Venerdì 29 maggio 2009 dalle ore 9.30 alle ore 12.30S al Centro Congressi dell'Environment Park di Torino si svolgerà la presentazione della Review of Regional Innovation dell’ OECD, Rapporto di valutazione OECD sulle politiche per l’innovazione in Piemonte. Interverranno, fra gli altri, la Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso , l’ Assessore regionale alla Ricerca e Innovazione, Andrea Bairati e il Direttore della Divisione Territorial Reviews and Governance Division dell’OECD, Mario Pezzini.
Supermercati d’artista
Il 22 maggio alle ore 14.00 presso Cean Spa in via Terracini 1, a Trofarello si terrà l’incontro “Supermercati d’artista e guerrilla da scaffale. Nuove frontiere del commercio tra business e cultura.” con relatori Simona Lodi art director Share Festival, Salvatore Iaconesi artista, e Alessandro Giordano esperto di marketing non convenzionale.
Il tema affrontato trae spunto dalla considerazione che il mercato è diventato il terreno di scontro privilegiato per qualsiasi idea o prodotto dove le problematiche riferite al caos e al valore, al significato e alla casualità, alla politica e all’economia si scontrano. Queste astrazioni instabili e complesse hanno effetti concreti sulla nostra quotidianità.
Lombroso a Torino 100 anni dopo
Ad un secolo dalla morte, nell’anno della riapertura del museo Lombroso a Torino, l’Accademia di Medicina di Torino organizza un convegno in omaggio ad uno dei suoi celebri esponenti, oltre che antico presidente. Il convegno – organizzato in collaborazione con l’Università di Torino e la Regione Piemonte – si svolge venerdì 22 Maggio, dalle 9 alle 17.30, presso il Centro Incontri della Regione, con la partecipazione di Gianni Oliva, Assessore regionale alla Cultura, e l’intervento di autorevoli esperti delle più prestigiose università italiane.
Padre dell’Antropologia criminale, psichiatra, pioniere degli studi sulla criminologia oltre che fondatore della polizia scientifica: Cesare Lombroso è certamente una delle figure di scienziato italiano più conosciute e controverse della seconda metà dell’Ottocento.
La storia di Lombroso s’intreccia con quella di Torino a partire dal 1876, quando vince il concorso di professore ordinario di Medicina Legale e si trasferisce definitivamente nel capoluogo piemontese. Per lo studioso la disciplina è in realtà “La medicina legale delle Alienazioni mentali”: nel 1896 occupa infatti la cattedra di Psichiatria mentre nel 1905 – 4 anni prima della sua scomparsa – viene creata appositamente per lui quella di Antropologia criminale.
E' un evento di grande interesse per gli studiosi di Medicina Legale e di Criminologia, ma anche per gli appassionati e i non addetti ai lavori. Offre uno spaccato sulla società e in particolare sulla Torino di metà ‘800, una città pervasa da gran fermento economico e culturale, basti ricordare che tra l’88 e l’89 vi soggiornò anche Nietzsche. Il convegno ripercorre i rapporti tra Lombroso ed alcuni personaggi che hanno segnato la storia della medicina legale e non solo. Per prima l’amicizia con Giulio Bizzozero, patologo di fama internazionale: i due si conoscono a Pavia, in seguito Bizzozero si trasferisce a Torino e nel 1876 riesce a farvi giungere anche Lombroso.
Da ricordare poi la vicenda di Salvatore Ottolenghi, discepolo e collaboratore di Lombroso a Torino. Nel 1904 il Maestro fa istituire una cattedra di polizia scientifica nell’Università di Siena che viene affidata ad Ottolenghi. In seguito fonda a Roma il moderno Istituto di Medicina Legale dell’Università e nel 1908 l’Istituto Superiore di Polizia, la prima famosa scuola che insegna
ai poliziotti metodi scientifici, presa a modello in molti paesi.
Gli esperti, nell’occuparsi della bibliografia e dei tratti principali delle teorie lombrosiane, ne delineano le influenze sulla psichiatria dell’epoca e sulle dottrine mediche del ‘900, con riferimenti anche agli studi specialistici moderni. Lombroso – nella sua infaticabile ricerca dei caratteri che differenziano sani di mente, alienati e criminali – fu un misuratore dei caratteri anatomici dei soggetti delle diverse categorie e del cervello: vengono quindi analizzati i suoi risultati alla luce delle acquisizioni delle moderne tecniche di Imaging.
