancora uno stato di rodaggio.

E’ il primo segno evidente di un mutamento e di una evoluzione dell’attività di Torino Valley che si è concretizzata in questi giorni nella fondazione dell’Associazione Torino Valley a cui verrà delegata la gestione di tutte le attività future di Torino Valley.

Da tempo si era resa ncessaria la trasformazione gestionale per poter realizzare al meglio gli obiettivi del progetto.

Il successo dei primi due anni di attività ci stimola a lavorare meglio e più intensamente nell’anno 2009 in cui le ristrettezze economiche favoriranno chi come noi lavora con la creatività e con la professionalità piuttosto che attraverso l’uso solamente di denaro pubblico.

Nelle prossime settimane daremo conto del programma per l’anno 2009 e del bilancio preventivo.
Nel frattempo è possibile associarsi all’Associazione e fare eventuali donazioni alla stessa.

V.Pasteris presidente dell’Associazione Torino Valley

Per Natale regalate i gadget di Torino Valley

torinovalley-shop-small.gif

Quest’anno avete una risorsa in più, lo shop di Torino Valley dove offre una ricca scelta di regali marchiati strettamente torino valley.

Si va dall’abbigliamento con t-shirt, felpe e giacconi, cappellini estivi ed invernali. Potete sbizzarrirvi con gli accessori: sciarpe, ombrelli, borsoni e altro.

Ci sono i capi per i più piccoli: divertenti bavaglini e t-shirt bonsai. Ancora le classiche idee regalo: il tazzone per caffè, il grembiule, l’orsetto di peluche, gli adesivi e i badge piccoli e grandi.

Per tutti i prodotti e pe la loro spedizione e logistica la professionalità di Spreadshirt il maggiore esperto europeo del settore

Con il vostro acquisto potrete anche contribuire al finanziamento del nostro progetto.

Se volete avere maggiori informazioni sui metodi e tempi di consegna, sui modi di pagamento possibile date occhiata a questa pagina. Il 95% di tutti gli ordini parte entro 24-48 ore dal momento in cui riceviamo l´ordine ed il pagamento. Circa il 5% di tutti gli ordini parte in 3 giorni.

Per dare una occhiata a tutti i prodotti e per i vostri acquisti

http://www.torinovalley.com/shop/

oppure

http://torinovalley.spreadshirt.net

I primi 100 giorni di TurinIn

Via TurinIn

26 Novembre 2008: prima data storica per il club TurinIn che può contare i suoi primi 100 giorni di vita TurinIN nasce il 18 agosto 2008 a Torino, attraverso la rete di connessioni “ LinkedIN” , e dall’intraprendenza di Samuele Camatari, attuale Presidente del Club nonché socio fondatore di una solida realtà torinese quale Jusan Network.

Facente parte del social network nazionale ClubIN”, è stato costituito con l‘obiettivo di donare a Torino, ed alla sua ampia area industriale, un punto di riferimento per i professionisti dei più svariati settori imprenditoriali. Attraverso l’organizzazione di momenti di incontro e discussione, di eventi e serate a tema, mira a fornire ai propri associati un’opportunità di accrescere la propria rete di relazioni sul territorio.

Attualmente conta 301 iscritti su “LinkedIN”,  74 iscritti attraverso “Facebook” e più di 3.100 accessi al sito del club (www.turinin.com), dati in costante aumento.

In questi primi 100 giorni sono state attivate importanti partnership con altre realtà torinesi e nazionali come la collaborazione con MilanIn, e di conseguenza gli altri gruppi facenti parte del network “ClubIN”; con “Torino Valleyprogetto nato con l’obiettivo di dare visibilità al destino industriale di Torino e del Piemonte che punta a diventare territorio della scienza, della tecnologia e ricerca e dell’innovazione; con “Glomera” che ha fornito la possibilità di mandare on line sul web il primo incontro di TurinIN; con il “MIP” sportello della provincia di Torino per la creazione d’impresa che offre ai potenziali imprenditori un supporto gratuito per far decollare la loro impresa; e infine come media partner del progetto “24hrscamp” dove i partecipanti hanno unito i loro sforzi per realizzare una piattaforma online di sensibilizzazione, collaborazione e confronto dedicata alla problematica della mortalità materno-infantile nel mondo.

