Best Innovation Award 2007

Dopo il successo dell’esperimento svolto nel 2006, la SDA Bocconi assegnerà anche nel 2007 il Best Innovation Award, il riconoscimento all’eccellenza nei processi di innovazione di aziende industriali e di servizio. La premiazione delle aziende partecipanti all’edizione 2007 si terrà Venerdì 25 gennaio 2008 a Milano, presso SDA Bocconi.

Il principio ispiratore del progetto Best Innovation Award 2007 è che l’innovazione può essere una leva competitiva solo se si ripete con sistematicità nelle attività e nei prodotti delle aziende e se è quindi il risultato di un vero e proprio processo aziendale. Il vero obiettivo strategico deve essere quindi l’innovatività, ossia la capacità di generare innovazione senza soluzioni di continuità.


L’innovatività è, alla luce della letteratura scientifica e dell’esperienza sul campo, il risultato della coerenza tra scelte di impostazione strategica, di assetto organizzativo, di metodologie di gestione e di investimenti in tecnologia. L’esistenza di un processo di innovazione sistematico e controllato consente inoltre all’impresa di crescere e di conseguire eccellenti performance economiche e finanziarie.

Il Best Innovation Award 2007 prevede quattro focalizzazioni settoriali:

  • aziende manifatturiere e di servizi
  • imprese ICT-based
  • financial institutions
  • imprese di pubblici servizi o public utilities.

L’indagine analizzerà gli aspetti strategici, strutturali, organizzativi e gestionali che consentono ad un’istituzione di configurarsi “più innovativa” di altre, di avere cioè le carte giuste per poter competere attraverso la leva dell’innovazione.

Il sito del BIA

Gran premio marketing e innovazione


Pensato per selezionare e premiare l’innovazione di prodotto, il Gran Premio Marketing e Innovazione, che è rivolto ai prodotti di largo consumo, è un premio a votazione, nel quale il decisore è il consumatore.

Il Logo di Prodotto dell’Anno permette ai consumatori di riconoscere velocemente i nuovi prodotti e li aiuta nella scelta dell’offerta proposta dalla grande distribuzione.

Questo porta ad importanti aumenti nelle vendite dei prodotti vincitori che utilizzano il Logo “Eletto Prodotto dell’Anno”.

Il fatturato dei 20 prodotti eletti nel 2006 ha raggiunto nella GDO nel 2006 97,27 milioni di euro e gli stessi hanno fatto in media il 4% del totale del fatturato delle categorie di riferimento (con punte del 10%).
Nell’arco temporale dei lanci dei prodotti eletti nel 2006 le categorie di riferimento sono cresciute del 7,2% e i 20 prodotti eletti nel 2006 hanno contribuito per 3 punti a tale crescita, quindi per un 40% (fonte IRI).
In Francia, più del 70% dei prodotti eletti sono ancora presenti sui lineari dei punti vendita dopo 10 anni, e alcuni sono ancora leader di categoria (fonte IRI).

Perchè Funziona

Perché i consumatori riconoscono i prodotti eletti dal Logo di Eletto Prodotto dell’Anno che trovano sulle confezioni dei prodotti e nelle comunicazioni pubblicitarie e sono invogliati all’acquisto.

I vincitori delle scorse edizioni del Gran Premio Marketing e Innovazione si sono avvalsi del riconoscimento ottenuto nella propria comunicazione utilizzando profiquamente il logo Eletto Prodotto dell’Anno sulle proprie confezioni, nelle proprie campagne di comunicazione o promozionali e sui punti vendita.
Sul sito potete trovare alcuni esempi.

Un progetto strategico di comunicazione e promozione con i partner media di Prodotto dell’Anno supporta le aziende e i prodotti vincitori.

Il sito del prodotto dell’anno

Scienza e tecnologia 2007

Il Ceris del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha realizzato un data book, dal titolo ‘Scienza e tecnologia in cifre. Statistiche sulla ricerca e sull’innovazione’, che raccoglie i principali indicatori relativi all’impegno italiano e internazionale in ricerca e sviluppo: risorse finanziarie ed umane, pubblicazioni, brevetti, import-export, high-tech, innovazione, ricadute a livello economico e produttivo.

