Si svolgerà a Torino il 28 e 29 gennaio, presso il Centro Congressi Torino Incontra, il 3° Salone Nazionale dell’Imprenditoria Femminile, la più importante manifestazione nazionale sulle tematiche d’impresa e di imprenditoria femminile.
La manifestazione si articola in forum, tavole rotonde, workshop, tavoli di lavoro e momenti di incontro che affronteranno le tematiche calde che spaziano dalla finanza al credito, alla gestione del potere, alla comunicazione d’impresa, alla ricerca e alle metodologie e tecniche di gestione.
Sono attesi circa 2.000 partecipanti, tra imprenditori/trici, manager, donne leader nel settore pubblico e privato, giovani già inseriti nel mondo produttivo. L’area espositiva accoglierà la Vetrina della Creatività che ospiterà incontri diretti con i rappresentanti delle istituzioni, volti ad illustrare gli strumenti a sostegno del mondo dell’impresa.
Sesto rapporto sull'innovazione nella Regione Piemonte
Il Sesto rapporto sull’innovazione nella Regione Piemonte si propone di aggiornare la precedente edizione rispetto alle novità emerse nel corso dell’ultimo anno, fornendo un quadro delle indicazioni strategiche provenienti dall’Europa e dall’Italia, e analizzando nel dettaglio le policy e i progetti regionali, cercando di offrire un quadro il più possibile esaustivo della strategia piemontese in tema di e-government e di società dell’informazione.
Alle porte del 2010, anno di riferimento per verificare i risultati della strategia di Lisbona e per superare la recente crisi globale, il Piemonte insegue competitività e innovazione secondo alcune linee strategiche prioritarie che passano dalla riconversione produttiva, alla riqualificazione territoriale con particolare attenzione a garantire la sostenibilità ambientale e la valorizzazione delle risorse umane, perseguendo il raggiungimento di un buon livello di qualità della vita dei cittadini. Per il raggiungimento di questi obiettivi il ruolo di una
PA efficace e efficiente è imprescindibile.
Nasce Nomotika
Martedì 26 gennaio sarà firmato l'accordo che sancisce la nascita di Nomotika s.r.l., nuovo Spin-off dell’Università di Torino che partecipa come socio a un’iniziativa che mira promuovere il trasferimento tecnologico dall’accademia al mondo delle imprese nell’ ambito dei prodotti per l’informatica giuridica.
Lo Spin-off si colloca nel settore emergente dei sistemi software che tengono conto dei vincoli per le imprese derivanti dalle normative, come quelli riguardanti la gestione dei rischi operativi, e dei sistemi software per l’erogazione di servizi da parte di pubbliche amministrazioni e per la gestione documentale di documenti giuridici.
Il diritto nella società contemporanea sta diventando una variabile sempre più complessa da gestire per imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini, per via del numero crescente e della specializzazione delle leggi e per via della continua estensione degli ambiti sottoposti a regolamentazione. Tutti questi soggetti hanno sempre più bisogno di strumenti informatici per gestire la complessità che deriva dalle regolamentazioni, strumenti che per essere sviluppati richiedono una competenza sia informatica che giuridica, come quella sviluppatasi all’interno dell’ateneo torinese dalla collaborazione pluriennale fra i due dipartimenti.
Tecnologie e applicazioni semantiche
L' 11 Febbraio si terrà la quarta edizione del "Workshop sulle tecnologie e applicazioni semantiche" presso il Centro Congressi FAST di Milano. L' obiettivo del workshop è di supportare le valutazioni e le decisioni dei manager ICT, o che comunque influenzano le scelte aziendali ICT facendo il punto su quanto è attualmente disponibile nel campo della semantica.
La semantica sarà vista in ottica Enterprise sia a livello di tecnologia, sia di applicazione, non tralasciando i recenti sviluppi più avanzati e già promettenti, compresi quelli in ambiente Web. Si evidenzieranno infine le possibili motivazioni della scelta di soluzioni semantiche, anche attraverso una testimonianza aziendale per il mercato Finance.
Il Workshop è tenuto da esperti di IntelliSemantic e del Politecnico di Torino.