Entro l’anno è prevista la riapertura del Museo di Antropologia criminale, fondato da Lombroso nel 1898. Nel corso del convegno verranno illustrati i problemi del riordino, dell’esposizione e della fruizione da parte del pubblico delle collezioni Lombrosiane. La raccolta, iniziata nel 1859 nella sua camera d’affitto di studente – “spauracchio continuo del padrone di casa”, scrive egli stesso – diventa consistente nel periodo in cui è ufficiale medico e ha modo di misurare migliaia di soldati italiani e raccogliere molti crani e cervelli. Ritornato alla vita civile continua l’infaticabile raccolta e confessa anche “con i modi meno legittimi”, cioè mediante il saccheggio di cimiteri abbandonati sardi, valtellinesi, lucchesi e piemontesi, eseguito personalmente, dai suoi studenti e da amici. La collezione di crani si arricchisce grazie a numerosi contributi anche dall’estero, donazioni che dimostrano un diffuso e vivo interesse per le sue ricerche.
Lombroso muore nel 1909 lasciando disposizioni affinché il suo cadavere sia sottoposto ad autopsia ed i resti conservati nel suo museo (dove tuttora è esposto il suo volto, conservato sotto formalina). Chiede inoltre che gli si risparmino funerali e sepoltura, ma quest’ultima richiesta non viene rispettata del tutto: lo ricorda una lapide del cimitero monumentale di Torino, accanto a quelle del pittore Antonio Fontanesi e dello scrittore Arturo Graf.
Nasce l’Associazione Innovatori
Il gruppo “Innovatori” sulla base dell’esperienza maturata in Internet come social network, si costituisce in Associazione con l’obiettivo di promuovere l’innovazione nel nostro Paese ed essere punto di riferimento per l’elaborazione di proposte di sviluppo del Sistema Italia.
Riunendo i protagonisti dell’innovazione dei settori più diversi, Innovatori intende operare su più fronti: l’analisi degli aspetti evolutivi e creativi della Società italiana – con attenzione ai sistemi di comunicazione, amministrazione, gestione, produzione di beni e servizi nel settore pubblico e privato – al fine di individuare soluzioni che contribuiscano allo sviluppo del quadro normativo sulla materia; l’elaborazione di modelli di governo riferiti alla PA, al mondo delle aziende e dei professionisti in cui siano valorizzate competenza e professionalità di tutti i soggetti coinvolti nel processo di innovazione; la definizione di un modello di governo sociale moderno che integri obiettivi di efficienza, legalità, trasparenza e competenza per una Società dell’Informazione etica e dinamica; la promozione dell’educazione allo Sviluppo Sostenibile e alla Responsabilità Sociale d’Impresa.
Parte Flash Festival 2009
Da martedì 26 a giovedì 28 maggio si svolgerà a Torino l’8° Torino Flash Festival, manifestazione internazionale dedicata all’animazione e ai molti utilizzi di Flash.
Per il primo giorno, l’appuntamento è previsto alle ore 20: il presidente dell’Associazione Azimut, Antonino Minniti, promotrice dell’evento, presenterà la nuova edizione del Festival e la Giuria di Qualità che sarà chiamata a decretare i vincitori fra le opere selezionate provenienti da tutto il mondo. La serata sarà inoltre l’occasione per presentare ufficialmente al Pubblico il bando di concorso ideato con Regione Piemonte e Environment Park e dedicato alla realizzazione di “Uno Spot per Uniamo le Energie 2009”.
Nella giornata di mercoledì, invece, lo Spazio Azimut in Piazza Palazzo di Città sarà sede delle opere in concorso per la Sezione Games. Interattività e gioco sono caratteristiche essenziali dei media digitali, nella comunicazione come nell’arte. Nel concorso in particolare i videogiochi sono una nuova forma espressiva in cui sperimentare linguaggi, modelli di narrazione, design, tecnologie, marketing virale ed in cui sviluppare nuove forme di creatività. È prevista anche una sezione didattica dedicata ai bambini delle Scuole Elementari che potranno giocare con La scuola è un gioco da ragazzi di Giulia Felici e Giocareciclo di Eleonora Cappai.