Tre nomi per il dopo Motorola

Via Repubblica

«Dobbiamo trovare una soluzione per la Motorola, con gli enti locali, gli industriali, l’azienda. Ci sto lavorando». Il rettore del Politecnico, Francesco Profumo, non vuole lasciare nulla di intentato, insieme a Regione e Comune, non tanto per evitare che la «M» del colosso statunitense scompaia da via Cardinal Massaia, ma per scongiurare un fuggi-fuggi delle competenze che si sono formate in dieci anni. Ci sono trattative in corso? Bocche cucite e soprattutto i tempi sono stretti: 75 giorni da lunedì scorso. Tutti i 370 addetti rimarranno a casa dal 19 gennaio. Non mancano le indiscrezioni.

Sembra che Motorola abbia fatto intendere agli enti locali di avere in corso contatti con un gruppo, senza spiegare però di cosa si tratti. A questo si aggiunge che dirigenti italiani abbiano cercato una sponda nell’avversario diretto degli americani: la Nokia. Risposta? Non ha escluso di prendere in considerazione l’i potesi. Molto più di sostanza sembrano i tentativi di coinvolgere una grande società indiana, attiva nel settore dei software per le telecomunicazioni. D’altronde la stessa Motorola ha storici rapporti con l’India e un centro a Bangalore. E su questa partita potrebbero entrare in gioco altre due società, entrambe giapponesi. Gruppi mondiali che avrebbero puntato gli occhi su Torino e che in questo momento, con l’addio di Motorola, potrebbero assorbire, sempre che le trattative per l’apertura dei siti vadano a buon fine, gli addetti lasciati a casa. Si parla della Fujitsu, interessata alla cittadella del Poli, e della Sharp, proiettata sul vercellese per avere più spazi. Contatti che passerebbero attraverso Poli ed enti locali.

«Sono molto dispiaciuto di quanto è accaduto — aggiunge il rettore Profumo — perché il centro ricerche Motorola è uno dei migliori al mondo. Ci sono competenze uniche». Lunedì Profumo, insieme all’a ssessore regionale all’Innovazione e all’Università, Andrea Bairati, incontreranno il direttore generale del sito torinese, Massimo Marcarini, che ieri ha parlato telefonicamente con la presidente Bresso: «Il patrimonio umano e personale non va disperso», dice la presidente che scriverà ai vertici statunitensi di Motorola per chiedere un allungamento dei tempi di chiusura. Missiva che si va ad aggiungere a quella firmata dal sindaco Chiamparino. «I due mesi e mezzo previsti sono troppo poco per trovare una soluzione», dice Bairati.

Il vicesindaco Tom Dealessandri ha incontrato un gruppo di lavoratori, riunione dove è emersa l’ipotesi che alcuni professionisti decidano di mettersi in proprio, creando aziende più piccole nel campo delle tlc e dei software, anche grazie all’aiuto del pubblico. Uno scenario che prende piede a Palazzo Civico e che il vicepresidente della commissione lavoro, Enzo Lavolta, vorrebbe trasformare presto in realtà.

<!–
OAS_RICH(‘Middle’);
//–>

Torino Valley collabora con TurinIN

Nasce una bella collaborazione tra Torino Valley e TurinIN

TurinIN è il social business club LinkedIN di Torino TurinIN raccoglie i professionisti di tutti i settori ed i mercati che vogliono accrescere la propria rete di relazioni nel territorio.Il Club opera attraverso l’organizzazione di momenti di incontro e di eventi che mirano a far incontrare i soci e tutte le persone interessate. TurinIn lo trovate su Linkedin

TurinIn organizza per il 10 novembre: Presenta te stesso ospite Paolo Tateo alle 20.00 presso il
The BARin Torino,  via gramsci 3.