Il Politecnico aiuta i soccorsi dei terremotati
Un gruppo al lavoro sulle imagini dal satellite
E’ dalla notte di martedì che il gruppo di studiosi di Ithaca, la no-profit di Politecnico e Siti, lavora senza sosta sulle immagini dei tre satelliti dell´Agenzia spaziale italiana, per mappare in tempo reale edifici crollati e vie d´accesso alla zone più colpite dal terremoto di Haiti. Il lavoro che servirà a guidare i soccorsi del World Food Programme è pronto questa mattina e traccia uno scenario tragico: «Nell´area più colpita della capitale, quella a est vicino alla costa, dove si trovano tutte le sedi diplomatiche, il 40% degli edifici sono crollati» racconta Piero Boccardo, direttore della associazione.
E aggiunge: «Noi attraverso le immagini di tipo radar dei nostri satelliti stiamo tracciando gli edifici crollati, l´accessibilità delle strade che sono piene di macerie o dei ponti quando sono ancora integri, verifichiamo dove si stanno raccogliendo le persone per indirizzare lì i soccorsi e cerchiamo spazi aperti nella zona periferica della città che rappresentino potenziali piste di atterraggio per gli elicotteri».
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Wireless ovunque, comunque, per chiunque
«Wireless ovunque, comunque, per chiunque»: lo slogan che campeggia sul sito degli iXem Labs del Politecnico di Torino è una promessa mantenuta. I risultati delle loro attività non lasciano spazio a dubbi: le loro ricerche hanno raggiunto l’eccellenza mondiale e conseguito importanti riconoscimenti internazionali.
«I laboratori iXem», spiega il coordinatore responsabile Daniele Trinchero, docente di Sistemi di Radiofrequenza nelle Telecomunicazioni, Pianificazione Radio e Compatibilità Elettromagnetica, «sono nati nell’ambito del Lace, il Laboratorio antenne e compatibilità elettromagnetica del Politecnico, a cui fanno riferimento i docenti che, come me, svolgono attività nell’ambito generico di antenne, compatibilità, propagazione di onde radio… A partire da settembre 2005 il gruppo di ricerca che coordino ha sviluppato diverse attività nell’ambito della tecnologia wireless (collegamenti e reti senza fili), spaziando dallo studio del digital divide alle applicazioni di tecnologie povere, alle reti di sensori per il monitoraggio di fenomeni fisici di interesse strategico, ad esempio le perdite d’acqua nei tubi. Il comune denominatore è rappresentato dall’utilizzo di radiocollegamenti. Per questo, all’interno del Dipartimento di Elettronica abbiamo dato vita al Laboratorio iXem».
Concorso anti raccomandazioni al Politecnico
Si cerca una procedura “perfetta” per i concorsi universitari
Addio agli scritti, ma soprattutto alla prova orale nei concorsi per diventare ricercatori universitari. Debutta il modello taglia raccomandazioni. Un sistema, quello della segnalazione, che nel mondo dei baroni universitari è abbastanza praticato per dare un aiuto al pupillo. Il Politecnico, mettendosi al passo con la nuova normativa del ministro Mariastella Gelmini, ha varato il primo bando per 17 posti a tempo indeterminato che prevede solo la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni. Niente scritti e nessun colloquio con punteggio, come in passato. Un esame freddo. Solo carte che vengono valutate in base ai criteri già definiti al momento del lancio del concorso.
Due gli obiettivi: trasparenza e oggettività. Tenendo il più possibile fuori dai giochi i giudizi soggettivi, come quelli dei membri della commissione, soprattutto dopo una prova orale. Un sistema apprezzato dall’Apri, l’associazione precari della ricerca italiana, che nel suo blog scrive: “Si tratta di un caso del tutto inedito nel panorama italiano, che pone il Politecnico di Torino come esempio virtuoso per tutte le altre università e per lo stesso ministero”. Il Poli ha infatti interpretato alla lettera la nuova normativa varata dalla Gelmini sui concorsi universitari. “Esiste un colloquio – spiega il prorettore Marco Gilli – ma da questo non può scaturire un punteggio. Serve solo per discutere le pubblicazioni presentate, per rendersi conto, ad esempio, se il candidato è il vero autore. La commissione deve valutare i titoli e gli articoli. Se si attribuisse un risultato al colloquio sarebbe come giudicare due volte le pubblicazioni. Un doppione. Non avrebbe senso”.