Su Torino Valley blog 

Scienza e tecnologia in cifre 2007

ceriscnr.jpgIl CERIS del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha realizzato un data book, dal titolo ‘Scienza e tecnologia in cifre. Statistiche sulla ricerca e sull’innovazione’, che raccoglie i principali indicatori relativi all’impegno italiano e internazionale in ricerca e sviluppo (R&S): risorse finanziarie ed umane, pubblicazioni, brevetti, import-export, high-tech, innovazione, ricadute a livello economico e produttivo.

“Il sistema scientifico italiano soffre ancora per l’insufficiente livello di stanziamenti”, sostiene Secondo Rolfo, direttore dell’Istituto di ricerca sull’impresa e lo sviluppo (Ceris) del Cnr di Torino: 15.252 milioni di euro complessivi tra comparto pubblico e imprese (dati 2004) pari all’1,1 % del Prodotto interno lordo. Una cifra che colloca l’Italia al nono posto tra i paesi Ocse, Cina e Israele: al primo posto della graduatoria compaiono gli Stati Uniti con 312,5 miliardi di dollari Usa (a parità di potere di acquisto), seguono con 118 il Giappone e la Cina con 94, Germania (59,2) Francia (38,9) e Regno Unito (32,2), Corea (28,3), Canada (20,8). Nel 2004 si segnala comunque un aumento rispetto al 2003 dell’1,2 per cento, dopo una generale diminuzione negli anni novanta.

L’1,1% come rapporto R&S/Pil assegna all’Italia l’ultimo posto nei Paesi Ocse, Cina e Israele, a pari merito con la Spagna: nella graduatoria, Israele è al primo posto con il 4,4%, la Svezia investe il 4,0%, la Finlandia il 3,5%, il Giappone 3,2%, la Svizzera e la Corea il 2,9%. Gli altri paesi oscillano tra il 2,7% degli Stati Uniti e l’1,2% dell’Irlanda. Sia come valore assoluto, sia come incidenza percentuale, le risorse finanziarie impegnate nelle attività di R&S collocano insomma l’Italia nella fascia medio-bassa dei paesi industrializzati, molto lontano dal 3% del Pil proposto a Lisbona come obiettivo della politica comunitaria tesa a fare dell’Unione la prima economia al mondo basata sulla conoscenza.

La spesa complessiva per R&S intra-muros, cioè svolta da imprese private, istituzioni pubbliche e istituzioni non profit al proprio interno, con proprio personale e con proprie attrezzature, nel 2004, è sostenuta per il 47,8 % dalle imprese (7.293 milioni di euro) e per il 32,8 % dalle università (5.004 milioni di euro). Più contenuto il peso delle altre istituzioni pubbliche e del non profit, rispettivamente con il 17,8% e l’1,5% per cento.

In Italia la spesa delle imprese in ricerca rappresenta lo 0,53% del Pil, dunque circa la metà dello sforzo complessivo nel comparto. Ma si posiziona molto distante da quella delle imprese degli altri paesi Ocse, Cina e Israele. Sempre in rapporto percentuale al Pil è Israele con il 3,25 a occupare la prima posizione; seguono Svezia e Finlandia rispettivamente con 2.93 e 2,42. Prima di noi Germania con l’1,75, Danimarca (1,69), Austria (1,51) e Francia (1,34), ma anche Cina (0,82), Irlanda (0,78) e Spagna (0,58).

A livello locale, osservando i dati sulla spesa, al primo posto compare il Nord-ovest con il 36,9 % della spesa complessiva, seguito dal Centro (26,6%), dal Nord-est e dal Mezzogiorno (rispettivamente 18,3% e 18,2 %). L’investimento in R&S delle imprese è concentrato per più della metà (54,9 %) nel Nord-ovest. Le differenze territoriali si attenuano considerando la spesa per ricerca sostenuta dagli altri settori: il 57,3 per cento dell’attività di ricerca delle istituzioni pubbliche si svolge infatti nell’Italia centrale (in particolare nel Lazio) e il 30,7 per cento di quella universitaria nel Mezzogiorno.