Paolo Tateo, ingegnere gestionale torinese, ci racconta di se stesso, ed in particolare della sua attuale attività nel settore del commercio elettronico.

Per anni, nelle aziende per le quali ha prestato la propria opera, ho risposto alle esigenze di comunicazione attraverso Internet. Non stiamo facendo riferimento a particolari prodotti o servizi,  in quanto per sua fortuna, ha avuto modo di gestire applicazioni Internet molto diverse: dall’eLearning e l’assessment delle competenze, ad applicazioni Intranet ed Extranet per la gestione della forza vendita, alla gestione di progetti per la realizzazione di grandi siti Internet.

Oggi Paolo si occupa principalmente di commercio elettronico in 101 VETRINE , una piccola e metodologicamente innovativa azienda torinese che vende online prodotti di consumo attraverso i propri negozi (centounovetrine.com e stores.ebay.it/101vetrine), ed offre servizi per il commercio: CRM, direct marketing, eLearning, siti Internet, cataloghi online ed eCommerce.  Uno dei servizi che i produttori ed i distributori di prodotti riservati al mercato consumer troveranno più interessanti è l’eCommerce in outsorcing.

Seguirà poi un breve dibattito sui temi proposti.

Porta chi vuoi! La serata è aperta anche agli amici e ai conoscenti. Ogni tuo amico è anche un nostro amico. Il numero dei partecipanti è limitato, è perciò necessario confermare la propria presenza inviando, entro le ore 13 di lunedì, una mail all’indirizzo turinin AT gmail.com, specificando il tuo nome e cognome e quello dei tuoi ospiti

Torino verso un wi-fi pubblico

Via Vittorio Pasteris e Via Blog Webnews

Il WiFi pubblico nella città di Torino potrebbe diventare presto realtà. Espletate le ultime formalità burocratiche nel corso delle prossime settimane, il progetto per fornire connettività wireless in numerose aree del capoluogo piemontese dovrebbe passare alla fase operativa. La percezione di essere ormai vicini alla realizzazione dell’iniziativa avviata dalla città circa due anni fa è ormai forte e supportata dalle segnalazioni di alcuni torinesi, che hanno notato la comparsa dei primi hotspot in talune aree del centro di Torino.

La gestazione dell’iniziativa non è stata semplice e il progetto ha richiesto un paio di anni per essere realizzato. Nel corso del mese di maggio del 2006 il Comune aveva approvato un piano di massima per coprire alcune aree della città con una connessione a banda larga senza fili. Nelle centrali via Po e via Garibaldi erano stati installati alcuni punti di accesso sperimentali nell’ambito di un primo progetto denominato “Web Cafè” che riscosse un discreto successo tra i torinesi, non aumentando sostanzialmente le possibilità di connessione alla Rete in mobilità.

A distanza di due anni dalle prime sperimentazioni, il Comune sembra essere ora pronto per l’implementazione di un network di access point lungo alcune delle arterie principali di Torino. La realizzazione tecnica e la messa in opera dell’infrastruttura è stata affidata alla società AEMnet, parte del Gruppo Iride Spa, che sta implementando una piattaforma di rete a banda larga per le telecomunicazioni nel capoluogo piemontese. Stando alle prime informazioni, gentilmente fornite dal Comune di Torino, al momento AEMnet ha già realizzato e reso operativi 15 hotspot in varie aree della città per valutare reattività ed efficienza del sistema. La rete è al momento chiusa in attesa degli ultimi test e dell’affidamento del servizio a un concessionario.
Access point – Piazza Carlo Felice

Quando il WiFi pubblico sarà definitivamente operativo, ogni utente avrà la possibilità di accedere a tutti i portali turistici e della pubblica amministrazione di Torino gratuitamente e senza limiti. Ciò consentirà ai cittadini del capoluogo piemontese di consultare documenti, delibere, informarsi sugli ultimi bandi comunali o richiedere certificati, mentre permetterà ai turisti di ricevere informazioni su come muoversi in città e che cosa vedere durante il proprio soggiorno. L’accesso al resto di Internet sarà, invece, a pagamento e gestito da un concessionario privato, che dovrà attenersi alle regole concordate con il Comune per l’attivazione e la gestione delle tariffe per la connessione. I titolari della “identità digitale della Città”, prevista dal progetto di e-gov Torinofacile, potranno usufruire di uno sconto per connettersi alla rete pubblica WiFi.