Pronto al volo l'aereo a idrogeno italo europeo
Pronto al primo volo di prova l’aereo italo-europeo a idrogeno Rapid 200-Fc, il velivolo dotato di un innovativo sistema elettrico energetico a emissioni zero. Si tratta del velivolo ufficiale della Commissione Europea per l’Innovazione Tecnologica Aeronautica e Spaziale ed e’ il primo Aereo italiano ed europeo propulso ad idrogeno.
Il team leader del progetto europeo Giulio Romeo, docente del Dipartimento di Ingegneria Aeronautica e Spaziale del Politecnico di Torino. prevede l’ottenimento del permesso di volo dalle autorità aeronautiche e l’esecuzione del primo volo prova.
Rapid 200-Fc ha un propulsore da 40 kW interamente elettrico e la potenza all’elica e’ fornita da celle a combustibile da 20kW ad idrogeno gassoso. Per garantire l’assoluta sicurezza delle operazioni di volo, l’aeroplano,dispone di una seconda fonte di energia costituita da un pacco batterie ai polimeri di Litio da 20 kW in grado di garantire potenza alternativa durante il decollo e la salita iniziale.
Prima Industrie la migliore in Italia
L’azienda con sede a Collegno è la migliore fra le aziende quotate in Borsa
Seconda tra gli «Italian champions»: Prima Industrie – l’azienda leader mondiale nel settore delle macchine laser che ha il cuore e cervello a Collegno – è stata riconosciuta tale dalla AtKearney. Un risultato eccezionale sancito da una società di consulenza internazionale, fondata a Chicago nel 1926, che ha analizzato le aziende italiane quotate in Borsa per conto de Il Mondo.
Ha considerato tra 2004 e 2008 l’incremento di fatturato e del valore delle azioni. Il fatturato di Prima Industrie – l’azienda meccanica fondata e diretta da Gianfranco Carbonato – è al primo posto con un incremento del 39 per cento. Per quanto riguarda il valore dell’incremento è stato dell’11 per cento nel periodo, due punti superiore a quello medio delle aziende del campione e di 17 punti al di sopra dell’indice dell’intero mercato.
I contratti di innovazione tecnologica
Il ministero dello Sviluppo Economico ha lanciato i contratti di innovazione tecnologica. La nuova formula, attivando investimenti per circa 2 miliardi di euro, favorirà la ricerca applicata e stimolerà nuove opportunita’ di lavoro per oltre 30 mila ricercatori.
Il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha firmato il decreto ministeriale che dà via libera ai nuovi “contratti di innovazione tecnologica”, arricchendo ulteriormente la gamma di opportunità messe a disposizione dal dicastero a favore dell’innovazione.
“Siamo convinti che questo nuovo strumento aggiunga un altro elemento importante al quadro della rinnovata alleanza strategica tra imprese, sistema bancario e Stato per il rafforzamento della competitività del Paese” ha aggiunto il ministro ricordando che “i progetti finanziati potranno avere una durata massima di 3 anni”.
Si tratta, spiega una nota del Ministero, di progetti innovativi “fuoriserie”, di importo superiore a 10 milioni di euro, che si realizzeranno attraverso le partnership tra pubblico e privato grazie ad un processo di negoziazione. Le risorse disponibili per il finanziamento di questo nuovo strumento, in grado di consentire alle imprese un volume d’investimenti pari a circa 2 miliardi di euro, permetteranno ad oltre 30 mila ricercatori di lavorare per agganciare le sfide tecnologiche del prossimo futuro.
Il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico fissa un iter dettagliato e tempi molto stretti per l’attivazione di un “contratto di innovazione”. In sostanza le imprese e gli enti di ricerca sottoscrivono un accordo con la controparte pubblica; lo stanziamento avverrà attraverso una combinazione di prestito agevolato e contributo diretto alla spesa; passeranno solo 4 mesi dalla presentazione del progetto di massima all’approvazione del piano definitivo.