Il data book del CERIS (formato pdf)

BlogBar quattro: da Amazon direttamente a Ebay

Mercoledì 30 gennaio 2008 alle ore 18.00 alla Fnac di Torino quarto appuntamento di “BlogBar: blog, internet e altro” una serie di microeventi dedicati alla cultura di rete e all’economia digitale che vogliono essere uno spazio aperto per blogger e non, per addetti ai lavori e per curiosi che possono partecipare a una conferenza, ma anche intrattenersi presso gli spazi e il bar della Fnac di Torino.

Questa volta si parla di e-commerce: da Amazon direttamente a Ebay, dopo l’abbuffata degli acquisti di Natale, i regali andranno a finire sulle aste on-line ?Alla Fnac di via Roma Vittorio Pasteris insieme a Marcello Bramante e Fulvio Cerutti.

Nuovo Direttore di CSP

Il Consiglio di Amministrazione riunito il 21 dicembre 2007 ha nominato Sergio Duretti nuovo Direttore di CSP. Torinese, 46 anni, sposato con 2 figli, Duretti prosegue il lavoro svolto dal 1998 a oggi da Claudio Inguaggiato, chiamato a un incarico di promozione internazionale della ricerca e dell'innovazione per Regione Piemonte e FinPiemonte, l'Agenzia di sviluppo regionale.

Arrivano i piemontesi nel WI-MAX

Vittorio Pasteris su Lastampa.it

Fra le 48 aziende o raggruppamenti di aziende che hanno presentato e una proposta di interesse per la partecipazione alla gara dell’assegnazione delle frequenze WI-MAX italiane, una ha vinto di certo il premio per il nome più lungo. Si tratta della compagine tutta piemontese che dal nome denota la sua composizione: “Ribes Informatica, Lan Sevice, Informatica System, Hal Service, Tex97, B.B.Bell”.

Un nome da film della Wertmuller per un gruppo di aziende che cercheranno di aggiudicarsi una licenza regionale in Piemonte e Valle d’Aosta tentando di contrastare lo strapotere di operatori nazionali come Telecom Italia, Wind, Fastweb, Eutelia o di altri grandi aziende non del settore TLC.

Il WI-MAX dovrebbe essere LA tecnologia del futuro che consente l’accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fili, con prestazioni nettamente superiori al Wi-Fi che potrebbe risolvere molti dei problemi digitali dell’Italia del futuro. Una killer application o una bufalona ? molto dipenderà da come verranno assegnate le frequenze dopo il bando. Le scelte politiche ed economiche potranno alimentare o attutire gli effetti innovati o conservativi della nuova tecnologia.

Le aziende “made in Piedmont” fanno parte dei nuovi operatori di telecomunicazioni emergenti, ai quale il bando WI-MAX dedica una priorità che si pare perdersi nelle parole dell’incipit del bando stesso, che però si presentano scattanti ed agguerriti, pronte ad occupare nicchiette e nicchione territoriali lasciate scoperte dai collossi delle telecomunicazioni italiane. E lo dicono senza paura delle loro intenzioni: “Assieme, noi abbiamo quello che conta, il vantaggio di oltre 10.000 clienti larga banda e il presidio tecnico-commerciale di tutto il territorio regionale”.

D’accordo ma 10.000 clienti a banda larga non sono troppo pochi per contrastare i big ? “Niente affatto, se sono concentrati in un mercato interessante come il Piemonte e la Valle d’Aosta, e soprattutto se sono tra i più soddisfatti e affrancati dalla dipendenza dall’operatore dominante Telecom”. Una specie di “Fastweb senza i fili ” ? “Si, ormai anche i bambini si sono accorti che cablare i clienti finali in fibra ottica non era e non sarà per parecchio tempo più un buon affare, e che invece le tecnologie di questo nuovo decennio permettono agli investimenti di rientrare subito”.

Come contrastare i rilanci milionari degli altri concorrenti al bando WI-MAX? “Non ci ha ordinato il medico di dissanguarci per portare a casa la licenza WI-MAX: se perderemo continueremo a dare filo da torcere ai big come stiamo facendo oggi, inclusi i nuovi che utilizzeranno la nuova tecnologia”. Le società della compagine producono già utili e anche senza WI-MAX il loro tasso di crescita li ha portati nel corso del 2007 a raddoppiare il numero di clienti erosi ai più blasonati concorrenti.