La serata conclusiva del Festival, giovedì 28 maggio dalle ore 22, sarà scandita dalla proiezione delle opere selezionate che verranno proiettate su oltre 20 schermi al plasma installati in piazza Emanuele Filiberto che per l’occasione si trasformerà in un vero e proprio anfiteatro digitale. Come da tradizione gli spettatori saranno invitati a esprimere le loro preferenze al fine di assegnare il Premio del Pubblico 2009 del valore di 300 euro.
Nulla si crea, nulla si distrugge

La necessità di confrontarsi con le questioni legate all’impatto dell’uomo sull’ambiente è divenuta una questione centrale nel dibattito nazionale ed internazionale. Le recenti vicende che hanno colpito la Campania hanno suscitato forti polemiche a livello mondiale, offuscando in parte l’immagine di un Paese che ha basato parte della sua economia sul turismo e sul fascino del territorio.
Esistono dei percorsi e delle possibili soluzioni? In realtà, come dimostrano le recenti politiche statunitensi, questa criticità può divenire una risorsa. Il nuovo Presidente ha manifestato una volontà di cambiamento e prospettato le politiche ambientali come un percorso di sviluppo e un possibile antidoto alla crisi globale. E’ possibile immaginare un percorso simile anche in Italia?
Se ne discuterà al prossimo incontro del C-Lab che si terrà giovedì 21 maggio presso l’Environment Park.
Seconda edizione per Arto
Dopo il debutto in abbinamento con Expocasa nel 2008, ArTò torna quest’anno a fine maggio. Eccellenze piemontesi in mostra, ma non solo. Quattro stanze tematiche guidano il percorso dei visitatori. Grande novità lo Spazio Con le mani, con reading e laboratori sull'artigianato. L’ingresso è gratuito, con la possibilità di acquistare oggetti e prodotti. Artò sarà nei Padiglioni 1 e 2 di Lingotto Fiere dal 28 al 31 maggio 2009L’organizzazione curata da Lingotto Fiere-gruppo GL events Italia si avvale della collaborazione di Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte e del supporto delle sezioni piemontesi di Confartigianato, CNA e CasArtigiani.
Obiettivo fondamentale di ARTÒ la promozione della qualità artigiana e lo sviluppo delle produzioni di tutto il territorio nazionale, per mettere in luce i valori dell’artigianato – dai materiali alle tecniche – e le caratteristiche che rendono uniche queste lavorazioni, attraverso il confronto fra artigianato artistico e di tradizione, arte applicata e design.
Ai visitatori, cui è riservato l’ingresso gratuito, ARTÒ si presenta con quattro grandi stanze tematiche, identificate da layout e colori dedicati.
• Artigianato di innovazione – Prospettive Luogo dedicato alla ricerca e alla sperimentazione di nuove idee e nuovi modelli di produzione, in cui arte, design e manualità si fondono, per dare vita ad oggetti d’eccezione.
• Artigianato artistico e di tradizione – Tradizione La cultura storica, estetica e materiale della tradizione artigiana.
• Artigianato tipico – Luoghi Sezione dedicata alle collettive regionali e ai consorzi che contribuiscono allo sviluppo economico e al recupero dell’identità storica dell’artigianato dei diversi territori.
• Artigianato alimentare – Sapori Selezione di aziende artigiane del settore alimentare per la valorizzazione dei sapori tipici di un particolare territorio.
Nanotecnologie fra passato e futuro
Martedì 19 maggio, alle ore 17, presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Torino (via Verdi 8, Torino), il prof. Salvatore Coluccia, professore ordinario di Chimica Fisica presso la Facoltà di Scienze MFN, Vice-Rettore per la programmazione dello sviluppo edilizio e presidente dell’Associazione per lo sviluppo scientifico e tecnologico del Piemonte, terrà una lezione dal titolo “Nanotecnologie: tra passato e futuro”.
La conferenza apre le “Settimane della scienza”, appuntamento di divulgazione scientifica rivolta a tutta la cittadinanza, a cura dell’Associazione Centroscienza Onlus.
Il forte impatto che le nanotecnologie stanno avendo in questo tempo deriva dal fatto che tutte le proprietà della materia (chimiche, fisiche, biologiche, meccaniche, etc…) cambiano quando essa è ridotta a dimensioni nanometriche.