Grazie alle soluzioni di “cross autenticazione” sviluppate da AEMnet e dalle società partner del progetto, gli utenti delle reti locali WiFi di pubblica utilità avranno la possibilità di collegarsi al network implementato per la città di Torino. Gli studenti dell’Università degli Studi, per esempio, potranno sfruttare gli account forniti dall’ateneo per le connessioni nei campus e nelle strutture universitarie anche nelle aree cittadine in cui sarà avviato il WiFi pubblico, semplificando ulteriormente le possibilità di fruizione della nuova rete. Stando alle prime informazioni, un progetto analogo interesserà anche il Politecnico di Torino e il suo network wireless. La filosofia di una rete aperta e polifunzionale proposta da AEMnet consentirà ad altre istituzioni e imprese di unirsi al progetto anche in corso d’opera, espandendo così il WiFi pubblico in città senza eccessivi oneri per il Comune.

Nonostante le quindici aree già individuate abbiano passato il collaudo, il sistema per la connettività wireless dovrà attendere ancora alcune settimane prima di diventare operativo e aperto agli utenti. In questi giorni, infatti, l’ufficio legale della città di Torino sta rifinendo il capitolato necessario per l’identificazione di un concessionario per la rete WiFi cittadina. Il documento dovrebbe essere pronto nel corso delle prossime settimane. Assegnata la concessione, Torino potrebbe diventare uno dei primi grandi centri urbani italiani dotati di connettività wireless pubblica.

Plug your mind

Il Club Dirigenti di Informatica di Torino, in collaborazione con il Club per le Tecnologie dell’Informazione di Genova, ha pubblicato il bando per il VI Premio Annuale per l’Innovazione nell’ICT dedicato a Tarcisio Zucca Alessandrelli, fondatore e primo Presidente del Cdi.

L’iniziativa è rivolta a singoli o a gruppi di giovani sotto i 30 anni, residenti in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Verranno premiate le migliori idee innovative nel campo dell’Information & Communication Technology.

Saranno particolarmente apprezzate idee con finalità socialmente utili: alla migliore opera verrà, infatti, assegnato dalla Fondazione Asphi Onlus un premio speciale di 1.500 euro.  Il primo premio è di 4.500 ¤.
Altri premi da 3.000 ¤ e 1.500 ¤ con un montepremi totale di 15.000 ¤.  Le candidature devono pervenire entro il 31 ottobre 2008.

Il bando e tutti i dettagli sull’iniziativa sono no disponibili sul sito internet del premio www.plugyourmind.org

Citypedia, la Torino del Futuro

Via Vittorio Pasteris

Come sarà la Torino del futuro ? Torino Internazionale ha deciso di misurarsi con quest’interrogativo invitando gli scrittori della città – e chiunque abbia voglia di cimentarsi con la scrittura e la fantasia – a costruire un dizionario on-line sulla metropoli che verrà. Voci su oggetti concreti e tangibili si alternano ad altre più astratte e allusive, con un tratto in comune: caratterizzare emblematicamente Torino ed esprimere lo spirito della torinesità.

Citypedia, l’enciclopedia della città del futuro è un esperimento di blog quasi wiki di enciclopedia on-line a più mani sulla Torino del futuro. Il progetto si rivolge non solo a scrittori e addetti a lavori, ma anche a tutte le persone che vogliono cimentarsi con la scrittura e amano Torino.

Chiunque può commentare le definizioni pubblicate e scriverne di nuove, dando il proprio contributo autoriale in un gioco di fantasia utile a riflettere sull’identità della città che cambia.