La strategia delle aziende della Torino Valley sarà anche quella di approfittare della vetrina WI-MAX per farsi notare da qualche potenziale partner finanziario che possa supportarli con “soldi freschi” per poter mettere il turbo e trasformare la loro crescita in esponenziale: “Questo sì sarebbe un vero affare per tutti, incluse le Regioni dove operiamo e, di riflesso, l’Italia intera”.

Vedremo ora che succede.

Cordis informa sulla ricerca

Cordis, il servizio di informazione comunitario in materia di ricerca e sviluppo, ha lanciato un nuovo servizio on line riservato alle attività di ricerca e innovazione condotte nel corso della Presidenza slovena del Consiglio dell'Unione europea dal 1° gennaio al 30 giugno 2008.Il servizio presenta le politiche in materia di ricerca e sviluppo (R&S) e innovazione della Presidenza del Consiglio slovena. L'obiettivo globale di questo paese è monitorare l'ulteriore sviluppo dello Spazio europeo della ricerca (SER). I principali settori politici che verranno affrontati durante i sei mesi di Presidenza slovena dell'UE includono le iniziative tecnologiche congiunte (ITC), l'Istituto europeo di tecnologia (IET), le infrastrutture della ricerca, il ruolo delle donne nella scienza e il rafforzamento dei rapporti di collaborazione nella ricerca con i paesi dei Balcani occidentali.

Un'apposita sezione dedicata all'attualità fornirà informazioni sugli ultimi sviluppi della ricerca europea e della politica per l'innovazione per tutta la durata della Presidenza slovena del Consiglio dell'Unione europea.

La sezione sulle manifestazioni offre inoltre una panoramica completa delle manifestazioni dedicate alla ricerca che avranno luogo nel corso della Presidenza slovena. Tra queste si annoverano le riunioni dei ministri UE della ricerca e conferenze aperte ad un pubblico più ampio.

In aggiunta, chi visiterà il nuovo servizio potrà accedere ai dati di contatto dei ministri di governo responsabili della politica in materia di ricerca e dei principali istituti di ricerca del paese.

Una pagina di collegamenti ipertestuali indirizza gli utenti a siti web di un'ampia gamma di organizzazioni coinvolte nella ricerca in Slovenia. Tra queste figurano biblioteche virtuali e sistemi d'informazione sulla ricerca, istituti pubblici di ricerca, servizi connessi alle infrastrutture, università, accademie delle scienze, biblioteche, associazioni e fondazioni, centri di eccellenza e parchi tecnologici.

Due nuovi bandi 2008 per le aziende

Sono stati approvati due nuovi bandi  per l'accesso alle agevolazioni sia di progetti transnazionali di ricerca e sviluppo di P.M.I. del settore manifatturiero, nell’ambito dell’azione comunitaria di coordinamento Manunet e un bando per l'anno 2008 per agevolazioni a sostegno di Progetti strategici su tematiche di interesse regionale o sovra regionale.

Manunet 2008

Le domande (pre-proposte) potranno essere presentate, con le modalità previste dal Bando, a partire dal 7 Gennaio 2008 e fino al 31 Marzo 2008. La documentazione di riferimento, così come la compilazione e presentazione on line delle domande è accessibile attraverso il sito di Finpiemonte: www.finpiemonte.it  

Beneficiarie saranno piccole e medie imprese che esercitano una delle attività economiche elencate nella sezione C (attività manifatturiere) della Classificazione delle attività economiche Ateco 2007, a condizione che siano raggruppate in consorzi, associazioni temporanee di imprese o altre forme contrattuali in uso nei Paesi di provenienza delle imprese e che almeno una o più P.M.I. partecipanti sia ubicata in Piemonte ed almeno una sia ubicata in una delle Regioni non italiane, indicate sul bando.
L'agevolazione è un contributo a fondo perduto, pari al 50% dei costi ritenuti ammissibili fino ad un massimo di € 450.000 di contributo.