Queste variazioni di proprietà ad ogni livello offrono grandissime opportunità in tutti i campi della conoscenza e attestano l’interdisciplinarietà e la trasversalità delle nanoscienze. Nonostante la loro intrinseca complessità, l'utilizzo delle nanotecnologie non è un fatto così recente: artisti del passato hanno sfruttato le peculiari colorazioni delle nanoparticelle metalliche per creare oggetti in vetro e vetrate straordinariamente affascinanti; anche i maya utilizzavano minerali naturali contenenti nano-cavità capaci di ospitare molecole organiche colorate per produrre pigmenti estremamente stabili e duraturi (è il caso del blu maia).
E se oggi le nanotecnologie iniziano ad avere un forte impatto nelle nostre società, le prospettive sono quasi sconfinate.
Settimane della Scienza 2009
Per la seconda volta la scienza apre le porte e scende in piazza per mettere in contatto il pubblico piemontese con la sua comunità scientifica. Al solito tante iniziative ormai tradizionali delle Settimane della Scienza come mostre, laboratori, spettacoli teatrali, aperture straordinarie durante la notte dei musei,
La novità delll’anno sarà dal 22 al 24 maggio, la Tenda della Scienza in Piazza Carlo Alberto, con musica, atelier di aerei, costruzioni di orologi con il meccano e di meridiane, matematica senza e con i numeri, la chimica di tutti i giorni e quella magica, spettacoli di clown e giocolieri scientifici, programmazione di Robot e gli stand con le maggiori istituzioni torinesi del mondo della scienza e della tecnologia.
Torino è per molti aspetti una città laboratorio: in Italia ha visto nascere l’industria dell’auto, dell’aeronautica, della moda e del design, del cinema, dell’editoria, della telefonia, della radio, della televisione e dello spazio. In ognuno di questi settori Torino mantiene ancora oggi posizioni di eccellenza. Spesso i cittadini non sono consapevoli di questa grande tradizione e dei tanti
primati che la nostra città e la nostra regione vantano.
Le Settimane servono proprio a mettere in mostra questi primati con iniziative divertenti e molto utili per conoscere il mondo della scienza,della tecnologia e della ricerca.
L'adsl perduta inventata a Torino
Un’invenzione del 1980 nei laboratori Cselt, oggi Telecom Lab, in era pre-Internet.
È nero su bianco, un brevetto depositato negli Usa nell’ormai lontanissimo (tecnologicamente parlando) 1980, rilasciato nel 1983 e relativo a qualcosa che viene definito «Sistema combinato di telefonia e trasferimento di dati». Le righe centrali del documento sono sbalorditive: «Obiettivo generale di quest’invenzione – si legge – è permettere di comunicare in maniera bidirezionale con una banca dati e/o con un network specializzato, senza che questo impedisca l’uso simultaneo della linea telefonica attraverso cui ha luogo tale comunicazione».
Suona familiare? Si sta parlando di un procedimento con cui si trasmettono nei due sensi – e contemporaneamente – voce e dati (a 16 kbit/s, alta velocità per allora) con il «doppino» telefonico, come avviene oggi lungo le reti in rame potenziate dalla tecnologia Adsl. C’è però quella stranezza della data, il 1980, epoca pre-Internet. E poi una sorpresa ulteriore: nel brevetto l’invenzione e la sua proprietà intellettuale sono attribuite a un centro di ricerca italiano, cioè lo Cselt (oggi Telecom Lab) di Torino.
L’ingegner Auro Artom, che negli anni in questione era direttore della Divisione reti e sistemi dello Cselt, nel mostrare questo brevetto americano e uno spesso fascicolo di altri documenti analoghi, registrati dal suo gruppo di ricerca all’inizio del decennio 80 in tutto il mondo, mette le mani avanti e con scrupolo da ingegnere non arriva a sostenere di aver inventato l’Adsl (mancava il requisito della «banda larga»); però, rivendica a sé e ai suoi collaboratori di essere stati «anticipatori di una struttura tecnologica che permetteva di inviare e ricevere dati, usando le linee telefoniche in rame senza bisogmo di creare una nuova rete apposita», che è la grande virtù dei sistemi di trasmissione «overvoice».