Sono agevolabili progetti di ricerca industriale e/o di sviluppo pre-competitivo, la cui componente regionale piemontese sia di importo non inferiore a € 50.000,00, da attuarsi attraverso:

  • ricerca pianificata o indagini critiche finalizzate all'acquisizione di nuove conoscenze per la realizzazione di nuovi prodotti, processi produttivi o servizi, o per il miglioramento di quelli già esistenti;
  • concretizzazione dei risultati della ricerca in un piano, progetto o un disegno per prodotti, processi produttivi o servizi nuovi, modificati o migliorati, siano essi destinati alla vendita o all'utilizzazione, compresa l'ideazione di un primo prototipo non idoneo ai fini commerciali e formulazione teorica e progettazione di altri prodotti, processi produttivi o servizi nonché progetti di dimostrazione iniziale o progetti pilota, né convertibili né utilizzabili ai fini di applicazione industriale o sfruttamento commerciale.

 

Operatività delle domande

  • Presentazione della pre-proposta (allegato III) a Finpiemonte mediante inoltro on line, da confermare con originale cartaceo, tramite corriere o posta A/R, entro cinque giorni lavorativi successivi all'invio telematico: dal 07 gennaio al 31 marzo 2008
  • Prime riunioni del TCT (analisi pre-proposte): 27 e 28 aprile 2008
  • Presentazione proposte finali (allegato IV): dal 15 maggio al 19 settembre 2008
  • Valutazione proposte finali al livello regionale, valutazione del TCT, decisione sull'ammissibilità a finanziamento dei progetti: entro 31 Dicembre 2008

Progetti strategici su tematiche di interesse regionale o sovranazionale

Il bando ha come oggetto il finanziamento di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell'area scientifica/tecnologica dell'aerospazio e ha una dotazione finanziaria di 20 milioni di Euro.

Le candidature al finanziamento devono riferirsi alle seguenti specifiche tematiche di interesse:

  •  Sistemi di sorveglianza e monitoraggio del territorio a scopi civili;
  •  Compatibilità ambientale del trasporto aereo e sviluppo di motoristica aeronautica eco-compatibile;
  •  Tecnologie per l'esplorazione spaziale.

I soggetti beneficiari sono individuati in aggregazioni, anche temporanee, di imprese, università, centri di ricerca pubblici e privati, organismi di ricerca, parchi scientifici e tecnologici, poli di innovazione, soggetti istituzionali e ogni altro soggetto pubblico e privato attivo nel campo della ricerca, dell'innovazione, del trasferimento tecnologico che in forma collaborativa intendano sviluppare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Requisito essenziale dell'aggregazione è la presenza di un numero significativo di piccole e medie imprese e di almeno un organismo di ricerca o un centro di ricerca.

Il testo del bando e le relative modalità operative sono accessibili attraverso il portale della Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte.  Per la misura non è prevista la compilazione e l'invio telematico attraverso procedura informatizzata. I modelli in formato word devono essere compilati in ogni parte e recapitati presso la Direzione Regionale Attività Produttive della Regione Piemonte,  Via Pisano 6 – 10152 – Torino. La presentazione del dossier di candidatura per la prima fase di selezione deve avvenire entro il 29 febbraio 2008.

Il venture capital su la7

Domenica 6 gennaio 2008, alle 23.30 circa, La7 ha dedicato una puntata del suo newsmagazine “Reality” al Venture Capital con un reportage di 26 minuti realizzato in California, Wisconsin e Utah. Interviste al venture capitalist Timothy Draper e a Jarold Hutchings, il ventiquattrenne che a Salt Lake City ha creato un fondo d’investimento di 8 milioni di dollari gestito solo da studenti universitari.

Uno sguardo sul Venture capital italiano nella Silicon Valley con Giacomo Marini (Aurora Biofuels-Noventi) Enzo Torresi (A4Vison- Myqube) Roberto Crea (Creagri) e il punto sugli ultimi business nel campo delle biotecnologie, delle energie alternative e dei sistemi di sicurezza tridimensionali.

Le telecamere de La7 hanno poi seguito l’esperienza dei 5 giovani ricercatori italiani, vincitori del programma Fullbright Best dell’ambasciata americana a Roma, che hanno passato 6 mesi nella Silicon Valley ed anche l’incontro di un gruppo di imprenditori italiani con i Business Angels di Milwaukee alla ricerca dei segreti degli angel investors.

Il reportage, è disponibile registrato sul sito del programma della 7